EPI.CA. L'idea, il progetto, la sfida . Progetto di studio di prevalena: Cancro e Territorio.
Distretto 43 Asl Napoli 2 Nord
Presentazione convegno 23 Maggio 2013
Studio osservazionale sul carcinoma della mammella, sui tumori del polmone e ...Daniela Marchesini
EPI.CA. Progetto di studio: Cancro e Territorio
Incidenza e mortalità nella Città di Casoria - Fase 2
Distretto 43 Asl Napoli 2 Nord
Presentazione convegno 16 Gennaio 2014
Studio osservazionale sul carcinoma della tiroide nel territorio del Distrett...Domenico Russo
Lo "Studio osservazionale sul carcinoma della tiroide nel territorio del Distretto Sanitario di Casoria" è parte del più ampio progetto EPI.CA (EPIdemiologia CAncro) che si propone di raccogliere dati e report dei medici di famiglia e dei pediatri della città di Casoria per confrontarli con quelli nazionali, onde verificare “anomalie” sull’incidenza di particolari forme tumorali e l’eventuale legame con situazioni ambientali: Epi.Ca. è nato nel gennaio 2013 sotto l’egida del Comune di Casoria, e coordinato dal Distretto sanitario 43 dell’ASL Napoli 2 nord, si sviluppa nel tempo e permanentemente per costituire una sorveglianza epidemiologica da parte dei medici della città, vera antenna epidemiologica del territorio. Le presenti slides sono state presentate nel primo Convegno di presentazione del Progetto Epi.Ca. tenutosi a Casoria nel maggio 2013.
EPI.CA epidemiologia del cancro nella città di Casoria (NA)Mariano Marino
cidenza del cancro è in forte aumento in tutti i paesi del mondo.
L’osservazione costante del fenomeno impone l’impiego di risorse, spesso
dispendiose ed insostenibili.
L’Idea nasce a Gennaio 2013 tra Medici di Medicina Generale e Pediatri
di libera scelta e Distretto Sanitario 43 di Casoria ed è quella di
coinvolgere l’unica vera antenna epidemiologica territoriale, i
professionisti delle cure primarie, nel Progetto di allestire un
osservatorio epidemiologico permanente in grado di sorvegliare
l’andamento del fenomeno cancro sul Territorio del Distretto 43,
monitorare la prevalenza, incidenza e mortalità locali così da paragonare i
parametri con quelli nazionali, identificare eventuali anomalie, evidenziare
clusters che consentano di correlare l’andamento delle malattie tumorale
a fattori oncogenetici locali.
La sfida consiste nel fotografare, con la risorsa fondamentale del senso di
responsabilità degli operatori stessi ed un illuminato accorgimento
tecnologico di reportistica applicato al software di gestione degli studi
medici in uso sul territorio, Kappamed, grazie alla intuizione dell’Ing.
Mario Palermo,l’andamento del fenomeno cancro nel nostro territorio,
attraverso una metodologia di raccolta dati unica ed originale.
L’analisi dei dati apre scenari futuri di grande interesse per poter
sviluppare progetti di studio ed analisi di notevole carattere scientifico e
di grande interesse per la popolazione.
L’osservazione costante delle malattie oncologiche è essenziale nella
programmazione di qualsiasi progetto di prevenzione. Il lavoro
responsabile e meticoloso svolto da tutti i Medici di Medicina Generale e
Pediatri di libera scelta del Distretto ha consentito la raccolta di notevole
quantità di dati che, opportunamente elaborati da un Comitato Tecnico
Scientifico, sono stati presentati in due convegni.
Progetto EPI.CA. Report riassuntivo semplificatoMariano Marino
I dati presentati mostrano un aumento delle malattie neoplastiche nella nostra città nel corso degli anni
L'aumento è più evidente in alcune zone come il Centro (+14%) e Arpino/ Cittadella (+11/15%) e per motivi non legati all'invecchiamento della popolazione
I motivi di tale maggiore incidenza possono essere verosimilmente legati all'inquinamento industriale e criminale subito dalle zone in questione
Una corretta analisi di epidemiologia ambientale sulla incidenza dei tumori può pervenire ad una conclusione circa l’eventuale rapporto di causa tra rischi ambientali e patologie tumorali.
La collaborazione dei Medici del territorio con gli epidemiologi della Regione sarà, pertanto, fondamentale.
I tassi d’incidenza rilevati risultano inferiori a quelli nazionali ma la tendenza all'aumento riscontrata indica il raggiungimento dei tassi nazionali entro i prossimi 5 anni
La forte presenza di fattori di rischio non correggibili da parte del singolo cittadino non deve però esimerci dall'osservanza delle norme personali di corretto comportamento di prevenzione personale
Il progetto EPI.CA è attivo quotidianamente negli ambulatori dei MMG E PLS.
La raccolta di dati è continua e nei prossimi mesi informeremo con dati sempre più accurati e precisi la cittadinanza assicurando un controllo continuo e capillare della salute
Terza fase del progetto EpiCa di Casoria.
Queste sono le slide utilizzate nei seminari rivolti agli studenti delle classi terze delle scuole medie di Casoria per informare, sensibilizzare, prevenire e consigliare su un corretto stile di vita. Il progetto fa parte di un programma di monitoraggio del fenomeno cancro a Casoria, città di circa 80000 abitanti nell'area nord della provincia di Napoli. I seminari coinvolgo gli alunni delle classi terze della scuola media, delle classi quarte della scuola superiore ed i loro docenti; entro la fine dell'anno scolastico saranno coinvolti anche i docenti e i genitori degli alunni della scuola primaria.
Il progetto EpiCa è condotto dai medici di famiglia, dai pediatri e dai medici del distretto del DS 43 dell'ASL Napoli 2 nord
Studio osservazionale sul carcinoma della mammella, sui tumori del polmone e ...Daniela Marchesini
EPI.CA. Progetto di studio: Cancro e Territorio
Incidenza e mortalità nella Città di Casoria - Fase 2
Distretto 43 Asl Napoli 2 Nord
Presentazione convegno 16 Gennaio 2014
Studio osservazionale sul carcinoma della tiroide nel territorio del Distrett...Domenico Russo
Lo "Studio osservazionale sul carcinoma della tiroide nel territorio del Distretto Sanitario di Casoria" è parte del più ampio progetto EPI.CA (EPIdemiologia CAncro) che si propone di raccogliere dati e report dei medici di famiglia e dei pediatri della città di Casoria per confrontarli con quelli nazionali, onde verificare “anomalie” sull’incidenza di particolari forme tumorali e l’eventuale legame con situazioni ambientali: Epi.Ca. è nato nel gennaio 2013 sotto l’egida del Comune di Casoria, e coordinato dal Distretto sanitario 43 dell’ASL Napoli 2 nord, si sviluppa nel tempo e permanentemente per costituire una sorveglianza epidemiologica da parte dei medici della città, vera antenna epidemiologica del territorio. Le presenti slides sono state presentate nel primo Convegno di presentazione del Progetto Epi.Ca. tenutosi a Casoria nel maggio 2013.
EPI.CA epidemiologia del cancro nella città di Casoria (NA)Mariano Marino
cidenza del cancro è in forte aumento in tutti i paesi del mondo.
L’osservazione costante del fenomeno impone l’impiego di risorse, spesso
dispendiose ed insostenibili.
L’Idea nasce a Gennaio 2013 tra Medici di Medicina Generale e Pediatri
di libera scelta e Distretto Sanitario 43 di Casoria ed è quella di
coinvolgere l’unica vera antenna epidemiologica territoriale, i
professionisti delle cure primarie, nel Progetto di allestire un
osservatorio epidemiologico permanente in grado di sorvegliare
l’andamento del fenomeno cancro sul Territorio del Distretto 43,
monitorare la prevalenza, incidenza e mortalità locali così da paragonare i
parametri con quelli nazionali, identificare eventuali anomalie, evidenziare
clusters che consentano di correlare l’andamento delle malattie tumorale
a fattori oncogenetici locali.
La sfida consiste nel fotografare, con la risorsa fondamentale del senso di
responsabilità degli operatori stessi ed un illuminato accorgimento
tecnologico di reportistica applicato al software di gestione degli studi
medici in uso sul territorio, Kappamed, grazie alla intuizione dell’Ing.
Mario Palermo,l’andamento del fenomeno cancro nel nostro territorio,
attraverso una metodologia di raccolta dati unica ed originale.
L’analisi dei dati apre scenari futuri di grande interesse per poter
sviluppare progetti di studio ed analisi di notevole carattere scientifico e
di grande interesse per la popolazione.
L’osservazione costante delle malattie oncologiche è essenziale nella
programmazione di qualsiasi progetto di prevenzione. Il lavoro
responsabile e meticoloso svolto da tutti i Medici di Medicina Generale e
Pediatri di libera scelta del Distretto ha consentito la raccolta di notevole
quantità di dati che, opportunamente elaborati da un Comitato Tecnico
Scientifico, sono stati presentati in due convegni.
Progetto EPI.CA. Report riassuntivo semplificatoMariano Marino
I dati presentati mostrano un aumento delle malattie neoplastiche nella nostra città nel corso degli anni
L'aumento è più evidente in alcune zone come il Centro (+14%) e Arpino/ Cittadella (+11/15%) e per motivi non legati all'invecchiamento della popolazione
I motivi di tale maggiore incidenza possono essere verosimilmente legati all'inquinamento industriale e criminale subito dalle zone in questione
Una corretta analisi di epidemiologia ambientale sulla incidenza dei tumori può pervenire ad una conclusione circa l’eventuale rapporto di causa tra rischi ambientali e patologie tumorali.
La collaborazione dei Medici del territorio con gli epidemiologi della Regione sarà, pertanto, fondamentale.
I tassi d’incidenza rilevati risultano inferiori a quelli nazionali ma la tendenza all'aumento riscontrata indica il raggiungimento dei tassi nazionali entro i prossimi 5 anni
La forte presenza di fattori di rischio non correggibili da parte del singolo cittadino non deve però esimerci dall'osservanza delle norme personali di corretto comportamento di prevenzione personale
Il progetto EPI.CA è attivo quotidianamente negli ambulatori dei MMG E PLS.
La raccolta di dati è continua e nei prossimi mesi informeremo con dati sempre più accurati e precisi la cittadinanza assicurando un controllo continuo e capillare della salute
Terza fase del progetto EpiCa di Casoria.
Queste sono le slide utilizzate nei seminari rivolti agli studenti delle classi terze delle scuole medie di Casoria per informare, sensibilizzare, prevenire e consigliare su un corretto stile di vita. Il progetto fa parte di un programma di monitoraggio del fenomeno cancro a Casoria, città di circa 80000 abitanti nell'area nord della provincia di Napoli. I seminari coinvolgo gli alunni delle classi terze della scuola media, delle classi quarte della scuola superiore ed i loro docenti; entro la fine dell'anno scolastico saranno coinvolti anche i docenti e i genitori degli alunni della scuola primaria.
Il progetto EpiCa è condotto dai medici di famiglia, dai pediatri e dai medici del distretto del DS 43 dell'ASL Napoli 2 nord
Parte anche in Puglia la campagna di vaccinazione antinfluenzale 2015/2016 ma con rinnovata e più incisiva motivazione vista la scarsa copertura dello scorso anno a motivo della dissuasione mediatica che ha portato ad un incremento consistente dei casi gravi e dei decessi.
Uso ed abuso dei farmaci - Aderenza alla terapia nell'utilizzo dei vacciniDigital for Academy
Il seminario dello scorso 17 Aprile 2015 ha affrontato i temi dell’aderenza alla terapia e dell’appropriatezza prescrittiva toccando, tra le varie specialità aziendali, l’antibiotico terapia, i vaccini, la farmacogenetica e il suo uso nelle cure psichiatriche. Sono state inoltre analizzate delle possibili strategie digitali che consentano a medici, farmacisti e aziende di scegliere la cura più adatta per una determinata patologia e che agevolino il paziente nel seguirla al meglio.
Presentazione del dott. José Alfredo Lapinet, Medical Director Vaccines - GlaxoSmithKline Italy.
Nei decenni numerosi farmaci e vaccini sono stati introdotti e ritirati a seguito delle avversioni riscontrate; molte volte la dimostrazione della loro dannosità è avvenuta dopo anni di lotte e di preconcetti istituzionali.
Per questo motivo esistono dei dubbi sui vaccini infantili che meritano un'attenta ed approfondita valutazione.
Se i casi di gravi reazioni ai vaccini sono presenti in Italia come in tutto il mondo, perché le aziende che li producono non ci avvisano dei possibili rischi attraverso i foglietti illustrativi o informando i pediatri?
Se sono necessari, perché risultano obbligatori solo in Italia a differenza degli altri paesi nel mondo?
Perché le aziende ASL toscane mettono pressioni con numerosi solleciti affinchè si eseguano le vaccinazioni, mancando di informare che non sono più obbligatorie?
Perchè le aziende farmaceutiche hanno declinato ogni responsabilità penale sui vaccini prodotti, scaricandola di fatto sullo Stato?
Parte anche in Puglia la campagna di vaccinazione antinfluenzale 2015/2016 ma con rinnovata e più incisiva motivazione vista la scarsa copertura dello scorso anno a motivo della dissuasione mediatica che ha portato ad un incremento consistente dei casi gravi e dei decessi.
Uso ed abuso dei farmaci - Aderenza alla terapia nell'utilizzo dei vacciniDigital for Academy
Il seminario dello scorso 17 Aprile 2015 ha affrontato i temi dell’aderenza alla terapia e dell’appropriatezza prescrittiva toccando, tra le varie specialità aziendali, l’antibiotico terapia, i vaccini, la farmacogenetica e il suo uso nelle cure psichiatriche. Sono state inoltre analizzate delle possibili strategie digitali che consentano a medici, farmacisti e aziende di scegliere la cura più adatta per una determinata patologia e che agevolino il paziente nel seguirla al meglio.
Presentazione del dott. José Alfredo Lapinet, Medical Director Vaccines - GlaxoSmithKline Italy.
Nei decenni numerosi farmaci e vaccini sono stati introdotti e ritirati a seguito delle avversioni riscontrate; molte volte la dimostrazione della loro dannosità è avvenuta dopo anni di lotte e di preconcetti istituzionali.
Per questo motivo esistono dei dubbi sui vaccini infantili che meritano un'attenta ed approfondita valutazione.
Se i casi di gravi reazioni ai vaccini sono presenti in Italia come in tutto il mondo, perché le aziende che li producono non ci avvisano dei possibili rischi attraverso i foglietti illustrativi o informando i pediatri?
Se sono necessari, perché risultano obbligatori solo in Italia a differenza degli altri paesi nel mondo?
Perché le aziende ASL toscane mettono pressioni con numerosi solleciti affinchè si eseguano le vaccinazioni, mancando di informare che non sono più obbligatorie?
Perchè le aziende farmaceutiche hanno declinato ogni responsabilità penale sui vaccini prodotti, scaricandola di fatto sullo Stato?
Caturelli E. Fegato Patologia Focale Maligna. ASMaD 2016Gianfranco Tammaro
DOTT. CATURELLI EUGENIO - Master ECM in Ecografia Internistica 2016 - Sabato 16 - 30 Gennaio e 13 Febbraio 2016 - Sala Congressi Fondazione Santa Lucia - Via Ardeatina n. 354 - ROMA
Sito ASMaD: http://www.asmad.net
L’incidenza del cancro nella città di Casoria: una metodologia di studioDomenico Russo
Epidemiologia del cancro a Casoria: carcinoma della tiroide, carcinoma del colon retto, carcinoma della prostata.
Tumori diversi storie diverse. Georeferenziazione.
Cell-free DNA test: aspetti emergenti nella pratica quotidiana CAUSE DEI RISU...Roberto Scarafia
BREVE PREMESSA:
Negli ultimi anni si sono sviluppate tecnologie altamente sofisticate che consentono di valutare il rischio per condizioni cromosomiche fetali. L'ampio ventaglio di opzioni oramai disponibili nell'ambito degli screening non invasivi pone numerosi quesiti su quale tecnologia utilizzare e le problematiche specifiche connesse alla tecnologia. Durante questa mezza giornata di aggiornamento verranno dunque presentate in modo semplificato le basi molecolari delle differenti tecnologie coi vantaggi e vantaggi correlati, quali test sono disponibili e il loro livello di certificazione in relazione alla normativa europea inerente alla marchiatura CE-IVD, quali sono le cause di risultati discordanti, dei ‘no results’ e la gestione dei casi con risultato ad alto rischio, no result e discordanze
OBIETTIVI FORMATIVI:
• Descrivere le differenti tecnologie disponibili coi relativi vantaggi e svantaggi;
• Presentare le cause biologiche dei risultati discordanti mediante cfDNA test;
• Illustrare le diverse cause di ‘no result’ e le implicazioni sulle performances del test;
• Descrivere l’utilità delle certificazioni, validazioni dei cfDNA test e dei controlli esterni di
qualità;
• Discutere circa l’utilità clinica dei contenuti aggiuntivi oltre alle trisomie 21,18,13;
• Discutere circa il follow-up e il management dei risultati ad alto rischio, dei no results e dei
risultati discordanti.
Similar to Studio osservazionale sul carcinoma della mammella nel territorio del Distretto di Casoria (20)
Cell-free DNA test: aspetti emergenti nella pratica quotidiana CAUSE DEI RISU...
Studio osservazionale sul carcinoma della mammella nel territorio del Distretto di Casoria
1. DISTRETTO 43
Un occhio sul territorio
EPI.CA.
Progetto studio Epidemiologia
cancro
Studio Osservazionale sul
carcinoma della mammella nel
territorio del
Distretto di Casoria
Il Cancro della mammella fotografato dai MMG e PLS
3. IL CANCRO DELLA MAMMELLA
RAPPRESENTA LA PRIMA CAUSA DI
MORTALITÀ PER TUMORE NELLE
DONNE
Nel nostro Paese ogni anno vengono
diagnosticati oltre 47.000 nuovi casi
( incidenza ) ( dati ISTAT )
• L’incidenza presenta alcune
differenze tra aree geografiche con
livelli maggiori nelle aree centro-
settentrionali e inferiori nel meridione
( - 40 % rispetto alle Regioni del Nord Italia )
• La differenza, ha gradualmente teso a
uniformarsi nel corso del tempo.
4. Nel 2012 sono stati stimati circa 13.000 decessi in Italia legati a questa causa
(15.8% della mortalità oncologica)
Il Cancro della mammella rappresenta
28% delle cause di morte oncologica prima dei 50 anni
21 % delle cause di morte oncologica tra i 50 ed i 69 anni
14% delle cause di morte oncologica dopo i 70 a
( I numeri del Cancro 2012)
La precocità della diagnosi è strettamente legata alla diffusione dello screening
mammografico
Aree del Nord coperte dallo screening registrano il
50% dei casi diagnosticati in fase precoce
La percentuale scende al 40% nelle Aree del Nord non coperte
dallo screening
Al Sud la percentuale di diagnosi in fase precoce è il 30 %
A cinque anni dalla diagnosi la sopravvivenza è
pari a:
90 % Al Centro Nord
85 % Al Sud
(Progetto IMPATTO 2010 )
5. il rischio di morire per cancro della mammella
nel corso della vita (fra 0 e 84 anni) è pari a 1
decesso ogni 33 donne
Il rischio di avere una diagnosi di cancro della
mammella nel corso della vita ( tra 0 - 84 anni )
è pari a
1 caso ogni 8 donne
Il rischio di avere una diagnosi di cancro della
mammella nel corso della vita ( tra 0 - 84 anni )
è pari a
1 caso ogni 614 uomini
Progetto IMPATTO 2010
6. FATTORI DI RISCHIO
Lunga durata del periodo fertile ( menarca precoce –
menopausa tardiva )
Nulliparità o prima gravidanza a termine dopo i 30 anni
Mancato allattamento al seno
Uso di contraccettivi orali
Stile di vita ed abitudini alimentari ( Obesità – scarso
esercizio fisico – alto consumo di carboidrati e di grassi saturi
Utilizzo di terapia ormonale sostitutiva in menopausa
Fattori familiari ( 5 – 7 % dei casi ) legati alla mutazione dei
geni BRCA-1 e BRCA-2 ( rischio di ammalarsi nel corso della
vita 50-80%)
7. Percentuale sul totale dei tumori nelle donne
0-44 anni 45-64 anni 65 + Tutte le età
INCIDENZA 36,0 % 39,80% 22,30% 29, 0%
INCIDENZA E MORTALITA’ ( Airtum 2010)
8. LA SITUAZIONE IN ITALIA
Tassi grezzi di mortalità
Per tumore della mammella in Italia
I Numeri del Cancro 2012
9. Dall’inizio degli anni ‘90 ad oggi la MORTALITÀ per cancro della mammella
si ridotta del 2% all’anno ( Istituto Superiore della Sanità ) per:
• diffusione screening e diagnosi precoce
• innovazioni terapia chirurgica e radiante
• uso di efficaci trattamenti sistemici adiuvanti
40 decessi/100.000 donne nel 1990
20 decessi /100.000 donne nel 2010
INCIDENZA E PREVALENZA sono in aumento per
• l’invecchiamento della popolazione
• Incremento della sopravvivenza
• Miglioramento della diagnostica
• Precocita' della diagnosi
10. L’Epidemiologia del Cancro della Mammella cambia in Italia con la fine
degli anni ‘90:
• Nascono i programmi di
SCREENING MAMMOGRAFICO ORGANIZZATO
• Nascono gli indicatori di processo in grado di valutare la sensibilità e la specificità dello
screening :
• Nasce il GISMa ( Gruppo italiano per lo screening mammografico ) con finalità organizzative dei
programmi di screening.
• Nascono le linee guida della Commissione Oncologica Nazionale
• Inizia l’inserimento dei dati di attività di screening nei LEA ( Livelli Essenziali di Assistenza )
• Nasce l’ONS ( Osservatorio Nazionale degli screening )
Attualmente circa il 90% delle donne in età da screening ( 50-69 anni ) vive in aree
coperte da screening , il 100 % al Nord, il 77 % al Sud e nelle isole
( Progetto Impatto )
11. UN OCCHIO AL TERRITORIO
PERIODO OSSERVAZIONALE 1 – 31 Marzo 2013
• Residenti nel Comune di Casoria
78706 ( Femmine 40485 Maschi
38221 )
• MMG / PLS
presenti sul Territorio 71 ( MMG 60
PLS 11 )
• Medici Responders 51
( 72 % )
• Assistiti totali in carico ai MMG PLS
responders 50903 ( 26183 femmine –
24720 maschi )
Popolazione osservata 64,72 %
Totale tumori rilevati nel Territorio
del Distretto di Casoria 1236
12. Prevalenze a confronto
n. totale di pazienti con cancro della mammella / n. totale di pz. oncologici rilevati
23 %
ITALIA CASORIA
24,7 %
(AIRTUM 2010)
Prevelenza grezza 23 %
Prevalenza presumibile sul n. totale di casi su tutta la popolazione del
Distretto 445 ( 23,2 % ) ( 1910 presumibili tumori )
13. UN OCCHIO AL TERRITORIO
Popolazione residente nel Comune di
Casoria 78706
0,71 %
Popolazione residente di
sesso maschile 38221
Popolazione residente
di sesso femminile 40485
maschi
49%
femmine
51%
14. Prevalenza in Italia 23 % ( Airtum 2010 )
ca mammella
altri tumori
Cancro della mammella
288 casi ( 24,7 % )
PREVALENZA DEL CANCRO DELLA MAMMELLA SULLA
POPOLAZIONE ONCOLOGICA DEL DISTRETTO DI
CASORIA
15. POPOLAZIONE ONCOLOGICA DI SESSO FEMMINILE
PRESENTE SUL TERRITORIO DEL DISTRETTO DI
CASORIA
ca mammella
altri tumori
Ca Mammella 287
( 45 % )
Totale n. tumori rilevati nella popolazione
oncologica di sesso femminile 632
Altri
tumori
345
casi
(55 % )
16. Prevalenza del cancro della mammella
sulla popolazione oncologica di sesso
maschile del Distretto di Casoria
ca mammella
altri tumori
Ca mammella maschile
1 caso
( 0,17 % )
Prevalenza in Italia 1 %
( Airtum 2010)
Totale n. tumori rilevati nella popolazione
oncologica di sesso maschile 604
17. DISTRIBUZIONE DEL CANCRO DELLA
MAMMELLA NEL DISTRETTO IN BASE AI
CODiCI ICD-9
156
1 1 1 2 10
52 54
1 10
0 10 20 30 40
174 CA MAMMELLA 174.0 CA AREOLA 174.1 PARTE CENTRALE
174.4 QUADRANTE SUPERO ESTERMO 174.6 PROLUNGAMENTO ASCELLARE 174.9
TUMORI MALIGNI DELLA DONNA 8 NON SPECIFICATA) 174.91 K MAMMELLA DX
174..92 K MAMMELLA SZ 199 TUMORI MALIGNI 233 CARCINOMI IN SITU
( KAPPAMED 2013 )
21. LO SCREENING MAMMOGRAFICO
L’ESPERIENZA DEL DISTRETTO DI CASORIA
PIANO AZIENDALE DI PREVENZIONE E TUTELA
DELLA SALUTE DELLA DONNA
Prevede l’offerta biennale di una mammografia da
screening all’utenza femminile in età compresa
tra 50 e 69 anni residente nel territorio del
Distretto
Obiettivo desiderabile →contatto del 70% della
popolazione bersaglio
Obiettivo accettabile →contatto del 51% della
popolazione bersaglio
22. Paura di sapere
Mancanza del supporto emotivo ed
informativo
Inadeguatezza del ruolo del MMG nella
sensibilizzazione delle pazienti arruolabili
Nelle Asl del nostro territorio il basso grado di adesione all’invito rende
indispensabile un modello di lavoro integrato con i MMG
Iniziative pregresse sul territorio hanno concretamente dimostrato la
possibilità di portare il tasso di adesione all’80,5% se l’invito scritto alla
mammografia passa attraverso il MMG
( Per Te donna 2006 – 2007 )
Fattori ostacolanti la prevenzione oncologica
nel nostro contesto socio-culturale
23. In Campania
• A seguito del Piano Sanitario Regionale e del successivo Piano
Oncologico Regionale (POR), tutte le ASL della Campania hanno
elaborato dei progetti poi approvati dalla Regione.
• La situazione attuale vede la nostra Regione in una fase critica.
Infatti, pur avendo raggiunto il risultato del 100% di estensione, in
quanto tutte le ASL campane hanno attivato lo screening
mammografico, le
• coperture di popolazione sono in media ancora molto basse:
• la maggior parte delle AASSLL presenta coperture tra il 10% ed il
30%,
• 1 donna su 3 (30,1%) esegue la Mammografia ogni 2 anni,
• meno della metà di queste (13,0% del totale), la esegue all’interno
di Programmi organizzati.
Dunque, nonostante in Regione Campania programmi
organizzati siano stati avviati da oltre 10 anni, le criticità
riscontrate non consentono una valutazione soddisfacente del
livello di copertura raggiunto.
24. Purtroppo i programmi di screening sul territorio
attuati negli ultimi anni hanno raggiunto solo il 16 %
della popolazione arruolabile, il linea con le medie
regionali
Copertura effettiva dei programmi di screening mammografico in
Italia
( Progetto IMPATTO 2010)
25. 161 ( 56 %) casi vengono indicati come di nuova
diagnosi negli ultimi cinque anni
Nei rimanenti 127 Casi ( 44 % ) la diagnosi è stata
formulata da più di cinque anni
1°tr.2013
2011
2009
0
10
20
30
40
0 10 20 3 200
1°tr.2013
2012
2011
2010
2009
27. Sintesi degli anni intercorsi dalla diagnosi ad oggi nei casi di
cancro della mammella rilevati sul territorio del Distretto di
Casoria
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 32
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
Anni intercorsi dalla diagnosi
n. casi
5
10
15
20
25
30
35
28. Cosa dobbiamo sapere?
ESENZIONE D03
( ai sensi dell’ex.art 85 comma 4 legge 388/2000 )
Applicata dal MMG
all’impegnativa consente
di praticare a titolo
completamente gratuito
una mammografia ogni
due anni alle donne di età
compresa tra 45 e 69
anni, previa prenotazione
tramite CUP
eventuali indagini di
secondo livello ( 2°
mammografia, ecografia,
FNAB, FNAC visita
senologica ) qualora
previsto dall’esito della
mammografia
29. LE DONNE DI ETA’ COMPRESA
TRA 50 E 69 ANNI
Vengono arruolate automaticamente dal
PROGRAMMA DI SCREENING SUL
TERRITORIO DEL DISTRETTO DI CASORIA
convocate a mezzo cartolina dal Distretto
Convocate a mezzo cartolina attraverso il
MMG
Spontaneamente, per iniziativa personale
convocate telefonicamente se già schedate
Praticano la mammografia
gratuitamente senza impegnativa e
senza prenotazione
30. Prima dei 50 anni o dopo i 69 anni
Alcune Regioni hanno preso in considerazione l’estensione
dello screening alle donne nelle fasce di età 45-49 e 70-74
anni, anche se con modalità diverse:
a) Per invito attivo da parte del servizio di screening per
entrambe le fasce di età
b) Su richiesta dell’assistita o del MMG (in seguito la donna
viene invitata attivamente dal programma),
c) Per le ultra 69 anni che hanno partecipato ai passaggi
precedenti una mammografia di screening biennale fino a
75 anni.
d) Per le 45-49 enni un mammografia di screening con
periodicità annuale.
( GISMa 2012 )
31. Il Ruolo del MMG e’ FONDAMENTALE
Nella individuazione delle donne arruolabili ( software di gestione )
Nella sensibilizzazione ed informazione delle donne interessate
Nella partecipazione all’attività aziendale per gli screening
Nella partecipazione a momenti formativi, unitamente al personale
dedicato
Nel coinvolgimento diretto nella programmazione degli interventi di
informazione e promozione del programma di screening
Nella collaborazione all’aggiornamento periodico delle liste di
popolazione
Nella consegna personalizzata delle lettere invito
Nella registrazione delle motivazioni di eventuale rifiuto
all’adesione
Nella partecipazione nella presa in carico dei casi positivi al test di
1° livello
Nella partecipazione nella presa in carico delle donne con diagnosi
di cancro (percorsi terapeutici )
32. DOVE SI EFFETTUA LA
MAMMOGRAFIA?
Presso il CONSULTORIO FAMILIARE
DEL DISTRETTO 43
U.O Materno Infantile
Resp. Dr. M. Arnone
Sede Centrale del Distretto 43
Via De Gasperi - Casoria
Tutti i giorni tranne il Mercoledì
dalle 9.00 alle 12.00
Prenotazione tramite CUP
Tel. 081/7051484 – 7051466 -
7051439
33. La riduzione della mortalità per cancro
della mammella e’ un PROGETTO al
quale tutti dobbiamo aderire
L’anello essenziale della catena e’ il MMG cui spetta il compito
fondamentale della sensibilizzazione e dell’approccio umano,
oltre che professionale, con la popolazione a rischio
Il suo prezioso e responsabile monitoraggio sul territorio e la sua
attenta sorveglianza dei dati è la linfa essenziale affinchè il
Progetto EPI.CA. abbia un seguito………
Grazie!
Arrivederci a