Stili di vita mediterraneo e sindrome metabolica - di Michele ZonnoMedOliveOil
Stili di vita mediterraneo e sindrome metabolica - di Michele Zonno. 28 giugno 2012. Corso di formazione "valore nutrizionale e salutistico di prodotti agroalimentari” - Università degli studi di Bari.
Secondo le stime, circa 15 milioni di italiani sono ipertesi, di questi solo il 50% sa di esserlo, e più del 60 % di essi non raggiunge target pressori adeguati con la terapia. L’alimentazione può giocare un ruolo importante nell’aderenza al trattamento e nella prevenzione e gestione del rischio cardiovascolare. Per celebrare la XII giornata Mondiale contro l’Ipertensione Arteriosa, Daiichi Sankyo porta nella cucina degli italiani il CardioCooking, per imparare a prevenire e gestire questa patologia anche a tavola
Stili di vita mediterraneo e sindrome metabolica - di Michele ZonnoMedOliveOil
Stili di vita mediterraneo e sindrome metabolica - di Michele Zonno. 28 giugno 2012. Corso di formazione "valore nutrizionale e salutistico di prodotti agroalimentari” - Università degli studi di Bari.
Secondo le stime, circa 15 milioni di italiani sono ipertesi, di questi solo il 50% sa di esserlo, e più del 60 % di essi non raggiunge target pressori adeguati con la terapia. L’alimentazione può giocare un ruolo importante nell’aderenza al trattamento e nella prevenzione e gestione del rischio cardiovascolare. Per celebrare la XII giornata Mondiale contro l’Ipertensione Arteriosa, Daiichi Sankyo porta nella cucina degli italiani il CardioCooking, per imparare a prevenire e gestire questa patologia anche a tavola
I nutraceutici sono delle sostanze che possiedono effetti benefici sulla salute o sono in grado di prevenire le malattie cardiovascolari. I nutraceutici utilizzati per ridurre il colesterolo nel sangue sono fra i più venduti in Italia. Questa presentazione si interessa di passare in rassegna brevemente le sostanze nutraceutiche ipocolesterolemizzanti più impiegate in Italia.
Valutazione e gestione del rischio cardiovascolare in pazienti dai 45 ai 55 a...Sara Finollo
I fattori di rischio cardiovascolare sono condizioni statisticamente correlate all’insorgenza di una malattia cardiovascolare e sono derivanti da abitudini e stili di vita non corretti, da fattori ambientali e biologici, che, se presenti in un soggetto esente da manifestazioni cliniche di malattia, predicono la probabilità di andare incontro a patologia in un certo periodo di tempo. (Istituto Superiore Sanità, Progetto Cuore).
Sono indicatori di probabilità di sviluppare una malattia cardiovascolare e se in compresenza aumentano notevolmente il rischio di comparsa della patologia; la loro assenza come ovvio non esclude la malattia ma ne riduce drasticamente il rischio di sviluppo. Vennero identificati e valutati per la prima volta grazie allo studio osservazionale condotto nel 1948 dal cardiologo statunitense Thomas Royle Dawber che per le sue ricerche si basò sulla popolazione dell’intera cittadina di Framingham, nel Massachusetts. Dawber (ncbi.nlm.nih.gov) avviò dapprima lo studio tramite la “Division of Chronic Disease” della cittadina per poi far riferimento l’anno successivo al National Heart Institute degli Stati Uniti.
Lo studio Framingham fu il primo di una serie di ampi studi osservazionali che negli anni successivi vennero condotti su scala globale per valutare il rischio cardiovascolare.
Casi Clinici 1 - del Prof. Sasso. 27 giugno 2012. Corso di formazione "valore nutrizionale e salutistico di prodotti agroalimentari” - Università degli studi di Bari.
L'ipertensione arteriosa, caratterizzata da un aumento stabile della pressione arteriosa, è un'importante malattia, ma anche un fattore di rischio per l'ictus, l'infarto e molte altre patologie. Anche minime riduzioni della pressione arteriosa possono diminuire l'incidenza di ictus, infarto e mortalità, per cui è importante prevenire e curare l'ipertensione arteriosa. La dieta assume un'importanza fondamentale a tal proposito. E' stato dimostrato infatti che una limitazione nell'assunzione di sodio può ridurre i valori pressori. Anche il calo ponderale, soprattutto nei pazienti obesi o in sovrappeso, può comportare un abbassamento della pressione arteriosa sistolica pari anche a 1 mmHg per kg di peso. Non dobbiamo dimenticare come la medicina funzionale regolatoria sia in grado di modulare la pressione arteriosa regolando il sistema neurovegetativo e la risposta allo stress
Rischio Cardovascolare. Di Anna BelfioreMedOliveOil
Rischio Cardovascolare - di Anna Belfiore. 13 giugno 2012. Corso di formazione "valore nutrizionale e salutistico di prodotti agroalimentari” - Università degli studi di Bari.
Casi Clinici 2 - Prof. Sasso. 27 giugno 2012. Corso di formazione "valore nutrizionale e salutistico di prodotti agroalimentari” - Università degli studi di Bari.
Dietetico per il presidio ospedaliero del Mugello. Diete standard per la gest...cristinalucherini
Manuale per la compilazione di un dietetico per la ristorazione collettiva e ospedaliera con definizione dei criteri per la valutazione di diete standard per le varie patologie. Studio effettuato per un progetto messo in opera nell'ospedale del Mugello (Borgo San Lorenzo), Azienda Sanitaria Firenze, U.O. Dietetica Professionale. Dietista Dottoressa Cristina Lucherini
I nutraceutici sono delle sostanze che possiedono effetti benefici sulla salute o sono in grado di prevenire le malattie cardiovascolari. I nutraceutici utilizzati per ridurre il colesterolo nel sangue sono fra i più venduti in Italia. Questa presentazione si interessa di passare in rassegna brevemente le sostanze nutraceutiche ipocolesterolemizzanti più impiegate in Italia.
Valutazione e gestione del rischio cardiovascolare in pazienti dai 45 ai 55 a...Sara Finollo
I fattori di rischio cardiovascolare sono condizioni statisticamente correlate all’insorgenza di una malattia cardiovascolare e sono derivanti da abitudini e stili di vita non corretti, da fattori ambientali e biologici, che, se presenti in un soggetto esente da manifestazioni cliniche di malattia, predicono la probabilità di andare incontro a patologia in un certo periodo di tempo. (Istituto Superiore Sanità, Progetto Cuore).
Sono indicatori di probabilità di sviluppare una malattia cardiovascolare e se in compresenza aumentano notevolmente il rischio di comparsa della patologia; la loro assenza come ovvio non esclude la malattia ma ne riduce drasticamente il rischio di sviluppo. Vennero identificati e valutati per la prima volta grazie allo studio osservazionale condotto nel 1948 dal cardiologo statunitense Thomas Royle Dawber che per le sue ricerche si basò sulla popolazione dell’intera cittadina di Framingham, nel Massachusetts. Dawber (ncbi.nlm.nih.gov) avviò dapprima lo studio tramite la “Division of Chronic Disease” della cittadina per poi far riferimento l’anno successivo al National Heart Institute degli Stati Uniti.
Lo studio Framingham fu il primo di una serie di ampi studi osservazionali che negli anni successivi vennero condotti su scala globale per valutare il rischio cardiovascolare.
Casi Clinici 1 - del Prof. Sasso. 27 giugno 2012. Corso di formazione "valore nutrizionale e salutistico di prodotti agroalimentari” - Università degli studi di Bari.
L'ipertensione arteriosa, caratterizzata da un aumento stabile della pressione arteriosa, è un'importante malattia, ma anche un fattore di rischio per l'ictus, l'infarto e molte altre patologie. Anche minime riduzioni della pressione arteriosa possono diminuire l'incidenza di ictus, infarto e mortalità, per cui è importante prevenire e curare l'ipertensione arteriosa. La dieta assume un'importanza fondamentale a tal proposito. E' stato dimostrato infatti che una limitazione nell'assunzione di sodio può ridurre i valori pressori. Anche il calo ponderale, soprattutto nei pazienti obesi o in sovrappeso, può comportare un abbassamento della pressione arteriosa sistolica pari anche a 1 mmHg per kg di peso. Non dobbiamo dimenticare come la medicina funzionale regolatoria sia in grado di modulare la pressione arteriosa regolando il sistema neurovegetativo e la risposta allo stress
Rischio Cardovascolare. Di Anna BelfioreMedOliveOil
Rischio Cardovascolare - di Anna Belfiore. 13 giugno 2012. Corso di formazione "valore nutrizionale e salutistico di prodotti agroalimentari” - Università degli studi di Bari.
Casi Clinici 2 - Prof. Sasso. 27 giugno 2012. Corso di formazione "valore nutrizionale e salutistico di prodotti agroalimentari” - Università degli studi di Bari.
Dietetico per il presidio ospedaliero del Mugello. Diete standard per la gest...cristinalucherini
Manuale per la compilazione di un dietetico per la ristorazione collettiva e ospedaliera con definizione dei criteri per la valutazione di diete standard per le varie patologie. Studio effettuato per un progetto messo in opera nell'ospedale del Mugello (Borgo San Lorenzo), Azienda Sanitaria Firenze, U.O. Dietetica Professionale. Dietista Dottoressa Cristina Lucherini
Come Nutrirsi Vivere Meglio - Le scelte alimentari per la cura e la prevenzio...GiuseppeBova2
Slide dell'intervento tenuto dal Dr. Giuseppe Bova - Specialista in Reumatologia - Medico Nutrizionista a Padenghe sul Garda il 15 marzo 2019. Per maggior info: https://www.giuseppebova.com/
La dieta delliperteso principi e pratiche chiave per il controllo delliperten...Pill Reminder
L'ipertensione, o pressione alta, è una malattia grave che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. È un importante fattore di rischio per le malattie cardiache, l'ictus e altre complicazioni. La dieta svolge un ruolo cruciale nel controllo dell'ipertensione e alcuni cambiamenti alimentari possono contribuire a ridurre la pressione arteriosa e il rischio di complicazioni. In questo articolo esamineremo i principi e le pratiche fondamentali della dieta per l'ipertensione.
La dieta mediterannea - di Michele ZonnoMedOliveOil
La dieta mediterannea - di Michele Zonno. 4 giugno 2012. Corso di formazione "valore nutrizionale e salutistico di prodotti agroalimentari” - Università degli studi di Bari.
La Sindrome Cardiometabolica - di Stefania PuglieseMedOliveOil
La Sindrome Cardiometabolica - di Stefania Pugliese. 25 giugno 2012. Corso di formazione "valore nutrizionale e salutistico di prodotti agroalimentari” - Università degli studi di Bari.