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MPS Capital Services
MPS CAPITAL SERVICES S.P.A. Sede Legale:Via Pancaldo, 4 - 50127 Firenze - Direzione Generale: Via Panciatichi, 48 - 50127 Firenze - www.mpscapitalservices.it - Tel. 055.24981 - Fax 055.240826 - Cap. Soc. €276.434.746,28 - Cod. Fisc.,P.IVA e N. Iscr. Reg. Imp. Di Firenze 00816350482
Società soggetta all'attività di direzione e coordinamento di Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. - Codice banca 10643.5 - Codice Gruppo 1030.6 - Aderente al Codice di comportamento del settore bancario e finanziario - Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e al Fondo
Nazionale di Garanzia - Iscritta all'Albo delle Banche della Banca d'Italia n.4770
DAILY 16 maggio 2014
Risk off sui mercati a causa dei PIL europei
Punti Principali
Tassi – In calo in Germania, in rialzo in Italia
Valute – Yen in apprezzamento generalizzato ieri
Commodity – In calo quasi tutte; prese di profitto su nichel
Azionario – Ftsemib maglia nera in Europa
Principali indicatori
Ora Paese Dato Cons Prec
14:30 USA
Nuove costruz. abitative
m/m 3,90% 2,80%
14:30 USA Permessi edilizi m/m 1,0% -1,70%
15:55 USA
Fiducia consumatori
Università del Michigan 84,5 84,1
Eventi del giorno
Tassi & Congiuntura: in area Euro ieri giornata con movimenti di
elevata ampiezza dei tassi accompagnati da volumi molto alti.
Innanzitutto proviamo a fotografare quanto accaduto. Si è trattato di
un classico fligth to quality: forte calo del decennale tedesco (al
minimo da un anno all’1,30%) a fronte di un marcato rialzo dei tassi
periferici, in particolare il tasso decennale italiano (sopra il 3,10%)
con lo spread balzato a 180pb. Il movimento si è accentuato per entità
e per volumi in corrispondenza dell’apertura dei mercati Usa. Alla fine
della giornata il BTP future ha messo a segno un livello record di
volumi (circa 165.000 contratti scambiati) a fronte di circa 1 milione di
lotti per il Bund future. Ad innestare il movimento la revisione della
percezione dello stato di salute dell’economia Euro, dopo i dati sul PIL
che ad eccezione della Germania, sono risultati ampiamente sotto le
attese con alcune variazioni trimestrali negative (Italia e soprattutto
Olanda). Alcuni analisti hanno citato anche l’aumento della percezione
del rischio collegato alle prossime elezioni europee del 22/25 maggio,
alimentato dalle performance economiche non favorevoli. Altri ancora
hanno fatto riferimento alla percezione della possibilità di un
deprezzamento più marcato dell’euro tale da indurre gli investitori
esteri a rimpatriare parte dei capitali investiti nell’area per evitare
rischi valutari. Il movimento è avvenuto alla vigilia dell’uscita dal piano
di aiuti del Portogallo, in programma domani. Sul fronte macro, da
segnalare anche la conferma dei dati finali di aprile sull’inflazione
dell’area sia generale sia core, rispettivamente allo 0,7% e 1%. Negli
Usa il tasso decennale in calo, segnando il minimo dallo scorso
ottobre e calando temporaneamente sotto la soglia del 2,5%. I dati
macro hanno evidenziato aspetti in parte contrastanti. Sul fronte
positivo da segnalare il forte calo delle richieste di sussidi per la
disoccupazione, al minimo dal 2007. Sul fronte dei dati meno
favorevoli, l’andamento sotto le attese della produzione industriale di
aprile ed il posizionamento al minimo da circa un anno dell’indice che
monitora la fiducia dei costruttori.
Valute: chiusura stabile per il cambio euro/dollaro in una seduta
caratterizzata da una certa volatilità. In mattinata, l’andamento
debole dei PIL nel primo trimestre aveva portato il cambio fino a
quota 1,365. Il movimento è però rientrato nel corso del pomeriggio
quando sono stati invece i dati statunitensi a deludere le attese del
mercato. Nella seduta odierna il cambio potrebbe mantenersi poco
volatile con un primo livello di resistenza che può essere individuato
in area 1,375/1,38. Yen in apprezzamento generalizzato nella seduta
di ieri, in scia all’andamento negativo registrato dai mercati azionari.
La valuta nipponica si conferma, pertanto, essere il “termometro” del
livello di tensioni sui mercati. Il cambio vs euro ha trovato un
importante livello di supporto in area 139, con un primo livello di
resistenza che può essere individuato a quota 140. Sul fronte
emergente, la fase di avversione al rischio sui mercati non ha
risparmiato tutte le principali valute del comparto, anche se i
movimenti di deprezzamento sono risultati più contenuti rispetto a
quanto visto nella prima parte dell’anno. Tra i peggiori troviamo la lira
turca ed il real brasiliano, con quest’ultimo penalizzato anche da un
calo inatteso delle vendite al dettaglio nel mese di marzo. Durante la
notte da segnalare il forte apprezzamento della rupia indiana, con il
cross verso dollaro sceso sui minimi da luglio 2013. A far scattare gli
acquisti sulla valuta sono stati i primi risultati elettorali che
consegnerebbe una maggioranza in Parlamento alla coalizione di
centrodestra Nda, guidata dal partito BJP di Narendra Modi.
Commodity: torna a calare l’indice generale GSCI ER dopo tre
sedute consecutive chiuse in positivo. Le prese di profitto hanno
interessato soprattutto i metalli non ferrosi (-1,7%, il calo più
marcato da oltre due mesi) e le agricole (-1,6%). Negativi preziosi (-
1%) ed energia (-0,2%). Seduta piuttosto volatile per l’oro ed il
greggio WTI, entrambi negativi, dopo i dati contrastati provenienti
dagli Usa; leggermente positivo il Brent (+0,2%). Ieri sono proseguite
le prese di profitto sul nichel (in due sedute ha perso oltre il 10%)
dopo il forte rally che lo aveva portato sui massimi da 27 mesi. Il
nichel è stato anche penalizzato dall’aumento delle scorte a Londra
che nel 2014 sono salite di quasi il 7%. Prese di profitto anche sul
mais tornato sui minimi da un mese e mezzo. Al contrario, il caffè ha
messo ha segno un rimbalzo di oltre il 7% dopo che il Brasile ha
tagliato le stime sui raccolti per l’anno in corso.
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DAILY 16 maggio 2014
Azionario: giornata particolarmente negativa ieri per i listini mondiali
penalizzati dai deludenti PIL europei della mattina. In Europa tutti i
principali listini hanno chiuso in calo con volumi in forte rialzo, ad
eccezione della borsa svizzera (0,4%) e svedese (0,7%) che hanno
chiuso positive. La borsa milanese (-3,6%) e quella spagnola (-2,3%)
sono state le peggiori della giornata penalizzate anche dall’analogo
flusso di vendite sui titoli di stato locali. L’inattesa contrazione del PIL
italiano rimette in dubbio l’ipotesi di ripresa europea, con conseguente
rischio di riposizionamento degli operatori ultimamente molto esposti
sugli asset dei paesi periferici. L’indice Stoxx 600 ha perso lo 0,9%
penalizzato sia dai PIL che da alcune trimestrali deludenti. Tra i settori
più venduti della giornata figurano i bancari (-2,1%), le costruzioni (-
2,5%) ed il tempo libero (-2,6%). In generale l’andamento è stato
negativo tranne poche eccezioni come ad esempio gli alimentari
(0,6%) o il retail (0,3%). In Italia il Ftsemib è calato fortemente
tornando al minimo da circa 2 mesi dopo l’inattesa contrazione del PIL
del primo trimestre. I volumi sul mercato sono stati particolarmente
pesanti. Tra i titoli peggiori della giornata figurano molti bancari,
penalizzati anche dalle vendite che hanno interessato i titoli di stato
italiani. L’indice bancario italiano ha perso il 5,8%. Il titolo peggiore
del giorno è stato Mediaset (-8,5%). In generale la giornata è stata
negativa, poiché tutti i titoli del Ftsemib hanno chiuso in negativo.
Questa mattina nella fase iniziale degli scambi si è assistito ad un
tentativo di rimbalzo per i listini che però sono tornati in negativo pochi
minuti fa. Anche negli Usa le borse hanno chiuso in negativo,
registrando la perdita maggiore da un mese. Sulle borse americane
potrebbero aver pesato non solo i dati macro europei, ma anche quelli
Usa risultati contrastati. L’indice S&P500 ha perso lo 0,9% con i
volumi in aumento. Il ribasso ha interessato quasi tutti i principali 10
settori con il solo telecomunicazioni in territorio positivo (0,1%). In
forte calo le risorse di base (-1,5%), gli energetici (-1,3%), i finanziari
(-1,1%) e l’healthcare (-1,1%). In aumento la volatilità misurata
dall’indice VIX che però resta su livelli molto contenuti (in prossimità
del 13%). Oggi è giornata di scadenze tecniche pertanto i volumi
potrebbero restare elevati ed i mercati volatili a livello intraday. Sul
fronte emergente l’indice MSCI ha perso lo 0,3% registrando il primo
calo in questa settimana. Il ribasso è stato piuttosto generalizzato con
Brasile, Turchia, Russia e Cina in negativo. Questa notte in Asia il
trend al ribasso dell’azionario è proseguito con il Giappone che ha
lasciato sul terreno l’1,4%. Andamento misto per gli altri listini asiatici
con quello indiano che si è messo in evidenza toccando un nuovo
record storico. Nel corso della sessione l’indice Sensex ha toccato il
rialzo più marcato dal 2009, arrivando a gudagnare fino al 6%, dopo la
notizia che il partito di opposizione BJP ed i suoi alleati potrebbero
avere i numeri per formare un nuovo governo.
A2A – La società ha chiuso il primo trimestre 2014 con un utile netto
di 80Mln€, in crescita del 5,3% a/a e ricavi di 1,451Mln€, in calo
dell’8,7% a/a. Riguardo alle stime per l’anno in corso, la società
prevede un ulteriore calo della posizione finanziaria netta e un
miglioramento dell’utile della gestione ordinaria.
BANCO POPOLARE – L’istituto ha reso noto di aver collocato un
prestito obbligazionario da 750Mln€, a tasso fisso, con scadenza
gennaio 2018. La domanda ha superato quota 1,3Mld€.
ENEL GREEN POWER – La società, attraverso la sua controllata
brasiliana Enel Brasil Participacoes e Ifc (membro della World Bank
Group), ha firmato un accordo di finanziamento per 200Mln$ per la
costruzione di oltre 300 megawatt di eolico negli stati di Bahia,
Pernambuco e Rio Grande do Norte. L’operazione fa parte di un
piano globale a lungo termine volto ad incrementare l'offerta di
generazione di energia eolica, mirando a favorire la crescita
sostenibile della fornitura di energia in Brasile.
EXOR – La società ha archiviato il primo trimestre 2014 con una
perdita di 83,2Mln€, rispetto all’utile di 51,1Mln€ dello stesso
esercizio 2013. Il Cda ha annunciato un programma di buy back da
un massimo di 200Mln€ ed una durata di 18mesi. L’operazione verrà
sottoposta all’approvazione dell’assemblea del 22 maggio.
INTESA SAN PAOLO – Il gruppo ha chiuso il primo trimestre 2014
con ricavi di 4,108Mln€, in crescita del 4,5% a/a e un utile netto di
503Mln€, in aumento del 64,4% a/a e superiore alle attese degli
analisti.
MONCLER – La società ha archiviato il primo trimestre 2014 con un
utile netto di 23,5Mln€, in crescita rispetto ai 16,4Mln€ dello stesso
esercizio 2013. Stesso andamento per i ricavi, in crescita del 16%
a/a a 145,4Mln€.
UNIPOLSAI – La società ha chiuso il primo trimestre 2014 con un
utile netto di 186Mln€, in rialzo del 4,5% a/a nonostante gli oneri di
21Mln€ legati all’incremento dell’imposta sulla rivalutazione delle
quote di Bankitalia. Per il 2014, la compagnia vede una flessione
dell'andamento della raccolta premi danni anche se il mese di aprile
ha visto una leggera ripresa del ramo.
WAL–MART – La società ha chiuso il primo trimestre 2014 con ricavi
di 114,7Mld$ in aumento dell’1% a/a e un utile netto di 3,6Mld$, in
calo rispetto ai 3,78Mld$ dello stesso trimestre 2013. Per il secondo
trimestre, la società prevede utili per 1,15$-1,25$ per azione,
inferiore alle attese degli analisti.
Fonte: infoproviders
INFORMAZIONI DI STAMPA SU TITOLI
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Daily_16 maggio

  • 1. A cura del team Market Strategy MPS Capital Services MPS CAPITAL SERVICES S.P.A. Sede Legale:Via Pancaldo, 4 - 50127 Firenze - Direzione Generale: Via Panciatichi, 48 - 50127 Firenze - www.mpscapitalservices.it - Tel. 055.24981 - Fax 055.240826 - Cap. Soc. €276.434.746,28 - Cod. Fisc.,P.IVA e N. Iscr. Reg. Imp. Di Firenze 00816350482 Società soggetta all'attività di direzione e coordinamento di Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. - Codice banca 10643.5 - Codice Gruppo 1030.6 - Aderente al Codice di comportamento del settore bancario e finanziario - Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e al Fondo Nazionale di Garanzia - Iscritta all'Albo delle Banche della Banca d'Italia n.4770 DAILY 16 maggio 2014 Risk off sui mercati a causa dei PIL europei Punti Principali Tassi – In calo in Germania, in rialzo in Italia Valute – Yen in apprezzamento generalizzato ieri Commodity – In calo quasi tutte; prese di profitto su nichel Azionario – Ftsemib maglia nera in Europa Principali indicatori Ora Paese Dato Cons Prec 14:30 USA Nuove costruz. abitative m/m 3,90% 2,80% 14:30 USA Permessi edilizi m/m 1,0% -1,70% 15:55 USA Fiducia consumatori Università del Michigan 84,5 84,1 Eventi del giorno Tassi & Congiuntura: in area Euro ieri giornata con movimenti di elevata ampiezza dei tassi accompagnati da volumi molto alti. Innanzitutto proviamo a fotografare quanto accaduto. Si è trattato di un classico fligth to quality: forte calo del decennale tedesco (al minimo da un anno all’1,30%) a fronte di un marcato rialzo dei tassi periferici, in particolare il tasso decennale italiano (sopra il 3,10%) con lo spread balzato a 180pb. Il movimento si è accentuato per entità e per volumi in corrispondenza dell’apertura dei mercati Usa. Alla fine della giornata il BTP future ha messo a segno un livello record di volumi (circa 165.000 contratti scambiati) a fronte di circa 1 milione di lotti per il Bund future. Ad innestare il movimento la revisione della percezione dello stato di salute dell’economia Euro, dopo i dati sul PIL che ad eccezione della Germania, sono risultati ampiamente sotto le attese con alcune variazioni trimestrali negative (Italia e soprattutto Olanda). Alcuni analisti hanno citato anche l’aumento della percezione del rischio collegato alle prossime elezioni europee del 22/25 maggio, alimentato dalle performance economiche non favorevoli. Altri ancora hanno fatto riferimento alla percezione della possibilità di un deprezzamento più marcato dell’euro tale da indurre gli investitori esteri a rimpatriare parte dei capitali investiti nell’area per evitare rischi valutari. Il movimento è avvenuto alla vigilia dell’uscita dal piano di aiuti del Portogallo, in programma domani. Sul fronte macro, da segnalare anche la conferma dei dati finali di aprile sull’inflazione dell’area sia generale sia core, rispettivamente allo 0,7% e 1%. Negli Usa il tasso decennale in calo, segnando il minimo dallo scorso ottobre e calando temporaneamente sotto la soglia del 2,5%. I dati macro hanno evidenziato aspetti in parte contrastanti. Sul fronte positivo da segnalare il forte calo delle richieste di sussidi per la disoccupazione, al minimo dal 2007. Sul fronte dei dati meno favorevoli, l’andamento sotto le attese della produzione industriale di aprile ed il posizionamento al minimo da circa un anno dell’indice che monitora la fiducia dei costruttori. Valute: chiusura stabile per il cambio euro/dollaro in una seduta caratterizzata da una certa volatilità. In mattinata, l’andamento debole dei PIL nel primo trimestre aveva portato il cambio fino a quota 1,365. Il movimento è però rientrato nel corso del pomeriggio quando sono stati invece i dati statunitensi a deludere le attese del mercato. Nella seduta odierna il cambio potrebbe mantenersi poco volatile con un primo livello di resistenza che può essere individuato in area 1,375/1,38. Yen in apprezzamento generalizzato nella seduta di ieri, in scia all’andamento negativo registrato dai mercati azionari. La valuta nipponica si conferma, pertanto, essere il “termometro” del livello di tensioni sui mercati. Il cambio vs euro ha trovato un importante livello di supporto in area 139, con un primo livello di resistenza che può essere individuato a quota 140. Sul fronte emergente, la fase di avversione al rischio sui mercati non ha risparmiato tutte le principali valute del comparto, anche se i movimenti di deprezzamento sono risultati più contenuti rispetto a quanto visto nella prima parte dell’anno. Tra i peggiori troviamo la lira turca ed il real brasiliano, con quest’ultimo penalizzato anche da un calo inatteso delle vendite al dettaglio nel mese di marzo. Durante la notte da segnalare il forte apprezzamento della rupia indiana, con il cross verso dollaro sceso sui minimi da luglio 2013. A far scattare gli acquisti sulla valuta sono stati i primi risultati elettorali che consegnerebbe una maggioranza in Parlamento alla coalizione di centrodestra Nda, guidata dal partito BJP di Narendra Modi. Commodity: torna a calare l’indice generale GSCI ER dopo tre sedute consecutive chiuse in positivo. Le prese di profitto hanno interessato soprattutto i metalli non ferrosi (-1,7%, il calo più marcato da oltre due mesi) e le agricole (-1,6%). Negativi preziosi (- 1%) ed energia (-0,2%). Seduta piuttosto volatile per l’oro ed il greggio WTI, entrambi negativi, dopo i dati contrastati provenienti dagli Usa; leggermente positivo il Brent (+0,2%). Ieri sono proseguite le prese di profitto sul nichel (in due sedute ha perso oltre il 10%) dopo il forte rally che lo aveva portato sui massimi da 27 mesi. Il nichel è stato anche penalizzato dall’aumento delle scorte a Londra che nel 2014 sono salite di quasi il 7%. Prese di profitto anche sul mais tornato sui minimi da un mese e mezzo. Al contrario, il caffè ha messo ha segno un rimbalzo di oltre il 7% dopo che il Brasile ha tagliato le stime sui raccolti per l’anno in corso.
  • 2. A cura del team Market Strategy MPS Capital Services MPS CAPITAL SERVICES S.P.A. Sede Legale:Via Pancaldo, 4 - 50127 Firenze - Direzione Generale: Via Panciatichi, 48 - 50127 Firenze - www.mpscapitalservices.it - Tel. 055.24981 - Fax 055.240826 - Cap. Soc. €276.434.746,28 - Cod. Fisc.,P.IVA e N. Iscr. Reg. Imp. Di Firenze 00816350482 Società soggetta all'attività di direzione e coordinamento di Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. - Codice banca 10643.5 - Codice Gruppo 1030.6 - Aderente al Codice di comportamento del settore bancario e finanziario - Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e al Fondo Nazionale di Garanzia - Iscritta all'Albo delle Banche della Banca d'Italia n.4770 DAILY 16 maggio 2014 Azionario: giornata particolarmente negativa ieri per i listini mondiali penalizzati dai deludenti PIL europei della mattina. In Europa tutti i principali listini hanno chiuso in calo con volumi in forte rialzo, ad eccezione della borsa svizzera (0,4%) e svedese (0,7%) che hanno chiuso positive. La borsa milanese (-3,6%) e quella spagnola (-2,3%) sono state le peggiori della giornata penalizzate anche dall’analogo flusso di vendite sui titoli di stato locali. L’inattesa contrazione del PIL italiano rimette in dubbio l’ipotesi di ripresa europea, con conseguente rischio di riposizionamento degli operatori ultimamente molto esposti sugli asset dei paesi periferici. L’indice Stoxx 600 ha perso lo 0,9% penalizzato sia dai PIL che da alcune trimestrali deludenti. Tra i settori più venduti della giornata figurano i bancari (-2,1%), le costruzioni (- 2,5%) ed il tempo libero (-2,6%). In generale l’andamento è stato negativo tranne poche eccezioni come ad esempio gli alimentari (0,6%) o il retail (0,3%). In Italia il Ftsemib è calato fortemente tornando al minimo da circa 2 mesi dopo l’inattesa contrazione del PIL del primo trimestre. I volumi sul mercato sono stati particolarmente pesanti. Tra i titoli peggiori della giornata figurano molti bancari, penalizzati anche dalle vendite che hanno interessato i titoli di stato italiani. L’indice bancario italiano ha perso il 5,8%. Il titolo peggiore del giorno è stato Mediaset (-8,5%). In generale la giornata è stata negativa, poiché tutti i titoli del Ftsemib hanno chiuso in negativo. Questa mattina nella fase iniziale degli scambi si è assistito ad un tentativo di rimbalzo per i listini che però sono tornati in negativo pochi minuti fa. Anche negli Usa le borse hanno chiuso in negativo, registrando la perdita maggiore da un mese. Sulle borse americane potrebbero aver pesato non solo i dati macro europei, ma anche quelli Usa risultati contrastati. L’indice S&P500 ha perso lo 0,9% con i volumi in aumento. Il ribasso ha interessato quasi tutti i principali 10 settori con il solo telecomunicazioni in territorio positivo (0,1%). In forte calo le risorse di base (-1,5%), gli energetici (-1,3%), i finanziari (-1,1%) e l’healthcare (-1,1%). In aumento la volatilità misurata dall’indice VIX che però resta su livelli molto contenuti (in prossimità del 13%). Oggi è giornata di scadenze tecniche pertanto i volumi potrebbero restare elevati ed i mercati volatili a livello intraday. Sul fronte emergente l’indice MSCI ha perso lo 0,3% registrando il primo calo in questa settimana. Il ribasso è stato piuttosto generalizzato con Brasile, Turchia, Russia e Cina in negativo. Questa notte in Asia il trend al ribasso dell’azionario è proseguito con il Giappone che ha lasciato sul terreno l’1,4%. Andamento misto per gli altri listini asiatici con quello indiano che si è messo in evidenza toccando un nuovo record storico. Nel corso della sessione l’indice Sensex ha toccato il rialzo più marcato dal 2009, arrivando a gudagnare fino al 6%, dopo la notizia che il partito di opposizione BJP ed i suoi alleati potrebbero avere i numeri per formare un nuovo governo. A2A – La società ha chiuso il primo trimestre 2014 con un utile netto di 80Mln€, in crescita del 5,3% a/a e ricavi di 1,451Mln€, in calo dell’8,7% a/a. Riguardo alle stime per l’anno in corso, la società prevede un ulteriore calo della posizione finanziaria netta e un miglioramento dell’utile della gestione ordinaria. BANCO POPOLARE – L’istituto ha reso noto di aver collocato un prestito obbligazionario da 750Mln€, a tasso fisso, con scadenza gennaio 2018. La domanda ha superato quota 1,3Mld€. ENEL GREEN POWER – La società, attraverso la sua controllata brasiliana Enel Brasil Participacoes e Ifc (membro della World Bank Group), ha firmato un accordo di finanziamento per 200Mln$ per la costruzione di oltre 300 megawatt di eolico negli stati di Bahia, Pernambuco e Rio Grande do Norte. L’operazione fa parte di un piano globale a lungo termine volto ad incrementare l'offerta di generazione di energia eolica, mirando a favorire la crescita sostenibile della fornitura di energia in Brasile. EXOR – La società ha archiviato il primo trimestre 2014 con una perdita di 83,2Mln€, rispetto all’utile di 51,1Mln€ dello stesso esercizio 2013. Il Cda ha annunciato un programma di buy back da un massimo di 200Mln€ ed una durata di 18mesi. L’operazione verrà sottoposta all’approvazione dell’assemblea del 22 maggio. INTESA SAN PAOLO – Il gruppo ha chiuso il primo trimestre 2014 con ricavi di 4,108Mln€, in crescita del 4,5% a/a e un utile netto di 503Mln€, in aumento del 64,4% a/a e superiore alle attese degli analisti. MONCLER – La società ha archiviato il primo trimestre 2014 con un utile netto di 23,5Mln€, in crescita rispetto ai 16,4Mln€ dello stesso esercizio 2013. Stesso andamento per i ricavi, in crescita del 16% a/a a 145,4Mln€. UNIPOLSAI – La società ha chiuso il primo trimestre 2014 con un utile netto di 186Mln€, in rialzo del 4,5% a/a nonostante gli oneri di 21Mln€ legati all’incremento dell’imposta sulla rivalutazione delle quote di Bankitalia. Per il 2014, la compagnia vede una flessione dell'andamento della raccolta premi danni anche se il mese di aprile ha visto una leggera ripresa del ramo. WAL–MART – La società ha chiuso il primo trimestre 2014 con ricavi di 114,7Mld$ in aumento dell’1% a/a e un utile netto di 3,6Mld$, in calo rispetto ai 3,78Mld$ dello stesso trimestre 2013. Per il secondo trimestre, la società prevede utili per 1,15$-1,25$ per azione, inferiore alle attese degli analisti. Fonte: infoproviders INFORMAZIONI DI STAMPA SU TITOLI
  • 3. A cura del team Market Strategy MPS Capital Services MPS CAPITAL SERVICES S.P.A. Sede Legale:Via Pancaldo, 4 - 50127 Firenze - Direzione Generale: Via Panciatichi, 48 - 50127 Firenze - www.mpscapitalservices.it - Tel. 055.24981 - Fax 055.240826 - Cap. Soc. €276.434.746,28 - Cod. Fisc.,P.IVA e N. Iscr. Reg. Imp. Di Firenze 00816350482 Società soggetta all'attività di direzione e coordinamento di Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. - Codice banca 10643.5 - Codice Gruppo 1030.6 - Aderente al Codice di comportamento del settore bancario e finanziario - Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e al Fondo Nazionale di Garanzia - Iscritta all'Albo delle Banche della Banca d'Italia n.4770 Il presente documento (il “Daily” o semplicemente il “Documento”) è distribuito da MPS Capital Services Banca per l’Impresa S.p.A. (“MPS Capital Services”), a mezzo posta e/o in forma elettronica, ai propri clienti, le cui tipologie di classificazione e di presidi applicabili, sono definite nel Regolamento Consob n° 16190 del 29° ottobre 2007 e successive modifiche ed integrazioni. MPS Capital Services è una società appartenente al Gruppo MPS ed un intermediario autorizzato ai sensi di legge. Il Documento é destinato esclusivamente all’utilizzo ed alla consultazione da parte della clientela di MPS Capital Services e viene diffuso per mera finalità informativa ed illustrativa; esso non intende sostituire in alcun modo le autonome e personali valutazioni che i singoli destinatari del Documento sono tenuti a svolgere prima della conclusione di qualsiasi operazione per conto proprio o in qualità di mandatari. Le informazioni e le opinioni contenute nel presente Documento si basano su fonti ritenute affidabili ed elaborate in buona fede, tuttavia né MPS Capital Services né altra società appartenente al Gruppo MPS rilasciano alcuna dichiarazione o garanzia, espressa o implicita, relativamente all’accuratezza, completezza e correttezza delle stesse. Le opinioni, previsioni o stime contenute nel presente Documento sono formulate con esclusivo riferimento alla data di redazione dello stesso, e non vi è alcuna garanzia che risultati o qualsiasi altro evento futuro saranno coerenti con le opinioni, previsioni o stime qui contenute. Tutte le opinioni espresse nel presente documento sono soggette a modifica senza preavviso. Qualsiasi riferimento diretto ed indiretto ad emittenti o titoli non é, né deve essere inteso, quale offerta di vendita o acquisto di strumenti finanziari di qualsiasi tipo. MPS Capital Services e nessuna delle società del Gruppo MPS, né alcuno dei loro amministratori, rappresentanti, funzionari, quadri o dipendenti, può essere ritenuta responsabile per eventuali perdite determinate dall’utilizzo del presente Documento. MPS Capital Services e le società del Gruppo MPS, gli amministratori e/o rappresentanti e/o le rispettive persone ad essi strettamente legate, possono avere rapporti di natura bancaria e finanziaria con eventuali emittenti qui citati ovvero avere interessi specifici con riferimento a società, strumenti finanziari o operazioni collegate al presente Documento. Per esempio MPS Capital Services e le società del Gruppo MPS possono svolgere attività d’investimento e d’intermediazione, avere rapporti partecipativi diretti ed indiretti con emittenti qui menzionati e prestare ad essi servizi di consulenza; inoltre, con particolare riferimento agli strumenti finanziari eventualmente citati, esse possono altresì svolgere attività di “prestito-titoli”, sostenerne la liquidità con attività di “market making” su mercati regolamentati o sistemi di scambi organizzati. MPS Capital Services potrebbe strutturare titoli ed operazioni con rendimenti collegati a parametri e strumenti finanziari qui menzionati. Si specifica che l’elenco dei potenziali conflitti d’interesse indicati può non esaurire il complesso dei conflitti stessi. Per quanto non riprodotto nelle presenti Avvertenze, si fa espresso rinvio a quanto riportato nel sito internet www.mpscapitalservices.it ed alle relative condizioni del servizio. Procedendo alla lettura di questo documento, si accettano automaticamente le limitazioni e le avvertenze precedentemente riportate. AVVERTENZE