Unlocking the Power of ChatGPT and AI in Testing - A Real-World Look, present...
Coreferenza tra un'anafora ed il suo antecedente
1. Progetto di Cognizione e Linguaggio
Anno accademico 2013/2014
Realizzato dagli studenti
Lagasca Alessandro – Mat. 711244
Mariani Giacomo – Mat. 703274
Zerbo Roberto – Mat. 781255
2. Introduzione
Una vasta area di ricerca nell’ambito dei
processi cognitivi legati al linguaggio si è
concentrata sul comprendere come le
persone stabiliscono una coreferenza fra
un’anafora e il suo antecedente.
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3. Ma cosa accade quando le persone hanno a
che fare con frasi che contengono pronomi
ambigui?
Quando Lucia è andata da Giorgia, lei ha
fatto una scenata.
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4. In questo tipo di frasi non vi sono
particolari caratteristiche dei referenti o
dell’anafora che possano facilitare la
coreferenza.
In particolare, i soggetti non possono
stabilire una coreferenza univoca basandosi
su informazioni di concordanza di genere,
numero o animatezza con l’anafora, questo
perché i possibili antecedenti condividono
gli stessi tratti lessicali.
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5. Come vengono risolte le coreferenze con
pronomi ambigui?
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6. Con il nostro test, si è voluto verificare
come i soggetti stabiliscano una
coreferenza quando hanno a disposizione
nella frase più di un possibile antecedente.
In particolare, si è voluto analizzare se il
diverso grado di trasparenza dell’anafora
(pronome nullo, pronome lessicale e
aggettivo dimostrativo) abbia un effetto
sulla scelta dell’antecedente.
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7. Grado di trasparenza e cambio di focus
Le evidenze suggeriscono come l’utilizzo di
un pronome nullo dovrebbe indicare una
continuazione di topic nel discorso.
Viceversa l’utilizzo di un pronome più
esplicito (sia esso un pronome lessicale, un
aggettivo dimostrativo o un nome proprio)
dovrebbe invece indicare un cambio di
focus.
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9. Strumenti e procedure
Per sperimentare la nostra ipotesi abbiamo
tradotto delle frasi dall’inglese all’italiano,
facendo in modo che mantenessero
principalmente due caratteristiche:
1. la presenza di un pronome ambiguo;
2. la presenza di due antecedenti come
possibili candidati con stessi tratti lessicali
(genere, numero, animatezza)
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10. Frasi da tradurre
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1. John phoned Bill. The first thing he said was . . .
2. It was Mary that Anne disliked because she . . .
3. He held some bread over the fire with a fork. The problem was that it . . .
4. Jim sold his car to Nigel because he . . .
5. They bought the apples because they were . . .
6. I need a receptionist and I also need a nurse. I need her to . . .
7. The taxi driver told the passenger that she did not have . . .
8. The architect asked the builder to pick up his . . .
9. The children like visiting their grandparents when they . . .
10. Passengers can be fined by guards if they . . .
11. Differenze linguistiche dall’inglese
all’italiano
Data la diversa natura delle lingue, non è
stato possibile tradurre letteralmente tutte
le frasi dall’inglese all’italiano, senza
compromettere le due caratteristiche
fondamentali che dovevano avere le frasi.
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12. He held some bread over the fire with a
fork. The problem was that it...
In italiano fuoco e forchetta hanno due
generi diversi, abbiamo perciò sostituito
fuoco con brace.
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13. E’ stato inoltre deciso di scartare una delle
frasi, in quanto la sua traduzione in italiano
era difficilmente adattabile al compito
They bought the apples because they were…
Loro comprarono i kiwi perché essi erano…
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19. Le condizioni sperimentali
Inizialmente, per ogni frase sono state
create due differenti condizioni
sperimentali, che differivano per il grado di
trasparenza dell’anafora:
Pronome nullo Giovanni chiamò Luca. La
prima cosa che ∅ disse fu…
Pronome lessicale Giovanni chiamò Luca.
La prima cosa che lui disse fu…
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20. Successivamente si è considerata l’idea di
aggiungere una terza categoria, con l’utilizzo
di aggettivi dimostrativi come anafore, per
rafforzare ulteriormente il possibile cambio di
focus del discorso.
Aggettivo dimostrativo Giovanni chiamò Luca.
La prima cosa che questi disse fu…
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22. Dopo una prima somministrazione abbiamo
provveduto a correggere due frasi che non
rispettavano gli obiettivi del test, in quanto
nella forma precedente ci poteva non
essere alcun riferimento ad uno dei due
referenti nel completamento della frase da
parte del soggetto.
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23. Ai bambini piace far visita ai loro nonni quando… è
festa
Quindi
Ai bambini piace far visita ai loro nonni quando…
Ai bambini piace far visita ai loro nonni quando
sono…
La segretaria aveva bisogno dell’infermiera,
perché…
La segretaria aveva bisogno dell’infermiera,
perché si era…
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24. Possibilità di risposta
Inizialmente il compito non prevedeva che i
soggetti dovessero indicare a quale
antecedente secondo loro si riferiva il
pronome, scegliendo fra i due possibili
antecedenti.
Questa condizione metodologica si è resa
necessaria perché in alcune frasi, le
continuazioni dei soggetti erano
perfettamente compatibili con entrambi i
referenti, ed era perciò impossibile dedurre a
quale si riferissero.
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25. I soggetti
Hanno partecipato al presente esperimento
12 studenti universitari di genere ed età
mista (compresa fra i 20 e i 30 anni), tutti
di nazionalità italiana.
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32. Le condizioni “pronome nullo” e “aggettivo
dimostrativo” confermano la nostra ipotesi di
partenza. Infatti, i risultati evidenziano come
nella condizione “pronome nullo” nell’86% dei
casi, i soggetti hanno continuato le frasi
riferendosi al soggetto della prima proposizione.
Viceversa nella condizione “aggettivo
dimostrativo” nel 72% dei casi il soggetto della
nuova proposizione cambiava rispetto alla prima
proposizione.
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33. infine, in parziale contrasto con le
nostre ipotesi iniziali, la condizione
“pronome lessicale” ha prodotto un
cambio di topic solo nel 50% delle
volte.
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34. Ciò è particolarmente vero per alcune delle
frasi item, come ad esempio:
Fu Maria ad essere disprezzata da Anna
perché lei…
La segretaria aveva bisogno dell’infermiera,
perché lei era…
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35. Nonostante la presenza di un pronome lessicale debba
suggerire un cambio di topic, la maggioranza dei soggetti
hanno stabilito una coreferenza rispettivamente con
l’antecedente “Maria” e “segretaria”. Questo è dovuto al
fatto che i soggetti utilizzano anche altre informazioni per
stabilire una coreferenza.
Nel primo caso la ragione andrebbe cercata nella maggior
salienza dell’antecedente “Maria”, presentato nella forma
“fu Maria a…”.
Nella seconda frase, invece, è molto probabile che la
segretaria abbia bisogno di un’infermiera perché si è fatta
male (conoscenze sul mondo).
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Lagasca Alessandro
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36. Vi ringraziamo per l’attenzione
Realizzato dagli studenti :
Lagasca Alessandro
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