Contribuenti allo sbaraglio.
Reverse charge, split payment, voluntary disclosure, abuso del diritto, cancellazione delle società, IRAP incompleta, partite IVA semplificate per professionisti, associazioni senza IVA, nuove assunzioni, modello CU e 730 precompilato… chi più ne ha, più ne metta; il 2015 è ormai iniziato da venti giorni, ma ancora tutto tace. Nessun chiarimento è stato diramato relativamente alle tante disposizioni che paiono contraddittorie e inique.
La nuova edizione della Voluntary non promette gli stessi risultati della prima. Raggiungere 2 miliardi di euro sarà difficile. La parola agli esperti
Approvata la legge di stabilità per il 2015Paolo Soro
Approvata la Legge di Stabilità per il 2015.
La Camera ha approvato in via definitiva la Legge di Stabilità per il 2015, con 307 voti favorevoli e 116 contrari. Ora, si attende la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale per l’entrata in vigore dal 1° gennaio 2015, salvo alcune norme di carattere retroattivo, valevoli già dall’anno in corso.
La nuova edizione della Voluntary non promette gli stessi risultati della prima. Raggiungere 2 miliardi di euro sarà difficile. La parola agli esperti
Approvata la legge di stabilità per il 2015Paolo Soro
Approvata la Legge di Stabilità per il 2015.
La Camera ha approvato in via definitiva la Legge di Stabilità per il 2015, con 307 voti favorevoli e 116 contrari. Ora, si attende la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale per l’entrata in vigore dal 1° gennaio 2015, salvo alcune norme di carattere retroattivo, valevoli già dall’anno in corso.
Matteo, il cantastorie.
Le tasse sulla casa... il livello della disoccupazione... la crescita dell'economia... il Matteo nazionale ce le va cantando a destra e a manca; naturale, dunque, l'immediato accoppiamento con i cantastorie di un tempo (forse) non del tutto passato.
SOCIETA’ SPORTIVE DILETTANTISTICHE LUCRATIVE (SSDL) CANCELLATE DAL DECRETO LEGGE DIGNITA’
Il nuovo governo fa un passo indietro sulle agevolazioni previste sull’attività sportiva dilettantistica lucrativa
Documento complessivo del modulo "come amministrare un'impresa" con Laura Caruso, Bruno Oltolini.
Avviare un’attività o amministrare un’impresa è un mestiere complicato. Mille “carte e cartacce” sembrano ostacolare i nostri progetti. Ma dietro quel che pare solo un obbligo si celano mille opportunità, perché i numeri ci parlano, se siamo in grado di capire che cosa ci vogliono dire!
Brexit Tax
Il “Day-after-Brexit” si annuncia pieno di incognite e di timori. Seppure, infatti, la normativa preveda un biennio di rodaggio prima dell’uscita effettiva, per fare in modo che il governo europeo possa dettare le necessarie disposizioni transitorie (si pensi, a esempio, al contenzioso in corso presso la Corte UE in cui sono parte i contribuenti del Regno Unito), è innegabile che saranno non poche le conseguenze dirette che colpiranno la vita lavorativa, economica, finanziaria e soprattutto fiscale di tutti gli Europei.
Il sistema della riscossione nel nostro paese. Campobasso, 20 marzo 2017Alessandro Giovannini
Il problema dei crediti non riscossi dello Stato è un problema serio ed articolato da connettere con un ripensamento generale del sistema dei tributi in Italia. Ne abbiamo parlato all'incontro di approfondimento sulle novità fiscali per il 2017 presso il Dipartimento Giuridico dell'Università degli Studi del Molise.
Partita IVA per dummies - Tutto quello che devi sapere PRIMA di aprire la par...Toolbox Coworking
Hai deciso di fare il grande passo e aprire una partita IVA? Bene, sei solo all’inizio di una lunga serie di scelte che vanno ponderate attentamente prima per non pentirsene amaramente dopo: come apro una partita iva? sono una ditta individuale o un professionista freelance? quali sono i regimi fiscali più vantaggiosi? come muovere i primi passi nella gestione delle proprie finanze?
La procedura di collaborazione volontaria introdotta con il D.L. n.193 del 2016 offre nuovamente la possibilità per coloro che hanno commesso violazioni tributarie nazionali e\o internazionali di sanare le medesime con forti sconti per quanto attiene le sanzioni amministrative e prevedendo l’esclusione dalla punibilità per alcuni reati penali tassativamente individuati. Infatti, se si osserva che le sanzioni amministrative reddituali vanno dal 90 al 180% della maggiore imposta accertata e le sanzioni ai fini RW vanno dal 3 al 6% del valore delle attività accertate, si comprende chiaramente la convenienza ad aderire a tale procedura. Inoltre, non si può non evidenziare che, per chi possiede attività finanziarie o patrimoniali all’estero, sono sempre meno i Paesi che non hanno stipulato con l’Italia e con l’Unione Europea un accordo di scambio automatico di informazioni. Infatti, molti dei Paesi che fino a poco tempo fa attiravano capitali dall’estero garantendo massima riservatezza ai titolari degli stessi, oggi al contrario sono diventati assolutamente “trasparenti” con il Fisco italiano in virtù degli accordi stipulati. Molti dei Paesi che ancora garantiscono questo tipo di “riservatezza” scontano un elevato rischio paese che non consente di avere un eguale garanzia sulla riappropriazione dei capitali.
Da Roma a Dubai, aspetti fiscali.
Lo scorso aprile, il Ministro Padoan ha firmato due decreti ridisegnando la mappa dei Paesi White List con riferimento alla deduzione dei costi e alla disapplicazione della normativa CFC: gli Emirati Arabi Uniti sono stati ricompresi nella prima, ma restano fuori dalla seconda. In tale quadro intervengono le ulteriori modifiche adottate col Decreto Crescita e Internazionalizzazione, a settembre.
Corte UE: Libera circolazioni dei lavoratori
La Corte di Giustizia europea ha avuto modo di ribadire (C-478/2015) che le esenzioni valide nei singoli Paesi membri devono trovare applicazione anche in Svizzera, in forza dell’Accordo sulla libera circolazione delle persone, siglato a Lussemburgo, il 21.06.1999, tra la Comunità europea e la Confederazione elvetica.
Governo contro Magistratura: un bel duello.
È fresca di emanazione la nuova normativa concernente la responsabilità dei Magistrati. L’ANM polemizza col Governo, il quale sembra avere un particolare “occhio di riguardo” verso le Toghe, posto che, a breve distanza dal provvedimento che ha ridotto il loro periodo feriale, lancia questa seconda bordata ai Giudici.
Matteo, il cantastorie.
Le tasse sulla casa... il livello della disoccupazione... la crescita dell'economia... il Matteo nazionale ce le va cantando a destra e a manca; naturale, dunque, l'immediato accoppiamento con i cantastorie di un tempo (forse) non del tutto passato.
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Il nuovo governo fa un passo indietro sulle agevolazioni previste sull’attività sportiva dilettantistica lucrativa
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Avviare un’attività o amministrare un’impresa è un mestiere complicato. Mille “carte e cartacce” sembrano ostacolare i nostri progetti. Ma dietro quel che pare solo un obbligo si celano mille opportunità, perché i numeri ci parlano, se siamo in grado di capire che cosa ci vogliono dire!
Brexit Tax
Il “Day-after-Brexit” si annuncia pieno di incognite e di timori. Seppure, infatti, la normativa preveda un biennio di rodaggio prima dell’uscita effettiva, per fare in modo che il governo europeo possa dettare le necessarie disposizioni transitorie (si pensi, a esempio, al contenzioso in corso presso la Corte UE in cui sono parte i contribuenti del Regno Unito), è innegabile che saranno non poche le conseguenze dirette che colpiranno la vita lavorativa, economica, finanziaria e soprattutto fiscale di tutti gli Europei.
Il sistema della riscossione nel nostro paese. Campobasso, 20 marzo 2017Alessandro Giovannini
Il problema dei crediti non riscossi dello Stato è un problema serio ed articolato da connettere con un ripensamento generale del sistema dei tributi in Italia. Ne abbiamo parlato all'incontro di approfondimento sulle novità fiscali per il 2017 presso il Dipartimento Giuridico dell'Università degli Studi del Molise.
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Hai deciso di fare il grande passo e aprire una partita IVA? Bene, sei solo all’inizio di una lunga serie di scelte che vanno ponderate attentamente prima per non pentirsene amaramente dopo: come apro una partita iva? sono una ditta individuale o un professionista freelance? quali sono i regimi fiscali più vantaggiosi? come muovere i primi passi nella gestione delle proprie finanze?
La procedura di collaborazione volontaria introdotta con il D.L. n.193 del 2016 offre nuovamente la possibilità per coloro che hanno commesso violazioni tributarie nazionali e\o internazionali di sanare le medesime con forti sconti per quanto attiene le sanzioni amministrative e prevedendo l’esclusione dalla punibilità per alcuni reati penali tassativamente individuati. Infatti, se si osserva che le sanzioni amministrative reddituali vanno dal 90 al 180% della maggiore imposta accertata e le sanzioni ai fini RW vanno dal 3 al 6% del valore delle attività accertate, si comprende chiaramente la convenienza ad aderire a tale procedura. Inoltre, non si può non evidenziare che, per chi possiede attività finanziarie o patrimoniali all’estero, sono sempre meno i Paesi che non hanno stipulato con l’Italia e con l’Unione Europea un accordo di scambio automatico di informazioni. Infatti, molti dei Paesi che fino a poco tempo fa attiravano capitali dall’estero garantendo massima riservatezza ai titolari degli stessi, oggi al contrario sono diventati assolutamente “trasparenti” con il Fisco italiano in virtù degli accordi stipulati. Molti dei Paesi che ancora garantiscono questo tipo di “riservatezza” scontano un elevato rischio paese che non consente di avere un eguale garanzia sulla riappropriazione dei capitali.
Da Roma a Dubai, aspetti fiscali.
Lo scorso aprile, il Ministro Padoan ha firmato due decreti ridisegnando la mappa dei Paesi White List con riferimento alla deduzione dei costi e alla disapplicazione della normativa CFC: gli Emirati Arabi Uniti sono stati ricompresi nella prima, ma restano fuori dalla seconda. In tale quadro intervengono le ulteriori modifiche adottate col Decreto Crescita e Internazionalizzazione, a settembre.
Corte UE: Libera circolazioni dei lavoratori
La Corte di Giustizia europea ha avuto modo di ribadire (C-478/2015) che le esenzioni valide nei singoli Paesi membri devono trovare applicazione anche in Svizzera, in forza dell’Accordo sulla libera circolazione delle persone, siglato a Lussemburgo, il 21.06.1999, tra la Comunità europea e la Confederazione elvetica.
Governo contro Magistratura: un bel duello.
È fresca di emanazione la nuova normativa concernente la responsabilità dei Magistrati. L’ANM polemizza col Governo, il quale sembra avere un particolare “occhio di riguardo” verso le Toghe, posto che, a breve distanza dal provvedimento che ha ridotto il loro periodo feriale, lancia questa seconda bordata ai Giudici.
Bollo assolto in modo virtuale – Circolare dell’Agenzia.
Per le violazioni relative ai versamenti bimestrali e d’acconto, irrogazione immediata delle sanzioni: il contribuente ha già ricevuto la notifica dell’avviso di liquidazione
Legge di Stabilità e novità di fine anno – Le risposte dell’Agenzia (2).
Proseguiamo con le prime risposte fornite dall’Agenzia delle Entrate, riportando quanto espresso durante la giornata di oggi, nel corso dell’evento “Telefisco”.
La certezza del diritto nei rapporti tra fisco e contribuente nel D.Lgs. 5 agosto 2015, n. 128; Il nuovo art. 10bis della L. n. 212 del 2000. Slide aggiornate a marzo 2016
La colpa è del commercialista!
Ogniqualvolta un contribuente sia oggetto di attenzione da parte del Fisco, la colpa ricade sempre sul commercialista. Ad avallare tale iperbole, poi, contribuiscono non poco alcune bizzarre sentenze della Cassazione. Qualche volta, però, si rasenta l'idiozia.
Tax ruling: il Parlamento europeo bacchetta i Paesi membri
Risoluzione del Parlamento europeo del 6 luglio 2016 sulle decisioni anticipate in materia fiscale (tax ruling) e altre misure analoghe per natura o effetto
Lo scorso 6 luglio, il Parlamento europeo ha pubblicato sul proprio portale istituzionale l’ultima Risoluzione in tema di tax ruling. Il contenuto è una forte reprimenda per tutti i governi dei Paesi membri che, di fatto, continuano a procrastinare l’adozione delle misure raccomandate nel piano BEPS e gli altri provvedimenti che mirano a combattere l’elusione fiscale internazionale.
The european fund for strategic investmentsPaolo Soro
The European Fund for Strategic Investments (EFSI Project)
Il Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici è stato varato fin dal 2015 dalla Commissione UE, ma risulta ancora poco conosciuto alla massa di imprenditori e professionisti. Vediamo di capire meglio di cosa si tratta e quali sono le concrete potenzialità di realizzo di questo strumento, che ricorda in molti punti i progetti messi in campo dal governo di Dubai con l’FDI (Fund Dubai Investments).
Delega Fiscale – forse ci siamo.
Il Governo sembrerebbe intenzionato ad approvare entro il corrente mese di giugno gli otto decreti inseriti nella Delega Fiscale. Aspettiamo fiduciosi…
Delega Fiscale – forse ci siamo.
Il Governo sembrerebbe intenzionato ad approvare entro il corrente mese di giugno gli otto decreti inseriti nella Delega Fiscale. Aspettiamo fiduciosi…
Rinvio del 730 precompilato? Inizia la solita pantomima.
Sulle maggiori riviste specializzate incomincia a serpeggiare la notizia di un probabile rinvio per 730 precompilato e modello unico; motivi: troppi, complessi adempimenti, e ritardi per il software degli studi di settore. Odioso ribadirlo ancora, ma: “l’avevamo detto!”
CONTI PUBBLICI, IL GOVERNO CORREGGE IL TIROtelosaes
L’11 aprile il Consiglio dei Ministri approva il Documento di Economia e Finanza 2017 (DEF): il Governo aveva inoltre annunciato un Decreto Legge, la manovrina, che include una serie di misure finanziarie, per un totale di 3,4 miliardi di euro (0,2% del PIL), per allineare i conti pubblici. Ecco cosa prevede la manovrina di primavera.
Ancora pochi giorni per entrare nel vecchio regime dei minimiPaolo Soro
Ancora pochi giorni per entrare nel vecchio regime dei minimi, ma attenzione ai rischi.
C’è ancora tempo per aprire la partita IVA scegliendo il vecchio regime agevolato dei minimi, anziché il nuovo regime forfetario valevole dal 2015. Occorre, però, essere coscienti di alcuni rischi in cui si potrebbe incorrere in caso di controlli.
TFR in busta paga? No, grazie.
L’Osservatorio della Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro rende noti i primi dati concernenti il numero dei lavoratori che hanno fatto richiesta del TFR in busta paga: il risultato, come prevedibile, è disarmante.
I conguagli regolatori.
Sono in consegna, questi giorni, le famigerate fatture della società ABBANOA Spa, l’ente gestore dei servizi idrici e fognari della Sardegna, concernenti i “conguagli regolatori”. L’AEEGSI – Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico – spiega nel suo sito di cosa si tratta.
Contribuenti minimi aprire la partita iva prima del 31 dicembrePaolo Soro
Contribuenti minimi - Aprire la partita IVA prima del 31 dicembre?
La clausola di salvaguardia consente di beneficiare dell’aliquota forfetaria ridotta per altri 4 anni, nel caso in cui si decidesse di aprire la partita IVA prima della fine dell’anno. Senonché, resta ancora da verificare se l’attuale testo normativo rimarrà invariato o se subirà ulteriori modifiche.
Dubai, IVA al via!
Il Ministero delle Finanze degli EAU pubblica le FAQ, confermando per il prossimo 1° gennaio il Via! alla nuova normativa emiratina in materia d’IVA.
Continua la campagna informativa del Governo degli Emirati Arabi Uniti in vista dell’introduzione dell’IVA, prevista per il 1° gennaio 2018: il portale istituzionale del Ministero delle Finanze emiratino, al riguardo, ha pubblicato le risposte ai primi quesiti.
Circolari e risoluzioni amministrative
La Cassazione ha recentemente ribadito il valore non vincolante delle circolari e delle risoluzioni emanate dall’Agenzia delle Entrate: nulla quaestio! Senonché, in un sistema giuridico/normativo come quello italiano, affrontare la crescente complessità concernente la quotidiana attuazione delle varie disposizioni di legge appare spesso un’impresa improba.
Pensieri sotto l’ombrellone: escapologia fiscale
Italiani, siate allegri: è arrivato il mago che vi svela i suoi segreti per riuscire, finalmente, a non pagare le tasse. C’è solo un piccolissimo, insignificante dettaglio da considerare: estote parati (anche voi, come fece lui) a fare un viaggetto in quel di Panama.
Lavoratori migranti: non tutti i mali vengono per nuocere?
La questione dei migranti è attualmente al primo posto fra le priorità che le forze politiche italiane e comunitarie devono affrontare e risolvere. I cittadini attendono risposte concrete con riferimento a una situazione che si va facendo ogni giorno più ardua, a partire dalle problematiche concernenti la pacifica convivenza di popoli così differenti fra loro, nel continente con la più alta densità mondiale.
America first
Trump conferma l’uscita degli Stati Uniti dall’accordo mondiale sul clima. Cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta e quali sono le implicazioni per il mondo del lavoro.
Aspetti critici del Patent Box
La mancata armonizzazione internazionale della normativa sul Patent Box e talune criticità presenti nelle disposizioni nazionali, creano non pochi problemi di carattere pratico. Per contro, sono proprio le lacune esistenti che possono, in determinati casi, prospettare talune buone opportunità internazionali d’investimento.
Il Flexible Benefit
Le aziende metalmeccaniche, a partire dal 1° giugno 2017, devono mettere a disposizione una serie di buoni spesa per il welfare dei dipendenti e dei loro familiari.
L’ipotesi di accordo di rinnovo del CCNL per le aziende metalmeccaniche e dell’installazione di impianti, datata 26.11.2016, ha varato un nuovo istituto contrattuale che prevede dei particolari contributi economici a favore dei lavoratori: il flexible benefit.
Lavoro dipendente svolto allestero da cittadini italianiPaolo Soro
Lavoro dipendente svolto all’estero da cittadini italiani
In questo periodo, i contribuenti sono come al solito alle prese con la compilazione della dichiarazione dei redditi e l’eventuale conseguente pagamento delle imposte. Non per tutti, però, la situazione appare chiara.
Ogni anno aumenta sempre di più il numero dei cittadini italiani che si reca all’estero per lavorare alle dipendenze di un datore di lavoro locale, ma, da un punto di vista prettamente fiscale, resta residente in patria. Orbene, per tali soggetti, spesso non è affatto facile comprendere quali siano gli adempimenti cui devono provvedere e, in generale, quali eventuali obblighi abbiano nei confronti del Fisco nazionale.
Mamma, ho perso l’aereo!
L’Alitalia al redde rationem.
Nella simpatica commedia americana, record d’incassi al botteghino, il piccolo Macaulay Carson è un passeggero che perde l’aereo per ben due volte. Gli autori, nonostante il successo ottenuto in entrambe le occasioni, hanno ritenuto che non sarebbe stato più credibile fargli mancare il volo anche in una terza circostanza.
In Italia, invece, per la terza volta nel giro di nove anni (2008 – 2013 – 2017), il personale dell’Alitalia (e non solo) “perde l’aereo”.
Stabile organizzazione occulta, work in progress
Il Senato è al lavoro per cercare di regolamentare le Stabili Organizzazioni Occulte in Italia delle OTT. Occorre, però, capire l’utilità concreta di una normativa in conflitto con le disposizioni delle Convenzioni internazionali che, in caso di conflitto, prevalgono rispetto alla legge nazionale.
TTIP e TPP: Mettiamo un po’ d’ordine
Il Transatlantic Trade and Investment Partnership e il Trans Pacific Partnership hanno in comune solo una cosa: il fatto che sono entrambi due accordi di collaborazione (partnership) concernenti gli scambi commerciali internazionali… o forse c’è dell’altro?
Voluntary Disclosure Bis
La Voluntary Disclosure Bis (chiamata in gergo, Voluntary Disclosure 2.0) proposta dal governo consente, ora, la regolarizzazione anche di contanti e valori al portatore conservati in Italia.
Tra le misure contenute nel testo del Decreto Legge del 22 ottobre 2016 n. 193 (in vigore dal 24.10.2016), collegato alla Legge di Bilancio 2017, coordinato con la Legge di conversione 1° dicembre 2016, n. 225, pubblicata nella GU n. 282 del 02.12.2016 – Supplemento Ordinario n. 53, troviamo inserita anche la nuova procedura di Voluntary Disclosure (VD), letteralmente: rivelazione volontaria.
L’Unione fa la forza
La crisi che ha pesantemente colpito l’Europa nel 2008 non sembra ancora vedere un’effettiva ripresa generale. Il motivo, a nostro avviso, risiede nell’assenza di una reale unità di intenti all’interno dell’UE.
Framework fiscali internazionali
Senza andare a ipotizzare chissà quali complesse operazioni di fusione inversa transfrontaliera, analizziamo, di seguito, semplici strutture intra-UE ed extra-UE, sotto l’ottica della PMI che intende internazionalizzarsi.
Pianificazione fiscale internazionale
L’internazionalizzazione delle PMI, specie oggigiorno, si sviluppa obbligatoriamente attraverso un’attenta attività di pianificazione tributaria e previdenziale (prima ancora che economica e finanziaria), rispettosa dei principi concernenti l’abuso del diritto e l’elusione fiscale.
Pianificazione fiscale etica
E’ possibile sviluppare un’attività di pianificazione fiscale internazionale etica (che sia cioè improntata su condivisibili precetti morali)? A modesto parere di chi scrive, assolutamente sì! E, in questo contributi, si cercherà di fornirne adeguata dimostrazione logica.
Il Gruppo IVA
La Legge denominata “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019”, appena entrata in vigore, ha introdotto una nuova figura fiscale denominata “Gruppo IVA”, mediante l’inserimento del “Titolo V-bis Gruppo IVA” nel D.P.R 633/72.
Il distacco in italia di dipendenti stranieriPaolo Soro
Il distacco in Italia di dipendenti stranieri
Vediamo come cambiano le procedure del distacco in Italia di dipendenti stranieri, alla luce della normativa 2016 e della recentissima circolare interpretativa (N. 1/2017) dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro.
Di seguito si riporta una panoramica relativa ai più eclatanti casi di pianificazione fiscale aggressiva che hanno trovato spazio nelle principali testate giornalistiche mondiali, cercando di comprendere qual è il reale livello di elusione che i grossi gruppi multinazionali arrivano a conseguire.
La mappa internazionale del lavoro
Intrappolati nella nostra quotidianità, lastricata da innumerevoli ed estenuanti adempimenti, siamo spesso costretti a rubare preziosi momenti alle famiglie (e al più che meritato riposo domenicale), per immergerci obtorto collo nello studio delle numerose novità legislative, che oramai scandiscono la vita dei commercialisti con lo stesso ineluttabile alternarsi del giorno alla notte. Così facendo, però, dimentichiamo che abbiamo altresì il dovere di ritagliarci un minimo di tempo da dedicare a un aspetto fondamentale della nostra formazione professionale: ovverossia, l’analisi del mercato nazionale e internazionale in cui operiamo.
1. Contribuenti allo sbaraglio
Reverse charge, split payment, voluntary disclosure, abuso del diritto, cancellazione delle società,
IRAP incompleta, partite IVA semplificate per professionisti, associazioni senza IVA, nuove
assunzioni, modello CU e 730 precompilato… chi più ne ha, più ne metta; il 2015 è ormai iniziato
da venti giorni, ma ancora tutto tace. Nessun chiarimento è stato diramato relativamente alle
tante disposizioni che paiono contraddittorie e inique.
Sta andando in onda, questi giorni, in Italia, una nuova trasmissione che registra il record di
partecipanti, dal titolo: Contribuenti allo sbaraglio. Il primo premio verrà assegnato a chi, tra
nuovo reverse charge allargato e split payment, riuscirà a emettere una fattura in maniera
corretta; tale premio, ovviamente, consisterà nel riuscire a ottenere il rimborso dell’IVA a credito
maturata, in tempo utile per non esser costretto a dichiarare lo stato d’insolvenza, causa carenza
di liquidità.
Sono, poi, previste svariate altre onorificenze: i commercialisti puntano a conquistare l’ambito
riconoscimento di professionista dell’anno, attestato che andrà a chi riuscirà nell’intento di seguire
completamente una procedura di voluntary disclosure, senza finire imputato di auto-riciclaggio.
Seppure, per dovere di cronaca, dobbiamo registrare in proposito la protesta dei colleghi che
ritenevano fosse maggiormente appropriato assegnare il titolo a chi avesse definitamente
sbrogliato la matassa dell’elusione, prospettando operazioni infra-gruppo, senza finire sotto la
lente dell’abuso del diritto.
Sono, inoltre, già fissate delle ricompense a favore di chi, scrutando la sfera di cristallo posizionata
nella sala d’attesa del proprio studio, avesse provveduto a cancellare una società cinque anni
orsono, avendo esattamente previsto che, tempo un lustro, il governo Renzi avrebbe partorito uno
strano codicillo retroattivo, dall’agrodolce sapore incostituzionale.
Per finire, non mancheranno tanti premi di consolazione: per i reietti dell’IRAP, dimenticati nel
limbo normativo; gli incompresi piccoli professionisti delle mini-partite IVA, ai quali converrebbe la
contabilità ordinaria; le associazioni in regime forfetario 398, alla ricerca dell’IVA perduta; i datori
di lavoro pronti ad assumere, ma privi dei corretti codici di autorizzazione; i volontari obbligati del
730 precompilato… da ricompilare.
Certo, il lavoro della giuria pare improbo. È, peraltro, da riconoscere che un grosso screening è già
stato eseguito l’anno scorso per merito del portatore sano di virus immobiliare, denominato IUC
(più che un acronimo impositivo, pare il verso di un ubriaco), che tante TASI e TARI ha causato alla
previgente IMU.
Beninteso, la nostra non è (né vuol apparire) critica politica: semplicemente, forse perché
professionisti, aborriamo l’approssimazione, il pressapochismo, la faciloneria, la sprovvedutezza,
insomma, in generale, l’ignoranza nel legiferare (tra l’altro, pure abusando dei poteri concessi
dalla Costituzione). E poi, al massimo, più che una critica, sarebbe una parodia.
2. Il Matteo nazionale si è vantato di aver partorito “molte meno leggi” (noi diremo meglio, decreti),
rispetto al suo predecessore: meno male! Hai visto mai, quanti altri e peggiori danni…
A comprova, riportiamo di seguito, brevemente, qualche rapido esempio.
Partiamo dal famosissimo decreto Poletti sulla liberalizzazione dei contratti a termine: chi sa
quante volte è stato rivisto, vince una residenza in Svizzera (nuovo Franco permettendo).
D’altronde, se è stato corretto così tanto, è evidente che era stato inizialmente scritto coi piedi
(pare un dato di fatto incontrovertibile). E, parlando di dati di fatto, i numeri indicano che, nel
periodo di interesse (maggio / luglio), non si è verificato alcun contraccolpo positivo
sull’occupazione. Dunque, il nostro primo ministro tutto chiacchiere e distintivo, ha propinato agli
Italiani i suoi soliti bla, bla, bla, e null’altro. Oltre tutto, come si raccorda tale provvedimento con
quello a tutele crescenti del famigerato Jobs Act? Dove starebbe la convenienza economica di un
imprenditore, nel passare dal primo al secondo?
Altro capitolo: IRAP! Aprile 2014, varo del Decreto Renzi (DL 66/2014), con annessi festeggiamenti
e tappi di champagne che balenano nelle austere sale di Palazzo Chigi: l’odiata imposta viene
ridotta, con riferimento già al 2014, dal 3,9% al 3,5% (ossia, del 10% circa), e immediato riflesso
sugli acconti dell’anno, che vanno, quindi, subito rivisti. Da non credere! Il governo diminuisce le
imposte. E, infatti, meglio non crederci. Timeo Danaos ac dona ferentes, disse il troiano
Laocoonte; e (per Troia) aveva pienamente ragione. La Legge di Stabilità dello scorso dicembre
non vuole dimenticarsi dell’improvvido dono elargito durante l’ultima primavera: retromarcia, la
riduzione di aliquota è abrogata (sempre, a decorrere dal 2014… e giù di nuovo a ricalcolare gli
acconti – sono salvi quelli conteggiati col metodo previsionale – sic!); come contentino, viene
concessa una deduzione sul costo del lavoro (ovviamente, questa, a partire dall’anno successivo).
Senonché, il diavolo fa le pentole ma non i coperchi: sulla base del tenore letterario della norma,
tale nuova deduzione spetta solo per i dipendenti assunti con contratto a tempo indeterminato. E
gli altri? Ops, se ne sono dimenticati. Niente paura, riscrivono per l’ennesima volta la norma,
cercando di salvarsi in corner. La chimerica deduzione IRAP, non varrà solo per chi ha dipendenti
assunti a tempo indeterminato, ma anche per chi non ha dipendenti. Bravo, Matteo, 7+. E quelli
che hanno dipendenti, ma non sono a tempo indeterminato? Doppio ops: fregati!
Nuovo gioco, nuova (legge di) corsa: lo split payment, ovvero, come prendere il 50% dell’IVA alle
associazioni in regime forfetario, ex Legge 398/1991. Fatto N. 1: le pubbliche amministrazioni,
anche se non sono soggetti passivi IVA, devono versare direttamente all’Erario il 100% dell’IVA a
loro addebitata dai fornitori, senza corrisponderla a questi ultimi. Fatto N. 2: le associazioni in
regime di opzione ex Legge 398/1991, di regola, emettono la fattura comprensiva dell’intera IVA,
ma ne versano all’erario solo il 50%, come previsto da tale premiale sistema fiscale. Fatto N. 3: le
associazioni che emetteranno, nel 2015, la fattura alle pubbliche amministrazioni, non dovranno
più includere e incassare l’IVA, e, pertanto, non potranno più godere del regime di favore previsto
dalla legge, ma andranno a perdere il residuo 50% dell’IVA. Non pensiamo ne rimarranno
particolarmente soddisfatti. E puff, un’altra manciata di elettori che se ne va, per la troppa
leggerezza nello scrivere le norme. Ahi, ahi, Matteo…
3. Per oggi, possiamo pure fermarci qui: siamo stati già fin troppo “lunghi”. Tanto, con questo
governo formatosi al credo “il diritto, questo sconosciuto”, le occasioni di riprendere la parodia
interrotta in un futuro più che mai prossimo, non mancheranno di sicuro.
Oltre tutto, abbiamo anche l’obbligo di comunicare i vincitori della sfida tuttora in corso tra i
contribuenti allo sbaraglio. Ergo, restate “connessi” per mantenervi aggiornati sugli sviluppi della
competizione e conoscere la fine della Parabola del Seminatore, dal Vangelo Matteo 13, 1-23.
Nel frattempo: panem et circenses!