1. PROGRAMMA POLITICO 2012
Si espone di seguito il programma politicodi Giovani Italiani Uniti, sempre
migliorabile attraverso l’apporto di nuove valide proposte ad opera dei
sostenitori.
L’obiettivo più generale, del benessere diffuso per tutti i cittadini italiani,
puntiamo a raggiungerlo attraverso 7 azioni:
1. Pulizia delle Istituzioni;
2. Ben servito ai Mercati Finanziari;
3. Rilancio dell’Economia;
4. Zero Burocrazia;
5. Giustizia e Sanità senza sprechi;
6. Università garanzia di lavoro;
7. Vero Welfare.
2. Primo step: Pulizia delle istituzioni
Siamo stanchi di dover sopportare il peso di una macchina politica
ridondante, costosa ed inefficiente e di una lentezza legislativa che
paralizza il Paese, perciò proponiamo una riduzione drastica dei politici e
dei loro privilegi attraverso i seguenti punti:
Eliminazione del Senato della Repubblica, duplicato della Camera
dei Deputati, dettando regole, in termini di composizione di
quest’ultima che rispettino l’elettorato nazionale (introduzione di
quote rosa, quote azzurre, quote bianche e quote tricolore, dove il
rosa simboleggia le donne, l’azzurro i giovani, il bianco gli anziani ed
il tricolore la collocazione geografica degli elettori);
Riduzione del numero dei parlamentari a 300 e del loro reddito
netto complessivo ad un importo più equo, senza diritti pensionistici
guadagnati dopo solo mezzo mandato elettorale;
Taglio dei privilegi della casta politica (riduzione del numero delle
auto blu, dei portaborse, dei voli privati ecc..);
Divieto di ricoprire cariche pubbliche per i condannati in via
definitiva;
Eliminazione di immunità parlamentari, Lodo Alfano, Legittimo
Impedimento e quant’altro;
Inasprimento delle pene detentive per reati commessi
nell’adempimento di pubblici uffici, quali corruzione, concussione,
peculato..;
Obbligo di pubblicità, con cadenza annuale, per il Bilancio dello
Stato Italiano, al fine di far valutare ai cittadini l’operato della
squadra di Governo e Parlamento che hanno gestito il Paese.
3. Riduzione dei rimborsi elettorali ai partiti ed obbligo di pubblicità e
revisione dei bilanci dei partiti beneficiari di rimborso
Secondo Step: Ben servito ai mercati finanziari
Non ci va più che il nostro Paese sia ostaggio dell’alta finanza
internazionale, del sentiment dei mercati finanziari e delle agenzie di
rating, perciò proponiamo alcune misure:
Riacquisto del Debito Pubblico Italiano da parte di banche, cittadini
e imprese nazionali, in modo da tenerlo in mano nostra e non dover
temere più lo SPREADimposto dal giudizio dei mercati, facendo così
calare notevolmente gli interessi da corrispondere sullo stesso e
sbloccando ingenti miliardi di euro;
Aumento della tassazione delle rendite finanziarie e delle operazioni
meramente speculative;
Tetto ai compensidei gestori di portafogli titoli, SIM, SICAV, Fondi
Comuni ecc.. ed inasprimento delle pene per condotte lesive degli
interessi dei risparmiatori messe in atto da questi ultimi, con
introduzione della responsabilità oggettiva in capo alle società di cui
fanno parte, per incentivare il controllo di queste ultime sui propri
manager (estendere il ddl 231 sulle imprese al settore finanziario);
Vincolo automatico per le banche di destinare almeno il 60% dei
finanziamenti del FMI al settore famiglie e imprese nazionali, con
obbligo di rendicontazione;
4. TerzoStep: Rilancio dell’Economia
Il rigore tedesco sta danneggiando la nostra economia; per rilanciarla
occorre far aumentare i consumi, quindi la fiducia di lavoratori e imprese,
perciò servono misure per la crescita. Noi proponiamo:
Drastica riduzione del cuneo fiscale sui lavoratori delle imprese
italiane, per contrastare la disoccupazione ed incentivare la nascita
di nuove aziende e gli investimenti;
Eliminazione della legge Biagi e soppressione di tutte le tipologie di
contratti precari, lasciando esclusivamente il tempo determinato
(con salario minimo per settore e contributi più pesanti per le
imprese) ed il tempo indeterminato;
Incentivi a favore del Comparto Green (Energie Rinnovabili, Prodotti
Ecosostenibili ed Ecocompatibili, Tutela Ambientale, nuove
tecnologie non inquinanti ecc..);
Lotta agli sprechi attraverso la SpendingReview;
Intensificare la lotta all’evasione fiscale, introducendo il reato di
“favoreggiamento dell’ evasione fiscale” per i professionisti
(Commercialisti, Ragionieri, Esperti Contabili..) delle imprese
condannate per tale crimine,con possibilità per gli agenti di ricorrere
alle intercettazioni telefoniche, informatiche ed ambientali per
dimostrare il coinvolgimento del consulente, al fine di incentivare gli
studi a denunciare i propri clientievasori;
Riduzione dell’IMU, da pagare solo su seconde case ed in
proporzione non solo al numero di vani/metratura dell’immobile,
ma anche al reddito del possessore;
5. Vendita del Patrimonio dello Stato;
Tassazione dei Grandi Patrimoni per redistribuire le risorse e
garantire equità sociale;
Possibilità di utilizzo dei lavoratori che percepiscono la cassa
integrazione o la disoccupazione da parte delle altre imprese per
momentanee esigenze di manodopera, versando semplicemente
l’integrazione salariale mancante (0% nel caso di disoccupazione,
20% dello stipendio in caso di cassa integrazione)
Lotta al lavoro nero e sommerso attraverso maggiori controlli di
Ispettorato del Lavoro e Guardia di Finanza;
Interventi a favore del Mezzogiorno, in termini di realizzazione di
maggiori infrastrutture di collegamento col Nord e di incentivi per la
creazione di nuove imprese, con potenziamento dei controlli
sull’effettivo utilizzo dei contributi pubblici;
Diretta compensazione tra debiti e crediti delle imprese nei
confronti dello Stato, trasformando in credito d’imposta il credito
commerciale vantato dalle aziende nei confronti della PA.
6. QuartoStep: Zero burocrazia
Italia, paese delle carte e degli uffici: vogliamo dire basta all’esagerato
numero di adempimenti necessari per aprire un’impresa, per ottenere
un’autorizzazione, una licenza o una firma. La burocrazia è uno dei
principali fattori alla base del clientelismo perché <<se conosco il politico
ottengo prima il certificato..>>. Noi vogliamo ridurre al minimo le
lungaggini amministrative, anche e soprattutto per dare un calcio al
clientelismo ed alla corruzione..
Sistema di premi per il rendimento del singolo lavoratore della PA e
per la produttività della “squadra” di cui quest’ultimo fa parte e di
sanzioni in caso di basso rendimento/produttività;
Tetto agli stipendi dei manager pubblici e riduzione delle consulenze
esterne di comuni e PA;
Corsi di formazione obbligatori per i dipendenti pubblici, col sistema
dei crediti formativi, già in atto in vari settori economici;
Razionalizzazione attraverso accorpamenti e riduzioni di uffici con
funzioni simili o analoghe;
Abbreviazione dei tempi delle pratiche attraverso un riordino
normativo ed uno snellimento del procedimento amministrativo;
• Trasparenza dei concorsi pubblici ed inoltro degli esiti delle
procedure selettive direttamente alla residenza dei partecipanti, onde
evitare rapidi insabbiamenti delle graduatorie, con possibilità di
accesso a tutti gli atti dei concorsi da parte dei candidati (ad esempio
alle prove dei soggetti risultati vincitori, con possibilità di ricorso in
caso di irregolarità)
7. Quinto Step: Giustizia e Sanità senza sprechi
La lentezza della giustizia italiana non ci va giù, così come gli sprechi di
risorse nel settore sanitario, che ammontano a centinaia di miliardi di
euro, perciò crediamo nelle seguenti soluzioni:
Incentivare ed obbligare gli avvocati all’effettivo ricorso all’istituto
della mediazione civile, per snellire le pratiche giudiziarie e ridurre i
costi della giustizia;
Introduzione della responsabilità dei magistrati e dei giudici in caso
di loro errori colposi o dolosi e valutazione delle loro carriere in base
a parametri di efficienza e produttività; concetti che vanno estesi ai
dipendenti ed ai tribunali per i quali operano (si veda quanto detto
per aumentare la produttività delle PA);
Costruzione di nuovi carceri, per aumentare la capienza complessiva
ed evitare gli indecenti “indultini” ed “amnistie” che ogni tanto
qualcuno si sogna;
Introduzione di robot obliteratori nelle farmacie, che necessitino
della tessera sanitaria del paziente al fine di consentire lo “scarico”
delle ricette mediche ad opera del farmacista;
Sanzioni penali per le commissioni mediche ree di attestazione o
rilascio di certificati d’invalidità a soggetti non meritevoli di ottenerli
8. Sesto step: Università garanzia di lavoro
Crediamo che il sistema universitario italiano ed i rapporti tra
l’Università ed il mondo del lavoro vadano profondamente riformati
per garantire pari opportunità, trasparenza e meritocrazia nel percorso
di studi e di carriera accademica e per facilitare l’accesso nel mondo
lavorativo dei giovani laureati/dottori di ricerca/ricercatori.
Maggiore controllo dello Stato sui conti delle università pubbliche
con sistema di premi e sanzioni per dirigenti universitari, rettori e
docenti ordinari, in base alla gestione delle risorse ed alla
produttività personale e di ateneo;
Obbligo di pubblicità dei bilanci delle università, con cadenza
annuale;
Maggiori controlli sui concorsi per dottorati, ricercatori, docenti e
personale amministrativo;
Eliminare la possibilità per gli atenei di avvalersi di dottorandi di
ricerca “senza borsa”;
Reintroduzione della figura dell’assistente di cattedra, con
obbligo di contratto autonomo e distinto da quello del dottorato
di ricerca, pagato dal docente fruitore del servizio, per le
mansioni non rientranti fra quelle previste dalla scuola di
dottorato di ateneo;
Intensificazione dei controlli di Ispettorato del Lavoro e Guardia
di Finanza sulle Università;
Obbligo di istituzione di un ufficio di Placement in ogni Università,
con sito Internet di ateneo, cui le imprese del territorio possano
accedere senza costi per inserire le proprie richieste di lavoro,
creando così uno stretto rapporto tra tessuto economico
produttivo, università e laureati;
9. Eliminazione del sistema 3+2 (laurea triennale + laurea
specialistica/magistrale) e ritorno al ciclo unico;
Difesa del valore legale delle lauree ed attribuzione di uno
specifico valore legale al titolo di dottorato di ricerca, ad oggi
scarsamente riconosciuto;
Reintroduzione del contratto a tempo indeterminato per i
ricercatori universitari che, dopo anni ed anni di studi meritano
senz’altro una stabilità economica e lavorativa.
Settimo Step: Vero Welfare
La cellula della società italiana è la famiglia e noi vorremmo che si
favorisse la nascita di nuove famiglie, accompagnandole dal matrimonio
alla nascita dei figli, alla presenza di anziani o disabili attraverso servizi
che siano realmente attenti alle esigenze dei cittadini.
Incentivi alle imprese per la realizzazione di nursery interne e di
“sale per mamme”, dove le dipendenti possano lasciare
tranquillamente i propri bambini, tenuti d’occhio costantemente da
OSS, volontarie o disoccupate a costo 0 per l’azienda;
Impiego dei disoccupati e cassintegrati da parte dei comuni per la
pulizia degli spazi pubblici, per la sistemazione del verde urbano e
per la realizzazione di servizi a favore di giovani ed anziani delle
città.