Utilizzando dati dei Censimenti della popolazione e dell’agricoltura, sono stati sviluppati, nell’ambito del Progetto BES, due indicatori di erosione dello spazio rurale, che misurano l’incidenza delle aree degradate per l’avanzata dell’urban sprawl e per l’abbandono delle pratiche colturali. Tra 2001 e 2011 si assiste a un cambio di scenario rispetto al decennio precedente, cui hanno collaborato la crisi economica (il crollo della produzione edilizia ne ha ridimensionato la pressione sul territorio) e una certa rivitalizzazione del settore agricolo (da cui restano escluse, però, le zone montane); mentre vengono in primo piano altre minacce, legate all’evoluzione dell’agricoltura: dai processi di rinaturalizzazione spontanea delle aree interne all’espansione delle monocolture industriali.
Il processo di rigenerazione urbana dell’ex area industriale di Ostiense-MarconiGianluca Ermili
Una proposta per la rigenerazione urbana dell'ex area industriale della capitale italiana, ripercorrendo il periodo che va dalla Roma post-unitaria ai giorni nostri. Progetto svolto durante il corso di "Storia della città e del territorio" presso la Facoltà di Economia dell'Università di Roma Tre.
Scira Menoni: Vulnerabilità e resilienza urbana e territoriale: come l’urbanistica e la pianificazione territoriale possono contribuire a politiche di prevenzione.- Urban vulnerability and resilience: how planning may contribute to mitigation policies. Lesson 1: unfortunately negative examples.
What can be done to mitigate risks? Risk assessment / Risk mitigation measures: structural and non structural, long and
short term / Implementation tools: laws, regulations, directives, economic tools –insurance, incentives, taxes- voluntary….
Ulrich Beck reminds us of the fact the in risks imply a tightly coupled combination of “facts” and “values” that make any risk related decision neither purely technical nor purely political.
The complexity of risk conditions requires a suitable approach for a world of infrastructures and settlements built as a sole system.
Analisi e sviluppo di un addon per il render fotorealistico di superfici plan...Michele Fenu
Landscaper è l'addon per Blender che ho realizzato per la mia tesi di laurea. Il componente permette di importare modelli altimetrici aderenti allo standard PDS della NASA e generare modelli fotorealistici dei pianeti.
Utilizzando dati dei Censimenti della popolazione e dell’agricoltura, sono stati sviluppati, nell’ambito del Progetto BES, due indicatori di erosione dello spazio rurale, che misurano l’incidenza delle aree degradate per l’avanzata dell’urban sprawl e per l’abbandono delle pratiche colturali. Tra 2001 e 2011 si assiste a un cambio di scenario rispetto al decennio precedente, cui hanno collaborato la crisi economica (il crollo della produzione edilizia ne ha ridimensionato la pressione sul territorio) e una certa rivitalizzazione del settore agricolo (da cui restano escluse, però, le zone montane); mentre vengono in primo piano altre minacce, legate all’evoluzione dell’agricoltura: dai processi di rinaturalizzazione spontanea delle aree interne all’espansione delle monocolture industriali.
Il processo di rigenerazione urbana dell’ex area industriale di Ostiense-MarconiGianluca Ermili
Una proposta per la rigenerazione urbana dell'ex area industriale della capitale italiana, ripercorrendo il periodo che va dalla Roma post-unitaria ai giorni nostri. Progetto svolto durante il corso di "Storia della città e del territorio" presso la Facoltà di Economia dell'Università di Roma Tre.
Scira Menoni: Vulnerabilità e resilienza urbana e territoriale: come l’urbanistica e la pianificazione territoriale possono contribuire a politiche di prevenzione.- Urban vulnerability and resilience: how planning may contribute to mitigation policies. Lesson 1: unfortunately negative examples.
What can be done to mitigate risks? Risk assessment / Risk mitigation measures: structural and non structural, long and
short term / Implementation tools: laws, regulations, directives, economic tools –insurance, incentives, taxes- voluntary….
Ulrich Beck reminds us of the fact the in risks imply a tightly coupled combination of “facts” and “values” that make any risk related decision neither purely technical nor purely political.
The complexity of risk conditions requires a suitable approach for a world of infrastructures and settlements built as a sole system.
Analisi e sviluppo di un addon per il render fotorealistico di superfici plan...Michele Fenu
Landscaper è l'addon per Blender che ho realizzato per la mia tesi di laurea. Il componente permette di importare modelli altimetrici aderenti allo standard PDS della NASA e generare modelli fotorealistici dei pianeti.
Mapping fragility hotspots of a Mediterranean terraced systemDavide Rizzo
Mapping the fragility hotspots of a Mediterranean terraced system: a landscape agronomy approach based on GIS multi-criteria analysis. Rizzo D, Gennai-Schott S, Sabbatini T, Bonari E | #ITLA2016
The current management of Mediterranean terraced landscapes rises questions that go beyond the agricultural dynamics. Numerous studies addressed so far the terraced landscape management, encompassing various geographic locations and several disciplinary or integrative approaches. Yet, the observable current dynamics suggest instead that the major challenge for terraced landscape conservation is to capitalize past knowledge to provide a reliable support for the new land managers. Indeed, terraced landscapes have sometimes shifted toward neo-rurality and periurbanity, and farming is pursued just as part-time or hobby activity. Whereas the abandonment of the entire farming system implies the basic problem to conserve both soil and landscape cultural features, new management styles may imply a partial farming abandonment (i.e., just of the terrace management). Altogether, this claims for new landscape strategies to preserve the character of these traditional systems. Accordingly, we carried out a landscape agronomy assessment to support the management of a terraced system. This article aims to discuss a spatially explicit method combining natural and anthropic landscape features related the expected terrace degradation dynamics (i.e., fragility). Of note, we targeted the formalization of local expert knowledge as fundamental complement to existing and available maps. The method is a GIS based multi-criteria analysis (MCA) designed and implemented on the Monte Pisano (62 km², Tuscany, ITA) as illustrative of Mediterranean terraced landscapes. Schematically a MCA method is composed by three cognitive processes: the characterization of the decision-making situation, the modeling of the preferences, and the formulation of final recommendations. In our case-study these were articulated in a 6-steps method drawn upon the structure proposed by Malczewski (1999, GIS and multicriteria decision analysis. Wiley). First there was the definition of decision problem (1), then divided into operational objectives and associated to a set of criteria (2). The GIS environment added the need to identify the relevant spatial scale (3). These bases supported the selection and the elaboration of attributes (4), then aggregated according to the preferences expressed by the decision maker(s) (5). In this way, the terraced landscape was delimited into a set of ranked spatial alternatives responding to the initial decision problem. Finally, the assessment of the result reliability with field validation allowed formulating the final recommendations (6). The main results were the maps of local terraced landscape structural and overall fragility, classed into four levels ranging from weak to strong, i.e. where intensive management is required to mitigate/avoid expected degradation.
OpenGeoData Italia 2016 - Monitoraggio del territorio e consumo di suolo - Mi...giovanni biallo
Il cambiamento della natura o della copertura del suolo mediante interventi di copertura artificiale, scavo e rimozione del suolo, determina la così detta impermeabilizzazione che danneggia enormemente l’ambiente. Così da qualche anno si tende a monitorare il suolo e a controllarne il suo consumo, per evitare disastri ambientali irreversibili. I dati sul consumo di suolo sono sconcertanti.
La relazione illustra i metodi di indagine e di monitoraggio utilizzati e i risultati ottenuti.
Angelika Plòoeger - Dal suolo vivente alla salute umana: un approccio alla q...APAB
Angelika Ploeger (Università di Kassel - Germania) nel suo intervento alla sessione plenaria ALLEANZE PER ALIMENTAZIONE E SALUTE del 33° Convegno di Agricoltura Biodinamica ha proposto un intervento scientifico: "Dal Suolo vivente alla salute umana: un approccio alla qualità alimentare.
Agricoltura, risorse e paesaggio: come supportare il buon governo del territo...Davide Rizzo
Finalmente anche nel nostro Paese e, non senza una punta di orgoglio in Toscana in particolare, al centro del buon governo del territorio è stato messo il paesaggio. E’ stato infatti da noi approvato il Piano di Indirizzo Territoriale con valenza di Piano Paesaggistico e molti Comuni hanno già attivato, a dire il vero con impegno diverso, il proprio percorso per adeguare ad esso i propri strumenti urbanistici. C’è ora da definire cosa e come fare per conservare l’equilibrio della natura e in che maniera salvaguardare la memoria della nostra storia e delle nostre città. Questo implica di dover passare dalla logica del vincolo alla logica del piano e dunque non limitarsi ad un passivo controllo dei singoli beni o dei relativi progetti ma individuare, insieme alle eventuali prescrizioni, anche delle linee di indirizzo e degli obiettivi in chiave propositiva e gestionale. Questa presentazione per il convegno "Life 2020 - Il vecchio e il nuovo nel buon governo del territorio" introduce un punto di vista agronomico avvalendosi di approcci ed esempi italiani e internazionali.
Workshop Istat, Roma 13-02.2017 Verso un sistema nazionale di indicatori statistici agro-ambientali: primi risultati, Centro Congressi Cavour, Via Cavour 50a
Mapping fragility hotspots of a Mediterranean terraced systemDavide Rizzo
Mapping the fragility hotspots of a Mediterranean terraced system: a landscape agronomy approach based on GIS multi-criteria analysis. Rizzo D, Gennai-Schott S, Sabbatini T, Bonari E | #ITLA2016
The current management of Mediterranean terraced landscapes rises questions that go beyond the agricultural dynamics. Numerous studies addressed so far the terraced landscape management, encompassing various geographic locations and several disciplinary or integrative approaches. Yet, the observable current dynamics suggest instead that the major challenge for terraced landscape conservation is to capitalize past knowledge to provide a reliable support for the new land managers. Indeed, terraced landscapes have sometimes shifted toward neo-rurality and periurbanity, and farming is pursued just as part-time or hobby activity. Whereas the abandonment of the entire farming system implies the basic problem to conserve both soil and landscape cultural features, new management styles may imply a partial farming abandonment (i.e., just of the terrace management). Altogether, this claims for new landscape strategies to preserve the character of these traditional systems. Accordingly, we carried out a landscape agronomy assessment to support the management of a terraced system. This article aims to discuss a spatially explicit method combining natural and anthropic landscape features related the expected terrace degradation dynamics (i.e., fragility). Of note, we targeted the formalization of local expert knowledge as fundamental complement to existing and available maps. The method is a GIS based multi-criteria analysis (MCA) designed and implemented on the Monte Pisano (62 km², Tuscany, ITA) as illustrative of Mediterranean terraced landscapes. Schematically a MCA method is composed by three cognitive processes: the characterization of the decision-making situation, the modeling of the preferences, and the formulation of final recommendations. In our case-study these were articulated in a 6-steps method drawn upon the structure proposed by Malczewski (1999, GIS and multicriteria decision analysis. Wiley). First there was the definition of decision problem (1), then divided into operational objectives and associated to a set of criteria (2). The GIS environment added the need to identify the relevant spatial scale (3). These bases supported the selection and the elaboration of attributes (4), then aggregated according to the preferences expressed by the decision maker(s) (5). In this way, the terraced landscape was delimited into a set of ranked spatial alternatives responding to the initial decision problem. Finally, the assessment of the result reliability with field validation allowed formulating the final recommendations (6). The main results were the maps of local terraced landscape structural and overall fragility, classed into four levels ranging from weak to strong, i.e. where intensive management is required to mitigate/avoid expected degradation.
OpenGeoData Italia 2016 - Monitoraggio del territorio e consumo di suolo - Mi...giovanni biallo
Il cambiamento della natura o della copertura del suolo mediante interventi di copertura artificiale, scavo e rimozione del suolo, determina la così detta impermeabilizzazione che danneggia enormemente l’ambiente. Così da qualche anno si tende a monitorare il suolo e a controllarne il suo consumo, per evitare disastri ambientali irreversibili. I dati sul consumo di suolo sono sconcertanti.
La relazione illustra i metodi di indagine e di monitoraggio utilizzati e i risultati ottenuti.
Angelika Plòoeger - Dal suolo vivente alla salute umana: un approccio alla q...APAB
Angelika Ploeger (Università di Kassel - Germania) nel suo intervento alla sessione plenaria ALLEANZE PER ALIMENTAZIONE E SALUTE del 33° Convegno di Agricoltura Biodinamica ha proposto un intervento scientifico: "Dal Suolo vivente alla salute umana: un approccio alla qualità alimentare.
Agricoltura, risorse e paesaggio: come supportare il buon governo del territo...Davide Rizzo
Finalmente anche nel nostro Paese e, non senza una punta di orgoglio in Toscana in particolare, al centro del buon governo del territorio è stato messo il paesaggio. E’ stato infatti da noi approvato il Piano di Indirizzo Territoriale con valenza di Piano Paesaggistico e molti Comuni hanno già attivato, a dire il vero con impegno diverso, il proprio percorso per adeguare ad esso i propri strumenti urbanistici. C’è ora da definire cosa e come fare per conservare l’equilibrio della natura e in che maniera salvaguardare la memoria della nostra storia e delle nostre città. Questo implica di dover passare dalla logica del vincolo alla logica del piano e dunque non limitarsi ad un passivo controllo dei singoli beni o dei relativi progetti ma individuare, insieme alle eventuali prescrizioni, anche delle linee di indirizzo e degli obiettivi in chiave propositiva e gestionale. Questa presentazione per il convegno "Life 2020 - Il vecchio e il nuovo nel buon governo del territorio" introduce un punto di vista agronomico avvalendosi di approcci ed esempi italiani e internazionali.
Workshop Istat, Roma 13-02.2017 Verso un sistema nazionale di indicatori statistici agro-ambientali: primi risultati, Centro Congressi Cavour, Via Cavour 50a
Il Manifesto dei condomini e dei quartieri eco-solidaliMoreno Toigo
Condomini per quartieri eco-solidali - Incontro del 17-5-2017 per la discussione e l'approvazione del Manifesto dei condomini e dei quartieri eco-solidali
Livorno, Museo di Storia Naturale del Mediterraneo
Progetto di educazione ambientale con lo scopo di sensibilizzare i bambini e le loro famiglie nei confronti dell'abbandono dei rifiuti e del corretto smaltimento degli stessi.
La presentazione del Progetto "DifferenzioRiciclo e l'Ambiente Ringrazia" che è stato realizzato con gli alunni di VE della Scuola Primarai Tesauro di Ficarazzi in provincia di Palermo.
2. A.A. 2014/2015
DESIGN TOOLKIT
CO-DESIGN WITH CATONE COMMUNITY
DESIGN OF THE TOOLKIT
CO-DESIGN WITH BOVISASCA COMMUNITY
CALENDAR
DEFINITION
EVENT:
IL SABATO DELLA
BOVISASCA
EVENT:
LA MERENDA SANA
CALENDAR
DEFINITION
OVERVIEW OF THE DESIGN PROCESS
FEEDBACK AND CO-DESIGN PROCESS
JUNE JULYMAYAPRILMARCHFEBRUARYJANUARYDECEMBER
EXPLORATION BOVISASCA
EXPLORATION
CATONE
PROTOTYPING BOVISASCA
PROTOTYPING CATONE
3. JANUARY FEBRUARY APRIL MAYMARCH
WEEK 1 WEEK 1 WEEK 1 WEEK 1 WEEK 1WEEK 2 WEEK 2 WEEK 2 WEEK 2 WEEK 2WEEK 3 WEEK 3 WEEK 3 WEEK 3 WEEK 3WEEK 4 WEEK 4 WEEK 4 WEEK 4 WEEK 4
WS 1 WS 3 WS 5
WS 2 WS 4 WS 6
CHEMICAL
ANALYSIS OF
THE SOIL IN
VIA CASCINA
DEI PRATI
DEFINITION
OF THE
MANAGEMENT
TEAM OF THE
GARDEN
EVENT:
“IL SABATO
DELLA
BOVISASCA”
PLOWING
AND
MULCHING
THE SOIL
CO-DESIGN PROCESS OF THE BOVISASCA COMMUNITY
21. CO-CREATION OF THE SIMBOLIC
ENTRANCE TOTEMS
MAKE VISIBLE THE GARDEN
VALUES DEFINED TOGETHER
22. SUPERFICIAL CLEANING OF
THE FIELD
CO-CREATION OF THE SIMBOLIC
ENTRANCE TOTEMS
MAKE VISIBLE THE GARDEN
VALUES DEFINED TOGETHER
23. SUPERFICIAL CLEANING OF
THE FIELD
CO-CREATION OF THE SIMBOLIC
ENTRANCE TOTEMS
MAKE VISIBLE THE GARDEN
VALUES DEFINED TOGETHER
24. FRAME THE CONVIVIAL AREAS
ADDRESSED TO THE CULTIVATIONS
STIMULATE SUGGESTIONS FROM
THE COMMUNITY EXPERIENCE
DEFINE TOGETHER WHAT
TO PLANT AND WHERE
DESIGNER’S ROLE
33. SHARING EXPERIENCE AND
COMPETENCES WHILE WORKING
GROWTH OF A COLLABORATIVE
SYSTEM MADE BY PEOPLE
SPONTANEOUS SHARING
OF THE GARDENING TOOLS
34. A.A. 2014/2015
DESIGN TOOLKIT
CO-DESIGN WITH CATONE COMMUNITY
DESIGN OF THE TOOLKIT
CO-DESIGN WITH BOVISASCA COMMUNITY
CALENDAR
DEFINITION
EVENT:
IL SABATO DELLA
BOVISASCA
EVENT:
LA MERENDA SANA
CALENDAR
DEFINITION
OVERVIEW OF THE DESIGN PROCESS
FEEDBACK AND CO-DESIGN PROCESS
JUNE JULYMAYAPRILMARCHFEBRUARYJANUARYDECEMBER
EXPLORATION BOVISASCA
EXPLORATION
CATONE
PROTOTYPING BOVISASCA
PROTOTYPING CATONE
35. WS 1
WS 2
WS 3
WS 4
WS 5
WS 6
PREPARING THE
SOIL WITH THE
CHILDREN’S
FAMILIES
TRANSFER THE
PLANTS
FROM VASES
TO SOIL
EVENT AT
SCHOOL: “LA
MERENDA SANA”
APRIL MAY
CO-DESIGN PROCESS OF THE CATONE COMMUNITY
49. CHOOSE OF THE AROMATIC PLANTS
AND CO-CREATION OF VASES
CO-DESIGNING OF THE FENCE WITH
THE MODEL AS SUPPORT
50. UNDERSTANDING THE
IMPORTANCE OF RECYCLING
CHOOSE OF THE AROMATIC PLANTS
AND CO-CREATION OF VASES
CO-DESIGNING OF THE FENCE WITH
THE MODEL AS SUPPORT
51. UNDERSTANDING THE
IMPORTANCE OF RECYCLING
CHOOSE OF THE AROMATIC PLANTS
AND CO-CREATION OF VASES
CO-DESIGNING OF THE FENCE WITH
THE MODEL AS SUPPORT
52. MAKE THE INDIVIDUAL OUTPUTS
AS PART OF A WHOLE
STIMULATE CHILDRENS’ATTENTION
ENCOURAGE INTERACTION
WITH THE NATURE
DESIGNER’S ROLE
60. DRAW THE STORY OF OUR
VEGETABLE GARDENS
BRAINSTORM ALL TOGETHER
THE PROCESS DONE
61. CO-CREATE A MANIFESTO BOOK
THAT SHOWS THE STORY
DRAW THE STORY OF OUR
VEGETABLE GARDENS
BRAINSTORM ALL TOGETHER
THE PROCESS DONE
62. DEFINE WITH THE CHILDREN HOW
TO TAKE CARE OF THE GARDEN
MAKE UNDERSTAND THAT
EVERYONE WILL COLLABORATE
GIVE A SENSE OF RESPONSABILITY
DESIGNER’S ROLE
69. WS
01
BRAINSTORMING
“CHE COS’È
UN ORTO
CONDIVISO?”
DATA
LUOGO
ATTORI
DURATA
DIFFICOLTÀ
STRUMENTI PROIETTORE POSTER BRAINSTORMING
PENNARELLICOMPUTER
TARGHETTA
ESPERTO/PRINCIPIANTE
GRAFFETTE
POST-IT 3 COLORI
Questo strumento è utile a far
comprendere alla comunità
di futuri ortisti il valore ed il
significato di condividere un orto.
Un brainstorming ben gestito, darà
vita ad una spontanea attività di
team-building.
WS
01
GERMOGLIAZIONE
DELLA PATATA
DOLCE
DATA
LUOGO
ATTORI
DURATA
DIFFICOLTÀ
STRUMENTI BOTTIGLIE DI PLASTICA
BARATTOLI DI VETRO
FORBICI / COLTELLI
PENNARELLI COLORATI
STUZZICADENTI
PATATE DOLCI
Questo strumento aiuta a far
comprendere ai bambini il processo
di germogliazione di una pianta.
Scegliere un ortaggio straniero, la
patata americana, come primo da
far crescere, può inserire il valore
aggiunto della scoperta di cibi e
culture differenti.
70. 4
PREPARAZIONE 1
In base al numero dei partecipanti a questo workshop, procura una
patata americana per ogni due bambini.
Predisponi le postazioni di lavoro in cui i bambini svolgeranno
l’attività di decorazione delle patate.
Nei giorni precedenti all’attività, chiedi ad ogni bambino di portare
un contenitore da riciclare, in cui inserire le patate.
Cucina la patata americana in diversi modi seguendo ricette
provenienti da diverse culture.
Dal momento che le patate, per germogliare in acqua, dovranno essere
tagliate in due, ad ogni bambino sarà assegnata mezza patata. Ricordati di
tagliare in due parti ogni patata prima dell’inizio dell’attività.
Questa attività può essere svolta all’interno di una classe, i bambini
potranno scegliere tra diversi materiali, tra quelli messi a disposizione dalla
scuola, per decorare a proprio piacimento ogni patata.
Coinvolgi i bambini nella raccolta dei contenitori, ma ricordati di contattare
i genitori per far sì che non se ne dimentichino. Contenitori ideali possono
essere vasetti in vetro, tipo da confettura o bottiglie ti plastica grandi, a cui
poi dovrai tagliare la parte superiore.
Se consentito dalla scuola, i bambini potranno assaggiare un nuovo
ortaggio e comprendere meglio, prima dell’attività, quali saranno i frutti
della coltivazione.
1
2
3
RICHIEDI
UN’AUTORIZZAZIONE
FORMALE AI GENITORI DEI
PARTECIPANTI, PER FAR
ASSAGGIARE ALIMENTI AL
DI FUORI DELLA MENSA
SCOLASTICA.
# TIP
PREPARAZIONE 1
Contatta i membri della comunità interessati ad intraprendere il
processo di co-progettazione.
Stabilisci un luogo di incontro per i primi workshop e delinea un
calendario delle attività.
Raccogli le informazioni di ogni futuro partecipante ed in base al
tipo di comunità che guiderai definisci il modo più appropriato per le
comunicazioni.
Per le prime attività, prettamente di co-progettazione dello spazio e della
sua gestione, sarebbe opportuno trovare un spazio fornito di tavoli, sedie
ed un supporto su cui proiettare o affiggere poster. Delinea un calendario,
che sia flessibile ed iterativo.
1
2
71. Ricorda che essere la guida di una comunità non vuol dire esserne il leader,
quindi instaura un rapporto alla pari sin dall’inizio, imparando i nomi di ogni
partecipante e collocandoti fisicamente nel gruppo.
Presenta al gruppo gli obbiettivi temporali ed i risultati attesi del percorso
di co-progettazione. Con gli esempi di orti conviviali funzionati, mostra ai
partecipanti i benefici delle buone pratiche della condivisione.
Conoscendo il livello di esperienza dei partecipanti, sarà più facile creare
dei gruppi omogenei per le attività future. Non dimenticare di definire e
mostrare al gruppo anche il tuo livello di esperienza.
Agli ortisti saranno poste tre domande:
· Cosa porteresti in un orto condiviso?
· Cosa pensi di trovare in un orto condiviso?
· Cosa non vorresti trovare in un orto condiviso?
Le risposte saranno riportate individualmente su post-it di tre diversi colori,
infatti ad ogni domanda corrisponderà un colore.
Definisci gli obiettivi del progetto, mostrando casi studio e
attraverso un calendario di workshop presenta il futuro sviluppo
progettuale.
2
Chiedi ad ogni partecipante di definirsi ortista “principiante” o
“esperto” rendendo visibile la propria scelta.
3
Presenta l’attività di brainstorming come una raccolta delle
aspettative e dei desideri dei partecipanti riguardo la
co-progettazione dell’orto.
4
Presenta al gruppo di ortisti il team che guiderà il processo e
coinvolgi ogni partecipante a fare lo stesso.
11
ATTIVITÀ 1
INVITARE MEMBRI DI ORTI
CONDIVISI ESISTENTI
RISULTA PIÙ EFFICACE
DI UNA SEMPLICE
PRESENTAZIONE. IN
ALTERNATIVA, È PIÙ
CONCRETO PRESENTARE
CASI STUDIO
GEOGRAFICAMENTE VICINI
AL FUTURO ORTO.
ASSICURATI SEMPRE DI
AVER CHIARITO DUBBI E
PERPLESSITÀ DI OGNUNO,
LASCIANDO SPAZIO A
DOMANDE E COMMENTI,
MA ALLO STESSO
TEMPO DEFINENDO
TEMPI APPROPRIATI PER I
MOMENTI DI DIBATTITO.
# TIP
# TIP
Presenta la storia e le caratteristiche della patata dolce, e di
conseguenza il metodo per farla germogliare.
Distribuisci mezza patata per ogni bambino e conduci tutti
alle postazioni di lavoro predisposte, per iniziare l’attività di
decorazione.
Mostra ai bambini come inserire correttamente i quattro stecchini
di sostegno ai lati della patata e aiutali a posizionarne ognuna nel
proprio vasetto.
PORTA UN ESEMPIO DI
PATATA GIÀ DECORATA E
GERMOGLIATA NEL SUO
VASETTO, COSÌ SARÀ PIÙ
FACILE PER I BAMBINI
VISUALIZZARNE IL
RISULTATO.
Utilizza un linguaggio semplice per spiegare ai bambini il processo ed il
fine della germogliazione. Fai toccare, annusare e assaggiare, se possibile,
le patate americane, per aiutare i bambini a distinguerne le caratteristiche
rispetto all’ortaggio tradizionale.
Invita i bambini a decorare la patata come preferiscono, ma può essere
divertente suggerire loro di disegnare sulla buccia una o più facce,
spiegando come i germogli che nasceranno diventeranno i futuri “capelli”
della Signora/Signor patata.
Dopo aver inserito gli stecchini alla giusta altezza, in modo che
appoggiandosi ai bordi del contenitore, mantengano la patata sospesa al
suo interno, posiziona ogni patata nel suo vasetto con la parte tagliata
verso il basso. Metti dell’acqua in ogni vasetto, in modo che bagni la base
della patata, senza immergerla del tutto.
2
3
# TIP
11
ATTIVITÀ 1