I percorsi dei pazienti. Presentazione dell XII Congresso CSeRMEG (Sergio Ber...
CIN@MED
1. cin@med
Percorso di formazione ad un sapere riflessivo nella professione medica
attraverso l’uso dei film.
Rivolto agli studenti del II anno di Medicina.
A cura di Patrizia de Mennato, Andreas Formiconi, Amedeo Amedei, Stefano Beccastrini
Patrizia de Mennato
prof.ordinario di pedagogia generale e sociale- Facoltà di Medicina-Università di Firenze
patrizia.demennato@unifi.it pdm
2. La sfida della formazione
Come spiegare agli studenti comprensibilmente che il mondo che essi conoscono in realtà è una
collezione di mondi? (…) Come il ciabattino e il chirurgo vedono “l’uomo della strada” in ottiche
completamente diverse, così lo scienziato, l’artista e lo storico affrontano le esperienze quotidiane e
i fenomeni che stanno alla base del loro lavoro utilizzando lenti e strumenti assolutamente peculiari.
(H. Gardner)
La formazione medica riguarda prevalentemente la
“nella tradizione dominante, costruzione di un sapere fatto di “ scienza, tecnologia,
sviluppatasi negli ultimi professione esercitata in un modo sempre più veloce”
( Cagli, 2007)
quattrocento anni, la pretesa
del professionista di
possedere un sapere
straordinario affonda le radici A questa “scelta di campo della medicina” ( Del
in tecniche e teorie derivate Vecchio, 2008) si adeguano gli studenti in medicina
dalla ricerca scientifica …
…Non vi è segno più vivido
della persistenza di queste
idee della fame di tecnica
così caratteristica negli
allievi delle professioni” (D.H.
Schon, Il professionista riflessivo)
pdm
3. Il punto di vista pedagogico
Per produrre dei cambiamenti bisogna agire sui modi di pensare.
Per generare un cambiamento bisogna partire dalla riflessione critica sulla propria
identità e sulle proprie modalità di costruzione cognitiva.
La prospettiva educativa, dunque, si concentra sul “come fare” per comprendere il
nostro sapere ed i nostri impliciti e riformularli consapevolmente.
Favorire negli studenti un processo di consapevolezza circa sé stessi, le proprie
strategie d’apprendimento ed i propri talenti: EDUCARE AL CONOSCERE
Favorire nei futuri professionisti della salute e della cura la consuetudine all’
esperienza di autoriflessione come strumento di riconoscimento del sapere personale e del
proprio compito
Elaborati degli studenti corso 2007-08
Svolta interpretativa: Riflessività e narrazione
Il potenziale formativo della riflessione sulle esperienze che costruiscono la propria identità
professionale parte dall’assumere se stessi come oggetto della propria formazione
pdm
4. Una educazione alla complessità
il valore della consapevolezza che i processi Imparare ad inserire l’
cognitivi che guidano il nostro sapere debbano esperienza clinica nel
essere esercitati ad un “ pensare complesso” contesto cognitivo ed
esistenziale personale
Una educazione al pensiero riflessivo
il valore della consapevolezza che il pensiero personale Dar senso agli
può agire come capacità regolativa e autocorrettiva apprendimenti non in
sostituzione della
Una educazione all’ incertezza competenza di expertise,
il valore della storicità dell’ esperienza costruita ma a completamento ed
nella relazione con sé e con gli altri integrazione della propria
esperienza professionale
personale
(D.H.Schon, Il professionista
pdm riflessivo)
5. DI FORMAZIONE DEL PERSONALE MEDICO E DELLE PROFESSIONI SANITARIE
tirocinio per gli studenti del primo
anno del CDL in Medicina e Com’è nato?
Chirurgia (R. Valanzano)
ascolto degli Studenti: l’esperienza Dal coordinamento didattico della Facoltà di
narrata (G. Guerra )
Medicina e dal Centro di Medical Humanities
L’integrazione professionale:
medici ed infermieri e il percorso Qual è la sua idea-guida?
formativo (Laura Rasero)
Costruire un setting formativo che “ espone” alla mente
degli studenti temi/criticità/contraddizioni delle
professioni mediche e sanitarie mediate dalla
cin med @ produzione filmica.
Costruire un percorso metacognitivo su materiali di
conoscenza che esprimono un “paradigma narrativo”
( P.de Mennato, A.Formiconi, A.
Amidei, S.Beccastrini) (es.letteratura, storie di malattie, cinema, fiction,
autopatografie)
Qual è la proposta?
laboratorio di medicina narrativa
Agire come stimolatore del pensiero riflessivo in una
( D.Lippi)
condizione di setting protetto e di scambio cognitivo,
sollecitando ad apprendere competenze e forme di
ragionamento che delineino una identità professionale
riflessiva da recuperare in condizioni cliniche “reali”.
pdm
6. un “sapere professionale” viene costruito anche a partire nostro vissuto
visivo, uditivo, mnestico, emozionale, valorizzandone il potenziale cognitivo.
pdm
7. La vostra conoscenza si costruisce a partire da suggestioni cognitive ( e queste sono date dai
film), ma queste suggestioni diventano una conoscenza posseduta e governata autonomamente se
entra in rapporto con i concetti chiave in contesti di sapere ( conoscenze scientifiche, expertise,
competenze tecniche ….) e con esperienze professionali in contesti di pratica esperta
Il percorso formativo costituisce un setting protetto nel quale il professionista impara ad osservare in
profondità, interpretare, riconoscere i significati dell’esperienza personale nella relazione terapeutica
Il film è uno “specchio”
Fa emergere quello che appare “personalmente” significativo
Produce una discussione collegiale ( rispecchiamenti/riflessioni)
intersoggettiva
Attiva il confronto dialogico tra le esperienze personali veicolate
dalla “pressione” delle immagini e la “pressione” dell’esperienza
della pratica professionale. ( cfr L.Zannini, Medicina narrativa e Medical Humanities. P 175-
184 pdm
8. Percorso di formazione ad un sapere riflessivo nella professione medica attraverso l’uso dei film.
Rivolto agli studenti del II anno di Medicina.
A cura di Patrizia de Mennato, Andreas Formiconi, Amedeo Amedei, , Stefano Beccastrini
I temi
Il procedimento diagnostico
L’ascolto come processo cognitivo/diagnostico Caro Diario
Diagnosi come guida alla cura Il grande cocomero
Ambienti e culture
mediche
La medicina nelle comunità Doc Hollywood
Il malato in ospedale La forza della mente
Le comunità di pratiche
Le relazioni multiprofessionali Medici per la vita
La relazione medico-paziente Un medico, un uomo
I momenti
La fine della vita Le invasioni barbariche
pdm soglie della vita
Alle
L’inizio della vita
9. I temi
La scelta dei temi ha riguardato i principali momenti di criticità nella formazione medica in
particolare la messa in luce delle diverse “culture della medicina” presenti sia nel mondo della
medicina ospedaliera che in quella della medicina generale. I modelli mentali della medicina, del
compito, della cura in ambito ospedaliero e sanitario;I messaggi impliciti dell’organizzazione;Il
valore della relazione in termini di “efficacia terapeutica”.
I temi potrebbero essere cambiati e/o integrati su suggerimento degli studenti.
I criteri
Chiarire la distinzione tra valutazione estetico-critica del film e uso formativo-riflessivo della
narrazione filmica.
Il film non è un modello di azione.
Agire su grossi numeri
“Solo in un piccolo gruppo sono possibili quegli aggiustamenti autoriflessivi che consentono una reale azione
formativa “ Gli obiettivi più ambiziosi degli interventi educativi riguardano atteggiamenti mentali, modalità di
giudizio, orientamenti nel modo di vedere un problema ….” ( Bert, Quaglino, Guadagnamoci la salute)
L’utilizzo dei testimoni privilegiati
L’intervento di testimoni come esperti non riguarda la
La blogclasse
dimensione tecnica ma l’esperienza clinica personale. La presentazione del Blog aperto a
tutti gli studenti agisce come stimolo
a verbalizzare e condividere l’
esperienza emozionale e cognitiva
degli studenti, a confrontarla in un
Gli esperti di progetto come forum, a raccogliere e dare spazio e
facilitatori della discussione pdm valore all’esperienza di ogni studente.