RIVISTA DEI GIOVANI MEDICI NUMERO 1
LA PRIMA RIVISTA DI RIFERIMENTO PER I GIOVANI MEDICI. www.giovanemedico.it
a cura del Segretariato Italiano Giovani Medici
Giovani medici lanciano l’allarme… intervista a martino trapani- VIcepresidente Nazionale Vicario Segretariato Italiano Giovani Medici
WWW.GIOVANEMEDICO.IT
RIVISTA DEI GIOVANI MEDICI NUMERO 1
LA PRIMA RIVISTA DI RIFERIMENTO PER I GIOVANI MEDICI. www.giovanemedico.it
a cura del Segretariato Italiano Giovani Medici
Giovani medici lanciano l’allarme… intervista a martino trapani- VIcepresidente Nazionale Vicario Segretariato Italiano Giovani Medici
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Questa presentazione contiene una serie di messaggi e argomenti base utili per il medico di famiglia nella sua pratica quotidiana di fronte alla necessità di effettuare un intervento proattivo di prevenzione dell'abitudine al fumo e alle richieste di smettere di fumare da parte degli assistiti.
L'intervento di Alessandro Iadecola, CEO di Sempli Farma, sugli effetti della mancata aderenza terapeutica all'interno del protocollo ERAS e, di contro, sulla necessità di un nuovo paradigma proprio per l'aderenza dei pazienti cronici politrattati che assumono farmaci solidi orali.
Ricerca della migliore adeguatezza nell'accesso al ricovero in ospedale (Egid...csermeg
Seminario di Primavera CSeRMEG 19 aprile 2008 COSA STIAMO FACENDO? Visibilità, indicatori e bilanci della medicina generale nelle cure primarie - www.csermeg.it
Progetto EPI.CA. Report riassuntivo semplificatoMariano Marino
I dati presentati mostrano un aumento delle malattie neoplastiche nella nostra città nel corso degli anni
L'aumento è più evidente in alcune zone come il Centro (+14%) e Arpino/ Cittadella (+11/15%) e per motivi non legati all'invecchiamento della popolazione
I motivi di tale maggiore incidenza possono essere verosimilmente legati all'inquinamento industriale e criminale subito dalle zone in questione
Una corretta analisi di epidemiologia ambientale sulla incidenza dei tumori può pervenire ad una conclusione circa l’eventuale rapporto di causa tra rischi ambientali e patologie tumorali.
La collaborazione dei Medici del territorio con gli epidemiologi della Regione sarà, pertanto, fondamentale.
I tassi d’incidenza rilevati risultano inferiori a quelli nazionali ma la tendenza all'aumento riscontrata indica il raggiungimento dei tassi nazionali entro i prossimi 5 anni
La forte presenza di fattori di rischio non correggibili da parte del singolo cittadino non deve però esimerci dall'osservanza delle norme personali di corretto comportamento di prevenzione personale
Il progetto EPI.CA è attivo quotidianamente negli ambulatori dei MMG E PLS.
La raccolta di dati è continua e nei prossimi mesi informeremo con dati sempre più accurati e precisi la cittadinanza assicurando un controllo continuo e capillare della salute
CAMERA DEI DEPUTATI N. 1722 - PROPOSTA DI LEGGE - Disposizioni per la prevenz...Drughe .it
CAMERA DEI DEPUTATI N. 1722 - PROPOSTA DI LEGGE D’INIZIATIVA DEI DEPUTATI ROBERTO ROSSINI, GALANTINO, FRATE, DAVIDE AIELLO, CASA, CATALDI, CECCONI, DE GIROLAMO, GIANNONE, GIULIODORI, LOMBARDO, MAMMÌ, PENNA, RAFFA, ROMANIELLO, SARLI, VILLANI, VIZZINI
Disposizioni per la prevenzione e il contrasto delle molestie morali e delle violenze psicologiche in ambito lavorativo
Presentata il 1° aprile 2019
…..
INTRODUZIONE DELL’ARTICOLO 610-BIS DEL CODICE PENALE
Dopo l’articolo 610 del codice penale è inserito il seguente:
« Art. 610-bis. – (Atti di discriminazione o di persecuzione psicologica in ambito lavorativo) – Chiunque, nel luogo o nell’ambito di lavoro, si rende responsabile di atti, omissioni o comportamenti di vessazione, discriminazione, violenza morale o persecuzione psicologica, reiterati nel tempo in modo sistematico o abituale, che provochino un degrado delle condizioni di lavoro tale da compromettere la salute fisica o psichica ovvero la professionalità o la dignità della lavoratrice o del lavoratore, è punito, salvo che il fatto costituisca più grave reato, con la reclusione da sei mesi a quattro anni e con la multa da euro 30.000 a euro 100.000.
La pena di cui al primo comma è aumentata di un terzo se gli atti, le omissioni o i comportamenti sono commessi dal superiore gerarchico ovvero in accordo tra più persone appartenenti al medesimo ambiente di lavoro. Se gli atti, le omissioni o i comportamenti sono commessi nei confronti di una donna in stato di gravidanza o nel corso dei primi quattro anni di vita del figlio, ovvero nei confronti di un minore o di una persona con disabilità ai sensi dell’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, le pene di cui ai commi primo e secondo del presente articolo sono aumentate della metà.
Il delitto è punito a querela della persona offesa. Il termine per la proposizione della querela è di sei mesi. Si procede d’ufficio nelle ipotesi di cui al secondo e al terzo comma».
Questa presentazione contiene una serie di messaggi e argomenti base utili per il medico di famiglia nella sua pratica quotidiana di fronte alla necessità di effettuare un intervento proattivo di prevenzione dell'abitudine al fumo e alle richieste di smettere di fumare da parte degli assistiti.
L'intervento di Alessandro Iadecola, CEO di Sempli Farma, sugli effetti della mancata aderenza terapeutica all'interno del protocollo ERAS e, di contro, sulla necessità di un nuovo paradigma proprio per l'aderenza dei pazienti cronici politrattati che assumono farmaci solidi orali.
Ricerca della migliore adeguatezza nell'accesso al ricovero in ospedale (Egid...csermeg
Seminario di Primavera CSeRMEG 19 aprile 2008 COSA STIAMO FACENDO? Visibilità, indicatori e bilanci della medicina generale nelle cure primarie - www.csermeg.it
Progetto EPI.CA. Report riassuntivo semplificatoMariano Marino
I dati presentati mostrano un aumento delle malattie neoplastiche nella nostra città nel corso degli anni
L'aumento è più evidente in alcune zone come il Centro (+14%) e Arpino/ Cittadella (+11/15%) e per motivi non legati all'invecchiamento della popolazione
I motivi di tale maggiore incidenza possono essere verosimilmente legati all'inquinamento industriale e criminale subito dalle zone in questione
Una corretta analisi di epidemiologia ambientale sulla incidenza dei tumori può pervenire ad una conclusione circa l’eventuale rapporto di causa tra rischi ambientali e patologie tumorali.
La collaborazione dei Medici del territorio con gli epidemiologi della Regione sarà, pertanto, fondamentale.
I tassi d’incidenza rilevati risultano inferiori a quelli nazionali ma la tendenza all'aumento riscontrata indica il raggiungimento dei tassi nazionali entro i prossimi 5 anni
La forte presenza di fattori di rischio non correggibili da parte del singolo cittadino non deve però esimerci dall'osservanza delle norme personali di corretto comportamento di prevenzione personale
Il progetto EPI.CA è attivo quotidianamente negli ambulatori dei MMG E PLS.
La raccolta di dati è continua e nei prossimi mesi informeremo con dati sempre più accurati e precisi la cittadinanza assicurando un controllo continuo e capillare della salute
CAMERA DEI DEPUTATI N. 1722 - PROPOSTA DI LEGGE - Disposizioni per la prevenz...Drughe .it
CAMERA DEI DEPUTATI N. 1722 - PROPOSTA DI LEGGE D’INIZIATIVA DEI DEPUTATI ROBERTO ROSSINI, GALANTINO, FRATE, DAVIDE AIELLO, CASA, CATALDI, CECCONI, DE GIROLAMO, GIANNONE, GIULIODORI, LOMBARDO, MAMMÌ, PENNA, RAFFA, ROMANIELLO, SARLI, VILLANI, VIZZINI
Disposizioni per la prevenzione e il contrasto delle molestie morali e delle violenze psicologiche in ambito lavorativo
Presentata il 1° aprile 2019
…..
INTRODUZIONE DELL’ARTICOLO 610-BIS DEL CODICE PENALE
Dopo l’articolo 610 del codice penale è inserito il seguente:
« Art. 610-bis. – (Atti di discriminazione o di persecuzione psicologica in ambito lavorativo) – Chiunque, nel luogo o nell’ambito di lavoro, si rende responsabile di atti, omissioni o comportamenti di vessazione, discriminazione, violenza morale o persecuzione psicologica, reiterati nel tempo in modo sistematico o abituale, che provochino un degrado delle condizioni di lavoro tale da compromettere la salute fisica o psichica ovvero la professionalità o la dignità della lavoratrice o del lavoratore, è punito, salvo che il fatto costituisca più grave reato, con la reclusione da sei mesi a quattro anni e con la multa da euro 30.000 a euro 100.000.
La pena di cui al primo comma è aumentata di un terzo se gli atti, le omissioni o i comportamenti sono commessi dal superiore gerarchico ovvero in accordo tra più persone appartenenti al medesimo ambiente di lavoro. Se gli atti, le omissioni o i comportamenti sono commessi nei confronti di una donna in stato di gravidanza o nel corso dei primi quattro anni di vita del figlio, ovvero nei confronti di un minore o di una persona con disabilità ai sensi dell’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, le pene di cui ai commi primo e secondo del presente articolo sono aumentate della metà.
Il delitto è punito a querela della persona offesa. Il termine per la proposizione della querela è di sei mesi. Si procede d’ufficio nelle ipotesi di cui al secondo e al terzo comma».
Le conseguenze nefaste del mobbing (Lavoro@Confronto - Numero 26 - Marzo/Apr...Drughe .it
Le conseguenze nefaste del mobbing
A colloquio con Herald Hege, psicologo del lavoro
di Dorina Cocca e Tiziano Argazzi
Lavoro@Confronto - Numero 26 - Marzo/Aprile 2018
DISTURBI DEL SONNO E PATOLOGIE MOBBING-CORRELATEDrughe .it
DISTURBI DEL SONNO E PATOLOGIE MOBBING-CORRELATE
UNIVERSITÀ DI PISA
Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso di laurea specialistica in Medicina e Chirurgia
I disturbi del sonno giocano un ruolo importante nel disturbo da disadattamento lavorativo, in particolare se questo disturbo consegue ad attività mobbizzanti.
MOBBING e PSICONEUROIMMUNOLOGIA: DALLO STRESS PSICOSOCIALE ALLA MALATTIA Drughe .it
MOBBING e PSICONEUROIMMUNOLOGIA: DALLO STRESS PSICOSOCIALE ALLA MALATTIA
Emilia Costa - Flora Ippoliti
Cattedra di Psichiatria, Sapienza Università di Roma
Cattedra di Immunologia sapienza Università di Roma
E’ ormai noto come il “Mobbing è una forma di violenza psicofisica e molestia morale che conduce al degrado delle condizioni di lavoro ed è atta a ledere la salute, la professionalità, la dignità e l’immagine della persona lavoratore …”(Costa E. 2002).
Il calcolo dei costi dello stress e dei rischi psicosociali nei luoghi di lav...Drughe .it
I rischi psicosociali e lo stress lavoro-correlato, unitamente alle ripercussioni negative sulla salute e sull’economia, interessano un numero estremamente elevato di luoghi di lavoro in Europa (EU-OSHA, 2014a, 2014b). Tra i cambiamenti significativi osservati nei luoghi di lavoro negli ultimi decenni, che hanno portato a nuove sfide per la sicurezza e la salute sul lavoro (SSL), si annoverano gli sviluppi sociopolitici a livello globale, come il diffondersi della globalizzazione e l’instaurarsi di un libero mercato, i progressi nel settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, nuovi tipi di accordi in materia contrattuale e di orario di lavoro e gli importanti mutamenti demografici (EU-OSHA, 2007). In un più ampio contesto sociologico, la vita lavorativa risente di una accelerazione del ritmo di vita in generale, che determina un’intensificazione del lavoro, con ritmi costantemente incalzanti, la necessità di eseguire più compiti contemporaneamente (“multitasking”) e il bisogno di acquisire nuove competenze anche soltanto per mantenere lo status quo (Rosa, 2013). Oltre a questi cambiamenti strutturali e a lungo termine, l’attuale crisi economica sta sottoponendo datori di lavoro e lavoratori a una pressione crescente per rimanere competitivi.
È considerato illegittimo, anche qualora non contrasti con specifiche disposizioni, il licenziamento disposto a conclusione di un percorso vessatorio di mobbing.
Aspetti clinici del Mobbing - Prof. Dott. Gino Pozzi Drughe .it
Ministero degli Affari Esteri
D.G.R.O. – Istituto Diplomatico
Mattinata di sensibilizzazione sul fenomeno del Mobbing
Sala Conferenze Internazionali - Palazzo della Farnesina
Roma, 18 novembre 2009
Aspetti clinici del Mobbing - Prof. Dott. Gino Pozzi (Ricercatore confermato e Professore aggregato di Psichiatria - Facoltà di Medicina e Chirurgia "A. Gemelli" - Università Cattolica del Sacro Cuore Roma).
Un male oscuro chiamato mobbing
di Dorina Cocca e Tiziano Argazzi
Il termine mobbing ha una derivazione anglosassone; il verbo è “to mob” che significa affollarsi intorno a qualcuno, ed anche assalire, malmenare e aggredire. Diretto derivato di una comune espressione latina, mobile vulgus (folla tumultuante), che identificava la situazione tipica di una marcia o di un evento caratterizzato dalla presenza di persone con la cattiva abitudine di muoversi in modo disordinato spingendo ed urtando i vicini. Il dizionario Treccani ci ricorda che la parola viene usata in etologia per indicare il comportamento messo in atto da un gruppo di potenziali prede nei confronti di un predatore, per intimorirlo e dissuaderlo dall’attacco. Ed infatti il primo ad usare tale termine è stato proprio un etologo, Konrad Lorenz, all’inizio degli anni ’70, per descrivere il comportamento di alcuni animali che si coalizzano contro un componente del gruppo per escluderlo ed isolarlo.
Il mobbing, ovvero il lavoro nella modernità “liquida” di Tiziano MorettiDrughe .it
Già a suo tempo, John Maynard Keynes, nel suo celebre apologo delle giraffe in lotta attorno ad un albero per assicurarsi le foglie migliori, aveva ammonito sui rischi insiti in una società dove conta solo la competizione. È tempo allora di ripensare profondamente i meccanismi che stanno alla base del mondo del lavoro. La lotta al mobbing, e alle sue pesantissime conseguenze personali e collettive, non si sostiene soltanto con le pur necessarie azioni legali e sindacali. Occorre far sì che la massa indistinta racchiusa nell’espressione “capitale umano” torni a diventare un insieme di persone ognuna con i propri diritti, la propria individualità, le proprie speranze e la propria vita da realizzare in modo dignitoso. Questo è un compito che spetta all’educazione e, soprattutto alla politica. Sarebbe un modo per celebrare degnamente il settantesimo anniversario della Dichiarazione universale dei Diritti umani che cadrà nel 2018. Sarà davvero possibile veder realizzato davvero questo augurio?
Mobbing: virus organizzativo - La prevenzione del fenomeno per lo sviluppo de...Drughe .it
DEFINIZIONE DI MOBBING PSICOSOCIALE
“Atti, atteggiamenti o comportamenti di violenza morale o psichica in occasione di lavoro ripetuti nel tempo in modo sistematico o abituale che portano ad un degrado delle condizioni di lavoro idoneo a compromettere la salute o la professionalità o la dignità del lavoratore e della lavoratrice”
Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero della Funzione Pubblica
Un male oscuro chiamato mobbing
di Dorina Cocca e Tiziano Argazzi
(Lavoro@Confronto - Numero 22 - Luglio/Agosto 2017)
In Italia il mobbing sta assumendo proporzioni significative e per molti aspetti allarmanti in ciò accentuato anche dalla crisi economica e la crescente disoccupazione che diventano fardelli sempre più pesanti per quei lavoratori che sono fatti oggetto di soprusi e sono per certi versi costretti a subirli per paura di perdere il posto di lavoro.
Università La Statale di Milano - Un solo evento stressante può causare effet...Drughe .it
Uno studio dell’Università Statale di Milano osserva come un singolo evento stressante possa causare modificazioni a lungo termine nella trasmissione nervosa e nella struttura dei circuiti neuronali, aprendo nuove vie per la gestione del Disturbo Post‐traumatico da Stress.
Milano, 14 novembre 2016 ‐ Lo stress causato da vari fattori ambientali (traumi, eventi naturali, stress psicologico, etc.) è considerato un fattore di rischio importante per numerose malattie, in particolare le malattie neuropsichiatriche e neurodegenerative. Uno studio recente, pubblicato sulla rivista Molecular Psychiatry (del gruppo Nature), ha dimostrato che un solo evento stressante può causare effetti a lungo termine nella corteccia cerebrale. La ricerca è stata coordinata da Laura Musazzi e Maurizio Popoli, del Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari dell’Università degli Studi di Milano.
CAMERA DEI DEPUTATI N. 2191 - PROPOSTA DI LEGGE D’INIZIATIVA DELLA DEPUTATA G...Drughe .it
Introduzione dell’articolo 582-bis del codice penale, in materia di molestia morale e violenza psicologica nell’attività lavorativa (mobbing e straining).
Presentata il 14 marzo 2014
PROPOSTA DI LEGGE
ART. 1.
1. La Repubblica promuove incontri tra i diversi soggetti del mercato del lavoro al fine di sensibilizzare i lavoratori, i datori di lavoro e i sindacati al rispetto della normativa in materia dei reati di mobbing e di straining.
ART. 2.
1. Dopo l’articolo 582 del codice penale è inserito il seguente:
« ART. 582-bis. – (Mobbing e straining). Salvo che il fatto costituisca più grave reato, il datore di lavoro o il lavoratore che, in pendenza di un rapporto di lavoro, con più azioni di molestia, minaccia, violenza morale, fisica o psicologica ripetute nel tempo ponga in pericolo o leda la salute fisica o psichica ovvero la dignità di un lavoratore, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 5.000 a euro 20.000. Il delitto è procedibile d’ufficio. Se la condotta di cui al primo comma è realizzata con un’unica azione, il reato è punito con la pena da tre mesi a due anni e con la multa da euro 3.000 a euro 15.000. Il delitto è procedibile d’ufficio».
Mobbing: elementi costitutivi e onere della provaDrughe .it
MOBBING: una serie di atti vessatori protratti nel tempo, posti in essere nei confronti di un lavoratore da
parte dei componenti del gruppo di lavoro in cui è inserito o dal suo capo, caratterizzati da un intento di
persecuzione e di emarginazione, finalizzato all'obiettivo primario di escludere la vittima dal gruppo.
3. PERCHÈ I CARICHI DI LAVORO IN SANITÀ ?
LadefinizionedeicarichidilavoroserveperquantificareleRISORSEUMANEnecessariepergestirelevarieattivitàassistenziali:
QUANTI MEDICI SERVONO PER GARANTIRE I SERVIZI
4. Decreto legislativo 19.9.1994, n. 626, “Attuazione delle direttive CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante il lavoro”
Decreto legislativo 23.6.2003, n. 195, “Modifiche ed integrazioni al D.L. 626”
Circolare INAIL n. 71 del 17.12.2003 “Disturbi psichici da costrittività organizzativa sul lavoro”
Direttiva del Ministro della Funzione Pubblica sulle “Misure finalizzate al miglioramento del benessere organizzativo nelle pubbliche amministrazioni” (2004)
RIFERIMENTI NORMATIVI
5. Decreto legislativo 502/92 :AFFIDA ALLE REGIONI LE COMPETENZE DI RIORGANIZZARE GLI AMBITI TERRITORIALI E OSPEDALIERI, LA VIGILANZA E LA DEFINIZIONE DELLA DOTAZIONE ORGANICA E LA MOBILITÀ
Decreto Legislativo 3 febbraio 93, n 29 (come modificato dal D.L. 470/93):
DETERMINA L’OBBLIGO ENTRO IL 31/12/1994 DI VERIFICARE I CARICHI DI LAVORO
legge24dicembre93,n537:LEPUBBLICHEAMMINISTRAZIONI(…),PROVVEDONOENTROIL31DICEMBRE1994E,SUCCESSIVAMENTE,CONCADENZABIENNALE,ALLAVERIFICADEICARICHIDILAVORO,CHEDEVEESSEREEFFETTUATACONSPECIFICORIFERIMENTOALLAQUANTITÀTOTALEDIATTIODIOPERAZIONI,PRODOTTINELLAMEDIADEGLIULTIMITREANNI,AITEMPISTANDARDDIESECUZIONEDELLEATTIVITÀE, OVERILEVI,ALGRADODICOPERTURADELSERVIZIORESOINRAPPORTOALLADOMANDAESPRESSAOPOTENZIALE.
RIFERIMENTI NORMATIVI
7. IL RISULTATO?
Ad oggi nonostante leggi, decreti, circolari successive ecc, non esiste un sistema unico e validato per la definizione dei carichi di lavoro in sanità, inoltre non vi sono revisioni periodiche delle piante organiche.
9. 9
DEFINIZIONE ICD-10
Definizione World Health Organization
10°revisione della Classificazione Internazionale delle Malattieuna condizione di esaurimento vitale(vital exhaustion)
13. 13
BURNOUT E TIPO DI ATTIVITA’
Operatoridellehelpingprofessions
Dovelerichiesteesplicite/impliciteeladipendenzadell’altro” sonoforti
Dovelecondizionidellavorosonoimprontatedaincertezza, precarietà
Doveilcaricoègravosodalpuntodivistasiaquantitativosiaqualitativo
14. Burnout nelle professioni sanitarie
Oggetto di crescente consapevolezza per le importanti ripercussioni sul lavoratore, sulla performance lavorativa
e dunque anche sul paziente
15. Burnout e specializzazione
AnnInternMed. 2008;149:334-341
Burnoutand SuicidalIdeationamongU.S. Medical Students
OBIETTIVO:verificare la presenza di idee suicidarie tra studenti di medicina
Burnoutevidenziato nel 49,6%degli studenti
11.2%di questi aveva avuto almeno una idea suicidaria nell’anno precedente
La ripresa dalla condizione di burnoutèassociataad una minor presenza di idee suicidarie
16. Burnout e specializzazione
J Grad Med Educ. Dec 2009; 1(2): 236–242
review di studi condotti tra il 1974 ed il 2009
OBIETTIVO: misurare il grado di burnout nel periodo di formazione
Studenti:dal 28% al 45%
Specializzandi:dal 25% al 75%
Messaggio per gli educatori!
Quali soluzioni?
17. Burnout e specializzazioneQuali soluzioni?
Interventi a livello personale
•AttivitàsportivaMayo Clin Proc. 2013 Dec;88(12):1435-42
•Promozione delle relazioni interpersonali sul posto di lavoro
•Educazione comportamentale
•Educazione alla gestione dello stress e delle diverse componenti emotive
Interventi sul posto di lavoro
•Adeguatezza dei carichi di lavoro
•Diversificazione dei compiti lavorativi
•Incremento del benessere sul posto di lavoro
•Gestione dello stress
18. Burnout: e noi?
Archives of Internal Medicine 2012
I medici U.S.A soffrono piùdi burnout rispetto alle altre categorie lavorative
Circa il 45,8% ; maggiormente donnee età46-55
Piùfrequente:settore emergenza, terapia intensiva, ostetricia e ginecologia, chirurghi generali e medici di famiglia
Piùsevera: ostetrici, patologi (anche se piùrara), terapia intensiva
Pediatri e Reumatologi OK!!
19. Burnout: e noi?
https://web2.bma.org.uk/drs4drsburn.nsf/quest?OpenForm
British Medical Association Oldenburg Burnout Inventory
Prende in considerazione età, sesso, specialità,
ore lavorate, sentimenti di sconforto percepiti
nel posto di lavoro e/o al di fuori
20. Burnout: e noi? Indagine FEMS
1.Medical burnout èstato osservato in 14 paesi, di quelli aderenti alla FEMS –si salvano Austria e parte turca di Cipro -
2.Strumenti di rilevazione e presa in carico di tali fenomeni sono rari.
Tentativi in:
-PT (OMCNE)
-ES/Catalunya (PAIMM-Galatea de Salut Foundation-Metges de Catalunya)
-FR (Trade Unions, Scientific Societies),
-HR (Ordine dei medici)
3. I dipartimenti di medicina occupazionale coprono questo servizio nei seguentipaesi:
-BE, BG, FR, HR, PL, PT, RO, SI
4. In CZ and SK solo radiologi e medici con specifici rischi lavoro correlati risultano tutelati.
23. Numero di voci bibliografiche su: Burn Out,
Occupational stress e Mobbing riportate in
Pub Med per periodi
0
200
400
600
800
1000
1951-1955
1961-1965
1971-1975
1981-1985
1991-1995
2001-2005
anni
n°
Burn Out
Occupational stress
Mobbing
24. IL BURNOUT E’ UN PROBLEMA PER …
IlLAVORATORE(maancheperisuoifamiliari)
PROBLEMIFISICI
PROBLEMIPSICHICI
PROBLEMICOMPORTAMENTALI
L’UTENZAel’ORGANIZZAZIONE,acausadell’attivazionedidifeseantieconomicheedisfunzionalidapartediunaforzalavorochenonoffrepiùladedizione,lacreativitàelaproduttivitàprecedenti:
SCARSAQUALITÀDELLEPRESTAZIONIEDELLERELAZIONI
AUMENTODELTASSODIASSENTEISMO,TURNOVER,DIMISSIONI,ECC.
25. Difficolta’ di identificazione di un prodotto sanitario
Difficolta’ di raggruppare le varie tipologie di lavoro : guardie attive, interventi, reperibilità, lavoro burocratico ecc;
Differenti modelli assistenziali: day hospital /day service, ambulatorio, degenza, dea, sala operatoria, territorio;
differenze interdisciplinari: es cardiochirurgia/diabetologia;
impossibilità di interrompere il servizio
CRITICITA’ INTRINSECHE
26. RISULTA UNA NECESSITÀ INDEROGABILE DI DEFINIRE UN METODO PER DEFINIRE I CARICHI DI LAVORO IN SANITÀ;
LA DEFINZIONE DEI CARICHI DI LAVORO IMPONE UNA PERIODICA RIVALUTAZIONE DELLE DOTAZIONI ORGANICHE
IL METODO DEVE ESSERE SEMPLICE, RIPRODUCIBILE IN TUTTI I SETTING DI CURA MA SOPRATTUTTO……APPLICATO
27. Anche gli standard ospedalieri influiranno sul burnout?
Presidi di base: 80.000-150.000 abitanti. Pronto Soccorso con la presenza di un numero limitato di specialità con servizio di supporto in rete di guardia attiva
Presidi di I livello: 150.000-300.000 abitanti. DEA di I°livello + notevole numero di specialità con servizio medico di guardia attiva. Devono essere presenti o disponibili in rete h 24 servizi di radiologia con Tac ed ecografia, laboratorio, servizio immunotrasfusionale.
Presidi di II livello: 600.000-1.200.000 abitanti. DEA di II°livello. Questi presidi sono riferibili alle Aziende ospedaliere, ospedaliero universitarie, a taluni IRCCS.
28. Legge 135/2012:numero di posti letto ospedalieri 3,7 p.l.x 1.000 abitanti e tasso di ospedalizzazione a 160 x 1.000 abitanti.
MA COME?
L'Indice di occupazione posto/letto deve salire al 90%
La durata media della degenza per i ricoveri ordinari dev’essere inferiore a 7 giorniEppure lavorare con indici di occupazione superiori all’85% influisce su qualità delle cure e stress lavorativo!!
MA PERCHE'?
Germania:8,3p.l.X1000abitanti
Francia:6,3p.l.X1000abitanti
Austria:7.7p.l.X1000abitanti
Gli Ospedali Italiani hanno perso in 10 anni 70000 posti letto senza una riorganizzazione efficiente del sistema sanitario e aver creato una adeguata rete territoriale. Il taglio ai posti letto è divenuto lo strumento per giustificare i tagli all’organico, ma non ai possibili carichi di lavoro
29.
30.
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34.
35. La soddisfazione per lavoro e carriera
Per quanto riguarda il suo lavoro di medico ospedaliero lei direbbe di essere..
Valori %
totale soddisfatti 56%
totale insoddisfatti 44%
Totale campione
Maschio
Femmina
30-39 anni
40-54 anni
più di 54 anni
nord- ovest
nord- est
centro
sud
isole
molto soddisfatto
3
4
3
2
4
3
2
6
1
6
2
soddisfatto
53
53
50
50
55
52
54
54
47
49
57
insoddisfatto
39
37
46
45
36
41
41
35
46
36
39
molto insoddisfatto
5
6
1
3
5
4
3
5
6
9
2
36. Gli ambiti di insoddisfazione
Indichi per ognuno dei seguenti aspetti del lavoro quanto si ritiene soddisfatto:
Valori %
37. Gli ambiti di insoddisfazione
Indichi per ognuno dei seguenti aspetti del lavoro quanto si ritiene soddisfatto:
Valori %
Totale soddisfatto
Totale campione
Maschio
Femmina
30-39 anni
40-54 anni
più di 54 anni
nord- ovest
nord- est
centro
sud
isole
prospettive di carriera
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23
24
19
20
27
24
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rapporti con il management/la direzione
23
22
26
28
24
19
32
25
21
15
18
livello di retribuzione
25
25
28
27
23
26
23
27
20
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organizzazione del lavoro
26
27
26
26
30
24
31
31
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19
23
prospettive lavorative
31
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31
31
31
31
29
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possibilità di fare il part time
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distribuzione dei carichi di lavoro
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27
39
flessibilità lavorativa
38
36
40
38
43
33
43
44
34
28
36
qualità delle strutture ospedaliere
45
46
45
48
47
42
59
61
43
25
28
dotazioni tecnologiche
45
44
48
52
51
35
48
64
46
24
33
aggiornamento e formazione/programma ECM
48
47
53
57
48
43
55
52
43
40
47
possibilità di esercitare intramoenia
49
47
51
54
45
47
52
54
50
37
47
rapporti con i pazienti
84
83
84
83
81
85
87
83
80
78
85
38. Gli ambiti di insoddisfazione
I medici italiani si ritengono ancora in maggioranza soddisfatti del rapporto con il paziente, della possibilità di esercitare l'ALPI, della qualità delle strutture ospedaliere (con grosse variabilità generazionali e geografiche)
MA
<25% si ritiene soddisfatto delle prospettive di carriera
<25% si ritiene soddisfatto del livello di retribuzione
<30% si ritiene soddisfatto dell'organizzazione del lavoro
<35% riferisce di aver accesso al part-time
<40% si ritiene soddisfatto dei carichi di lavoroE' QUESTO IL SISTEMA SANITARIO IN CUI VOGLIAMO LAVORARE??