Buone azioni per rispettare la Terra. Energia, effetto serra, cambiamenti climatici, innalzamento dei mari e ispessimento delle foglie: effetti sulla vita!
Impronta ecologica: anch'io lascio il segno! Parliamo di sostenibilità ambientale ed energetica, introduciamo il concetto di "economia circolare" ispirandoci ai temi proposti dalla Laudato Sì di Papa Francesco. Di Michela e Riccardo, 3A, a.s 2016-17, Istituto Massimo, Roma.
Buone azioni per rispettare la Terra. Energia, effetto serra, cambiamenti climatici, innalzamento dei mari e ispessimento delle foglie: effetti sulla vita!
Impronta ecologica: anch'io lascio il segno! Parliamo di sostenibilità ambientale ed energetica, introduciamo il concetto di "economia circolare" ispirandoci ai temi proposti dalla Laudato Sì di Papa Francesco. Di Michela e Riccardo, 3A, a.s 2016-17, Istituto Massimo, Roma.
Master "Diritto dell'Energia", Docente Dr.ssa Paola Fiore Consulente, Comunicatore e Formatore in Gestione Sostenibile di Impresa e Titolare di ETICAMBIENTE® Sustainability Management & Communications Consulting. In collaborazione con IIR Istituto Internazionale di Ricerca, Milano, Dicembre 2012.
Intervento sulle opportunità di crescita economica, tecnologia e sociale dato dalle Rinnovabili Elettriche e Termiche - Politiche Energetiche Locali ed Attività della Commissione Energia dell'Ordine degli Ingegneri di Frosinone
Sono in tutto una decina le cause aperte dal colosso elettrico contro le azioni dell'associazione ambientalista per sensibilizzare sui cambiamenti climatici causati dalle centrali a carbone
Presenta i vantaggi dell'Ecologia Partecipativa, ovvero dell'uso dei social network per promuovere lo sviluppo sostenibile e una coscienza ecologica collettiva
Master "Diritto dell'Energia", Docente Dr.ssa Paola Fiore Consulente, Comunicatore e Formatore in Gestione Sostenibile di Impresa e Titolare di ETICAMBIENTE® Sustainability Management & Communications Consulting. In collaborazione con IIR Istituto Internazionale di Ricerca, Milano, Dicembre 2012.
Intervento sulle opportunità di crescita economica, tecnologia e sociale dato dalle Rinnovabili Elettriche e Termiche - Politiche Energetiche Locali ed Attività della Commissione Energia dell'Ordine degli Ingegneri di Frosinone
Sono in tutto una decina le cause aperte dal colosso elettrico contro le azioni dell'associazione ambientalista per sensibilizzare sui cambiamenti climatici causati dalle centrali a carbone
Presenta i vantaggi dell'Ecologia Partecipativa, ovvero dell'uso dei social network per promuovere lo sviluppo sostenibile e una coscienza ecologica collettiva
Pneus Gineo in azione
La nostra sfida è stata quella di realizzare un impianto per generare energia risolvendo un problema ambientale senza crearne uno ulteriore. Tutto questo, oggi, è una realtà e si chiama Pneus GINEO.
Pneus GINEO genera “carbone ed olio”, dalla trasformazione di pneumatici fuori uso, senza immettere ne fumi ne altro nell’ambiente “Pneus GINEO” e’ un impianto progettato e costruito per trattare granulo derivato dal Pneumatico Fuori Uso, materia prima seconda, con un trattamento di pirolisi. La pirolisi è un processo di decomposizione termochimica ottenuto mediante l’applicazione di calore e in completa assenza di ossigeno E’ pertanto privo di combustione.
aitec fa un'analisi dettagliata sul CSS Combustibile in co-combustione al carbone nei cementifici. Analisi fatta per dimostrare una valorizzazione del rifiuti e della sua trasformazione in CSS-Combustibile e della riduzione dell'impatto ambientale nella produzione da cemento.
Ne "Il potere dell'Energia" si parla di risparmio energetico per mitigare la crescente domanda di energia; di carbone, combustibile dimenticato, per aumentare la produzione di energia elettrica nel medio termine; di CCS Carbon Capture & Storage per non attivare l'effetto serra; di dual use per esaminare le ricadute negative delle tecnologie nucleari.
GAIA s.r.l. è la Società Agricola italiana con sede a Squillace (Catanzaro), attiva dal 2015 nel settore ambientale. La mission è la promozione dei valori di tutela e salvaguardia dell'ambiente, attraverso lo studio e l'implementazione di soluzioni innovative che utilizzano risorse naturali per risanare l'ambiente, attraverso la vendita di germogli di bambù e la vendita di quote di anidride carbonica (CO2), oltre che fornire soluzioni ad alcune delle sfide sociali, agricole e ambientali più complesse, combinando competenza tecnica con innovazione imprenditoriale, contribuendo a migliorare la qualità della vita e a offrire soluzioni alternative in ambito ambientale e sociale.
GAIA srl collabora con ditte e professionisti che credono nella tutela e nello sviluppo ambientale, volendosi proporre al mondo delle industrie maggiormente inquinanti quale fornitore di quote di emissione, attualmente regolato dal sistema di scambio di quote di emissione dell’UE (ETS UE)
Il progetto studiato, in corso d'attuazione e sostenuto dalla Società agricola, vuole rispondere a un duplice obiettivo specifico in ambito di tutela ambientale e sviluppo socio-economico:
1) il primo prevede la piantumazione di bambù (pianta che più di tutte assorbe il maggior quantitativo di anidride carbonica e che, inoltre, può essere trasformata per i settori alimentare, del benessere, tessile e non solo)
2) il secondo prevede la valorizzazione economica di quote di captazione CO2.
L'obiettivo generale è riuscire ad applicare modalità sostenibili e replicabili per la captazione di anidride carbonica (CO2). In un momento in cui le grandi città sono soffocate dallo smog, si è sempre più attivi nella ricerca di soluzioni atte a contenere e a diminuire l’emergenza della concentrazione di CO2 e delle polveri sottili prodotte, con attività a supporto dei provvedimenti già attuati, favorendo la diffusione del verde pubblico e privato.
(diritti riservati. www.bambugaia.eu)
Atti del convegno a Ecomondo Rimini convegno CSS-Combustibile ECOCARBON - 08.11.2013.
Domande e risposte ambientali di assoluta importanza ed immediatamente realizzabili.
Tesla Revolution 2016 - Rinnovabili e mobilità elettrica: le sfide per il futuroTesla Club Italy
Marco Giunti, Membro di Giunta di assoRinnovabili
Le emissioni legate alla produzione di energia da fonti fossili come petrolio, carbone e gas provocano danni al clima e alla salute umana. In particolare, si può distinguere tra emissioni di gas (come, ad esempio, la CO2), che sono i principali responsabili del riscaldamento climatico discusso alla recente Conferenza Internazionale sul Clima di Parigi, ed emissioni di gas (come, ad esempio, le polveri sottili), che rappresentano un grave problema sanitario soprattutto nelle città. L’ultimo report dell’Agenzia Europea dell’Ambiente è allarmante: l’Italia vanta purtroppo il triste primato europeo di 84.000 morti premature all'anno dovute all’inquinamento atmosferico! Come reagire? Siccome circa 1/3 dei consumi energetici è legato ai trasporti, sviluppare e diffondere la mobilità elettrica è certamente un’opportunità. Favorire quindi l’elettrificazione dei consumi energetici grazie a auto elettriche, pompe di calore e piastre a induzione, investire in energie rinnovabili, costruire abitazioni sostenibili, sono le principali risposte.
Il manifesto della chimica verde - Sofia Mannelli - L'Informatore Agrario - F...L'Informatore Agrario
Lo sviluppo del settore della chimica verde è un'opportunità per il rilancio dell'economia del nostro Paese, dove sono riconosciute punte di eccellenza. L'associazione Chimica Verde Bionet ha elaborato alcuni criteri essenziali per un concreto sviluppo del settore in modo da promuovere la crescita sulla base di principi di sostenibilità, perfezionati dal mondo della ricerca e da esperti del settore. Per questo, l'associazione presenta il "Manifesto della Chimica Verde", che, è stato sottoscritto a Verona l'8 febbraio scorso al convegno organizzato in collaborazione con L'Informatore Agrario.
http://bit.ly/RESISTENZA_VENETO_STRAGE_COMANDANTI_LAICI_CARISMATICI
Audio video recente, con una prospettiva inedita sulla storia della resistenza locale
https://www.slideshare.net/sergiobernardi/presentations
Tutte le mie pubblicazioni su temi storici ed ambientali locali, sulle rive del Muson (TV)
Correzione in prima pagina
Il convegno è avvenuto nell'anno 2017 non 2007.
LA VERITA’ SULLE POLVERI SOTTILI
In occasione dell’uscita di “Malaria_2018.pdf”
LEGAMBIENTE E’ BIOGASSISTA
Un tragico pregiudizio antiscientifico annebbia l’intelligenza dell’ambientalismo nostrano, Legambiente in testa, la quale si proclama, da sempre e fieramente, a favore del biogas.
Verificare prima di credere!!!!
E' incredibile! Questa gente confonde e sovrappone il tema "effetto serra = CO2" con "avvelenamento dell’aria=morte di decine di migliaia di persone oggi".
La CO2 NON E VELENOSA, causa il mutamento climatico, problema gravissimo, ma che va tenuto distinto dal secondo.
L'idiozia scientifica di promuovere il biogas, senza depurazione, mira a contenere l'effetto serra, immettendo in aria sostanze venefiche che già oggi fanno strage di italiani.
Bisogna depurare senza compromessi qualsiasi gas di combustione, sia o meno un a risorsa rinnovabile.
Sembra ovvio, ma non lo è per Legambiente, leggeteil loro documento "Malaria 2018".
Demonizza i dati del traffico, ma si volta dall'altra parte sulla combustione delle biomasse, una sfacciata disinformazione, dove il testo contraddice la tabella a fianco, di ISPRA.
LA VERITA SU COMBUSTIONE DELLE BIOMASSE E POLVERI SOTTILI
Un quadro molto più analitico degli apporti inquinanti è meglio illustrato da una tabella di ISPRA del 2013 ( fonte governativa), qui riprodotta e che commento a pag. 30 del mio documento.
BASTA IL CASO CREMONA PER CAPIRE L’ESSENZIALE
E la provincia più bucolica d’Italia, isolata dall’inquinamento della padania da tre grandi fiumi (Adda, Oglio e Po), con i loro immensi parchi, con un breve tratto di autostrada che l’attraversa.
Si proclama fieramente capitale del biogas in Italia e, nello stesso anno, è prima anche come inquinamento da polveri sottili.
La produzione di energia e gli altri impieghi delle biomasse in SardegnaSardegna Ricerche
Intervento di Efisio Scano, responsabile del laboratorio biocombustibili e biomasse di Sardegna Ricerche, tenuto in occasione di MeetJob, giornate sugli sbocchi professionali dei corsi di laurea con sede a Oristano (Oristano, 23/24 aprile 2013).
Presentazione a supporto dell'intervento di Mauro Doimi - D&D Consulting - al webinar "COME CAMBIA LA GENERAZIONE DEI CREDITI DI CARBONIO IN ITALIA CON LA UNI/PdR 99" del 4 maggio 2021
Come cambia la generazione dei crediti di carbonio in Italia con la UNI/PdR 99
Biomasse: why not?
1. Biomasse Assemblea d’Istituto Liceo Classico “Signorelli” 13 aprile 2010 - Cortona Biomasse a Cortona, quale futuro? Ing. Edoardo Guida - Biomasse a Cortona, quale futuro?
9. 3 Joaquin Almunia (Commissario Ue) Venerdì 9 aprile 2010, ore 16.10, Forum di Confindustria, Parma: ''L'Europa, e la stessa industria italiana, hanno bisogno di essere competitive […]. La vera concorrenza si fa sulla base di idee, creatività, efficienza e innovazione'' Ing. Edoardo Guida - Biomasse a Cortona, quale futuro?
10. Economia e finanza Ing. Edoardo Guida - Biomasse a Cortona, quale futuro? 4 Per economia si intende l'utilizzo di risorse scarse per soddisfare al meglio bisogni individuali e collettivi contenendo la spesa. La finanza è la disciplina che studia processi di gestione dei flussi monetari. Essendo definita l'economia come "la scienza che studia le modalità di allocazione di risorse limitate tra usi alternativi, al fine di massimizzare la soddisfazione degli individui", la finanza, analogamente, è "quella scienza che studia le modalità di allocazione del denaro tra usi alternativi, al fine di massimizzare la soddisfazione degli individui".
13. Impianto nucleare Impianto a biomasse Cosa preferite ? 7 Ing. Edoardo Guida - Biomasse a Cortona, quale futuro?
14. Impianto a biomasse Impianto a biomasse Cosa preferite ? 8 Ing. Edoardo Guida - Biomasse a Cortona, quale futuro?
15. Impianto a biomasse Energia sostenibile Cosa preferite ? 9 Ing. Edoardo Guida - Biomasse a Cortona, quale futuro?
16. Solide, liquide e gassose Pellet Biodiesel e oli vegetali “Sistemi di compostaggio” immondizia Ing. Edoardo Guida - Biomasse a Cortona, quale futuro? 10 Tanti ti tipi di biomassa … e tanti incentivi …
17. Ing. Edoardo Guida - Biomasse a Cortona, quale futuro? 11 D’ora in poi per biomassa intenderemo quella derivata dall’utilizzo di suolo agricolo diretto e che viene utilizzata nelle centrali elettriche sotto forma di biodiesel ( tramite processo di transesterificazione). Parleremo quindi di tutti quei progetti che sono in fase di approvazione e che ci riguardano più da vicino.
18. Fattibilità Coltivazione intensiva bilancio AMBIENTALE Inquinamento I punti critici delle biomasse 12 Ing. Edoardo Guida - Biomasse a Cortona, quale futuro?
19. FATTIBILITA’ Potenziale energetico delle risorse agroforestali Sostenibilità delle filiere agro-energetiche in Italia. Conclusioni dello studio condotto dal CRIBE (centro di ricerca interuniversitario sulle biomasse da energia) per conto della Regione Toscana. 13% fabbisogno Però… (fonte p.i.e.r.) Obbiettivo della Toscana è andare da 71 a 171 MW, compresi i rifiuti … Ovvero arrivare al 7%(+4%) di biomasse. Fatturati, non guadagni € 532.000.000,00 13 Ing. Edoardo Guida - Biomasse a Cortona, quale futuro?
20. FATTIBILITA’ Sostenibilità delle filiere agro-energetiche in Italia. Conclusioni dello studio condotto dal CRIBE (centro di ricerca interuniversitario sulle biomasse da energia) per conto della Regione Toscana. 14 Ing. Edoardo Guida - Biomasse a Cortona, quale futuro?
27. Peggioramento qualità aria COLTIVAZIONE INTENSIVA 15 Ing. Edoardo Guida - Biomasse a Cortona, quale futuro?
28. L’aumento dell’effetto serra Science, 4 December 2009 A global biofuels program will lead to intense pressures onland supply and can increase greenhouse gas emissions from land-usechanges. Using linked economic and terrestrial biogeochemistrymodels, we examined direct and indirect effects of possibleland-use changes from an expanded global cellulosic bioenergyprogram on greenhouse gas emissions over the 21st century. Ourmodel predicts that indirect land use will be responsible forsubstantially more carbon loss (up to twice as much) than directland use; however, because of predicted increases in fertilizeruse, nitrous oxide emissions will be more important than carbonlosses themselves in terms of warming potential. A global greenhousegas emissions policy that protects forests and encourages bestpractices for nitrogen fertilizer use can dramatically reduceemissions associated with biofuels production. Indirect Emissions from Biofuels: How Important? Jerry M. Melillo,1,* John M. Reilly,2 David W. Kicklighter,1 Angelo C. Gurgel,2,3 Timothy W. Cronin,1,2 Sergey Paltsev,2 Benjamin S. Felzer,1,4Xiaodong Wang,2,5 Andrei P. Sokolov,2 C. Adam Schlosser2 16 Ing. Edoardo Guida - Biomasse a Cortona, quale futuro?
32. COLTIVAZIONE INTENSIVA SIAMO GENEROSI E AGGIUNGIAMO 944 ha CHE SONO STATI DISMESSI E LI “REGALIAMO” ALLA PRODUZIONE DI BIOMASSE USO ENERGETICO 20 Ing. Edoardo Guida - Biomasse a Cortona, quale futuro?
33. La superficie agricola cortonese PER LE COLTURE INDUSTRIALI Può ARRIVARE A Quello che da molti è stato definito un “mini impianto di cogenerazione” Necessiterebbe di Coltivati a girasole Quantifichiamo 1652 + 19 + 944 = 2615 ha 3600 ha MANCA IL 30-70% DI PRODUZIONE 21 Ing. Edoardo Guida - Biomasse a Cortona, quale futuro?
34. La nostra terra non può produrre l’energia di cui abbiamo bisogno Cosa fare? Importiamo biomassa dall’esterno utilizziamo altre fonti di energia Consumiamo meglio E quello che manca? 22 Ing. Edoardo Guida - Biomasse a Cortona, quale futuro?
35. Importiamo biomassa? Forestaindonesiana RajkanyaKawle, 11 anni, acquista 200 grammidi olio dipalma per 30 centesimi. E’ tuttol’olioche la famigliasipuòpermettere per la cena. Condivide un monolocale con ottopersone. http://www.greenpeace.org/raw/content/italy/ufficiostampa/rapporti/olio-di-palma.pdf http://www.nytimes.com/slideshow/2008/01/18/business/worldbusiness/20080119_INDIA_SLIDESHOW_2.html 23 Ing. Edoardo Guida - Biomasse a Cortona, quale futuro?
36. Il Trasporto 24 Circa 10.000 km per ogni nave Ing. Edoardo Guida - Biomasse a Cortona, quale futuro?
37. 25 Il Trasporto Circa 5.000 km per ogni camion Ing. Edoardo Guida - Biomasse a Cortona, quale futuro?
38. BILANCIO AMBIENTALE FONTE DATI: “Science”, n° 319 ( 2008) 26 Ing. Edoardo Guida - Biomasse a Cortona, quale futuro?
39.
40. Non ci sono nuovi studi ( perché??) sulla qualità dell’aria a cortona
41. ad arezzo l’aria che respiriamo ha già superato il tetto massimo di sforamenti per l’inquinamento dell’aria consentiti in un annoINQUINAMENTO 27 Ing. Edoardo Guida - Biomasse a Cortona, quale futuro?
42. PRENDIAMO IL “MINI IMPIANTO DIcOGENERAZIONE” DI PRIMA INQUINAMENTO 28 Ing. Edoardo Guida - Biomasse a Cortona, quale futuro?
47. Impatto sul territorio Ing. Edoardo Guida - Biomasse a Cortona, quale futuro? 30 A suffragio di questa tesi citiamo le conclusioni di una relazione sulle centrali a biomasse del dottor Federico Valerio dell’Istituto nazionale ricerca sul cancro di Genova, invitando a leggere l’intera relazione (basta cercare il nome su http://www.google.it): «Nostra conclusione è che l’inquinamento ambientale indotto dagli impianti a biomasse, pur nel pieno rispetto delle norme vigenti, peggiora l’attuale qualità dell’aria dei territori che dovrebbero ospitarli, con le emissioni da camino e con quelle del traffico veicolare indotto (ossidi di azoto, polveri fini o Pm 10 e ultra fini o Pm 2,5) e peggiora anche la qualità del suolo e dei suoi prodotti agricoli, con le ricadute di composti organici persistenti (diossine, furani, idrocarburi policiclici) e probabilmente di metalli pesanti». Continua Valerio: «I rischi sanitari, per quanto piccoli possano essere stimati, non sono giustificati dai benefìci collettivi indotti dalla realizzazione dell’impianto, il cui principale scopo è quello di massimizzare gli utili dei proponenti in base agli attuali incentivi alla produzione di elettricità da biomasse». Canale (Asti)
48. Impatto sul territorio Ing. Edoardo Guida - Biomasse a Cortona, quale futuro? 31 Giacomo Olivero, in qualità di esperto di fitopatologia, è stato incaricato dal Consorzio di Tutela di Barolo Barbaresco Alba Langhe e Roero dello studio sui possibili danni arrecati all’agricoltura, in particolare sulla vite, dall’impianto in progetto. Ha esordito ponendo al centro la garanzia della qualità agroalimentare come requesito essenziale di un’agricoltura non-estensiva, e quindi italiana. In particolare il Roero ha già intrapreso questa direzione, e solamente a Canale (dati produzione del 2008) ci sono 375 ettari di vigneti D.O.C. e D.O.G.C. con un valore commerciale attuale di circa 37,5 milioni di euro. Una produzione che alla fine, dopo vinificazione, confezionamento e distribuzione, presenta un reddito lordo di circa 35 milioni di euro, coinvolgendo circa 320 persone in Canale e dintorni. Un qualunque inquinamento di questo territorio porterà ad una riduzione di questa ricchezza, sia per quella fondiaria che le produzioni annuali. Per quanto attiene la centrale in questione, tecnicamente assimilabile ad un termovalorizzatore o inceneritore, essa prevede – salvo modifiche attualmente in corso - di bruciare 90 mila tonnellate di legna all’anno. Bruciare legna vuol dire bruciare sostanze che generano acqua, anidride carbonica, monossido di carbonio, ossidi di zolfo e di azoto, acidi (cloridrico, ammoniaca), polveri sottili e composti organici. Immettendo nell’atmosfera notevoli quantità d’acqua, alcune importanti malattie fungine come la peronòspera della vite potranno avere un sicuro incremento. Oltre alla formazione di acidi, gli ossidi di azoto si combinano producendo ozono, una sostanza sia pericolosa per l’uomo che per la vite. Vezza d'Alba - Giovedì 11 Marzo 2010 “Centrale a biomasse nel Roero: quale risvolti per l’agricoltura?”
49. Impatto sul territorio Ing. Edoardo Guida - Biomasse a Cortona, quale futuro? 32 L’intervento di Claudio Rosso ribadisce come l’economia del territorio esistente non sia compatibile con questo progetto: non si può allo stesso tempo candidarsi per la tutela UNESCO e consentire la realizzazione di un impianto simile alle porte di Canale. Per certi versi ricorda la vicenda dell’ACNA di Cengio per l’impianto Re.Sol. (recuperatore di solfati), quando si creò una sinergia fra agricoltori, associazioni di categoria e movimento d’opinione che ne impedì la costruzione. La lotta della Coldiretti è per la difesa del territorio, e nel caso specifico per la difesa dell’economia agricola del Roero e per la valorizzazione dei suoi beni strumentali. Questo progetto, con questo dimensionamento, non è sicuramente compatibile con questo territorio. Vezza d'Alba - Giovedì 11 Marzo 2010 “Centrale a biomasse nel Roero: quale risvolti per l’agricoltura?”
50. Impatto sul territorio Ing. Edoardo Guida - Biomasse a Cortona, quale futuro? 33 Terreno storicamente impoverito dall’elevata presenza di nitrati ( NOx) 1 “mini”centrale a biomasse: 47 tonnellate all’anno ( 130 kg / giorno) di ossidi di azoto (NOx) Vi sembra una soluzione sostenibile per il nostro territorio ? Cortona
51.
52. LE ENERGIE SOSTENIBILI SOLARE EOLICO RISPARMIO ENERGETICO 35 Ing. Edoardo Guida - Biomasse a Cortona, quale futuro?
53. PRO CONTRO ZERO EMISSIONI NO RUMORE NO CARBURANTE LUNGA DURATA LIMITATI PROBLEMI SMALTIMENTO SPAZI RIDOTTI COSTO (ma concrete possibilità di riduzione del costo) PAESAGGIO (la bellezza è negli occhi di chi guarda) BASSA EFFICIENZA Eolico uccide uccelli e fa rumore (falso) Pannelli fotovoltaici inquinanti (falso) e scaldano il terreno LE ENERGIE SOSTENIBILI Alcuni parlano del problema del silicio dei pannelli solari senza sapere che il 28% della crosta terrestre è fatto di silicio. Inoltre in 30 anni si ha il problema di smaltire piccole percentuali del peso di un pannello solare. Inoltre le nuove scoperte per aumentare l’efficienza e le performance dei pannelli fotovoltaici rendono il “solare” molto più interessante delle biomasse. 36 Ing. Edoardo Guida - Biomasse a Cortona, quale futuro?
54. LA SFIDA FINALE BIOMASSA VS SOSTENIBILI Ing. Edoardo Guida - Biomasse a Cortona, quale futuro? 37
55. Potenzialità Toscana Ing. Edoardo Guida - Biomasse a Cortona, quale futuro? 38 Dai dati di prima: terreni incolti in Toscana 50.000 ha Ipotizziamo di utilizzarli tutti per produrre girasole, che è la coltivazione più conveniente) di mettere il terreno a riposo ogni 5 anni Abbiamo a disposizione 40.000 ha 600 ha 0,256 MW elettrici ( 13.000 cm3) Risultato: 17 MWe per tutta la Toscana. Equivale a 5700 appartamenti, pari a 18.000 persone su una popolazione di 3.700.000 abitanti (0,5% dell’utenza domestica *) oppure al fabbisogno energetico di Cortona * L’utenza domestica consuma solo il 20% del fabbisogno energetico.
56. Soluzione Biomassa Soluzione pannelli solari Ing. Edoardo Guida - Biomasse a Cortona, quale futuro? 50.000 ettari occupati Distanza minima teorica: 85 km (distanza reale >>) Emissioni: 630.000 ton/anno NOx Più tutto il resto … 23 ettari pannelli, 49.977 ettari di alberi, colture, parchi, oasi ecologiche, case etcetc Distanza ≈ 0 km Emissioni di CO2, NOx, polveri, PM10 etcetc = 0 39 17 MW: potenzialità toscana
57. Soluzione Biomassa Soluzione eolico Ing. Edoardo Guida - Biomasse a Cortona, quale futuro? 50.000 ettari occupati Distanza media 85 km ( distanza reale >>) Emissioni: 630.000 ton/anno NOx Più tutto il resto… 9 pale eoliche, 49.995 ettari di alberi, colture, parchi, oasi ecologiche, case etcetc Distanza media ≈ 0 km Emissioni di CO2, NOx, polveri, PM10 etcetc = 0 40 17 MW: potenzialità toscana
59. 42 Karl Popper "Non il possesso della conoscenza, della verità irrefutabile, fa l'uomo di scienza, ma la ricerca critica, persistente e inquieta, della verità" Ing. Edoardo Guida - Biomasse a Cortona, quale futuro?
60. 43 Mahatma Gandhi “You must be the change you want to see in the world” Ing. Edoardo Guida - Biomasse a Cortona, quale futuro?