Ubi Labor è un'app che connette i cittadini dei comuni limitrofi a un centro di accoglienza con gli ospiti di quest’ultimo, grazie alla tecnologia beacon. Ogni ospite, se maggiorenne, potrà creare un profilo utente, inserire le proprie competenze e cercare attività che potrebbero necessitarne. I cittadini avranno un profilo offerente e inseriranno proposte da far valutare all'autorità che gestisce il centro. Una volta approvate, le proposte saranno mostrate nella home degli utenti, che potranno candidarsi. Le informazioni così archiviate saranno trasmesse da un ampio sistema di beacon posti in posizioni strategiche: uffici ASL, pro loco, uffici comunali, biblioteche, università, sedi di Onlus. I cittadini nei pressi di questi posti riceveranno notifiche sulle disponibilità esistenti nel centro, e potranno decidere di pubblicare un’offerta, oppure contattare il centro per richiedere direttamente la collaborazione di una persona specifica. Con un semplice clic, potranno quindi coinvolgere uno o più migranti nel proprio progetto. L’idea non è a scopo di lucro e mira all'inclusione sociale di una categoria svantaggiata.
Informatiche par furlan_prof elio varutti_isis stringher_udinElio Varutti
This is a lesson in computer science in the Friulian and the Italian language. The event is in the new edition of the Basic course to the PC, for people over 65, who as a tutor of students' Commercial address of Stringher - Udine, supervision computer prof. Carlo Vendraminetto and organization of professors Giovanni Cucci and Andrea Fabris. Over 2013-2014 there is the implication Auser Friuli Venezia Giulia and Udine, in addition to the already proven relationship with the District of Digital Technologies of Tavagnacco (Udine). Among the collaborators is the Elvira Fusco, a professor of Word processing.
Rapporti di ricerca conclusivi del progetto FEI (Fondo europeo per l’integrazione di cittadini di Paesi terzi) sui progetti di housing e inclusione sociale.
Brindisi, porto di pace. E’ da qui che la nostra idea parte. Da sempre questa città si è distinta per il gran numero di immigrati che ogni anno ospita. Celebre è rimasto lo sbarco del 1991, con il quale oltre 20000 albanesi approdarono a Brindisi. Da subito la città si è mossa per offrire la miglior ospitalità possibile con l’apertura di centri di accoglienza, dormitori e mense. Il sud come “terra promessa”. Basti pensare che 1 dei 4 milioni di immigrati arrivati in Italia ogni anno, vengono ospitati dalla Puglia. Offrire loro un’integrazione che gli permetta di vivere in sintonia con noi, non può non essere un vantaggio.
Quali strategie civiche per il monitoraggio dei fondi europeiOpenCoesione
La presentazione a cura di Simona De Luca in occasione dell'edizione 2020 di Scuola Common di Libera e Gruppo Abele: quattro giorni per generare "democrazia monitorante"
Ubi Labor è un'app che connette i cittadini dei comuni limitrofi a un centro di accoglienza con gli ospiti di quest’ultimo, grazie alla tecnologia beacon. Ogni ospite, se maggiorenne, potrà creare un profilo utente, inserire le proprie competenze e cercare attività che potrebbero necessitarne. I cittadini avranno un profilo offerente e inseriranno proposte da far valutare all'autorità che gestisce il centro. Una volta approvate, le proposte saranno mostrate nella home degli utenti, che potranno candidarsi. Le informazioni così archiviate saranno trasmesse da un ampio sistema di beacon posti in posizioni strategiche: uffici ASL, pro loco, uffici comunali, biblioteche, università, sedi di Onlus. I cittadini nei pressi di questi posti riceveranno notifiche sulle disponibilità esistenti nel centro, e potranno decidere di pubblicare un’offerta, oppure contattare il centro per richiedere direttamente la collaborazione di una persona specifica. Con un semplice clic, potranno quindi coinvolgere uno o più migranti nel proprio progetto. L’idea non è a scopo di lucro e mira all'inclusione sociale di una categoria svantaggiata.
Informatiche par furlan_prof elio varutti_isis stringher_udinElio Varutti
This is a lesson in computer science in the Friulian and the Italian language. The event is in the new edition of the Basic course to the PC, for people over 65, who as a tutor of students' Commercial address of Stringher - Udine, supervision computer prof. Carlo Vendraminetto and organization of professors Giovanni Cucci and Andrea Fabris. Over 2013-2014 there is the implication Auser Friuli Venezia Giulia and Udine, in addition to the already proven relationship with the District of Digital Technologies of Tavagnacco (Udine). Among the collaborators is the Elvira Fusco, a professor of Word processing.
Rapporti di ricerca conclusivi del progetto FEI (Fondo europeo per l’integrazione di cittadini di Paesi terzi) sui progetti di housing e inclusione sociale.
Brindisi, porto di pace. E’ da qui che la nostra idea parte. Da sempre questa città si è distinta per il gran numero di immigrati che ogni anno ospita. Celebre è rimasto lo sbarco del 1991, con il quale oltre 20000 albanesi approdarono a Brindisi. Da subito la città si è mossa per offrire la miglior ospitalità possibile con l’apertura di centri di accoglienza, dormitori e mense. Il sud come “terra promessa”. Basti pensare che 1 dei 4 milioni di immigrati arrivati in Italia ogni anno, vengono ospitati dalla Puglia. Offrire loro un’integrazione che gli permetta di vivere in sintonia con noi, non può non essere un vantaggio.
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La presentazione a cura di Simona De Luca in occasione dell'edizione 2020 di Scuola Common di Libera e Gruppo Abele: quattro giorni per generare "democrazia monitorante"
L'immigrazione in Lombardia: famiglia motore di coesione sociale.
Presentazione dell'Undicesimo Rapporto dell'Osservatorio Regionale per l'integrazione e la multietnicità
Corso per Aspiranti imprenditori/lavoratori autonomi e neoimprenditori/ lavoratori autonomi, con una competenza complessiva in lingua Italiana a partire dal livello A2 (elementare – base).
PROGRAMMA DI FORMAZIONE AVANZATA
Corso preparatorio di 30 ore per la Certificazione DITALS di II livello
Sede del Corso: Istituto Paolo Frisi - Via Pier Francesco Cittadini, 4/1 - Milano
Percorsi di educazione alla cittadinanza in slide, finalizzati all’acquisizione delle conoscenze essenziali per l’inserimento consapevole nella vita civile del paese da parte di cittadini extracomunitari da poco in Italia, così come previsto dalla normativa, o comunque appartenenti a target specifici (casalinghe, richiedenti asilo, rom, detenuti, disoccupati). Il livello previsto di competenza linguistica dei corsisti è quello iniziale (A1-A2).
Percorsi di educazione alla cittadinanza in slide, finalizzati all’acquisizione delle conoscenze essenziali per l’inserimento consapevole nella vita civile del paese da parte di cittadini extracomunitari da poco in Italia, così come previsto dalla normativa, o comunque appartenenti a target specifici (casalinghe, richiedenti asilo, rom, detenuti, disoccupati).
Il livello previsto di competenza linguistica dei corsisti è quello iniziale (A1-A2).
Percorsi di educazione alla cittadinanza in slide, finalizzati all’acquisizione delle conoscenze essenziali per l’inserimento consapevole nella vita civile del paese da parte di cittadini extracomunitari da poco in Italia, così come previsto dalla normativa, o comunque appartenenti a target specifici (casalinghe, richiedenti asilo, rom, detenuti, disoccupati). Il livello previsto di competenza linguistica dei corsisti è quello iniziale (A1-A2).
Percorsi di educazione alla cittadinanza in slide, finalizzati all’acquisizione delle conoscenze essenziali per l’inserimento consapevole nella vita civile del paese da parte di cittadini extracomunitari da poco in Italia, così come previsto dalla normativa, o comunque appartenenti a target specifici (casalinghe, richiedenti asilo, rom, detenuti, disoccupati).
Il livello previsto di competenza linguistica dei corsisti è quello iniziale (A1-A2).
Percorsi di educazione alla cittadinanza in slide, finalizzati all’acquisizione delle conoscenze essenziali per l’inserimento consapevole nella vita civile del paese da parte di cittadini extracomunitari da poco in Italia, così come previsto dalla normativa, o comunque appartenenti a target specifici (casalinghe, richiedenti asilo, rom, detenuti, disoccupati).
Il livello previsto di competenza linguistica dei corsisti è quello iniziale (A1-A2).
1. Progettare corsi di italiano per adulti
di origine straniera:
scenari didattici e diritti di
cittadinanza
Carla Bagna
Università per Stranieri di Siena
Milano “Impara e certifica il tuo
italiano”, 11 gennaio 2012
2. Obiettivi
Riflettere sulle condizioni per la
progettazione di corsi di italiano per
adulti di origine straniera
Delineare scenari didattici (esperienze
svolte e future)
Diritti di cittadinanza (dal DM 4 giugno
2010 all’Accordo di integrazione
11.11.2011)
3. Prospettiva
Università per Stranieri di Siena
Dal 2001: Centro di Eccellenza della Ricerca
– Osservatorio Linguistico permanente
dell’italiano diffuso fra stranieri e delle
lingue immigrate in Italia
Centro CILS
Dal 2001 certificazioni di livello A1 e A2;
coordinamento dei progetti Regione
Toscana
4. Progettare corsi di italiano
per adulti di origine straniera
Percezione di bisogni mutati negli ultimi 30
anni.
Percezione dell’‘emergenza’, ‘rischio didattica
dell’emergenza’: l’immigrazione come fattore
strutturale non ha ancora escluso del tutto
questo scenario.
5. Progettare corsi di italiano
per adulti di origine straniera
Idea della formazione linguistica
- come primo elemento per la partecipazione
attiva ai diritti di cittadinanza
- come garanzia di ‘sicurezza’ (nelle sue varie
forme: ordine pubblico, luoghi di lavoro ecc.)
6. Progettare corsi di italiano
per adulti di origine straniera
Tali elementi si intersecano con gli
- obiettivi
- contenuti
di un percorso di formazione linguistica.
7. Progettare corsi di italiano
per adulti di origine straniera
Obiettivi:
competenze in italiano ai livelli iniziali
ma anche ‘accesso ai servizi, accesso ai diritti
di cittadinanza = orientamento’
Rischi
‘teaching to testing’
corsi brevi (illusione che siano sufficienti)
tranquillizzare la società sul tema
‘formazione degli adulti’
8. Progettare corsi di italiano
per adulti di origine straniera
Contenuti (esempi, corsi tipo FEI)
LIVELLO A1 di 90 ore (60 ore italiano L2, 30 ore
Orientamento al lavoro, cittadinanza, informatica)
rivolto a soggetti privi di elementi conoscitivi della
lingua italiana. Contenuti: chiedere e fornire i propri dati
per iscritto; riempire un modulo; scrivere testi semplici
su una gamma di argomenti familiari; utilizzare le
strutture elementari previste dal profilo di competenza;
comprendere domande e situazioni di uso quotidiano
proposte con pronuncia chiara e lenta; scambiare
informazioni su argomenti familiari che riguardino se
stesso, la famiglia, la scuola o il tempo libero, i luoghi
che frequenta.
9. Progettare corsi di italiano
per adulti di origine straniera
LIVELLO A2 di 90 ore (60 ore italiano L2, 30 ore
Orientamento al lavoro, cittadinanza e informatica) rivolto
a soggetti con competenza linguistica di livello iniziale in
italiano.
Contenuti: produrre brevi testi in cui narra avvenimenti,
attività svolte ed esperienze personali con le strutture di
base previste dal profilo di competenza; interagire in brevi
conversazioni di routine quotidiana: viaggiare, mangiare,
alloggiare e fare acquisti; comprendere test orali su
semplici e brevi argomenti relativi ai domini e contesti che
gli sono familiari.
10. Progettare corsi di italiano
per adulti di origine straniera
Contenuti
formazione linguistica e orientamento
(lavorativo, ai diritti e servizi nel territorio in
cui si vive);
alfabetizzazione informatica;
sicurezza nei luoghi di lavoro;
lessico specifico di alcuni settori (edilizia,
assistenza familiare, ristorazione, servizi ecc.)
11. Progettare corsi di italiano
per adulti di origine straniera
Numero di ore non adeguato
Una fascia di popolazione rimane esclusa
Trasformazione del livello A2 in un’assicurazione
per vivere in Italia, non come tappa di un percorso
di apprendimento verso l’autonomia nei contesti
comunicativi quotidiani
Non tener conto delle motivazioni alla frequenza di
un corso di lingua (desiderio di inclusione, di poter
accedere a maggiori possibilità di lavoro)
Ruolo del test piegato a scopi non linguistici
12. Quali scenari oggi?
Progetti e finanziamenti Europei (ad es. FEI)
che, pur volendo raggiungere fasce di
popolazione tradizionalmente escluse da
percorsi formativi, non possono coinvolgere
tutti i soggetti ‘realmente’ destinari
13. Quali scenari oggi?
Intervento unitario a livello regionale (anche
se non in modo omogeneo in tutte le regioni, o
in relazione a numero e concentrazione di
stranieri)
Creazione di una rete di soggetti
Opportunità lavorativa
14. Quali scenari oggi?
Coordinamento e valorizzazione di esperienze
pregresse, includendo anche formazione dei
docenti, ruolo dell’associazionismo
Ampliamento di percorsi linguistici finalizzati
alla promozione professionale
15. Quali scenari oggi?
- maggiore consapevolezza e responsabilità
dei formatori / docenti impegnati sul
territorio
- maggiore consapevolezza nella gestione dei
materiali e strumenti disponibili
- maggiore motivazione e adesione degli
apprendenti, possibilità delle replicabilità
degli interventi
16. Quali scenari oggi?
Obiettivi e contenuti dei corsi per garantire i
diritti di cittadinanza
complementare con
la ‘scelta’ / regolamentazione italiana del
DM 4 giugno 2010 e l’Accordo di integrazione
dell’11 novembre 2011?
17. Migrant Integration Policy Index (MIPEX)
(http://www.mipex.eu/italy, 2011: 20-21)
Soggiorno di lungo periodo
Miglior caso (situazione ideale)
Tutti gli immigrati regolari hanno il diritto di
decidere autonomamente se stabilirsi in maniera
permanente nel paese. Per un richiedente la
procedura è gratuita e rapida, perché l’unica
questione da risolvere è se vi sia potenziale frode
o una reale minaccia alla sicurezza. Lui può
appellarsi contro qualsiasi rifiuto o revoca. Se la
sua richiesta è accettata, è sicuro del suo status
ed è trattato al pari dei cittadini, con gli stessi
diritti e responsabilità in gran parte delle aree
della vita.
18. Migrant Integration Policy Index (MIPEX)
(http://www.mipex.eu/italy, 2011: 20-21)
Soggiorno di lungo periodo
Cambiamenti e tendenze
Nel 2010 i potenziali soggiornanti di lungo
periodo si trovano in larga misura di fronte alle
stesse opportunità e ostacoli che incontravano
nel 2007.
La maggior parte dei paesi concentra i
cambiamenti delle politiche su nuove e severe
condizioni che sono oggetto di dibattito in
ambito europeo.
Nel 1999, la Germania era l’unico Stato membro
dell’UE che imponeva requisiti linguistici.
19. Migrant Integration Policy Index (MIPEX)
(http://www.mipex.eu/italy, 2011: 20-21)
Soggiorno di lungo periodo
Cambiamenti e tendenze
Oggi la tendenza verso condizioni linguistiche e di
integrazione si estende dai tradizionali paesi europei
di immigrazione (DK, DE, UK) ai nuovi paesi di
immigrazione di forza lavoro a sud e a est (CY, CZ, IT,
PT). Altri cambiamenti sono meno definitivi: Austria,
Danimarca, Portogallo e Spagna stanno cercando di
attirare studenti internazionali e mentre Spagna e
Portogallo offrono ai soggiornanti di lungo periodo
tutele più efficaci contro l’espulsione, altri trovano
nuove ragioni per rifiutare e revocare i permessi,
come i sistemi a punti (UK, DK, IT), vaghe motivazioni
legate alla sicurezza (EE) e la doppia pena (UK).
21. LIMITI e AMBIGUITÀ DEL
DECRETO 4 giugno 2010
Art. 2 -3 Disposizioni sulla conoscenza
della lingua italiana
lo straniero deve possedere un livello di
conoscenza della lingua italiana che
consente di comprendere frasi ed
espressioni di uso frequente in ambiti
correnti, in corrispondenza al livello A2
del QCER
comprensione di brevi testi e capacità
di interazione
22. D.P.R. 14 settembre 2011, n. 179
Regolamento concernente la disciplina
dell‘Accordo di integrazione
tra lo straniero e lo Stato (G.U. 11.11.11)
Art. 2 - Sottoscrizione, contenuto e durata
dell'accordo di integrazione
3. All'atto della sottoscrizione dell'accordo, sono
assegnati allo straniero sedici crediti
corrispondenti al livello A1 di conoscenza
della lingua italiana parlata ed al livello
sufficiente di conoscenza della cultura
civica e della vita civile in Italia, secondo
quanto previsto ai punti 1 e 2 dell'allegato B.
23. D.P.R. 14 settembre 2011, n. 179
Regolamento concernente la disciplina
dell‘Accordo di integrazione
tra lo straniero e lo Stato (G.U. 11.11.11)
24. D.P.R. 14 settembre 2011, n. 179
Regolamento concernente la disciplina
dell‘Accordo di integrazione
tra lo straniero e lo Stato (G.U. 11.11.11)
Art. 2 - Sottoscrizione, contenuto e durata
dell'accordo di integrazione
4. Con l'accordo, lo straniero si impegna a:
a) acquisire un livello adeguato di
conoscenza della lingua italiana parlata
equivalente almeno al livello A2 del QCER
25. D.P.R. 14 settembre 2011, n. 179
Regolamento concernente la disciplina
dell'accordo di integrazione
tra lo straniero e lo Stato (G.U. 11.11.11)
Art. 4 - Articolazione dell'accordo per crediti
1. L'accordo è articolato per crediti di ammontare
proporzionale ai livelli di conoscenza della lingua
italiana, della cultura civica e della vita civile in Italia
certificati anche a seguito della frequenza con
profitto di corsi o percorsi di istruzione, di formazione
professionale o tecnica superiore, di studio universitario e di
integrazione linguistica e sociale ovvero del conseguimento
di diplomi o titoli comunque denominati aventi valore legale
di titolo di studio o professionale.
26. D.P.R. 14 settembre 2011, n. 179
Regolamento concernente la disciplina
dell'accordo di integrazione
tra lo straniero e lo Stato (G.U. 11.11.11)
Art. 11 - Ruolo dei consigli territoriali per l'immigrazione e
della Consulta per i problemi degli stranieri immigrati e
delle loro famiglie.
1. I consigli territoriali per l'immigrazione […] individuano
e monitorano il fabbisogno di formazione linguistica e
culturale degli stranieri scaturente dall'attuazione del
presente regolamento e lo analizzano nell'ambito del piu‘
generale fabbisogno formativo degli stranieri presenti nel
territorio provinciale al fine di promuovere le iniziative a
sostegno del processo di integrazione dello straniero,
attivabili sul territorio.
27. Conclusioni
Migrant Integration Policy Index (MIPEX)
(http://www.mipex.eu/italy, 2011: 27)
Accesso alla cittadinanza
Miglior caso (situazione ideale)
Tutti i residenti stabili che vedono il proprio
futuro nel paese ricevono pieno sostegno
per diventare cittadini e partecipare in
modo paritario alla vita pubblica. Tutti i
cittadini possono avere la doppia
cittadinanza. Un bambino nato nel paese
da genitori immigrati diventa cittadino alla
nascita (jus soli) come tutti gli altri
bambini.
28. Conclusioni
Migrant Integration Policy Index (MIPEX)
(http://www.mipex.eu/italy, 2011: 27)
Accesso alla cittadinanza
Miglior caso (situazione ideale)
Una persona nata all’estero è stata attratta dal
paese dopo avervi vissuto tre anni e ha diritto alla
cittadinanza quando soddisfa le condizioni legali,
come quella di non aver commesso reati recenti. Il
requisito di sostenere un test linguistico di base e
un corso di cittadinanza la incoraggia a riuscire
attraverso corsi e test gratuiti, flessibili e
professionali. In qualità di nuova cittadina, gode
delle stesse protezioni accordate agli altri cittadini.
29. Conclusioni
La regolamentazione del diritto di
- soggiornare in un paese di cui non si ha la
cittadinanza
- o di richiederla
sta spingendo gli enti formatori ad orientare la
progettazione dei corsi di italiano per adulti verso
tali scopi, anche sulla scia dei vincoli imposti
progetti finanziati ecc.
30. Conclusioni
Il rischio è che, nella corsa a soddisfare le nuovi
disposizioni, anche a causa di una non sempre
adeguata (pur se diffusa) riflessione sul tema,
non vi sia sufficiente spazio per una analisi
didattica ed etica (e non solo strumentale) sugli
obiettivi e i contenuti di un percorso per adulti.