L’intervento illustra i principali risultati dell’analisi svolta nel fascicolo nazionale Il Benessere equo e sostenibile delle province 2015, che mette in luce le principali e più significative somiglianze e differenze della struttura del benessere tra territori provinciali al fine di individuare le tipologie di profilo di benessere cha accomunano le province italiane.
L’intervento illustra la base informativa statistica del Bes delle Province, specificandone gli obiettivi e il percorso che ha portato alla sua implementazione
Bes delle province è un impegno della rete degli Uffici di statistica provinciali che l’hanno intrapreso e realizzato con il coordinamento metodologico e il supporto tecnico dell’Istat
Ruolo degli enti nella gestione del reddito di inclusione (REI)Franco Pesaresi
Il ruolo delle istituzioni pubbliche (Ministero, INPS, Regioni, Ambiti sociali e Comuni nella gestione del Reddito di inclusione (REI). Il quadro dei finanziamenti.
L’intervento illustra i principali risultati dell’analisi svolta nel fascicolo nazionale Il Benessere equo e sostenibile delle province 2015, che mette in luce le principali e più significative somiglianze e differenze della struttura del benessere tra territori provinciali al fine di individuare le tipologie di profilo di benessere cha accomunano le province italiane.
L’intervento illustra la base informativa statistica del Bes delle Province, specificandone gli obiettivi e il percorso che ha portato alla sua implementazione
Bes delle province è un impegno della rete degli Uffici di statistica provinciali che l’hanno intrapreso e realizzato con il coordinamento metodologico e il supporto tecnico dell’Istat
Ruolo degli enti nella gestione del reddito di inclusione (REI)Franco Pesaresi
Il ruolo delle istituzioni pubbliche (Ministero, INPS, Regioni, Ambiti sociali e Comuni nella gestione del Reddito di inclusione (REI). Il quadro dei finanziamenti.
Convegno scientifico/istituzionale
Il benessere equo e sostenibile dei territori: un’opportunità per le politiche locali Bari, 21 Novembre 2018
Politecnico di Bari
Aula Magna “Attilio Alto” Via Edoardo Orabona, 4
L'integrazione sociosanitaria nelle Marche: l'U.O. SeSFranco Pesaresi
La presentazione delle caratteristiche della unità operativa sociale e sanitaria (U.O.SeS) nel quadro del modello di integrazione sociosanitaria delle Marche.
Convegno scientifico/istituzionale
Il benessere equo e sostenibile dei territori: un’opportunità per
le politiche locali
Bari, 21 novembre 2018 Politecnico di Bari
Aula Magna “Attilio Alto” Via Edoardo Orabona, 4
Ambiti sociali nelle Marche: dimensionamento e prospettiveFranco Pesaresi
Come dare stabilità e forza agli Ambiti territoriali sociali delle Marche in questa fase di grave crisi economica che determina una forte crescita dei bisogni sociali ed assistenziali.
PUA Punti unici di accesso. 1° parte: le norme nazionali e regionaliFranco Pesaresi
Le slides illustrano le poche norme nazionali e le diversificate norme regionali sui Puniti unici di accesso. La seconda parte si occupa delle funzioni e dell'organizzazione dei PUA.
Storia dei centri unici di accesso (PUA) che avrebbero dovuto accogliere i cittadini che richiedono prestazioni territoriali sanitarie, sociosanitarie e sociali ma che non si sono sviluppati davvero. Esistono solo per singole prestazioni (per esempio ADI) ma sono stati pensati per tutte le prestazioni territoriali.
Chi non riuscisse a scaricare il file, in subordine, può provare al seguente link: https://mega.nz/fm/hzA2XICK
Convegno scientifico/istituzionale
Il benessere equo e sostenibile dei territori: un’opportunità per le politiche locali Bari, 21 Novembre 2018
Politecnico di Bari
Aula Magna “Attilio Alto” Via Edoardo Orabona, 4
L'integrazione sociosanitaria nelle Marche: l'U.O. SeSFranco Pesaresi
La presentazione delle caratteristiche della unità operativa sociale e sanitaria (U.O.SeS) nel quadro del modello di integrazione sociosanitaria delle Marche.
Convegno scientifico/istituzionale
Il benessere equo e sostenibile dei territori: un’opportunità per
le politiche locali
Bari, 21 novembre 2018 Politecnico di Bari
Aula Magna “Attilio Alto” Via Edoardo Orabona, 4
Ambiti sociali nelle Marche: dimensionamento e prospettiveFranco Pesaresi
Come dare stabilità e forza agli Ambiti territoriali sociali delle Marche in questa fase di grave crisi economica che determina una forte crescita dei bisogni sociali ed assistenziali.
PUA Punti unici di accesso. 1° parte: le norme nazionali e regionaliFranco Pesaresi
Le slides illustrano le poche norme nazionali e le diversificate norme regionali sui Puniti unici di accesso. La seconda parte si occupa delle funzioni e dell'organizzazione dei PUA.
Storia dei centri unici di accesso (PUA) che avrebbero dovuto accogliere i cittadini che richiedono prestazioni territoriali sanitarie, sociosanitarie e sociali ma che non si sono sviluppati davvero. Esistono solo per singole prestazioni (per esempio ADI) ma sono stati pensati per tutte le prestazioni territoriali.
Chi non riuscisse a scaricare il file, in subordine, può provare al seguente link: https://mega.nz/fm/hzA2XICK
UrBes: indicatori di benessere equo e sostenibile nella programmazione strate...Iris Network
Workshop sull’impresa sociale
15-16 settembre 2016, Riva del Garda TN
Marco Palamenghi | Comune di Brescia
UrBes - indicatori di benessere equo e sostenibile nella programmazione strategica dei comuni
SESSIONE PARALLELA | venerdì 16|09 | ore 9
Gli indicatori sociali: quali implicazioni per la programmazione strategica delle imprese sociali?
A cura di Andrea Bassi (Università di Bologna)
Intervengono:
– Roberta Fogli | Girotondo, Comacchio FE
– Simone Marzocchi | For.B, Forlì FC
– Marco Palamenghi | Comune di Brescia
http://workshop.irisnetwork.it/wis16-sessione-parallela-indicatori-sociali-bes-programmazione-strategica/
Convegno scientifico/istituzionale
Il benessere equo e sostenibile dei territori: un’opportunità per
le politiche locali
Bari, 21 novembre 2018 Politecnico di Bari
Aula Magna “Attilio Alto” Via Edoardo Orabona, 4
Evento territoriale “La Statistica per il governo del territorio”
Napoli, Palazzo San Giacomo, patrocinato dalla Città metropolitana di Napoli, dell’Anci, dell’UPI, organizzato dall' Ufficio Territoriale Istat per la Campania e la Basilicata e dal Comune di Napoli con l'obiettivo di valorizzare il ruolo della statistica per una corretta programmazione delle politiche territoriali.
Con il progetto Bes delle Province Upi, Cuspi e Istat collaborano allo sviluppo di un sistema informativo di misure di Benessere equo e sostenibile a livello territoriale e ne promuovono l’applicazione a supporto dei processi decisionali a livello locale.
P. D'Andrea, M. Mazzoni, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La sostenibilità ambientale e territoriale: misure statistiche per l’Agenda 2030
Titolo: Il quadro conoscitivo per le agende locali di sviluppo sostenibile a partire dalle misure del BES a livello provinciale e metropolitano
Evento a inviti Istat Roma Sala Stampa 06.12.2018
Il patrimonio museale in Italia nella statistica ufficiale
Gli attori, le iniziative, gli scenari
via Cesare Balbo 16
S. Corradini, L. Martinez, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: L'inclusione lavorativa: il panorama nazionale e l'esperienza dell'Istat
Titolo: La condizione occupazionale delle persone con disabilità
L. Lavecchia, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Il quadro informativo per il Green Deal: sviluppi e domanda informativa per le questioni energetiche
Titolo: La misura della povertà energetica in Italia
V. Buratta, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La strategia dei dati: l’iniziativa europea e la risposta nazionale
Titolo: Il ruolo dell'Istat nella Strategia Nazionale ed Europea dei Dati
E. Fornero, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gender statistics by default: il cambiamento di paradigma nelle statistiche e oltre
Titolo: Illusioni, luoghi comuni e verità nella lotta alle disparità di genere
A. Perrazzelli, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gender statistics by default: il cambiamento di paradigma nelle statistiche e oltre
Titolo: Qualità di genere per sostenere la crescita
A. Tinto, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gli effetti della pandemia sulla soddisfazione per la vita e il benessere: analisi e prospettive
Titolo: L'impatto della pandemia sulla componente soggettiva del Benessere Equo e Sostenibile
L. Becchetti, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gli effetti della pandemia sulla soddisfazione per la vita e il benessere: analisi e prospettive
Titolo: La pandemia attraverso gli indicatori soggettivi a livello internazionale: un paradosso?
G. Onder, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: Il sistema di sorveglianza dei decessi dell'ISS e le nuove prospettive
C. Romano, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: Nuovi strumenti e indagini per un'informazione pertinente in fase di emergenza
S. Prati, M. Battaglini, G. Corsetti, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: La sfida per la demografia: tempestività e qualità dell'informazione
1. Dal Bes a UrBes
Barbara Baldazzi
Catanzaro, 22 ottobre 2014
2. Indice
1. Andare oltre al Pil
2. Il progetto Bes
3. Nasce UrBes
4. A che punto siamo – Rapporto UrBes 2014
5. Conclusioni
Dal Bes a UrBes, Barbara Baldazzi – Catanzaro, 22 ottobre 2014
3. Andare oltre il Pil
• La necessità di “andare oltre il Pil” è pienamente riconosciuta anche a
livello politico
• Diversi studi sono stati pubblicati sulle misure alternative di felicità, di
benessere, di sviluppo sostenibile, di qualità della vita, di progresso
sociale, tutti termini strettamente affini e collegati tra loro
• L’attuale crisi ha reso il dibattito su come misurare il progresso di una
società o il benessere delle persone e dell’ambiente ancora più
pertinente, perché ha individuato i limiti degli attuali paradigmi per
valutare la realtà e guidare la formulazione delle politiche
• La politica ha sempre più bisogno di una base informativa forte e
legittimata - Un sistema di misurazione multidimensionale è necessario
per guidare l’azione politica verso obiettivi ampi che tengano conto
della complessità delle condizioni di vita dei cittadini.
Dal Bes a UrBes, Barbara Baldazzi – Catanzaro, 22 ottobre 2014
4. Andare oltre il Pil
Sono state intraprese varie importanti iniziative a livello internazionale:
• l’iniziativa dell’OCSE con il lancio del Global Project (2007);
• l’iniziativa del Presidente francese Sarkozy, con la Commissione sul
“Measurement of Economic Performance and Social Progress” (2009);
• la Commissione europea con “GDP and beyond” (agosto 2009);
• il rapporto su “Monitoring economic performance, quality of life and
sustainability” richiesto dal Consiglio dei ministri franco-tedesco (2010);
• le iniziative della inglese New Economic Foundation a supporto della
iniziativa del governo inglese (novembre 2010).
• nelle Nazioni Unite il dibattito sullo sviluppo è ripreso con la discussione
per la revisione dell’Human Development Index (presente dal 1990)
Dal Bes a UrBes, Barbara Baldazzi – Catanzaro, 22 ottobre 2014
5. Andare oltre il Pil
Alcune azioni fondamentali proposte dalla Commissione Stiglitz-Sen-
Fitoussi:
• Completare il Pil con indicatori ambientali e sociali
• Informazioni quasi in tempo reale a sostegno del processo decisionale
• Informazioni più precise su distribuzione e diseguaglianze
• Estendere i conti nazionali alle questioni ambientali e sociali
In questo contesto, nel 2010, l’Istat ha lanciato un’iniziativa
congiunta con il CNEL per la misurazione in Italia del Benessere
Equo e Sostenibile
Dal Bes a UrBes, Barbara Baldazzi – Catanzaro, 22 ottobre 2014
6. Le tre lettere del BES
Benessere: analisi multidimensionale degli aspetti rilevanti della qualità
della vita dei cittadini.
Equo: attenzione alla distribuzione delle determinanti del benessere tra
soggetti sociali.
Sostenibile: garanzia dello stesso benessere anche per le generazioni
future.
Dal Bes a UrBes, Barbara Baldazzi – Catanzaro, 22 ottobre 2014
7. BES: gli strumenti
Dal Bes a UrBes, Barbara Baldazzi – Catanzaro, 22 ottobre 2014
Produrre una serie di indicatori in grado di offrire una visione condivisa di
progresso per l'Italia attraverso:
a) Comitato d’indirizzo che ha elaborato una definizione condivisa di
progresso attraverso 12 domini;
c) Commissione scientifica che ha selezionato gli indicatori per ogni dominio
(132 indicatori in totale);
d) Consultazione pubblica
Indagine Multiscopo – l’importanza dei domini del benessere
Questionario on-line
Blog
Incontri regionali
8. BES: gli strumenti
Dal Bes a UrBes, Barbara Baldazzi – Catanzaro, 22 ottobre 2014
Discussione
Indagine annuale su ciò che conta
per il benessere
(24mila famiglie)
Comitato
d’indirizzo
12 Domini
Commissione
scientifica
132
Indicatori
Questionario on-line
(2500 persone),
incontri e Blog
Rapporti
finali
BES2013
BES2014
9. BES: le 12 dimensioni
Dal Bes a UrBes, Barbara Baldazzi – Catanzaro, 22 ottobre 2014
10. Perché UrBes
Declinare a livello locale (provincia, Area Metropolitana, Comune
capoluogo?) il Bes
Misurare il bes a livello territoriale integrando le misure valide a livello
nazionale con altre rispondenti alle esigenze informative locali
Descrivere l’Italia delle città con una rendicontazione periodica sullo
“stato della città”
Promuovere lo sviluppo di esperienze di partecipazione e di democrazia
locale consentendo ai cittadini di valutare i risultati dell’azione di governo
della città
Processo partecipativo unico nella tradizione della misurazione statistica:
sperimentare un metodo di lavoro cooperativo tra Istat e Uffici di statistica
del Sistan sul territorio
Dal Bes a UrBes, Barbara Baldazzi – Catanzaro, 22 ottobre 2014
11. Il progetto UrBes
Nasce nel 2012 come una rete di città metropolitane per la
sperimentazione e il confronto di indicatori di benessere urbano equo e
sostenibile, promossa da Istat e ANCI:
• Lettera del 12 febbraio 2012 del Presidente Istat ai Sindaci dei Comuni
delle aree metropolitane e di Roma Capitale
• Fa riferimento alla proposta del Comune di Bologna e di Laboratorio
Urbano di creare una rete di città metropolitane per la sperimentazione
e il confronto di indicatori di benessere urbano equo e sostenibile
(UrBes)
• Si configura come una declinazione territoriale del Progetto Bes,
incentrata sul ruolo delle città e dei sistemi urbani (altro progetto
territoriale è quello del Bes delle Province condotto in collaborazione
con Provincia di Pesaro e Urbino e CUSPI)
Dal Bes a UrBes, Barbara Baldazzi – Catanzaro, 22 ottobre 2014
12. Primi passi di UrBes
Ampia adesione dei Sindaci delle città metropolitane.
Ulteriore coinvolgimento di alcuni Comuni capoluogo di provincia ma non
di area metropolitana, che hanno manifestato uno specifico interesse
Dopo il varo degli indicatori del Bes (22 giugno 2012), otto Comuni
svolgono una ricognizione su quelli disponibili a livello locale
(provinciale/comunale)
Dibattito sul livello territoriale possibile e opportuno degli indicatori e sulle
strategie per colmare i vuoti informativi
Alcuni Comuni (Bo, Ge, Ve, Mi) attivano processi di consultazione dei
cittadini, indirizzati a specifici segmenti della popolazione, dedicati in
particolare alla valutazione dei domini più rilevanti per il Bes
Dal Bes a UrBes, Barbara Baldazzi – Catanzaro, 22 ottobre 2014
13. 2013: realizzazione del primo
Rapporto UrBes
Presentato a Pesaro il 15 giugno 2013
Un numero zero, utile e necessario per:
• innescare una dinamica di incremento della
base informativa a livello centrale e locale
• alimentare il dibattito e le iniziative di consultazione
• sperimentare un metodo di lavoro cooperativo tra Istat e Uffici di
statistica del Sistan sul territorio
• Hanno partecipato: Torino – Genova – Milano – Brescia – Venezia –
Bologna – Firenze – Pesaro e Urbino – Roma – Napoli – Bari – Reggio
di Calabria – Palermo – Messina – Cagliari
Dal Bes a UrBes, Barbara Baldazzi – Catanzaro, 22 ottobre 2014
14. Caratteristiche di UrBes 2013
Una prima analisi dei dati sul
benessere nelle città e presentazione
dei risultati delle consultazioni dei
cittadini in quattro città (Bo, Ge, Mi, Ve)
Formato molto agile (solo in formato elettronico) per rendere i messaggi
del rapporto Urbes fruibili anche da un pubblico non specializzato
Il nucleo centrale del Rapporto è costituito dai 15 capitoli delle città, nei
quali gli Uffici di statistica del comune raccontano il Bes del proprio
territorio -> ciascun territorio ha il proprio Rapporto UrBes
Dal Bes a UrBes, Barbara Baldazzi – Catanzaro, 22 ottobre 2014
15. Caratteristiche di UrBes 2013
Filo conduttore delle analisi:
il percorso dei territori in direzione
degli obiettivi del Bes, i punti di forza
e gli spazi di miglioramento che
ogni territorio deve affrontare
La base informativa è costituita
da un set di indicatori (26 indicatori) comuni a tutte le città forniti dall’Istat,
con la possibilità per ciascun ente di aggiungere indicatori locali per
approfondire alcuni temi
E’ il Rapporto della rete che Comuni e Città Metropolitane
costituiscono in materia di Bes con il supporto dell’Istat
Dal Bes a UrBes, Barbara Baldazzi – Catanzaro, 22 ottobre 2014
16. Workshop - “Idee e progetti per il futuro di Urbes e
Smart cities” (CNEL, Roma - 29 nov. 2013)
Dal Bes a UrBes, Barbara Baldazzi – Catanzaro, 22 ottobre 2014
Principali temi dibattuti:
• la ricerca di un approccio sempre più specifico da sviluppare per la
misurazione del benessere equo e sostenibile nelle città
• le potenzialità di utilizzo a breve, medio e lungo periodo delle
informazioni statistiche disponibili a livello centrale e locale, per
produrre più indicatori del Bes urbano
le esperienze territoriali per l’utilizzo di Urbes in vari ambiti:
a) nei processi di programmazione e valutazione delle politiche urbane;
b) nelle iniziative di consultazione, confronto e dibattito con i cittadini;
c) nei progetti Smart City in cui sono impegnate molte amministrazioni
comunali.
17. Sviluppi per UrBes 2014
Dal Bes a UrBes, Barbara Baldazzi – Catanzaro, 22 ottobre 2014
Tra febbraio - marzo 2014 si è avviata la progettazione operativa di un
nuovo set di indicatori più articolato per la misurazione del Bes nelle
città affidata ad un nucleo misto Istat/Comuni, a cui hanno partecipato
gli uffici di statistica di nove Comuni (Palermo, Bologna, Firenze,
Brescia, Reggio Emilia, Prato, Perugia, Terni e Cesena)
Valutate numerose proposte portate dai partecipanti, alla luce di due
ordini di requisiti:
• idoneità a fornire una misura diretta di miglioramento/peggioramento
per aspetti significativi nella qualità della vita delle città;
• fattibilità e accuratezza necessarie per l’utilizzo a fini di comparazione
temporale e territoriale.
La rilevazione “Dati ambientali nelle città”, ha portato ad arricchire i
domini del Bes su Ambiente, Paesaggio e patrimonio culturale, Qualità
dei servizi.
18. Sviluppi per UrBes 2014
Dal Bes a UrBes, Barbara Baldazzi – Catanzaro, 22 ottobre 2014
Partecipano: Tutte le Città metropolitane - 10 individuate e costituite nelle
regioni a statuto ordinario in base alla Legge 7 aprile 2014, n.56 - 4
individuate dalla legislazione regionale in Sicilia e Sardegna
Altri Comuni che hanno già partecipato al primo Rapporto, oppure che
hanno manifestato interesse verso il progetto UrBes nei mesi
successivi
Laboratorio Urbano, centro di ricerca e documentazione sulle città che ha
partecipato fin dagli inizi alla promozione del Progetto UrBes
Altre espressioni associative del mondo dei Comuni
19. Sviluppi per UrBes 2014
Dal Bes a UrBes, Barbara Baldazzi – Catanzaro, 22 ottobre 2014
Proposta base: 61 indicatori di cui di cui 45 direttamente riferibili agli
indicatori nazionali del Bes e 16 nuovi indicatori concernenti
tematiche e risvolti significativi soprattutto in un’ottica di benessere
urbano
Ipotesi allo studio: circa 20 indicatori, difficilmente realizzabili nel breve
periodo, ma meritevoli di approfondimento sul piano della fattibilità e/o
su quello della pertinenza e rilevanza (ad es: stime ad hoc
disaggregate a livello comunale per un indicatore di soddisfazione
complessiva per la vita inerente al dominio “Benessere soggettivo”;
indicatori comunali di disuguaglianza del reddito sulla base di archivi
fiscali ecc..)
20. 1
SALUTE ISTRUZIONE CONCILIAZIONE TEMPI
DI VITA
BENESSERE
ECONOMICO
RELAZIONI SOCIALI POLITICA E ISTITUZIONI
Partecipazione
elettorale
ASTENSIONISMO ELETT.
PER GENERE (N)
Speranza di vita
Rappresentanza
femminile
Mortalità infantile
Partecipazione scuola
infanzia -(N)
Volontari non profit (N)
Donne negli organi
decisionali Comuni (N)
Mortalità per incidente
SCOLARITÀ’
SECONDARIA 2° GRADO
(N)
Occupazione Reddito disponibile
Organizzazioni non
profit (N)
Età rappresentanza
Mortalità per tumore Competenza alfabetica
Mancata partecipaz.
lav.
Qualità abitazione (N) IST. NON PROFIT
SPORTIVE (N)
Età media organi
decisionali Comuni (N)
Mortalità malattie
croniche
Competenze numerica Infortuni mortali
Individui in famiglie
senza occupati (N)
Cooperative sociali (N)
Lunghezza
procedimenti civili (N)
Omicidi
BIBLIOTECHE
PUBBLICHE(N)
DISPERSIONE ACQUA
POTABILE (N)
Brevetti Servizi infanzia
Furti in abitazione (N) Musei (N)
Qualità acque
costiere(N)
Specializzazione
produttiva (N)
Rifuti in discarica (N)
Borseggi (N) UTENTI BIBLIOTECHE (N) Qualità aria urbana Uso di internet (N) Racc differenz rifiuti
Rapine (N) VISITATORI MUSEI (N) Verde urbano Tempo mobilità (N)
INCIDENTI STRADALI (N)
Urbanizzazione aree
vincolate (N)
Aree naturali protette
(N)
Trasporto pubblico
locale (N)
VITTIME PEDONI (N)
Urbanizzazione spazio
rurale (N)
ORTI URBANI (N) PISTE CICLABILI (N)
Erorsione spazio rurale
da abbandono (N)
TELERISCALDAMENTO
(N)
AREE PEDONALI (N)
Verde storico
INQUINAMENTO ACUST.
(N)
INFOMOBILITÀ (N)
Tessuto urbano storico
QUALITÀ PARCO
VEICOLARE (N)
21. Conclusioni
Per il Rapporto UrBes 2014 si
realizzeranno una serie di avanzamenti per
quanto riguarda:
• la capacità informativa sul Bes nelle città,
attraverso il nuovo set di indicatori
• il rafforzamento della rete dei Comuni
aderenti al Progetto
• la connessione con gli strumenti e i
progetti delle politiche urbane
• l’attivazione degli ulteriori percorsi di
ricerca sulla misurazione del benessere
urbano e la relazione con le policy…..
Dal Bes a UrBes, Barbara Baldazzi – Catanzaro, 22 ottobre 2014
22. Conclusioni
…. nell’ottica di fare di UrBes uno
strumento cardine del funzionamento delle
istituzioni territoriali
UrBes come:
• quadro statistico descrittivo delle
condizioni socio-economiche del
territorio,
• supporto della pianificazione strategica e
gestionale dei governi locali,
• strumento di valutazione dei risultati delle
azioni di governo
Dal Bes a UrBes, Barbara Baldazzi – Catanzaro, 22 ottobre 2014
I protagonisti sono stati gli Uffici di statistica del Sistan dei 15 comuni partecipanti, i quali hanno fatto propri gli schemi concettuali del Bes e hanno proposto ulteriori misure pertinenti e disponibili a livello locale
Il ruolo dell’Istat è stato quello di coordinamento, in termini di:
fornitura di dati e di standard redazionali
armonizzazione dei capitoli delle città
raccordo tecnico-scientifico con gli altri progetti in materia di sviluppo del Bes
progettazione e realizzazione grafica
La fase operativa della cooperazione Istat-Comuni è partita con una riunione in web conference l’11 marzo 2013. Il supporto tecnico-metodologico per la redazione dei singoli capitoli è stato assicurato dalle rispettive sedi territoriali Istat.
Tra gli aspetti trattati nel workshop (cfr. il programma, all.1), si è affrontato il nodo concettuale di un approccio sempre più specifico da sviluppare per la misurazione del benessere equo e sostenibile nelle città. In particolare, si è evidenziato che una riflessione più ampia deve saper cogliere le implicazioni che l’organizzazione della città, considerata anche dal punto di vista degli spazi relazionali, comporta per il benessere e la qualità della vita dei cittadini. La presenza di spazi pubblici vissuti come luoghi di aggregazione e facilitazione delle relazioni, la riduzione degli elementi di separazione fisica e di dispersione abitativa nello spazio urbano, il ruolo positivo esercitato dalle aree ed attività dedicate alla creatività, la necessità di promuovere forme di mobilità sempre più differenziate anche in funzione delle diverse finalità degli spostamenti: da tutte queste considerazioni emerge la necessità di immaginare nuove forme di misurazione statistica applicate ai contesti urbani, con la consapevolezza che in molti casi la rappresentazione della qualità urbana richiede anche lo sviluppo di strumenti di mappatura.
Inoltre, si sono esaminate le potenzialità di utilizzo a breve, medio e lungo periodo delle informazioni statistiche disponibili a livello centrale e locale, per produrre più indicatori del Bes urbano leggibili congiuntamente e in modo complementare. Questi possono essere nuove disaggregazioni di indicatori del Bes nazionale finora non resi disponibili, oppure nuovi indicatori, per i quali andrà condivisa sia la rilevanza semantica sia la validazione delle basi dati e delle procedure di elaborazione. Molte proposte attingono in larga misura al patrimonio di informazione statistica a livello comunale di alcune rilevazioni Istat come “Dati ambientali nelle città” o ai dati definitivi completi del Censimento della popolazione che saranno diffusi nel 2014 o, ancora, a quelli che in futuro saranno prodotti con il censimento permanente. Ma anche quello delle Istituzioni pubbliche che, a partire dal 2015, sarà continuo offre già informazioni utili e opportunità di svilupparle nel tempo. Inoltre, gli approfondimenti metodologici in corso consentiranno di definire le possibilità di stime ad hoc a livello di grandi comuni per il calcolo di indicatori desunti dalle indagini campionarie dell’Istat. Un contributo importante potrà venire anche dai risultati del Progetto Archimede, che sta sperimentando l’integrazione degli archivi amministrativi su persone, famiglie e imprese per fornire dati georiferiti su temi come la mobilità, la precarietà lavorativa e la ricostruzione dei redditi familiari. Infine, un contributo ulteriore potrà venire da indagini ad hoc a livello territoriale e soprattutto dagli archivi amministrativi detenuti dai Comuni, per i quali è requisito necessario la realizzazione di analisi comparate e di azioni di standardizzazione.
Altrettanto importanti per lo sviluppo del progetto risultano le riflessioni e le esperienze territoriali presentate al workshop circa le concrete possibilità di utilizzo di Urbes in vari ambiti: a) nei processi di programmazione e valutazione delle politiche urbane; b) nelle iniziative di consultazione, confronto e dibattito con i cittadini; c) nei progetti Smart City in cui sono impegnate molte amministrazioni comunali.
L’interazione tra i data set di Urbes e gli strumenti di programmazione degli enti locali costituisce un terreno innovativo nel quale sono in via in sperimentazione varie modalità. Gli indicatori di Urbes possono affiancare gli indicatori qualitativi e quantitativi di risultato fissati dal Comune in corrispondenza alle aree, servizi e progetti in cui è articolata la sua organizzazione ai fini del Piano della Performance. In questo modo, gli obiettivi dell’amministrazione verrebbero contestualizzati rispetto all’impatto effettivo che essi possono avere in funzione di obiettivi generali e condivisi di miglioramento del benessere. Inoltre, l’entrata in vigore del nuovo sistema di bilancio comunale, che prevede l’introduzione dal 2015 di un Documento Unico di Programmazione (DUP), potrebbe favorire la diffusione dell’utilizzo della base dati di Urbes per fornire il quadro descrittivo socio-economico e supportare la pianificazione strategica dell’ente. E’ ipotizzabile, infine, un’utile interazione con il progetto Bes delle Province che, in parallelo, sta seguendo un percorso impiantato sul raccordo con la dimensione delle policy e dell’azione amministrativa di cui l’ente è responsabile.
La diffusione e condivisione del paradigma del Bes urbano tramite iniziative di coinvolgimento dei cittadini rappresenta un elemento costitutivo di questo approccio alla misurazione del benessere. In tal senso, vanno gli ulteriori sviluppi delle iniziative di consultazione dei cittadini portate avanti da alcune amministrazioni. Un ulteriore contributo potrà venire dall’avvio di progetti destinati al mondo delle scuole o comunque da sviluppare con il loro utile coinvolgimento, come anche di sensibilizzazione degli amministratori comunali per favorire la partecipazione al progetto Urbes. A tal fine, un ruolo cruciale potrebbe essere svolto dagli organismi associativi dei comuni stessi.
Infine, l’inserimento degli indicatori di Urbes dentro i cruscotti dei Progetti Smart City varati da molte amministrazioni comunali rappresenta l’ultima frontiera, per un utilizzo a fini di descrizione del contesto e valutazione degli interventi, principalmente di natura tecnologica, che caratterizzano tali progetti. La realizzazione dei cruscotti, avvalendosi di modalità di alimentazione e aggiornamento machine-to-machine, potrebbe introdurre modalità innovative utili anche per la progettazione di un nuovo sistema informativo di Urbes. Sarà quindi importante verificare le possibilità di fertilizzazione incrociata nelle realtà comunali che sono impegnate parallelamente nel Progetto Urbes e in un Progetto Smart City.