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Riflessione sull’olocausto
proposta dal clan Kiowa del gruppo scout di Cattolica
dopo aver visitato il campo di sterminio di Auschwitz.
Possa ognuno che entra in questa mostra fare
memoria di coloro che furono uccisi in questi
lager, del popolo ebraico condannato alla
distruzione totale e di tutti coloro che furono
chiamati uomini inferiori.
Possa ognuno ricordare per resistere a tutte le
tentazioni di orgoglio e di odio.
Possa questa memoria risvegliare ognuno al
rispetto di ogni altro uomo e richiamarlo a
favorire l’unione degli uomini e dei popoli.
L ’a ssu r d o
      di
L’assurdo di Auschwitz
Perché ricordare?
Le immagini e i fatti proposti in questa mostra
raccontano la tragedia vissuta dai popoli d’Europa dal
1933 al 1945 e ammoniscono gli uomini a riconoscere per
tempo i pericoli che minacciano la famiglia umana.


Discriminazione razziale, fanatismo politico e religioso,
violenza e arbitrio, guerra, fame, sottosviluppo,
sfruttamento e malattie mietono ancora vittime in tante
parti del mondo.


Ricordare, dunque, non solo per capire i pericoli e
riconoscere le ingiustizie, ma per combatterle, in un
grande movimento che unisca tutti gli uomini in un
vincolo di solidarietà verso mete di pace, di
uguaglianza, di libertà e di giustizia.
Auschwitz Konzentrationslager
Polonia meridionale, regione della Slesia; si trova a 70 km ca. a
ovest di Cracovia. Il complesso concentrazionario di Auschwitz era
formato da: Auschwitz 1 in località Oswiecim, Auschwitz 2 Birkenau
in località Brzezinka, Auschwitz 3 Monowitz in località Monowice.
Contava oltre 40 campi dipendenti.
Fondato nel 1940 per i prigionieri politici polacchi come strumento
di terrore e di sterminio. Successivamente i nazisti iniziarono a
deportarvi gente di tutta Europa, principalmente ebrei provenienti
da stati diversi. Tra i detenuti vi erano jugoslavi, cechi,
francesi, austriaci, tedeschi ecc.
Nel 1942 diviene il più grande campo di sterminio.
Auschwitz II
                 (Birkenau) è                COMPLESSO
                  arrivato a             AUSCHWITZ BIRKENAU
               contenere oltre i
               90.000 deportati



  Auschwitz I
  ospitava dai
15.000 ai 20.000
    deportati            O S W IE C IN
                      P O L O N IA, 1 9 4 4




     Auschwitz III nasce nel
  1943 accanto alle fabbriche
    costruite dai tedeschi per
  “trovare lavoro” ai deportati
Tappe della deportazione

arresto
                    Variegata è la tipologia delle motivazioni
                    per l'arresto che ha significato poi la
                    deportazione: per attività partigiana, per
                    motivi razziali, per aver partecipato agli
                    scioperi del marzo del 1944, per caso
                    durante un rastrellamento.


                                                 trasporto
 50, 60 persone e a volte anche più vengono stipate su ogni carro
 bestiame, sigillato con i piombi dall'esterno, in viaggio per
 giorni e notti interi senza sosta e con scarso cibo,
 ottemperando ai propri bisogni corporali in un recipiente posto
 all'interno del vagone stesso.

 La mancanza di generi alimentari e provviste d'acqua erano causa
 di ulteriori sofferenze che, assommate alle condizioni stesse
 del viaggio, provocarono la morte di diverse persone prima
 dell'arrivo al Lager di destinazione. Soprattutto bambini e
 anziani.
Arrivo e ingresso nei lager




                   La maggioranza degli Ebrei
                   deportati ad Auschwitz morì
                   nelle camere a gas
                   immediatamente dopo l’arrivo,
                   senza alcuna registrazione e
                   schedazione.
                   Un ufficiale si occupava della
                   selezione…con un cenno,
                   migliaia di deportati finirono
                   il loro viaggio nelle camere a
                   gas.
Spoliazione ed immatricolazione
“Quando arrivavi in un Lager nazista
venivi spogliato di tutto.
Dovevi indossare una divisa da galeotto
con sul petto un triangolo colorato che
indicava la tua “categoria” di
deportato.
E dimenticare il tuo nome per un numero”


              Uno dei tormenti della vita
              del campo erano gli appelli
              durante i quali si
              controllava il numero dei detenuti.
              Duravano a volte per ore, in alcuni
              casi anche 10. Sempre in piedi.
PERCHE’?
Il Nazismo condannò all’isolamento e alla morte
graduale per fame, per il lavoro pesante, per gli
esperimenti ed anche alla morte immediata in seguito
ad esecuzioni singole e collettive.
Al campo i bambini
ricevevano lo stesso
trattamento degli
adulti. La maggior
parte dei bambini
ebrei perì nelle
camere a gas. Alcuni
bambini (ad esempio i
gemelli) servivano da
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BLOCCO 11:
“IL BLOCCO DELLA MORTE”
Isolato dal resto del campo
nascondeva nei suoi
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eseguite fustigazioni e la
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detenuti per le mani legate
dietro la schiena.
I sotterranei contenevano 3
tipi di celle punitive:
nella cella 18 venivano
sbattuti i condannati alla
morte per fame. Nel 1941
venne rinchiuso il sacerdote
polacco padre Massimiliano
Kolbe, che sacrificò la sua
vita per salvare quella di
un altro internato.
Il Muro della Morte



Al “Muro della Morte” le SS fucilarono migliaia di prigionieri
                    (soprattutto polacchi).




                   Silenzio di fronte al Muro
Colui che
non ricorda la storia
    e’ obbligato
 a viverla di nuovo.
Fin dal primo giorno veniva detto
di essere giunti ad un campo di concentramento
             in cui l’unica uscita
                       era
     quella dei camini dei forni crematori
La camera a gas: la fine di milioni di deportati

 In molti Lager nazisti
 era un locale camuffato
 con finti impianti per
 docce, in realtà
 appositamente attrezzato
 per uccidere con il gas
 Zyklon B i deportati ivi
 rinchiusi.


  Gas mortale Ziklon B
7 kg uccidevano 1500 persone
  Ad Auschwitz ne furono
      usati 20.000 kg.
   7 : 1500 = 20.000 : x
  Totale = 4.200.000 circa
La via d’uscita: i forni crematori
"Tu ebreo spacciato,
   tu presto crematorio, finito”
Follia collettiva?
Degenerazione morale?
Follia delinquente? Belva umana?
   Come è potuto avvenire? Perché è stato
   consumato questo orrore? Perché tanti
   vi hanno concorso?
Perché folle sterminate hanno osannato
e plaudito?
PERCHE’?
La ferocia di tale follia collettiva, di
massacri legalizzati, di pulizie etniche è da
cercarsi nella teorizzazione demoniaca del
male come bene.
Quando il male, l’ingiustizia, la violenza
sono spiegate come Bene, legalizzate e
legittimate da una classe dominante, è il
trionfo di Satana.

“Non sarebbe tanto cattiva la storia umana, se i
mali fossero solo singoli perché i crimini, pur
essendo molti, non riescono a distruggere una
società.
Una società decade quando i mali si fanno
collettivi e contagiano i gruppi mettendoli li
uni contro gli altri.”
                               Cardinal Martini
Queste diapositive non vogliono essere
     una denuncia solo al regime tedesco,
    ma a tutti quei regimi imperialistici
       che hanno bisogno d’altri popoli
   da sottomettere, dominare e sfruttare.


    Non ci sono bastate nel secolo scorso
      2 guerre mondiali, diverse guerre
                di liberazione
         con il conseguente strascico
di milioni di morti, milioni di perseguitati,
       rinchiusi in campi e poi uccisi.
             Purtroppo molte sono
           le guerre ancora aperte.
LAPIDE ALLA MEMORIA          Visitatore
                      osserva la vestigia di
                          questo campo
                             e medita.
                       Da qualunque paese
                              tu venga
                           tu non sei un
                             estraneo.
                                 Fa
                      che il tuo viaggio non
                         sia stato inutile.
                       Che la nostra morte
                       non sia stata inutile.
                         Che le ceneri di
                            Auschwitz
                      non siano state inutili.
                        Per te e i tuoi figli.
Se q u esto è u n u o m o
Vo i c h e vi vete si c u r i
N el l e vo str e ti ep i d e c a se,
Vo i c h e tr o va te to r n a n d o
a ser a
I l c i b o c a l d o e vi si a m i c i :   M ed i ta te c h e q u esto è sta to :
C o n si d er a te se q u esto è            Vi c o m a n d o q u este p a r o l e.
un uom o
                                            Sc o l p i tel e n el vo str o c u o r e
C h e l a vo r a n el f a n g o
                                            Sta n d o i n c a sa a n d a n d o p er
C h e n o n c o n o sc e p a c e            vi a ,
C h e l o tta p er m ez z o p a n e         C o r i c a n d o vi a l z a n d o vi ;
C h e m u o r e p er u n sì o p er          R i p etetel e a i vo str i f i g l i .
un no.
                                            O vi si sf a c c i a l a c a sa ,
C o n si d er a te se q u esta è
                                            L a m a l a tti a vi i m p ed i sc a ,
una donna,
                                            I vo str i n a ti to r c a n o i l vi so
Sen z a c a p el l i e sen z a
                                            d a vo i .
nom e                                                               Primo Levi
Sen z a p i ù f o r z a d i
ricord are
Abbiamo studiato, cercato di capire, meditato,
   riflettuto e soprattutto ricordato. Ora il
nostro compito è trasmettere agli altri ciò che
  il capitolo “Auschwitz” ha suscitato in noi.

Tuttavia non sempre le parole sono sufficienti
CLAN KIOWA – KOALABELLI..KOSI'

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Assurdo Di Auschwitz

  • 1. Riflessione sull’olocausto proposta dal clan Kiowa del gruppo scout di Cattolica dopo aver visitato il campo di sterminio di Auschwitz.
  • 2. Possa ognuno che entra in questa mostra fare memoria di coloro che furono uccisi in questi lager, del popolo ebraico condannato alla distruzione totale e di tutti coloro che furono chiamati uomini inferiori. Possa ognuno ricordare per resistere a tutte le tentazioni di orgoglio e di odio. Possa questa memoria risvegliare ognuno al rispetto di ogni altro uomo e richiamarlo a favorire l’unione degli uomini e dei popoli.
  • 3. L ’a ssu r d o di
  • 4. L’assurdo di Auschwitz Perché ricordare? Le immagini e i fatti proposti in questa mostra raccontano la tragedia vissuta dai popoli d’Europa dal 1933 al 1945 e ammoniscono gli uomini a riconoscere per tempo i pericoli che minacciano la famiglia umana. Discriminazione razziale, fanatismo politico e religioso, violenza e arbitrio, guerra, fame, sottosviluppo, sfruttamento e malattie mietono ancora vittime in tante parti del mondo. Ricordare, dunque, non solo per capire i pericoli e riconoscere le ingiustizie, ma per combatterle, in un grande movimento che unisca tutti gli uomini in un vincolo di solidarietà verso mete di pace, di uguaglianza, di libertà e di giustizia.
  • 5. Auschwitz Konzentrationslager Polonia meridionale, regione della Slesia; si trova a 70 km ca. a ovest di Cracovia. Il complesso concentrazionario di Auschwitz era formato da: Auschwitz 1 in località Oswiecim, Auschwitz 2 Birkenau in località Brzezinka, Auschwitz 3 Monowitz in località Monowice. Contava oltre 40 campi dipendenti. Fondato nel 1940 per i prigionieri politici polacchi come strumento di terrore e di sterminio. Successivamente i nazisti iniziarono a deportarvi gente di tutta Europa, principalmente ebrei provenienti da stati diversi. Tra i detenuti vi erano jugoslavi, cechi, francesi, austriaci, tedeschi ecc. Nel 1942 diviene il più grande campo di sterminio.
  • 6. Auschwitz II (Birkenau) è COMPLESSO arrivato a AUSCHWITZ BIRKENAU contenere oltre i 90.000 deportati Auschwitz I ospitava dai 15.000 ai 20.000 deportati O S W IE C IN P O L O N IA, 1 9 4 4 Auschwitz III nasce nel 1943 accanto alle fabbriche costruite dai tedeschi per “trovare lavoro” ai deportati
  • 7. Tappe della deportazione arresto Variegata è la tipologia delle motivazioni per l'arresto che ha significato poi la deportazione: per attività partigiana, per motivi razziali, per aver partecipato agli scioperi del marzo del 1944, per caso durante un rastrellamento. trasporto 50, 60 persone e a volte anche più vengono stipate su ogni carro bestiame, sigillato con i piombi dall'esterno, in viaggio per giorni e notti interi senza sosta e con scarso cibo, ottemperando ai propri bisogni corporali in un recipiente posto all'interno del vagone stesso. La mancanza di generi alimentari e provviste d'acqua erano causa di ulteriori sofferenze che, assommate alle condizioni stesse del viaggio, provocarono la morte di diverse persone prima dell'arrivo al Lager di destinazione. Soprattutto bambini e anziani.
  • 8. Arrivo e ingresso nei lager La maggioranza degli Ebrei deportati ad Auschwitz morì nelle camere a gas immediatamente dopo l’arrivo, senza alcuna registrazione e schedazione. Un ufficiale si occupava della selezione…con un cenno, migliaia di deportati finirono il loro viaggio nelle camere a gas.
  • 9. Spoliazione ed immatricolazione “Quando arrivavi in un Lager nazista venivi spogliato di tutto. Dovevi indossare una divisa da galeotto con sul petto un triangolo colorato che indicava la tua “categoria” di deportato. E dimenticare il tuo nome per un numero” Uno dei tormenti della vita del campo erano gli appelli durante i quali si controllava il numero dei detenuti. Duravano a volte per ore, in alcuni casi anche 10. Sempre in piedi.
  • 11. Il Nazismo condannò all’isolamento e alla morte graduale per fame, per il lavoro pesante, per gli esperimenti ed anche alla morte immediata in seguito ad esecuzioni singole e collettive. Al campo i bambini ricevevano lo stesso trattamento degli adulti. La maggior parte dei bambini ebrei perì nelle camere a gas. Alcuni bambini (ad esempio i gemelli) servivano da cavie per esperimenti criminali.
  • 12. BLOCCO 11: “IL BLOCCO DELLA MORTE” Isolato dal resto del campo nascondeva nei suoi sotterranei la prigione. Nel cortile venivano eseguite fustigazioni e la pena del paletto, che consisteva nell'appendere i detenuti per le mani legate dietro la schiena. I sotterranei contenevano 3 tipi di celle punitive: nella cella 18 venivano sbattuti i condannati alla morte per fame. Nel 1941 venne rinchiuso il sacerdote polacco padre Massimiliano Kolbe, che sacrificò la sua vita per salvare quella di un altro internato.
  • 13. Il Muro della Morte Al “Muro della Morte” le SS fucilarono migliaia di prigionieri (soprattutto polacchi). Silenzio di fronte al Muro
  • 14. Colui che non ricorda la storia e’ obbligato a viverla di nuovo.
  • 15. Fin dal primo giorno veniva detto di essere giunti ad un campo di concentramento in cui l’unica uscita era quella dei camini dei forni crematori
  • 16. La camera a gas: la fine di milioni di deportati In molti Lager nazisti era un locale camuffato con finti impianti per docce, in realtà appositamente attrezzato per uccidere con il gas Zyklon B i deportati ivi rinchiusi. Gas mortale Ziklon B 7 kg uccidevano 1500 persone Ad Auschwitz ne furono usati 20.000 kg. 7 : 1500 = 20.000 : x Totale = 4.200.000 circa
  • 17. La via d’uscita: i forni crematori
  • 18. "Tu ebreo spacciato, tu presto crematorio, finito”
  • 19. Follia collettiva? Degenerazione morale? Follia delinquente? Belva umana? Come è potuto avvenire? Perché è stato consumato questo orrore? Perché tanti vi hanno concorso? Perché folle sterminate hanno osannato e plaudito?
  • 21. La ferocia di tale follia collettiva, di massacri legalizzati, di pulizie etniche è da cercarsi nella teorizzazione demoniaca del male come bene. Quando il male, l’ingiustizia, la violenza sono spiegate come Bene, legalizzate e legittimate da una classe dominante, è il trionfo di Satana. “Non sarebbe tanto cattiva la storia umana, se i mali fossero solo singoli perché i crimini, pur essendo molti, non riescono a distruggere una società. Una società decade quando i mali si fanno collettivi e contagiano i gruppi mettendoli li uni contro gli altri.” Cardinal Martini
  • 22. Queste diapositive non vogliono essere una denuncia solo al regime tedesco, ma a tutti quei regimi imperialistici che hanno bisogno d’altri popoli da sottomettere, dominare e sfruttare. Non ci sono bastate nel secolo scorso 2 guerre mondiali, diverse guerre di liberazione con il conseguente strascico di milioni di morti, milioni di perseguitati, rinchiusi in campi e poi uccisi. Purtroppo molte sono le guerre ancora aperte.
  • 23. LAPIDE ALLA MEMORIA Visitatore osserva la vestigia di questo campo e medita. Da qualunque paese tu venga tu non sei un estraneo. Fa che il tuo viaggio non sia stato inutile. Che la nostra morte non sia stata inutile. Che le ceneri di Auschwitz non siano state inutili. Per te e i tuoi figli.
  • 24. Se q u esto è u n u o m o Vo i c h e vi vete si c u r i N el l e vo str e ti ep i d e c a se, Vo i c h e tr o va te to r n a n d o a ser a I l c i b o c a l d o e vi si a m i c i : M ed i ta te c h e q u esto è sta to : C o n si d er a te se q u esto è Vi c o m a n d o q u este p a r o l e. un uom o Sc o l p i tel e n el vo str o c u o r e C h e l a vo r a n el f a n g o Sta n d o i n c a sa a n d a n d o p er C h e n o n c o n o sc e p a c e vi a , C h e l o tta p er m ez z o p a n e C o r i c a n d o vi a l z a n d o vi ; C h e m u o r e p er u n sì o p er R i p etetel e a i vo str i f i g l i . un no. O vi si sf a c c i a l a c a sa , C o n si d er a te se q u esta è L a m a l a tti a vi i m p ed i sc a , una donna, I vo str i n a ti to r c a n o i l vi so Sen z a c a p el l i e sen z a d a vo i . nom e Primo Levi Sen z a p i ù f o r z a d i ricord are
  • 25. Abbiamo studiato, cercato di capire, meditato, riflettuto e soprattutto ricordato. Ora il nostro compito è trasmettere agli altri ciò che il capitolo “Auschwitz” ha suscitato in noi. Tuttavia non sempre le parole sono sufficienti
  • 26. CLAN KIOWA – KOALABELLI..KOSI' Gruppo Scout Cattolica 1° - Agesci www.agescicattolica.org