2. Possa ognuno che entra in questa mostra fare
memoria di coloro che furono uccisi in questi
lager, del popolo ebraico condannato alla
distruzione totale e di tutti coloro che furono
chiamati uomini inferiori.
Possa ognuno ricordare per resistere a tutte le
tentazioni di orgoglio e di odio.
Possa questa memoria risvegliare ognuno al
rispetto di ogni altro uomo e richiamarlo a
favorire l’unione degli uomini e dei popoli.
4. L’assurdo di Auschwitz
Perché ricordare?
Le immagini e i fatti proposti in questa mostra
raccontano la tragedia vissuta dai popoli d’Europa dal
1933 al 1945 e ammoniscono gli uomini a riconoscere per
tempo i pericoli che minacciano la famiglia umana.
Discriminazione razziale, fanatismo politico e religioso,
violenza e arbitrio, guerra, fame, sottosviluppo,
sfruttamento e malattie mietono ancora vittime in tante
parti del mondo.
Ricordare, dunque, non solo per capire i pericoli e
riconoscere le ingiustizie, ma per combatterle, in un
grande movimento che unisca tutti gli uomini in un
vincolo di solidarietà verso mete di pace, di
uguaglianza, di libertà e di giustizia.
5. Auschwitz Konzentrationslager
Polonia meridionale, regione della Slesia; si trova a 70 km ca. a
ovest di Cracovia. Il complesso concentrazionario di Auschwitz era
formato da: Auschwitz 1 in località Oswiecim, Auschwitz 2 Birkenau
in località Brzezinka, Auschwitz 3 Monowitz in località Monowice.
Contava oltre 40 campi dipendenti.
Fondato nel 1940 per i prigionieri politici polacchi come strumento
di terrore e di sterminio. Successivamente i nazisti iniziarono a
deportarvi gente di tutta Europa, principalmente ebrei provenienti
da stati diversi. Tra i detenuti vi erano jugoslavi, cechi,
francesi, austriaci, tedeschi ecc.
Nel 1942 diviene il più grande campo di sterminio.
6. Auschwitz II
(Birkenau) è COMPLESSO
arrivato a AUSCHWITZ BIRKENAU
contenere oltre i
90.000 deportati
Auschwitz I
ospitava dai
15.000 ai 20.000
deportati O S W IE C IN
P O L O N IA, 1 9 4 4
Auschwitz III nasce nel
1943 accanto alle fabbriche
costruite dai tedeschi per
“trovare lavoro” ai deportati
7. Tappe della deportazione
arresto
Variegata è la tipologia delle motivazioni
per l'arresto che ha significato poi la
deportazione: per attività partigiana, per
motivi razziali, per aver partecipato agli
scioperi del marzo del 1944, per caso
durante un rastrellamento.
trasporto
50, 60 persone e a volte anche più vengono stipate su ogni carro
bestiame, sigillato con i piombi dall'esterno, in viaggio per
giorni e notti interi senza sosta e con scarso cibo,
ottemperando ai propri bisogni corporali in un recipiente posto
all'interno del vagone stesso.
La mancanza di generi alimentari e provviste d'acqua erano causa
di ulteriori sofferenze che, assommate alle condizioni stesse
del viaggio, provocarono la morte di diverse persone prima
dell'arrivo al Lager di destinazione. Soprattutto bambini e
anziani.
8. Arrivo e ingresso nei lager
La maggioranza degli Ebrei
deportati ad Auschwitz morì
nelle camere a gas
immediatamente dopo l’arrivo,
senza alcuna registrazione e
schedazione.
Un ufficiale si occupava della
selezione…con un cenno,
migliaia di deportati finirono
il loro viaggio nelle camere a
gas.
9. Spoliazione ed immatricolazione
“Quando arrivavi in un Lager nazista
venivi spogliato di tutto.
Dovevi indossare una divisa da galeotto
con sul petto un triangolo colorato che
indicava la tua “categoria” di
deportato.
E dimenticare il tuo nome per un numero”
Uno dei tormenti della vita
del campo erano gli appelli
durante i quali si
controllava il numero dei detenuti.
Duravano a volte per ore, in alcuni
casi anche 10. Sempre in piedi.
11. Il Nazismo condannò all’isolamento e alla morte
graduale per fame, per il lavoro pesante, per gli
esperimenti ed anche alla morte immediata in seguito
ad esecuzioni singole e collettive.
Al campo i bambini
ricevevano lo stesso
trattamento degli
adulti. La maggior
parte dei bambini
ebrei perì nelle
camere a gas. Alcuni
bambini (ad esempio i
gemelli) servivano da
cavie per esperimenti
criminali.
12. BLOCCO 11:
“IL BLOCCO DELLA MORTE”
Isolato dal resto del campo
nascondeva nei suoi
sotterranei la prigione.
Nel cortile venivano
eseguite fustigazioni e la
pena del paletto, che
consisteva nell'appendere i
detenuti per le mani legate
dietro la schiena.
I sotterranei contenevano 3
tipi di celle punitive:
nella cella 18 venivano
sbattuti i condannati alla
morte per fame. Nel 1941
venne rinchiuso il sacerdote
polacco padre Massimiliano
Kolbe, che sacrificò la sua
vita per salvare quella di
un altro internato.
13. Il Muro della Morte
Al “Muro della Morte” le SS fucilarono migliaia di prigionieri
(soprattutto polacchi).
Silenzio di fronte al Muro
15. Fin dal primo giorno veniva detto
di essere giunti ad un campo di concentramento
in cui l’unica uscita
era
quella dei camini dei forni crematori
16. La camera a gas: la fine di milioni di deportati
In molti Lager nazisti
era un locale camuffato
con finti impianti per
docce, in realtà
appositamente attrezzato
per uccidere con il gas
Zyklon B i deportati ivi
rinchiusi.
Gas mortale Ziklon B
7 kg uccidevano 1500 persone
Ad Auschwitz ne furono
usati 20.000 kg.
7 : 1500 = 20.000 : x
Totale = 4.200.000 circa
19. Follia collettiva?
Degenerazione morale?
Follia delinquente? Belva umana?
Come è potuto avvenire? Perché è stato
consumato questo orrore? Perché tanti
vi hanno concorso?
Perché folle sterminate hanno osannato
e plaudito?
21. La ferocia di tale follia collettiva, di
massacri legalizzati, di pulizie etniche è da
cercarsi nella teorizzazione demoniaca del
male come bene.
Quando il male, l’ingiustizia, la violenza
sono spiegate come Bene, legalizzate e
legittimate da una classe dominante, è il
trionfo di Satana.
“Non sarebbe tanto cattiva la storia umana, se i
mali fossero solo singoli perché i crimini, pur
essendo molti, non riescono a distruggere una
società.
Una società decade quando i mali si fanno
collettivi e contagiano i gruppi mettendoli li
uni contro gli altri.”
Cardinal Martini
22. Queste diapositive non vogliono essere
una denuncia solo al regime tedesco,
ma a tutti quei regimi imperialistici
che hanno bisogno d’altri popoli
da sottomettere, dominare e sfruttare.
Non ci sono bastate nel secolo scorso
2 guerre mondiali, diverse guerre
di liberazione
con il conseguente strascico
di milioni di morti, milioni di perseguitati,
rinchiusi in campi e poi uccisi.
Purtroppo molte sono
le guerre ancora aperte.
23. LAPIDE ALLA MEMORIA Visitatore
osserva la vestigia di
questo campo
e medita.
Da qualunque paese
tu venga
tu non sei un
estraneo.
Fa
che il tuo viaggio non
sia stato inutile.
Che la nostra morte
non sia stata inutile.
Che le ceneri di
Auschwitz
non siano state inutili.
Per te e i tuoi figli.
24. Se q u esto è u n u o m o
Vo i c h e vi vete si c u r i
N el l e vo str e ti ep i d e c a se,
Vo i c h e tr o va te to r n a n d o
a ser a
I l c i b o c a l d o e vi si a m i c i : M ed i ta te c h e q u esto è sta to :
C o n si d er a te se q u esto è Vi c o m a n d o q u este p a r o l e.
un uom o
Sc o l p i tel e n el vo str o c u o r e
C h e l a vo r a n el f a n g o
Sta n d o i n c a sa a n d a n d o p er
C h e n o n c o n o sc e p a c e vi a ,
C h e l o tta p er m ez z o p a n e C o r i c a n d o vi a l z a n d o vi ;
C h e m u o r e p er u n sì o p er R i p etetel e a i vo str i f i g l i .
un no.
O vi si sf a c c i a l a c a sa ,
C o n si d er a te se q u esta è
L a m a l a tti a vi i m p ed i sc a ,
una donna,
I vo str i n a ti to r c a n o i l vi so
Sen z a c a p el l i e sen z a
d a vo i .
nom e Primo Levi
Sen z a p i ù f o r z a d i
ricord are
25. Abbiamo studiato, cercato di capire, meditato,
riflettuto e soprattutto ricordato. Ora il
nostro compito è trasmettere agli altri ciò che
il capitolo “Auschwitz” ha suscitato in noi.
Tuttavia non sempre le parole sono sufficienti