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ASPETTI GEOTECNICI CONNESSI CON IL
RECUPERO DELLE CASE COLONICHE
DELLA REALTÁ PONTINA
FACOLTÁ DI INGEGNERIA CIVILE E INDUSTRIALE
Corso di Laurea in Ingegneria dell’Ambiente del Territorio e delle Risorse
Laureando
Domenico Alberti
Relatore
Prof. Ing. Paolo Ignazio Marzano
Correlatore
Phd. Ing. Giuseppe Iorio
ANNO ACCADEMICO 2015/2016
PREMESSE
Fonte: Arch. Falzarano
D. Alberti - Aspetti geotecnici connessi con
il recupero delle case coloniche della
Realtá Pontina
Pagina 2
L’Agro Pontino, a causa dell’ampliamento dei centri urbani verso la
campagna e delle profonde modifiche apportate al settore produttivo negli
ultimi decenni, ha progressivamente perso quella vocazione agricola che
l’ha caratterizzato sin dai tempi della Bonifica del ‘900
Con questa, anche l’identificazione e la stessa esistenza delle prime
costruzioni rurali del territorio, le “case coloniche” della bonifica, è sempre
più a rischio, sopraffatta da forme di edilizia moderna svincolata dai
caratteri originari e per effetto dello stato di abbandono e disuso in cui
alcuni complessi attualmente versano
Si tratta di un patrimonio storico, culturale ed architettonico da
salvaguardare e recuperare in quanto costituisce una risorsa importante
per uno sviluppo sostenibile della realtà Pontina
INTRODUZIONE
D. Alberti - Aspetti geotecnici connessi con
il recupero delle case coloniche della
Realtá Pontina
Pagina 3
Nel caso di vecchi edifici rurali, si può rilevare un’operazione
particolarmente complessa da un punto di vista progettuale e
costruttivo a causa di problemi di ordine geotecnico ed
ambientale legati a
Variabilità di
costituzione e
caratteristiche
geotecniche dei terreni
Falda idrica
superficiale ed
interagente con le
fondazioni
Evitare risentimenti
diretti ed indiretti
indotti sulla struttura
esistente
Ai sensi della Normativa vigente, per gli interventi di recupero
finalizzati ad un diverso riuso di opere esistenti è obbligatorio
mettere in sicurezza il sistema di fondazione
SCOPO DEL LAVORO
D. Alberti - Aspetti geotecnici connessi con
il recupero delle case coloniche della
Realtá Pontina
Pagina 4
Lo scopo è quello di fornire degli elementi di analisi e di
confronto in modo da poter contribuire ad individuare le zone
in cui il problema del recupero può risultare maggiormente
impegnativo e meritevole di soluzioni tecniche specifiche
A tal fine, mediante la realizzazione di una originale
metodologia di rilievo e classificazione su un’area di studio
predefinita, per la tipologia costruttiva più diffusa individuata,
sono stati indicati i fattori che condizionano la stabilità del
sistema di fondazione nel tempo
Il presente studio è mirato alla valutazione dei principali aspetti
geotecnici connessi con il recupero delle case coloniche
presenti nella Pianura Pontina
CASE COLONICHE O.N.C.
Fonte: Arch. Luca Falzarano
•Numero vani: 5
• 20 Tipologie (da n.4-5 iniziali fino a n. 20)
• Corpo principale (residenziale)
• Corpo secondario (stalla, magazzino)
• Distribuzione vani su 2 livelli
• Planimetria quadrata o rettangolare
D. Alberti - Aspetti geotecnici connessi con
il recupero delle case coloniche della
Realtá Pontina
Pagina 5
Ricostruzione dei caratteri geometrici, architettonici, strutturali e
funzionali dei casolari O.N.C. (Fonte Consorzio Bonifica, Privati)
1° Fase dello Studio
Prospetto
Piano Terra Primo Piano
TIPOLOGIA 1
• Numero vani: 5
• Numero <<poste>> stalla:10
• Superficie copertura mq.: 200
• Cubatura mc.: 1132
SISTEMA DI FONDAZIONE DELLE CASE COLONICHE
Tipologia e proprietà:
➢ “Fondazione diretta” nastriforme approfondita
(D/B < 2 ) con allargamento della sezione
trasversale dei muri portanti
➢ Fondazione «flessibile» adatta a carichi
modesti e poco variabili lungo gli allineamenti
➢ Forte sensibilità ai cedimenti differenziali
D. Alberti - Aspetti geotecnici connessi con
il recupero delle case coloniche della
Realtá Pontina
Pagina 6
Vespaio
Fondazione
a sacco
Materiali costruttivi:
➢ Pietra calcarea (base
imposta)
➢ Malta di calce e pozzolana
➢ Pietrame minore (piano
campagna)
Geometria:
➢ Scavo corrispondente
alla geometria della fondazione
➢ Larghezza media 60 – 70 cm
➢ Profondità media 1,20 – 1,80 m
D
B
Sistema di fondazione a «sacco»
Fonte: Consorzio di Bonifica dell’Agro Pontino
D. Alberti - Aspetti geotecnici connessi con
il recupero delle case coloniche della
Realtá Pontina
Pagina 7
Costi contenuti per:
Rapidità di realizzazione
fabbricati
Materiali impiegati reperibili sul
luogo
Profondità di imposta decisa in
fase costruttiva a seguito dei saggi
propedeutici alla loro realizzazione
Vantaggi operativi che hanno portato ad un’ampia
diffusione sul territorio pontino
Metodologia di analisi
1. Individuazione e classificazione delle case coloniche
sul territorio prescelto
2. Tipologie edilizie maggiormente diffuse
3. Correlazione con le caratteristiche geotecniche dei
terreni di fondazione
4. Fattori che condizionano la stabilità del sistema di
fondazione
D. Alberti - Aspetti geotecnici connessi con
il recupero delle case coloniche della
Realtá Pontina
Pagina 8
AREA DI STUDIO
Territorio rappresentativo della
Pianura Pontina sia per tipologie
edilizie degli edifici rurali che per
caratteristiche geotecniche dei
terreni affioranti
D. Alberti - Aspetti geotecnici connessi con
il recupero delle case coloniche della
Realtá Pontina
Pagina 9
IDENTIFICAZIONE E CLASSIFICAZIONE PODERI O.N.C.
D. Alberti - Aspetti geotecnici connessi con
il recupero delle case coloniche della
Realtá Pontina
Pagina 10
D.Alberti - Aspetti geotecnici connessi con
il recupero delle case coloniche della
Realtá Pontina
Pagina 11
QUADRO AMBIENTALE – RETE IDROGRAFICA E CANALI
Metodologia di analisi
1. Individuazione e classificazione delle case coloniche
sul territorio prescelto
2. Tipologie edilizie maggiormente diffuse
3. Correlazione con le caratteristiche geotecniche dei
terreni di fondazione
4. Fattori che condizionano la stabilità del sistema di
fondazione
D. Alberti - Aspetti geotecnici connessi con
il recupero delle case coloniche della
Realtá Pontina
Pagina 12
TIPOLOGIE PREDOMINANTI
➢ Identificate 63 case coloniche
che rispettano la disposizione
degli schemi planimetrici adottati
a suo tempo
➢ Maggiore disposizione lungo le
Migliare e le strade interpoderali
0
5
10
15
20
25
30
Tipologia1
Tipologia2
Tipologia3
Tipologia4
Tipologia5
Tipologia6
Tipologia7
Tipologia8
Tipologia9
Tipologia10
Tipologia11
Tipologia12
Tipologia13
Tipologia14
Tipologia15
Tipologia16
Tipologia17
Tipologia18
Tipologia19
Tipologia20
Numerofabbricati
Tipologia della Casa Colonica
Tipologie costruttive presenti nell'area di studio
➢ n.4 Tipologie principali composte
da due piani (1, 4, 6, 14)
➢ Tipologia 1 la più ricorrente
➢ n.38 fabbricati adibiti a civile
abitazione
➢ Presenza di case in condizioni di
parziale o totale abbandono
D. Alberti - Aspetti geotecnici connessi con
il recupero delle case coloniche della
Realtá Pontina
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Prospetto
Piano Terra Primo Piano
TIPOLOGIA 1
• Numero vani: 5
• Numero <<poste>> stalla:10
• Superficie copertura mq.: 200
• Cubatura mc.: 1132
Metodologia di analisi
1. Individuazione e classificazione delle case coloniche
sul territorio prescelto
2. Tipologie edilizie maggiormente diffuse
3. Correlazione con le caratteristiche geotecniche dei
terreni di fondazione
4. Fattori che condizionano la stabilità del sistema di
fondazione
D. Alberti - Aspetti geotecnici connessi con
il recupero delle case coloniche della
Realtá Pontina
Pagina 14
AMBIENTI GEOTECNICI DI RIFERIMENTO
LAH
AL
DSL
D. Alberti - Aspetti geotecnici connessi con
il recupero delle case coloniche della
Realtá Pontina
LAT
DT1 DT2
Pagina 15
TIPOLOGIE PODERI VS AMBIENTI GEOTECNICI
D. Alberti - Aspetti geotecnici connessi con
il recupero delle case coloniche della
Realtá Pontina
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Numerofabbricati
Tipologia della Casa Colonica
Tipologie case coloniche in relazione ai complessi geotecnici della Piana Pontina
Complesso Duna Antica (DSL+AL)
Complesso Limno-Palustre (LAT+DT1+LAH)
Correlazione tra numerosità, tipologie
costruttive e caratteristiche
geotecniche dei terreni più evidente
per i terreni prevalentemente argillosi
(LAT-DT1-LAH)
Maggiore dispersione per le strutture
fondate su terreni sabbiosi
appartenenti al complesso della Duna
Antica (AL-DSL)
IL 65% DEI CAMPIONI RISULTA IMPOSTATO SU TERRENI PREVALENTEMENTE ARGILLOSI
0
2
4
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Numerofabbricati
Tipologia della Casa Colonica
Complesso Limno-palustre - Tipologie case coloniche alla natura dei terreni affioranti
Argille limose e limi argillosi recenti con coperture torbose
(LAT+DT1 - Olocene)
Argille limose e limi argillosi (LAH - Pleistocene)
CASE COLONICHE IMPOSTATE SU TERRENI ARGILLOSI
➢ Depositi costituiti per la maggior parte da
argille,limi e torbe
➢ Forte differenziazione tra le varie tipologie
➢ Tipologia 1 la più diffusa sul Liv. di B.Hermada
su terreno limo-argilloso (LAH)
➢ Tipologia 14 è concentrata sul Liv. argilloso e
torboso di Terracina (LAT)
➢ Assenza di strutture ricadenti su terreni
prettamente torbosi (DT2)
LAH
LAT
DT1
DT2
D. Alberti - Aspetti geotecnici connessi con
il recupero delle case coloniche della
Realtá Pontina
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20
Numerofabbricati
Tipologia della Casa Colonica
Complesso Duna Antica - Tipologie case coloniche alla natura dei terreni affioranti
Depositi sabbiosi dunali DSL
Terreni argillosi di copertura - AL
➢ Non emergono sostanziali differenze tali da
suggerire specifiche correlazioni
➢ La tipologia 14 è sostituita dalle tipologie 3
e 4 similari
D. Alberti - Aspetti geotecnici connessi con
il recupero delle case coloniche della
Realtá Pontina
Pagina 18
CASE COLONICHE IMPOSTATE SUL COMPLESSO DELLA
DUNA ANTICA
DSL
AL
Metodologia di analisi
1. Individuazione e classificazione delle case coloniche
sul territorio prescelto
2. Tipologie edilizie maggiormente diffuse
3. Correlazione con le caratteristiche geotecniche dei
terreni di fondazione
4. Fattori che condizionano la stabilità del sistema di
fondazione
D. Alberti - Aspetti geotecnici connessi con
il recupero delle case coloniche della
Realtá Pontina
Pagina 19
Fattori che influenzano le condizioni di
stabilità delle fondazioni a sacco
Carichi agenti in fondazione (tipologia edilizia)
Caratteristiche geotecniche dei terreni di imposta (in prima
approssimazione correlate all’angolo di resistenza al taglio ’)
Profondità piano di posa della fondazione (D, tipologia edilizia)
Per la Tipologia 1
profondità media 1 m; fondazioni paramenti murari perimetrali
profondità media 1,6 m; fondazioni paramenti murari interni
Condizioni di falda: oscillazioni delle pressioni interstiziali possono
comportare significative ricadute sulla capacità portante complessiva
D. Alberti - Aspetti geotecnici connessi con
il recupero delle case coloniche della
Realtá Pontina
Pagina 20
Verifiche di stabilità sistema di fondazione-terreno
Tipologia 1 (2 piani)
• Carichi agenti in fondazione sono stimati in
funzione delle caratteristiche strutturali e sono
compatibili con le tipologie strutturali individuate
FONDAZ. PARAMENTI MURARI “PERIMETRALI” FONDAZ. PARAMENTI MURARI “INTERNI”
Qmin = 64 kPa
Qmax = 115 kPa
Qmin = 128 kPa
Qmax = 135 kPa
D. Alberti - Aspetti geotecnici connessi con
il recupero delle case coloniche della
Realtá Pontina
Pagina 21
Prospetto
Piano Terra Primo Piano
TIPOLOGIA 1
• Numero vani: 5
• Numero <<poste>> stalla:10
• Superficie copertura mq.: 200
• Cubatura mc.: 1132
VERIFICHE DI STABILITÀ
Fondazione dei paramenti murari “interni”; condizioni di falda
• Falda Profonda (10m)
• Condizioni di Attenzione con ’ = 23-24
cioè per fabbricati sul terreno LAT-LAH
• Risalita falda a P.C. (0m)
• Diminuzione qlim e qamm
• Condizioni di Attenzione con ’ = 30-31
cioè per fabbricati sul terreno DSL
D. Alberti - Aspetti geotecnici connessi con
il recupero delle case coloniche della
Realtá Pontina
Pagina 22
VERIFICHE DI STABILITÀ
Fondazione dei paramenti murari “perimetrali”; condizioni di falda
• Falda Profonda (10m)
• Condizioni di Attenzione con ’ = 21-26
• 21 (Corpo secondario); LAT-LAH
• 26 (Corpo principale); AL
• Risalita falda a P.C. (0m)
• Diminuzione qlim e qamm
• Condizioni di Attenzione con ’ = 28-32.5
• 28 (Corpo secondario); AL
• 32.5 (Corpo principale); DSL
D. Alberti - Aspetti geotecnici connessi con
il recupero delle case coloniche della
Realtá Pontina
Pagina 23
Risultati delle analisi
 Le analisi preliminari confermano come nell’ambito della
stessa tipologia edilizia, le fondazioni a sacco siano sottoposte
a tassi di lavoro differenti a cui competono condizioni di
stabilità geotecniche variabili
 In presenza di terreni argillosi maggiormente scadenti e
soprattutto per effetto di variazioni del regime delle acque
sotterranee, si possono manifestare risposte geotecniche
marcatamente differenti per i vari appoggi che potrebbero
dar luogo a cedimenti delle fondazioni incompatibili con la
funzionalità e la sicurezza della sovrastruttura
 Le analisi effettuate sono utili a favorire confronti tra i differenti
ambienti geotecnici che caratterizzano la Pianura Pontina e ad
individuare le zone di maggiore complessità che risultano
sicuramente meritevoli di specifici ulteriori approfondimenti
D. Alberti - Aspetti geotecnici connessi con
il recupero delle case coloniche della
Realtá Pontina
Pagina 24
VULNERABILITÀ GEOTECNICA DELLE CASE COLONICHE
D. Alberti - Aspetti geotecnici connessi con
il recupero delle case coloniche della
Realtá Pontina
Pagina 25
CONCLUSIONI
Nella Tesi sono stati individuati i principali aspetti geotecnici connessi con il
recupero delle case coloniche presenti nella Pianura Pontina
Attraverso l’implementazione di una originale metodologia di rilievo e
classificazione, le differenti tipologie costruttive dei casolari presenti sul
territorio sono state correlate alle caratteristiche geotecniche dei terreni di
fondazione in un’area di studio tipica dell’area pontina per caratteristiche
geotecniche dei terreni e condizioni di falda
Le verifiche di stabilità hanno permesso di analizzare il comportamento
geotecnico delle fondazioni a “sacco” in funzione dei fattori geotecnici,
idraulici e geometrici preventivamente definiti e di individuare le zone della
Pianura Pontina in cui il problema del recupero delle case coloniche può
risultare maggiormente complesso e meritevole di soluzioni tecniche
specifiche
D. Alberti - Aspetti geotecnici connessi con
il recupero delle case coloniche della
Realtá Pontina
Pagina 26
D. Alberti - Aspetti geotecnici connessi con
il recupero delle case coloniche della
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Scheda cantiere San Cristoforo
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ASPETTI GEOTECNICI CONNESSI CON IL RECUPERO DELLE CASE COLONICHE DELLA REALTA' PONTINA

  • 1. ASPETTI GEOTECNICI CONNESSI CON IL RECUPERO DELLE CASE COLONICHE DELLA REALTÁ PONTINA FACOLTÁ DI INGEGNERIA CIVILE E INDUSTRIALE Corso di Laurea in Ingegneria dell’Ambiente del Territorio e delle Risorse Laureando Domenico Alberti Relatore Prof. Ing. Paolo Ignazio Marzano Correlatore Phd. Ing. Giuseppe Iorio ANNO ACCADEMICO 2015/2016
  • 2. PREMESSE Fonte: Arch. Falzarano D. Alberti - Aspetti geotecnici connessi con il recupero delle case coloniche della Realtá Pontina Pagina 2 L’Agro Pontino, a causa dell’ampliamento dei centri urbani verso la campagna e delle profonde modifiche apportate al settore produttivo negli ultimi decenni, ha progressivamente perso quella vocazione agricola che l’ha caratterizzato sin dai tempi della Bonifica del ‘900 Con questa, anche l’identificazione e la stessa esistenza delle prime costruzioni rurali del territorio, le “case coloniche” della bonifica, è sempre più a rischio, sopraffatta da forme di edilizia moderna svincolata dai caratteri originari e per effetto dello stato di abbandono e disuso in cui alcuni complessi attualmente versano Si tratta di un patrimonio storico, culturale ed architettonico da salvaguardare e recuperare in quanto costituisce una risorsa importante per uno sviluppo sostenibile della realtà Pontina
  • 3. INTRODUZIONE D. Alberti - Aspetti geotecnici connessi con il recupero delle case coloniche della Realtá Pontina Pagina 3 Nel caso di vecchi edifici rurali, si può rilevare un’operazione particolarmente complessa da un punto di vista progettuale e costruttivo a causa di problemi di ordine geotecnico ed ambientale legati a Variabilità di costituzione e caratteristiche geotecniche dei terreni Falda idrica superficiale ed interagente con le fondazioni Evitare risentimenti diretti ed indiretti indotti sulla struttura esistente Ai sensi della Normativa vigente, per gli interventi di recupero finalizzati ad un diverso riuso di opere esistenti è obbligatorio mettere in sicurezza il sistema di fondazione
  • 4. SCOPO DEL LAVORO D. Alberti - Aspetti geotecnici connessi con il recupero delle case coloniche della Realtá Pontina Pagina 4 Lo scopo è quello di fornire degli elementi di analisi e di confronto in modo da poter contribuire ad individuare le zone in cui il problema del recupero può risultare maggiormente impegnativo e meritevole di soluzioni tecniche specifiche A tal fine, mediante la realizzazione di una originale metodologia di rilievo e classificazione su un’area di studio predefinita, per la tipologia costruttiva più diffusa individuata, sono stati indicati i fattori che condizionano la stabilità del sistema di fondazione nel tempo Il presente studio è mirato alla valutazione dei principali aspetti geotecnici connessi con il recupero delle case coloniche presenti nella Pianura Pontina
  • 5. CASE COLONICHE O.N.C. Fonte: Arch. Luca Falzarano •Numero vani: 5 • 20 Tipologie (da n.4-5 iniziali fino a n. 20) • Corpo principale (residenziale) • Corpo secondario (stalla, magazzino) • Distribuzione vani su 2 livelli • Planimetria quadrata o rettangolare D. Alberti - Aspetti geotecnici connessi con il recupero delle case coloniche della Realtá Pontina Pagina 5 Ricostruzione dei caratteri geometrici, architettonici, strutturali e funzionali dei casolari O.N.C. (Fonte Consorzio Bonifica, Privati) 1° Fase dello Studio Prospetto Piano Terra Primo Piano TIPOLOGIA 1 • Numero vani: 5 • Numero <<poste>> stalla:10 • Superficie copertura mq.: 200 • Cubatura mc.: 1132
  • 6. SISTEMA DI FONDAZIONE DELLE CASE COLONICHE Tipologia e proprietà: ➢ “Fondazione diretta” nastriforme approfondita (D/B < 2 ) con allargamento della sezione trasversale dei muri portanti ➢ Fondazione «flessibile» adatta a carichi modesti e poco variabili lungo gli allineamenti ➢ Forte sensibilità ai cedimenti differenziali D. Alberti - Aspetti geotecnici connessi con il recupero delle case coloniche della Realtá Pontina Pagina 6 Vespaio Fondazione a sacco Materiali costruttivi: ➢ Pietra calcarea (base imposta) ➢ Malta di calce e pozzolana ➢ Pietrame minore (piano campagna) Geometria: ➢ Scavo corrispondente alla geometria della fondazione ➢ Larghezza media 60 – 70 cm ➢ Profondità media 1,20 – 1,80 m D B Sistema di fondazione a «sacco»
  • 7. Fonte: Consorzio di Bonifica dell’Agro Pontino D. Alberti - Aspetti geotecnici connessi con il recupero delle case coloniche della Realtá Pontina Pagina 7 Costi contenuti per: Rapidità di realizzazione fabbricati Materiali impiegati reperibili sul luogo Profondità di imposta decisa in fase costruttiva a seguito dei saggi propedeutici alla loro realizzazione Vantaggi operativi che hanno portato ad un’ampia diffusione sul territorio pontino
  • 8. Metodologia di analisi 1. Individuazione e classificazione delle case coloniche sul territorio prescelto 2. Tipologie edilizie maggiormente diffuse 3. Correlazione con le caratteristiche geotecniche dei terreni di fondazione 4. Fattori che condizionano la stabilità del sistema di fondazione D. Alberti - Aspetti geotecnici connessi con il recupero delle case coloniche della Realtá Pontina Pagina 8
  • 9. AREA DI STUDIO Territorio rappresentativo della Pianura Pontina sia per tipologie edilizie degli edifici rurali che per caratteristiche geotecniche dei terreni affioranti D. Alberti - Aspetti geotecnici connessi con il recupero delle case coloniche della Realtá Pontina Pagina 9
  • 10. IDENTIFICAZIONE E CLASSIFICAZIONE PODERI O.N.C. D. Alberti - Aspetti geotecnici connessi con il recupero delle case coloniche della Realtá Pontina Pagina 10
  • 11. D.Alberti - Aspetti geotecnici connessi con il recupero delle case coloniche della Realtá Pontina Pagina 11 QUADRO AMBIENTALE – RETE IDROGRAFICA E CANALI
  • 12. Metodologia di analisi 1. Individuazione e classificazione delle case coloniche sul territorio prescelto 2. Tipologie edilizie maggiormente diffuse 3. Correlazione con le caratteristiche geotecniche dei terreni di fondazione 4. Fattori che condizionano la stabilità del sistema di fondazione D. Alberti - Aspetti geotecnici connessi con il recupero delle case coloniche della Realtá Pontina Pagina 12
  • 13. TIPOLOGIE PREDOMINANTI ➢ Identificate 63 case coloniche che rispettano la disposizione degli schemi planimetrici adottati a suo tempo ➢ Maggiore disposizione lungo le Migliare e le strade interpoderali 0 5 10 15 20 25 30 Tipologia1 Tipologia2 Tipologia3 Tipologia4 Tipologia5 Tipologia6 Tipologia7 Tipologia8 Tipologia9 Tipologia10 Tipologia11 Tipologia12 Tipologia13 Tipologia14 Tipologia15 Tipologia16 Tipologia17 Tipologia18 Tipologia19 Tipologia20 Numerofabbricati Tipologia della Casa Colonica Tipologie costruttive presenti nell'area di studio ➢ n.4 Tipologie principali composte da due piani (1, 4, 6, 14) ➢ Tipologia 1 la più ricorrente ➢ n.38 fabbricati adibiti a civile abitazione ➢ Presenza di case in condizioni di parziale o totale abbandono D. Alberti - Aspetti geotecnici connessi con il recupero delle case coloniche della Realtá Pontina Pagina 13 Prospetto Piano Terra Primo Piano TIPOLOGIA 1 • Numero vani: 5 • Numero <<poste>> stalla:10 • Superficie copertura mq.: 200 • Cubatura mc.: 1132
  • 14. Metodologia di analisi 1. Individuazione e classificazione delle case coloniche sul territorio prescelto 2. Tipologie edilizie maggiormente diffuse 3. Correlazione con le caratteristiche geotecniche dei terreni di fondazione 4. Fattori che condizionano la stabilità del sistema di fondazione D. Alberti - Aspetti geotecnici connessi con il recupero delle case coloniche della Realtá Pontina Pagina 14
  • 15. AMBIENTI GEOTECNICI DI RIFERIMENTO LAH AL DSL D. Alberti - Aspetti geotecnici connessi con il recupero delle case coloniche della Realtá Pontina LAT DT1 DT2 Pagina 15
  • 16. TIPOLOGIE PODERI VS AMBIENTI GEOTECNICI D. Alberti - Aspetti geotecnici connessi con il recupero delle case coloniche della Realtá Pontina Pagina 16 0 5 10 15 20 25 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 Numerofabbricati Tipologia della Casa Colonica Tipologie case coloniche in relazione ai complessi geotecnici della Piana Pontina Complesso Duna Antica (DSL+AL) Complesso Limno-Palustre (LAT+DT1+LAH) Correlazione tra numerosità, tipologie costruttive e caratteristiche geotecniche dei terreni più evidente per i terreni prevalentemente argillosi (LAT-DT1-LAH) Maggiore dispersione per le strutture fondate su terreni sabbiosi appartenenti al complesso della Duna Antica (AL-DSL) IL 65% DEI CAMPIONI RISULTA IMPOSTATO SU TERRENI PREVALENTEMENTE ARGILLOSI
  • 17. 0 2 4 6 8 10 12 14 16 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 Numerofabbricati Tipologia della Casa Colonica Complesso Limno-palustre - Tipologie case coloniche alla natura dei terreni affioranti Argille limose e limi argillosi recenti con coperture torbose (LAT+DT1 - Olocene) Argille limose e limi argillosi (LAH - Pleistocene) CASE COLONICHE IMPOSTATE SU TERRENI ARGILLOSI ➢ Depositi costituiti per la maggior parte da argille,limi e torbe ➢ Forte differenziazione tra le varie tipologie ➢ Tipologia 1 la più diffusa sul Liv. di B.Hermada su terreno limo-argilloso (LAH) ➢ Tipologia 14 è concentrata sul Liv. argilloso e torboso di Terracina (LAT) ➢ Assenza di strutture ricadenti su terreni prettamente torbosi (DT2) LAH LAT DT1 DT2 D. Alberti - Aspetti geotecnici connessi con il recupero delle case coloniche della Realtá Pontina Pagina 17
  • 18. 0 2 4 6 8 10 12 14 16 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 Numerofabbricati Tipologia della Casa Colonica Complesso Duna Antica - Tipologie case coloniche alla natura dei terreni affioranti Depositi sabbiosi dunali DSL Terreni argillosi di copertura - AL ➢ Non emergono sostanziali differenze tali da suggerire specifiche correlazioni ➢ La tipologia 14 è sostituita dalle tipologie 3 e 4 similari D. Alberti - Aspetti geotecnici connessi con il recupero delle case coloniche della Realtá Pontina Pagina 18 CASE COLONICHE IMPOSTATE SUL COMPLESSO DELLA DUNA ANTICA DSL AL
  • 19. Metodologia di analisi 1. Individuazione e classificazione delle case coloniche sul territorio prescelto 2. Tipologie edilizie maggiormente diffuse 3. Correlazione con le caratteristiche geotecniche dei terreni di fondazione 4. Fattori che condizionano la stabilità del sistema di fondazione D. Alberti - Aspetti geotecnici connessi con il recupero delle case coloniche della Realtá Pontina Pagina 19
  • 20. Fattori che influenzano le condizioni di stabilità delle fondazioni a sacco Carichi agenti in fondazione (tipologia edilizia) Caratteristiche geotecniche dei terreni di imposta (in prima approssimazione correlate all’angolo di resistenza al taglio ’) Profondità piano di posa della fondazione (D, tipologia edilizia) Per la Tipologia 1 profondità media 1 m; fondazioni paramenti murari perimetrali profondità media 1,6 m; fondazioni paramenti murari interni Condizioni di falda: oscillazioni delle pressioni interstiziali possono comportare significative ricadute sulla capacità portante complessiva D. Alberti - Aspetti geotecnici connessi con il recupero delle case coloniche della Realtá Pontina Pagina 20
  • 21. Verifiche di stabilità sistema di fondazione-terreno Tipologia 1 (2 piani) • Carichi agenti in fondazione sono stimati in funzione delle caratteristiche strutturali e sono compatibili con le tipologie strutturali individuate FONDAZ. PARAMENTI MURARI “PERIMETRALI” FONDAZ. PARAMENTI MURARI “INTERNI” Qmin = 64 kPa Qmax = 115 kPa Qmin = 128 kPa Qmax = 135 kPa D. Alberti - Aspetti geotecnici connessi con il recupero delle case coloniche della Realtá Pontina Pagina 21 Prospetto Piano Terra Primo Piano TIPOLOGIA 1 • Numero vani: 5 • Numero <<poste>> stalla:10 • Superficie copertura mq.: 200 • Cubatura mc.: 1132
  • 22. VERIFICHE DI STABILITÀ Fondazione dei paramenti murari “interni”; condizioni di falda • Falda Profonda (10m) • Condizioni di Attenzione con ’ = 23-24 cioè per fabbricati sul terreno LAT-LAH • Risalita falda a P.C. (0m) • Diminuzione qlim e qamm • Condizioni di Attenzione con ’ = 30-31 cioè per fabbricati sul terreno DSL D. Alberti - Aspetti geotecnici connessi con il recupero delle case coloniche della Realtá Pontina Pagina 22
  • 23. VERIFICHE DI STABILITÀ Fondazione dei paramenti murari “perimetrali”; condizioni di falda • Falda Profonda (10m) • Condizioni di Attenzione con ’ = 21-26 • 21 (Corpo secondario); LAT-LAH • 26 (Corpo principale); AL • Risalita falda a P.C. (0m) • Diminuzione qlim e qamm • Condizioni di Attenzione con ’ = 28-32.5 • 28 (Corpo secondario); AL • 32.5 (Corpo principale); DSL D. Alberti - Aspetti geotecnici connessi con il recupero delle case coloniche della Realtá Pontina Pagina 23
  • 24. Risultati delle analisi  Le analisi preliminari confermano come nell’ambito della stessa tipologia edilizia, le fondazioni a sacco siano sottoposte a tassi di lavoro differenti a cui competono condizioni di stabilità geotecniche variabili  In presenza di terreni argillosi maggiormente scadenti e soprattutto per effetto di variazioni del regime delle acque sotterranee, si possono manifestare risposte geotecniche marcatamente differenti per i vari appoggi che potrebbero dar luogo a cedimenti delle fondazioni incompatibili con la funzionalità e la sicurezza della sovrastruttura  Le analisi effettuate sono utili a favorire confronti tra i differenti ambienti geotecnici che caratterizzano la Pianura Pontina e ad individuare le zone di maggiore complessità che risultano sicuramente meritevoli di specifici ulteriori approfondimenti D. Alberti - Aspetti geotecnici connessi con il recupero delle case coloniche della Realtá Pontina Pagina 24
  • 25. VULNERABILITÀ GEOTECNICA DELLE CASE COLONICHE D. Alberti - Aspetti geotecnici connessi con il recupero delle case coloniche della Realtá Pontina Pagina 25
  • 26. CONCLUSIONI Nella Tesi sono stati individuati i principali aspetti geotecnici connessi con il recupero delle case coloniche presenti nella Pianura Pontina Attraverso l’implementazione di una originale metodologia di rilievo e classificazione, le differenti tipologie costruttive dei casolari presenti sul territorio sono state correlate alle caratteristiche geotecniche dei terreni di fondazione in un’area di studio tipica dell’area pontina per caratteristiche geotecniche dei terreni e condizioni di falda Le verifiche di stabilità hanno permesso di analizzare il comportamento geotecnico delle fondazioni a “sacco” in funzione dei fattori geotecnici, idraulici e geometrici preventivamente definiti e di individuare le zone della Pianura Pontina in cui il problema del recupero delle case coloniche può risultare maggiormente complesso e meritevole di soluzioni tecniche specifiche D. Alberti - Aspetti geotecnici connessi con il recupero delle case coloniche della Realtá Pontina Pagina 26
  • 27. D. Alberti - Aspetti geotecnici connessi con il recupero delle case coloniche della Realtá Pontina Pagina 27