CURVET | http://www.curvet.it/ - Il rumore è fra le principali cause del peggioramento della qualità della vita. La principale causa del rumore in ambito urbano è senz'altro il traffico stradale. I costi sociali causati dall'inquinamento acustico sono stimati tra lo 0,2% e il 2% del PIL. Vantaggi delle barriere in vetro: garantiscono il massimo isolamento acustico portando il rumore al di sotto del limite dei 40 dB previsto dalla legge. Sono trasparenti quindi hanno un basso impatto estetico Eliminano i pericoli di incendio in caso di incidente. Hanno un'elevata affidabilità e durabilità nel tempo. Hanno bassi costi di manutenzione. Sono sicure perché realizzate con vetri temprati e/o stratificati.
CURVET | http://www.curvet.it/ - Il rumore è fra le principali cause del peggioramento della qualità della vita. La principale causa del rumore in ambito urbano è senz'altro il traffico stradale. I costi sociali causati dall'inquinamento acustico sono stimati tra lo 0,2% e il 2% del PIL. Vantaggi delle barriere in vetro: garantiscono il massimo isolamento acustico portando il rumore al di sotto del limite dei 40 dB previsto dalla legge. Sono trasparenti quindi hanno un basso impatto estetico Eliminano i pericoli di incendio in caso di incidente. Hanno un'elevata affidabilità e durabilità nel tempo. Hanno bassi costi di manutenzione. Sono sicure perché realizzate con vetri temprati e/o stratificati.
Deliberazione di Giunta n. - Osservazioni contro Centraline IdroelettricheCividale Civica
La #Giunta comunale stoppa il progetto di due centraline idroelettriche sul #Natisone, posizionate nella "Buffer Zone" Unesco.
Giudicate "in contrasto con gli strumenti di gestione del territorio vigenti in Comune".
| #civi | #cividalecivica | #centralina | #PRG | #FVG |
| #civi | #cividalecivica | #centralina | #PRG | #FVG |
Italcementi interrogazioni al parlamento europeo sullPino Ciampolillo
L’AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE N 693 DEL 18 LUGLIO 2008 CHE HA VISTO COME RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO L’ARCHITETTO CANNOVA GIANFRANCO, CON LA QUALE LA ITALCEMENTI AVANZA RICHIESTA DI RINNOVO NON PUO’ TROVARE ACCOGLIMENTO IN QUANTO IL DECRETO SU CUI SI CHIEDE IL RINNOVO E’ DECADUTO SIN DAL 17 LUGLIO 2010 PER INOSSERVANZA DELLE PRESCRIZIONI INSERITE NEL DECRETO 693 18 LUGLIO 2008
LA CONFERMA DI QUANTO SOPRA SI EVINCE DALLA CONVOCAZIONE DI UN TAVOLO TECNICO PER IL GIORNO 09/06/2011 ALLE ORE 11 DEL SERVIZIO 2 VIA VAS DIRETTO DAL DOTTOR NATALE ZUCCARELLO .
IL TAVOLO TECNICO CONVOCATO DAL DIRIGENTE RESPONSABILE DR NATALE ZUCCARELLO AVEVA IL COMPITO DI: “verificare se la societa’ italcementi s.p.a. ha provveduto a dare corso alla attuazione delle prescrizioni contenute nel decreto di riferimento “
QUINDI NON SI PUO’ AVANZARE UNA RICHIESTA DI RINNOVO SU UN DECRETO CHE NON ESISTE
NON RISULTANDO ALCUN INTERVENTO VOLTO AD UNIFORMARSI ALLE PREVISIONI DELLA AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE CONCESSA NEL 2008, COMPORTA UNA GRAVE RESPONSABILITA’ PER L’AITALCEMENTI S.p.a. CHE HA CONTINUATO AD UTILIZZARE UN IMPIANTO ALTAMENTE INQUINANTE E NOCIVO PER LA SALUTE DEI CITTADINI, OLTRE AD ESSERE FORIERA DI RESPONSABILITA’ ANCHE PER L’AMMINISTRAZIONE REGIONALE PER I SUOI AGENTI CHE RIMANENDO INERTI SONO SOLIDAMENTE RESPONSABILI CON LA ITALCEMENTI S.p.a., PER I DANNI ALLA SALUTE DEI CITTADINI.
NON RISULTA CHE L’AMMINISTRAZIONE ABBIA MAI EFFETTUATO ALCUN CONTROLLO IN ORDINE ALL’ADEMPIMENTO DELLE PRESCRIZIONI IMPOSTE NEI TERMINI PREVISTI DALL’A.I.A.
Sempre in merito alla procedura A.I.A.
Il 9 febbraio 2007 protocollo 10741 il 2° servizio VIA VAS nel rispondere a quanto richiesto con nota prot arta 75686 del 2.11.206 della ITALCEMENTI tendente ad ottenere L’AUTORIZZAIONE INTEGRATA AMBIENTALE comunicava alla ITALCEMENTI che la richiesta avanzata doveva essere sottoposta a procedura di Valutazione Di Impatto Ambientale
La comunicazione a firma del
Dirigente responsabile del servizio 2° VIA-VAS ingegnere VINCENZO SANSONE
Nella conferenza dei servizi del 21.11.2007 il responsabile del procedimento architetto CANNOVA GIANFRANCO comunica i presenti di “ aver ricevuto una nota 2132 del 20.11.07 col quale si informa che la pratica di V.I.A. e’ in fase istruttoria e che sarà cura dell’U.O. trasmettere le risultanze alla conclusione del procedimento”
Nella conferenza dei servizi del 31.1.2008 il responsabile del procedimento architetto CANNOVA GIANFRANCO comunica i presenti di “ aver ricevuto una nota 138 del 25.01.08 col quale si informa che la pratica di V.I.A. e’ in fase istruttoria e che sarà cura dell’U.O. trasmettere le risultanze alla conclusione del procedimento”
La Italcementi chiede “ di rilasciare l’Autorizzazione Integrata Ambientale relativo all’impianto attuale includendo il coke di petrolio, ad esclusione della conversione tecnologica da via semisecca a via secca che
Brochure con il programma della giornata formativa "Gli aspetti sociali dell'ADHD: buone prassi dall'infanzia all'adolescenza" in programma a ottobre a La Spezia
Deliberazione di Giunta n. - Osservazioni contro Centraline IdroelettricheCividale Civica
La #Giunta comunale stoppa il progetto di due centraline idroelettriche sul #Natisone, posizionate nella "Buffer Zone" Unesco.
Giudicate "in contrasto con gli strumenti di gestione del territorio vigenti in Comune".
| #civi | #cividalecivica | #centralina | #PRG | #FVG |
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Italcementi interrogazioni al parlamento europeo sullPino Ciampolillo
L’AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE N 693 DEL 18 LUGLIO 2008 CHE HA VISTO COME RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO L’ARCHITETTO CANNOVA GIANFRANCO, CON LA QUALE LA ITALCEMENTI AVANZA RICHIESTA DI RINNOVO NON PUO’ TROVARE ACCOGLIMENTO IN QUANTO IL DECRETO SU CUI SI CHIEDE IL RINNOVO E’ DECADUTO SIN DAL 17 LUGLIO 2010 PER INOSSERVANZA DELLE PRESCRIZIONI INSERITE NEL DECRETO 693 18 LUGLIO 2008
LA CONFERMA DI QUANTO SOPRA SI EVINCE DALLA CONVOCAZIONE DI UN TAVOLO TECNICO PER IL GIORNO 09/06/2011 ALLE ORE 11 DEL SERVIZIO 2 VIA VAS DIRETTO DAL DOTTOR NATALE ZUCCARELLO .
IL TAVOLO TECNICO CONVOCATO DAL DIRIGENTE RESPONSABILE DR NATALE ZUCCARELLO AVEVA IL COMPITO DI: “verificare se la societa’ italcementi s.p.a. ha provveduto a dare corso alla attuazione delle prescrizioni contenute nel decreto di riferimento “
QUINDI NON SI PUO’ AVANZARE UNA RICHIESTA DI RINNOVO SU UN DECRETO CHE NON ESISTE
NON RISULTANDO ALCUN INTERVENTO VOLTO AD UNIFORMARSI ALLE PREVISIONI DELLA AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE CONCESSA NEL 2008, COMPORTA UNA GRAVE RESPONSABILITA’ PER L’AITALCEMENTI S.p.a. CHE HA CONTINUATO AD UTILIZZARE UN IMPIANTO ALTAMENTE INQUINANTE E NOCIVO PER LA SALUTE DEI CITTADINI, OLTRE AD ESSERE FORIERA DI RESPONSABILITA’ ANCHE PER L’AMMINISTRAZIONE REGIONALE PER I SUOI AGENTI CHE RIMANENDO INERTI SONO SOLIDAMENTE RESPONSABILI CON LA ITALCEMENTI S.p.a., PER I DANNI ALLA SALUTE DEI CITTADINI.
NON RISULTA CHE L’AMMINISTRAZIONE ABBIA MAI EFFETTUATO ALCUN CONTROLLO IN ORDINE ALL’ADEMPIMENTO DELLE PRESCRIZIONI IMPOSTE NEI TERMINI PREVISTI DALL’A.I.A.
Sempre in merito alla procedura A.I.A.
Il 9 febbraio 2007 protocollo 10741 il 2° servizio VIA VAS nel rispondere a quanto richiesto con nota prot arta 75686 del 2.11.206 della ITALCEMENTI tendente ad ottenere L’AUTORIZZAIONE INTEGRATA AMBIENTALE comunicava alla ITALCEMENTI che la richiesta avanzata doveva essere sottoposta a procedura di Valutazione Di Impatto Ambientale
La comunicazione a firma del
Dirigente responsabile del servizio 2° VIA-VAS ingegnere VINCENZO SANSONE
Nella conferenza dei servizi del 21.11.2007 il responsabile del procedimento architetto CANNOVA GIANFRANCO comunica i presenti di “ aver ricevuto una nota 2132 del 20.11.07 col quale si informa che la pratica di V.I.A. e’ in fase istruttoria e che sarà cura dell’U.O. trasmettere le risultanze alla conclusione del procedimento”
Nella conferenza dei servizi del 31.1.2008 il responsabile del procedimento architetto CANNOVA GIANFRANCO comunica i presenti di “ aver ricevuto una nota 138 del 25.01.08 col quale si informa che la pratica di V.I.A. e’ in fase istruttoria e che sarà cura dell’U.O. trasmettere le risultanze alla conclusione del procedimento”
La Italcementi chiede “ di rilasciare l’Autorizzazione Integrata Ambientale relativo all’impianto attuale includendo il coke di petrolio, ad esclusione della conversione tecnologica da via semisecca a via secca che
Brochure con il programma della giornata formativa "Gli aspetti sociali dell'ADHD: buone prassi dall'infanzia all'adolescenza" in programma a ottobre a La Spezia
Nella tarda mattinata di lunedì 16 dicembre 2019 il "Comitato No Biodigestore Saliceti", insieme ai comitati "Sarzana che Botta!" e ad "Acqua Bene Comune", ha partecipato alla Terza Audizione in IV Commissione Ambiente della Liguria. All'Audizione erano presenti anche i Comitati Spezzini.
Osservazioni sul Piano di Emergenza Esterna di PanigagliaClaudia Bertanza
L’associazione Posidonia ha inviato al Prefetto della Spezia le Osservazioni al Piano di Emergenza Esterna del rigassificatore di Panigaglia, osservazioni sottoscritte anche da Legambiente e Italia Nostra. Trovate il testo allegato.
Vorremmo ancora una volta precisare che non siamo contrari alla presenza di un impianto industriale nel Comune di Porto Venere, non pensiamo si debba vivere di solo turismo o che l’unica possibilità per la baia di Panigaglia sia installarvi l’ennesimo porticciolo. Quello cui siamo contrari è la presenza nella baia e in generale nel golfo di un impianto Seveso di categoria superiore, ad alto rischio di incidente rilevante.
Lo stabilimento della GNL Italia è stato autorizzato circa 50 anni fa, quando non c’erano le normative di oggi e c’era una diversa sensibilità nei confronti dei cittadini e dell’ambiente accompagnata da una distorta idea di futuro. Con l’evolversi della legislazione europea e italiana è diventato sempre più difficile conciliare questo impianto e i suoi annessi (la nave gasiera e il metanodotto che percorre le colline che fanno da cornice al golfo), con le numerosissime attività che insistono in questo spazio ristretto e così densamente abitato.
Questo impianto collide con tutte le numerose altre attività presenti nel golfo, dal porto mercantile a quello militare, dalla stazione crocieristica ai cantieri nautici, dai porticcioli ai battelli di servizio e così via
Le Osservazioni sono state costruite proprio mettendo in evidenza il territorio in cui è inserito lo stabilimento, la popolazione residente e quella fluttuante, trattandosi di zona altamente turistica, e gli studi sull’emergenza climatica che ci danno la certezza di precipitazioni e fulminazioni sempre più violente.
Soprattutto si è messa in evidenza la mancanza di informazione alla popolazione anche se i vari Decreti Legislativi che si sono succeduti fin dall’approvazione della prima direttiva europea cosiddetta Seveso, recepita in Italia nel 1988, hanno sempre messo come punto centrale il coinvolgimento della popolazione. Riguardo a questo impianto tale coinvolgimento non c’è mai stato e si è sempre preferito lasciare i cittadini all’oscuro e inconsapevoli non solo dei rischi che corrono ma anche dei comportamenti di autoprotezione da mettere in atto in caso di incidente.
Proprio per favorire una maggiore e più approfondita informazione alla popolazione è chiesto in premessa che, come consentito dalla legge, il termine per produrre osservazioni venga posticipato.
Dello stesso tenore sono le numerosissime mail che stanno arrivando al Prefetto e speriamo venga accolta la richiesta.
Comitato Biodigestore Saliceti, le ragioni del NOClaudia Bertanza
Relazione presentata dal Comitato No Biodigestore Saliceti
all’attenzione della Commissione IV Ambiente e Territorio della Regione Liguria il giorno 17 luglio e che illustra i MOTIVI DEL NO al progetto di biodigestore a Saliceti.
Antenne petizione proposte su via falcinello e piano antenne
1. Sarzana,
9/1/2015
Comitato
Sarzana,
che
botta!
Al
Sindaco
di
Sarzana
Alessio
Cavarra
Oggetto:
Petizione
su
installazione
ripetitore
Telecom/Vodafone
in
via
Falcinello
e
controlli
su
inquinamento
elettromagnetico
(ex
art.
40
Statuto
Comunale)
La
decisione
dei
due
operatori
della
telefonia,
Telecom
e
Vodafone,
d’installare
un
nuovo
ripetitore
(stazione
radio
base)
a
Sarzana
in
via
Falcinello
in
un’area
che
conta
già
la
presenza
di
altre
installazioni,
ci
induce
a
rivolgerci
a
Lei
per
presentarle
nostre
considerazioni
e
proposte.
Innanzitutto
dobbiamo
lamentare
come
la
popolazione
residente,
perfino
quella
confinante
con
l’impianto
in
progetto,
sia
stata
tenuta
per
tre
mesi
all’oscuro
della
pratica
all’esame
degli
uffici
comunali
fin
dal
luglio
scorso,
ben
sapendo
l’allarme
che
tali
installazioni
provocano
sotto
il
profilo
della
precauzione
nella
tutela
della
salute
pubblica.
Tale
disinformazione
è
in
palese
violazione
con
la
prima
finalità
del
Protocollo
d‘intesa
sottoscritto
dall’ANCI
(Associazione
nazionale
dei
Comuni
italiani
alla
quale
Sarzana
aderisce)
e
il
Ministero
delle
Comunicazioni
il
17
dicembre
2003,
sempre
ignorato
dalle
Amministrazioni
sarzanesi:
“verificare
e
garantire
l’informazione,
il
monitoraggio,
il
controllo,
la
razionalizzazione
e
gli
interventi
….
al
fine
di
contribuire
alla
tutela
dell’ambiente
e
della
popolazione
dall’esposizione
ai
campi
elettrici,
magnetici
ed
elettromagnetici”.
In
secondo
luogo
si
vorrebbe
conoscere
il
motivo
tecnico
della
concentrazione
di
tali
impianti
in
una
zona
assai
circoscritta
in
linea
d’aria
(Monte
D’Armolo,
Stadio,
Pallodola,
presidio
Enel
e
ora
via
Falcinello),
tra
l’altro
sottoposta
in
larga
parte
a
vincolo
paesistico.
Si
vorrebbe
anche
conoscere
(e
per
questo
abbiamo
presentato
specifica
richiesta
agli
uffici)
sulla
base
di
quale
documentazione
la
Commissione
paesistica
comunale
abbia
rilasciato
per
ben
due
volte
parere
favorevole
all’installazione,
quando
la
stessa
documentazione
è
risultata
largamente
insufficiente
per
la
Sovrintendenza
regionale
al
paesaggio.
Da
una
Commissione
comunale
ci
si
attenderebbe
una
maggiore
sensibilità
e
rigore
nella
tutela
del
paesaggio.
Alla
luce
di
queste
osservazioni
formuliamo
a
Lei
le
seguenti
proposte:
1) Incaricare
gli
uffici
comunali
e
l’Arpal
di
realizzare
e
rendere
pubblica
una
mappa
completa
delle
installazioni
emananti
radiazioni
elettromagnetiche
presenti
nel
territorio
comunale
e
nei
terreni
dei
Comuni
confinanti.
2) Incaricare
Arpal
di
effettuare
un
monitoraggio
periodico
dell’inquinamento
elettromagnetico
in
vari
punti
del
territorio
comunale,
alle
diverse
altezze
delle
2. abitazioni,
con
particolare
riferimento
alle
zone
che
si
trovano
alla
confluenza
dei
raggi
di
irradiazione
degli
impianti
esistenti
soprattutto
nelle
ore
di
maggior
traffico
telefonico.
3) Di
dotare
entro
il
2015
il
Comune
di
Sarzana
di
un
“Piano
delle
antenne”
sempre
negato
dalle
Amministrazioni
precedenti.
4) Di
fare
proprie,
dandone
puntuale
applicazione
in
tutti
i
suoi
punti,
finalità
e
impegni
contemplati
nel
protocollo
d’intesa
stipulato
in
data
17
dicembre
2003
tra
il
Ministero
delle
Telecomunicazioni
e
l’ANCI
con
particolare
riferimento
alla
costante
informazione
delle
popolazioni
ai
fini
della
tutela
della
salute.
Si
porgono
cordiali
saluti
Per
il
direttivo
del
Comitato
Sarzana,
che
botta!
f.to
La
presidente
Roberta
Mosti