Avellino ha raggiunto alla data odierna il numero record di 75 sforamenti dei limiti di polveri sottili nell’anno 2020, ben oltre la soglia massima di 35 per anno prevista dalla normativa italiana (D.Lgs.155/2010). Non c’è città capoluogo in Campania che abbia situazione peggiore, non Napoli, non Caserta, Salerno, Benevento né altre città oggetto di attenzione come Solofra e Acerra
È bene essere chiari: di inquinamento ci si ammala e si muore. Sono innumerevoli ormai le evidenze mediche e scientifiche in materia, a partire dai richiami dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Si tratta di scorie ambientali contenenti metalli pesanti, ossidi di azoto e altri inquinanti identificati come pericolosi per la salute umana.
L'area di Avellino è inquinata, di aria inquinata ci si ammala e si muore.
Subito le centraline contro lo smog, il primo passo per ridurre le polveri sottili.
INCONTRO CON IL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA DI AVELLINO, DOTT. DOMENICO AIROMA
Comunicato stampa - Avellino, 29 luglio 2021
Rendiamo noto che – oggi 29 luglio 2021 – abbiamo partecipato ad un incontro con il Procuratore della Repubblica di Avellino, Dott. Domenico Airoma, circa la situazione di inquinamento ad Avellino e nella Valle del Sabato che genera forti preoccupazioni in termini ambientali, di salute pubblica e di rispetto della legalità. Non dimentichiamo che Avellino è la città con l'aria più inquinata di tutto il Centro Sud nel 2020 (la settima in assoluto in tutta Italia), con livelli di sforamento delle polveri sottili che da anni superano le soglie massime consentite dalla legge italiana.
Avellino ha raggiunto alla data odierna il numero record di 75 sforamenti dei limiti di polveri sottili nell’anno 2020, ben oltre la soglia massima di 35 per anno prevista dalla normativa italiana (D.Lgs.155/2010). Non c’è città capoluogo in Campania che abbia situazione peggiore, non Napoli, non Caserta, Salerno, Benevento né altre città oggetto di attenzione come Solofra e Acerra
È bene essere chiari: di inquinamento ci si ammala e si muore. Sono innumerevoli ormai le evidenze mediche e scientifiche in materia, a partire dai richiami dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Si tratta di scorie ambientali contenenti metalli pesanti, ossidi di azoto e altri inquinanti identificati come pericolosi per la salute umana.
L'area di Avellino è inquinata, di aria inquinata ci si ammala e si muore.
Subito le centraline contro lo smog, il primo passo per ridurre le polveri sottili.
INCONTRO CON IL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA DI AVELLINO, DOTT. DOMENICO AIROMA
Comunicato stampa - Avellino, 29 luglio 2021
Rendiamo noto che – oggi 29 luglio 2021 – abbiamo partecipato ad un incontro con il Procuratore della Repubblica di Avellino, Dott. Domenico Airoma, circa la situazione di inquinamento ad Avellino e nella Valle del Sabato che genera forti preoccupazioni in termini ambientali, di salute pubblica e di rispetto della legalità. Non dimentichiamo che Avellino è la città con l'aria più inquinata di tutto il Centro Sud nel 2020 (la settima in assoluto in tutta Italia), con livelli di sforamento delle polveri sottili che da anni superano le soglie massime consentite dalla legge italiana.
3 Common - Orientarsi con e senza bussola tra dati e informazioni su salute, ...Rosy Battaglia
Le slides per la terza giornata di Common, Scuola nazionale di cittadinanza monitorante tenutasi ad Avigliana dal 22 al 25 giugno 2017 "Orientarsi con e senza bussola rra i dati e le informazioni su salute, sanità e ambiente".
"Il 2020 è stato un anno che difficilmente dimenticheremo. Eppure, anche nella crisi dovuta all'epidemia in atto, il Comune di Aprilia si è confermato capace di gestire l'attività ordinaria, accanto alle azioni non preventivate per contrastare o mitigare gli effetti del Coronavirus".
Con queste parole il Sindaco di Aprilia Antonio Terra presenta il Report sull'Attività amministrativa 2020, un documento che - come lo scorso anno - ha lo scopo di illustrare, settore per settore, tutte le azioni e le iniziative messe in atto dall'Amministrazione comunale.
Analisi sui terreni insufficienti, progetti di bonifica assenti, nessuno risanamento delle falde, dati epidemiologici preoccupanti. Legambiente denuncia tutte le questioni ancora irrisolte della Terra dei Fuochi ad un anno dalla messa in vigore della legge
Presentazione utilizzata il 26 settembre 2023, in occasione del seminario online "Parliamo di aria pulita" organizzato da Fispmed onlus e Osservatorio Euro Mediterraneo e Mar Nero.
Bicocca ha promosso l’attivazione di un nuovo sistema di gestione dei rifiuti urbani caratterizzato da isole centralizzate per la raccolta differenziata. Inoltre, il processo ha visto l’eliminazione di tutti i cestini della raccolta indifferenziata dagli uffici e dai laboratori. In questi spazi è stato posizionato un apposito contenitore destinato unicamente alla raccolta della carta. Parte integrante del nuovo sistema di gestione dei rifiuti in Ateneo è l’applicazione per smartphone e tablet “PolApp”, sviluppata appositamente per il progetto, che permette il monitoraggio delle isole e la segnalazione in tempo reale della qualità della RD. Completano la progettualità l'installazione di 14 erogatori di acqua di rete e la distribuzione di 6000 borracce che garantiscono l'erogazione di circa 250.000 litri/anno limitando i rifiuti plastici.
Brochure con il programma della giornata formativa "Gli aspetti sociali dell'ADHD: buone prassi dall'infanzia all'adolescenza" in programma a ottobre a La Spezia
3 Common - Orientarsi con e senza bussola tra dati e informazioni su salute, ...Rosy Battaglia
Le slides per la terza giornata di Common, Scuola nazionale di cittadinanza monitorante tenutasi ad Avigliana dal 22 al 25 giugno 2017 "Orientarsi con e senza bussola rra i dati e le informazioni su salute, sanità e ambiente".
"Il 2020 è stato un anno che difficilmente dimenticheremo. Eppure, anche nella crisi dovuta all'epidemia in atto, il Comune di Aprilia si è confermato capace di gestire l'attività ordinaria, accanto alle azioni non preventivate per contrastare o mitigare gli effetti del Coronavirus".
Con queste parole il Sindaco di Aprilia Antonio Terra presenta il Report sull'Attività amministrativa 2020, un documento che - come lo scorso anno - ha lo scopo di illustrare, settore per settore, tutte le azioni e le iniziative messe in atto dall'Amministrazione comunale.
Analisi sui terreni insufficienti, progetti di bonifica assenti, nessuno risanamento delle falde, dati epidemiologici preoccupanti. Legambiente denuncia tutte le questioni ancora irrisolte della Terra dei Fuochi ad un anno dalla messa in vigore della legge
Presentazione utilizzata il 26 settembre 2023, in occasione del seminario online "Parliamo di aria pulita" organizzato da Fispmed onlus e Osservatorio Euro Mediterraneo e Mar Nero.
Bicocca ha promosso l’attivazione di un nuovo sistema di gestione dei rifiuti urbani caratterizzato da isole centralizzate per la raccolta differenziata. Inoltre, il processo ha visto l’eliminazione di tutti i cestini della raccolta indifferenziata dagli uffici e dai laboratori. In questi spazi è stato posizionato un apposito contenitore destinato unicamente alla raccolta della carta. Parte integrante del nuovo sistema di gestione dei rifiuti in Ateneo è l’applicazione per smartphone e tablet “PolApp”, sviluppata appositamente per il progetto, che permette il monitoraggio delle isole e la segnalazione in tempo reale della qualità della RD. Completano la progettualità l'installazione di 14 erogatori di acqua di rete e la distribuzione di 6000 borracce che garantiscono l'erogazione di circa 250.000 litri/anno limitando i rifiuti plastici.
Similar to Sarzana che botta: petizione sui campi elettromagnetici (20)
Brochure con il programma della giornata formativa "Gli aspetti sociali dell'ADHD: buone prassi dall'infanzia all'adolescenza" in programma a ottobre a La Spezia
Nella tarda mattinata di lunedì 16 dicembre 2019 il "Comitato No Biodigestore Saliceti", insieme ai comitati "Sarzana che Botta!" e ad "Acqua Bene Comune", ha partecipato alla Terza Audizione in IV Commissione Ambiente della Liguria. All'Audizione erano presenti anche i Comitati Spezzini.
Osservazioni sul Piano di Emergenza Esterna di PanigagliaClaudia Bertanza
L’associazione Posidonia ha inviato al Prefetto della Spezia le Osservazioni al Piano di Emergenza Esterna del rigassificatore di Panigaglia, osservazioni sottoscritte anche da Legambiente e Italia Nostra. Trovate il testo allegato.
Vorremmo ancora una volta precisare che non siamo contrari alla presenza di un impianto industriale nel Comune di Porto Venere, non pensiamo si debba vivere di solo turismo o che l’unica possibilità per la baia di Panigaglia sia installarvi l’ennesimo porticciolo. Quello cui siamo contrari è la presenza nella baia e in generale nel golfo di un impianto Seveso di categoria superiore, ad alto rischio di incidente rilevante.
Lo stabilimento della GNL Italia è stato autorizzato circa 50 anni fa, quando non c’erano le normative di oggi e c’era una diversa sensibilità nei confronti dei cittadini e dell’ambiente accompagnata da una distorta idea di futuro. Con l’evolversi della legislazione europea e italiana è diventato sempre più difficile conciliare questo impianto e i suoi annessi (la nave gasiera e il metanodotto che percorre le colline che fanno da cornice al golfo), con le numerosissime attività che insistono in questo spazio ristretto e così densamente abitato.
Questo impianto collide con tutte le numerose altre attività presenti nel golfo, dal porto mercantile a quello militare, dalla stazione crocieristica ai cantieri nautici, dai porticcioli ai battelli di servizio e così via
Le Osservazioni sono state costruite proprio mettendo in evidenza il territorio in cui è inserito lo stabilimento, la popolazione residente e quella fluttuante, trattandosi di zona altamente turistica, e gli studi sull’emergenza climatica che ci danno la certezza di precipitazioni e fulminazioni sempre più violente.
Soprattutto si è messa in evidenza la mancanza di informazione alla popolazione anche se i vari Decreti Legislativi che si sono succeduti fin dall’approvazione della prima direttiva europea cosiddetta Seveso, recepita in Italia nel 1988, hanno sempre messo come punto centrale il coinvolgimento della popolazione. Riguardo a questo impianto tale coinvolgimento non c’è mai stato e si è sempre preferito lasciare i cittadini all’oscuro e inconsapevoli non solo dei rischi che corrono ma anche dei comportamenti di autoprotezione da mettere in atto in caso di incidente.
Proprio per favorire una maggiore e più approfondita informazione alla popolazione è chiesto in premessa che, come consentito dalla legge, il termine per produrre osservazioni venga posticipato.
Dello stesso tenore sono le numerosissime mail che stanno arrivando al Prefetto e speriamo venga accolta la richiesta.
Comitato Biodigestore Saliceti, le ragioni del NOClaudia Bertanza
Relazione presentata dal Comitato No Biodigestore Saliceti
all’attenzione della Commissione IV Ambiente e Territorio della Regione Liguria il giorno 17 luglio e che illustra i MOTIVI DEL NO al progetto di biodigestore a Saliceti.
Sarzana che botta: petizione sui campi elettromagnetici
1. Associazione Comitato Sarzana, che botta!
Al presidente del Consiglio comunale
Damiano Lorenzini
Ai Consiglieri comunali
e p. c. Al sindaco Alessio Cavarra
all’assessore Ambiente Massimo Baudone
Sarzan
Oggetto: Campi elettromagnetici e studi internazionali su gravi rischi per la salute
Petizione ai sensi dell'art. 40 dello Statuto Comunale
Il 18 luglio scorso avevamo scritto al sindaco Alessio Cavarra una lettera per richiamarlo alle
sue responsabilità in materia di tutela della salute dei cittadini e per proporgli di rivedere il
Piano delle Antenne, basandolo su rilevamenti dell’inquinamento elettromagnetico attuale. Gli
scarsissimi rilevamenti effettuati da Arpal tra il 2007 e il 2014, riprodotti nel rapporto
ambientale dalla società Ambiente di Carrara, non tengono neppure conto delle
implementazioni e potenziamento degli impianti di via Landinelli, dello Stadio e delle
Missioni, tre siti fortemente delicati per la presenza di campi gioco per giovanissimi (Berghini
e Luperi), per la vicinanza di scuole (Pavone e Liceo) e, nel caso del Centro Storico,
densamente abitato, dove insiste anche un ripetitore TV oltre alle antenne di ben tre gestori,
per la presenza di una biblioteca. Vale la pena sottolineare che tali implementazioni e
potenziamenti sono avvenuti in epoca successiva alle misurazioni del 2014. La
documentazione è reperibile presso l’Ufficio Tecnico di codesto Comune. Non sono stati
effettuati da Arpal neppure i monitoraggi annuali obbligatori in virtù della legge regionale del
1999 per i ripetitori di via Landinelli. Né risulta che la società Ambiente abbia proceduto a
ulteriori rilevamenti, né, tanto meno – come si evince dalla relazione ambientale - a
simulazioni in base alla potenza dichiarata degli impianti.
Arpal da canto suo – come si legge nei documenti da noi acquisiti – ha lamentato di non
essere stata avvertita e quindi di non aver potuto partecipare alle misurazioni di
collaudo dei suddetti impianti, come da lei richiesto.
Nella stessa missiva del 18 luglio chiedevamo al sindaco di rendere pubblici dati aggiornati
sull’inquinamento e di procedere a Valutazione d’impatto ambientale del Piano Antenne,
coinvolgendo i cittadini. Davamo al sindaco la nostra disponibilità a collaborare, mettendo a
frutto le nostre conoscenze.
2. Sono trascorsi quattro mesi. Il Sindaco, come al solito, non si è degnato di una risposta.
Comprendiamo non abbia tempo d’informarsi sui siti scientifici per capire se le nostre
preoccupazioni relative ai rischi per la salute sono fondate. Poteva quanto meno attivare
l’ufficio ambiente del Comune e degnarci di una risposta circa la nostra denuncia della grave
carenza di dati sulle emissioni, anche in considerazione che codesto Comitato già nel gennaio
2015 aveva chiesto una approfondita campagna di rilevamenti come base per un serio Piano
delle Antenne.
Oggi alla luce della conferenza della scienziata Fiorella Belpoggi, una ricercatrice di fama
internazionale sulla materia, richiamiamo codesto Consiglio a farsi carico della tutela della
salute dei cittadini. La relazione della Belpoggi è ascoltabile sul sito del nostro Comitato.
La situazione è ben più allarmante del 2011 (anno degli allarmi della Agenzia Internazionale
di Ricerca sul Cancro). Nel 2015 centonovanta scienziati indipendenti hanno rivolto un
appello all’ONU per chiedere misure più stringenti per contrastare gli effetti dei campi
elettromagnetici.
Se fino al 2011 tali campi erano classificati come “possibili cancerogeni” (classe 2B), le
ricerche degli ultimi anni hanno portato gli scienziati a richiederne la classificazione come
“probabili cancerogeni” (classe 2°). Un vasto studio epidemiologico svedese e uno studio
francese hanno portato a concludere che siamo in presenza di cancerogeni certi.
Confidiamo che questo nostro appello sia occasione di riflessione per modificare (non
ritirare!) il Piano, fondandolo su misurazioni più attendibili, su simulazioni delle emissioni
alla massima potenza installata, sulla copertura del segnale nei vari quartieri, sulle indicazioni
di precauzione che vengono dal mondo scientifico e che la dottoressa Belpoggi ha richiamato e
che possono essere così sintetizzate:
Tenere le antenne lontano dai centri abitati, dai luoghi di aggregazione e dalle scuole;
incrementare la fibra ottica nei quartieri; sostituire il wi-fi nelle scuole e nelle biblioteche con
la rete, come stanno facendo a Bologna.
Alla luce dei nuovi fatti esposti (potenziamento di impianti in luoghi strategici non
considerato nel Piano adottato) e agli allarmi della scienza, invitiamo il Consiglio a valutare di
sottoporre a Valutazione Ambientale Strategica il Piano per avere la possibilità di introdurre
significative modifiche fondate su nuovi elementi tecnici.
Chiediamo anche che venga riscritto il Regolamento, oscenamente copiato dal Piano della
Spezia, fondandolo su nuove basi più scientifiche, contenute nelle proposte che abbiamo
allegato alle nostre Osservazioni, già depositate il 4 agosto, affinché prevalga l’interesse dei
3. cittadini e non dei gestori degli impianti.
Grazie per l’attenzione. Cordiali saluti.
Sarzana, 21.11.2017 Roberta Mosti – presidente Comitato Sarzana, che botta!