Verifiche effettuate delle pubbliche amministrazioni
in materia di valutazione di impatto acustico –
Logiche di analisi e verifica della documentazione
ricevuta
L’ufficio tecnico di una pubblica amministrazione che
riceve da parte di privati una valutazione di impatto acustico
effettua una verifica della documentazione mediante
un processo metodologico così sintetizzabile.
FASE 1 – Verifica dell’iscrizione all’albo dei tecnici
competenti in acustica, del tecnico che ha redatto la
valutazione di impatto acustico
In questa fase l’ufficio tecnico della p.a., in base al
documento che attesti l’iscrizione all’albo dei tecnici
competenti in acustica (allegato alla VIA), verifica se
il tecnico redattore della valutazione è regolarmente
iscritto all’albo regionale. Ciò avviene mediante l’accesso
sul sito web istituzionali delle Regioni dove sono
pubblicati gli elenchi.
FASE 2 – Verifica della presenza del certificato di taratura
della strumentazione utilizzata per la valutazione
di impatto acustico
In questa fase l’ufficio tecnico della p.a., verifica
che sia allegata alla VIA il certificato di taratura della
strumentazione utilizzata. I fonometri devono essere
di classe 1. Le misurazioni possono essere effettuate
utilizzando i fonometri in posizione fissa o
tenuto in mano. La taratura del calibratore e del sistema
strumentale non deve essere eseguita ad intervalli
non maggiori di due anni. La scelta della
strumentazione è legata alla strategia di misurazione
adottata e influisce sull’accuratezza del risultato
ottenuto.
FASE 3 – Verifica del rispetto dei contenuti minimi
previsti dalle norme vigenti per le diverse attività soggette
alla valutazione di impatto acustico
Tale fase è quella più importante, in cui l’ufficio tecnico
della p.a. verifica la rispondenza dell’elaborato
consegnatogli alla normativa vigente in materia di VIA
Le normative di settore specifiche per le varie attività.
Inoltre in allegato agli elaborati della VIA deve essere
presente la copia della carta di identità del tecnico
redattore. I contenuti minimi previsti dalle relative
norme di settore è possibile reperirli nell’e-book
di Ediltecnico “La valutazione di impatto acustico –
Contenuti e tecniche di redazione della valutazione di
impatto acustico per le varie attività ed opere infrastrutturali”
edito dalla Maggioli Editore. Pietro Salomone
Valutazione di impatto acustico, le nuove competenze del tecnico competente in acustica, articolo redatto da Ing. Pietro Salomone sulla rivista Ufficio Tecnico Maggioli
decreto regione liguria bonifica area centrale enel spMarco Grondacci
Decreto Dirigenziale Regione Liguria che approva la messa in sicurezza permanente dell'area di stoccaggio ceneri prodotte dalla centrale a carbone spezzina
Verifiche effettuate delle pubbliche amministrazioni
in materia di valutazione di impatto acustico –
Logiche di analisi e verifica della documentazione
ricevuta
L’ufficio tecnico di una pubblica amministrazione che
riceve da parte di privati una valutazione di impatto acustico
effettua una verifica della documentazione mediante
un processo metodologico così sintetizzabile.
FASE 1 – Verifica dell’iscrizione all’albo dei tecnici
competenti in acustica, del tecnico che ha redatto la
valutazione di impatto acustico
In questa fase l’ufficio tecnico della p.a., in base al
documento che attesti l’iscrizione all’albo dei tecnici
competenti in acustica (allegato alla VIA), verifica se
il tecnico redattore della valutazione è regolarmente
iscritto all’albo regionale. Ciò avviene mediante l’accesso
sul sito web istituzionali delle Regioni dove sono
pubblicati gli elenchi.
FASE 2 – Verifica della presenza del certificato di taratura
della strumentazione utilizzata per la valutazione
di impatto acustico
In questa fase l’ufficio tecnico della p.a., verifica
che sia allegata alla VIA il certificato di taratura della
strumentazione utilizzata. I fonometri devono essere
di classe 1. Le misurazioni possono essere effettuate
utilizzando i fonometri in posizione fissa o
tenuto in mano. La taratura del calibratore e del sistema
strumentale non deve essere eseguita ad intervalli
non maggiori di due anni. La scelta della
strumentazione è legata alla strategia di misurazione
adottata e influisce sull’accuratezza del risultato
ottenuto.
FASE 3 – Verifica del rispetto dei contenuti minimi
previsti dalle norme vigenti per le diverse attività soggette
alla valutazione di impatto acustico
Tale fase è quella più importante, in cui l’ufficio tecnico
della p.a. verifica la rispondenza dell’elaborato
consegnatogli alla normativa vigente in materia di VIA
Le normative di settore specifiche per le varie attività.
Inoltre in allegato agli elaborati della VIA deve essere
presente la copia della carta di identità del tecnico
redattore. I contenuti minimi previsti dalle relative
norme di settore è possibile reperirli nell’e-book
di Ediltecnico “La valutazione di impatto acustico –
Contenuti e tecniche di redazione della valutazione di
impatto acustico per le varie attività ed opere infrastrutturali”
edito dalla Maggioli Editore. Pietro Salomone
Valutazione di impatto acustico, le nuove competenze del tecnico competente in acustica, articolo redatto da Ing. Pietro Salomone sulla rivista Ufficio Tecnico Maggioli
decreto regione liguria bonifica area centrale enel spMarco Grondacci
Decreto Dirigenziale Regione Liguria che approva la messa in sicurezza permanente dell'area di stoccaggio ceneri prodotte dalla centrale a carbone spezzina
comitato salviamo i prati di Ranèe Bianzone: Denuncia commissioneeuropea esternaMatteo Barberi
La cava di Ranèe: lettera inviata alla commissione Europea, Leggi in particolare il p. 5. La denuncia è datata 20 giugno, non è aggiornata con la lettera di Elefanti dirigente Regione Lombardia
Piano aria copiato interrogazione claudia mannino 4 02066 3 ott 2013 Pino Ciampolillo
E' da un pò che in Sicilia non si respira più la stessa aria. Da Palermo a Gela, da Catania a Caltanisetta ci sono segnali di cambiamento che vengono dalla società civile, dai commercianti, dagli industriali che si ribellano contro la mafia e il pizzo. Anche la burocrazia regionale se n'è accorta. Per questo nel "Piano Regionale di Coordinamento per la tutela della qualità dell'aria", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, sono state introdotte importanti novità. Ora siamo più europei e lo conferma il rigido clima dell'isola. In più abbiamo un "bacino aerologico padano" e "piste ciclabili lungo gli argini dei fiummi e dei canali" presenti nei centri storici dei comuni siciliani. A leggere il piano in questione si può fare a meno anche dell'autonomia, dato che anche il Parlamento , l'Assemblea Regionale, è diventato un normale Consiglio regionale come quello del Veneto.
Lo Bello e Capilli nelle due audizioni a giustificazione del Piano copiato? Che ha prodotto "effetti" (amministrativi). Purtroppo, devo darvi la brutta notizia che avevano ragione. Il Piano copiato ha prodotto "effetti", e... che "effetti": ECCOLI !!!
a) D.A. 168/GAB del 18/09/2009 - zonizzazione metalli e IPA
b) D.A. 169/GAB del 18/09/2009 - zonizzazione ozono
MA, C'E' SEMPRE UN MA. PER LA LO BELLO E CAPILLI LA BRUTTA SORPRESA E' PER LORO; SE LEGGIAMO LE ZONIZZAZIONI (per brevità allego le "conclusioni", che già bastano e assuvecchiano), SCOPRIAMO CHE:
a) per quanto riguarda la zonizzazione dei metalli sul territorio regionale, a guardare la carta tematica riassuntiva, niente paura, tutto a posto, eccetto per i Comuni
sorpresa che leggerete: altro che aree a rischio (p.e. nella valle del Mela ci si può fare l'aerosol !!! (come al solito lo studio, oltre ai 3/4 di capitoli e paragrafi
riempitivI sulle solite generalità, conclude rimandando all'effettuazione di un altro studio per individuare - udite, udite - le aree critiche; vuoi vedere che ancora non se
ne sono accorti dove sono ?)
b) purtroppo, c'è sempre un purtroppo, in un altro allegato del Piano si afferma tutto l'opposto, con tonnellate/anno di metalli emessi in atmosfera, salvo a non dire
dove queste tonnellate si vanno a depositare (di sicuro chi ha scritto l'uno ha dimenticato cosa ha scritto nell'altro, e nessuno dei "redattori" si è letto i due
documenti)
c) per quanto riguarda l'ozono, leggerete nelle conclusioni l'ammissione che lo studio è carente e che si rimanda alla...previsione di un altro studio per identificare -
le correlazioni tra danno fogliare e le concentrazioni di ozono (come dire, altro giro, altra corsa).
INSOMMA, ALTRI PATERACCHI: TALE PIANO, TALI "EFFETTI", OVVIAMENTE SPECIALI !!!
CHI E' IL VOLONTARIO CHE SPIEGA ALLA LO BELLO DI EVITARE DI PARLARE, PER DECENZA ISTITUZIONALE, DEGLI EFFETTI DEL PIANO COPIATO?
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2013/11/blog-post_28.html
Risposta Accesso Atti Regione Lombardia 171103 riscontro documentazione r.432Ferdinando Alberti
Situazione dei progetti finanziati con fondi FSC, sia di competenza ministeriale che rientranti nel c.d. "Patto per la Lombardia, e con il Fondo di cui al comma 140 della legge di Bilancio 2017. A pagina 2 la Regione dice di aver rinunciato al fondo del comma 140 e non prevede il finanziamento del Collettore del Garda attraverso il "Patto per le Regioni".
Il verbale della Conferenza di servizi sull'InceneritoreEstensecom
Il verbale integrale della Conferenza di servizi sull'Inceneritore, dove si legge che il Comune di Ferrara ha dato parere favorevole e le relative prescrizioni chieste a Hera
Decreto 18 settembre 2001 - N. 468
Regolamento recante: "Programma nazionale di bonifica e ripristino ambientale".
(pubblicato nel Supplemento Ordinario n. 10/L alla Gazzetta Ufficiale italiana n. 13 del 16 gennaio 2002)
comitato salviamo i prati di Ranèe Bianzone: Denuncia commissioneeuropea esternaMatteo Barberi
La cava di Ranèe: lettera inviata alla commissione Europea, Leggi in particolare il p. 5. La denuncia è datata 20 giugno, non è aggiornata con la lettera di Elefanti dirigente Regione Lombardia
Piano aria copiato interrogazione claudia mannino 4 02066 3 ott 2013 Pino Ciampolillo
E' da un pò che in Sicilia non si respira più la stessa aria. Da Palermo a Gela, da Catania a Caltanisetta ci sono segnali di cambiamento che vengono dalla società civile, dai commercianti, dagli industriali che si ribellano contro la mafia e il pizzo. Anche la burocrazia regionale se n'è accorta. Per questo nel "Piano Regionale di Coordinamento per la tutela della qualità dell'aria", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, sono state introdotte importanti novità. Ora siamo più europei e lo conferma il rigido clima dell'isola. In più abbiamo un "bacino aerologico padano" e "piste ciclabili lungo gli argini dei fiummi e dei canali" presenti nei centri storici dei comuni siciliani. A leggere il piano in questione si può fare a meno anche dell'autonomia, dato che anche il Parlamento , l'Assemblea Regionale, è diventato un normale Consiglio regionale come quello del Veneto.
Lo Bello e Capilli nelle due audizioni a giustificazione del Piano copiato? Che ha prodotto "effetti" (amministrativi). Purtroppo, devo darvi la brutta notizia che avevano ragione. Il Piano copiato ha prodotto "effetti", e... che "effetti": ECCOLI !!!
a) D.A. 168/GAB del 18/09/2009 - zonizzazione metalli e IPA
b) D.A. 169/GAB del 18/09/2009 - zonizzazione ozono
MA, C'E' SEMPRE UN MA. PER LA LO BELLO E CAPILLI LA BRUTTA SORPRESA E' PER LORO; SE LEGGIAMO LE ZONIZZAZIONI (per brevità allego le "conclusioni", che già bastano e assuvecchiano), SCOPRIAMO CHE:
a) per quanto riguarda la zonizzazione dei metalli sul territorio regionale, a guardare la carta tematica riassuntiva, niente paura, tutto a posto, eccetto per i Comuni
sorpresa che leggerete: altro che aree a rischio (p.e. nella valle del Mela ci si può fare l'aerosol !!! (come al solito lo studio, oltre ai 3/4 di capitoli e paragrafi
riempitivI sulle solite generalità, conclude rimandando all'effettuazione di un altro studio per individuare - udite, udite - le aree critiche; vuoi vedere che ancora non se
ne sono accorti dove sono ?)
b) purtroppo, c'è sempre un purtroppo, in un altro allegato del Piano si afferma tutto l'opposto, con tonnellate/anno di metalli emessi in atmosfera, salvo a non dire
dove queste tonnellate si vanno a depositare (di sicuro chi ha scritto l'uno ha dimenticato cosa ha scritto nell'altro, e nessuno dei "redattori" si è letto i due
documenti)
c) per quanto riguarda l'ozono, leggerete nelle conclusioni l'ammissione che lo studio è carente e che si rimanda alla...previsione di un altro studio per identificare -
le correlazioni tra danno fogliare e le concentrazioni di ozono (come dire, altro giro, altra corsa).
INSOMMA, ALTRI PATERACCHI: TALE PIANO, TALI "EFFETTI", OVVIAMENTE SPECIALI !!!
CHI E' IL VOLONTARIO CHE SPIEGA ALLA LO BELLO DI EVITARE DI PARLARE, PER DECENZA ISTITUZIONALE, DEGLI EFFETTI DEL PIANO COPIATO?
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2013/11/blog-post_28.html
Risposta Accesso Atti Regione Lombardia 171103 riscontro documentazione r.432Ferdinando Alberti
Situazione dei progetti finanziati con fondi FSC, sia di competenza ministeriale che rientranti nel c.d. "Patto per la Lombardia, e con il Fondo di cui al comma 140 della legge di Bilancio 2017. A pagina 2 la Regione dice di aver rinunciato al fondo del comma 140 e non prevede il finanziamento del Collettore del Garda attraverso il "Patto per le Regioni".
Il verbale della Conferenza di servizi sull'InceneritoreEstensecom
Il verbale integrale della Conferenza di servizi sull'Inceneritore, dove si legge che il Comune di Ferrara ha dato parere favorevole e le relative prescrizioni chieste a Hera
Decreto 18 settembre 2001 - N. 468
Regolamento recante: "Programma nazionale di bonifica e ripristino ambientale".
(pubblicato nel Supplemento Ordinario n. 10/L alla Gazzetta Ufficiale italiana n. 13 del 16 gennaio 2002)
1. Al Signor Presidente
del Consiglio Regionale
INTERROGAZIONE
a risposta orale
Oggetto: Installazione barriere antirumore sulla linea Adriatica ferroviaria Bologna - Lecce,
all'altezza di Via Luigi Antonelli nel Comune di Pescara.
Il sottoscritto Vice Presidente del Consiglio regionale,
Premesso che:
da diversi anni, i cittadini residenti negli immobili siti lungo la linea ferroviaria Adriatica
Bologna - Lecce, all'altezza di Via Luigi Antonelli nel Comune di Pescara, hanno fatto più volte
presente agli Enti competenti le gravi problematiche relative all'inquinamento acustico
provocato dal passaggio dei treni, con ripercussioni anche sulla stabilità degli immobili presenti;
nel recepire le istanze dei cittadini, il sottoscritto già in precedenza, ha più volte sollecitato alla
Regione Abruzzo e al Gestore del servizio RFI, l'installazione di un sistema a barriera di
contenimento e di abbattimento del rumore, nel tratto in questione sulla linea Adriatica
ferroviaria Bologna - Lecce, all'altezza di Via Luigi Antonelli nel Comune di Pescara, così
come disposto dalla Legge quadro 26 ottobre 1995, n. 447;
alla richieste avanzate, il Gestore del servizio, anche per il tramite della Regione Abruzzo, ha
fatto sapere che nel tratto ferroviario in esame, il Piano di risanamento acustico, approvato con
l'Intesa del 01.07.2004, dalla Conferenza Unificata Stato - Regioni, pur prevedendo la
realizzazione di una barriera antirumore di lunghezza pari mt. 991 ed altezza compresa tra 3,5 e
7,5 mt. sul piano del ferro, essendo lo stesso calendarizzato all'8° anno di piano, ed essendo stati
approvati solo i lavori ricompresi nello stralcio di piano relativo al primo quadriennio, la
progettazione e costruzione della barriera antirumore non poteva essere ancora realizzata;
Considerato che:
la Legge quadro n. 447/95 e s.m.i. e il DPR n. 459/98, secondo il DM Ambiente del 29.11.2000,
prevedono che il Gestore del servizio deve individuare le aree nelle quali vengono superati i
limiti acustici previsti e predisporre i relativi piani di contenimento dell'inquinamento acustico
entro rispettivamente 18 + 18 mesi dall'entrata in vigore del decreto. Gli interventi previsti in
2. tali piani devono essere realizzati entro 15 anni dalla data della loro presentazione o in caso di
espressione della Regione dalla data di presentazione di quest'ultima;
RFI ha riferito in diverse circostanze, in ultimo con nota prot. n. 0021706/2018 del 24.05.2018,
di aver presentato il piano di contenimento agli Enti competenti entro i termini previsti (5
febbraio 2004) e che gli stessi si sono già espressi su quest'ultimo nella Conferenza Unificata
Stato - Regioni del 01.07.2004;
ai sensi del DPR n. 459/98 e successivo DM Ambiente 29.11.2000, i lavori di contenimento
dell'inquinamento acustico sulla tratta in questione, contenuti nel piano presentato, dovevano
essere realizzati entro 15 anni dalla data di presentazione (5 febbraio 2004) o dalla data della
Conferenza Unificata del 01.07.2004, se nella stessa la Regione si fosse espressa;
i cittadini residenti della zona oramai subiscono questa situazione di disagio - pericolo, per la
propria incolumità e dei loro manufatti, da quasi 20 anni e che tale situazione di inadempienza
potrebbe esporre la Regione e gli Enti preposti a ricorsi giudiziari, con possibili esiti negativi;
tale situazione di inquinamento acustico è stata certificata anche dall'Agenzia Regionale per la
tutela dell'ambiente ARTA Abruzzo, nell'ultima relazione fonometrica (cod. pratica 2018_014),
redatta a seguito di sopralluoghi e rilevamenti dei livelli sonori effettuati sul posto;
Interroga il Presidente della Giunta e l'assessore competente
Per conoscere:
1) Se corrisponde al vero che RFI abbia presentato agli Enti preposti, tra i quali la Regione
Abruzzo, il piano di contenimento dell'inquinamento acustico, con particolare riferimento per i
lavori previsti nella tratta ferroviaria Bologna - Lecce, all'altezza di Via Luigi Antonelli nel
Comune di Pescara, nei tempi dettati dal DPR n. 459/98 e successivo DM Ambiente
29.11.2000.
2) Se corrisponde al vero che il piano di contenimento dell'inquinamento acustico presentato dal
Gestore del servizio RFI, con particolare riferimento alla tratta in esame, sia stato discusso nella
Conferenza Unificata Stato - Regioni del 01.07.2004 e se in tale sede la Regione Abruzzo abbia
rilasciato il proprio parere per tali specifici lavori.
3) Se corrisponde al vero che per i lavori di contenimento dell'inquinamento acustico previsti dal
piano di RFI, per la tratta Bologna - Lecce, all'altezza di Via Luigi Antonelli nel Comune di
Pescara, siano stati predisposti i relativi progetti da parte del Gestore del servizio RFI e, quindi,
siano prossimi alla cantierizzazione, in caso contrario cosa intende fare la Regione Abruzzo per
sbloccare tale situazione.
Il Consigliere regionale
Domenico Pettinari