SlideShare a Scribd company logo
Analisi del sistema ferroviario italiano:
reti, servizi e investimenti

Dario Gentile

Gennaio 2009
1. Il ruolo del sistema ferroviario nella mobilità generale dei
passeggeri e delle merci

La logica dell’intermodalità
- L’intermodalità consente di passare dalla logica settoriale delle singole modalità a
quella di un unico sistema integrato dei trasporti. Un salto culturale, prima che
tecnico e organizzativo, assolutamente necessario perché la logica monomodale
favorisce immancabilmente la modalità più flessibile e autosufficiente: la strada.

- Pensare intermodale significa concentrarsi sui nodi (stazioni, porti, interporti,
aeroporti, autostazioni, parcheggi di interscambio), ma anche, non meno importante,
sui servizi di trasporto, sugli assetti organizzativi.

Squilibrio verso la gomma
- Negli ultimi 35 anni l’uso dell’auto per abitante in Italia è aumentato di circa il
200% (in Europa del 145%) mentre le modalità più efficienti dal punto di vista
energetico e ambientale sono cresciute molto meno, ad esempio quella ferroviaria
solo del 30%. Secondo i dati del Conto Nazionale Trasporti l’83,2% degli
spostamenti motorizzati in Italia avviene in auto e solo l’11% su mezzi pubblici.
L’Italia è il secondo Paese al mondo dopo gli Stati Uniti per numero di auto per
abitante; basti mettere a confronto il numero di auto per abitante nelle grandi città
europee: Roma 74, Torino 65, Milano 58, Napoli 57, Parigi 45, Barcellona 41,
Vienna 40, Londra 32, Berlino 32.
Anche per le merci la ripartizione modale è assolutamente squilibrata verso la strada
su cui si sposta oltre il 65% del traffico merci complessivo interno. Tutto ciò impatta
notevolmente sulla vivibilità delle nostre città con problemi di congestione,
incidentalità, occupazione di spazio e soprattutto inquinamento.
Intermodalità per il trasporto passeggeri
- Per correggere queste distorsioni bisogna intervenire sugli aspetti infrastrutturali ma
anche su quelli, gestionali, tecnologici e organizzativi

- L’AV/AC costituisce una straordinaria occasione per il rilancio del trasporto
ferroviario non solo per le lunghe percorrenze ma anche per le merci e per gli
spostamenti metropolitani e regionali.

- Una volta liberate dai collegamenti di lunga percorrenza le linee storiche possono
essere trasformate in linee di metropolitana regionale cambiando ruolo e funzione,
con servizi frequenti e regolari e con fermate ravvicinate nello spazio (ciò comporta
la costruzione di nuove stazioni)

- Al fine di ridare centralità al trasporto ferroviario e favorire l’intermodalità ferrogomma, bisogna assegnare ai servizi di tpl su gomma la funzione di adduzione alla
rete ferroviaria e prevedere la realizzazione di un intenso programma di
potenziamento di parcheggi di interscambio, autostazioni e nodi di interscambio
treno-bus.

- Servono scelte coraggiose e coerenti di politica economica e dei trasporti
prevedendo nuove risorse per il potenziamento dei servizi di tpl e del materiale
rotabile, e per interventi infrastrutturali di raccordo, messa in rete ed interscambio
modale.

Intermodalità per il trasporto merci (ruolo delle ferrovie e collegamenti con porti e
interporti)
- Nel corso dell’ultimo ventennio i traffici marittimi del Mediterraneo hanno
conosciuto una fase di notevole espansione, grazie ad una rinnovata centralità di
quest’area per il transito delle principali rotte di collegamento marittimo tra Estremo
Oriente, Europa e Nord America.

- Dalla seconda metà degli anni ’90 si registra un forte sviluppo della portualità
mediterranea nell’ambito del trasporto containerizzato, per effetto dell’aumento
dell’offerta dei servizi di transhipment e di feederaggio. Nella portualità italiana dal
2000 le movimentazioni sono cresciute ad un tasso medio annuo del 5,8%,
raggiungendo circa 10 milioni di TEU.

- Navi portacontainer sempre più grandi. Siamo passati da navi portacontainer di
5000/6000 teus di capacità a navi da 8000/9000 teus. Il fenomeno, tra l’altro,
contrariamente a quanto si possa credere interessa tutti i porti italiani, sia gli hub che i
regional.

- Il trasporto ferroviario: unico in grado di assorbire in maniera quantitativamente
coerente tali traffici, ipotesi che ad oggi confligge con alcuni elementi caratteristici
del sistema logistico/trasportistico legato alla portualità italiana:
1) mancata disponibilità di aree rilevanti in ambiti portuali che nella maggior parte
dei casi si trovano nei contesti urbani storici. 2) la scarsa infrastrutturazione
ferroviaria dei porti stessi e l’inadeguatezza delle ferrovie in molti punti della rete, in
particolar modo nel Mezzogiorno - La crescita dei porti del Northen Range europeo è
legata principalmente ad una consapevolezza dell’importante ruolo delle ferrovie (o
delle vie d’acqua interne), che ha visto i porti tedeschi, olandesi, belgi investire
pesantemente in quest’ambito sia sul “lato mare” che su quello “inland”.

- Aldilà del necessario adeguamento della rete ferroviaria in particolare nel
Mezzogiorno, una delle strategie è naturalmente quella di sviluppare la cosiddetta
“retroportualità”: aumentare la produttività degli spazi portuali integrandoli, tramite
ferrovia, con inland terminal, che, al contrario dei porti, offre superfici ed
infrastrutture logistiche adeguate, servizi efficienti, una più facile accessibilità
stradale e ferroviaria.

- Ad esempio in Campania tale strategia viene effettuata nei confronti del Porto di
Napoli sia dall’Interporto Sud Europa di Maddaloni Marcianise, con shuttle ferroviari
connessi direttamente con il terminal Co.Na.Te.Co che dall’Interporto Campano di
Nola. Quando l’inland terminal/retroporto svolge tale funzione per una molteplicità di
porti gli effetti positivi per il sistema logistico interessato si moltiplicano.
L’Interporto di Nola ne è un esempio: ad oggi è collegato quotidianamente con
shuttle ferroviari ai porti di Napoli e Gioia Tauro, con Piombino/Portovecchio e con
il porto di Taranto oltre che con lo scalo di Milano - Segrate

- Nello sviluppo di queste strategie un ruolo fondamentale si è avuto da parte dei dei
“newcomers” di settore che hanno portato servizi terminalistici e di trazione
ferroviaria dalle performance di costo e tempo sicuramente migliori, diversi da quelli
cui il mercato era ormai assuefatto. Tutto ciò determina specularmente un
miglioramento dei servizi di chi già storicamente operava nel mercato (Trenitalia),
come l’esperienza sul valico del Brennero ci ha ampiamente dimostrato in questi
ultimi anni, con effetti virtuosi tipici della libera concorrenza che hanno prodotto
benefici agli operatori della domanda.

Intermodalità e politica della mobilità
In Italia, come già sottolineato, si registra il predominio della logica monomodale e
quindi della modalità stradale, la più flessibile e autosufficiente, con una scarsa
predisposizione alla intermodalità, elemento determinante per migliorare la qualità e
l’efficacia dei servizi offerti dalle altre modalità di trasporto. Questa scenario è anche
e soprattutto legato al presupposto che l’intermodalità implica il coordinamento e un
raccordo operativo molto forte tra i diversi soggetti coinvolti e, quindi, anche la
presenza di Enti regolatori, di Authority che sappiano programmare e coordinare, in
modo da combattere ed abbattere quella tendenza all’autonomia, quella mancanza di
cultura di sistema che è tipica del nostro contesto nazionale e che tanto danneggia, e
ha danneggiato, lo sviluppo dei trasporti e della logistica sul nostro territorio. Altro
obiettivo da realizzare è l’integrazione tra i flussi di traffico merci nazionali e
internazionali.
Nel settore delle merci, inoltre, i gestori di infrastrutture, enti territoriali, operatori
della logistica, imprese manifatturiere devono condividere obiettivi e progetti per
poter raggiungere risultati positivi nella gestione logistica di un territorio. Per fare
tutto servono soggetti creati “ad hoc” che uniscano le diverse componenti del sistema
e che con adeguati strumenti e know how perseguano con continuità politiche
territoriali sistemiche di sviluppo della logistica. Un buon esempio, in tale direzione,
è l’Agenzia LOGICA, un soggetto misto pubblico-privato, presente in Campania da
quattro anni, che funge da think tank di sistema e che nel contempo promuove a
livello internazionale il sistema logistico regionale.

2. La rete ferroviaria nazionale
Confronti Italia-Europa dotazione rete ferroviaria nazionale
Km di rete
ferroviaria
nazionale

Km/100.000
abitanti

198.963

44

Repubblica ceca

9.602

94

Austria

5.656

72

Estonia

959

71

Bulgaria

4.318

55

Polonia

19.900

52

Francia

29.269

49

Irlanda

1.919

48

Germania

36.054

44

Danimarca

2.273

42

Spagna

14.387

35

Belgio

3.521

34

Italia

16.287

28

Grecia

2.414

22

Olanda

2.811

17

Eu-25

Fonte: Eurostat

In termini di estensione della rete e di dotazione per abitante l’Italia è piuttosto
indietro rispetto alla media dei principali Paesi Europei; infatti si colloca all’11°
posto.

Confronti tra Regioni italiane per dotazione di rete ferroviaria FS
Nella tabella seguente si rappresenta invece l’indice di dotazione della rete ferroviaria
FS per le diverse Regioni italiane, facendo anche riferimento alla elettrificazione
della rete e alla presenza del doppio o del singolo binario. Da questa tabella si evince
il forte ritardo del Mezzogiorno, ed in particolare delle isole, rispetto alle altre aree
del Paes
e.
Indici di dotazione dela rete FS per le diverse Regioni italiane (Italia=100)
Rete FS
Eletrificata

Non eletrificata

Totale

A doppio
binario

Abruzzo
Molise
Campania
Puglia
Basilicata
Calabria
Sicilia
Sardegna

88,6
113,3
142,9
79,1
67,5
105
100,1
33,1

51,2
23,2
185,9
82,9
11
76,9
29,3
-

118,2
62,5
113,4
80,2
125,9
88,4
160,9
-

599,2

113,2
290
112,1
73,3
91,2
161,3
141,6
107,6

Indice
sintetico
rete FS
69,4
60
165,5
81,4
39
88,3
63,7
12,8

Mezzogiorno
- sud
- isole
Centro - nord
- Nord - ovest
- Nord - est
- Centro
Italia

85,8
98,2
67,7
109,8
129,7
91,4
109,5
100

55,3
82,7
15,1
130,8
131,7
110,5
151,6
100

92,4
98,8
83,1
105,2
150,8
90,7
75,4
100

117,3
289,8
88
268,9
100

122,1
120,1
125,2
84,7
107,5
65,8
82,2
100

69,1
89,6
39,1
121,3
132
102
131,2
100

A semplice A doppio A semplice
binario
binario
binario

Fonte: Svimez 2008

Stesso discorso vale per la dotazioni di stazioni e la relativa capacità di servizio.
Indici di dotazione di stazioni ferroviarie rispetto al territorio e capacità di servizio
Totale
stazioni

Stazioni
presenziate

Abruzzo
Molise
Campania
Puglia
Basilicata
Calabria
Sicilia
Sardegna

115,5
74,7
114,7
66,2
76,1
110,7
79,8
84,8

120,9
39,5
90
98,6
35,3
47,7
111,2
89,8

Mezzogiorno
- sud
- isole
Centro - nord
- Nord - ovest
- Nord - est
- Centro
Italia

92
97,2
81
104,3
120,9
94,4
93,6
100

87
78
106,2
107
148,1
87,7
75,9
100

Fonte: Svimez 2008
Dati particolarmente significativi riguardano il confronto tra il Mezzogiorno ed il
nord per ciò che riguarda l’offerta di servizi ferroviari, ed in particolare il numero di
collegamenti diretti, di eurostar e di intercity tra capoluoghi di regione e la relativa
velocità media. Da queste analisi emerge un quadro ancora più sconfortante e di
maggiore arretratezza per il Mezzogiorno.
Offerta di servizi ferroviari: il gap del Mezzogiorno rispetto al Nord
COLLEGAMENTI FERROVIARI TRA CAPOLUOGHI DI REGIONE
SUD NORD ∆% (Nord-Sud)
RELAZIONI CON COLLEGAMENTI DIRETTI
20%
100%
NUMERO MEDIO EUROSTAR AL GIORNO
2
14,7
86,4%
NUMERO MEDIO INTERCITY AL GIORNO
4,8
13,6
64,7%
VELOCITA' MEDIA EUROSTAR
73,3
95,2
23,0%
VELOCITA' MEDIA INTERCITY
64,3
85,7
25,0%

Fonte: Elaborazioni ACaM

Anche dai dati sulla media delle persone soddisfatte dai servizi ferroviari emerge con
evidenza il gap delle Regioni del Mezzogiorno, ad esclusione della Campania,
rispetto alle altre aree del Paese.
Media delle persone soddisfatte dai servizi ferroviari

Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico
I nodi
Le saturazioni della rete FS sono principalmente concentrate nelle grandi aree
metropolitane. Nelle Aree Metropolitane di Milano, Roma, Napoli e Torino è
concentrato oltre il 60% dei consumi nazionaliIl Piano investimenti FS 2007-2011
prevede investimenti sui nodi per 2,6 mld €

Trasporto passeggeri
Secondo i dati Eurostat in Italia solo il 5,4% dei pass-km interessa la ferrovia rispetto
ad una media europea pari al 7% circa.

Trasporto merci: quote % delle diverse modalità

Gomma

66

44
12

Ferro

23
18

Cabotaggio
5

Oleodotti e aereo
0

Ita
UE

24,5

8,5
10

20

30

40

50

60

70

Come già sottolineato per il trasporto delle merci la quota modale della gomma è
nettamente prevalente rispetto alle altre modalità più di quanto non avvenga negli
altri Paesi Europei.

3. Il sistema di Alta velocità/alta capacità
- Il sistema Alta velocità-capacità ferroviaria rappresenta il più grande investimento
infrastrutturale realizzato in Italia dai tempi della stagione delle autostrade. La
costruzione della rete Alta velocità-capacità può considerarsi, a giusta ragione, come
l’avvio di una nuova stagione per la rete ferrovia italiana, che aumenterà l’estensione
della rete di circa 1.250 km di nuove linee, dopo un cinquantennio in cui le uniche
modifiche subite della rete hanno, essenzialmente, interessato la dismissione di
vecchi binari.

- L’alta velocità-capacità modifica completamente il modo di viaggiare lungo le
principali direttrici del Paese, con un notevole incremento nella qualità del servizio
offerto e riduzioni significative dei tempi di viaggio - dell’ordine del 40% - tra le
principali città italiane. Il sistema AV/AC può essere visto come la “metropolitana
d’Italia” con città e aree metropolitane che cominciano a funzionare come “quartieri”
di un’unica grande realtà urbana.

Tempi
Tratta

attuali sulla
rete storica

Tempi su
nuove linee

Riduzione % dei tempi
per effetto delle nuove
linee

Torino-Milano

1h-30'

50'

-44%

Milano-Venezia

2h-43‘

1h-25'

-48%

Milano-Bologna

1h-42'

60'

-41%

Milano-Roma

4h-30'

3h

-33%

Torino-Napoli

8h-30’

5h

-41%

Bologna-Firenze

59'

30'

-49%

Roma-Napoli

1h-45'

1h-05'

-38%

Roma-Bari

4h-30’

3h

-33%

Napoli-Bari

3h-40’

2h

-45%

- Questo progetto ha dei costi molto alti; la Torino – Milano - Napoli costa ben 32
miliardi di euro (valore cresciuto moltissimo nel tempo; nel 1994 il piano finanziario
della convenzione fra FS e TAV prevedeva un costo di circa 11,3 miliardi di euro.
Fonte: Istituto di ricerche Ambiente Italia, 2004) e tutto il programma comprensivo
anche della Milano – Verona - Padova, della Milano - Genova, della Padova –
Venezia, della Torino – Lione, della Napoli – Bari, e della linea a monte del Vesuvio
arriva a oltre 62 miliardi. Il costo medio a km è di 32 milioni di euro rispetto ad una
media europea inferiore ai 20 milioni di euro.

- Il progetto AV/AC può e deve rappresentare la grande occasione per il vero rilancio
del trasporto ferroviario italiano non solo sulle medie e lunghe percorrenze, ma anche
per quello pendolare e merci. Tutte le analisi degli ultimi due decenni dimostrano che
il consistente investimento previsto si giustifica solo se si riuscirà a potenziare e
migliorare i servizi di trasporto regionale e metropolitano nelle grandi aree urbane del
Paese e a sviluppare il trasporto ferroviario merci. Oltre il 60% dei benefici derivano
proprio dal trasporto regionale e cargo.

- La sensazione, però, è che non si abbia piena consapevolezza della portata e degli
impatti di questo progetto; una rivoluzione silenziosa con un avvio – quello della
tratta Roma-Napoli - sottotono, quasi non annunciato. Eppure il prossimo 22
dicembre proprio questa tratta compirà tre anni, ed ha fatto già conseguire risultati
estremamente significativi.

- Da una analisi sviluppata dal Centro Studi ACaM emerge che già al termine del
primo biennio i flussi in auto lungo la relazione Napoli-Roma (A1) sono diminuiti
dello 0,7% (mentre nello stesso periodo, su tutta la rete gestita da Autostrade Spa, si è
registrato un incremento del 5,5%), i passeggeri a bordo dei treni sono aumentati del
23% (ovverossia 615.000 passeggeri in più all’anno), e in particolare, per i soli treni
Eurostar/AV, si è registrato un incremento del 38,4%.
Complessivamente, riferendoci ai passegeri AV e mettendo insieme i passeggeri che
prima non effettuavano questo spostamento tra Napoli e Roma, quelli che hanno
incrementato la frequenza di viaggio e quelli che prima utilizzavano l’auto o
l’intercity, l’area del cambiamento interessa complessivamente il 46,3% degli utenti
nel giorno feriale ed il 52,1% nei giorni pre-festivi e festivi. Pertanto circa la metà dei
passeggeri dell’alta velocità ha cambiato in qualche aspetto il proprio comportamento
rispetto al passato.
L’analisi di questi dati porta dunque a concludere che le due grandi aeree
metropolitane di Roma e Napoli si sono fortemente avvicinate. Il napoletano che
lavora a Roma può raggiungerla dalla sua abitazione di Napoli quasi negli stessi
tempi del romano che dalla periferia deve arrivare al centro della capitale.

- I risultati rilevati in questa analisi rappresentato un contributo importante per capire
i mutamenti e gli effetti che si determineranno nelle prossime settimane per effetto
delle prossime aperture della rete di Alta velocità. Con l’inaugurazione dell’alta
velocità Bologna - Milano sarà possibile spostarsi tra Roma e Milano in 3 ore e 30
minuti, tra Milano e Bologna in 65 minuti, tra Milano e Firenze in 2 ore e 10 minuti,
tra Milano e Napoli in 4 ore e 50 minuti. A mano a mano che la rete di AV si
completerà da Torino a Venezia e da Milano a Salerno, si modificherà la vita di
milioni di abitanti delle grandi aree metropolitane del Paese, e cambieranno le
abitudini e gli stili di comportamento.

4. il costo e l’utilità sociale del sistema
Gli investimenti
- Sulla questione degli investimenti in infrastrutture una prima grande questione
riguarda il tema delle priorità. Nella programmazione nazionale sembra mancare del
tutto un’analisi approfondita delle reali priorità infrastrutturali per il nostro Paese. La
lista degli interventi da approvare e finanziare non sembra rispondere a logiche e
criteri di priorità effettive per il nostro Paese

- Altro tema importante è quello della velocizzazione dei tempi per la realizzazione
delle opere. Da uno studio dell’ANCE risulta che i tempi medi necessari per
realizzare opere pubbliche, comprensivi di tutte le fasi dalla progettazione alla
realizzazione, sono pari a 8 anni e 4 mesi per opere di importo superiore ai 50 milioni
di euro e 7 anni e 5 mesi per quelle di importo inferiore ai 50 milioni di euro. Sono
diversi i fattori che determinano un eccessivo rallentamento nella realizzazione dei
progetti infrastrutturali per il trasporto pubblico in Italia. Anzitutto la scarsa
attenzione alla qualità dei progetti già in fase di gara che spesso comporta l’esigenza
di varianti in corso d’opera, e quindi il rallentamento dell’esecuzione dei lavori e la
lievitazione dei costi, oltre che numerosi contenziosi con gli appaltatori delle opere.
Sarebbe, invece, auspicabile che si desse maggior peso alla qualità dei progetti da
mettere a gara, ed anche allo strumento della concertazione e della condivisione con
il territorio delle opere che si intendono realizzare, in modo da non avere poi
problemi e rallentamenti in fase realizzativa.

- Altra questione fondamentale è quella del Mezzogiorno del Paese che non sembra
rappresentare una priorità per questo Governo nonostante il notevole gap
infrastrutturale che sconta rispetto alle altre aree del Paese. Nella seduta del 18
dicembre del Cipe, in cui si è decisa una prima assegnazione, a carico delle
disponibilità del Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS), di 7.356 milioni di euro si è
deciso di intervenire per le seguenti opere::
Venezia – Sistema M.O.S.E.
Autostrada A 12 tratta “Rosignano Marittima – Civitavecchia”
Tratta AV/AC Fortezza - Verona e del Nodo di Verona
Metropolitana di Milano – linea 5 “variante Garibaldi”
Metropolitana di Milano linea M1 – Monza Bettola.
Metro C di Roma.
Programma interventi Roma e Catania.

Si riportano di seguito alcuni dati a conferma di come per il Mezzogiorno del Paese
gli investimenti siano troppo pochi e con un trend decrescente
- La quota % del Mezzogiorno sul totale Italia della spesa pubblica in conto capitale
nel 2007 è stata pari al 32,1% per il Settore Pubblico Allargato. L’andamento è in
continua diminuzione dal 2001 (anno in cui tale valore era pari a 36,8%), valori ben
lontani dall’obiettivo fissato negli anni passati del 45%.

- Fondi Europei sostituivi e non aggiuntivi delle risorse ordinarie: Il vero elemento di
debolezza per gli investimenti per il Mezzogiorno è rappresentato dalla spesa
ordinaria la cui incidenza sul valore complessivo nel Paese è scesa nel 2007 al 21,4%,
allontanandosi ancor più dall’obiettivo del 30% indicato nei documenti governativi.
La spesa aggiuntiva - erogazione FAS, programmazione comunitaria - (pari al 54%
della spesa complessiva nel Mezzogiorno) ha quindi avuto esclusivamente una
funzione sostitutiva della spesa ordinaria.

- Focalizzando l’attenzione sul settore dei Trasporti emerge un quadro ancora più
negativo per il Mezzogiorno con una % sul totale nazionale pari al 27% (33% per la
viabilità e 22% per gli altri settori). Nel 2001 questa % era pari al 32%.

- Focalizzando l’attenzione su FS emerge una % della spesa per il Mezzogiorno
estremamente bassa ( 17,8%)
Ferrovie: quota della spesa totale in conto capitale destinata al Mezzogiorno
1996

1997

1998 1999

2000

2001

2002

2003

2004

FERROVIE 29,5

31,9

29,4

24,8

22,8

20,4

16,7

12,2

24,6

2005 2006
14

17,8

More Related Content

What's hot

Progetto appennino in rete
Progetto appennino in reteProgetto appennino in rete
Progetto appennino in rete
Chiara Valli
 
Danilo Gismondi - Dalla metropolitana d'Italia alla mobilità integrata
Danilo Gismondi - Dalla metropolitana d'Italia alla mobilità integrataDanilo Gismondi - Dalla metropolitana d'Italia alla mobilità integrata
Danilo Gismondi - Dalla metropolitana d'Italia alla mobilità integrata
Nexo Corporation Srl
 
Milioni di € “sprecati” per il controllo del trasporto delle merci pericolose
Milioni di € “sprecati”  per il controllo del trasporto delle merci pericolose Milioni di € “sprecati”  per il controllo del trasporto delle merci pericolose
Milioni di € “sprecati” per il controllo del trasporto delle merci pericolose
tramerper
 
Presentazione PON METRO mobilità NAPOLI
Presentazione PON METRO mobilità NAPOLIPresentazione PON METRO mobilità NAPOLI
Presentazione PON METRO mobilità NAPOLI
Danislide
 
Mkt ferroviario e ntv bozza 04
Mkt ferroviario e ntv bozza 04Mkt ferroviario e ntv bozza 04
Mkt ferroviario e ntv bozza 04
Laura Rovizzi
 
3 mazzetto, la stazione ferroviaria, da contenitore multifunzionale ...
3   mazzetto, la stazione ferroviaria, da contenitore multifunzionale ...3   mazzetto, la stazione ferroviaria, da contenitore multifunzionale ...
3 mazzetto, la stazione ferroviaria, da contenitore multifunzionale ...Biennale spazio pubblico
 
AV/AC Palermo - Catania - Messina - Michele Mario Elia
AV/AC Palermo - Catania - Messina - Michele Mario Elia AV/AC Palermo - Catania - Messina - Michele Mario Elia
AV/AC Palermo - Catania - Messina - Michele Mario Elia
FS Italiane
 
1999 Local Economic Impact of the Port Passengers [abstract]
1999 Local Economic Impact of the Port Passengers [abstract]1999 Local Economic Impact of the Port Passengers [abstract]
1999 Local Economic Impact of the Port Passengers [abstract]
Mirco Vassallo
 

What's hot (8)

Progetto appennino in rete
Progetto appennino in reteProgetto appennino in rete
Progetto appennino in rete
 
Danilo Gismondi - Dalla metropolitana d'Italia alla mobilità integrata
Danilo Gismondi - Dalla metropolitana d'Italia alla mobilità integrataDanilo Gismondi - Dalla metropolitana d'Italia alla mobilità integrata
Danilo Gismondi - Dalla metropolitana d'Italia alla mobilità integrata
 
Milioni di € “sprecati” per il controllo del trasporto delle merci pericolose
Milioni di € “sprecati”  per il controllo del trasporto delle merci pericolose Milioni di € “sprecati”  per il controllo del trasporto delle merci pericolose
Milioni di € “sprecati” per il controllo del trasporto delle merci pericolose
 
Presentazione PON METRO mobilità NAPOLI
Presentazione PON METRO mobilità NAPOLIPresentazione PON METRO mobilità NAPOLI
Presentazione PON METRO mobilità NAPOLI
 
Mkt ferroviario e ntv bozza 04
Mkt ferroviario e ntv bozza 04Mkt ferroviario e ntv bozza 04
Mkt ferroviario e ntv bozza 04
 
3 mazzetto, la stazione ferroviaria, da contenitore multifunzionale ...
3   mazzetto, la stazione ferroviaria, da contenitore multifunzionale ...3   mazzetto, la stazione ferroviaria, da contenitore multifunzionale ...
3 mazzetto, la stazione ferroviaria, da contenitore multifunzionale ...
 
AV/AC Palermo - Catania - Messina - Michele Mario Elia
AV/AC Palermo - Catania - Messina - Michele Mario Elia AV/AC Palermo - Catania - Messina - Michele Mario Elia
AV/AC Palermo - Catania - Messina - Michele Mario Elia
 
1999 Local Economic Impact of the Port Passengers [abstract]
1999 Local Economic Impact of the Port Passengers [abstract]1999 Local Economic Impact of the Port Passengers [abstract]
1999 Local Economic Impact of the Port Passengers [abstract]
 

Viewers also liked

Rapporto Pendolaria
Rapporto PendolariaRapporto Pendolaria
Rapporto PendolariaLuigi Tecno
 
Capitolo iv parteii_trasporto_nazionale
Capitolo iv parteii_trasporto_nazionaleCapitolo iv parteii_trasporto_nazionale
Capitolo iv parteii_trasporto_nazionaleLuigi Tecno
 
Rg1927 01 11_007_p1
Rg1927 01 11_007_p1Rg1927 01 11_007_p1
Rg1927 01 11_007_p1Luigi Tecno
 
Bando dep cs formia gaeta rev 7 pubblicato
Bando dep cs formia gaeta rev 7 pubblicatoBando dep cs formia gaeta rev 7 pubblicato
Bando dep cs formia gaeta rev 7 pubblicatoLuigi Tecno
 
Rapporto Pendolaria 2012 cop.
Rapporto Pendolaria 2012 cop.Rapporto Pendolaria 2012 cop.
Rapporto Pendolaria 2012 cop.Luigi Tecno
 
Rg1897 03 15 061
Rg1897 03 15 061Rg1897 03 15 061
Rg1897 03 15 061Luigi Tecno
 
Circoscrizioni provinciali palombelli_25gennaio2012
Circoscrizioni provinciali palombelli_25gennaio2012Circoscrizioni provinciali palombelli_25gennaio2012
Circoscrizioni provinciali palombelli_25gennaio2012Luigi Tecno
 
6° focus autostrade del mare
6° focus autostrade del mare6° focus autostrade del mare
6° focus autostrade del mareLuigi Tecno
 
Rapporto Pendolaria
Rapporto PendolariaRapporto Pendolaria
Rapporto PendolariaLuigi Tecno
 
elenco pareri rilasciati_comitato_14_07_2009
elenco pareri rilasciati_comitato_14_07_2009elenco pareri rilasciati_comitato_14_07_2009
elenco pareri rilasciati_comitato_14_07_2009Luigi Tecno
 

Viewers also liked (10)

Rapporto Pendolaria
Rapporto PendolariaRapporto Pendolaria
Rapporto Pendolaria
 
Capitolo iv parteii_trasporto_nazionale
Capitolo iv parteii_trasporto_nazionaleCapitolo iv parteii_trasporto_nazionale
Capitolo iv parteii_trasporto_nazionale
 
Rg1927 01 11_007_p1
Rg1927 01 11_007_p1Rg1927 01 11_007_p1
Rg1927 01 11_007_p1
 
Bando dep cs formia gaeta rev 7 pubblicato
Bando dep cs formia gaeta rev 7 pubblicatoBando dep cs formia gaeta rev 7 pubblicato
Bando dep cs formia gaeta rev 7 pubblicato
 
Rapporto Pendolaria 2012 cop.
Rapporto Pendolaria 2012 cop.Rapporto Pendolaria 2012 cop.
Rapporto Pendolaria 2012 cop.
 
Rg1897 03 15 061
Rg1897 03 15 061Rg1897 03 15 061
Rg1897 03 15 061
 
Circoscrizioni provinciali palombelli_25gennaio2012
Circoscrizioni provinciali palombelli_25gennaio2012Circoscrizioni provinciali palombelli_25gennaio2012
Circoscrizioni provinciali palombelli_25gennaio2012
 
6° focus autostrade del mare
6° focus autostrade del mare6° focus autostrade del mare
6° focus autostrade del mare
 
Rapporto Pendolaria
Rapporto PendolariaRapporto Pendolaria
Rapporto Pendolaria
 
elenco pareri rilasciati_comitato_14_07_2009
elenco pareri rilasciati_comitato_14_07_2009elenco pareri rilasciati_comitato_14_07_2009
elenco pareri rilasciati_comitato_14_07_2009
 

Similar to Analisi del sistema ferroviario italiano

Economia dei settori-settore ferroviario italiano
Economia dei settori-settore ferroviario italianoEconomia dei settori-settore ferroviario italiano
Economia dei settori-settore ferroviario italianoVittoria Caldarola
 
Report Rete Logistica Integrata 2
Report Rete Logistica Integrata 2Report Rete Logistica Integrata 2
Report Rete Logistica Integrata 2
aNaca Basilicata
 
Report Rete Logistica Integrata
Report Rete Logistica IntegrataReport Rete Logistica Integrata
Report Rete Logistica Integrata
aNaca Basilicata
 
Rp 14 gennaio 2011
Rp 14 gennaio 2011Rp 14 gennaio 2011
Rp 14 gennaio 2011Luigi Tecno
 
“Dai PUMS e dai PULS delle città italiane l’impegno alla decarbonizzazione”
“Dai PUMS e dai PULS delle città italiane l’impegno alla decarbonizzazione”“Dai PUMS e dai PULS delle città italiane l’impegno alla decarbonizzazione”
“Dai PUMS e dai PULS delle città italiane l’impegno alla decarbonizzazione”
Marco Talluri
 
Il Trasporto Pubblico Locale fra ritardi di sistema e mancate opportunità
Il Trasporto Pubblico Locale fra ritardi di sistema e mancate opportunitàIl Trasporto Pubblico Locale fra ritardi di sistema e mancate opportunità
Il Trasporto Pubblico Locale fra ritardi di sistema e mancate opportunità
The European House-Ambrosetti
 
Cs Porchietto Trasporti Pubblici E Viabilita
Cs Porchietto Trasporti Pubblici E ViabilitaCs Porchietto Trasporti Pubblici E Viabilita
Cs Porchietto Trasporti Pubblici E Viabilita
Claudia Porchietto
 
infrastrutture e_trasporti
 infrastrutture e_trasporti infrastrutture e_trasporti
infrastrutture e_trasportiLuigi Tecno
 
Programma operativo Italia-Francia marittimo 2007-2013 ASSE I “Accessibilità ...
Programma operativo Italia-Francia marittimo 2007-2013 ASSE I “Accessibilità ...Programma operativo Italia-Francia marittimo 2007-2013 ASSE I “Accessibilità ...
Programma operativo Italia-Francia marittimo 2007-2013 ASSE I “Accessibilità ...
ivesister
 
Trasporti e telecomunicazioni cap19
Trasporti e telecomunicazioni cap19Trasporti e telecomunicazioni cap19
Trasporti e telecomunicazioni cap19Luigi Tecno
 
Legambiente lazio
Legambiente lazioLegambiente lazio
Legambiente lazioLuigi Tecno
 
040209 soldi trasporti treni 2
040209 soldi trasporti treni  2 040209 soldi trasporti treni  2
040209 soldi trasporti treni 2 Luigi Tecno
 
Capitolato Formia gaeta
Capitolato Formia gaeta Capitolato Formia gaeta
Capitolato Formia gaeta Luigi Tecno
 
Connettere l'Italia | MIT 2016 | Strategie per le infrastrutture
Connettere l'Italia | MIT 2016 |  Strategie per le infrastruttureConnettere l'Italia | MIT 2016 |  Strategie per le infrastrutture
Connettere l'Italia | MIT 2016 | Strategie per le infrastrutture
BTO Educational
 
La Torino di domani: i trasporti
La Torino di domani: i trasportiLa Torino di domani: i trasporti
La Torino di domani: i trasporti
Chiara Appendino
 
Piacenza Territorio Snodo Dicembre 2009
Piacenza Territorio Snodo Dicembre 2009Piacenza Territorio Snodo Dicembre 2009
Piacenza Territorio Snodo Dicembre 2009pierangelo carbone
 
Audizione Commissione Consiliare n.2 del 16 giugno 2008
Audizione Commissione Consiliare n.2 del 16 giugno 2008Audizione Commissione Consiliare n.2 del 16 giugno 2008
Audizione Commissione Consiliare n.2 del 16 giugno 2008
pierangelo carbone
 
Leonardo di Paola in Parlamento per UNICA
Leonardo di Paola in Parlamento per UNICALeonardo di Paola in Parlamento per UNICA
Leonardo di Paola in Parlamento per UNICA
Leonardo Di Paola
 

Similar to Analisi del sistema ferroviario italiano (20)

Economia dei settori-settore ferroviario italiano
Economia dei settori-settore ferroviario italianoEconomia dei settori-settore ferroviario italiano
Economia dei settori-settore ferroviario italiano
 
Report Rete Logistica Integrata 2
Report Rete Logistica Integrata 2Report Rete Logistica Integrata 2
Report Rete Logistica Integrata 2
 
Report Rete Logistica Integrata
Report Rete Logistica IntegrataReport Rete Logistica Integrata
Report Rete Logistica Integrata
 
Alta velocita
Alta velocitaAlta velocita
Alta velocita
 
Rp 14 gennaio 2011
Rp 14 gennaio 2011Rp 14 gennaio 2011
Rp 14 gennaio 2011
 
“Dai PUMS e dai PULS delle città italiane l’impegno alla decarbonizzazione”
“Dai PUMS e dai PULS delle città italiane l’impegno alla decarbonizzazione”“Dai PUMS e dai PULS delle città italiane l’impegno alla decarbonizzazione”
“Dai PUMS e dai PULS delle città italiane l’impegno alla decarbonizzazione”
 
Il Trasporto Pubblico Locale fra ritardi di sistema e mancate opportunità
Il Trasporto Pubblico Locale fra ritardi di sistema e mancate opportunitàIl Trasporto Pubblico Locale fra ritardi di sistema e mancate opportunità
Il Trasporto Pubblico Locale fra ritardi di sistema e mancate opportunità
 
Cs Porchietto Trasporti Pubblici E Viabilita
Cs Porchietto Trasporti Pubblici E ViabilitaCs Porchietto Trasporti Pubblici E Viabilita
Cs Porchietto Trasporti Pubblici E Viabilita
 
infrastrutture e_trasporti
 infrastrutture e_trasporti infrastrutture e_trasporti
infrastrutture e_trasporti
 
Programma operativo Italia-Francia marittimo 2007-2013 ASSE I “Accessibilità ...
Programma operativo Italia-Francia marittimo 2007-2013 ASSE I “Accessibilità ...Programma operativo Italia-Francia marittimo 2007-2013 ASSE I “Accessibilità ...
Programma operativo Italia-Francia marittimo 2007-2013 ASSE I “Accessibilità ...
 
Trasporti e telecomunicazioni cap19
Trasporti e telecomunicazioni cap19Trasporti e telecomunicazioni cap19
Trasporti e telecomunicazioni cap19
 
Legambiente lazio
Legambiente lazioLegambiente lazio
Legambiente lazio
 
040209 soldi trasporti treni 2
040209 soldi trasporti treni  2 040209 soldi trasporti treni  2
040209 soldi trasporti treni 2
 
Capitolato Formia gaeta
Capitolato Formia gaeta Capitolato Formia gaeta
Capitolato Formia gaeta
 
Connettere l'Italia | MIT 2016 | Strategie per le infrastrutture
Connettere l'Italia | MIT 2016 |  Strategie per le infrastruttureConnettere l'Italia | MIT 2016 |  Strategie per le infrastrutture
Connettere l'Italia | MIT 2016 | Strategie per le infrastrutture
 
La Torino di domani: i trasporti
La Torino di domani: i trasportiLa Torino di domani: i trasporti
La Torino di domani: i trasporti
 
Piacenza Territorio Snodo Dicembre 2009
Piacenza Territorio Snodo Dicembre 2009Piacenza Territorio Snodo Dicembre 2009
Piacenza Territorio Snodo Dicembre 2009
 
Audizione Commissione Consiliare n.2 del 16 giugno 2008
Audizione Commissione Consiliare n.2 del 16 giugno 2008Audizione Commissione Consiliare n.2 del 16 giugno 2008
Audizione Commissione Consiliare n.2 del 16 giugno 2008
 
Leonardo di Paola in Parlamento per UNICA
Leonardo di Paola in Parlamento per UNICALeonardo di Paola in Parlamento per UNICA
Leonardo di Paola in Parlamento per UNICA
 
Domande risposte
Domande risposteDomande risposte
Domande risposte
 

More from Luigi Tecno

Rg1888 12 18_296
Rg1888 12 18_296Rg1888 12 18_296
Rg1888 12 18_296Luigi Tecno
 
Studio_sul_trasporto_combinato_ferroviario_aereo
Studio_sul_trasporto_combinato_ferroviario_aereoStudio_sul_trasporto_combinato_ferroviario_aereo
Studio_sul_trasporto_combinato_ferroviario_aereoLuigi Tecno
 
Golfo flash Novembre - 1974
Golfo flash Novembre - 1974 Golfo flash Novembre - 1974
Golfo flash Novembre - 1974 Luigi Tecno
 
Un Comitato D'Azione a Gaeta
Un Comitato D'Azione a Gaeta Un Comitato D'Azione a Gaeta
Un Comitato D'Azione a Gaeta Luigi Tecno
 
Elenco pareri rilasciati_comitato__llpp_2009
Elenco pareri rilasciati_comitato__llpp_2009Elenco pareri rilasciati_comitato__llpp_2009
Elenco pareri rilasciati_comitato__llpp_2009Luigi Tecno
 
Fl7 rm formia-na-dic_2013
Fl7 rm formia-na-dic_2013Fl7 rm formia-na-dic_2013
Fl7 rm formia-na-dic_2013Luigi Tecno
 
Cosind monografia del quarantesimo
Cosind monografia del quarantesimoCosind monografia del quarantesimo
Cosind monografia del quarantesimoLuigi Tecno
 
Polverini sindaci consind
Polverini sindaci consindPolverini sindaci consind
Polverini sindaci consindLuigi Tecno
 
60 richiesta a regione ripristino stanziamenti riattivazione ferrovia gaeta f...
60 richiesta a regione ripristino stanziamenti riattivazione ferrovia gaeta f...60 richiesta a regione ripristino stanziamenti riattivazione ferrovia gaeta f...
60 richiesta a regione ripristino stanziamenti riattivazione ferrovia gaeta f...Luigi Tecno
 
Puv0174654 p104.0021
Puv0174654 p104.0021Puv0174654 p104.0021
Puv0174654 p104.0021Luigi Tecno
 
Parte iv trasporto_internazionale
Parte iv trasporto_internazionaleParte iv trasporto_internazionale
Parte iv trasporto_internazionaleLuigi Tecno
 
Parte II trasporto_nazionale
Parte II trasporto_nazionaleParte II trasporto_nazionale
Parte II trasporto_nazionaleLuigi Tecno
 
Parte i normecomuni
Parte i normecomuniParte i normecomuni
Parte i normecomuniLuigi Tecno
 
Master plan le città del golfo e le isole pontine
Master plan le città del golfo e le isole pontineMaster plan le città del golfo e le isole pontine
Master plan le città del golfo e le isole pontineLuigi Tecno
 
Linee date-apertura
Linee date-aperturaLinee date-apertura
Linee date-aperturaLuigi Tecno
 
Bilancio rfi-2012
Bilancio rfi-2012Bilancio rfi-2012
Bilancio rfi-2012Luigi Tecno
 
Interventi strategici regione lazio
Interventi strategici regione lazioInterventi strategici regione lazio
Interventi strategici regione lazioLuigi Tecno
 
Littorina progetto in stand by
Littorina progetto in stand byLittorina progetto in stand by
Littorina progetto in stand byLuigi Tecno
 
60 richiesta a regione ripristino stanziamenti riattivazione ferrovia gaeta f...
60 richiesta a regione ripristino stanziamenti riattivazione ferrovia gaeta f...60 richiesta a regione ripristino stanziamenti riattivazione ferrovia gaeta f...
60 richiesta a regione ripristino stanziamenti riattivazione ferrovia gaeta f...Luigi Tecno
 

More from Luigi Tecno (20)

Rg1888 12 18_296
Rg1888 12 18_296Rg1888 12 18_296
Rg1888 12 18_296
 
Studio_sul_trasporto_combinato_ferroviario_aereo
Studio_sul_trasporto_combinato_ferroviario_aereoStudio_sul_trasporto_combinato_ferroviario_aereo
Studio_sul_trasporto_combinato_ferroviario_aereo
 
Golfo flash Novembre - 1974
Golfo flash Novembre - 1974 Golfo flash Novembre - 1974
Golfo flash Novembre - 1974
 
Un Comitato D'Azione a Gaeta
Un Comitato D'Azione a Gaeta Un Comitato D'Azione a Gaeta
Un Comitato D'Azione a Gaeta
 
Elenco pareri rilasciati_comitato__llpp_2009
Elenco pareri rilasciati_comitato__llpp_2009Elenco pareri rilasciati_comitato__llpp_2009
Elenco pareri rilasciati_comitato__llpp_2009
 
Fl7 rm formia-na-dic_2013
Fl7 rm formia-na-dic_2013Fl7 rm formia-na-dic_2013
Fl7 rm formia-na-dic_2013
 
Cosind monografia del quarantesimo
Cosind monografia del quarantesimoCosind monografia del quarantesimo
Cosind monografia del quarantesimo
 
Polverini sindaci consind
Polverini sindaci consindPolverini sindaci consind
Polverini sindaci consind
 
Piano 8
Piano 8Piano 8
Piano 8
 
60 richiesta a regione ripristino stanziamenti riattivazione ferrovia gaeta f...
60 richiesta a regione ripristino stanziamenti riattivazione ferrovia gaeta f...60 richiesta a regione ripristino stanziamenti riattivazione ferrovia gaeta f...
60 richiesta a regione ripristino stanziamenti riattivazione ferrovia gaeta f...
 
Puv0174654 p104.0021
Puv0174654 p104.0021Puv0174654 p104.0021
Puv0174654 p104.0021
 
Parte iv trasporto_internazionale
Parte iv trasporto_internazionaleParte iv trasporto_internazionale
Parte iv trasporto_internazionale
 
Parte II trasporto_nazionale
Parte II trasporto_nazionaleParte II trasporto_nazionale
Parte II trasporto_nazionale
 
Parte i normecomuni
Parte i normecomuniParte i normecomuni
Parte i normecomuni
 
Master plan le città del golfo e le isole pontine
Master plan le città del golfo e le isole pontineMaster plan le città del golfo e le isole pontine
Master plan le città del golfo e le isole pontine
 
Linee date-apertura
Linee date-aperturaLinee date-apertura
Linee date-apertura
 
Bilancio rfi-2012
Bilancio rfi-2012Bilancio rfi-2012
Bilancio rfi-2012
 
Interventi strategici regione lazio
Interventi strategici regione lazioInterventi strategici regione lazio
Interventi strategici regione lazio
 
Littorina progetto in stand by
Littorina progetto in stand byLittorina progetto in stand by
Littorina progetto in stand by
 
60 richiesta a regione ripristino stanziamenti riattivazione ferrovia gaeta f...
60 richiesta a regione ripristino stanziamenti riattivazione ferrovia gaeta f...60 richiesta a regione ripristino stanziamenti riattivazione ferrovia gaeta f...
60 richiesta a regione ripristino stanziamenti riattivazione ferrovia gaeta f...
 

Analisi del sistema ferroviario italiano

  • 1. Analisi del sistema ferroviario italiano: reti, servizi e investimenti Dario Gentile Gennaio 2009
  • 2. 1. Il ruolo del sistema ferroviario nella mobilità generale dei passeggeri e delle merci La logica dell’intermodalità - L’intermodalità consente di passare dalla logica settoriale delle singole modalità a quella di un unico sistema integrato dei trasporti. Un salto culturale, prima che tecnico e organizzativo, assolutamente necessario perché la logica monomodale favorisce immancabilmente la modalità più flessibile e autosufficiente: la strada. - Pensare intermodale significa concentrarsi sui nodi (stazioni, porti, interporti, aeroporti, autostazioni, parcheggi di interscambio), ma anche, non meno importante, sui servizi di trasporto, sugli assetti organizzativi. Squilibrio verso la gomma - Negli ultimi 35 anni l’uso dell’auto per abitante in Italia è aumentato di circa il 200% (in Europa del 145%) mentre le modalità più efficienti dal punto di vista energetico e ambientale sono cresciute molto meno, ad esempio quella ferroviaria solo del 30%. Secondo i dati del Conto Nazionale Trasporti l’83,2% degli spostamenti motorizzati in Italia avviene in auto e solo l’11% su mezzi pubblici. L’Italia è il secondo Paese al mondo dopo gli Stati Uniti per numero di auto per abitante; basti mettere a confronto il numero di auto per abitante nelle grandi città europee: Roma 74, Torino 65, Milano 58, Napoli 57, Parigi 45, Barcellona 41, Vienna 40, Londra 32, Berlino 32. Anche per le merci la ripartizione modale è assolutamente squilibrata verso la strada su cui si sposta oltre il 65% del traffico merci complessivo interno. Tutto ciò impatta notevolmente sulla vivibilità delle nostre città con problemi di congestione, incidentalità, occupazione di spazio e soprattutto inquinamento.
  • 3. Intermodalità per il trasporto passeggeri - Per correggere queste distorsioni bisogna intervenire sugli aspetti infrastrutturali ma anche su quelli, gestionali, tecnologici e organizzativi - L’AV/AC costituisce una straordinaria occasione per il rilancio del trasporto ferroviario non solo per le lunghe percorrenze ma anche per le merci e per gli spostamenti metropolitani e regionali. - Una volta liberate dai collegamenti di lunga percorrenza le linee storiche possono essere trasformate in linee di metropolitana regionale cambiando ruolo e funzione, con servizi frequenti e regolari e con fermate ravvicinate nello spazio (ciò comporta la costruzione di nuove stazioni) - Al fine di ridare centralità al trasporto ferroviario e favorire l’intermodalità ferrogomma, bisogna assegnare ai servizi di tpl su gomma la funzione di adduzione alla rete ferroviaria e prevedere la realizzazione di un intenso programma di potenziamento di parcheggi di interscambio, autostazioni e nodi di interscambio treno-bus. - Servono scelte coraggiose e coerenti di politica economica e dei trasporti prevedendo nuove risorse per il potenziamento dei servizi di tpl e del materiale rotabile, e per interventi infrastrutturali di raccordo, messa in rete ed interscambio modale. Intermodalità per il trasporto merci (ruolo delle ferrovie e collegamenti con porti e interporti) - Nel corso dell’ultimo ventennio i traffici marittimi del Mediterraneo hanno conosciuto una fase di notevole espansione, grazie ad una rinnovata centralità di
  • 4. quest’area per il transito delle principali rotte di collegamento marittimo tra Estremo Oriente, Europa e Nord America. - Dalla seconda metà degli anni ’90 si registra un forte sviluppo della portualità mediterranea nell’ambito del trasporto containerizzato, per effetto dell’aumento dell’offerta dei servizi di transhipment e di feederaggio. Nella portualità italiana dal 2000 le movimentazioni sono cresciute ad un tasso medio annuo del 5,8%, raggiungendo circa 10 milioni di TEU. - Navi portacontainer sempre più grandi. Siamo passati da navi portacontainer di 5000/6000 teus di capacità a navi da 8000/9000 teus. Il fenomeno, tra l’altro, contrariamente a quanto si possa credere interessa tutti i porti italiani, sia gli hub che i regional. - Il trasporto ferroviario: unico in grado di assorbire in maniera quantitativamente coerente tali traffici, ipotesi che ad oggi confligge con alcuni elementi caratteristici del sistema logistico/trasportistico legato alla portualità italiana: 1) mancata disponibilità di aree rilevanti in ambiti portuali che nella maggior parte dei casi si trovano nei contesti urbani storici. 2) la scarsa infrastrutturazione ferroviaria dei porti stessi e l’inadeguatezza delle ferrovie in molti punti della rete, in particolar modo nel Mezzogiorno - La crescita dei porti del Northen Range europeo è legata principalmente ad una consapevolezza dell’importante ruolo delle ferrovie (o delle vie d’acqua interne), che ha visto i porti tedeschi, olandesi, belgi investire pesantemente in quest’ambito sia sul “lato mare” che su quello “inland”. - Aldilà del necessario adeguamento della rete ferroviaria in particolare nel Mezzogiorno, una delle strategie è naturalmente quella di sviluppare la cosiddetta “retroportualità”: aumentare la produttività degli spazi portuali integrandoli, tramite ferrovia, con inland terminal, che, al contrario dei porti, offre superfici ed
  • 5. infrastrutture logistiche adeguate, servizi efficienti, una più facile accessibilità stradale e ferroviaria. - Ad esempio in Campania tale strategia viene effettuata nei confronti del Porto di Napoli sia dall’Interporto Sud Europa di Maddaloni Marcianise, con shuttle ferroviari connessi direttamente con il terminal Co.Na.Te.Co che dall’Interporto Campano di Nola. Quando l’inland terminal/retroporto svolge tale funzione per una molteplicità di porti gli effetti positivi per il sistema logistico interessato si moltiplicano. L’Interporto di Nola ne è un esempio: ad oggi è collegato quotidianamente con shuttle ferroviari ai porti di Napoli e Gioia Tauro, con Piombino/Portovecchio e con il porto di Taranto oltre che con lo scalo di Milano - Segrate - Nello sviluppo di queste strategie un ruolo fondamentale si è avuto da parte dei dei “newcomers” di settore che hanno portato servizi terminalistici e di trazione ferroviaria dalle performance di costo e tempo sicuramente migliori, diversi da quelli cui il mercato era ormai assuefatto. Tutto ciò determina specularmente un miglioramento dei servizi di chi già storicamente operava nel mercato (Trenitalia), come l’esperienza sul valico del Brennero ci ha ampiamente dimostrato in questi ultimi anni, con effetti virtuosi tipici della libera concorrenza che hanno prodotto benefici agli operatori della domanda. Intermodalità e politica della mobilità In Italia, come già sottolineato, si registra il predominio della logica monomodale e quindi della modalità stradale, la più flessibile e autosufficiente, con una scarsa predisposizione alla intermodalità, elemento determinante per migliorare la qualità e l’efficacia dei servizi offerti dalle altre modalità di trasporto. Questa scenario è anche e soprattutto legato al presupposto che l’intermodalità implica il coordinamento e un raccordo operativo molto forte tra i diversi soggetti coinvolti e, quindi, anche la presenza di Enti regolatori, di Authority che sappiano programmare e coordinare, in
  • 6. modo da combattere ed abbattere quella tendenza all’autonomia, quella mancanza di cultura di sistema che è tipica del nostro contesto nazionale e che tanto danneggia, e ha danneggiato, lo sviluppo dei trasporti e della logistica sul nostro territorio. Altro obiettivo da realizzare è l’integrazione tra i flussi di traffico merci nazionali e internazionali. Nel settore delle merci, inoltre, i gestori di infrastrutture, enti territoriali, operatori della logistica, imprese manifatturiere devono condividere obiettivi e progetti per poter raggiungere risultati positivi nella gestione logistica di un territorio. Per fare tutto servono soggetti creati “ad hoc” che uniscano le diverse componenti del sistema e che con adeguati strumenti e know how perseguano con continuità politiche territoriali sistemiche di sviluppo della logistica. Un buon esempio, in tale direzione, è l’Agenzia LOGICA, un soggetto misto pubblico-privato, presente in Campania da quattro anni, che funge da think tank di sistema e che nel contempo promuove a livello internazionale il sistema logistico regionale. 2. La rete ferroviaria nazionale
  • 7. Confronti Italia-Europa dotazione rete ferroviaria nazionale Km di rete ferroviaria nazionale Km/100.000 abitanti 198.963 44 Repubblica ceca 9.602 94 Austria 5.656 72 Estonia 959 71 Bulgaria 4.318 55 Polonia 19.900 52 Francia 29.269 49 Irlanda 1.919 48 Germania 36.054 44 Danimarca 2.273 42 Spagna 14.387 35 Belgio 3.521 34 Italia 16.287 28 Grecia 2.414 22 Olanda 2.811 17 Eu-25 Fonte: Eurostat In termini di estensione della rete e di dotazione per abitante l’Italia è piuttosto indietro rispetto alla media dei principali Paesi Europei; infatti si colloca all’11° posto. Confronti tra Regioni italiane per dotazione di rete ferroviaria FS Nella tabella seguente si rappresenta invece l’indice di dotazione della rete ferroviaria FS per le diverse Regioni italiane, facendo anche riferimento alla elettrificazione della rete e alla presenza del doppio o del singolo binario. Da questa tabella si evince il forte ritardo del Mezzogiorno, ed in particolare delle isole, rispetto alle altre aree del Paes e.
  • 8. Indici di dotazione dela rete FS per le diverse Regioni italiane (Italia=100) Rete FS Eletrificata Non eletrificata Totale A doppio binario Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna 88,6 113,3 142,9 79,1 67,5 105 100,1 33,1 51,2 23,2 185,9 82,9 11 76,9 29,3 - 118,2 62,5 113,4 80,2 125,9 88,4 160,9 - 599,2 113,2 290 112,1 73,3 91,2 161,3 141,6 107,6 Indice sintetico rete FS 69,4 60 165,5 81,4 39 88,3 63,7 12,8 Mezzogiorno - sud - isole Centro - nord - Nord - ovest - Nord - est - Centro Italia 85,8 98,2 67,7 109,8 129,7 91,4 109,5 100 55,3 82,7 15,1 130,8 131,7 110,5 151,6 100 92,4 98,8 83,1 105,2 150,8 90,7 75,4 100 117,3 289,8 88 268,9 100 122,1 120,1 125,2 84,7 107,5 65,8 82,2 100 69,1 89,6 39,1 121,3 132 102 131,2 100 A semplice A doppio A semplice binario binario binario Fonte: Svimez 2008 Stesso discorso vale per la dotazioni di stazioni e la relativa capacità di servizio. Indici di dotazione di stazioni ferroviarie rispetto al territorio e capacità di servizio Totale stazioni Stazioni presenziate Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna 115,5 74,7 114,7 66,2 76,1 110,7 79,8 84,8 120,9 39,5 90 98,6 35,3 47,7 111,2 89,8 Mezzogiorno - sud - isole Centro - nord - Nord - ovest - Nord - est - Centro Italia 92 97,2 81 104,3 120,9 94,4 93,6 100 87 78 106,2 107 148,1 87,7 75,9 100 Fonte: Svimez 2008
  • 9. Dati particolarmente significativi riguardano il confronto tra il Mezzogiorno ed il nord per ciò che riguarda l’offerta di servizi ferroviari, ed in particolare il numero di collegamenti diretti, di eurostar e di intercity tra capoluoghi di regione e la relativa velocità media. Da queste analisi emerge un quadro ancora più sconfortante e di maggiore arretratezza per il Mezzogiorno. Offerta di servizi ferroviari: il gap del Mezzogiorno rispetto al Nord COLLEGAMENTI FERROVIARI TRA CAPOLUOGHI DI REGIONE SUD NORD ∆% (Nord-Sud) RELAZIONI CON COLLEGAMENTI DIRETTI 20% 100% NUMERO MEDIO EUROSTAR AL GIORNO 2 14,7 86,4% NUMERO MEDIO INTERCITY AL GIORNO 4,8 13,6 64,7% VELOCITA' MEDIA EUROSTAR 73,3 95,2 23,0% VELOCITA' MEDIA INTERCITY 64,3 85,7 25,0% Fonte: Elaborazioni ACaM Anche dai dati sulla media delle persone soddisfatte dai servizi ferroviari emerge con evidenza il gap delle Regioni del Mezzogiorno, ad esclusione della Campania, rispetto alle altre aree del Paese. Media delle persone soddisfatte dai servizi ferroviari Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico
  • 10. I nodi Le saturazioni della rete FS sono principalmente concentrate nelle grandi aree metropolitane. Nelle Aree Metropolitane di Milano, Roma, Napoli e Torino è concentrato oltre il 60% dei consumi nazionaliIl Piano investimenti FS 2007-2011 prevede investimenti sui nodi per 2,6 mld € Trasporto passeggeri Secondo i dati Eurostat in Italia solo il 5,4% dei pass-km interessa la ferrovia rispetto ad una media europea pari al 7% circa. Trasporto merci: quote % delle diverse modalità Gomma 66 44 12 Ferro 23 18 Cabotaggio 5 Oleodotti e aereo 0 Ita UE 24,5 8,5 10 20 30 40 50 60 70 Come già sottolineato per il trasporto delle merci la quota modale della gomma è nettamente prevalente rispetto alle altre modalità più di quanto non avvenga negli altri Paesi Europei. 3. Il sistema di Alta velocità/alta capacità - Il sistema Alta velocità-capacità ferroviaria rappresenta il più grande investimento infrastrutturale realizzato in Italia dai tempi della stagione delle autostrade. La costruzione della rete Alta velocità-capacità può considerarsi, a giusta ragione, come l’avvio di una nuova stagione per la rete ferrovia italiana, che aumenterà l’estensione della rete di circa 1.250 km di nuove linee, dopo un cinquantennio in cui le uniche
  • 11. modifiche subite della rete hanno, essenzialmente, interessato la dismissione di vecchi binari. - L’alta velocità-capacità modifica completamente il modo di viaggiare lungo le principali direttrici del Paese, con un notevole incremento nella qualità del servizio offerto e riduzioni significative dei tempi di viaggio - dell’ordine del 40% - tra le principali città italiane. Il sistema AV/AC può essere visto come la “metropolitana d’Italia” con città e aree metropolitane che cominciano a funzionare come “quartieri” di un’unica grande realtà urbana. Tempi Tratta attuali sulla rete storica Tempi su nuove linee Riduzione % dei tempi per effetto delle nuove linee Torino-Milano 1h-30' 50' -44% Milano-Venezia 2h-43‘ 1h-25' -48% Milano-Bologna 1h-42' 60' -41% Milano-Roma 4h-30' 3h -33% Torino-Napoli 8h-30’ 5h -41% Bologna-Firenze 59' 30' -49% Roma-Napoli 1h-45' 1h-05' -38% Roma-Bari 4h-30’ 3h -33% Napoli-Bari 3h-40’ 2h -45% - Questo progetto ha dei costi molto alti; la Torino – Milano - Napoli costa ben 32 miliardi di euro (valore cresciuto moltissimo nel tempo; nel 1994 il piano finanziario della convenzione fra FS e TAV prevedeva un costo di circa 11,3 miliardi di euro. Fonte: Istituto di ricerche Ambiente Italia, 2004) e tutto il programma comprensivo anche della Milano – Verona - Padova, della Milano - Genova, della Padova – Venezia, della Torino – Lione, della Napoli – Bari, e della linea a monte del Vesuvio
  • 12. arriva a oltre 62 miliardi. Il costo medio a km è di 32 milioni di euro rispetto ad una media europea inferiore ai 20 milioni di euro. - Il progetto AV/AC può e deve rappresentare la grande occasione per il vero rilancio del trasporto ferroviario italiano non solo sulle medie e lunghe percorrenze, ma anche per quello pendolare e merci. Tutte le analisi degli ultimi due decenni dimostrano che il consistente investimento previsto si giustifica solo se si riuscirà a potenziare e migliorare i servizi di trasporto regionale e metropolitano nelle grandi aree urbane del Paese e a sviluppare il trasporto ferroviario merci. Oltre il 60% dei benefici derivano proprio dal trasporto regionale e cargo. - La sensazione, però, è che non si abbia piena consapevolezza della portata e degli impatti di questo progetto; una rivoluzione silenziosa con un avvio – quello della tratta Roma-Napoli - sottotono, quasi non annunciato. Eppure il prossimo 22 dicembre proprio questa tratta compirà tre anni, ed ha fatto già conseguire risultati estremamente significativi. - Da una analisi sviluppata dal Centro Studi ACaM emerge che già al termine del primo biennio i flussi in auto lungo la relazione Napoli-Roma (A1) sono diminuiti dello 0,7% (mentre nello stesso periodo, su tutta la rete gestita da Autostrade Spa, si è registrato un incremento del 5,5%), i passeggeri a bordo dei treni sono aumentati del 23% (ovverossia 615.000 passeggeri in più all’anno), e in particolare, per i soli treni Eurostar/AV, si è registrato un incremento del 38,4%. Complessivamente, riferendoci ai passegeri AV e mettendo insieme i passeggeri che prima non effettuavano questo spostamento tra Napoli e Roma, quelli che hanno incrementato la frequenza di viaggio e quelli che prima utilizzavano l’auto o l’intercity, l’area del cambiamento interessa complessivamente il 46,3% degli utenti nel giorno feriale ed il 52,1% nei giorni pre-festivi e festivi. Pertanto circa la metà dei
  • 13. passeggeri dell’alta velocità ha cambiato in qualche aspetto il proprio comportamento rispetto al passato. L’analisi di questi dati porta dunque a concludere che le due grandi aeree metropolitane di Roma e Napoli si sono fortemente avvicinate. Il napoletano che lavora a Roma può raggiungerla dalla sua abitazione di Napoli quasi negli stessi tempi del romano che dalla periferia deve arrivare al centro della capitale. - I risultati rilevati in questa analisi rappresentato un contributo importante per capire i mutamenti e gli effetti che si determineranno nelle prossime settimane per effetto delle prossime aperture della rete di Alta velocità. Con l’inaugurazione dell’alta velocità Bologna - Milano sarà possibile spostarsi tra Roma e Milano in 3 ore e 30 minuti, tra Milano e Bologna in 65 minuti, tra Milano e Firenze in 2 ore e 10 minuti, tra Milano e Napoli in 4 ore e 50 minuti. A mano a mano che la rete di AV si completerà da Torino a Venezia e da Milano a Salerno, si modificherà la vita di milioni di abitanti delle grandi aree metropolitane del Paese, e cambieranno le abitudini e gli stili di comportamento. 4. il costo e l’utilità sociale del sistema Gli investimenti - Sulla questione degli investimenti in infrastrutture una prima grande questione riguarda il tema delle priorità. Nella programmazione nazionale sembra mancare del tutto un’analisi approfondita delle reali priorità infrastrutturali per il nostro Paese. La lista degli interventi da approvare e finanziare non sembra rispondere a logiche e criteri di priorità effettive per il nostro Paese - Altro tema importante è quello della velocizzazione dei tempi per la realizzazione delle opere. Da uno studio dell’ANCE risulta che i tempi medi necessari per realizzare opere pubbliche, comprensivi di tutte le fasi dalla progettazione alla realizzazione, sono pari a 8 anni e 4 mesi per opere di importo superiore ai 50 milioni
  • 14. di euro e 7 anni e 5 mesi per quelle di importo inferiore ai 50 milioni di euro. Sono diversi i fattori che determinano un eccessivo rallentamento nella realizzazione dei progetti infrastrutturali per il trasporto pubblico in Italia. Anzitutto la scarsa attenzione alla qualità dei progetti già in fase di gara che spesso comporta l’esigenza di varianti in corso d’opera, e quindi il rallentamento dell’esecuzione dei lavori e la lievitazione dei costi, oltre che numerosi contenziosi con gli appaltatori delle opere. Sarebbe, invece, auspicabile che si desse maggior peso alla qualità dei progetti da mettere a gara, ed anche allo strumento della concertazione e della condivisione con il territorio delle opere che si intendono realizzare, in modo da non avere poi problemi e rallentamenti in fase realizzativa. - Altra questione fondamentale è quella del Mezzogiorno del Paese che non sembra rappresentare una priorità per questo Governo nonostante il notevole gap infrastrutturale che sconta rispetto alle altre aree del Paese. Nella seduta del 18 dicembre del Cipe, in cui si è decisa una prima assegnazione, a carico delle disponibilità del Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS), di 7.356 milioni di euro si è deciso di intervenire per le seguenti opere:: Venezia – Sistema M.O.S.E. Autostrada A 12 tratta “Rosignano Marittima – Civitavecchia” Tratta AV/AC Fortezza - Verona e del Nodo di Verona Metropolitana di Milano – linea 5 “variante Garibaldi” Metropolitana di Milano linea M1 – Monza Bettola. Metro C di Roma. Programma interventi Roma e Catania. Si riportano di seguito alcuni dati a conferma di come per il Mezzogiorno del Paese gli investimenti siano troppo pochi e con un trend decrescente
  • 15. - La quota % del Mezzogiorno sul totale Italia della spesa pubblica in conto capitale nel 2007 è stata pari al 32,1% per il Settore Pubblico Allargato. L’andamento è in continua diminuzione dal 2001 (anno in cui tale valore era pari a 36,8%), valori ben lontani dall’obiettivo fissato negli anni passati del 45%. - Fondi Europei sostituivi e non aggiuntivi delle risorse ordinarie: Il vero elemento di debolezza per gli investimenti per il Mezzogiorno è rappresentato dalla spesa ordinaria la cui incidenza sul valore complessivo nel Paese è scesa nel 2007 al 21,4%, allontanandosi ancor più dall’obiettivo del 30% indicato nei documenti governativi. La spesa aggiuntiva - erogazione FAS, programmazione comunitaria - (pari al 54% della spesa complessiva nel Mezzogiorno) ha quindi avuto esclusivamente una funzione sostitutiva della spesa ordinaria. - Focalizzando l’attenzione sul settore dei Trasporti emerge un quadro ancora più negativo per il Mezzogiorno con una % sul totale nazionale pari al 27% (33% per la viabilità e 22% per gli altri settori). Nel 2001 questa % era pari al 32%. - Focalizzando l’attenzione su FS emerge una % della spesa per il Mezzogiorno estremamente bassa ( 17,8%) Ferrovie: quota della spesa totale in conto capitale destinata al Mezzogiorno 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 FERROVIE 29,5 31,9 29,4 24,8 22,8 20,4 16,7 12,2 24,6 2005 2006 14 17,8