La malattia di Alzheimer (Alzheimer Disease - AD) è la principale causa di demenza ed è una delle
patologie croniche più devastanti e prevalenti in individui anziani. Come riportato nel rapporto dell'OMS e Alzheimer Disease International, nel 2015, sono state calcolate in 46.800.000 le persone con demenza nel mondo, di cui più della metà con AD, ed è stimato un incremento di nove milioni e 900 mila casi ogni anno: un nuovo caso ogni 3,2 secondi. L’incidenza della demenza aumenta con l’età e, considerato il progressivo invecchiamento della popolazione, il numero dei soggetti affetti tende ad aumentare ogni anno; infatti, si prevedono 74,7 milioni di pazienti nel 2030 e 135,4 milioni nel 2050. Nello stesso rapporto del 2015, il costo annuo stimato in tutto il mondo per demenza è di $US 818.000.000.000: oltre l' 1% del prodotto interno lordo mondiale. Un costo così elevato testimonia l'enorme impatto che la demenza ha sulle condizioni socio-economiche in tutto il mondo. Questo significa che, se l’assistenza per la demenza fosse una nazione, sarebbe la diciottesima economia nel mondo e il suo valore economico supererebbe quello di aziende come Apple (742 miliardi) e Google (368 miliardi).
Secondo lo stesso rapporto in Italia attualmente le persone affette da demenza sono oltre 1.200.000 (di cui oltre 700.000 con malattia di Alzheimer) che diventeranno 1.609.000 nel 2030 e 2.272.000 nel 2050; si stima che nel 2015 i nuovi casi saranno 269.000 e i costi ammonterebbero a 37.6 miliardi di euro. Nel Lazio, nel 2012, sono state stimate in circa 71.000 le persone affette da demenza, di cui 28.000 affette da AD; l’incidenza per tutte le forme di demenza, applicata alla popolazione residente nel Lazio con più di 65 anni, è di circa 14.000 nuovi casi ogni anno.
La malattia di Alzheimer (Alzheimer Disease - AD) è la principale causa di demenza ed è una delle
patologie croniche più devastanti e prevalenti in individui anziani. Come riportato nel rapporto dell'OMS e Alzheimer Disease International, nel 2015, sono state calcolate in 46.800.000 le persone con demenza nel mondo, di cui più della metà con AD, ed è stimato un incremento di nove milioni e 900 mila casi ogni anno: un nuovo caso ogni 3,2 secondi. L’incidenza della demenza aumenta con l’età e, considerato il progressivo invecchiamento della popolazione, il numero dei soggetti affetti tende ad aumentare ogni anno; infatti, si prevedono 74,7 milioni di pazienti nel 2030 e 135,4 milioni nel 2050. Nello stesso rapporto del 2015, il costo annuo stimato in tutto il mondo per demenza è di $US 818.000.000.000: oltre l' 1% del prodotto interno lordo mondiale. Un costo così elevato testimonia l'enorme impatto che la demenza ha sulle condizioni socio-economiche in tutto il mondo. Questo significa che, se l’assistenza per la demenza fosse una nazione, sarebbe la diciottesima economia nel mondo e il suo valore economico supererebbe quello di aziende come Apple (742 miliardi) e Google (368 miliardi).
Secondo lo stesso rapporto in Italia attualmente le persone affette da demenza sono oltre 1.200.000 (di cui oltre 700.000 con malattia di Alzheimer) che diventeranno 1.609.000 nel 2030 e 2.272.000 nel 2050; si stima che nel 2015 i nuovi casi saranno 269.000 e i costi ammonterebbero a 37.6 miliardi di euro. Nel Lazio, nel 2012, sono state stimate in circa 71.000 le persone affette da demenza, di cui 28.000 affette da AD; l’incidenza per tutte le forme di demenza, applicata alla popolazione residente nel Lazio con più di 65 anni, è di circa 14.000 nuovi casi ogni anno.
What is Assistive Technology for Alzheimer's DiseaseMike Good
Learn about the 4 categories of assistive technology for Alzheimer's caregivers and care recipients. While this technology is scarce, there is potential.
For the complete article, check out: http://togetherinthis.com/what-is-assistive-technology-for-alzheimers/
You can contact me at: mikegood@togetherinthis.com
Senior Caring becomes important as once they contribute to the nation. Thus the United States of America introduces non-emergency Medical Transportation services.
Alzheimer's is the most common form of dementia, a general term for memory loss and other intellectual abilities serious enough to interfere with daily life. Alzheimer's disease accounts for 60 to 80 percent of dementia cases.
Alzheimer patient needs support during their routine tasks or activities. To take care of Alzheimer patient, it is necessary to acquire supportive and comfortable caregiver. Non emergency medical transportation helps to take care of such patients, efficiently. #medicaid
Alzheimer's disease: Clinical Assessment and ManagementRavi Soni
This PPT is a seminar on the Alzheimer's disease which was prepared for sensitizing post graduate psychiatry students on the day of World Alzheimer's Day.
Webinar | Invecchiamento e deterioramento cognitivo: uno strumento di previsi...Obiettivo Psicologia Srl
La Psicologia dell’Invecchiamento è la disciplina che si occupa delle problematiche di tipo psicologico e neuropsicologico dell’anziano nel corso del processo di invecchiamento.
Sempre più spesso lo psicologo che lavora con gli anziani si trova a contatto con persone che presentano un certo grado di decadimento cognitivo e con i loro familiari, che necessitano di un aiuto nella gestione dei disturbi comportamentali e dei deficit cognitivi degli anziani che assistono. Supportare i familiari nel tentativo di ridurre l’impatto che questi disturbi hanno sul quotidiano significa, innanzitutto, riconoscere l’eventuale presenza di un deterioramento cognitivo e distinguerlo da una condizione di normale fisiologia dell’invecchiamento.
Il Questionario Informativo sul Declino Cognitivo negli Anziani (Informant Questionnaire on Cognitive Decline in the Elderly - IQCODE) è uno strumento di rapida somministrazione che consente di valutare se sia in atto un cambiamento patologico nelle prestazioni cognitive e funzionali degli anziani rispetto ai 10 anni antecedenti l’intervista. Consiste in una serie di domande da sottoporre al familiare che vive a più stretto contatto con l’anziano, utili a raccogliere dati e informazioni necessari a costruire una prima ipotesi sulla natura dell’eventuale processo patologico in atto, a partire dalla quale strutturare una più approfondita valutazione cognitiva e sviluppare un piano d’intervento per anziano e familiare (o caregiver).
Focus sulla Malattia di Alzheimer nell'ottica d'approccio infermieristico.
Sommario.
Demenza Senile:
- Definizione
Letteratura Scientifica:
- Cenni storici
Epidemiologia:
- Diffusione ed incidenza
Patologia:
- Caratteristiche e modalità d'azione
- Fattori di rischio
Quadro clinico:
- Fasi della malattia
- Fase Iniziale
- Fase Intermedia
- Fase Terminale
- Schema di progressione patologica
Diagnosi:
- Anamnesi e segni oggettivi
- Strumentistica diagnostica
- Test valutativi ed istologici
Terapia:
- Trattamenti terapeutici
- Trattamento farmacologico
- Trattamento basato sui training
- Tipologie training
- Trattamenti integrativi
- Ruolo Caregiver
Prevenzione:
- Fattori modificabili
- Teoria della riserva cognitiva
Assistenza Infermieristica:
- Presa in carico del paziente
What is Assistive Technology for Alzheimer's DiseaseMike Good
Learn about the 4 categories of assistive technology for Alzheimer's caregivers and care recipients. While this technology is scarce, there is potential.
For the complete article, check out: http://togetherinthis.com/what-is-assistive-technology-for-alzheimers/
You can contact me at: mikegood@togetherinthis.com
Senior Caring becomes important as once they contribute to the nation. Thus the United States of America introduces non-emergency Medical Transportation services.
Alzheimer's is the most common form of dementia, a general term for memory loss and other intellectual abilities serious enough to interfere with daily life. Alzheimer's disease accounts for 60 to 80 percent of dementia cases.
Alzheimer patient needs support during their routine tasks or activities. To take care of Alzheimer patient, it is necessary to acquire supportive and comfortable caregiver. Non emergency medical transportation helps to take care of such patients, efficiently. #medicaid
Alzheimer's disease: Clinical Assessment and ManagementRavi Soni
This PPT is a seminar on the Alzheimer's disease which was prepared for sensitizing post graduate psychiatry students on the day of World Alzheimer's Day.
Webinar | Invecchiamento e deterioramento cognitivo: uno strumento di previsi...Obiettivo Psicologia Srl
La Psicologia dell’Invecchiamento è la disciplina che si occupa delle problematiche di tipo psicologico e neuropsicologico dell’anziano nel corso del processo di invecchiamento.
Sempre più spesso lo psicologo che lavora con gli anziani si trova a contatto con persone che presentano un certo grado di decadimento cognitivo e con i loro familiari, che necessitano di un aiuto nella gestione dei disturbi comportamentali e dei deficit cognitivi degli anziani che assistono. Supportare i familiari nel tentativo di ridurre l’impatto che questi disturbi hanno sul quotidiano significa, innanzitutto, riconoscere l’eventuale presenza di un deterioramento cognitivo e distinguerlo da una condizione di normale fisiologia dell’invecchiamento.
Il Questionario Informativo sul Declino Cognitivo negli Anziani (Informant Questionnaire on Cognitive Decline in the Elderly - IQCODE) è uno strumento di rapida somministrazione che consente di valutare se sia in atto un cambiamento patologico nelle prestazioni cognitive e funzionali degli anziani rispetto ai 10 anni antecedenti l’intervista. Consiste in una serie di domande da sottoporre al familiare che vive a più stretto contatto con l’anziano, utili a raccogliere dati e informazioni necessari a costruire una prima ipotesi sulla natura dell’eventuale processo patologico in atto, a partire dalla quale strutturare una più approfondita valutazione cognitiva e sviluppare un piano d’intervento per anziano e familiare (o caregiver).
Focus sulla Malattia di Alzheimer nell'ottica d'approccio infermieristico.
Sommario.
Demenza Senile:
- Definizione
Letteratura Scientifica:
- Cenni storici
Epidemiologia:
- Diffusione ed incidenza
Patologia:
- Caratteristiche e modalità d'azione
- Fattori di rischio
Quadro clinico:
- Fasi della malattia
- Fase Iniziale
- Fase Intermedia
- Fase Terminale
- Schema di progressione patologica
Diagnosi:
- Anamnesi e segni oggettivi
- Strumentistica diagnostica
- Test valutativi ed istologici
Terapia:
- Trattamenti terapeutici
- Trattamento farmacologico
- Trattamento basato sui training
- Tipologie training
- Trattamenti integrativi
- Ruolo Caregiver
Prevenzione:
- Fattori modificabili
- Teoria della riserva cognitiva
Assistenza Infermieristica:
- Presa in carico del paziente
Medicina a distanza nelle sindromi neuro degenerative aspetti clinici e quali...Gabriele Carbone
La medicina a distanza nelle gestione (presa in carico) dei pazienti con patologie neurodegenerative ha applicazioni per essere una risorsa promettente, appropriata e preziosa per gestire “a distanza” molti dei bisogni (del paziente, del carer e delle “badanti”) se tiene conto delle specifiche esigenze e risorse del paziente, lo supporta nell’ambiente che lo circonda, e non si sostituisce ma si affianca all’intervento umano;
di supporto e integrazione nei vari ambiti in cui il malato si trova a vivere o ad essere curato (proprio domicilio, Centri Diurni, strutture di ricovero riabilitative, ospedale o RSA).
Tuttavia non ha ancora trovato indicazioni definitive, rigorosamente fondate su studi clinici randomizzati controllati.
Le evidenze di letteratura, sebbene ancora metodologicamente poco robuste, ci sono, sono incoraggianti e aprono il campo a un vasto territorio di ricerca, di cui c’è un grande bisogno.
Medicina a distanza_nelle_sindromi_neuro_degenerativeGabriele Carbone
La medicina a distanza nelle gestione (presa in carico) dei pazienti con patologie neurodegenerative ha applicazioni per essere una risorsa:
1) promettente, appropriata e preziosa per gestire “a distanza” molti dei bisogni (del paziente, del carer e delle “badanti”)
se tiene conto delle specifiche esigenze e risorse del paziente, lo supporta nell’ambiente che lo circonda, e non si sostituisce ma si affianca all’intervento umano;
2) di supporto e integrazione nei vari ambiti in cui il malato si trova a vivere o ad essere curato (proprio domicilio, Centri Diurni, strutture di ricovero riabilitative, ospedale o RSA).
Tuttavia non ha ancora trovato indicazioni definitive, rigorosamente fondate su studi clinici randomizzati controllati.
Le evidenze di letteratura, sebbene ancora metodologicamente poco robuste, ci sono, sono incoraggianti e aprono il campo a un vasto territorio di ricerca, di cui c’è un grande bisogno.
2. CULTURA MEDICO SANITARIA
La demenza di Alzheimer è una patologia cerebrale degenerativa
primaria.
È un’affezione che determina una grave perdita di neuroni corticali e
dei rispettivi dendriti, ha progressione peggiorativa, la causa non è
nota e la demenza è il principale sintomo di questa malattia. Essa è
accompagnata da una forte diminuzione, dei livelli di acetilcolina a
livello cerebrale, neurotrasmettitore essenziale per qualsiasi tipo di
comunicazione intraneuronale o meglio per la trasmissione degli
impulsi elettrici a livello della sinapsi.
3. I Sintomi Precoci Della
Malattia…
https://www.youtube.com/watch?v=e0FcxVBEZ9Y
4. Fattori di rischio
fattori genetici: la presenza di un familiare di primo grado con disturbo
demenziale dà maggiore possibilità di soffrire della stessa patologia
lesioni craniche: la presenza di queste associate a perdita di coscienza
sembra favorire l’insorgenza dell’AD (userò questa comune abbreviazione
per Demenza di Alzheimer) di tipo sporadico, non di quello familiare.
alcol e fumo: si è notata un’elevata correlazione fra un largo utilizzo di
queste sostanze e l’AD.
fattori ambientali: si sta ancora cercando una precisa correlazione fra la
presenza di allumino nelle placche amiloidi e l’esposizione a questo
metallo.
scolarità: frequentemente riscontrato è l’incidenza maggiore fra soggetti
con minori livelli di istruzione
inattività fisica: soprattutto se abituale ( come stile di vita) è un fattore
predisponente.
6. Fattori protettivi
Alcuni fattori considerati protettivi cioè che ritardano o rallentano
l’insorgenza dell’AD sono:
FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei):
questi farmaci si dicono implicati nei processi di inibizione dei
meccanismi infiammatori coinvolti nella patogenesi dell’AD.
estrogeni:
riducono i depositi di beta-amiloide e favoriscono la genesi delle sinapsi
in alcune zone del sistema nervoso.
7. Età di insorgenza
La demenza viene detta ad insorgenza precoce o presenile se
l’esordio della stessa avviene prima dei 65-70 (in genere si tratta di
soggetti nelle cui famiglie vi sono già stati casi della stessa patologia)
ed ha caratteristiche di particolare rapidità evolutiva ed attacco di
funzioni concernenti motricità e linguaggio.
Il periodo in cui la AD ha maggior incidenza è quello dopo i 70 anni
circa, l’insorgenza del morbo è subdola e si sviluppa lentamente ma
senza tregua per tutto il suo corso.
Vi sono anche sporadici casi di insorgenza tardiva: in questi il decorso
è più lento e caratterizzato da compromissione, in particolare, di
funzioni cerebrali superiori.
8. Tecnologie per l’Alzheimer
Con tutta la tecnologia oggi a disposizione non sarebbe possibile
ovviare a questo problema, che oltre all’ansia per le famiglie a volte
può sfociare in tragedia?
Dotare gli anziani a rischio di smarrirsi di gadget che aiutino a
localizzarli e rintracciarli potrebbe sembrare semplice.
9. BRACCIALETTO A RADIO FREQUENZE
All’ospedale Molinette di Torino, è stata da poco conclusa
una sperimentazione. Nel corso di sei mesi, undici pazienti
tra quelli ricoverati sono stati dotati di un braccialetto a
radiofrequenza all’apparenza identico a quello indossato da
tutti gli altri degenti, mentre all’uscita del reparto è stato
posto un varco elettronico in grado di leggere il codice dei
braccialetti e dare l’allarme nel caso in cui un paziente si
stesse allontanando. In sei mesi di sperimentazione,
l’allarme è scattato 76 volte.
10. Il Progetto Rosetta
L’obiettivo finale è quello di sviluppare ambienti assistiti e intelligenti,
attrezzati in maniera tale da inviare un allarme se un comportamento
di chi li abita risulta non conforme agli standard.
Nel 2011 sono i test specifici in tre Paesi europei, con 30 case
equipaggiate con sensori e tecnologie assistite, governate da un unico
server a distanza. Con tale sistema si possono misurare senza contatto i
movimenti della persona come il respiro, il battito cardiaco e il
movimento degli arti.
Ad esempio quando il sistema sa che è ora di colazione o di pranzo, un
allarme suona ed il paziente vede visualizzata un’icona con il simbolo
del pranzo, cosi ci si ricorda che bisogna mangiare.