Via alle corresponsione degli arretrati pensionistici per il mancato adeguamento all’inflazione degli anni passati, al rifinanziamento degli ammortizzatori in deroga e a più forti garanzie sul Tfr anticipato in busta paga. Sono alcune tra le novità introdotte nel decreto-legge n. 65 del 21 maggio 2015, approvato alla Camera.
INTERESSANTE Possibilità di dedurre dal reddito d’impresa e dal reddito derivante dall’esercizio di arti e professioni il 20% dell’IMU relativa agli immobili strumentali
INTERESSANTE Possibilità di dedurre dal reddito d’impresa e dal reddito derivante dall’esercizio di arti e professioni il 20% dell’IMU relativa agli immobili strumentali
Approvato il nuovo modello della cartella di pagamento
L’Agenzia delle Entrate ha approvato il nuovo modello della cartella di pagamento, che sostituisce quello approvato con il provvedimento n. 27036 del 19 febbraio 2016.
Regolamento per la disciplina dell'accesso ai servizi e alle prestazioni dell...Cividale Civica
Il regolamento che disciplina l'accesso degli utenti ai servizi erogati dall'U.O. Politiche Giovanili del Comune di Cividale del Friuli.
CAPO I: GENERALITA’
CAPO II: ASSISTENZA ECONOMICA
CAPO III: SOGGIORNI CLIMATICI
CAPO IV: ABBATTIMENTO RETTE ASILO NIDO
CAPO V: GIARDINO DELLE MERAVIGLIE – SERVIZIO INTEGRATIVO PRIMA INFANZIA
CAPO VI: BORSE LAVORO GIOVANI
CAPO VII: DISPOSIZIONI FINALI
Intervento del Direttore Generale Vicario Marco Bernardini che illustra la procedura di iscrizione obbligatoria ad ENPAPI per i soggetti, iscritti nei Collegi provinciali
IPASVI, che esercitano l’attività libero professionale; le tipologie di prestazione erogabili da ENPAPI e la procedura di iscrizione alla nuova Gestione Separata ENPAPI ai sensi della Legge n. 95 del 6 Luglio 2012
Negli ultimi trenta giorni l’importo dei debiti arretrati pagati ai creditori dagli enti pubblici è aumentato da 13,8 a 16,3 miliardi di euro, grazie alle nuove risorse stanziate dal Governo con il DL 102/2013. Il totale delle risorse messe a disposizione dallo Stato agli enti debitori (ministeri, Regioni, Comuni e Province) è salito a 24,4 miliardi.
Approvata la legge di stabilità per il 2015Paolo Soro
Approvata la Legge di Stabilità per il 2015.
La Camera ha approvato in via definitiva la Legge di Stabilità per il 2015, con 307 voti favorevoli e 116 contrari. Ora, si attende la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale per l’entrata in vigore dal 1° gennaio 2015, salvo alcune norme di carattere retroattivo, valevoli già dall’anno in corso.
Approvato il nuovo modello della cartella di pagamento
L’Agenzia delle Entrate ha approvato il nuovo modello della cartella di pagamento, che sostituisce quello approvato con il provvedimento n. 27036 del 19 febbraio 2016.
Regolamento per la disciplina dell'accesso ai servizi e alle prestazioni dell...Cividale Civica
Il regolamento che disciplina l'accesso degli utenti ai servizi erogati dall'U.O. Politiche Giovanili del Comune di Cividale del Friuli.
CAPO I: GENERALITA’
CAPO II: ASSISTENZA ECONOMICA
CAPO III: SOGGIORNI CLIMATICI
CAPO IV: ABBATTIMENTO RETTE ASILO NIDO
CAPO V: GIARDINO DELLE MERAVIGLIE – SERVIZIO INTEGRATIVO PRIMA INFANZIA
CAPO VI: BORSE LAVORO GIOVANI
CAPO VII: DISPOSIZIONI FINALI
Intervento del Direttore Generale Vicario Marco Bernardini che illustra la procedura di iscrizione obbligatoria ad ENPAPI per i soggetti, iscritti nei Collegi provinciali
IPASVI, che esercitano l’attività libero professionale; le tipologie di prestazione erogabili da ENPAPI e la procedura di iscrizione alla nuova Gestione Separata ENPAPI ai sensi della Legge n. 95 del 6 Luglio 2012
Negli ultimi trenta giorni l’importo dei debiti arretrati pagati ai creditori dagli enti pubblici è aumentato da 13,8 a 16,3 miliardi di euro, grazie alle nuove risorse stanziate dal Governo con il DL 102/2013. Il totale delle risorse messe a disposizione dallo Stato agli enti debitori (ministeri, Regioni, Comuni e Province) è salito a 24,4 miliardi.
Approvata la legge di stabilità per il 2015Paolo Soro
Approvata la Legge di Stabilità per il 2015.
La Camera ha approvato in via definitiva la Legge di Stabilità per il 2015, con 307 voti favorevoli e 116 contrari. Ora, si attende la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale per l’entrata in vigore dal 1° gennaio 2015, salvo alcune norme di carattere retroattivo, valevoli già dall’anno in corso.
Dopo essere stata presentata dal Governo lo scorso 15 ottobre, il 20 novembre la Legge di Stabilità 2016 è stata approvata in prima lettura dal Senato ed è quindi arrivata alla Camera dei deputati.
Primo obiettivo della manovra, profondamente modificata rispetto al testo iniziale attraverso un “maxiemendamento” del Governo e poi dall’ampio lavoro svolto dalle Commissioni alla Camera, resta quello di far crescere la fiducia in tutto il Paese, per un’Italia che sia, per usare gli slogan scelti da Palazzo Chigi, «più forte, più semplice, più orgogliosa e più giusta».
Anche i tratti salienti della Legge di Stabilità restano gli stessi: un carattere espansivo volto a favorire la crescita e il lavoro mantenendo al tempo stesso il necessario rigore riguardo il rapporto debito/Pil, la riduzione del carico fiscale per le famiglie e per le imprese, il rilancio degli investimenti, il contrasto alla povertà.
A questi tratti, se ne sono aggiunti altri che paiono decisivi nella lotta contro il terrorismo, che all’indomani dei fatti di Parigi vede l’Italia impegnata con determinazione: la sicurezza e la cultura, vale a dire le armi indispensabili per contrastare e fermare l’Isis. Da qui il cosiddetto “Pacchetto sicurezza-cultura”, finanziato con l’incremento dal 2,2 al 2,4 per cento del deficit 2016 (nel complesso, una dote aggiuntiva pari a circa 3,1 miliardi di euro, 2,6 dei quali diretti alla sicurezza).
La Commissione Bilancio della Camera ha poi introdotto correttivi importanti relativamente al capitolo Mezzogiorno, stanziando circa 2,5 miliardi per 4 anni (oltre 600 milioni annui fino al 2019) per il rilancio degli investimenti.
La Legge di Stabilità ha anche inglobato al suo interno il decreto “salva-banche” – varato dal Governo a fine novembre per evitare la chiusura di quattro istituti in dissesto e tutelare i depositanti, gli obbligazionisti ordinari e i lavoratori – e ha istituito un Fondo “salva-risparmi”, alimentato dal Fondo interbancario di tutela dei depositi, in favore dei piccoli obbligazionisti subordinati che hanno visto svanire i loro risparmi.
Vediamo ora, senza pretesa di poter restituire in modo del tutto esaustivo la ricchezza della manovra, quali sono le principali misure che avranno un immediato impatto sulla vita dei cittadini italiani e sull’attività delle imprese del Paese.
Bortoletti, Criminalità, reati e statistiche: conoscere la minaccia, Libera U...Maurizio Bortoletti
Quando si tratta il tema della sicurezza siamo di fronte ad una domanda di conoscenza reale e non ideologica del fenomeno.
Spesso la trattazione dei temi relativi alla sicurezza si risolve, il più delle volte, in un manifesto di equivoci e semplificazioni culturali che non aiutano un confronto rigoroso e, quindi, necessario, alla comprensione di fenomeni assolutamente peculiari della modernità che stiamo vivendo.
Il rischio, costantemente in agguato nel definire il profilo di problematiche che incidono pervasivamente sulla qualità della vita, modificando stili e modi di vita, è quello di confondere la causa con l’effetto, consentendo, quindi, una rappresentazione rovesciata della realtà ad uso e consumo di questa o quella posizione ideologica e politica.
Tratto da:
• M. BORTOLETTI, La sicurezza tra governance nazionale e governance locale, in F. Mignella Calvosa (a cura di), Le scienze dell'amministrazione nella società italiana. La formazione per la governance del paese, Giappichelli, Torino, 2009.
• M. BORTOLETTI, L’insicurezza quotidiana. Diritto alla sicurezza e paura della criminalità, CUEM, Milano, 2008.
• M. BORTOLETTI, Paura, Criminalità, Insicurezza. Un viaggio nell’Italia alla ricerca della soluzione, Rubbettino, Soveria M., 2005.
Regione Marche - P.F. Difesa della Costa - Vincenzo Marzialetti
La presentazione illustrata durante l’assemblea pubblica Proteggere le Spiagge del Conero, che si è tenuta presso l’Ente Parco del Conero il 7 maggio 2010.
Disegno di Legge “Stabilità 2015”
- STABILIZZAZIONE BONUS 80 EURO
- DEDUZIONE DEL COSTO DEL LAVORO DA IMPONIBILE IRAP
- SGRAVI CONTRIBUTIVI PER ASSUNZIONI A TEMPO INDETERMINATO
- PROROGA AL 26.01.2015 DEL VERSAMENTO IMU SUI TERRENI AGRICOLI MONTANI
- AUMENTO DELLA RITENUTA SUI BONIFICI
- RIVALUTAZIONE TERRENI E FABBRICATI
- REGIME FISCALE AGEVOLATO
- EROGAZIONI LIBERALI ALLE ONLUS
- RAVVEDIMENTO OPEROSO
- DICHIARAZIONE IVA ANNUALE ANTICIPATA A FEBBRAIO
La Svolta Buona: le decisioni del Consiglio dei MinistriParma Couture
Il comunicato in oggetto, pubblicato sul sito del Governo italiano, illustra le decisioni prese dal Consiglio dei Ministri n. 6 del 12 Marzo 2014: jobs act, piano casa, dissesto, edilizia scolastica, riforma senato
Dossier del Servizio Studi sull’A.G. n. 135 "Schema di decreto legislativo recante disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in caso di disoccupazione involontaria e di ricollocazione dei lavoratori disoccupati"
Circolare Inps n. 82 del 23/04/2015: TFR in busta pagaParma Couture
Con la presente circolare si forniscono le istruzioni operative per la liquidazione della quota integrativa della retribuzione (Qu.I.R.) disposta dall’articolo unico, commi 26 e seguenti della legge 23 dicembre 2014, n. 190, sulla base delle modalità di attuazione fissate dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze e con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali 20 febbraio 2015, n. 29.
DISPOSIZIONI URGENTI IN MATERIA DI ENTI TERRITORIALICristian Mazzoni
Un vasto e articolato pacchetto di misure che incide su diversi settori di interesse per i territori. È quanto contiene il decreto-legge n. 78 sugli enti territoriali. Ampio il novero degli interventi, anche dopo la prima lettura del Senato. Si va dall’alleggerimento del Patto di stabilità interno, allo stanziamento di oltre 2 miliardi per pagamento dei debiti commerciali; dall’assegnazione di 530 milioni ai Comuni, a misure in materia di personale delle Province e di servizi per l’impiego; dalle disposizioni per accelerare la ricostruzione delle aree terremotate abruzzesi ed emiliane, al sostegno di altre zone colpite da calamità naturali.
Similar to RIMBORSO E ADEGUAMENTO PENSIONI, AMMORTIZZATORI, TFR I CONTENUTI DEL DECRETO-LEGGE 65/2015 (20)
LE PROPOSTE DI LEGGE DEL PD SULLA FLESSIBILITÀ DEL SISTEMA PENSIONISTICOCristian Mazzoni
Si è riaperto il cantiere della previdenza per correg- gere le rigidità e le distorsioni provocate dalla rifor- ma Fornero del dicembre 2011. Alla Camera dei Deputati, in Commissione Lavoro, sono depositati numerosi disegni di legge di vari gruppi politici di maggioranza e opposizione, che hanno in comune, seppur in modo diverso, l’obiettivo di introdurre la cosiddetta flessibilità in uscita, cioè la possibilità di scegliere il momento del pensionamento, avendo naturalmente una base minima di età anagrafica e anzianità contributiva.
Di seguito alcune argomentazioni che ritengo utile condividere per argomentare il perché l’apposizione della questione di fiducia sulla legge elettorale è legittima e giusta non solo sotto il profilo strettamente formale, ma anche per ragioni di natura politica e di opportunità. Per comodità ho indicato sei punti che ritengo fondamentali, partendo da una loro enunciazione sintetica per poi sviluppare ciascuno di essi con argomentazioni leggermente più approfondite.
L’Italicum disciplina l’elezione della Camera dei deputati e sarà applicato a partire dalle elezioni successive al 1° luglio 2016, così da coordinarne gli effetti con l’esame del disegno di legge costituzionale di modifica della parte seconda della Costituzione
Il 2 aprile 2014 la Camera ha approvato in via definitiva la proposta di legge n. 331-927-B – Deleghe al Governo in materia di pene detentive non carcerarie e di riforma del sistema sanzionatorio. Disposizioni in materia di sospensione del procedimento con messa alla prova e nei confronti degli irreperibili.
RIMBORSO E ADEGUAMENTO PENSIONI, AMMORTIZZATORI, TFR I CONTENUTI DEL DECRETO-LEGGE 65/2015
1. Dossier n. 94
Ufficio Documentazione e Studi
1 luglio 2015
RIMBORSO E ADEGUAMENTO PENSIONI, AMMORTIZZATORI, TFR
I CONTENUTI DEL DECRETO-LEGGE 65/2015
Via alle corresponsione degli arretrati pensionistici per il mancato adeguamento
all’inflazione degli anni passati, al rifinanziamento degli ammortizzatori in deroga e a
più forti garanzie sul Tfr anticipato in busta paga. Sono alcune tra le novità introdotte nel
decreto-legge n. 65 del 21 maggio 2015, approvato alla Camera.
Il provvedimento dà attuazione, nei limiti del rispetto degli obiettivi di finanza pubblica, al
pronunciamento della Corte Costituzionale n. 70 del 2015, che ha dichiarato illegittimo
il blocco della rivalutazione automatica delle pensioni per gli anni 2012 e 2013 disposto dal
decreto-legge n. 201 del 2011 del Governo Monti (Salva Italia). Per i due anni in questione si
riconosce una rivalutazione assegnata in modo decrescente fino a sei volte il
minimo, con decorrenza 1° settembre 2015.
Gli arretrati saranno pagati in un’unica soluzione il 1° agosto, per un ammontare
medio di oltre 500 euro a pensionato. L’importo sarà maggiore per le pensioni comprese
tra 3 e 4 volte il minimo e inferiore per le pensioni comprese tra 4 e 6 volte. L’intervento
interessa 3,7 milioni di persone e mette in campo 2 miliardi e 180 milioni di euro per il
2015 e quasi 500 milioni a regime dal 2016.
Oltre all’intervento volto a recepire la sentenza della Consulta, il decreto reca una serie di
norme tese a rifinanziare strumenti a sostegno dell’occupazione. Si autorizza la spesa di 1
miliardo aggiuntivo sugli ammortizzatori in deroga e si rafforzano con 290 milioni i
contratti di solidarietà.
Previsto infine l’anticipo del pagamento delle pensioni al primo giorno di ogni mese e
un adeguamento normativo finalizzato a far sì che la somma dei contributi non venga
svalutata dal calo del Pil registrato negli ultimi anni.
Di seguito i principali contenuti del disegno di legge di conversione del decreto.
Per approfondimenti si rinvia ai lavori parlamentari del provvedimento AC 3134 e ai relativi
dossier pubblicati dal Servizio Studi della Camera
2. 2
LA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE
Il pronunciamento n. 70 del 2015 della Consulta sancisce l’illegittimità costituzionale
dell’articolo 24 comma 25, del decreto-legge n. 201 del 2011, che prevedeva, per il biennio
2013-2013, il blocco della rivalutazione automatica dei trattamenti superiori a tre volte il
minimo Inps.
Secondo la Corte, tale disposizione, ha valicato «i limiti di ragionevolezza e
proporzionalità, con conseguente pregiudizio per il potere di acquisto del trattamento e con
irrimediabile vanificazione delle aspettative legittimamente nutrite dal lavoratore».
Già con la sentenza n. 316 del 2010, la Corte aveva segnalato che la sospensione a
tempo indeterminato del meccanismo perequativo esporrebbe «il sistema ad evidenti
tensioni con gli invalicabili principi di ragionevolezza e proporzionalità, poiché risulterebbe
incrinata la principale finalità di tutela, insita nel meccanismo della perequazione, quella
che prevede una difesa modulare del potere d’acquisto delle pensioni».
Richiamata l’esigenza che il legislatore operi un corretto bilanciamento dei valori
costituzionali ogniqualvolta si profili l’esigenza di un risparmio di spesa, la Corte osserva,
poi, che la disposizione censurata «si limita a richiamare genericamente la contingente
situazione finanziaria, senza che emerga dal disegno complessivo la necessaria
prevalenza delle esigenze finanziarie sui diritti oggetto di bilanciamento, nei cui confronti si
effettuano interventi così fortemente incisivi».
La Consulta ha ammesso la legittimità di interventi legislativi che incidano
sull'adeguamento degli importi dei trattamenti pensionistici, a condizione che vengano
rispettati i limiti di ragionevolezza e proporzionalità. Del resto era già intervenuta in tema di
perequazione, con la sentenza n. 316 del 2010, ma in quell'occasione il blocco per i
trattamenti superiori a otto volte il minimo Inps per il 2008 (legge n. 247 del 2007) aveva
superato il vaglio di costituzionalità.
La Corte sottolinea infatti come tale intervento fosse volto a concorrere solidaristicamente
al finanziamento di interventi sulle pensioni di anzianità, a seguito dell'innalzamento della
soglia di accesso al trattamento pensionistico (il cosiddetto «scalone»).
Come evidenzia la relazione che accompagna il provvedimento, la mancata adozione del
decreto in oggetto avrebbe comportato in termini finanziari la riattivazione integrale del
preesistente meccanismo di indicizzazione, con oneri quantificati, al netto degli effetti
fiscali, in circa 17,6 miliardi di euro per l'anno 2015 e oltre 4 miliardi di euro a regime a
decorrere dall'anno 2016. L’indebitamento tendenziale sarebbe così salito dal 2,5 al 3,6
per cento e il rapporto deficit/Pil passato dall’1,4 all’1,7 per cento.
«Questi valori – ha sottolineato il ministro del Lavoro Poletti – non consentirebbero all'Italia
di rispettare le regole di bilancio europee. Ne conseguirebbe l'apertura di una procedura
nei confronti del nostro Paese per mancato rispetto sia del criterio del deficit sia del criterio
del debito».
Per un approfondimento sulla giurisprudenza costituzionale in materia previdenziale si vedano le
pagg. 9-12 del dossier n. 311 pubblicato dal Servizio Studi della Camera dei Deputati.
3. 3
IL LAVORO IN COMMISSIONE
Gli emendamenti approvati in Commissione Lavoro hanno prodotto importanti novità quali: il
raddoppio delle risorse finalizzate al finanziamento dei contratti di solidarietà di «Tipo B» da
70 a 140 milioni di euro per l’anno 2015; il rifinanziamento anche dei contratti di solidarietà di
«Tipo A» per 150 milioni di euro per l’anno 2015; la sterilizzazione, in sede di prima
applicazione, del meccanismo di recupero previsto in presenza di un tasso di rivalutazione
negativo del montante contributivo, in relazione all'andamento del prodotto interno lordo; una
misura in materia di benefici previdenziali per i lavoratori esposti all’amianto.
RIVALUTAZIONE E PARZIALE RIMBORSO ASSEGNI PENSIONISTICI
L’articolo 1 del decreto dà attuazione ai precetti della sentenza n. 70 del 2015 della Corte
Costituzionale, rivalutando per gli anni 2012 e 2013 gli assegni pensionistici compresi fra
le tre e le sei volte l’assegno minimo Inps, con effetti anche sugli anni successivi.
Gli arretrati verranno erogati in un’unica soluzione con effetto dal 1° agosto 2015.
Ferma restando la rivalutazione del 100 per cento per i trattamenti pensionistici di
importo complessivo fino a tre volte il trattamento minimo Inps, la rivalutazione degli
assegni è riconosciuta nelle seguenti misure:
• per gli anni 2012-2013, del:
40 per cento per i trattamenti pensionistici di importo complessivo da tre a quattro
volte il trattamento minimo Inps;
20 per cento per i trattamenti pensionistici di importo complessivo da quattro a
cinque volte il trattamento minimo Inps;
10 per cento per i trattamenti pensionistici di importo complessivo da cinque a sei
volte il trattamento minimo Inps;
• per gli anni 2014 e 2015, nella misura del 20 per cento di quanto stabilito per il 2012
e 2013 per le pensioni di importo complessivo da tre a sei volte il trattamento minimo
Inps;
• a decorrere dal 2016, nella misura del 50 per cento di quanto stabilito per il 2012 e
2013 per le pensioni di importo complessivo da tre a sei volte il trattamento minimo
Inps.
Rimborsi e ricalcolo non vengono applicati ai trattamenti superiori a 6 volte il
minimo Inps. Nel calcolo complessivo dei trattamenti pensionistici vengono inclusi anche
gli assegni vitalizi derivanti da cariche elettive.
Dal 2014 questi aumenti si sommano a quelli già riconosciuti dalla Legge di Stabilità 2014
per il triennio 2014-2016 ed entrano nella base di calcolo per i successivi adeguamenti al
costo della vita.
4. 4
PENSIONI E ADEGUAMENTO AL COSTO DELLA VITA: LA NORMATIVA VIGENTE
L’indicizzazione è il meccanismo che adegua il valore della pensione alle dinamiche del costo della
vita. Viene decisa inizialmente sulla base del valore dell’inflazione programmata e poi corretta a
posteriori. Nel 2012 e nel 2013, per effetto del decreto «Salva Italia» tale rivalutazione è stata
bloccata per assegni pari o superiori al triplo dell’assegno minimo Inps (1.443 euro lordi),
disposizione dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale.
Nel 2013 entra in vigore la Legge n. 147 del 2013, che per il periodo 2014-2016 prevede una
perequazione pari al:
• 100 per cento dell’inflazione per i trattamenti pari o inferiori a 3 volte il minimo Inps;
• 95 per cento per i trattamenti compresi fra 3 e 4 volte il minimo Inps;
• 75 per cento per gli assegni compresi tra 4 e 5 volte il minimo;
• 50 per cento per le pensioni tra 5 e 6 volte l’assegno minimo
• 40 per cento nel 2014 e 45 per cento per il 2015-2016 per chi prende oltre 6 volte il minimo.
UN MILIARDO AGGIUNTIVO PER GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA
Oltre un miliardo di euro aggiuntivi andranno a finanziare e rafforzare gli
ammortizzatori sociali in deroga. Lo dispone l’articolo 2, che incrementa di 1.020 milioni
il Fondo sociale per occupazione e formazione per il 2015. L’articolo 3 incrementa invece
le risorse destinate al rifinanziamento degli ammortizzatori in deroga per il settore della
pesca.
CONTRATTI DI SOLIDARIETÀ E CIGS PER CESSAZIONE
All’articolo 4 il decreto prevede lostanziamento di 290 milioni di euro aggiuntivi per
contratti di solidarietà . In particolare per il 2015 è autorizzata la spesa di150 milioni
destinati all’innalzamento dal 60 al 70 per cento dell’integrazione salariale dei
contratti di «Tipo A» (riservati alle imprese che hanno accesso alla cassa integrazione)
e di altri 140 milioni per i contratti di «Tipo B» (utilizzati dalle imprese che non hanno
accesso alla cassa integrazione) al fine di evitare o ridurre le eccedenze di personale.
Inoltre lo stesso articolo – modificato in Aula da un emendamento della Commissione
Lavoro – assegna 20 milioni per finanziare il secondo anno degli accordi di crisi aziendale
per cessazione di attività che prevedono, tramite l’intervento del trattamento CIGS , la
possibile rioccupazione dei lavoratori sospesi dal lavoro.
TUTELA DEL MONTANTE CONTRIBUTIVO
Rete di salvataggio per i montanti contributivi colpiti l’anno scorso da rendimenti negativi. Il
decreto prevede che il quoziente non possa mai essere inferiore ad un valore pari
all’1 per cento. L’articolo 5 modifica infatti i criteri di determinazione del coefficiente di
capitalizzazione. La revisione della disciplina si è resa necessaria dopo che nel 2014 i
coefficienti hanno avuto segno negativo sia in valore assoluto che al netto dell'inflazione,
determinando una rivalutazione negativa.
ANTICIPO EROGAZIONE PENSIONI
Gli assegni pensionistici saranno corrisposti in anticipo e senza eccezione il 1°
giorno del mese. Lo prevede l’articolo 6 del decreto, che unifica i termini di erogazione,
articolati fino ad oggi in tre differenti modi: il 1° del mese per le prestazioni previdenziali
5. 5
Inps; il 10 del mese per quelle erogate dall’ex Enpals e il 16 del mese per quelle erogate
dall’ex Inpdap. L’innovazione riguarda tanto gli assegni pensionistici quanto le indennità di
accompagnamento e le rendite vitalizie erogate dall’Inps.
ANTICIPAZIONE TFR
L'articolo 7 modifica la disciplina sul Tfr in busta paga, introdotta dalla Legge di stabilità
2015 (leggi il dossier dell’Ufficio Studi del Gruppo PD della Camera). Viene istituito un
finanziamento bancario, assistito da speciali garanzie (tra cui quella di ultima istanza
dello Stato), cui possono accedere i datori di lavoro che non intendono
corrispondere immediatamente con risorse proprie la quota del Tfr in busta paga. Si
esclude fra l’altro qualsiasi forma di onere fiscale connesso all'operazione di finanziamento
alle imprese all'atto della stipula del finanziamento, nel corso del rapporto e nell'eventuale
escussione della garanzia.
RIMBORSO PENSIONISTICO PER GLI ANNI 2012-2013
Pensione lorda
2011
Mensile lordo Rimborso Pensione lorda
2011
Mensile lordo Rimborso
18.850 1.450 635,8 28.600 2.200 481,4
19.500 1.500 657,7 29.250 2.250 492,3
20.150 1.550 679,7 29.900 2.300 503,3
20.800 1.600 701,6 30.550 2.350 514,2
21.450 1.650 723,5 31.200 2.400 525,2
22.100 1.700 745,4 31.850 2.450 267,8
22.750 1.750 767,3 32.500 2.500 273,3
23.400 1.800 789,3 33.150 2.550 278,7
24.050 1.850 811,2 33.800 2.600 284,2
24.700 1.900 833,1 34.450 2.650 289,7
25.350 1.950 426,7 35.100 2.700 295,1
26.000 2.000 437,6 35.750 2.750 300,6
26.650 2.050 448,6 36.400 2.800 306,1
27.300 2.100 459,5 37.050 2.850 311,5
27.950 2.150 470,5 37.700 2.900 0,0
Fonte: Il Sole 24Ore 21 maggio 2015
635,8
657,7
679,7
701,6
723,5
745,4
767,3
789,3
811,2
833,1
426,7
437,6
448,6
459,5
470,5
481,4
492,3
503,3
514,2
525,2
267,8
273,3
278,7
284,2
289,7
295,1
300,6
306,1
311,5
0,0
RIMBORSO PER GLI ANNI 2012-2013 IN FUNZIONE DEL REDDITO DA
PENSIONE