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VERBALE N.2
OGGETTO: VERBALE DELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 22 LUGLIO 2014.
L’anno 2014 addì 22 del mese di luglio alle ore 09.10 in Palau, nella sala delle adunanze della Sede
Municipale.
Convocato per determinazioni del Sindaco con avvisi in iscritto contenenti l’elenco degli oggetti da trattare,
spediti dal Sindaco e notificati ai singoli Consiglieri, come risulta da dichiarazione in atti, si è riunito il
Consiglio Comunale in sessione Straordinaria ed in seduta Pubblica di Prima convocazione, con l’intervento
dei Signori Consiglieri:
Consiglieri Presente
Altana Paolo Mario No
Aresu Mauro Si
Fraccarollo Fiorella Si
Fresi Roberto Si
Occhioni Alessandro Si
Pala Paola Natalina Si
Sanna Rachele Si
Serra Fausto Si
Cuccu Pietro Si
Aresu Giulio Si
Fresu Luca Si
Inzaina Sabrina Si
Constatata la legalità dell’adunanza per il numero degli intervenuti, assume la presidenza Francesco Pala,
nella sua qualità di Sindaco, con l’assistenza del Segretario Generale Mariuccia Cossu.
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COMUNE DI PALAU (OT)
CONSIGLIO COMUNALE
DEL 22/07/2014
Punti all'Ordine del Giorno:
1. IMPOSTA UNICA COMUNALE - IUC -DETERMINAZIONE DELLE ALIQUOTE DELL'IMPOSTA
MUNICIPALE UNICA - IMU - PER L'ANNO 2014.
2. APPROVAZIONE STUDIO COMPATIBILITÀ IDRAULICA, GEOLOGICA E GEOTECNICA DI CUI
AGLI ARTICOLI 24 E 25 DELLE N.A. DEL PAI RELATIVO AL PROGETTO DI RISANAMENTO
IDROGEOLOGICO DELLA ZONA ARTIGIANALE DI LISCIA CULUMBA (OPERE DI MITIGAZIONE
PERICOLOSITÀ E RISCHIO).
3. MODIFICA REGOLAMENTO COMUNALE PER L'ASSEGNAZIONE DELLE AREE COMPRESE NEL
PIANO PER INSEDIAMENTI PRODUTTIVI (P.I.P.) IN LOCALITÀ LISCIA CULUMBA APPROVATO CON
DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N. 3 DEL 02.05.2011.
4. AFFIDAMENTO IN ADOZIONE DELLE AREE VERDI DI PROPRIETA' DEL COMUNE DI PALAU.
APPROVAZIONE REGOLAMENTO E SCHEMA DI CONVENZIONE.
5. MODIFICA REGOLAMENTO COMUNALE PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI ED
ASSIMILATI.
6. APPROVAZIONE REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PORTO TURISTICO DI PALAU.
7. ILLUSTRAZIONE AL CONSIGLIO COMUNALE DEL BILANCIO ANNUALE DI PREVISIONE ANNO
2014, DELLA RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA, DEL BILANCIO PLURIENNALE
2014/2016, DEL PIANO TRIENNALE DELLE OO.PP E DELLA RELAZIONE DEL’ORGANO DI
REVISIONE DA PARTE DELL’ASSESSORE AL BILANCIO, DEPOSITATO PRESSO LA SEGRETERIA
DAL 01 LUGLIO 2014.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Bene, ci siamo tutti, possiamo iniziare. Dottoressa, a
lei la parola per l'appello.
Si procede con l'appello nominale.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Bene, abbiamo il numero legale quindi possiamo
iniziare il Consiglio odierno. Iniziamo subito con il primo punto all'ordine del giorno.
1° punto all’ordine del giorno: “Imposta Comunale Unica, IUC. Determinazione dell'aliquota
dell’Imposta Municipale Unica, IMU, per l'anno 2014".
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PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Invito l’Assessore Abeltino ad illustrare il punto.
ASSESSORE ABELTINO - E’ necessaria una premessa prima di analizzare il contenuto della
proposta. La premessa è d'obbligo perché purtroppo stiamo vivendo un momento in cui il nostro
legislatore è indefinibile, nel senso che ci permette da un punto di vista normativo, di avere gli
obblighi quali quelli appunto della presentazione di un bilancio che nella norma dovrebbe essere
ben prima di adesso, per arrivare poi alla scadenza, e dirci no, aspettate, mi ero dimenticato una
cosa, la scadenza la proroghiamo, e questa cosa che puntualmente si dimentica, sono dei calcoli
per i quali sempre più l'ente locale sta diventando l'esattore del nostro governo centrale, con la sola
differenza che quando determinate cifre vengono mutate in itinere in questo periodo, diventa tutto
molto più complesso perché, se il mutamento, come è successo gli anni scorsi, diciamo, ad inizio,
quanto meno nella prossimità della fine dell'anno per cui dopo programmare l'anno successivo, è
un discorso, se viceversa avviene a luglio, diventa tutto un altro tipo di problema. E proprio su
questo, quindi, vi devo dire, dopo diverse e lunghe interrogazioni, quindi anche consulenze, perché
è un problema che sta interessando tutti i comuni, almeno quelli costieri, abbiamo dovuto, nostro
malgrado, ritrovare in questo momento, la possibilità unica per coprire questa ulteriore richiesta
rispetto a quella che già di suo lo Stato ci fa, dover riprendere in mano le tariffe che avevamo già
deliberato della fatidica imposta unica, la IUC, nel suo ramo dell’IMU, e andare a ricoprire questa
maggiore richiesta che lo Stato ci fa per quanto riguarda il fondo di solidarietà e la ripartizione del
fondo di solidarietà, che come linea di principio è assolutamente una linea, quella del fondo di
solidarietà, che ha un valore nobile, perché riuscire a ridistribuire quello che è il gettito fiscale tra i
comuni che possono avere un maggior gettito rispetto a quelli che ne hanno meno, è sicuramente
un elemento doveroso, oltre che mantenere una quota parte per ricoprire quello che è il debito di
Stato. Però, farlo così è disastroso, è disastroso tanto più che una delle cose che viene subito
all'occhio, è che dall'anno scorso lo Stato ha preteso pure, andando contro a quelli che sono i
principi contabili, che questa cifra, cioè la nostra cifra del gettito, noi in bilancio la troviamo epurata
di questo mantenimento da parte dello Stato, quindi, è come se noi fondamentalmente, da un punto
di vista ragionieristico, non facessimo questa contribuzione, perché a differenza di tutte le altre
poste, la posta che riguarda appunto questo tipo di attività che lo Stato svolge, ci viene
praticamente presentata al netto, quindi, garantendo l'unica possibilità effettiva che abbiamo nella
compilazione del bilancio, una compensazione tra il gettito totale che viene preso dallo Stato, ed il
gettito che lo Stato praticamente poi alla fine ci riversa. Concludo questo breve cappello per dire
che lo Stato, quindi, con la comunicazione del MEF che, la stranezza anche delle date, è arrivata il
primo luglio, che è la data nella quale noi stavamo andando appunto ad approvare il bilancio, e ci
comunica che tra il fondo di solidarietà che viene praticamente calcolato non al 30 ma al 38%,
perché in questa logica assurda viene anche valutata quella che è la TASI che noi non abbiamo
applicato. Comunque, insomma, in questa logica di mantenimento allo Stato per far fronte a queste
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nobili competenze, passiamo da una trattenuta del 30%, al 38% di quello che è il totale del gettito. In
più, ripeto, come detto, partecipiamo al riparto del fondo di solidarietà, totale, lo Stato ci darà in
meno rispetto a quello che ci doveva dare, 582.000 euro, che poi con la compensazione di quello
che dovremmo avere, arriviamo per un totale ad avere un’entrata minore di € 497.153,46. Ora, come
detto, preso atto della vicenda, dopo lunghi interrogativi in tutti quelli che poi in realtà sono gli
ambienti che si occupano di questo settore della costa, la formula unica che avevamo per poter far
fronte a questa cifra, che è una cifra importante per un bilancio quale è quello del comune di Palau,
era quella di prevedere una variazione delle aliquote IMU che erano già state, come avrete visto
dalla proposta, deliberate ad aprile di quest'anno, per passare per le seconde case o comunque
case che rientrano tra gli altri immobili compreso le aree edificabili, dall'8 al 9 per 1000. Questo
passaggio ci concede la possibilità di avere sempre in quella logica di attività che fa lo Stato ci dà
appunto il netto, di avere un netto esattamente uguale a quello che era quanto predisposto nel
bilancio originale. Quindi, ciò che noi ad adesso andremo praticamente... quello che io sto
proponendo di deliberare è proprio il passaggio dell'aliquota per gli altri immobili compreso le aree
edificabili, dall'8 per 1000 al 9 per 1000, per poter far fronte a questo minor gettito che lo Stato ha
previsto di darci a far data dal primo luglio, ed in riferimento all'anno 2014.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Ci sono interventi? Prego Consigliere Cuccu.
CONSIGLIERE CUCCU - Grazie. Allora, prima di entrare nel merito della delibera, vorrei ringraziare
la Segretaria per aver accolto la nostra richiesta di ripresentare il bilancio in Consiglio Comunale,
quindi, di questo la ringraziamo ovviamente. Poi volevo, ma credo che possa servire, io ricordo
che... è per Altana, informarlo che, a meno che non ci siano problemi di salute, c'è un regolamento
che prevede che ovviamente non stiamo né chiedendo di applicare e né niente, però di fargli
presente che non ci può essere un ritardo di tre o quattro partecipazioni, forse è bene informarlo in
maniera tale che partecipi, questo per dare ovviamente completezza al Consiglio Comunale. Quello
che abbiamo da dire, ovviamente capiamo tutte le osservazioni e le premesse soprattutto, che ha
fatto l'Assessore al bilancio, capiamo le difficoltà, ovviamente fa riflettere l'articolo ieri sul giornale
dove Palau viene classificata come comune No Tax, e questo fa sorridere, evidentemente c'è un
problema evidente di comunicazione, lo dico non solo alla maggioranza, ma lo dico anche alla
minoranza, probabilmente non riusciamo a trasmettere un’informazione corretta, un'informazione
giusta, perché il passaggio di oggi, Nando l'ha appena citato, stiamo parlando di € 500.000 che
andranno ad incidere sulle tasche dei cittadini, attenzione, le seconde case non è che riguardano le
seconde che vediamo nella collina di Paraggi, ma riguardano tutte. Dal 2012 al 2014, l’ICI, l’IMU,
insomma, a Palau è aumentata di € 742.000, stiamo parlando di 1 miliardo e mezzo di vecchie lire,
che è l'aumento della tassazione sugli immobili. Poi probabilmente andremo a verificare,
sicuramente lo faremo noi quando andremo a parlare di bilancio, l'aumento che c’è stato sulla TARI,
dove dal 2012, siamo passati ad un costo per le famiglie di € 1.200.000, al 2013 € 1.300.000 e nel
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2014, € 2.300.000, con un incremento di € 1.100.000 rispetto al 2012, e quindi siamo arrivati a €
1.600.000 in due anni di aumento di tassazione, e poi c'è questa... così arrivò anche all'altra tassa
che è quella che invece ci ha portato in prima pagina, in seconda pagina sul giornale, dove la
TOSAP effettivamente il comune di Palau ha dato un premio per chi rimane aperto per otto mesi, è
stata quindi pubblicizzata. Quello che abbiamo trovato anomalo, però, poi andando a leggere le
carte, è che la tassa per l'occupazione di spazi pubblici, dell'ultimo esercizio, si era chiuso con €
44.000 di entrate della tassa, ora, le previsioni definitive dell’esercizio in corso parlano di € 50.000,
allora uno cosa si aspetta, si aspetta che siccome c'è uno sconto, è chiaro che è stato quantificato,
credo, in termini un po' ottimistici, € 20.000, cioè, uno si aspetta almeno sulla TOSAP andiamo a
risparmiare € 20.000, quindi ci aspettiamo che la voce del bilancio di previsione sia di € 30.000, e
invece vediamo € 72.000. Allora, io credo che ci sia qualcosa su questi conti, sta facendo i conti più
semplici possibili, per sgombrare il campo da qualsiasi dubbio, e nella voce finale del revisore dei
conti, così semplificano ancora di più, noi passiamo da entrate 6.400.000 euro... no, scusate, €
5.872.000 di entrate, quindi di tasse che il comune di Palau paga nel 2014, rispetto a 4.739.000 euro
del 2012, a queste vanno aggiunte le ulteriori 500.000 euro che stiamo andando ad approvare oggi, il
che significa un incremento di tasse nel giro di due anni, di 1.600.000 euro. Questo è il dato che
secondo me dovrebbe essere riportato, che ci dovrebbe far riflettere, e che in qualche modo deve
essere riportato, credo, alla stampa, ma proprio per questioni di correttezza. Oggi, che il comune di
Palau venga additato addirittura come comune No Tax, credo che sia il più grosso paradosso che ci
possa essere, con tutte poi le giustificazioni, le problematiche che ci sono. Dico un'ultima cosa,
tanto poi ne parleremo, immagino, quando andremo ad affrontare il bilancio, non voglio sovvertire
gli argomenti, ci sono due modi quando si preparano i bilanci, c'è quello di aumentare le tasse, ma
c'è anche quello di tagliare le spese. Ora io credo che un ragionamento più facile, è quello di
aumentare le tasse, un ragionamento più completo, credo che sia invece quello di andare a vedere
se ci sono delle spese superflue che questo comune sta affrontando, così come si sta facendo,
credo che ormai è talmente un argomento alla luce di tutte le politiche che si stanno facendo, di
ridurre gli sprechi, e di cercare di non tassare, io credo che in questo momento, dati alla mano, che
sono i dati del bilancio, noi oggi abbiamo un aumento di tasse di € 1.600.000, e la gente se ne sta
accorgendo, se ne sta accorgendo con quello che sta arrivando, per pagare la tassa
sull'immondizia, se ne accorgerà adesso quando arriveranno invece i conti per quanto riguarda
l’IMU che stiamo andando ad approvare stamattina.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Ci sono altri interventi? Prego, Luca.
CONSIGLIERE FRESU - Io, leggendo quell'articolo, e quindi che si ricollega chiaramente anche al
discorso della tassazione, mi sono fatto una domanda che oggi le voglio girare a lei, signor
Sindaco. E mi chiedo, ma perché dare una informazione che è una non verità, cioè, che motivo c'è,
perché dare una informazione di quel tipo, vuol dire secondo me, avere scarsa considerazione
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dell'intelligenza dei palaesi, perché io mi prendo la bolletta dell'immondizia, ho un aumento medio
del 60%, mi compro "La Nuova Sardegna" e leggo che Palau è un comune No Tax. Allora io dico, o
siamo diventati tutti scarsamente critici, oppure c'è una informazione che non è corretta, è una
informazione che serve per sparare un po' di fumo, per confondere le idee, perché è troppo facile
poi dire sempre: è la colpa degli altri, dello Stato, che per carità, è vero, ci sono i tagli, c'è tutto, ma
come diceva Piero, poi le strade sono diverse, si dà una priorità, si cerca di capire, ma comunque
l’informazione che deve essere data, deve corrispondere alla verità. Perché dire siamo un comune
No Tax quando non lo è, ma perché dobbiamo dare una informazione ai cittadini, che non è quella
corretta, li stiamo prendendo in giro, è un atteggiamento che non è proprio corretto, è da evitare. Io
vorrei chiedere a lei, signor Sindaco, nel momento in cui viene fuori un articolo di questo tipo, e
quindi, come dire, descrive quello che è la sua attività, lei se lo pone il problema che quell'articolo è
una balla? E’ una balla, non è vero. Allora, si mette il problema che sta dando un’informazione a chi
in quel momento, magari, sta chiedendo una rateizzazione perché non ce la fa a pagare quelle tasse,
e si sente dire invece che è un comune No Tax, è una questione di correttezza. Vede, io ho un tarlo,
che è quello del rinnovamento che mi aspettavo, e che immagino si aspettassero tutti coloro che vi
hanno votato. Anche nell'informazione, questo rinnovamento non c'è stato, anzi, siamo ritornati
indietro, siamo ritornati indietro con dei comunicati stampa che facevano parte della vecchia
politica dove si diceva tutto che era l'esatto contrario invece, di quello che si stava facendo. Quindi,
le voglio chiedere questo, lei quando legge quell'articolo, poi, come dire, si toglie gli abiti da
Sindaco, e si cala nella realtà di cittadino e fa un'analisi critica di quell'articolo, oppure no? Cioè, è
la verità, oppure no? E’ stato scritto il corretto oppure no? Io voglio che lei rispondesse a questa
cosa, a questo articolo qua, perché è di una gravità incredibile, ma vorrei che lo facesse lei, perché
lei è il rappresentante di questa amministrazione.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Ci sono altri interventi? Deve rispondere al
consigliere? Prego.
CONSIGLIERE FRESI - No, perché qui credo che qui si stia anche travisando quello che è lo scritto
dell'altro giorno.
CONSIGLIERE FRESU - Chiedo scusa, io ho chiesto che rispondesse il Sindaco, non lei, credo che
sia un mio diritto avere la risposata da parte del Sindaco.
CONSIGLIERE FRESI - Mi è concesso, se mi è concesso, posso... facendo riferimento a quanto
riportato dalla stampa, che molto probabilmente interpretata in questa maniera qui, ha una giusta
considerazione, ma è un riferimento, e tra l'altro, nessuno di noi ha rilasciato un'intervista, ma è un
riporto fatto a suo tempo, diverso tempo fa, quando presentammo quella proposta, tra l'altro
passata in Consiglio Comunale, proposta di abbattere andando incontro ad una premialità, a chi
dava garanzia di servizio di apertura della propria attività per otto mesi. È stata accomunata ad
un'intervista rilasciata dal Sindaco di Tula, e sinceramente, la giornalista che ha inserito quel testo
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lì, molto probabilmente lo ha fatto di sua iniziativa, senza aver chiesto niente a nessuno, Luca,
quindi, non credo che questo sia motivo... poi, per quanto concerne gli aumenti, sono evidenti, per
cui quella è una proposta a suo tempo fatta per cercare di alleviare un pochino quelle che sono le
problematiche di un comparto che era sofferente, e che conoscete benissimo lo stato di fatto che si
vive dappertutto, non solo a Palau, ma anche in altre realtà, per cui, non credo che l'articolo di per
sé possa essere interpretato in quel senso lì, poi ognuno ha occhi per leggere e cervello per
pensare, di poterla rigirare in questa maniera qui. Sicuramente non è stato un nostro intervento per
cercare di travisare quello che è lo stato di fatto, bensì è un articolo inserito molto probabilmente in
un contesto di una intervista allargata a quello che erano i comuni che stavano osservando un certo
tipo di attività a riguardo, per cui, molto probabilmente, può darsi anche fuori luogo in questo caso
qui, nello specifico, però, non c'è stata da parte nostra, da parte nostra, io parlo a nome
dell’amministrazione, nessun tipo di intervento, nessuna pressione, perché questo tipo di articolo
uscisse in quel contesto lì. Grazie.
CONSIGLIERE CUCCU - Posso, signor Sindaco, sono velocissimo. Io credo che uno dei compiti più
complicati di chi amministra, sia quello di avere anche la capacità, quando serve, semplicemente di
dire: noi ci siamo sbagliati, cioè, non c'è niente di male, anzi, forse credo che questo sia un bene. Il
senso della nostra discussione, voglio dire, che spero possa servire semplicemente come spesso
diciamo, a far crescere il bilancio, è di dare una corretta informazione. Allora, noi abbiamo fatto una
polemica, una discussione, come è giusto che sia, nel momento in cui è stata presentata la tassa
sui rifiuti, dove c'è stata presentata in un certo modo, e come è stata presentata noi, è stata
presentata alla cittadinanza. Abbiamo fatto osservare, con dati alla mano, con tabelle, con numeri,
guardate che c'è un aumento, per informare il cittadino, perché poi il cittadino deve andare a
pagare, che supera il 60%, ci è stato risposto: no, l'aumento è del 30%. Ora, la cosa più corretta, e
non sarebbe successo niente, non è che uno perda di chissà quanto, sarebbe che in questa sede si
dicesse semplicemente, è vero, perché adesso sono arrivati i numeri del bilancio, e quindi non si
può più bleffare, è vero, quell’aumento è del 60%, cioè, non è che questo voglia attribuire alla
minoranza chissà cosa, vuol dire dare una giusta informazione, cioè, il concetto di questa
discussione che oggi noi stiamo facendo, è che va data una giusta informazione, niente di più,
niente di più. Questo è quello che noi stiamo chiedendo. Se diciamo che il bilancio va presentato
perché serve alla discussione, perché vengono fuori anche queste cose, non è che lo stiamo
facendo per chissà cosa, la stiamo facendo perché la cittadinanza giustamente deve essere
informata, e siccome oggi io immagino che di chi sta ascoltando, nessuno aveva la percezione che
al comune di Palau si stava andando... con tutte le giustificazioni che vogliamo, le premesse,
eccetera, ma nessuno di chi sta ascoltando, tanto meno di chi è a casa, oggi sa che stiamo andando
su 6 milioni di euro, stiamo andando a pagare € 1.600.000 di più di tasse, e questo è un dato che fa
riflettere, l'articolo l'abbiamo capito benissimo che è stato ripreso. Quello che stiamo facendo
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osservare, è che insieme a quell'articolo che stiamo parlando di € 20.000 rispetto ad € 1.600.000 di
spese in più che toccano i commercianti, toccano le nostre famiglie, toccano tutti quanti, non è che
toccano qualcuno. A fronte di quello, credo che sia più importante dire: guardate, dobbiamo fare
altri sacrifici, dobbiamo fare altre cose, perché dobbiamo andare a pagare... altro che andare a dire,
il senso voleva essere, e vuole essere, quello che c'è bisogno di fare un'informazione corretta.
Questo era il senso dell'intervento.
CONSIGLIERE FRESI - Solamente per precisare, perché la mia non vuole essere una nota polemica,
ma semplicemente un chiarimento, anche perché, per quanto mi compete, siccome è una di quelle
cose per le quali credo di aver dato e dedicato tempo, non per cercare di dare delle risposte a quello
che, per quanto mi compete, la delega che rappresento. E oltretutto, è stata concertata anche
all'interno degli uffici, è stata fatta un'analisi, molto probabilmente, anche approssimativa di quello
che è il reale e significativo impegno in meno per quanto concerne la riscossione della COSAP, e tra
l'altro, il ragioniere che presente può tranquillamente confermare, è una premialità che è stata
dedicata esclusivamente, voleva essere un segnale di attenzione da parte dell'amministrazione,
verso un comparto che era sofferente, e oltretutto, è riservata solo ed esclusivamente a chi dà
garanzia di servizio, oltretutto ritenevamo opportuno, perlomeno, questo è per quanto concerne il
mio personale pensiero, essendo allo stesso tempo, oltre che amministratore, un esercente, per cui
sono sensibile e credo che lo siano tutti quanti in un momento di forte crisi come questo, ed è
evidenziato ed è sotto gli occhi di tutti che da nessuna parte, nessuno si può evincere da questo
fatto qui che le tasse stiano aumentando, sicuramente. E per quanto concerne l'articolo di ieri o di
avanti ieri, ripeto e ribadisco, molto probabilmente, è stato inserito all'interno di quel contesto lì,
impropriamente, sicuramente. Questo è tutto. Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Grazie Fresi. Rispondo al Consigliere Fresu. Luca,
noi abbiamo una linea di comunicazione che mi sembra abbastanza corretta, l'articolo di oggi, non
so se hai avuto modo di leggerlo, mi sembra che riporti fedelmente quelle che sono i punti
all'ordine del giorno, e quelle che sono anche le intenzioni in quello che abbiamo tradotto in
proposta di delibera. Se vai a vedere appunto quelli che sono gli articoli del giornale, non sono
nient'altro che riportare fedelmente tutto quello che si svolge nel Consiglio, Luca, né più e né meno.
CONSIGLIERE FRESU - No, scusi, forse la mia domanda è stata formulata in maniera non chiara. Io
non sto parlando del Consiglio di oggi, io ho fatto un'altra domanda...
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Ha risposto già il Consigliere Fresi a quella domanda,
sto rispondendo semplicemente in fatto all’obiettività riguardo...
CONSIGLIERE FRESU - Io non l’ho fatta questa domanda, ne ho fatta un’altra.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Le sto rispondendo io comunque.
CONSIGLIERE FRESU - Ah, lei vuole rispondere ad altre domande? Faccia.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Perfetto, era giusto per darmi opportunità.
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CONSIGLIERE FRESU - E comunque sono d’accordo con quello che ha detto Robertino, siccome
avete una linea di comunicazione precisa e chiara con una giornalista pagata con i soldi pubblici, e
che quindi, voglio dire, deve dare una informazione corretta.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - E’ quello che sta facendo, di fatti.
CONSIGLIERE FRESU - E’ quello che sta facendo. Posso suggerire che nel momento in cui c'è una
informazione scorretta, come è stato detto appunto dal Consigliere Fresi, che dice è stato messo
impropriamente, c'è la possibilità attraverso il proprio ufficio stampa, di dire le cose come stanno.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - E’ stata fatta presente la cosa, non sempre però
dipende da noi il fatto di poter riportar ti poi sulla stampa, caro Consigliere Fresu.
CONSIGLIERE FRESU - Comunque non mi ha risposto.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - No, io le ho risposto perfettamente, le ha risposto
anche il Consigliere Fresi. E vabbè, lei fa sempre altre domande. Ci sono altri interventi? Se non ci
sono altri interventi, poniamo in votazione il punto. Chi vota a favore, prego alzare le mani. 8 a
favore. Chi si astiene? 4 astenuti
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2° punto all’ordine del giorno: “Approvazione studio di compatibilità idraulica, geologica e geotecnica di cui
agli articoli 24 e 25 delle norme di attuazione del PAI, relative al progetto di risanamento idrogeologico della
zona artigianale di Liscia Culumba. Opere di mitigazione, pericolosità e rischio”.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Vista la determinazione del responsabile del settore
lavori pubblici numero 221 del 20 maggio 2011, con la quale è stato conferito all'ingegnere
Francesco Bosincu l'incarico per la redazione dello studio di compatibilità idraulica, geologica e
geotecnica nell'ambito del piano per gli insediamenti produttivi. Vista la determinazione del
responsabile del settore lavori pubblici numero 243 del 9/6/2011 con la quale è stato conferito alla
geologa Dottoressa Monica Culiolo, l'incarico per la redazione della relazione geologica, per lo
studio di compatibilità idraulica, geologica e geotecnica, nell'ambito del piano per gli insediamenti
produttivi. Vista la deliberazione del commissario straordinario numero 42 del 14/9/2012 avente ad
oggetto l'approvazione e l'integrazione dello studio di compatibilità idraulica, geologica e
geotecnica di cui agli articoli 23, 24 delle norme di attuazione del PAI relativo al piano per gli
insediamenti produttivi in località Liscia Culumba. Vista la deliberazione del comitato istituzionale
dell'autorità di bacino regionale numero 2 del 31/10/2012, con la quale si approva lo studio di
compatibilità idraulica, geologica e geotecnica relativa al procedimento di adozione del piano degli
insediamenti produttivi in località Liscia Culumba, ai sensi dell'articolo 8, comma 2, delle norme di
attuazione del piano stralcio per l'assetto idrogeologico, limitatamente ai seguenti elaborati e
tavole: relazione idraulica, carta della pericolosità e idraulica, terreno stato attuale, portate, stato di
progetto scala, relazione geologica e carta della pericolosità da frana, scala 1:5.000. Considerato
che dai contenuti del suddetto studio fattibilità, si individuano nell'ambito costituito dal comparto
convenzionato di Liscia Culumba, insediamento esistente che comprende attività artigianali,
commerciali, con relative residenze, alcune aree a significativa pericolosità idraulica di grado molto
elevato HI4, elevato HI3, medio HI2, moderato HI1, di cui alle norme di attuazione del piano stralcio
per l'assetto idrogeologico. Richiamata la deliberazione del Consiglio Comunale numero 3 dell’ 8
aprile 2014, avente ad oggetto: variante al programma di fabbricazione vigente, in ottemperanza alle
previsioni della liberazione del comitato istituzionale dell'autorità di bacino regionale numero 2 del
31 ottobre 2012, esamina e adozione. Considerato che il comune di Palau ha in programma un
intervento di risanamento idrogeologico della zona artigianale di Liscia Culumba, inserito nel piano
triennale 2013 - 2015 delle opere pubbliche, approvato con deliberazione del commissario
straordinario numero 53 del 10/5/2013, esecutiva ai termini di legge. Considerato che con la
determinazione del responsabile del settore lavori pubblici numero 674 dell’/8/11/2013, si è
provveduto ad integrare l'incarico conferito all'ingegnere Francesco Bosincu per la redazione dello
studio di compatibilità idraulica delle opere di risanamento idrogeologico della zona artigianale,
mentre rimane invariata la relazione geologica approvata con la deliberazione del commissario
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straordinario numero 42 del 14 settembre 2012. Considerato che per l'attuazione dell'intervento di
mitigazione della pericolosità e del rischio, si è provveduto con nota del 28 marzo 2014, protocollo
3.304, a richiedere alla direzione generale, agenzia regionale distretto idrografico della Sardegna,
servizio difesa del suolo, assetto idrogeologico, gestione dei rischi alluvionali, il parere di
competenza in merito allo studio di compatibilità idraulica per il risanamento idrogeologico della
zona artigianale di Liscia Culumba, ambito convenzionato. Dato atto che con nota in data 28 marzo
2014, la direzione generale, agenzia regionale del distretto idrografico della Sardegna, servizio
difesa del suolo, assetto idrogeologico e gestione dei rischi alluvionali, riconosce la non fattibilità
tecnica, stante l'andamento piano altimetrico di un tracciato alternativo di canale completamente
aperto adiacente ma esterno al comparto edificato. E viceversa, ritiene possibile ed auspicabile,
effettuare convogliamento delle portate su un canale aperto da inserirsi sull'area libera di proprietà
comunale posta a lato in... idraulica della strada principale della zona partigiana. Dato atto altresì
che con nota del 14/05/2014, nostro protocollo 9.141, si è provveduto a trasmettere alla direzione
generale dell'agenzia regionale, distretto idrografico della Sardegna, lo studio di compatibilità
idraulica, geologica e geotecnica di cui agli articoli 24 e 25 delle norme di attuazione del PAI,
aggiornato secondo l'indicazione della stessa direzione sopra richiamata, che si compone degli
elaborati che avete nel corpo della delibera. A questo punto qua, che voi per altro già conoscete
perfettamente, prevedeva naturalmente la nuova zona artigianale, praticamente, il PIP nuovo, la
realizzazione praticamente di un canale tombato che prevedeva il passaggio sotto la strada
asfaltata, di un canale tombato. A seguito dell'alluvione dello scorso novembre che ha creato tutta
una serie di inconvenienti tecnici, e problematiche di vario tipo, abbiamo ricevuto da parte del
...INC... la segnalazione appunto, che quel tipo di canale sotto la strada asfaltata, non poteva essere
realizzato, per cui venivamo invitati a trovare soluzioni alternative per la risoluzione di questa
problematica. Si è concordato, si è parlato e saputo che l'unica possibilità, tenuto conto delle quote
altimetriche, al di fuori del PIP, praticamente, non poteva esserci altra soluzione che quella di creare
praticamente un canale a cielo aperto nella zona standard praticamente, sul lato destro,
praticamente nella parte dove... tra la strada asfaltata e le aziende attualmente in attività. Questo,
naturalmente, lungo tutto il tratto della zona standard, per poi riprendere praticamente contro il
canale tombato, semplicemente la parte terminale, praticamente dall'azienda ...INC... sino ad arrivare
praticamente alla rotatoria, così per intenderci. Questo è in sintesi, quello che è successo, abbiamo
comunque qua il tecnico che eventualmente abbiamo necessità di altre delucidazioni di natura
tecnica, c'è qua e il dottor Tiveddu, se eventualmente avete altre domande in merito. Ci sono
interventi? Prego.
CONSIGLIERE CUCCU - Più che domande, alcune considerazioni. Ovviamente, siamo favorevoli a
questo tipo di intervento, facciamo solo alcune considerazioni, la prima, da un lato, come dire,
siamo contenti che si stia seguendo quello che si era pianificato in termini di zona artigianale,
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avevamo percepito, ma forse era solo una nostra impressione, in campagna elettorale, e poi non si
era capito bene forse anche nelle linee, quando si è parlato delle linee programmatiche, quale era il
futuro della zona artigianale ed il suo ampliamento. Il fatto che venga perseguito questo obiettivo,
ovviamente ci lascia soddisfatti, perché credo che sia quella la scelta giusta, quella di razionalizzare
una zona artigianale che era nata male per ovvi motivi, però c'è la possibilità quindi, con
l'ampliamento della zona artigianale, e rimanendo in un'unica area, di creare una zona artigianale,
credo, importante per il comune di Palau. Faccio anche un'osservazione per la delibera successiva,
quella sul regolamento, anche lì c'era stata una polemica molto grossa sui costi, eccetera, eccetera,
ho visto che i costi sono rimasti tali e quali, quindi evidentemente quelle scelte passate sono scelte
immagino, condivise a questo punto, visto che non si è cambiato niente. Naturalmente, l'intervento
proposto che è assolutamente necessario e costoso, come erano costose le infrastrutture, come è
giusto che sia per un paese civile che vuole realizzare infrastrutture, io dico normali, e che quindi
hanno un costo che poi si è sintetizzato in quel costo delle infrastrutture. Il problema che io
cercherei di suggerire, se è possibile, all'amministrazione, è quello di vedere quali forme di
finanziamento si possono perseguire per cercare di trovare dei fondi che possono servire a questi
interventi di natura infrastrutturale. Questo, tra l'altro, è molto particolare, perché riguarda anche
situazioni di sicurezza, di strutture anche esistenti, eccetera, quindi, credo che essendoci una
regione attenta anche a questi temi, il suggerimento è quello di coinvolgere avendo già un'area ben
sviluppata, con un piano insediamento produttivo ben avviato, progetti ad una certa fase, andare
quindi, e cercare di trovare forme di finanziamento che possano attenuare quindi, l'impegno di
spesa delle casse comunali. Questa è una prima via che io suggerisco di... noi suggeriamo,
ovviamente, di perseguire, ce n'è un'altra parallela, che è quella di cui sempre abbiamo parlato, non
so se adesso la situazione che si verrà a creare con la costruzione del canale a cielo aperto, possa
limitare quella idea iniziale, ma era l'unica, immagino, idea che poteva servire a completare e a
razionalizzare la zona artigianale, ed era quella di unificare tramite il passaggio... gli strumenti
urbanistici, le due aree, alla zona l'area nuova della zona artigianale e la vecchia zona artigianale.
Come sapete, la nuova zona artigianale ha un surplus di aree standard, rispetto, invece, all'area
vecchia, questo consentirebbe, unificando le due aree da un punto di vista urbanistico, di rivedere
sia la questione dei lotti, quindi, poter realizzare eventualmente nuovi lotti su aree compatibili, e
guardando anche queste nuove carte nella zona vecchia, utilizzando gli standard della nuova zona
artigianale. È l'unico modo, a nostro parere, o comunque un modo, credo, per cercare di recuperare
risorse che poi con la vendita di alcuni lotti, possono servire a completare opere infrastrutturali già
all'inizio complicate e costose da realizzare, e oggi forse lo sono ancora di più. Quindi, quella idea
iniziale che faceva parte del nostro programma elettorale, la rimettiamo all'attenzione della
maggioranza, nella speranza che si riesca a completare anche quelle opere infrastrutturali della
zona artigianale vecchia, che in altro modo, probabilmente, non vedranno mai la luce, si corre il
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rischio di non riuscire giustamente a non prenderla in carico perché i costi sarebbero eccessivi, e
poi magari si mandano anche illegittimamente, magari gli operai a fare lavori di pulizia all'interno di
un'area che a tutti gli effetti è un'area privata. Quindi, credo che in questo momento serva,
all'interno della zona artigianale, seguire tre vie, una quella più importante che si sta facendo
adesso, approvando lo studio di compatibilità, e ovviamente venendo incontro anche con la
modifica del regolamento, a chi ha in qualche modo già avviato le azioni per realizzare dei
capannoni. Però ci va fondamentalmente, uno studio e un progetto articolato per cercare di
prendere in maniera forte quell'argomento, cercare di affrontarlo, cercare di trovare le risorse,
cercare di pianificare. Questo credo vada fatto, dispiace che per realizzare quella rampa di accesso
ci sono voluti due anni, credo, con una spesa di € 20.000, dispiace che siamo un anno che
chiediamo che vengano tolti quei paletti in ferro arrugginiti, con quella rete penzolante arancione
che all'ingresso del paese, francamente diventano... e qui non stiamo parlando né di risorse, non
stiamo parlando... semplicemente stiamo parlando di togliere quattro picchetti arrugginiti che sono
pericolosi, metterne tre o quattro, 10, 20 decorosi, e l'ingresso verso il paese di Palau, non sarebbe
nelle condizioni in cui lo ha trovato chi sta venendo a trovarci. Credo che su quell'area lì, ci sono le
condizioni per fare un ottimo lavoro, credo che questo vada fatto il prima possibile.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Grazie Piero. Per quanto ci riguarda, siamo molto
attenti a quello che è appunto, lo sviluppo della zona artigianale sia quella vecchia, che in modo
particolare quella nuova, siamo alla continua ricerca, sia come parte politica e anche grazie
appunto, all'ausilio degli uffici, di cercare di trovare sempre nuove formule che ci consentono in un
certo qual modo di finanziare, quindi di abbassare i costi per quanto riguarda il costo dei lotti. Non
è una cosa facile in questi periodi, siamo in una situazione abbastanza... non tanto come comune,
ma in situazione generale che in qualche modo stanno limitando quelle che sono in qualche modo,
tutte quante le fuoriuscite di denaro pubblico per quanto riguarda questa situazione. Noi abbiamo
un quadro generale che è in una fase di completamento di una zona artigianale, per cui non stiamo
partendo da zero, e questa potrebbe essere la nostra salvezza, perlomeno da quanto è stato detto in
qualche modo dagli uffici giù a Cagliari. Abbiamo presentato già diverse richieste, diversi progetti
per quanto riguarda, appunto, il completamento di queste opere, vediamo un pochettino se anche
grazie alla nuova amministrazione regionale, se ci sarà attenzione verso questo progetto. Poi, tutto
il resto, quello che in qualche modo stavi elencando poc'anzi, gli uffici sono sempre alla ricerca
della migliore soluzione per quanto riguarda appunto, l'utilizzo al meglio di queste aree. La
creazione di questo nuovo canale, in base a quello appunto che facevi presente tu poc'anzi, nel
poter utilizzare quelle aree standard che sono praticamente da tampone salendo su verso la parte
alta, sarà tutto in relazione a quelle che sono le distanze di sicurezza da dover tenere nei confronti
del canale. Per cui vedremo un attimino in seguito se sarà possibile perseguire questa idea. Per
quanto riguarda la zona nuova, avete visto che con la rimodulazione del canale a cielo aperto che
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c'è già, praticamente dalla parte dell’ecocentro, venendo verso la zona vecchia, ha rimodificato tutto
quanto il palinsesto della progettazione, perché di fatto si andranno a perdere diversi lotti, adesso
vediamo un pochettino con la nuova progettazione, cosa verrà fuori. Per cui, insomma, dalla parte
nostra c'è la massima attenzione nel portare avanti quanto già in qualche modo avviato, quindi,
siamo obbligati in un certo qual senso, a completare quello che è stato di fatto portato avanti.
Vedremo poi nel punto successivo eventualmente di fare altre analisi di quelle che appunto, sono
l'intenzione di portare avanti e completare, e cercare di rendere sempre più funzionale e fruibile a
tutti quanti gli operatori economici di Palau, appunto quell'area nuova che in qualche modo ci
auguriamo che al più presto possa decollare e possa essere completata. Prego, Luca.
CONSIGLIERE FRESU - Una valutazione. Siccome la messa in sicurezza riguarda anche la vecchia
zona artigianale, quindi strutture preesistenti, e considerando comunque anche la cifra che è stata
messa nel bilancio triennale di € 700.000, facendo memoria con quello che è accaduto nel novembre
2013, e vedendo che spesso questi tipi di eventi meteorologici si stanno ripetendo con frequenza
molto più alta rispetto al passato, è vero che da una parte bisogna cercare finanziamenti regionali,
finanziamenti di altro tipo, ma questo non deve significare, come dire, un fuggire da un'assunzione
di responsabilità che è sempre e comunque in capo al Comune che gestisce territorio, stiamo
parlando dei € 700.000, quindi significa € 200.000 all'anno per tre anni, significa che il Comune di
Palau è comunque un Comune che è nelle condizioni di portare avanti, anzi, deve portare avanti,
come dire, due strade parallele, due percorsi paralleli, uno è quello della ricerca dei finanziamenti,
che però sappiamo benissimo che spesso i tempi dei finanziamenti non sono corrispondenti con i
tempi meteorologici che oggi invece sono molto più stretti, e siccome lì parliamo di un'area dove,
ripeto, ci sono delle attività in corso, e ci sono delle ditte che quotidianamente svolgono la loro
attività là, stiamo parlando quindi di messa in sicurezza della vita delle persone. Quindi, io consiglio
vivamente a questo Comune, di cominciare a ragionare su fondi propri, e a mettere subito in atto la
sicurezza di quell'area, perché abbiamo visto, e ci ha insegnato in maniera tragica, cosa è successo
pochi mesi fa, non possiamo aspettare più, ormai i tempi sono scaduti, è inutile poi andare a parlare
con la Protezione Civile o con il Procuratore, quello bisogna evitare che questo accada, il Comune
di Palau è nelle condizioni di fare delle scelte, ha i soldi per farlo, perché i soldi ci sono, quindi
secondo me bisogna ragionare da subito con fondi propri, poi, se vengono i finanziamenti, ben
vengano, però il Comune deve, da questo punto di vista, come dire, avere piena assunzione di
responsabilità, perché siamo parlando di sicurezza e stiamo parlando di vite umane.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Bene, grazie. Ci sono altri interventi? Se non ci sono
altri interventi, mettiamo a votazione il punto. Approvazione studio di compatibilità idraulica,
geologica e geotecnica di cui agli articoli 24 e 25 delle norme di attuazione del PAI, relative al
progetto di risanamento idrogeologico della zona artigianale di Liscia Culumba. Opere di
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mitigazione, pericolosità e rischio. Invito ad alzare le mani chi vota a favore. All’unanimità dei
presenti. Grazie. Passiamo al punto successivo.
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3° punto all’ordine del giorno: “Modifica del regolamento comunale per l'assegnazione delle aree comprese
nel piano per gli insediamenti produttivi, PIP, in località Liscia Culumba, approvato con deliberazione di
Consiglio Comunale numero 3 del 2/5/2011".
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Visto il vigente programma di fabbricazione con
particolare riferimento alla variante approvata definitivamente con deliberazione di Consiglio
Comunale numero 58 del 18/12/2003, pubblicata sul BURAS numero 9 del 29/03/2004, con la quale è
stata ampliata l'estensione planimetrica dell'originaria zona D, attraverso la previsione delle zone
D2-1, D2-4.1, da attuarsi mediante predisposizione di intervento urbanistico preventivo di iniziativa
pubblica. L'accordo di programma sottoscritto in data 15/12/2008 tra la Regione autonoma Sardegna
ed il Comune di Palau, il piano urbanistico comunale è adottato con deliberazione del Consiglio
Comunale numero 37 del 22/12/2010. Richiamata la deliberazione di Consiglio Comunale numero 27
del 17 settembre 2010, avente ad oggetto: esame, osservazioni ed approvazione definitiva del piano
per gli insediamenti produttivi in zone urbanistiche D2-1 e D2-4.1 in località Liscia Culumba, con
efficacia dal 29/10/2010. Richiamata la deliberazione del Consiglio Comunale numero 3 del
02/05/2011 con la quale si è proceduto all'approvazione del regolamento comunale per
l'assegnazione delle aree comprese nei piani per gli insediamenti produttivi in località Liscia
Culumba. Dato atto che il bando approvato con determinazione dal responsabile del settore dei
lavori pubblici numero 245 del 15/06/2011, ed il bando, approvato con determinazione del
responsabile del settore lavori pubblici numero 86 del 23 febbraio 2012, per l'assegnazione delle
aree in oggetto, hanno dato luogo a procedimenti che in parte, alla data odierna, non si sono ancora
conclusi a causa delle difficoltà degli operatori pubblici che vi hanno partecipato. Ritenuto
opportuno procedere ad alcune modifiche del suddetto regolamento, al fine di rispondere alle
esigenze degli artigiani nella situazione contingente di gravi crisi economiche e di difficoltà di
reperimento delle risorse finanziarie. Ritenuto opportuno procedere alle seguenti modifiche:
all'articolo 3, beneficiari, dopo il comma 3, si aggiunge il seguente comma: 4) le ditte assegnatarie
non possono partecipare al bando per la cessione di altro lotto, fatta eccezione per i beneficiari che,
versato il primo acconto a titolo di caparra entro il 31/12/2013, intendono sostituire il lotto
assegnato dall'amministrazione. Punto 2. All'articolo 8: criteri per l'assegnazione delle aree, al
comma 2, viene aggiunto il seguente criterio: operatori che intendono procedere alla cessione
volontaria al Comune di Palau, di aree per la realizzazione di infrastrutture programmate nell'ambito
del comparto Liscia Culumba. Punto 3. All’articolo 10: stipula della convenzione, esecuzione
dell'opera, dopo il comma 3 si aggiunge il seguente comma: 3 bis: per le ditte assegnatarie che
entro il 31/12/2013 hanno provveduto al versamento del primo acconto pari al 20% del corrispettivo
del lotto, la stipula dell'atto pubblico di cessione dovrà avvenire entro il 31/12/2014. L'inosservanza
ingiustificata di tale termine da parte dell’assegnatario, comporta la revoca dell'assegnazione.
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Punto 4. All'articolo 10, il comma 4 è sostituito dal seguente: la dichiarazione auto certificativa unica
per la realizzazione dell'attività produttiva, la DUAP, è presentata allo sportello unico per le attività
produttive, entro 24 mesi dalla firma dell'atto pubblico di cessione, e seguirà la procedura di quei
commi 16 e 32 dell'articolo 1 della legge regionale 3/2008 e successive modifiche ed integrazioni.
Punto 5. All'articolo 10, il comma 10 è sostituito dal seguente: nel caso di attività che non
richiedono la costruzione di edifici, entro 24 mesi dalla stipula dell'atto di cessione, si dovrà avviare
l'attività secondo la destinazione prevista nella richiesta di assegnazione. Punto 6. All'articolo 12,
modalità di pagamento, dopo il comma 1, lettera B, si aggiunge il seguente periodo: la ditta
assegnataria che entro il 31/12/2013 abbia provveduto al versamento del primo acconto pari al 20%
del corrispettivo del lotto, dovrà provvedere al pagamento del secondo acconto nella misura del
40%, entro e non oltre il 31/12/2014, e comunque, prima della stipula dell'atto pubblico di cessione.
Punto 7. Dopo l'articolo 21, si aggiunge seguente articolo: articolo 21 bis, cessione aree per cabine
elettriche, si procederà alla cessione del diritto di proprietà e la semplice richiesta ad ENEL
Distribuzione, delle aree necessarie per la realizzazione delle cabine elettriche nell'ambito del PIP,
così come individuate nel tipo di frazionamento approvato in data 22/04/2013. La giunta comunale,
tenuto conto dell'analisi e della relazione tecnico finanziaria elaborata nell'ambito del PIP, e sulla
base delle spese sostenute per l'esproprio delle aree e la realizzazione delle opere stradali di
accesso, determina il prezzo di cessione che per pura comodità, sarà indicato in euro per metro
quadro. Ora, giusto per far proseguire il ragionamento che facevo poc'anzi, e per cercare in qualche
modo di agevolare sempre di più quella che è l’attività all'interno del comparto produttivo, di quelle
che sono le opere che in qualche modo, dovranno essere portate a termine da parte degli
assegnatari che in qualche modo sono già presenti, ma di quelli che in qualche modo andranno a
fare richiesta di lotti, abbiamo voluto apportare tutta una serie di modifiche al regolamento
concordandole, naturalmente, con gli uffici. Ce ne sono alcune che sono molto chiare. Se avete
dubbi o perplessità, siamo qua in qualche modo per analizzarli assieme e verificarli. Abbiamo anche
la partenza dell'ingegnere Tiveddu eventualmente... architetto, voglio dire, nel caso di dubbi o
perplessità. Prego.
CONSIGLIERE FRESU - Ma il costo del lotto, allo stato attuale, anche in virtù di queste
agevolazioni, quale è?
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Prego, Giovanni.
Voce fuori microfono non comprensibile.
CONSIGLIERE FRESU - Quello già famoso. Quindi va bene il costo. Quindi va bene?
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - E’ un costo eccessivo, ma il costo è quello, non
possiamo farci niente.
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CONSIGLIERE FRESU - Abbassatelo.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Appena ci saranno le possibilità di farlo, verrà fatto,
caro Luca. Bastava farlo in precedenza, non avremmo avuto oggi questo problema.
CONSIGLIERE FRESU - Si può cambiare.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Meglio cambiare, esatto. Ci sono interventi? Se non
ci sono interventi, poniamo in votazione il punto: modifica del regolamento comunale per
l'assegnazione delle aree comprese nel piano per gli insediamenti produttivi in località Liscia
Culumba, approvato con deliberazione di Consiglio Comunale numero 3 del 2/5/2011. Chi vota a
favore, prego di alzare le mani. C'è l'unanimità dei presenti. Grazie. Passiamo al punto successivo.
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4° punto all’ordine del giorno: “Affidamento in adozione delle aree verdi di proprietà del Comune di Palau.
Approvazione del regolamento e schema di convenzione".
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Invito il Consigliere Serra ad illustrare il punto.
CONSIGLIERE SERRA - Grazie. Allora, affidamento in adozione delle aree verdi di proprietà del
Comune di Palau. Approvazione del regolamento e schema di convenzione. Premesso che
l'amministratore comunale, considera il verde pubblico un bene comune, ed è una sua intenzione
favorirne la tutela attraverso la partecipazione diretta, senza fini di lucro, dei cittadini, alla cura e al
decoro della città. Il patrimonio verde svolge importanti funzione di tutela ambientale in ambito
urbano quali la mitigazione dell'inquinamento atmosferico ed acustico, la riduzione dell'insolazione
e della temperatura, la difesa dei suoli, dall'impermeabilizzazione e il sostegno della biodiversità. Il
verde cittadino svolge anche funzione di miglioramento dell'estetica dell'immagine della città,
nonché ricreative, sportive e di didattica naturalistica. L'amministrazione comunale intende
potenziare il sistema di gestione e manutenzione delle aree verdi, e ritiene fondamentale in questa
prospettiva, favorire la partecipazione, l’attenzione e la corresponsabilizzazione dei cittadini. I
giardini, le aiuole, il verde di arredo, possono essere oggetto di affidamento per la loro cura e
manutenzione a soggetti terzi, associazioni, comitati, enti, istituti scolastici, cittadini e singoli
residenti che ne facciano richiesta, e che si impegnino a conservarne e a migliorarne il decoro. Le
aree verdi, anche se affidate a terzi, manterranno comunque la funzione ad uso pubblico in base alla
destinazione prevista dagli strumenti urbanistici vigenti. Ritenuto che è nell'interesse
dell'amministrazione, provvedere all'affidamento in favore di soggetti privati e pubblici, della
manutenzione, ovvero, della riqualificazione e manutenzione di aree verdi pubbliche di proprietà del
Comune di Palau, a mezzo di sottoscrizione di specifica convenzione. Ritenuto altresì opportuno
che l'affidamento di aree verdi senza fini di lucro, avvengano nel rispetto di una procedura
amministrativa regolamentata attraverso un regolamento, appunto, per l'affidamento a soggetti
pubblici e privati. Vista la bozza di regolamento che individua le finalità, definisce l'oggetto e gli
spazi per il quale si può giungere all'affidamento a terzi, fissa i requisiti dei soggetti richiedenti, e
gli interventi ammessi nell'area di affidamento. Definisce le modalità di avanzare richiesta di
affidamento per gli obblighi a carico dei soggetti affidatari. Fissa le modalità per l'eventuale
sponsorizzazione degli spazi affidati. Allora, questa è una iniziativa che era stata portata avanti in
campagna elettorale da Roberto e da Fiorella, e oggi la espongo io perché appartiene al mio settore,
e l'attività si chiamava "Palau in fiore". Praticamente si sta cercando di far sì che ci sia una sinergia
tra ente pubblico e privato, per far sì che queste aree possano essere manutenute. Diciamo che il
regolamento per l'affidamento di queste aree, si identifica in due particolarità, ci sono delle aree che
possono essere solo ed esclusivamente manutenute, che sono già realizzate, e delle aree che
invece, devono essere realizzate ex novo. Quindi, insomma, l'intenzione dell'amministrazione è
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quella di coinvolgere attività pubbliche e singoli cittadini, a far sì che possano mettere la propria
identificazione, la propria pubblicità all'interno di un'aiuola dicendo: ecco, questa è curata da.
Fermo restando che tutte le attività che devono essere svolte su queste aree, devono essere
vagliate dall'ufficio ambiente, quindi l'ufficio ambiente deve vigilare che le cose vengano fatte in
riferimento a quello che sarà poi regolamento da sottoscrivere.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Ci sono interventi? Prego.
CONSIGLIERE CUCCU - Io cerco di fare un ragionamento, spero di essere chiaro, perché l'ultima
cosa che vorrei, è che qualcuno si offendesse, magari, dal ragionamento, ma se riesco a farlo in
maniera chiara, forse porto il concetto nella giusta direzione. Questa idea che ovviamente può
essere condivisibile, era stata portata avanti circa 20 anni fa, io non ricordo, forse era ancora la
giunta Brandanu o era nel passaggio tra la giunta Brandanu e l’amministrazione Pirredda, dove
c'era stato questo passaggio che poi aveva coinvolto il consorzio, insomma, era in quel periodo in
cui si cercava di ragionare in quei termini. Io credo che in quegli anni, questo discorso aveva un
senso compiuto, e poteva essere considerato un fatto da perseguire in maniera corretta. Io oggi,
però, a distanza di 20 anni, vorrei fare un discorso diverso, perché in questi 20 anni sono cambiate
tante cose. Parto dal presupposto che un buon amministratore deve considerare il bene comune
una cosa preziosissima, perché è un bene di tutti, e deve fare in modo, o perlomeno, la nostra idea
è quella che deve fare in modo che questo bene venga tenuto a disposizione di tutti. 20 anni fa non
c'era un ufficio ambiente, ed era partito un progetto di grande responsabilità, secondo me, e di
grande consapevolezza che il bene ambiente, inteso anche quindi, come gestione di spiagge, di
spazi verde, di aree standard, era un argomento che bisognava avere la responsabilità ed il dovere
morale di gestirlo, e di gestirlo bene, perché era una delle cose più importanti del buon
amministrare il bene pubblico. Abbiamo creduto nell’ufficio ambiente, crediamo fortemente in
quell'ufficio ambiente che venti anni fa non c'era, non c'era una responsabile molto capace, che
adesso c’è, per gestire i beni pubblici, non c'era un responsabile tecnico del settore agricolo che
adesso c'è, non c'erano i dipendenti della base americana che fortunatamente oggi ci sono a
disposizione, non si facevano i cantieri comunali che invece da 20 anni a questa parte si fanno
regolarmente con 5 o 6 assunzioni, non c’erano gli inserimenti civici che sono nati proprio per
questo in tempi lontani e passati, come idea, per gestire gli spazi comunali. Il Bilancio del comune
di Palau, quello che stiamo andando a presentare stamattina, prevede € 49.000 di spese di
manutenzione di verde pubblico e aree standard, € 20.000 per la manutenzione del verde e 60 per la
manutenzione di parchi e giardini. Io credo che forse noi su questo argomento sentiamo in maniera
sempre molto viscerale la cosa, l’abbiamo considerato come un cammino, abbiamo avuto la fortuna
di avere un Assessore che ci ha portato, insieme a questo ufficio di cui ho appena parlato, a
raggiungere obiettivi che erano insperati, cioè, pensare che il comune di Palau nel 2012 arrivasse
ad essere considerato il paese della regione Sardegna con la miglior politica sostenibile dal punto
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di vista ambientale, è stato una grande soddisfazione, così come arrivare ad ottenere le bandiere blu
a Sciumara, porto turistico, Palau vecchio e anche ovviamente a Liscia. Quello è stato frutto di un
risultato che non è che si ottiene perché ci si sgrava delle responsabilità, no, è perché ci si crede in
un progetto, si crede nelle persone che portano avanti quel progetto, e si fa di tutto per cercare di
portarlo avanti. Noi in quello ci abbiamo creduto, avremmo... vorremmo continuare a credere e vi
consiglio di credere in questo progetto, e considerare che, tornando all’inizio, che quel bene,
bisogna avere la responsabilità... io credo che bisogna avere la responsabilità perché noi abbiamo
la forze di gestirlo. Abbiamo trovato situazioni in questi anni, e mi dispiace dirlo, ma che fanno
parte ovviamente, se vogliamo crescere sempre come amministrazione, ma certe potature che
abbiamo visto questo inverno, sono state, per così dire, non vorrei usare dei termini magari che
possono offendere, però gli oleandri non si capitozzano perché l’unica cosa bella che hanno gli
oleandri è la fioritura che avviene sugli apici, quindi, se uno fa la capitozzatura agli oleandri è
meglio che tolga direttamente la pianta come è successo a quella pianta di Via Capo d’Orso. I gerani
non è che vanno piantati in Via Nazionale ad aprile e poi vanno sostituiti dopo che sino riempiti di
erbacce, vanno tolti e ripiantati con ...INC... non so cosa. Le rotatorie vanno tagliate prima che il
trifoglio vada a fiore e che le graminacee spighino. Insomma, io credo che bisogna riacquistare
consapevolezza che c’è un ufficio che ha la possibilità di lavorare e lavorare bene, che quelle aree
bisogna avere la responsabilità di gestirle e gestirle bene. Quindi, il senso dell’intervento che spero
non abbia, e lo ribadisco, non abbia offeso nessuno, vuole essere quello che i beni che
appartengono al Comune, devono essere gestiti dal Comune, perché il Comune soprattutto in
questo settore, credo che abbia la capacità, la disponibilità economica per portarlo avanti. E chiudo
facendo riferimento al fatto che il bene pubblico è un bene di tutti, e che bisogna fare attenzione
quando questo bene pubblico viene dato, quando questo bene pubblico viene dato ad una persona,
bisogna fare attenzione che lo si sta togliendo a tante altre persone. E’ molto facile dire di sì, però
bisogna avere anche il coraggio a volte, di dire di no, altrimenti succedono delle situazioni che
vanno a creare dei disagi, lo dico non tanto perché vanno a creare dei disagi da un punto di vista
semplicemente dell’invidia, no, vanno a creare disagi di tipo economico. Allora, pensare che l’unica
piazza di Palau, oggi sia investita da quel gazebo che ha tolto quello spazio pubblico che era di
tutti, io credo che sia un errore, sia un errore non solo per questo motivo, perché è stato tolto uno
spazio che era di tutti, per darlo alla fruizione di pochi, ma è un errore perché si è creata una tale
concorrenza sleale nei confronti degli operatori che lavorano in quell'area, sulla quale bisogna
riflettere. C'è gente che ha investito, ovviamente soldi, ha investito praticamente lavoro di anni
magari per realizzare una struttura propria, e in quattro e quattr'otto si trova una concorrenza che è
sleale. Non dico questo facendo riferimenti a... io sto dicendo questo per cercare di capire il
concetto di spazio pubblico, e oggi non si può andare, dopo che si è fatta una battaglia per
recuperare l'area dietro la stazione, che è un'area di fondamentale importanza dal punto di vista del
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decoro urbano, della fruibilità, anche dei parcheggi, e svenderla, e dire noi non abbiamo soldi, fa il
privato. Questo è il concetto più pericoloso per chi amministra la cosa pubblica, perché i soldi
c'erano per sistemare quell'area, è stata fatta una variazione di bilancio, quindi anche su queste
cose, il concetto che vuole passare, è quello di capire che il bene pubblico è un bene di tutti, e
prima di cederlo, o non si ha proprio la possibilità, oppure si deve avere la forza, il coraggio e la
responsabilità di gestirlo e di gestirlo bene.
CONSIGLIERE - No, niente, volevo soffermarmi in riferimento a quello che hai detto, quando è stata
fatta quella proposta al consorzio degli operatori turistici, io ero il Segretario, e la giunta era la
giunta Pirredda. Allora, quando nessuno vuole togliere le aree pubbliche a qualcuno, le aree
rimangono pubbliche, c'è solo una collaborazione tra il privato ed il pubblico per far sì che queste
aree vengano manutenute. Il fatto che poi tu dici che... appunto, elogi l'ufficio ambiente, è un elogio
che mi trova non d'accordo, ma di più, perché comunque il fatto che ci sia l'ufficio ambiente che
possa, e all'epoca non c'era quando è stata fatta quella proposta all'attuale amministrazione, il
problema che non c'era un organo che poteva controllare la manutenzione corretta di quelle aiuole,
quindi, tutto qua, non vogliamo assolutamente togliere le aree pubbliche ai cittadini di Palau.
CONSIGLIERE FRESU - Io non avevo capito che questo progetto fosse “Palau in fiore” pensavo
fosse un progetto diverso, l’ho capito adesso, che sono tonto evidentemente. Mi ricordo infatti, in
campagna elettorale, che uno dei pezzi forti era stato proprio questo “Palau in Fiore”, con queste
diapositive, immagini dove appunto io mi aspettavo di vivere nella Sanremo sarda, un'esplosione di
fiori, però immaginavo che fossero dei fiori che fossero frutto di nuovi investimenti
dell'amministrazione nella gestione del verde pubblico, perché evidentemente quanto fatto negli
anni precedenti dalle amministrazioni passate, non veniva ritenuto sufficiente o comunque
inadeguato. Quindi, immaginavo che l'amministrazione su quel punto investisse dei fondi propri,
aggiungesse dei fondi per far diventare Palau, la Sanremo sarda. Però, da quello che ho capito oggi
è sì “Palau in fiore” con i fiori degli altri, perché stiamo parlando di fiori, quindi noi abbiamo
promesso di piantare dei fiori che andranno a piantare gli altri, senza avere la certezza che poi
questi fiori vengano piantati. L'idea di per sé non è malvagia, anzi, se andiamo a guardare quello
che può essere l'obiettivo di questa iniziativa, cioè quello di far avvicinare il cittadino alla gestione
del bene pubblico, sicuramente è una iniziativa valida. Io sono molto scettico, spero di essere
smentito poi nei fatti. Io penso che un paese come Palau, che ha investito moltissimo sul verde
pubblico, che è una parte integrante e forse predominante nel decoro urbano, quindi, debba
concentrarsi con personale proprio della gestione corretta del patrimonio e del verde pubblico, e lo
debba fare, come diceva Piero, in maniera un pochino più precisa, perché poi, questo, come dire,
rappresenta il biglietto da visita del nostro paese, io mi aspettavo quest'anno oltre la Sanremo,
l'invasione dei vichinghi che non c'è stata fortunatamente, ma se fossero venuti, io lo so che idea si
sarebbero fatti di questo paese. Sai, i vichinghi poi vivono in paesi dove la gestione del bene
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collettivo, c'è molta attenzione, io sono fortunato da una parte che i vichinghi non sono arrivati,
speriamo che arrivino il prossimo anno, e speriamo che Palau sia la Sanremo promessa. Prima di
dire agli altri quello che gli altri devono fare nel gestire il verde, forse dobbiamo chiedercelo noi per
dare il buon esempio, cosa che in questo momento non stiamo facendo. Quindi, l'idea di dare agli
altri la gestione del verde, passa un po' come uno scaricare delle responsabilità su quello che noi
oggi non stiamo facendo, faccio l'esempio, il parco del Tartafone, gestione di bene pubblico, area
recuperata e riqualificata, io vi chiedo oggi di togliere quella scritta, a meno che non cambiamo
Tartafone in “Tartacacca”, se vogliamo fare il parco della cacca, allora lo lasciamo, però che
abbiamo il nome, perché oggi quello che si trova là dentro dopo due anni che lo abbiamo realizzato,
è, come dicono a Milano, un “cacatoio”, ed è, come dire, una situazione imbarazzante... e si può
dire cacatoio, la cacca è un elemento naturale, del ciclo vitale di ogni essere vivente, ritorna poi alla
terra anche la cacca, mica ho detto... d'altro canto, è quella che c'è. Quindi noi oggi affidiamo agli
altri e siamo i primi invece a non accorgerci che la gestione del verde è sorretta da parte nostra.
Togliete quella scritta, togliete quella scritta, perché è una vergogna. È poi chiedo un'altra cosa, io
mi propongo subito per la gestione di quella fioriera che c’è all'ingresso del Comune, perché ho
visto che è molto e difficoltà, segni, io se volete, mi prendo quella, lo scriviamo, gestita da “Palau in
movimento", perché è secca. E poi stiamo attenti, stiamo attenti perché una cosa sono le aiuole,
una cosa sono le aree standard, io non lo so se le aree standard possono diventare oggetto di
questa roba qua, perché stiamo parlando allora di due cose completamente diverse. E quindi ti
chiedo, se le aree standard saranno oggetto anche loro di questa roba qua, perché lì la cosa si fa un
po' più complicata, perché la gestione... ma scusi, perché, le aree standard non sono verde
pubblico? Infatti, stiamo parlando di verde, non sto parlando dei parcheggi, sto chiedendo, siccome
qua non si capisce, non è specificato bene, può darsi che qualcuno... ok, perfetto, il fatto di lasciare
fuori le aree standard diventa importante. Ripeto, l'iniziativa io mi auguro che funzioni, ho seri
dubbi perché non sarà facile, vediamo cosa succede, nel frattempo facciamo noi quello che
dobbiamo fare. Ripeto, se togliamo quella scritta, facciamo bella figura.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Grazie Luca, ci sono altri interventi? Se non ci sono
altri interventi, poniamo in votazione il punto all'ordine del giorno: affidamento in adozione delle
aree verdi di proprietà del comune di Palau. Approvazione del regolamento e schema di
convenzione. Chi vota a favore, prego di alzare le mani. 9 a favore. Chi si astiene? 4 astenuti. Grazie.
Passiamo al punto che successivo.
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5° punto all’ordine del giorno: “Modifica regolamento comunale per la gestione dei rifiuti urbani ed assimilati".
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Invito nuovamente il Consigliere Fausto Serra, ad
illustrare il punto.
CONSIGLIERESERRA - Allora, modifica del regolamento comunale per la gestione dei rifiuti urbani
ed assimilati. Richiamata la delibera del commissario straordinario numero 24 del 28 febbraio 2013,
con la quale è stato approvato il regolamento comunale per la gestione dei rifiuti urbani ed
assimilati. Ritenuto che tale regolamento sia sempre soggetto ad aggiornamenti ed integrazioni, al
fine di garantire un servizio efficiente, assicurare una corretta gestione dei rifiuti prodotti, ed una
maggiore tutela igienico sanitaria della collettività e dell'ambiente, con modifiche di riguardo le
norme relative al servizio di raccolta. La raccolta differenziata, nonché disposizioni sul regime
sanzionatorio. Considerate necessarie le modifiche proposte per porre freno ad alcuni
comportamenti scorretti nella separazione dei rifiuti durante la raccolta differenziata, all’accentuarsi
dei casi di abbandono dei rifiuti, all'incremento di episodi legati alla mancata pulizia e
manutenzione delle aree di proprietà privata dedicati ad accogliere i contenitori per la raccolta delle
varie frazioni valorizzati e non. Considerato inoltre opportuno, alla luce di quanto sopra esposto,
inasprire alcune sanzioni, ed inserirne altre, al fine di ridurre i richiamati illeciti non più tollerabili e
ripristinare adeguate condizioni di decoro urbano e rispetto all'ambiente per l'intero territorio del
comune di Palau. Ritenuto, pertanto, apportare le seguenti modifiche al regolamento comunale per
la gestione dei rifiuti urbani ed assimilati. Allora, comma 18, articolo 6: modalità di conferimento e
obblighi dei produttori di rifiuti, viene sostituito dal nuovo comma 18, questa qua è solo ed
esclusivamente una modifica in riferimento a quello che sono le lettere. Articolo 9: modalità generali
di raccolta porta a porta, il comma 12 viene sostituito dal nuovo comma 12 con evidenziato in
grassetto la frase aggiuntiva e/o sostitutiva. La frase praticamente è questa: “l'accesso del soggetto
gestore nei normali orari di raccolta, dovrà essere diretto e lasciato libero da impedimenti fisici,
cancelli chiusi o sbarre abbassate, e architettonici che non consentirebbero e renderebbero difficile
le operazioni di accesso ai mezzi di movimentazione dei contenitori. Dovrà inoltre essere garantito
uno spazio circostante idoneo per la manovra degli automezzi del servizio, in particolare, evitando il
parcheggio di veicoli a fianco, in prossimità dei contenitori”. Questo perché spesso e volentieri,
l'operatore della GESENU che si trova a dover ritirare il rifiuto, ha sempre questi impedimenti di
cancelli chiusi, quindi abbiamo inserito questo nuovo comma. Articolo 9: modalità generali di
raccolta porta a porta. Viene inserito il nuovo comma 12 bis: le utenze condominiali hanno l'obbligo
di tenere pulita l'area predisposta al posizionamento degli appositi contenitori carrellati, evitando di
depositare i rifiuti di ogni tipologia sul suolo, fuori dai contenitori stessi. Anche questo perché
puntualmente troviamo delle aree ecologiche che purtroppo sono invase dai rifiuti non differenziati,
e quindi abbiamo fatto sì che con questo articolo, il gestore dell’isola ecologica debba pensare
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comunque alla rimozione del rifiuto differenziandolo e tenendo pulita l’area. Articolo 9, comma 18,
dopo le parole "quanto previsto dal circuito di raccolta", sono inserite le seguenti: "e dal presente
regolamento”, perché praticamente non si identificava quale era il rifiuto, c'era sempre una diatriba
sul fatto che comunque potesse essere carta piuttosto che un'altra frazione. Articolo 9: modalità
generali della raccolta porta a porta, viene inserito il nuovo comma 18 bis: l'utente dovrà provvedere
al ritiro del rifiuto erroneamente conferito, ed un nuovo posizionamento del primo turno successivo
previsto dal calendario di raccolta, previa corretta selezione dei materiali contenuti nel relativo
confezionamento. Anche questo perché nel porta a porta succede che quando uno conferisce il
rifiuto in maniera non corretta, in qualche modo si vuole che la GESENU ritiri il rifiuto
inevitabilmente. Quindi, quando il rifiuto è posto in maniera scorretta, dev'essere selezionato,
riportato dentro e rimesso fuori nel momento in cui c'è il giusto conferimento, la giornata di giusto
conferimento. Articolo 51, controlli e sanzioni. Vengono inseriti i nuovi commi 2 bis, 3 bis e 4 bis. 2
bis: l'amministrazione, direttamente o tramite il soggetto gestore e suoi incaricati, potrà eseguire
controlli sul contenuto dei sacchetti o contenitori, soltanto in forma selettiva e comunque nel
rispetto delle norme sulla privacy, allo scopo di verificare le corrette modalità di conferimento. Nella
determinazione delle sanzioni pecuniarie, dopo la prima violazione del presente regolamento, verrà
applicata un'ammenda pari all'ammontare massimo stabilito, fatto salvo quanto disciplinato per le
violazioni alle disposizioni del presente regolamento, è prevista anche l'applicazione delle sanzioni
amministrative per gli illeciti abbandoni di rifiuto, attualmente denunciati dall'articolo 192 del
decreto legislativo 152/2006, e tale e relative disposizioni sanzionatorie contenute nell'articolo 255,
primo comma, sanzioni amministrative. Con questo abbiamo cercato di aumentare l'aspetto
sanzionatorio perché spesso e volentieri succede che nei condomini, la prima volta c'è il bollino
giallo, quindi, attenzione, una non corretta differenziazione del materiale, il secondo passo è il
bollino rosso con una sanzione che è minima, ed il terzo l'abbiamo portata con il massimo della
sanzione, perché era a discrezione di chi doveva seguire l'aspetto sanzionatorio, quello di applicare
dopo il primo controllo, la possibilità di sanzionare con il massimo della sanzione.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Ci sono interventi? Prego, Fresu.
CONSIGLIERE FRESU - Ci sta tutto, nel senso che è molto dettagliato come descrizione di quello
che non bisogna fare. Io spero che l'ufficio ambiente, nel controllo della raccolta differenziata, dello
smaltimento dei rifiuti, abbia il supporto che fino ad oggi mi pare non abbia mai avuto, o lo ha avuto
in maniera molto scarsa, di chi poi questi regolamenti li deve far rispettare e verificare che siano
rispettati, perché l'Italia è piena di leggi, di regolamenti, di regole, noi oggi abbiamo prodotto un
altro faldone di carta dove c'è scritto addirittura quello che dovrebbe essere ovvio non fare, è fatto
divieto buttare la carta per terra, quasi una banalità, noi invece siamo costretti, come dire, a metterlo
in un regolamento. Abbiamo prodotto un regolamento, le perplessità sono poi sulla capacità di
applicarlo questo regolamento. Io non vedo grande supporto nei confronti del settore ambiente da
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questo punto di vista, ho visto anche aspetti di gestione dei rifiuti che richiamano la legge quadro,
che è il 152, sui rifiuti pericolosi, non pericolosi, speciali, imballaggi, e allora io ho anche molte
perplessità sulla capacità di chi va a controllare questo tipo di normativa, e quindi su quella che è la
tracciabilità del rifiuto che è un aspetto estremamente importante, anche perché io credo che per
andare a capire quello che si vede, bisogna conoscere prima di tutto, ed avere una formazione
specifica su un settore che sta diventando sempre più complicato, con responsabilità sempre più
importanti. Il settore ambiente non ha bisogno di regolamento, il settore ambiente ha bisogno di
supporto, c'è una parte ambientale che ha stabilito la gestione dei rifiuti dal punto di vista
ambientale, e c’è una parte dei controlli che non viene fatta, viene fatta in maniera molto blanda.
Quindi, questo regolamento rischia di essere l'ennesimo faldone di carta sprecata, fortunatamente
riciclata, siamo stati coerenti da questo punto di vista, ma se non date una mano all'ufficio ambiente
da questo punto di vista, possiamo scriverne altri dieci di questi regolamenti. Quindi, già insistere
nella formazione e nella capacità di controllo da parte degli enti preposti.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Grazie Fresu, ci sono altri interventi? Bene, se non ci
sono altri interventi, mettiamo in votazione il punto: modifica regolamento comunale per la gestione
dei rifiuti urbani ed assimilati. Chi cosa favore, prego alzare le mani. Nove. Chi si astiene? Quattro
astenuti. Grazie.
CONSIGLIERE - Posso solo una cosa, invito... l'ho già fatto probabilmente, siccome stiamo
parlando di decoro urbano, per l'ennesima volta, a togliere, a far togliere quei pannelli elettorali.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Sono stati eliminati.
CONSIGLIERE - No, no, assolutamente. Fino a ieri c’erano, se sono stati tolti nel frattempo, i
pannelli elettorali di Via Capo d’Orso... no, sono due... anche lì, ovviamente...
CONSIGLIERE FRESU - Un altro Consiglio perché è utile, cioè, l’insegna all'ingresso di Palau,
quella che è diventata rossa...
CONSIGLIERE - E poi bentornato a Paolo, se lo sapevamo, te l'avremmo chiesto prima, non so che
cosa ti hanno detto, non è che volevamo... si fa solo piacere vederti in Consiglio, eh, non è che
volevamo fare chissà... se sapevamo che bastava quello...
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Quella scritta tutta rossa che dicevi tu, Luca,
oltretutto è anche sbagliata in tedesco. Bene, passiamo al punto successivo.
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6° punto all’ordine del giorno: “Approvazione del regolamento per la gestione del porto turistico di Palau”.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Invito il Consigliere Occhioni ad illustrare il punto.
Prego.
CONSIGLIERE OCCHIONI - Grazie. Approvazione del regolamento per la gestione del porto
turistico di Palau. Premesso che questo Comune è titolare della concessionaria demaniale marittima
numero 1933/35316 del 22/9/2011 avente ad oggetto: accorpamento, rettifica e proroga concessione
demaniale marittima porto turistico Palau, concessionario Comune di Palau, registro porti numero
06 integrata con la concessione demaniale marittima numero 3/838 dell’ 8 gennaio 2013 avente ad
oggetto ampliamento concessione demaniale numero 1933/2011 di metri quadri 3.047,55 per area
pedonale e area di banchina, porto turistico comune di Palau, registro porti numero 01. Dato atto
che con deliberazione del commissario straordinario numero 01, 10 gennaio 2013, si era provveduto
ad approvare il regolamento tecnico del porto turistico, successivamente modificato ed integrato
con deliberazione del commissario straordinario numero 31 del 26 marzo 2013. Dato atto inoltre che
con deliberazione del commissario straordinario numero 21 del 21 febbraio 2013, si era provveduto
ad approvare il regolamento amministrativo del porto turistico, successivamente modificato ed
integrato con deliberazione del commissario straordinario numero 31 del 26 marzo 2013 e con
deliberazione di Consiglio Comunale numero 11 dell’11/10/2013. Considerato che tale regolamento
necessità di aggiornamenti e di integrazioni, al fine di adattarlo all'evoluzione dei tempi e alle
esigenze sia del comune di Palau, in qualità di concessionario, che dagli utenti, come peraltro
dimostrato dalle numerose deliberazioni di modifica ed integrazione che si sono succedute nel
tempo. Ritenuto utile e conveniente per la gestione del porto turistico, accorpare i due regolamenti
tecnico ed amministrativo in un unico strumento normativo. Evidenziato che le modifiche
sostanziali riguardano la presentazione delle domande di ormeggio per la categoria residenti, previa
dimostrazione del possesso dei requisiti richiesti, proprietà dell'unità e residenza nel comune di
Palau, da inoltrarle nel periodo compreso tra il primo ed il 31 gennaio di ogni anno. La
presentazione delle domande di ormeggio per le categorie stanziali ed operatori nautici, da inoltrare
nel periodo compreso tra il primo ed il 31 gennaio di ogni anno. Il diritto di prelazione sul posto di
ormeggio riconosciuto alle categorie residenti, stanziali ed operatori nautici, in regola con la
presentazione delle domande, versamento del corrispettivo entro il 30 novembre, regolarizzazione
una tantum della posizione in merito a posto barca intestata soggetto diverso dall'utilizzatore reale,
legati da vincoli di parentela fino al terzo grado. L'importo da corrispondere per la regolarizzazione
è stabilito in euro 200, visti i pareri di regolarità tecnica e contabile resi ai sensi dell'articolo 49,
eccetera, eccetera. Per correttezza, vorrei far verificare, prima di iniziare il dibattito, che c'è un errore
di battitura all'articolo 19, al punto 19.8 dove si parla delle strutture amovibili in concessione, a
pagina 22, dove appunto scriviamo che dalla stagione 2015, il posizionamento di una struttura
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precaria ed amovibile nelle aree in cui al comune di Palau, sarà concesso solo ed esclusivamente
agli operatori nautici che svolgeranno prevalentemente attività di noleggio gommoni, la
formulazione corretta è: noleggio e locazione, perché sono due istituti giuridici differenti, sono due
forme giuridiche diverse. E l'altro errore, invece, è un errore di stampa che riguarda l'allegato C che
avete allegato alla proposta di delibera, ci sono dei geroglifici al posto dei caratteri normali, ma se
poi vedete, l'allegato C che è allegato alla fine del regolamento, quello è corretto. Allora, come
evidenziato nella proposta di delibera, abbiamo unificato i due regolamenti, questo per avere uno
strumento più snello, più efficace, con meno articoli, articoli che talvolta si duplicavano, e si
rimandavano l'uno con l'altro. Di fatto, siamo passati da 33 a 23 articoli. L'altra modifica sostanziale
è quella che riguarda, come ho detto prima, le modalità di assegnazione dei posti barca perché
adesso ogni anno, sia le categorie residenti, stanziali ed operatori nautici, dovranno presentare la
richiesta dal primo al 31 di gennaio. Questo per far sì che gli uffici abbiano la possibilità di
verificare i requisiti fondamentali per ottenere appunto quel tipo di categoria lì. Prima invece,
esisteva un tacito rinnovo del contratto, per cui, purtroppo, anche chi, faccio un esempio, nel 2013
non avesse pagato il porto, nel 2014 si trovava di fatto il contratto rinnovato. Questo da oggi non
sarà più possibile, non sarà più consentito. Le modalità di versamento. Lo stesso sono state
modificate, perché noi adesso stiamo dicendo che... abbiamo inserito tre modalità di versamento
differenti, quindi, con un unico versamento entro il 30 novembre dell'anno in corso, con due
versamenti, il primo pari al 50% del corrispettivo totale entro il 31 luglio, ed il secondo, quale
restante 50%, entro il 30 novembre, ed il terzo, invece, abbiamo deciso di rateizzarlo nell'arco di 11
mesi, questo per dare la possibilità anche a chi magari ha delle difficoltà economiche, non ce la può
fare a pagare il porto in un'unica rata o addirittura in due rate, siccome ci è capitato, era secondo
me giusto inserirlo all'interno del regolamento, piuttosto che non pagare per niente il porto. L'altro
aspetto fondamentale è che chiaramente, con le nuove modalità di assegnazione dei posti barca,
abbiamo deciso di cancellare tutte le liste di attesa che c'erano in vigore, perché va da sé che se le
domande devono essere presentate annualmente, anche le liste di attesa saranno stipulate
annualmente, anche qua, perché le cose nell'arco temporale cambiano, quindi possono cambiare
anche le liste di attesa, non è detto che cambino solo i reali utilizzatori. L’altro aspetto è una norma
transitoria che abbiamo inserito, e questa l'abbiamo inserita perché confrontandoci con l'ufficio,
abbiamo riscontrato che ci sono delle divergenze tra quello che è lo stato di fatto e quello che
invece risulta dagli uffici, quindi, per le categorie residenti noi abbiamo dei casi in cui il posto barca
è intestato, faccio degli esempi, allo zio, e poi il reale utilizzatore invece è il nipote che magari
utilizza quel posto barca da 30 anni. Io credo che bisogna applicare il buon senso, e quindi bisogna
regolarizzare queste posizioni che è inutile continuare a prenderci in giro, ecco, questo è il senso.
Le altre modifiche riguardano prevalentemente aspetti tecnici, siccome deve essere ormeggiata
meglio la barca, non bisogna tenere il piede alto mentre il gommone è ormeggiato perché può
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causare danni, eccetera, eccetera, eccetera, la responsabilità per quanto riguarda le tratte, queste
cose qua, ma tutte cose... grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Prego, Luca.
CONSIGLIERE FRESU - Una domanda. Quindi, nel vecchio regolamento, la condizione di non
pagare il porto non era motivo di...
CONSIGLIERE OCCHIONI - No, era motivo, noi l'abbiamo rafforzata però, perché siccome nel
vecchio regolamento non c'era... cioè, il contratto residente per quello stanziale e per quello degli
operatori nautici, veniva tacitamente rinnovato...
CONSIGLIERE FRESU - Scusa, io voglio capire questo, cioè, nel vecchio regolamento, il mancato
pagamento del corrispettivo annuo, era condizione per la decadenza dell'agevolazione?
CONSIGLIERE OCCHIONI - Sì.
CONSIGLIERE FRESU - E non è stato fatto.
CONSIGLIERE OCCHIONI - E perché? Di fatto, oggi abbiamo dei creditori al porto turistico.
CONSIGLIERE FRESU - Eh, ma lì è un problema, cioè, lì non è un problema di regolamento, è un
problema di chi...
CONSIGLIERE OCCHIONI - E’ un problema di far rispettare il regolamento, però, torniamo al
discorso di prima, ma non è che questo è successo nel 2012 però, Luca.
CONSIGLIERE FRESU - Io sto dicendo... non sto...
CONSIGLIERE OCCHIONI - No, no, aspetta, ti spiego, quello che noi abbiamo cercato...
CONSIGLIERE FRESU - Ti ho fatto una domanda molto semplice.
CONSIGLIERE OCCHIONI - No, no, io ti rispondo altrettanto semplicemente. Quello che noi stiamo
cercando di fare, è dare la possibilità all'ufficio di non rinnovare il contratto, capito? Cioè, tu che sei
utente, se tu non viene in ufficio e non presenti la domanda, o presenti la domanda e non hai
pagato nel 2013 per il 2014, io non ti rinnovo il contratto, quindi, sto rafforzando la posizione
dell'ufficio in questo caso.
CONSIGLIERE FRESU - No, faccio fatica a capire. Io ho fatto una domanda, noi qui siamo di fronte
a due scenari diversi, che la regola c'è, ma non veniva fatta rispettare, oppure la regola non c'è,
bisogna inserirla, io non ho capito però, in quale scenario ci troviamo, perché se la regola c'era,
non era stata fatta rispettare, mea culpa, e della classe politica che non è stata attenta, e
evidentemente degli uffici che si sono probabilmente, come dire, arrogati dei poteri che non
potevano, ma lì, come dire, siamo di fronte a due situazioni diverse, quindi, c'era poco da rafforzare,
c'è da rafforzare il fatto che ognuno debba fare il proprio compito, se c'è un regolamento, il
regolamento si rispetta, chi non lo fa rispettare se ne prende le conseguenze.
CONSIGLIERE OCCHIONI - Certo.
CONSIGLIERE FRESU - Voglio dire, non è che nel regolamento di Palau, il non pagare non era già
considerata condizione per far decadere il privilegio. C'era, l'abbiamo rafforzato, vabbè, io ho
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un'idea di rafforzamento diversa, quindi, è una mancanza di controllo da parte di chi era preposto
per farlo, che è diverso, diciamo tutti, perché poi il primo, giustamente, è la parte politica, però è
diverso rispetto a quello che stava dicendo prima. Sul discorso dei residenti, io mi aspettavo,
guarda, io lo dico proprio con grande franchezza, senza togliere niente agli altri, io ritengo che tu
sia una di quelle persone che si sta impegnando parecchio, e che ci metti personalmente il naso, e
ti vedo girare, mi ricordi qualcuno, e lo fai con passione, si vede, io questo te lo voglio, come dire,
riconoscere davanti a tutti, lo stai facendo con passione e questo ti va riconosciuto.
CONSIGLIERE OCCHIONI - Grazie.
CONSIGLIERE FRESU - Sui residenti, io avrei osato un po' di più, perché la questione dei residenti
che è sempre stato un punto di forte critica per le amministrazioni passate, giustamente, perché
cosa succedeva con questi benedetti residenti, che noi non dobbiamo mai dimenticare che nel
momento in cui diamo un'agevolazione, stiamo dando sempre l'agevolazione di usufruire di un
qualcosa che comunque è proprietà di tutti, quindi questa agevolazione non può essere
un'agevolazione che dura tutta la vita, dobbiamo mettere nelle condizioni pure gli altri di usufruire
di quella agevolazione. Siccome questa lista viaggia molto lentamente, mi sembra di capire, per un
discorso di capacità del porto che non riesce a seguire quella che è la richiesta dei residenti.
Secondo me, un'azione forte ed equa, poteva essere quella di azzerare e fare ruotare la lista, in
modo tale che un anno l'agevolazione ce l'avevo io, un anno ce l'hai tu, fino a quando questo posto
non avrà una dimensione, o saranno fatte delle scelte per garantire a tutti questo privilegio. Quindi,
la rotazione della lista, secondo me, così come avevano proposto noi nel programma elettorale, è,
come dire, una condizione di tutela di tutti, visto che comunque noi ci arroghiamo il diritto di dare
un privilegio utilizzando un bene che è di tutti. Quindi, secondo me, pensaci, può essere una
soluzione che alla fine divide su tutti, come dire, quello che un anno può essere una spesa
maggiore, il secondo anno, invece, ti si alleggerisce, e toccherà ad un altro, ognuno fa la propria
parte. Secondo me questa poteva essere una soluzione, ma siccome vedo che... pensateci. Basta.
CONSIGLIERE OCCHIONI - Posso?
CONSIGLIERE FRESU - E ci mancherebbe altro.
CONSIGLIERE OCCHIONI - Io ti ringrazio, però, questa formula, questa nuova modalità di
assegnazione, l'abbiamo studiata, poi possiamo aver sbagliato, possiamo fare di più sicuramente,
anche in questo senso, perché se l'ufficio ha la capacità anno per anno, di poter verificare l'effettiva
residenza dei soggetti, questo fa sì anche che ci può essere una maggiore rotazione. Prima, come
hai detto tu, c'era una lista di attesa che la blindata, e non si muoveva mai. Con questo sistema,
proviamo a vedere cosa si riesce a muovere, se si riesce a muovere. Poi, per carità, grazie per il
suggerimento. Grazie mille.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Ci sono altri interventi? Se non ci sono altri
interventi, poniamo in votazione il punto. Approvazione regolamento per la gestione del porto
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turistico di Palau. Chi vota a favore, prego alzare le mani. 9. Chi si astiene? 4 astenuti. Grazie.
Passiamo al punto successivo.
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7° punto all’ordine del giorno: “Presentazione al Consiglio Comunale del bilancio annuale di previsione anno
2014, della relazione previsionale e programmatica del bilancio pluriennale 2014 - 2016, del piano triennale
delle opere pubbliche e della relazione dell'organo di revisione da parte dell'Assessore al bilancio".
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Prego, Assessore Abeltino, a lei la parola.
ASSESSORE ABELTINO - Ci troviamo a dar lettura al bilancio, quando il bilancio è uno strumento,
quindi un documento conosciuto da tutti, il bilancio è stato depositato, è stato reso disponibile sin
dal primo luglio a tutti i componenti del Consiglio, credo adesso sia forse più corretto poterne
parlare, poter parlare di documenti che in un certo qual senso si conoscono, o comunque si
analizzano, dico io, forse non in maniera completa, non è secondo me un aspetto conforme anche a
quello che può essere una lettura di un documento di sintesi, quindi un argomento che già nel suo
insieme è una sintesi di tanti altri documenti. Questo non voglio dire a risposta, però per chiarire
quella frase che stavo per iniziare qualche giorno fa, e sulla quale dopo in realtà si è interrotto il
dialogo. Comunque, passando al bilancio di previsione e analizzando quelle che sono le
componenti dello stesso, che cosa dobbiamo dire, dobbiamo dire in primis che il bilancio, come
detto, è un documento di sintesi che ha uno scopo fondamentale, quello di far quadrare le entrate
con quelle che sono le spese in ordine a quelle che sono le linee programmatiche, quelli che sono
gli obblighi di legge, ed in termini di partite di spesa ed in termini di partite di entrata. Passando ad
un'analisi macro delle voci, fra queste necessitano chiaramente una prima analisi quelle che sono le
voci di entrata. Ho visto che avete avuto già modo di osservare che l’entrata prevalente per quanto
riguarda quello che è il nostro ente, certamente è quella che viene garantita dall’IMU con € 3.242.000
al netto di quelle che sono il mantenimento presso quelle che sono le attività di stato, e questa è
un'entrata prevista con un 8 per mille per altri fabbricati e le aree fabbricabili, e un 4,6 per gli
immobili che sono abitazione principale ed hanno una rendita catastale non eccedente i € 500.
Quello che ho detto era appunto l'oggetto della delibera del Consiglio del 29 aprile, oggi, come
avrete avuto modo già di ascoltare, abbiamo passato l'aliquota dall'8 al 9 per mille, pur non
cambiando quelli che sono poi di fatto i numeri, perché questo un per mille in più va a coprire una
maggiore ritenuta dello Stato. Oltre all’IMU, come sappiamo, IMU, quindi, imposta, abbiamo anche
delle altre tasse che sono la TARI e la TASI, dove la TASI, per scelta, abbiamo avuto modo di
deliberare anche qui il 29 aprile, di doverla applicare, ma di azzerare le aliquote per tutto un insieme
di elementi che a suo tempo sono già stati messi in evidenza, quali appunto il fatto che pesa
principalmente sull'abitazione principale, ha un meccanismo di calcolo che è molto complesso, ha
tutto un insieme di elementi che forse sicuramente sono rappresentativi di quello che è il legislatore
tributario in questo momento, confuso. Per quanto riguarda la TARI, invece, sappiamo che è
un'imposta di nuova introduzione, sappiamo che è un'imposta che è retta da un principio
fondamentale, cioè che è quello della copertura integrale del costo da parte di quelle che sono
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Comune di Palau
Provincia di Olbia-Tempio
entrate, quindi il gettito è di 2.220.033,87 euro. A queste, dobbiamo necessariamente, sempre per
l’analisi di quello che è il titolo primo, inserire anche le altre tasse che sono ovviamente del
bilancio, ho visto che Piero ha fatto una giusta osservazione per quanto riguarda quella che era la
COSAP, quindi, un contributo e non una tassa, che abbiamo visto quest'anno, con iniziativa, è stata
ridotta, il bilancio riporta quello che era l'accertato dell'anno precedente, che però nel suo insieme,
visti anche i recuperi che siamo registrando a seguito di quello che è tutto un procedimento che
stiamo portando avanti di maggior controllo, e che deriva dall'aver ripreso in mano noi la gestione
di quello che è il recupero di quelli che sono i contributi, quindi, la riscossione, ci stiamo rendendo
conto che mediamente ogni anno stiamo accertando una ventina di mila euro in più rispetto a
quello che era l'accertamento degli danni pregressi, quindi di fatto, quell'aumento che registriamo
quest'anno è perché stiamo mantenendo nel complesso quello che è tutto l'insieme del comparto
del contributo nel dettaglio. Tornando sempre a quelle che sono le entrate in conto corrente,
chiaramente, quindi al titolo primo del bilancio, abbiamo quindi che il totale di tutte quelle che sono
le entrate di natura chiaramente tributaria sono € 5.872.035, a queste vanno sommate quelle che
sono le entrate di parte corrente relative ai trasferimenti, che sono quelle che sono identificate nel
titolo secondo del bilancio, tra queste, significative sono ovviamente alcune delle voci quali
appunto il trasferimento del fondo unico, e qui ancora una volta devo dire, abbiamo registrato un
taglio, eravamo a € 1.472.253 l'anno 2013, a € 1.295.575 l'anno 2014, un taglio di € 176.000, sempre
nell'ottica di quella parola che mi rifiuto anche di pronunciare in inglese che tanto ha voluto
prendere piede, soprattutto nel periodo “Montiano” di governo. Tra le voci di questi capitoli ci sono
anche tutti gli altri trasferimenti regionali, quindi quelli che sono per i soggetti bisognosi, per i
finanziamenti dei progetti regionali, per un totale di quello che è il titolo primo, di 2.691.145,35 euro.
Il titolo terzo delle entrate riguarda i proventi extra tributari, cioè quelli che fondamentalmente il
Comune, con le proprie azioni, l’ente tende ovviamente a poter garantire. Abbiamo un'entrata
prevista per il porto turistico di € 1.050.000. Anche qui si potrebbe ipotizzare, nel guardare uno
storico, un aumento, in realtà, è probabilmente fuorviante appoggiarsi ad una legge delle cifre,
perché € 1.050.000 è esattamente quello che si è incassato l'anno scorso, quindi noi non abbiamo
fatto altro che trascinare l'accertato dell'anno scorso sull'anno in corso. Quindi, il totale
praticamente delle entrate correnti dal titolo terzo è € 1.695.500. Possiamo passare a questo punto a
fare le prime somme, cioè, delle entrate in parte corrente, sommando, cioè, i primi tre capitoli, sono
10.259.680,92 euro. Queste vanno a coprire tutte le uscite correnti, più quelle che sono le uscite
ovviamente per i pagamenti delle quote interessi, il risarcimento del capitale, quindi dei mutui che
abbiamo visto, è € 196.825, quota questa che quest'anno non cresce, non è cresciuta neppure
l'anno prossimo, anche in quest'ottica, quindi sempre di politica di tagli e ovviamente di riduzione
dell'indebitamento, abbiamo già visto anche dalla relazione anche del revisore, è nei cardini per
quanto riguarda quelli che sono l'anno 2014, avremo modo forse di vedere poi nel dettaglio, nel