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PD
San Donato Milanese
                                              “7 Dì”        Rassegna stampa



27 gennaio 2013
Pubblichiamo gli articoli usciti sulla stampa locale negli ultimi 3 giorni.
Realizzato dal nostro gruppo di comunicazione, il servizio bisettimanale di
rassegna stampa vuole offrire ai visitatori del nostro sito la possibilità di
aggiornarsi su quanto accade sul territorio sandonatese a livello politico,
sociale, economico e sindacale .
Buona lettura.
                                           Il PD di San Donato Milanese


                             24 / 27 gennaio 2013


In primo piano:
 È terminato il blocco della raccolta dei rifiuti iniziato mercoledì e causato
  dallo sciopero del personale Aimeri. In un vertice in Comune trovato
  l’accordo: l’Amsa anticiperà l’entrata in servizio. (articoli n° 1 di giovedì e
  venerdì).
 Dopo un mese di chiusura forzata da lunedì riapre la piscina di Metanopoli
  (sabato articolo n°1)
 Dopo la bonifica ancora tanti fiuti abusivi nell’oasi Levadina (articolo 2 ,
  venerdì).
In rilevo
Interessante la mostra Eni a Cascina Roma (“Eni disegna un nuovo futuro” –
venerdì, articolo 5). Sarà presentato il modellino del futuro Sesto Palazzo
dell’Eni e dei dieci migliori progetti che hanno partecipato al concorso.
Il nuovo grande centro direzionale, per accordi raggiunti con ENI dalla
precedente amministrazione di centrodestra, come sappiamo sarà costruito
su Viale De Gasperi (sono già cominciati i lavori di preparazione del territorio)
ma molti sandonatesi avrebbero preferito vederlo dislocato al di fuori del
centro cittadino (Es: zona quartiere S.Francesco).




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Giovedì 24 gennaio
 Fonte: IL CITTADINO
   1. Bloccata per protesta la raccolta rifiuti - Da febbraio il servizio di igiene
      urbana passerà all’Amsa di Milano e i sindacati lanciano l’allarme sul rischio
      esuberi
A dieci giorni dal passaggio ad Amsa, riprendono le agitazioni tra il personale Aimeri: ieri il servizio
di raccolta rifiuti non è stato effettuato, con i dipendenti che hanno manifestato fuori dalla sede di
Sesto Ulteriano per lamentare una serie di disagi. Ritardi nei pagamenti dello stipendio, scarsa
manutenzione ai mezzi, cattiva pulizia nei locali della sede, oltre alla procedura di licenziamenti
avviata su scala nazionale qualche mese fa, i motivi che hanno spinto le maestranze a dare un
segnale forte alla dirigenza incrociando le braccia, secondo un copione che si ripete ciclicamente
da qualche mese. Mentre l’appalto di San Donato ha le ore contate, Aimeri Ambiente serve anche
Carpiano, Paullo, Opera e Settala: in tutte queste cittadine (così come in diverse altre città italiane)
negli ultimi giorni il servizio di igiene urbana è stato sospeso dagli operai inferociti. «Da diversi
mesi lo stipendio arriva in ritardo. Questa volta sono passati già otto giorni, manifesteremo fino a
che le paghe non verranno erogate» è la spiegazione dell’rsu Adriano Vitale, delegato Ugl. Insieme
al fratello Massimiliano Vitale, è il portavoce di una protesta che ha tenuto banco a partire dalla
primissima mattina di fronte alla sede in via del Tecchione, nella frazione sangiulianese di Sesto
Ulteriano, con il personale che ha dimostrato a gran voce il proprio malessere manifestando in
strada e bloccando a tratti il traffico. Le problematiche, d’altronde, non sono finite: «I ticket non
sempre vengono erogati, abbiamo pagato il vestiario ma non ci è stato consegnato, il
riscaldamento nella sede è spento e l’igiene, nei bagni e negli spogliatoi, è pari a zero»,
proseguono i rappresentanti della contestazione. Dulcis in fundo, «la manutenzione dei mezzi è
inesistente». Un ampio ventaglio di rimostranze, dunque, nei confronti di un’azienda che si dichiara
in crisi e diverse settimane fa ha annunciato un piano di tagli agli esuberi che dovrebbe portare a
219 licenziamenti su tutto il territorio nazionale. Per quanto riguarda San Donato, con il passaggio
del servizio all’aggiudicataria Amsa, a partire dal 1 febbraio, tutti i 34 operatori attivi nei confini
della città dell’Eni si trasferiranno nell’organico del nuovo gestore. Stante la situazione in Aimeri, la
situazione per loro non potrà che migliorare. Nella zona del Sudmilano, restano però un’altra
trentina di dipendenti che continueranno la loro difficile permanenza in Aimeri: «Io sono tra quelli
che passeranno ad Amsa - così Adriano Vitale -, ma devo pensare ai colleghi che, essendo
impiegati su altre città, rimarranno qui ad Aimeri. Ora come ora, la situazione è insostenibile.
Continueremo a manifestare fino a quando vedremo paghe e miglioramenti». Riccardo Schiavo

   2. Agenti sempre più tecnologici: per le sanzioni si usano i palmari
      I vigili saranno dotati di nuovi strumenti per controllare i divieti di sosta
Vigili sempre più tecnologici. A distanza di un anno dall’introduzione dei palmari, con cui sul
territorio vengono inflitte le contravvenzioni per divieto di sosta, la portata di questi dispositivi
crescerà ulteriormente. Tutto in questo tratto di Sudmilano era iniziato un paio di anni fa con
l’introduzione delle penne ottiche, che rispetto al vecchio sistema cartaceo consentivano di dare le
multe in tempi record. Dopodiché la biro all’avanguardia, che aveva sostituito quella ad inchiostro,
è stata sostituita con sei palmari che l’anno scorso avevano inaugurato una nuova tradizione al
passo con i tempi. Inizialmente pensati per gli ausiliari della sosta, i congegni che hanno
accelerato la tempistica, a breve diventeranno una decina, con altri quattro acquisti. «Doteremo di
palmari le pattuglie dei vigili di quartiere - fa sapere l’assessore alla sicurezza Andrea
Battocchio -, in quanto il progetto consente un risparmio di tempo, e quindi di risorse, da parte
degli agenti che, sgravandoli dai lavori di ufficio, possono trascorrere più tempo in strada». In testa
al novero dei motivi che hanno spinto l’esecutivo a potenziare un’iniziativa ormai rodata c’è infatti
proprio la celerità riscontrata non solo nella compilazione dei verbali, ma soprattutto nel
salvataggio dei dati, che possono essere scaricati direttamente sul computer. Una svolta insomma
rispetto al vecchio sistema di trascrizione e archivio, che ha consentito anche un taglio nella
circolazione di carta, portando l’attività del comando nella direzione seguita ormai in larga scala
dagli enti pubblici. Entrando nel merito, il comandante dei vigili, Fabio Allais, specifica: «I
palmari a questo punto verranno utilizzati anche dai vigili, sempre in via esclusiva per quanto
concerne i divieti di sosta, in quanto per gli altri tipi di sanzioni, come prevede la normativa in
vigore, è comunque necessario il verbale cartaceo». E aggiunge: «Certo, San Donato già da un
anno ha effettuato una scelta innovativa, che ha prodotto dei risultati e che verrà quindi
ulteriormente estesa con un piccolo investimento in tecnologia, che non dovrebbe farsi attendere».
Un sistema simile è stato del resto adottato anche per la consultazione dei pass riservati ai
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residenti, ponendo un freno al fenomeno dei talloncini contraffatti che venivano esposti sui
parabrezza da parte dei furbetti dei parcheggi. Da circa un anno, è sufficiente qualche click sul
dispositivo a portata di mano delle divise locali per verificare se in effetti la targa di un auto è
abbinata al pass. «Proseguiremo sulla strada dell’innovazione - conclude l’assessore
Battocchio -, al fine di assicurare sempre più efficienza, anche attraverso il risparmio e la
razionalizzazione delle risorse a disposizione» Giulia Cerboni

     3. Crisi Compass, possibili disagi nelle mense Eni
Possibili disagi nella giornata odierna nelle mense con Eni a seguito dello sciopero
nazionale della Compass, la società di ristorazione che ha in appalto il servizio di
erogazione pasti ai colletti bianchi. La protesta coinvolgerà i dipendenti colosso, che opera
in una serie di servizi comprese anche le pulizie industriali. Il clima tra gli addetti è di forte
preoccupazione per la procedura di licenziamento collettivo che, in base alle informazioni
diffuse dai sindacati, coinvolge 842 operatori su tutta Italia, di cui 14 impegnati a San
Donato. I sindacati di Eni al fine di salvare questi posti di lavoro hanno proposto
all’azienda un piccolo rincaro di 9 centesimi per utente ad ogni pasto, a cui si dovrebbe
aggiungere un altro contributo a pasto da parte del colosso petrolifero, al fine di
raggiungere l’importo necessario per garantire le buste paga. Non è esclusa una raccolta
firme che potrebbe partire a breve a sostegno dell’iniziativa.

   4. San Donato e “il ritorno” di Marco Moise: la Storia incrocia le vicende di una
      famiglia
Ci vuole coraggio, e una buona dose di incoscienza, per andare a scavare nel dolore più indicibile.
Sabatino Mustacchi, natali triestini e un albero genealogico che mescola l’austerità asburgica alla
solarità greca, quel coraggio lo ha avuto quando ha deciso di scrivere Il ritorno a casa di Marco
Moise, un romanzo biografico sulla vita del padre. Ora il libro viene presentato a San Donato,
questa sera, in un incontro organizzato dalla Commissione Biblioteca e inserito nell’ambito delle
riflessioni sulla Giornata della Memoria: Mustacchi, informatico che ha lavorato molto all’estero su
progetti di caratura internazionale, attivo anche politicamente a San Donato, il comune dove ora
risiede, solo di recente è riuscito a ricostruire la vicenda di suo padre, scomparso durante le tristi
deportazioni. Di Marco Moise, deportato da Trieste nel campo di concentramento di Auschwitz,
poco o nulla si sapeva: supposizioni, dicerie, niente di certo. Nel frattempo, la moglie e madre di
Sabatino era morta. Poi, nel 2002, a quasi sessant’anni da quei tristi eventi, Sabatino Mustacchi,
che si trova all’estero per lavoro, riceve quasi per caso dei documenti che dimostrano che il padre
non è in ealtà morto durante la prigionia. Ricostruendo, come un segugio, il peregrinare paterno,
l’informatico-scrittore arriva a scoprire molti particolari, ad esempio che il padre lavorò anche nelle
fabbriche sotterranee tedesche naziste ad armi che avrebbero potuto ribaltare le sorti del conflitto.
Chi è quindi veramente Marco Moise? Una storia avvincente (il sito è disponibile su varie librerie
on line) che mescola le vicende personali di una famiglia triestina straziata dalla perdita a quelle
della Shoah, che cambiò i destini di molti. Di questo e di molto altro si parlerà questa sera, alle 21,
a Cascina Roma con l’autore e con Rita Borali che presenterà il volume in una serata aperto al
pubblico e a ingresso libero. Francesca Amè

Venerdì 25 gennaio
 Fonte: IL CITTADINO

   1. Rifiuti in strada, trovato l’accordo:interviene l’Amsa (prima pagina)
Sarà un intervento “anticipato” dell’Amsa a risolvere l’emergenza rifiuti a San Donato: l’annuncio
ufficiale ieri dopo un vertice in Comune organizzato per far fronte ai problemi causati
dall’agitazione sindacale dei dipendenti dell’Aimeri. a pagina 15
■ Niente emergenza rifiuti, ci pensa Amsa
L’azienda anticipa i tempi e sostituisce l’Aimeri nella raccolta -L’intesa col Comune
garantirà il regolare servizio, sospeso in questi giorni: il colosso meneghino doveva
subentrare a febbraio
Emergenza immondizia sotto controllo grazie all’Amsa. Dopo un incontro organizzativo che si è
tenuto ieri pomeriggio in municipio, la giunta in serata ha annunciato che «il servizio tornerà presto
regolare». Nelle prossime ore partiranno infatti una serie di interventi al fine di ripristinare un clima
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di efficienza. Verrà dunque posto rimedio ai disordini dei giorni scorsi legati all’agitazione sindacale
dei dipendenti della ditta Aimeri, il cui incarico termina il 31 gennaio. A partire dall’inizio di febbraio
diventerà infatti operativa a tutti gli effetti Amsa, che si è aggiudicata l’appalto del settore. Intanto,
viste le strette esigenze manifestate dall’esecutivo, il colosso meneghino si è reso disponibile a
fornire la propria collaborazione, intervenendo in via anticipata, per colmare una serie di lacune
che si sono create nei giorni scorsi. Così come si è fatta parte attiva anche la Cooperativa sociale
“Spazio aperto”, impegnata nella gestione della piattaforma ecologica, che nella giornata di ieri è
partita con il lavoro di svuotamento dei cestini per la carta: operazione che non veniva svolta da
una settimana con evidenti conseguenze. L’organizzazione messa in pista prevede che Amsa
garantisca da subito la raccolta del secco e dell’umido, che sono le due frazioni più impegnative da
gestire, e Aimeri dovrebbe proseguire sino alla fine del mese con il servizio raccolta di vetro,
plastica, carta e cartone. Nell’arco di qualche giorno dovrebbe quindi essere smaltito il pregresso,
con il ripristino di una situazione regolare. Nel frattempo, dal municipio arriva l’invito rivolto ai
complessi condominiali e ai cittadini di attendere ad esporre i contenitori di carta, cartone, plastica
e vetro fino al fine settimana, in attesa di verificare se Almieri è operativa. «Chiediamo un po’ di
pazienza ai cittadini - spiega l’assessore con delega all’ecologia Andrea Battocchio in una
diramata ieri - per il disagio verificatosi in questi giorni e che si trascinerà ancora per qualche ora,
ma che è del tutto indipendente dalle nostre volontà». E ha aggiunto: «Purtroppo la contesa
interna alla ditta uscente dall’appalto dei servizi ambientali ha prodotto la parziale interruzione della
raccolta e ci ha costretti a correre ai ripari senza adeguati tempi di preavviso. Grazie alla solerzia
dell’ufficio ecologia e alla disponibilità della cooperativa “Spazio aperto” e di Amsa siamo riusciti a
trovare tempestivamente soluzioni alternative che riducano al minimo il disagio». I vertici del
Comune hanno inoltre reso noto che «nei confronti dell’azienda, che non ha ottemperato negli
ultimi giorni agli obblighi contrattuali creando disservizi e difficoltà con l’interruzione di un servizio
di pubblico interesse, l’amministrazione sta valutando se e come rivalersi presso le opportune sedi
giudiziarie». Giulia Cerboni Riccardo Schiavo

   2. Dopo la bonifica, ecofurbi scatenati davanti all’oasi
Rifiuti abusivi e oasi Levadina, un “sodalizio” duro a morire. Come più volte in passato, lo spiazzo
di fronte all’area del Wwf è stato nuovamente scelto come luogo d’elezione per il deposito di sacchi
della spazzatura e voluminose suppellettili, con un ennesimo gesto all’insegna dell’inciviltà e della
maleducazione. Numerose borse d’immondizia sono state abbandonate nei giorni scorsi di fronte
alla porta d’ingresso dell’oasi, insieme ad un mobiletto bianco a vetri nel quale trova posto, oltre a
scarpe e capi di vestiario, addirittura una torta fatta in casa. Non si può dire che l’area di via XXV
Aprile, situata nel comparto commerciale al di là della Paullese, non si presti a questo tipo di
operazioni: generalmente poco trafficata, specialmente nelle ore serali e notturne diventa una sorta
di terra di nessuno, distante com’è da complessi residenziali e poli d’aggregazione. Di
conseguenza, è frequentemente fatta oggetto di azioni alle quali, secondo i propositi
dell’amministrazione Checchi, si tenterà di replicare nel prossimo futuro attraverso alcune misure,
concertate con la provincia di Milano, volte ad un recupero della fruibilità della zona: il sovrappasso
pedonale sulla Paullese, unitamente a nuove telecamere, potranno tentare di alleviare una
problematica che, in ogni caso, non sarà facile estirpare in un’area così isolata. Il ripristino di
condizioni d’ordine nella parte della città dell’Eni che ospita anche gli uffici dell’Inps, oltre ad altre
strutture di rilievo come quella della rivendita Metro, mirerà inoltre a porre un freno alla presenza di
prostitute che quotidianamente sostano sulla parallela della Paullese. Ricc. Sch.

    3. «Una rete per aiutare le famiglie»
Il consigliere Ponte pronto a lanciare una serie di proposte - Padre di sette figli,
l’esponente di minoranza chiede che la città diventi «un modello virtuoso»
«Sono deciso ad impegnarmi in prima persona per mettere la famiglia al centro, nel vero senso
della parola». Il consigliere Roberto Ponte, esponente della lista “Insieme per San Donato”, padre
di sette figli, si prepara così a lanciare idee e proposte che guardino, in un momento economico
difficile, alla salvaguardia e al sostegno dei nuclei famigliari del territorio. Le idee non mancano. E
già settimana prossima spiega che avrà un incontro di carattere tecnico in Comune per vedere se
c’è la possibilità di mettere in pista le prime iniziative. «Innanzitutto - fa sapere -, quando parlo di
famiglia, non intendo solo quelle numerose come la mia, ma parto dalle giovani coppie che per
costruirsi una vita insieme hanno bisogno di aiuto». E prosegue: «Ci sono molti aspetti su cui si
può intervenire: ad esempio è assurdo che io che ho sette figli, se questi praticano tutti sport
diversi sugli impianti del Comune, pago per ciascuno una tariffa piena, in quanto lo sconto è
previsto solo dal secondo figlio in poi che pratica la stessa disciplina. Questo è iniquo, perché
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prima dell’aspetto economico, deve esserci la libertà individuale di scegliere per i propri figli: è
senz’altro una regola che va cambiata». Altra proposta riguarda la “family card” che consenta
sconti nei negozi del territorio. «Se un parrucchiere - riflette il consigliere sandonatese, militante di
“Io amo l’Italia” -, al posto di un cliente, con una carta fedeltà ne acquista nel mio caso nove, credo
sia conveniente anche per lui, la stessa cosa può avvenire per una serie di altre attività e
coinvolgere logicamente anche nuclei meno numerosi». Avvocato di professione, con una moglie
laureata in statistica, che si occupa dei bambini e dei ragazzi in quella che è una vera e propria
impresa famigliare, Ponte, siciliano d’origine e sandonatese d’adozione, si dice determinato a darsi
da fare in prima persona per «trasformare San Donato in un modello virtuoso, portandola
all’interno di una rete fatta di comuni e associazioni impegnate a livello italiano su politiche che
tengano conto anche della necessità di ragionare su una leva fiscale e tariffaria equa in base ai
criteri del quoziente familiare». Un traguardo che raggiungerà anche attraverso iniziative che
chiameranno all’appello la politica. «Mi piacerebbe raggiungere il risultato - mette in risalto il
consigliere di minoranza -, di vedere approvate delle istanze all’unanimità, perché ci sono obiettivi,
che vanno al di là dei colori politici». E conclude: «Sono pronto con il mio gruppo a fornire un
supporto all’amministrazione comunale affinché i progetti che vanno nella direzione annunciata
non rimangano sulla carta, bensì concorrano a trasformare San Donato nella città della famiglia»
.Giu Cer.

   4. Twenty’z radio, stasera il gran galà
Al salone Marchetti a partire dalle 22 va in scena la festa in musica per celebrare un
anno di vita
Atmosfera da gran galà, musica, niente superacolici ed etilometri per fare sapere ai ragazzi
quando è il momento di dire basta con la birra. Questi gli ingredienti principali della festa di
Twenty’z radio che stasera a partire dalle 22 fino alle prime ore del mattino richiamerà tutti i gruppi
giovanili di San Donato presso il salone Marchetti di via Parri, dove l’emittente sandonatese
compirà un anno. Le anticipazioni annunciano una gradinata con candele, nonché un grande faro
giallo all’ingresso messo a disposizione dall’associazione Athena per fare il giusto contorno ad un
evento ad ingresso libero, aperto a tutti. Ad attendere gli ospiti ci saranno inoltre anche “una sala
oscura”, con l’allestimento delle immagini e delle vignette firmate dai giovani dello staff radiofonico.
Non mancherà naturalmente il punto ristoro dove verranno servite solo spumeggianti bionde e
sangria, a fronte della scelta degli organizzatori di bandire i superalcolici. I volontari della Croce
rossa metteranno anche a disposizione degli etilometri portatili, al fine di invitare i ragazzi a
sottoporsi al test dopo ogni bicchiere di birra, al fine di renderli consapevoli di quando è il momento
di fermarsi. Sarà anche tempo di mettersi in gioco, acquistando i biglietti di una sorta di lotteria che
vede in palio un tablet, il gioiellino tecnologico da tenersi a portata di mano. Il numero vincente del
super fortunato verrà estratto lunedì nel corso della trasmissione di attualità e cronaca “Seven”,
condotta da Matteo Castelnuovo, uno degli ideatori della radio. Nel corso della serata verrà inoltre
distribuito gratuitamente il singolo del deejay, che rivolgerà un omaggio a tutti i presenti. E le
immagini scattate nel corso della festa raggiungeranno poi il sito dove entreranno in vetrina i
momenti più belli di un appuntamento dove per la prima volta verranno riunite tutte le associazioni
e i gruppi giovanili di questo tratto di hinterland. Secondo coloro che hanno lavorato nel dietro le
quinte della serata, questo potrebbe essere un primo passo per creare una rete che possa portare
ad una consulta dei giovani partecipata ed efficace, come lo è il progetto della radio, con idee che
partano dai diretti interessati e che raggiungano poi le istituzioni per trovare sviluppi concreti.
Come è avvenuto per Twenty’z. Il progetto ha infatti dalla sua parte un percorso in salita, senza
tentennamenti, che fa leva anche sull’ampia partecipazione da parte della radio a numerosi eventi
della città e sulla collaborazione dei volontari con l’amministrazione comunale.G. C.

   5. Eni disegna un nuovo futuro
L’architettura protagonista di una vetrina a Cascina Roma di San Donato: esposti
con quello di Thom Mayne i dieci progetti migliori per il Sesto Palazzo
È una mostra molto diversa dal solito, quella allestita da pochi giorni a Cascina Roma. Innanzitutto,
nella Galleria che abitualmente ospita opere pittoriche o sculture contemporanee, irrompe
l’architettura. E lo fa scardinando gli spazi tradizionali, tant’è vero che per “Un nuovo segno +”
che presenta il modellino del futuro Sesto Palazzo dell’Eni e dei dieci migliori progetti in gara nel
concorso internazionale indetto dalla società del cane a sei zampe per il nuovo quartier generale
tra via De Gasperi e via Ravenna, sono stati ridisegnati gli spazi espositivi. Pannelli bianchi fanno
da quinte scenografiche al progetto di Thom Mayne, celebre architetto “laureato” (ha vinto il

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Pritzker, il Nobel dell’Architettura) e fondatore dello studio Morphosis Architets, che ha firmato
l’opera vincitrice: il visitatore che entra a Cascina Roma subito s’imbatte nel candido modellino che
cambierà la geografia urbana di San Donato. Future skyline recita la mostra che al piano terra
ripercorre, accanto al futuro prossimo venturo - l’opera sarà infatti realizzata entro il 2015 - anche
alcuni scorci del passato grazie a foto d’epoca. Balza subito all’occhio che dove prima, con il
Castello di Vetro, cioè il Primo Palazzo, con la Stella (il Secondo Palazzo) di Bacigalupo e Ratti e
anche, più recentemente, con il progetto di Gabetti e Isola per il Quinto Palazzo, si è puntato sul
vetro, sulla trasparenza e sulla verticalità, ora si cambia rotta. Si viaggia in orizzontale, e su forme
fluide. Spicca, nel progetto, l’attenzione al verde preesistente nella zona, che sarà ribattezzato
“Isola Bella”, e uno skyline garden di grande effetto. La piazza di Mayne, quella attorno alla quale
si sviluppano le torri della sede (60mila metri quadrati per 3.500 persone, sala conferenze,
biblioteca e ristorante aziendale) è fatta per essere vissuta. «Mi sono ispirato alla ricchezza della
Terra, resa attraverso un gioco di edifici e di piazze disposte su vari strati proprio come gli strati
tettonici che compongono il terreno», ha detto l’architetto, pensando alla fluidità del sottosuolo,
quella zona del terreno dove giace il gas naturale che ha fatto l’epopea dell’Eni. La mostra,
realizzata dalla società in collaborazione con il comune di San Donato, prosegue al primo piano:
qui, esposti in modellini candidi di legno o plastica ecocompatibile i progetti dei dieci migliori che
hanno partecipato al concorso internazionale. È un bel vedere, peccato non aver pensato a chiare
didascalie sul senso delle opere esposte, da porre magari su pannelli vicini ai plastici: l’architettura
non è così semplice da decifrare. Spicca, per eleganza, leggerezza e originalità, il progetto di
Isozaki che aveva concepito un palazzo-simbolo della green economy: rispetto del verde,
risparmio energetico, ariosità sono le cifre stilistiche dell’opera forse più interessante esposta.
L’attenzione al verde e alle forme fluide accomuna molti dei modelli, tra cui quello firmato da
Dominique Perrault, un altro gigante dell’architettura. Originale la rivisitazione dell’americano
Richard Meyer, con un edificio che, fin nella forma, fosse un omaggio alla storia dell’Eni e a quel
cane a sei zampe. Mario Bellini disegna invece un’acropoli contemporanea, raffinata ed elegante,
ma forse non altrettanto convincente per la funzionalità. Ha lavorato invece sulla ricerca il gruppo
di Cino Zucchi che, seppur presentando un progetto dall’aspetto più tradizionale, ha ipotizzato
materiali e rivestimenti innovativi, all’insegna della eco-compatibilità. Non c’è sviluppo, non c’è
sguardo al futuro che possa prescindere dal passato, paiono dirci gli architetti, e questa mostra è
un buon esempio di riflessione sulle potenzialità dell’urbanistica e dell’architettura come veicolo di
valori per la società. Non resta allora che attendere la lecture di Thom Mayne, prevista in sala
consiliare il 12 febbraio: parlerà del suo progetto, di questo nuovo “segno più” e del segno che,
sempre, l’architettura lascia nei territori che occupa. Francesca Amé
NUOVO SEGNO+: Mostra dei progetti per il nuovo palazzo dell’Eni. A Cascina Roma di
San Donato, ingresso libero fino al 24 febbraio

Sabato 26 gennaio
    Fonte: IL CITTADINO
    1. Riapre la piscina di Metanopoli
L’impianto del centro sportivo accessibile da lunedì - Si è concluso l’intervento sul
tetto dove c’erano alcune crepe, dopo un mese di chiusura forzata
Lunedì mattina la piscina del centro sportivo Metanopoli tornerà accessibile al pubblico. La
riapertura dell’impianto è stata comunicata nella giornata di ieri dalla giunta di centrosinistra, con
l’annuncio rivolto agli utenti che si sono conclusi gli interventi di messa in sicurezza della
copertura, compresa la sigillatura delle crepe. Il complesso aveva chiuso i battenti in dicembre a
seguito della fenditura che si era aperta sul soffitto e alla presenza di ulteriori punti sensibili. In
base al parere dei tecnici, il maltempo avrebbe potuto giocare ulteriori brutti scherzi, mettendo a
repentaglio la sicurezza di personale e corsisti. Pertanto l’attività è stata interrotta al fine di
pianificare le opere necessarie per restituire ai sandonatesi una piscina sicura, tenendo conto che
si tratta comunque di lavori temporanei. A partire da giugno infatti si dovrebbe aprire una nuova
pagina che guarderà al rilancio di tutto il centro sportivo, dove l’impianto in questione dovrebbe
essere completamente rinnovato. «Grazie a questo intervento urgente e straordinario - ha
dichiarato il sindaco Andrea Checchi - gli utenti potranno tornare a frequentare i corsi e a
utilizzare le corsie per il nuoto libero a solo poco più di un mese dalla chiusura forzata della
piscina. L’impianto che risale agli anni Cinquanta, nei prossimi mesi verrà sottoposto a una
riqualificazione radicale. Nel frattempo il suo stato sarà verificato costantemente dai tecnici
comunali». Arriva infatti notizia che rimarranno comunque installati i ponteggi per consentire agli
                                                                                                      6
operatori di effettuare frequenti controlli della situazione. Nel frattempo, nei piani alti del municipio
sono già partite una serie di valutazioni per definire il domani della struttura, sebbene
sull’argomento per il momento venga mantenuto un certo riserbo. Certo, le prospettive di rilancio
potrebbero passare anche da un eventuale accordo con Eni. Un’ipotesi quest’ultima legata al
confronto in atto in questi mesi tra i vertici del Comune e la società petrolifera, che si accinge a
costruire sul territorio il futuro centro direzionale. In ogni caso, in attesa della svolta di cui si tornerà
a parlare nei prossimi mesi, i sandonatesi che fanno capo alla piscina di Metanopoli, a partire
dall’inizio delle settimana prossima potranno ripristinare le vecchie abitudini. Compresa la squadra
di pallanuoto, che aveva manifestato grosse apprensioni. E tutti coloro che hanno versato la quota
di iscrizione, potranno comunque recuperare il periodo di attività sospeso a causa dei problemi
riscontrati per quanto riguarda il tetto. Giulia Cerboni

    2. Rientra l’emergenza rifiuti, dopo lo sciopero all’Aimeri
L’emergenza rifiuti sta rientrando. Amsa è scesa in campo per dare manforte al Comune nel
servizio di ritiro delle frazioni secche e umide, ovvero degli scarti più delicati da gestire, al fine di
smaltire il pregresso dei giorni scorsi. Resta valido in ogni caso l’avviso rivolto ai complessi
condominiali e ai cittadini di attendere qualche giorno ad esporre i bidoni di vetro, plastica, carta e
cartone. L’indicazione diramata ieri dal municipio comunque è quella di tenere d’occhio il sito
Internet istituzionale (www.comune.sandonatomilanese.mi.it), dove verrà fornito un tempestivo
aggiornamento non appena ci saranno certezze riguardo la copertura del servizio. Il piano per far
fronte all’imprevisto legato allo sciopero del personale in capo alla ditta uscente Aimeri è stato
definito in un incontro che si è tenuto giovedì pomeriggio in Comune con sindaco, assessori e
operatori. Il colosso meneghino, che doveva entrare in vigore a partire dall’1 febbraio, si è reso
disponibile ad anticipare di alcuni giorni, con un affidamento a parte, il proprio intervento sul
territorio. Aimeri dovrebbe comunque continuare ad occuparsi di vetro, plastica e carta, sebbene ci
sia il timore che, con il personale a disposizione, l’attività possa subire ancora qualche piccolo
scossone. Nel frattempo da giovedì la cooperativa “Spazio aperto”, impegnata nella gestione della
piattaforma ecologica, si è fatta parte attiva nel lavoro di svuotamento dei cestini per la carta che
erano rimasti dimenticati da una settimana, con una serie di prevedibili conseguenze. Un’unione di
intenti insomma per mitigare i disagi, legati soprattutto all’umido, e per evitare che la città con il
passare dei giorni venisse sommersa dalla spazzatura non ritirata. «Da parte nostra - dichiara
l’assessore all’ecologia Andrea Battocchio -, c’è stato il massimo impegno al fine di far fronte
all’emergenza che si stava creando. Con questo obiettivo abbiamo definito un piano, già in vigore,
in attesa che subentri Amsa, grazie al quale stiamo gestendo al meglio la situazione che viene
costantemente monitorata». Intanto, ieri i mezzi di Aimeri sono comunque intervenuti con la
spazzatrice lungo via Gramsci dopo il mercato rionale. Certo, i disordini nel servizio potrebbero
avere conseguenze. L’ente locale ha già ventilato infatti l’ipotesi di ricorrere alle vie legali per i
danni subiti da Aimeri che, come è stato ricordato in una nota diramata dal municipio nei giorni
scorsi, «non ha ottemperato negli ultimi giorni agli obblighi contrattuali creando disservizi e
difficoltà con l’interruzione di un servizio di pubblico interesse».Giu. Cer.

    3. Albo associazioni, cinque sodalizi chiedono l’adesione
Il panorama associativo di San Donato si arricchisce di cinque sodalizi, che hanno chiesto di
essere inseriti nell’Albo delle associazioni. L’argomento passerà al vaglio della Commissione affari
generali che si riunirà giovedì. In particolare si tratta di sigle amatoriali, promosse da sandonatesi,
che coinvolgono il mondo dello sport, della cultura e anche dell’intrattenimento legato alle nuove
tecnologie. Attendono infatti di fare ingresso nell’elenco ufficiale i seguenti gruppi: Accademia Altra
Tv; Accademia Arte Danza A.S.D, Associazione culturale Giselle; Asd Studentesca San Donato;
ASD Win Chun Kuen Self Defense. Si tratta di associazioni già operative, ciascuna delle quali è
impegnata in una serie di attività, che si traducono anche in offerte rivolte alla cittadinanza. Si sono
fatte avanti con l’intenzione di iscriversi all’Albo del Comune per entrare a far parte di un elenco di
carattere istituzionale, che da visibilità al mondo del no profit. Una tradizione per il Sudmilano che
conta importanti e storici esempi a cui nel tempo si sono aggiunte nuove realtà che hanno
ulteriormente esteso la portata del volontariato sociale, ma anche culturale e sportivo.

    4. Twenty’zradio spegne venti candeline con le note di un esordiente all’Ariston
Radio radicata sul territorio, ma con le antenne ben accese sulle novità: Twenty’zradio, la webradio
di San Donato, festeggia oggi il suo secondo compleanno e lo fa con un bel colpo: proponendo la
canzone di Antonio Maggio, uno dei giovani esordienti che salirà sul palco dell’Ariston per il

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Festival di San Remo condotto da Fabio Fazio. La sua Mi servirebbe sapere è infatti già
ascoltabile, in anteprima, sulle frequenze della webradio sandonatese. Il brano, che il giovane
cantante proporrà a metà febbraio, sta girando su Twenty’zradio mentre sul sito della radio è
possibile riascoltare l’intervista dello scorso maggio. All’interno di Juking on the Radio, il
programma condotto da Marta Villani e Flavio Urbani con la regia di Matteo Castelnuovo, Antonio
Maggio aveva infatti parlato di sé, delle sue canzoni e della sua voglia di farcela ai microfoni della
radio. L’emittente locale, le cui frequenze viaggiano in rete ed è ascoltabile tramite computer, tablet
o smartphone collegandosi a Internet, deve avergli portato fortuna: adesso Maggio è tra i giovani
che si contenderanno la vittoria per la categoria emergenti. Twentyzradio, del resto, fin dagli esordi
ha avuto un occhio di riguardo per i giovani talenti del panorama pop italiano: «Siamo contenti del
successo che sta avendo Antonio - ha detto Marta Villani, conduttrice del programma che va in
onda ogni lunedì sera dalle 21 - e ovviamente gli facciamo un grande “in bocca al lupo” per la
missione nella città dei fiori». «Sperando - ha aggiunto l’altro conduttore Flavio Urbani - di poterlo
avere, nei giorni successivi al festival, ai nostri microfoni per commentare insieme le emozioni
provate».F.A.




                                                                                                     8

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7 dì 27 gennaio 2013

  • 1. PD San Donato Milanese “7 Dì” Rassegna stampa 27 gennaio 2013 Pubblichiamo gli articoli usciti sulla stampa locale negli ultimi 3 giorni. Realizzato dal nostro gruppo di comunicazione, il servizio bisettimanale di rassegna stampa vuole offrire ai visitatori del nostro sito la possibilità di aggiornarsi su quanto accade sul territorio sandonatese a livello politico, sociale, economico e sindacale . Buona lettura. Il PD di San Donato Milanese 24 / 27 gennaio 2013 In primo piano:  È terminato il blocco della raccolta dei rifiuti iniziato mercoledì e causato dallo sciopero del personale Aimeri. In un vertice in Comune trovato l’accordo: l’Amsa anticiperà l’entrata in servizio. (articoli n° 1 di giovedì e venerdì).  Dopo un mese di chiusura forzata da lunedì riapre la piscina di Metanopoli (sabato articolo n°1)  Dopo la bonifica ancora tanti fiuti abusivi nell’oasi Levadina (articolo 2 , venerdì). In rilevo Interessante la mostra Eni a Cascina Roma (“Eni disegna un nuovo futuro” – venerdì, articolo 5). Sarà presentato il modellino del futuro Sesto Palazzo dell’Eni e dei dieci migliori progetti che hanno partecipato al concorso. Il nuovo grande centro direzionale, per accordi raggiunti con ENI dalla precedente amministrazione di centrodestra, come sappiamo sarà costruito su Viale De Gasperi (sono già cominciati i lavori di preparazione del territorio) ma molti sandonatesi avrebbero preferito vederlo dislocato al di fuori del centro cittadino (Es: zona quartiere S.Francesco). 1
  • 2. Giovedì 24 gennaio  Fonte: IL CITTADINO 1. Bloccata per protesta la raccolta rifiuti - Da febbraio il servizio di igiene urbana passerà all’Amsa di Milano e i sindacati lanciano l’allarme sul rischio esuberi A dieci giorni dal passaggio ad Amsa, riprendono le agitazioni tra il personale Aimeri: ieri il servizio di raccolta rifiuti non è stato effettuato, con i dipendenti che hanno manifestato fuori dalla sede di Sesto Ulteriano per lamentare una serie di disagi. Ritardi nei pagamenti dello stipendio, scarsa manutenzione ai mezzi, cattiva pulizia nei locali della sede, oltre alla procedura di licenziamenti avviata su scala nazionale qualche mese fa, i motivi che hanno spinto le maestranze a dare un segnale forte alla dirigenza incrociando le braccia, secondo un copione che si ripete ciclicamente da qualche mese. Mentre l’appalto di San Donato ha le ore contate, Aimeri Ambiente serve anche Carpiano, Paullo, Opera e Settala: in tutte queste cittadine (così come in diverse altre città italiane) negli ultimi giorni il servizio di igiene urbana è stato sospeso dagli operai inferociti. «Da diversi mesi lo stipendio arriva in ritardo. Questa volta sono passati già otto giorni, manifesteremo fino a che le paghe non verranno erogate» è la spiegazione dell’rsu Adriano Vitale, delegato Ugl. Insieme al fratello Massimiliano Vitale, è il portavoce di una protesta che ha tenuto banco a partire dalla primissima mattina di fronte alla sede in via del Tecchione, nella frazione sangiulianese di Sesto Ulteriano, con il personale che ha dimostrato a gran voce il proprio malessere manifestando in strada e bloccando a tratti il traffico. Le problematiche, d’altronde, non sono finite: «I ticket non sempre vengono erogati, abbiamo pagato il vestiario ma non ci è stato consegnato, il riscaldamento nella sede è spento e l’igiene, nei bagni e negli spogliatoi, è pari a zero», proseguono i rappresentanti della contestazione. Dulcis in fundo, «la manutenzione dei mezzi è inesistente». Un ampio ventaglio di rimostranze, dunque, nei confronti di un’azienda che si dichiara in crisi e diverse settimane fa ha annunciato un piano di tagli agli esuberi che dovrebbe portare a 219 licenziamenti su tutto il territorio nazionale. Per quanto riguarda San Donato, con il passaggio del servizio all’aggiudicataria Amsa, a partire dal 1 febbraio, tutti i 34 operatori attivi nei confini della città dell’Eni si trasferiranno nell’organico del nuovo gestore. Stante la situazione in Aimeri, la situazione per loro non potrà che migliorare. Nella zona del Sudmilano, restano però un’altra trentina di dipendenti che continueranno la loro difficile permanenza in Aimeri: «Io sono tra quelli che passeranno ad Amsa - così Adriano Vitale -, ma devo pensare ai colleghi che, essendo impiegati su altre città, rimarranno qui ad Aimeri. Ora come ora, la situazione è insostenibile. Continueremo a manifestare fino a quando vedremo paghe e miglioramenti». Riccardo Schiavo 2. Agenti sempre più tecnologici: per le sanzioni si usano i palmari I vigili saranno dotati di nuovi strumenti per controllare i divieti di sosta Vigili sempre più tecnologici. A distanza di un anno dall’introduzione dei palmari, con cui sul territorio vengono inflitte le contravvenzioni per divieto di sosta, la portata di questi dispositivi crescerà ulteriormente. Tutto in questo tratto di Sudmilano era iniziato un paio di anni fa con l’introduzione delle penne ottiche, che rispetto al vecchio sistema cartaceo consentivano di dare le multe in tempi record. Dopodiché la biro all’avanguardia, che aveva sostituito quella ad inchiostro, è stata sostituita con sei palmari che l’anno scorso avevano inaugurato una nuova tradizione al passo con i tempi. Inizialmente pensati per gli ausiliari della sosta, i congegni che hanno accelerato la tempistica, a breve diventeranno una decina, con altri quattro acquisti. «Doteremo di palmari le pattuglie dei vigili di quartiere - fa sapere l’assessore alla sicurezza Andrea Battocchio -, in quanto il progetto consente un risparmio di tempo, e quindi di risorse, da parte degli agenti che, sgravandoli dai lavori di ufficio, possono trascorrere più tempo in strada». In testa al novero dei motivi che hanno spinto l’esecutivo a potenziare un’iniziativa ormai rodata c’è infatti proprio la celerità riscontrata non solo nella compilazione dei verbali, ma soprattutto nel salvataggio dei dati, che possono essere scaricati direttamente sul computer. Una svolta insomma rispetto al vecchio sistema di trascrizione e archivio, che ha consentito anche un taglio nella circolazione di carta, portando l’attività del comando nella direzione seguita ormai in larga scala dagli enti pubblici. Entrando nel merito, il comandante dei vigili, Fabio Allais, specifica: «I palmari a questo punto verranno utilizzati anche dai vigili, sempre in via esclusiva per quanto concerne i divieti di sosta, in quanto per gli altri tipi di sanzioni, come prevede la normativa in vigore, è comunque necessario il verbale cartaceo». E aggiunge: «Certo, San Donato già da un anno ha effettuato una scelta innovativa, che ha prodotto dei risultati e che verrà quindi ulteriormente estesa con un piccolo investimento in tecnologia, che non dovrebbe farsi attendere». Un sistema simile è stato del resto adottato anche per la consultazione dei pass riservati ai 2
  • 3. residenti, ponendo un freno al fenomeno dei talloncini contraffatti che venivano esposti sui parabrezza da parte dei furbetti dei parcheggi. Da circa un anno, è sufficiente qualche click sul dispositivo a portata di mano delle divise locali per verificare se in effetti la targa di un auto è abbinata al pass. «Proseguiremo sulla strada dell’innovazione - conclude l’assessore Battocchio -, al fine di assicurare sempre più efficienza, anche attraverso il risparmio e la razionalizzazione delle risorse a disposizione» Giulia Cerboni 3. Crisi Compass, possibili disagi nelle mense Eni Possibili disagi nella giornata odierna nelle mense con Eni a seguito dello sciopero nazionale della Compass, la società di ristorazione che ha in appalto il servizio di erogazione pasti ai colletti bianchi. La protesta coinvolgerà i dipendenti colosso, che opera in una serie di servizi comprese anche le pulizie industriali. Il clima tra gli addetti è di forte preoccupazione per la procedura di licenziamento collettivo che, in base alle informazioni diffuse dai sindacati, coinvolge 842 operatori su tutta Italia, di cui 14 impegnati a San Donato. I sindacati di Eni al fine di salvare questi posti di lavoro hanno proposto all’azienda un piccolo rincaro di 9 centesimi per utente ad ogni pasto, a cui si dovrebbe aggiungere un altro contributo a pasto da parte del colosso petrolifero, al fine di raggiungere l’importo necessario per garantire le buste paga. Non è esclusa una raccolta firme che potrebbe partire a breve a sostegno dell’iniziativa. 4. San Donato e “il ritorno” di Marco Moise: la Storia incrocia le vicende di una famiglia Ci vuole coraggio, e una buona dose di incoscienza, per andare a scavare nel dolore più indicibile. Sabatino Mustacchi, natali triestini e un albero genealogico che mescola l’austerità asburgica alla solarità greca, quel coraggio lo ha avuto quando ha deciso di scrivere Il ritorno a casa di Marco Moise, un romanzo biografico sulla vita del padre. Ora il libro viene presentato a San Donato, questa sera, in un incontro organizzato dalla Commissione Biblioteca e inserito nell’ambito delle riflessioni sulla Giornata della Memoria: Mustacchi, informatico che ha lavorato molto all’estero su progetti di caratura internazionale, attivo anche politicamente a San Donato, il comune dove ora risiede, solo di recente è riuscito a ricostruire la vicenda di suo padre, scomparso durante le tristi deportazioni. Di Marco Moise, deportato da Trieste nel campo di concentramento di Auschwitz, poco o nulla si sapeva: supposizioni, dicerie, niente di certo. Nel frattempo, la moglie e madre di Sabatino era morta. Poi, nel 2002, a quasi sessant’anni da quei tristi eventi, Sabatino Mustacchi, che si trova all’estero per lavoro, riceve quasi per caso dei documenti che dimostrano che il padre non è in ealtà morto durante la prigionia. Ricostruendo, come un segugio, il peregrinare paterno, l’informatico-scrittore arriva a scoprire molti particolari, ad esempio che il padre lavorò anche nelle fabbriche sotterranee tedesche naziste ad armi che avrebbero potuto ribaltare le sorti del conflitto. Chi è quindi veramente Marco Moise? Una storia avvincente (il sito è disponibile su varie librerie on line) che mescola le vicende personali di una famiglia triestina straziata dalla perdita a quelle della Shoah, che cambiò i destini di molti. Di questo e di molto altro si parlerà questa sera, alle 21, a Cascina Roma con l’autore e con Rita Borali che presenterà il volume in una serata aperto al pubblico e a ingresso libero. Francesca Amè Venerdì 25 gennaio  Fonte: IL CITTADINO 1. Rifiuti in strada, trovato l’accordo:interviene l’Amsa (prima pagina) Sarà un intervento “anticipato” dell’Amsa a risolvere l’emergenza rifiuti a San Donato: l’annuncio ufficiale ieri dopo un vertice in Comune organizzato per far fronte ai problemi causati dall’agitazione sindacale dei dipendenti dell’Aimeri. a pagina 15 ■ Niente emergenza rifiuti, ci pensa Amsa L’azienda anticipa i tempi e sostituisce l’Aimeri nella raccolta -L’intesa col Comune garantirà il regolare servizio, sospeso in questi giorni: il colosso meneghino doveva subentrare a febbraio Emergenza immondizia sotto controllo grazie all’Amsa. Dopo un incontro organizzativo che si è tenuto ieri pomeriggio in municipio, la giunta in serata ha annunciato che «il servizio tornerà presto regolare». Nelle prossime ore partiranno infatti una serie di interventi al fine di ripristinare un clima 3
  • 4. di efficienza. Verrà dunque posto rimedio ai disordini dei giorni scorsi legati all’agitazione sindacale dei dipendenti della ditta Aimeri, il cui incarico termina il 31 gennaio. A partire dall’inizio di febbraio diventerà infatti operativa a tutti gli effetti Amsa, che si è aggiudicata l’appalto del settore. Intanto, viste le strette esigenze manifestate dall’esecutivo, il colosso meneghino si è reso disponibile a fornire la propria collaborazione, intervenendo in via anticipata, per colmare una serie di lacune che si sono create nei giorni scorsi. Così come si è fatta parte attiva anche la Cooperativa sociale “Spazio aperto”, impegnata nella gestione della piattaforma ecologica, che nella giornata di ieri è partita con il lavoro di svuotamento dei cestini per la carta: operazione che non veniva svolta da una settimana con evidenti conseguenze. L’organizzazione messa in pista prevede che Amsa garantisca da subito la raccolta del secco e dell’umido, che sono le due frazioni più impegnative da gestire, e Aimeri dovrebbe proseguire sino alla fine del mese con il servizio raccolta di vetro, plastica, carta e cartone. Nell’arco di qualche giorno dovrebbe quindi essere smaltito il pregresso, con il ripristino di una situazione regolare. Nel frattempo, dal municipio arriva l’invito rivolto ai complessi condominiali e ai cittadini di attendere ad esporre i contenitori di carta, cartone, plastica e vetro fino al fine settimana, in attesa di verificare se Almieri è operativa. «Chiediamo un po’ di pazienza ai cittadini - spiega l’assessore con delega all’ecologia Andrea Battocchio in una diramata ieri - per il disagio verificatosi in questi giorni e che si trascinerà ancora per qualche ora, ma che è del tutto indipendente dalle nostre volontà». E ha aggiunto: «Purtroppo la contesa interna alla ditta uscente dall’appalto dei servizi ambientali ha prodotto la parziale interruzione della raccolta e ci ha costretti a correre ai ripari senza adeguati tempi di preavviso. Grazie alla solerzia dell’ufficio ecologia e alla disponibilità della cooperativa “Spazio aperto” e di Amsa siamo riusciti a trovare tempestivamente soluzioni alternative che riducano al minimo il disagio». I vertici del Comune hanno inoltre reso noto che «nei confronti dell’azienda, che non ha ottemperato negli ultimi giorni agli obblighi contrattuali creando disservizi e difficoltà con l’interruzione di un servizio di pubblico interesse, l’amministrazione sta valutando se e come rivalersi presso le opportune sedi giudiziarie». Giulia Cerboni Riccardo Schiavo 2. Dopo la bonifica, ecofurbi scatenati davanti all’oasi Rifiuti abusivi e oasi Levadina, un “sodalizio” duro a morire. Come più volte in passato, lo spiazzo di fronte all’area del Wwf è stato nuovamente scelto come luogo d’elezione per il deposito di sacchi della spazzatura e voluminose suppellettili, con un ennesimo gesto all’insegna dell’inciviltà e della maleducazione. Numerose borse d’immondizia sono state abbandonate nei giorni scorsi di fronte alla porta d’ingresso dell’oasi, insieme ad un mobiletto bianco a vetri nel quale trova posto, oltre a scarpe e capi di vestiario, addirittura una torta fatta in casa. Non si può dire che l’area di via XXV Aprile, situata nel comparto commerciale al di là della Paullese, non si presti a questo tipo di operazioni: generalmente poco trafficata, specialmente nelle ore serali e notturne diventa una sorta di terra di nessuno, distante com’è da complessi residenziali e poli d’aggregazione. Di conseguenza, è frequentemente fatta oggetto di azioni alle quali, secondo i propositi dell’amministrazione Checchi, si tenterà di replicare nel prossimo futuro attraverso alcune misure, concertate con la provincia di Milano, volte ad un recupero della fruibilità della zona: il sovrappasso pedonale sulla Paullese, unitamente a nuove telecamere, potranno tentare di alleviare una problematica che, in ogni caso, non sarà facile estirpare in un’area così isolata. Il ripristino di condizioni d’ordine nella parte della città dell’Eni che ospita anche gli uffici dell’Inps, oltre ad altre strutture di rilievo come quella della rivendita Metro, mirerà inoltre a porre un freno alla presenza di prostitute che quotidianamente sostano sulla parallela della Paullese. Ricc. Sch. 3. «Una rete per aiutare le famiglie» Il consigliere Ponte pronto a lanciare una serie di proposte - Padre di sette figli, l’esponente di minoranza chiede che la città diventi «un modello virtuoso» «Sono deciso ad impegnarmi in prima persona per mettere la famiglia al centro, nel vero senso della parola». Il consigliere Roberto Ponte, esponente della lista “Insieme per San Donato”, padre di sette figli, si prepara così a lanciare idee e proposte che guardino, in un momento economico difficile, alla salvaguardia e al sostegno dei nuclei famigliari del territorio. Le idee non mancano. E già settimana prossima spiega che avrà un incontro di carattere tecnico in Comune per vedere se c’è la possibilità di mettere in pista le prime iniziative. «Innanzitutto - fa sapere -, quando parlo di famiglia, non intendo solo quelle numerose come la mia, ma parto dalle giovani coppie che per costruirsi una vita insieme hanno bisogno di aiuto». E prosegue: «Ci sono molti aspetti su cui si può intervenire: ad esempio è assurdo che io che ho sette figli, se questi praticano tutti sport diversi sugli impianti del Comune, pago per ciascuno una tariffa piena, in quanto lo sconto è previsto solo dal secondo figlio in poi che pratica la stessa disciplina. Questo è iniquo, perché 4
  • 5. prima dell’aspetto economico, deve esserci la libertà individuale di scegliere per i propri figli: è senz’altro una regola che va cambiata». Altra proposta riguarda la “family card” che consenta sconti nei negozi del territorio. «Se un parrucchiere - riflette il consigliere sandonatese, militante di “Io amo l’Italia” -, al posto di un cliente, con una carta fedeltà ne acquista nel mio caso nove, credo sia conveniente anche per lui, la stessa cosa può avvenire per una serie di altre attività e coinvolgere logicamente anche nuclei meno numerosi». Avvocato di professione, con una moglie laureata in statistica, che si occupa dei bambini e dei ragazzi in quella che è una vera e propria impresa famigliare, Ponte, siciliano d’origine e sandonatese d’adozione, si dice determinato a darsi da fare in prima persona per «trasformare San Donato in un modello virtuoso, portandola all’interno di una rete fatta di comuni e associazioni impegnate a livello italiano su politiche che tengano conto anche della necessità di ragionare su una leva fiscale e tariffaria equa in base ai criteri del quoziente familiare». Un traguardo che raggiungerà anche attraverso iniziative che chiameranno all’appello la politica. «Mi piacerebbe raggiungere il risultato - mette in risalto il consigliere di minoranza -, di vedere approvate delle istanze all’unanimità, perché ci sono obiettivi, che vanno al di là dei colori politici». E conclude: «Sono pronto con il mio gruppo a fornire un supporto all’amministrazione comunale affinché i progetti che vanno nella direzione annunciata non rimangano sulla carta, bensì concorrano a trasformare San Donato nella città della famiglia» .Giu Cer. 4. Twenty’z radio, stasera il gran galà Al salone Marchetti a partire dalle 22 va in scena la festa in musica per celebrare un anno di vita Atmosfera da gran galà, musica, niente superacolici ed etilometri per fare sapere ai ragazzi quando è il momento di dire basta con la birra. Questi gli ingredienti principali della festa di Twenty’z radio che stasera a partire dalle 22 fino alle prime ore del mattino richiamerà tutti i gruppi giovanili di San Donato presso il salone Marchetti di via Parri, dove l’emittente sandonatese compirà un anno. Le anticipazioni annunciano una gradinata con candele, nonché un grande faro giallo all’ingresso messo a disposizione dall’associazione Athena per fare il giusto contorno ad un evento ad ingresso libero, aperto a tutti. Ad attendere gli ospiti ci saranno inoltre anche “una sala oscura”, con l’allestimento delle immagini e delle vignette firmate dai giovani dello staff radiofonico. Non mancherà naturalmente il punto ristoro dove verranno servite solo spumeggianti bionde e sangria, a fronte della scelta degli organizzatori di bandire i superalcolici. I volontari della Croce rossa metteranno anche a disposizione degli etilometri portatili, al fine di invitare i ragazzi a sottoporsi al test dopo ogni bicchiere di birra, al fine di renderli consapevoli di quando è il momento di fermarsi. Sarà anche tempo di mettersi in gioco, acquistando i biglietti di una sorta di lotteria che vede in palio un tablet, il gioiellino tecnologico da tenersi a portata di mano. Il numero vincente del super fortunato verrà estratto lunedì nel corso della trasmissione di attualità e cronaca “Seven”, condotta da Matteo Castelnuovo, uno degli ideatori della radio. Nel corso della serata verrà inoltre distribuito gratuitamente il singolo del deejay, che rivolgerà un omaggio a tutti i presenti. E le immagini scattate nel corso della festa raggiungeranno poi il sito dove entreranno in vetrina i momenti più belli di un appuntamento dove per la prima volta verranno riunite tutte le associazioni e i gruppi giovanili di questo tratto di hinterland. Secondo coloro che hanno lavorato nel dietro le quinte della serata, questo potrebbe essere un primo passo per creare una rete che possa portare ad una consulta dei giovani partecipata ed efficace, come lo è il progetto della radio, con idee che partano dai diretti interessati e che raggiungano poi le istituzioni per trovare sviluppi concreti. Come è avvenuto per Twenty’z. Il progetto ha infatti dalla sua parte un percorso in salita, senza tentennamenti, che fa leva anche sull’ampia partecipazione da parte della radio a numerosi eventi della città e sulla collaborazione dei volontari con l’amministrazione comunale.G. C. 5. Eni disegna un nuovo futuro L’architettura protagonista di una vetrina a Cascina Roma di San Donato: esposti con quello di Thom Mayne i dieci progetti migliori per il Sesto Palazzo È una mostra molto diversa dal solito, quella allestita da pochi giorni a Cascina Roma. Innanzitutto, nella Galleria che abitualmente ospita opere pittoriche o sculture contemporanee, irrompe l’architettura. E lo fa scardinando gli spazi tradizionali, tant’è vero che per “Un nuovo segno +” che presenta il modellino del futuro Sesto Palazzo dell’Eni e dei dieci migliori progetti in gara nel concorso internazionale indetto dalla società del cane a sei zampe per il nuovo quartier generale tra via De Gasperi e via Ravenna, sono stati ridisegnati gli spazi espositivi. Pannelli bianchi fanno da quinte scenografiche al progetto di Thom Mayne, celebre architetto “laureato” (ha vinto il 5
  • 6. Pritzker, il Nobel dell’Architettura) e fondatore dello studio Morphosis Architets, che ha firmato l’opera vincitrice: il visitatore che entra a Cascina Roma subito s’imbatte nel candido modellino che cambierà la geografia urbana di San Donato. Future skyline recita la mostra che al piano terra ripercorre, accanto al futuro prossimo venturo - l’opera sarà infatti realizzata entro il 2015 - anche alcuni scorci del passato grazie a foto d’epoca. Balza subito all’occhio che dove prima, con il Castello di Vetro, cioè il Primo Palazzo, con la Stella (il Secondo Palazzo) di Bacigalupo e Ratti e anche, più recentemente, con il progetto di Gabetti e Isola per il Quinto Palazzo, si è puntato sul vetro, sulla trasparenza e sulla verticalità, ora si cambia rotta. Si viaggia in orizzontale, e su forme fluide. Spicca, nel progetto, l’attenzione al verde preesistente nella zona, che sarà ribattezzato “Isola Bella”, e uno skyline garden di grande effetto. La piazza di Mayne, quella attorno alla quale si sviluppano le torri della sede (60mila metri quadrati per 3.500 persone, sala conferenze, biblioteca e ristorante aziendale) è fatta per essere vissuta. «Mi sono ispirato alla ricchezza della Terra, resa attraverso un gioco di edifici e di piazze disposte su vari strati proprio come gli strati tettonici che compongono il terreno», ha detto l’architetto, pensando alla fluidità del sottosuolo, quella zona del terreno dove giace il gas naturale che ha fatto l’epopea dell’Eni. La mostra, realizzata dalla società in collaborazione con il comune di San Donato, prosegue al primo piano: qui, esposti in modellini candidi di legno o plastica ecocompatibile i progetti dei dieci migliori che hanno partecipato al concorso internazionale. È un bel vedere, peccato non aver pensato a chiare didascalie sul senso delle opere esposte, da porre magari su pannelli vicini ai plastici: l’architettura non è così semplice da decifrare. Spicca, per eleganza, leggerezza e originalità, il progetto di Isozaki che aveva concepito un palazzo-simbolo della green economy: rispetto del verde, risparmio energetico, ariosità sono le cifre stilistiche dell’opera forse più interessante esposta. L’attenzione al verde e alle forme fluide accomuna molti dei modelli, tra cui quello firmato da Dominique Perrault, un altro gigante dell’architettura. Originale la rivisitazione dell’americano Richard Meyer, con un edificio che, fin nella forma, fosse un omaggio alla storia dell’Eni e a quel cane a sei zampe. Mario Bellini disegna invece un’acropoli contemporanea, raffinata ed elegante, ma forse non altrettanto convincente per la funzionalità. Ha lavorato invece sulla ricerca il gruppo di Cino Zucchi che, seppur presentando un progetto dall’aspetto più tradizionale, ha ipotizzato materiali e rivestimenti innovativi, all’insegna della eco-compatibilità. Non c’è sviluppo, non c’è sguardo al futuro che possa prescindere dal passato, paiono dirci gli architetti, e questa mostra è un buon esempio di riflessione sulle potenzialità dell’urbanistica e dell’architettura come veicolo di valori per la società. Non resta allora che attendere la lecture di Thom Mayne, prevista in sala consiliare il 12 febbraio: parlerà del suo progetto, di questo nuovo “segno più” e del segno che, sempre, l’architettura lascia nei territori che occupa. Francesca Amé NUOVO SEGNO+: Mostra dei progetti per il nuovo palazzo dell’Eni. A Cascina Roma di San Donato, ingresso libero fino al 24 febbraio Sabato 26 gennaio  Fonte: IL CITTADINO 1. Riapre la piscina di Metanopoli L’impianto del centro sportivo accessibile da lunedì - Si è concluso l’intervento sul tetto dove c’erano alcune crepe, dopo un mese di chiusura forzata Lunedì mattina la piscina del centro sportivo Metanopoli tornerà accessibile al pubblico. La riapertura dell’impianto è stata comunicata nella giornata di ieri dalla giunta di centrosinistra, con l’annuncio rivolto agli utenti che si sono conclusi gli interventi di messa in sicurezza della copertura, compresa la sigillatura delle crepe. Il complesso aveva chiuso i battenti in dicembre a seguito della fenditura che si era aperta sul soffitto e alla presenza di ulteriori punti sensibili. In base al parere dei tecnici, il maltempo avrebbe potuto giocare ulteriori brutti scherzi, mettendo a repentaglio la sicurezza di personale e corsisti. Pertanto l’attività è stata interrotta al fine di pianificare le opere necessarie per restituire ai sandonatesi una piscina sicura, tenendo conto che si tratta comunque di lavori temporanei. A partire da giugno infatti si dovrebbe aprire una nuova pagina che guarderà al rilancio di tutto il centro sportivo, dove l’impianto in questione dovrebbe essere completamente rinnovato. «Grazie a questo intervento urgente e straordinario - ha dichiarato il sindaco Andrea Checchi - gli utenti potranno tornare a frequentare i corsi e a utilizzare le corsie per il nuoto libero a solo poco più di un mese dalla chiusura forzata della piscina. L’impianto che risale agli anni Cinquanta, nei prossimi mesi verrà sottoposto a una riqualificazione radicale. Nel frattempo il suo stato sarà verificato costantemente dai tecnici comunali». Arriva infatti notizia che rimarranno comunque installati i ponteggi per consentire agli 6
  • 7. operatori di effettuare frequenti controlli della situazione. Nel frattempo, nei piani alti del municipio sono già partite una serie di valutazioni per definire il domani della struttura, sebbene sull’argomento per il momento venga mantenuto un certo riserbo. Certo, le prospettive di rilancio potrebbero passare anche da un eventuale accordo con Eni. Un’ipotesi quest’ultima legata al confronto in atto in questi mesi tra i vertici del Comune e la società petrolifera, che si accinge a costruire sul territorio il futuro centro direzionale. In ogni caso, in attesa della svolta di cui si tornerà a parlare nei prossimi mesi, i sandonatesi che fanno capo alla piscina di Metanopoli, a partire dall’inizio delle settimana prossima potranno ripristinare le vecchie abitudini. Compresa la squadra di pallanuoto, che aveva manifestato grosse apprensioni. E tutti coloro che hanno versato la quota di iscrizione, potranno comunque recuperare il periodo di attività sospeso a causa dei problemi riscontrati per quanto riguarda il tetto. Giulia Cerboni 2. Rientra l’emergenza rifiuti, dopo lo sciopero all’Aimeri L’emergenza rifiuti sta rientrando. Amsa è scesa in campo per dare manforte al Comune nel servizio di ritiro delle frazioni secche e umide, ovvero degli scarti più delicati da gestire, al fine di smaltire il pregresso dei giorni scorsi. Resta valido in ogni caso l’avviso rivolto ai complessi condominiali e ai cittadini di attendere qualche giorno ad esporre i bidoni di vetro, plastica, carta e cartone. L’indicazione diramata ieri dal municipio comunque è quella di tenere d’occhio il sito Internet istituzionale (www.comune.sandonatomilanese.mi.it), dove verrà fornito un tempestivo aggiornamento non appena ci saranno certezze riguardo la copertura del servizio. Il piano per far fronte all’imprevisto legato allo sciopero del personale in capo alla ditta uscente Aimeri è stato definito in un incontro che si è tenuto giovedì pomeriggio in Comune con sindaco, assessori e operatori. Il colosso meneghino, che doveva entrare in vigore a partire dall’1 febbraio, si è reso disponibile ad anticipare di alcuni giorni, con un affidamento a parte, il proprio intervento sul territorio. Aimeri dovrebbe comunque continuare ad occuparsi di vetro, plastica e carta, sebbene ci sia il timore che, con il personale a disposizione, l’attività possa subire ancora qualche piccolo scossone. Nel frattempo da giovedì la cooperativa “Spazio aperto”, impegnata nella gestione della piattaforma ecologica, si è fatta parte attiva nel lavoro di svuotamento dei cestini per la carta che erano rimasti dimenticati da una settimana, con una serie di prevedibili conseguenze. Un’unione di intenti insomma per mitigare i disagi, legati soprattutto all’umido, e per evitare che la città con il passare dei giorni venisse sommersa dalla spazzatura non ritirata. «Da parte nostra - dichiara l’assessore all’ecologia Andrea Battocchio -, c’è stato il massimo impegno al fine di far fronte all’emergenza che si stava creando. Con questo obiettivo abbiamo definito un piano, già in vigore, in attesa che subentri Amsa, grazie al quale stiamo gestendo al meglio la situazione che viene costantemente monitorata». Intanto, ieri i mezzi di Aimeri sono comunque intervenuti con la spazzatrice lungo via Gramsci dopo il mercato rionale. Certo, i disordini nel servizio potrebbero avere conseguenze. L’ente locale ha già ventilato infatti l’ipotesi di ricorrere alle vie legali per i danni subiti da Aimeri che, come è stato ricordato in una nota diramata dal municipio nei giorni scorsi, «non ha ottemperato negli ultimi giorni agli obblighi contrattuali creando disservizi e difficoltà con l’interruzione di un servizio di pubblico interesse».Giu. Cer. 3. Albo associazioni, cinque sodalizi chiedono l’adesione Il panorama associativo di San Donato si arricchisce di cinque sodalizi, che hanno chiesto di essere inseriti nell’Albo delle associazioni. L’argomento passerà al vaglio della Commissione affari generali che si riunirà giovedì. In particolare si tratta di sigle amatoriali, promosse da sandonatesi, che coinvolgono il mondo dello sport, della cultura e anche dell’intrattenimento legato alle nuove tecnologie. Attendono infatti di fare ingresso nell’elenco ufficiale i seguenti gruppi: Accademia Altra Tv; Accademia Arte Danza A.S.D, Associazione culturale Giselle; Asd Studentesca San Donato; ASD Win Chun Kuen Self Defense. Si tratta di associazioni già operative, ciascuna delle quali è impegnata in una serie di attività, che si traducono anche in offerte rivolte alla cittadinanza. Si sono fatte avanti con l’intenzione di iscriversi all’Albo del Comune per entrare a far parte di un elenco di carattere istituzionale, che da visibilità al mondo del no profit. Una tradizione per il Sudmilano che conta importanti e storici esempi a cui nel tempo si sono aggiunte nuove realtà che hanno ulteriormente esteso la portata del volontariato sociale, ma anche culturale e sportivo. 4. Twenty’zradio spegne venti candeline con le note di un esordiente all’Ariston Radio radicata sul territorio, ma con le antenne ben accese sulle novità: Twenty’zradio, la webradio di San Donato, festeggia oggi il suo secondo compleanno e lo fa con un bel colpo: proponendo la canzone di Antonio Maggio, uno dei giovani esordienti che salirà sul palco dell’Ariston per il 7
  • 8. Festival di San Remo condotto da Fabio Fazio. La sua Mi servirebbe sapere è infatti già ascoltabile, in anteprima, sulle frequenze della webradio sandonatese. Il brano, che il giovane cantante proporrà a metà febbraio, sta girando su Twenty’zradio mentre sul sito della radio è possibile riascoltare l’intervista dello scorso maggio. All’interno di Juking on the Radio, il programma condotto da Marta Villani e Flavio Urbani con la regia di Matteo Castelnuovo, Antonio Maggio aveva infatti parlato di sé, delle sue canzoni e della sua voglia di farcela ai microfoni della radio. L’emittente locale, le cui frequenze viaggiano in rete ed è ascoltabile tramite computer, tablet o smartphone collegandosi a Internet, deve avergli portato fortuna: adesso Maggio è tra i giovani che si contenderanno la vittoria per la categoria emergenti. Twentyzradio, del resto, fin dagli esordi ha avuto un occhio di riguardo per i giovani talenti del panorama pop italiano: «Siamo contenti del successo che sta avendo Antonio - ha detto Marta Villani, conduttrice del programma che va in onda ogni lunedì sera dalle 21 - e ovviamente gli facciamo un grande “in bocca al lupo” per la missione nella città dei fiori». «Sperando - ha aggiunto l’altro conduttore Flavio Urbani - di poterlo avere, nei giorni successivi al festival, ai nostri microfoni per commentare insieme le emozioni provate».F.A. 8