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PD “7 Dì”San Donato Milanese Rassegna stampa
15 maggio 2013
Pubblichiamo gli articoli usciti sulla stampa locale negli ultimi 3 giorni.
Realizzato dal nostro gruppo di comunicazione, questo servizio bisettimanale
di rassegna stampa vuole offrire ai visitatori del nostro sito la possibilità di
aggiornarsi su quanto accade sul territorio sandonatese a livello politico,
sociale, economico e sindacale.
Buona lettura.
Il PD di San Donato Milanese
13 - 15 maggio 2013
Segnaliamo alcune notizie di rilievo contenute in questa rassegna:
1. Iniziata la demolizione di Monticello per l’edificazione di un nuovo quartiere
in base ad un progetto approvato con variante urbanistica tre anni fa sotto
l’ex amministrazione Dompè (ancora cemento a S.Donato!): articoli n° 1
del Cittadino e di Milano Today di ieri.
2. Segnalazione del nuovo numero Amsa per il ritiro dei rifiuti ingombranti e
delle modalità da rispettare per richiedere il servizio (il Cittadino di martedì
art. 2).
3. Stadio dell’Inter: si muove il Movimento 5S (Il cittadino di oggi – articolo 3).
4. Il quindicinale L’Eco, uscito oggi, affronta in due articoli (n° 2 e 3) i
problemi sollevati da SEL sulla costruzione del 6° palazzo uffici Eni e le
relative reazioni del sindaco Checchi e di Andrea Pasqualini, segretario del
nostro partito
2
Martedì 14 maggio
 Fonte: IL CITTADINO
1. IL PIANO RESIDENZIALE LE PRIME CASE DOVREBBERO ESSERE
COMPLETATE GIÀ NEL 2015 - Ex botteghe artigiane in macerie, avanti con il
quartiere Monticello
Avanti con le demolizioni a Monticello, non c’è più ombra dei capannoni che hanno ospitato per
anni attività artigianali e piccole imprese. A passi non da gigante, un po’ come tutto l’immobiliare
oggi, comunque si avvicina il quartiere per il quale è previsto un insediamento di circa 500
neosandonatesi. Il piano di recupero di Monticello compie un anno più o meno in questi giorni. Fino
all’estate scorsa alla destra della strada che va alla cascina erano ancora attive alcune botteghe
artigiane che dagli anni Settanta avevano trovato casa nel cortile interno dell’area di
trasformazione residenziale. Negli ultimi mesi dell’anno scorso tutti hanno fatto le valigie e poi si è
passati agli abbattimenti. Prima portando via l’eternit e la lana di vetro, poi radendo al suolo i
prefabbricati. La situazione attuale è quella di un’immensa distesa di rottami grande quasi quanto i
51mila metri cubi fabbricabili dell’area su cui sorgeranno le case. Il punto interrogativo è la durata
della bonifica dei suoli nel tempo intermedio fra demolizioni e palificazione dei fabbricati nuovi.
Alcuni mesi fa le ditte specializzate all’opera nel quadrilatero delle imprese avevano specificato di
aver trovato materiali in amianto e lana di vetro nei sottotetti dei capannoni e negli interni dei
laboratori. Da allora però le demolizioni sono andate avanti in modo significativo, senza fermarsi.
Dell’ex cittadella delle imprese probabilmente non ci sarà più nessuna traccia nel giro di pochi
mesi, avviando in questo modo la fase di cantiere. Quest’ultimo è stato approvato con variante
urbanistica tre anni fa, sotto l’ex amministrazione Dompè. In teoria le prime case dovrebbero
essere completate nel 2015, anche se i tempi del mercato in questa fase congiunturale tendono ad
allungarsi. L’aspetto conclusivo del quartiere sarà un villaggio di costruzioni monofamiliari (villette)
e plurifamiliari a due piani, fino all’inizio del podere storico di Monticello sul quale esistono vincoli
architettonici e storici di pregio. Rivoluzionata la viabilità d’accesso, che non potrà più reggersi sul
viottolo in parte non asfaltato che si stacca attualmente dalla rotatoria di piazza Malan. Anche la
rotatoria deve essere allargata, in quanto il calcolo è di avere almeno 400 persone in più a
intervento finito, e le auto conseguenti, in uscita dalla lottizzazione Monticello. Per adesso di tutto
questo si vede poco, anche se la zona artigianale di Monticello ha chiuso i suoi giorni in un mare di
macerie. La progressione del cantiere da cronoprogramma dovrebbe essere la seguente: 2015
conclusione primo lotto, 2018 secondo, 2021 ultima fase.
2. Numero verde dell’Amsa per i rifiuti ingombranti - CONTRO L’ABBANDONO
Come evitare i materassi a bordo strada, tipo quelli che “abbelliscono” in questi giorni l’accesso
alla strada per Monticello a San Donato? C’è il nuovo numero verde Amsa, che permette il ritiro
gratuito a domicilio per un numero massimo di cinque pezzi. E per chi è più avanti ancora, è nato il
servizio online. Il Comune e il nuovo gestore dell’igiene urbana Amsa sono impegnati in una
campagna di sensibilizzazione per evitare che le strade di San Donato e quella che va alla
piattaforma ecologica (appunto a Monticello) diventino un “cimitero” di mobili e altri pezzi di arredo
che non servono più. Il nuovo numero è 800 332299 e consente di concordare il passaggio a
domicilio di materiali di grandi dimensioni come poltrone, divani, mobili, elettrodomestici per un
numero massimo di cinque pezzi. Va in pensione quindi la vecchia linea verde 800 332299, non
più attiva. Fino a cinque rifiuti ingombranti il ritiro è assolutamente gratuito e non prevede un costo
di servizio. Su Internet si deve compilare il modulo al sito
www.amsa.it/gruppo/cms/amsa/servizi/personalizzati/ingombranti.html. Per le grandi quantità
contattare l’ufficio di igiene urbana (02 52772592).
3. Il cane a sei zampe dell’Eni torna in scena con due spot nel “rinato” carosello
Rai
Dal 6 maggio, è tornato in scena Carosello, il programma cult che ha fatto la storia della televisione
dal 1957 al 1977. Anche la società Eni partecipa a questa “rinascita” di Carosello con due spot in
cui il cane a sei zampe incontra la lucertola Piera, che adora stare alla luce e al caldo anche di
notte, e il gabbiano Egidio, che ha bisogno di comunicare con chi è in grado di capirlo. Alla fine di
3
ogni storia, il cane a sei zampe, propone la soluzione migliore che è anche la più semplice. I
racconti sono metafore di specifiche esigenze energetiche o di necessità legate ai servizi per cui
Eni ha sempre la soluzione giusta: per il bisogno di comunicare, il numero verde 800 900 700 che
fa fronte a tutte le esigenze dei clienti; i servizi online e mobility per effettuare molteplici operazioni;
infine i pacchetti Eni gas e luce per soddisfare ogni tipo di esigenza.
 Fonte: MILANO TODAY
1. Avanti tutta con il quartiere Monticello„
Avanti tutta con le ruspe che nelle ultime settimane hanno raso al suolo la zona antistante
il podere storico di Monticello, sul quale esistono vincoli storici e architettonici, eliminando
capannoni e edifici in cui stanziavano piccole imprese e botteghe.
A ritmi serrati si avvicina dunque la nuova realizzazione di quello che dovrebbe essere il
quartiere residenziale del futuro di San Donato. Un villaggio di costruzioni monofamiliari e
plurifamiliari a due piani, che darà casa ad oltre 500 neo sandonatesi.
Dopo una prima fase di bonifica del territorio da eternit e lana di vetro, è arrivato il turno
delle demolizioni sui quasi 51mila metri cubi che verranno destinati al nuovo quartiere. Il
progetto approvato con variante urbanistica tre anni fa, sotto l’ex amministrazione Dompè,
dovrebbe essere completato nel 2015, a stretto giro partiranno i cantieri.
Sostanziali modifiche verranno apportate anche alla viabilità che dovrà essere allargata
data la stima secondo cui oltre 400 persone in più si muoveranno con le auto nella zona di
Monticello. MilanoToday
2. Rifiuti ingombranti via con un click
Tra i servizi inclusi nella nuova gestione passata in capo ad Amsa nel febbraio 2013
rientra anche il ritiro a domicilio degli ingombranti, ovvero, di quegli “avanzi” domestici di
grandi dimensioni come poltrone, divani, mobili, materassi, reti che normalmente
dovrebbero essere portati direttamente alla piattaforma ecologica di Monticello e che
sempre più spesso vengono abbandonati in zone limitrofe dai cittadini noncuranti.
Per i cittadini di San Donato che non hanno la possibilità di effettuare il trasporto Amsa
mette a disposizione il ritiro gratuito a domicilio di massimo 5 pezzi. Il numero da
contattare gratuitamente è l’800-332299, attivo 24 ore al giorno, 7 giorni su 7.
Per i più tecnologici, per la prima volta, ora è possibile prenotare il ritiro via web,
compilando l’apposita maschera sul sito www.amsa.it. Una volta fissato l’appuntamento
per il ritiro, che verrà effettuato sempre di mercoledì o giovedì, è importante ricordare che
gli ingombranti devono essere depositati sul ciglio della strada solo la sera dalle 21 in poi,
antecedente alla data concordata con gli operatori del numero verde o fissata via
web.MilanoToday
Mercoledì 15 maggio
 Fonte: IL CITTADINO
1. “FA’ LA VITA GIUSTA”
La cultura del biologico al centro Metanopoli
Gruppi di acquisto solidali, prodotti a chilometro zero ed eventi che promuovono stili di vita salutari
domenica saranno al centro di un evento ricco di iniziative, in programma presso il complesso
sportivo Metanopoli. Il sipario della manifestazione “Fa’ la vita giusta”, si alzerà intorno alle 10 con
la presentazione del sindaco Andrea Checchi, a cui seguiranno una serie di interventi da parte
di associazioni e cooperative, che parleranno di rispetto dell’ambiente e soprattutto di innovativi
progetti legati alle colture biologiche, nonché ad un nuovo approccio anche di carattere economico
rispetto alle pratiche sostenibili. A partire dalle 15 si terrà invece una tavola rotonda in cui verranno
messe a confronto una serie di esperienze dei Gruppi di acquisto solidali, con l’occhio puntato sul
4
percorso compiuto e sulle prospettive che si aprono in tema di sistemi di consumo che valorizzino
le produzioni locali. Per tutta la giornata si terranno inoltre momenti di aggregazione, che puntano
a coinvolgere l’infanzia del territorio. Alle 11.30 si terrà un laboratorio di giardinaggio pensato per i
bambini, mentre alle 12.30 la pausa sarà all’insegna del brunch e alle 15 i più giovani saranno di
nuovo chiamati a raccolta per scoprire i segreti in cucina delle erbe aromatiche. E alle 16.30
Equogas offrirà una merenda a base di pane biologico in piena sintonia con lo spirito della
giornata. Sarà inoltre a disposizione uno stand di vendita del Parmigiano Reggiano proveniente
dalle località colpite dal terremoto. Al tempo stesso i visitatori troveranno 40 banchetti dove
potranno fare scorta dei prodotti che arrivano dal Parco Agricolo Sudmilano. Da provare il punto
ristoro, dove si potranno gustare i dolci delle Banda Biscotti, grazie ad un progetto del Carcere
Verbania e del Birrificio Italiano.Giu. Cer.
2. Sportello tata per trovare la baby sitter
Apre a San Donato la “banca delle tate”, un punto di riferimento per i genitori in cerca della baby
sitter giusta. Lo sportello tata, un progetto sostenuto da Assemi- Azienda sociale sud est
Milano, in collaborazione con Afol, Azienda formazione orientamento lavoro di via Parri, è attivo il
mercoledì pomeriggio e giovedì mattina presso il Centro impiego di via Parri 12. Il servizio è
gratuito e si rivolge a due tipi di utenza: i genitori, che possono contare sull’affidabilità di Assemi e
di Afol nella scelta della persona per curare i figli, e le tate stesse, che possono chiedere di inserire
il loro nominativo una volta in possesso dei requisiti adatti. Le famiglie che necessitano di una baby
sitter devono essere residenti in uno dei comuni del Distretto sociale sud est Milano: San Donato,
San Giuliano, Melegnano, Carpiano, Cerro, San Zenone, Vizzolo, Dresano e Colturano. Per
informazioni contattare lo 02 556911 - 236, s.borella@afolsudmilano.it.
3. Stadio Inter, M5S all’attacco:
«Checchi indirà il referendum?»
NO ALL’IMPIANTO «L’AREA SAN FRANCESCO SIA LASCIATA A VERDE
PERMEABILE»
«Il sindaco Andrea Checchi sull’ipotesi del nuovo stadio dell’Inter a San Donato intende indire un
referendum? In quali eventuali date si terranno gli incontri tra Comune e società sportiva?». Sono
in sintesi alcuni degli interrogativi lanciati dalla lista 5 Stelle nell’interpellanza con cui il movimento
vicino a Beppe Grillo riapre il dibattuto capitolo. A distanza di qualche giorno dall’intervento in cui
Moratti ha dichiarato di non aver ancora siglato accordi con investitori stranieri, smentendo così la
voce di un patto con un gruppo indonesiano, nei prossimi giorni l’interrogazione approderà sui
banchi del consiglio. Intanto, tornando sul fronte locale, il primo cittadino nella risposta ufficiale alla
raffica di interrogativi che si sono alzati dal gruppo di minoranza, ribadisce: «Vi comunico che allo
stato attuale questa amministrazione, così come la precedente, ha avuto soltanto contatti
preliminari con la società sportiva, che non hanno portato a tutt’oggi alla definizione di alcun
progetto».E prosegue: «Così come riportato dagli organi di stampa o in alcuni social media, San
Donato sembra essere uno dei territori prescelti dalla società sportiva internazionale per la
realizzazione di un nuovo stadio». Il sindaco conclude poi con l’impegno di fornire aggiornamenti
nel caso sortissero sviluppi. Ma il Movimento 5 Stelle non si ritiene soddisfatto, e chiede che
vengano posti severi paletti per togliere il lotto San Francesco, candidato ad ospitare il progetto di
Moratti, dalle mire edificatorie dell’Inter. In una nota diramata ieri viene chiesto infatti a chiare
lettere all’esecutivo di centrosinistra «di perseguire tutte le azioni possibili per lasciare a verde
permeabile quell’area». E nel frattempo i portabandiera della lista sollecitano notizie sul confronto
che Checchi ha avuto con i dirigenti della Beneamata. «Nello specifico - afferma il consigliere
Enrico Giampieri - auspichiamo che l’amministrazione renda noti i contenuti dei colloqui avuti con
la dirigenza dell’Inter per conoscere quali siano i piani di quest’ultima circa il modello
volumetrico/architettonico di riferimento e l’entità dei servizi prospettati al primo cittadino, oltre
all’impatto che un’intervento del genere potrebbe apportare alla rete viaria, già notevolmente
congestionata dalla prossima realizzazione del Sesto palazzo uffici Eni». Con l’occasione,
annunciando battaglia contro la prospettiva dello stadio dell’Inter a San Donato, gli esponenti del
M5S fanno sapere: «Sono già partite le attività di sensibilizzazione verso le associazioni
ambientaliste e i comitati territoriali che insistono sull’area (in particolare Chiaravalle e Poasco) con
l’ulteriore coinvolgimento di alcuni rappresentanti dei consigli delle Zone 4 e 5 di Milano, con la
collaborazione di attivisti di Rifondazione».
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 FONTE: L’ECO
1. “Spazio Compiti”: un servizio che piace
Famiglie e studenti coinvolti nel nuovo progetto didattico
Un altro passo verso la costituzione di una solida rete di relazione fra Comune, scuola e famiglie.
La scorsa settimana è stato attivato il progetto pilota “Spazio compiti”.
La proposta, elaborata in modo congiunto dagli assessorati ai Servizi sociali e all’istruzione,
consiste in uno spazio educativo ideato per i ragazzi delle scuole secondarie di primo grado.
Attivato presso le medie di via Agadir (anche per gli alunni del plesso di via Gramsci), si svolge per
due giorni alla settimana, martedì e venerdì, con il coinvolgimento di 19 studenti. Si svolge a
scuola, ma non è solo “scuola”. Oltre all’aspetto didattico, consistente nel sostegno allo
svolgimento dei compiti, infatti, grande importanza viene rivolta agli aspetti di tipo relazionale: si
pranza insieme, si collabora al riordino dello spazio, si sta in gruppo con il supporto di tre educatori
e alla fine del pomeriggio è prevista anche l’assessore ai servizi sociali, Gianfranco Ginelli, “i
quali si sentono ‘rassicurati’ dalla presenza di educatori qualificati che per due volte alla settimana
seguono i figli proponendo loro anche attività non strettamente didattiche”. Con questo sistema gli
alunni stanno testando un nuovo modo di fare i compiti e le famiglie, dal canto loro, fanno squadra
con gli educatori delle cooperative sociali, le associazioni sportive e la scuola stessa. “Il progetto –
spiega l’assessore all’Istruzione, Chiara Papetti - che si affianca al servizio operativo nello
spazio polifunzionale di via Parri, è reso possibile dalla rete dei servizi sociali e dall’ottima
collaborazione della direzione didattica, che voglio qui ringraziare pubblicamente, superando
difficoltà di carattere gestionale e burocratico riuscendo a coinvolgere le scuole in un percorso
virtuoso di apertura, anche dei propri spazi fisici, alle esigenze della comunità”.
2. Il 6° palazzo Eni non lascia tranquilli
SECONDO IL CAPOGRUPPO DI SEL VERDI, MARCO MENICHETTI, È UN PROGETTO
CHE PEGGIORA LA VIABILITÀ
“Viale De Gasperi sarà stravolto - dicono gli ambientalisti - da una serie di rotonde
per il traffico privato
È stato approvato due anni fa, nel marzo 2011, dopo lunghe e aspre discussioni in Consiglio
comunale fra il Centro-destra allora in maggioranza e il Centrosinistra all’opposizione, ma il 6°
palazzo Uffici Eni, il cosiddetto Campus Eni, fa ancora discutere di sé. Diciamo pure che la
faraonica opera del gigante energetico di San Donato Milanese non lascia tranquilla la città. Nei
giorni scorsi, a sorpresa, si è levata alta e forte la voce di Marco Menichetti, capogruppo di Sel-
Verdi, che ha detto chiaro e tondo che “quel progetto è da rivedere perché privo di un accordo
quadro di impegni reciproci per il futuro della città”.
Le dichiarazioni di Menichetti hanno fatto traballare le poltrone dei vertici comunali di via Battisti
che non s’aspettavano una simile “uscita” resa pubblica da una nota stampa. Più di uno parlava
già di crisi di giunta dove Sel è presente con la vicesindaco Simona Rullo. “Si sta procedendo a
pezzi – spiega il leader dei Verdi – in modo meramente burocratico, determinando passo per
passo delle scelte che l’attuale maggioranza ha più volte affermato di voler rivedere e migliorare
per il bene della città”.
Poco prima di Natale del 2011, l’allora sindaco Mario Dompè alzava il calice per brindare al
successo ottenuto con la specifica convenzione sottoscritta con Eni che portava “ricadute positive
per tutta la comunità in un passaggio epocale che prospetta per tutto il paese enormi sacrifici e
grandi difficoltà economiche”.
Per la realizzazione del Campus Eni il Comune di San Donato prevedeva di introitare 55 milioni di
euro di cui 14 per oneri di urbanizzazione secondaria (verde e parcheggi), 12 milioni per stima
costo di costruzione, un milione per la rotatoria di San Martino, 3 milioni 600mila euro per la
riqualificazione della viabilità, fonti energetiche alternative con l’uso di pannelli foto-voltaici
soprattutto nella piscina di via Caviaga e nei parcheggi, ecc. Il progetto prevedeva anche la
realizzazione di tre rotatorie in viale De Gasperi per l’ingresso e l’uscita dei dipendenti, circa 3500,
che entreranno a fare parte del nuovo polo direzionale Eni. Non si parlava di piste ciclabili e di uso
dei mezzi pubblici alternativi al posto delle auto soprattutto nei collegamenti con la metropolitana e
con la ferrovia per arrivare al passante della linea S1, la Lodi-Saronno. I temi ambientali venivano
trattati massimamente dai partiti di sinistra.
6
Adesso, e dopo che Eni ha già smantellato quasi del tutto piazzale Supercortemaggiore e dintorni,
dove dovrà sorgere il 6° palazzo, l’esponente di Sel notava la “mancanza di un accordo quadro”
che dovrebbe servire a realizzare il Campus Eni con intenti comuni e tenere unita la coalizione.
Menichetti esprime la sua contrarietà sul merito e sul metodo con cui attualmente la neonata
Commissione Paesaggio ha avviato l’iter procedurale per la realizzazione dei parcheggi multipiano
e delle rotatorie di viale De Gasperi i quali, a parere del leader dei Verdi, “non puntano
minimamente a ridurre il traffico privato e le conseguenti emissioni atmosferiche e acustiche”. Il
capogruppo consiliare del partito di Vendola chiede di rivedere l’iter in corso e individuare delle
scelte migliori per tutti.
3. Il sindaco Andrea Checchi sorpreso dall’atteggiamento di Menichetti
CONTRARIATO PURE ANDREA PASQUALINI
Stupore e risentimento del sindaco Andrea Checchi sulla presa di posizione del capogruppo di
Sel-Verdi, Marco Menichetti, in merito alla realizzazione del Sesto palazzo Uffici Eni. “Il gruppo di
Sel fa parte della coalizione di Centrosinistra che compone la maggioranza in Consiglio comunale:
perché comportarsi in modo autonomo?”, si è chiesto il sindaco rivolto ai giornalisti.
“In una recente riunione di maggioranza abbiamo ribadito il nostro no all’uso dell’auto in città
iniziando dai parcheggi a silos da mille posti e dalla sequenza di rotatorie lungo viale De Gasperi. Il
problema dell’ambiente, della mobilità e dell’occupazione non sono esclusivo patrimonio di Sel e
Verdi- ha incalzato il sindaco -essendo argomenti di contorno del Sesto palazzo”.
Anche Andrea Pasqualini, capogruppo del Pd, si dimostra contrariato per l’atteggiamento di
Menichetti. “Condivido le preoccupazioni del capogruppo di Sel – afferma Pasqualini – ma non
posso accettare il metodo adoperato per esprimere le sue opinioni. C’è una coalizione ed è
all’interno di essa che si discute di questi problemi. Per conto mio – sottolinea il capogruppo
democratico – Eni sta lavorando con intelligenza dimostrando di tenere a cuore i problemi della
città. Siamo sicuri che il progetto verrà molto migliorato”. D.P
4. Consiglio comunale sul telefonino - Grandi novità già dalla prossima seduta
I Consigli comunali potranno essere seguiti in diretta anche sul proprio videotelefonino a
incominciare dalla seduta che si terrà nei prossimi giorni. Una diretta di buona qualità per 500
utenti collegati contemporaneamente tramite pc, tablet o smartphone (con sistema operativo ‘ios,
‘android e windows phone’.La trasmissione in streaming delle sedute del Consiglio comunale
cambia marcia grazie all’impianto professionale per le riprese audio/video (composto da una
postazione di regia e da una coppia di telecamere), già installato in sala consiliare nei giorni scorsi.
Il nuovo apparato tecnico consentirà il miglioramento, un vero e proprio ‘upgrade’, del servizio di
trasmissione dei lavori consiliari che ha rappresentato uno dei primi obiettivi raggiunti
dall’attuale giunta di centrosinistra guidata dal sindaco Andrea Checchi.
Fin dalla seduta d’insediamento, svoltasi nel giugno dello scorso anno, com’è noto, le riunioni
dell’assemblea cittadina sono state mandate in onda “in presa diretta” con il supporto dell’emittente
radiofonica sandonatese Twenty’z Radio.
“Il contributo offerto dai ragazzi di Twenty’z - dichiara il sindaco – è stato prezioso. Con grande
spirito di partecipazione – ha aggiunto - e seppur con mezzi tecnici limitati, hanno offerto a tanti
cittadini l’opportunità di seguire i lavori del Consiglio comunale direttamente da casa propria”.
“In futuro- ha tenuto a specificare il sindaco Checchi, -vedremo di inserire in archivio dei sottotitoli,
un ausilio che consentirà ai non udenti di seguire i lavori del ‘parlamentino’ cittadino”. D.P

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7 dì 9 giugno 2013
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7 dì 15 maggio 2013

  • 1. 1 PD “7 Dì”San Donato Milanese Rassegna stampa 15 maggio 2013 Pubblichiamo gli articoli usciti sulla stampa locale negli ultimi 3 giorni. Realizzato dal nostro gruppo di comunicazione, questo servizio bisettimanale di rassegna stampa vuole offrire ai visitatori del nostro sito la possibilità di aggiornarsi su quanto accade sul territorio sandonatese a livello politico, sociale, economico e sindacale. Buona lettura. Il PD di San Donato Milanese 13 - 15 maggio 2013 Segnaliamo alcune notizie di rilievo contenute in questa rassegna: 1. Iniziata la demolizione di Monticello per l’edificazione di un nuovo quartiere in base ad un progetto approvato con variante urbanistica tre anni fa sotto l’ex amministrazione Dompè (ancora cemento a S.Donato!): articoli n° 1 del Cittadino e di Milano Today di ieri. 2. Segnalazione del nuovo numero Amsa per il ritiro dei rifiuti ingombranti e delle modalità da rispettare per richiedere il servizio (il Cittadino di martedì art. 2). 3. Stadio dell’Inter: si muove il Movimento 5S (Il cittadino di oggi – articolo 3). 4. Il quindicinale L’Eco, uscito oggi, affronta in due articoli (n° 2 e 3) i problemi sollevati da SEL sulla costruzione del 6° palazzo uffici Eni e le relative reazioni del sindaco Checchi e di Andrea Pasqualini, segretario del nostro partito
  • 2. 2 Martedì 14 maggio  Fonte: IL CITTADINO 1. IL PIANO RESIDENZIALE LE PRIME CASE DOVREBBERO ESSERE COMPLETATE GIÀ NEL 2015 - Ex botteghe artigiane in macerie, avanti con il quartiere Monticello Avanti con le demolizioni a Monticello, non c’è più ombra dei capannoni che hanno ospitato per anni attività artigianali e piccole imprese. A passi non da gigante, un po’ come tutto l’immobiliare oggi, comunque si avvicina il quartiere per il quale è previsto un insediamento di circa 500 neosandonatesi. Il piano di recupero di Monticello compie un anno più o meno in questi giorni. Fino all’estate scorsa alla destra della strada che va alla cascina erano ancora attive alcune botteghe artigiane che dagli anni Settanta avevano trovato casa nel cortile interno dell’area di trasformazione residenziale. Negli ultimi mesi dell’anno scorso tutti hanno fatto le valigie e poi si è passati agli abbattimenti. Prima portando via l’eternit e la lana di vetro, poi radendo al suolo i prefabbricati. La situazione attuale è quella di un’immensa distesa di rottami grande quasi quanto i 51mila metri cubi fabbricabili dell’area su cui sorgeranno le case. Il punto interrogativo è la durata della bonifica dei suoli nel tempo intermedio fra demolizioni e palificazione dei fabbricati nuovi. Alcuni mesi fa le ditte specializzate all’opera nel quadrilatero delle imprese avevano specificato di aver trovato materiali in amianto e lana di vetro nei sottotetti dei capannoni e negli interni dei laboratori. Da allora però le demolizioni sono andate avanti in modo significativo, senza fermarsi. Dell’ex cittadella delle imprese probabilmente non ci sarà più nessuna traccia nel giro di pochi mesi, avviando in questo modo la fase di cantiere. Quest’ultimo è stato approvato con variante urbanistica tre anni fa, sotto l’ex amministrazione Dompè. In teoria le prime case dovrebbero essere completate nel 2015, anche se i tempi del mercato in questa fase congiunturale tendono ad allungarsi. L’aspetto conclusivo del quartiere sarà un villaggio di costruzioni monofamiliari (villette) e plurifamiliari a due piani, fino all’inizio del podere storico di Monticello sul quale esistono vincoli architettonici e storici di pregio. Rivoluzionata la viabilità d’accesso, che non potrà più reggersi sul viottolo in parte non asfaltato che si stacca attualmente dalla rotatoria di piazza Malan. Anche la rotatoria deve essere allargata, in quanto il calcolo è di avere almeno 400 persone in più a intervento finito, e le auto conseguenti, in uscita dalla lottizzazione Monticello. Per adesso di tutto questo si vede poco, anche se la zona artigianale di Monticello ha chiuso i suoi giorni in un mare di macerie. La progressione del cantiere da cronoprogramma dovrebbe essere la seguente: 2015 conclusione primo lotto, 2018 secondo, 2021 ultima fase. 2. Numero verde dell’Amsa per i rifiuti ingombranti - CONTRO L’ABBANDONO Come evitare i materassi a bordo strada, tipo quelli che “abbelliscono” in questi giorni l’accesso alla strada per Monticello a San Donato? C’è il nuovo numero verde Amsa, che permette il ritiro gratuito a domicilio per un numero massimo di cinque pezzi. E per chi è più avanti ancora, è nato il servizio online. Il Comune e il nuovo gestore dell’igiene urbana Amsa sono impegnati in una campagna di sensibilizzazione per evitare che le strade di San Donato e quella che va alla piattaforma ecologica (appunto a Monticello) diventino un “cimitero” di mobili e altri pezzi di arredo che non servono più. Il nuovo numero è 800 332299 e consente di concordare il passaggio a domicilio di materiali di grandi dimensioni come poltrone, divani, mobili, elettrodomestici per un numero massimo di cinque pezzi. Va in pensione quindi la vecchia linea verde 800 332299, non più attiva. Fino a cinque rifiuti ingombranti il ritiro è assolutamente gratuito e non prevede un costo di servizio. Su Internet si deve compilare il modulo al sito www.amsa.it/gruppo/cms/amsa/servizi/personalizzati/ingombranti.html. Per le grandi quantità contattare l’ufficio di igiene urbana (02 52772592). 3. Il cane a sei zampe dell’Eni torna in scena con due spot nel “rinato” carosello Rai Dal 6 maggio, è tornato in scena Carosello, il programma cult che ha fatto la storia della televisione dal 1957 al 1977. Anche la società Eni partecipa a questa “rinascita” di Carosello con due spot in cui il cane a sei zampe incontra la lucertola Piera, che adora stare alla luce e al caldo anche di notte, e il gabbiano Egidio, che ha bisogno di comunicare con chi è in grado di capirlo. Alla fine di
  • 3. 3 ogni storia, il cane a sei zampe, propone la soluzione migliore che è anche la più semplice. I racconti sono metafore di specifiche esigenze energetiche o di necessità legate ai servizi per cui Eni ha sempre la soluzione giusta: per il bisogno di comunicare, il numero verde 800 900 700 che fa fronte a tutte le esigenze dei clienti; i servizi online e mobility per effettuare molteplici operazioni; infine i pacchetti Eni gas e luce per soddisfare ogni tipo di esigenza.  Fonte: MILANO TODAY 1. Avanti tutta con il quartiere Monticello„ Avanti tutta con le ruspe che nelle ultime settimane hanno raso al suolo la zona antistante il podere storico di Monticello, sul quale esistono vincoli storici e architettonici, eliminando capannoni e edifici in cui stanziavano piccole imprese e botteghe. A ritmi serrati si avvicina dunque la nuova realizzazione di quello che dovrebbe essere il quartiere residenziale del futuro di San Donato. Un villaggio di costruzioni monofamiliari e plurifamiliari a due piani, che darà casa ad oltre 500 neo sandonatesi. Dopo una prima fase di bonifica del territorio da eternit e lana di vetro, è arrivato il turno delle demolizioni sui quasi 51mila metri cubi che verranno destinati al nuovo quartiere. Il progetto approvato con variante urbanistica tre anni fa, sotto l’ex amministrazione Dompè, dovrebbe essere completato nel 2015, a stretto giro partiranno i cantieri. Sostanziali modifiche verranno apportate anche alla viabilità che dovrà essere allargata data la stima secondo cui oltre 400 persone in più si muoveranno con le auto nella zona di Monticello. MilanoToday 2. Rifiuti ingombranti via con un click Tra i servizi inclusi nella nuova gestione passata in capo ad Amsa nel febbraio 2013 rientra anche il ritiro a domicilio degli ingombranti, ovvero, di quegli “avanzi” domestici di grandi dimensioni come poltrone, divani, mobili, materassi, reti che normalmente dovrebbero essere portati direttamente alla piattaforma ecologica di Monticello e che sempre più spesso vengono abbandonati in zone limitrofe dai cittadini noncuranti. Per i cittadini di San Donato che non hanno la possibilità di effettuare il trasporto Amsa mette a disposizione il ritiro gratuito a domicilio di massimo 5 pezzi. Il numero da contattare gratuitamente è l’800-332299, attivo 24 ore al giorno, 7 giorni su 7. Per i più tecnologici, per la prima volta, ora è possibile prenotare il ritiro via web, compilando l’apposita maschera sul sito www.amsa.it. Una volta fissato l’appuntamento per il ritiro, che verrà effettuato sempre di mercoledì o giovedì, è importante ricordare che gli ingombranti devono essere depositati sul ciglio della strada solo la sera dalle 21 in poi, antecedente alla data concordata con gli operatori del numero verde o fissata via web.MilanoToday Mercoledì 15 maggio  Fonte: IL CITTADINO 1. “FA’ LA VITA GIUSTA” La cultura del biologico al centro Metanopoli Gruppi di acquisto solidali, prodotti a chilometro zero ed eventi che promuovono stili di vita salutari domenica saranno al centro di un evento ricco di iniziative, in programma presso il complesso sportivo Metanopoli. Il sipario della manifestazione “Fa’ la vita giusta”, si alzerà intorno alle 10 con la presentazione del sindaco Andrea Checchi, a cui seguiranno una serie di interventi da parte di associazioni e cooperative, che parleranno di rispetto dell’ambiente e soprattutto di innovativi progetti legati alle colture biologiche, nonché ad un nuovo approccio anche di carattere economico rispetto alle pratiche sostenibili. A partire dalle 15 si terrà invece una tavola rotonda in cui verranno messe a confronto una serie di esperienze dei Gruppi di acquisto solidali, con l’occhio puntato sul
  • 4. 4 percorso compiuto e sulle prospettive che si aprono in tema di sistemi di consumo che valorizzino le produzioni locali. Per tutta la giornata si terranno inoltre momenti di aggregazione, che puntano a coinvolgere l’infanzia del territorio. Alle 11.30 si terrà un laboratorio di giardinaggio pensato per i bambini, mentre alle 12.30 la pausa sarà all’insegna del brunch e alle 15 i più giovani saranno di nuovo chiamati a raccolta per scoprire i segreti in cucina delle erbe aromatiche. E alle 16.30 Equogas offrirà una merenda a base di pane biologico in piena sintonia con lo spirito della giornata. Sarà inoltre a disposizione uno stand di vendita del Parmigiano Reggiano proveniente dalle località colpite dal terremoto. Al tempo stesso i visitatori troveranno 40 banchetti dove potranno fare scorta dei prodotti che arrivano dal Parco Agricolo Sudmilano. Da provare il punto ristoro, dove si potranno gustare i dolci delle Banda Biscotti, grazie ad un progetto del Carcere Verbania e del Birrificio Italiano.Giu. Cer. 2. Sportello tata per trovare la baby sitter Apre a San Donato la “banca delle tate”, un punto di riferimento per i genitori in cerca della baby sitter giusta. Lo sportello tata, un progetto sostenuto da Assemi- Azienda sociale sud est Milano, in collaborazione con Afol, Azienda formazione orientamento lavoro di via Parri, è attivo il mercoledì pomeriggio e giovedì mattina presso il Centro impiego di via Parri 12. Il servizio è gratuito e si rivolge a due tipi di utenza: i genitori, che possono contare sull’affidabilità di Assemi e di Afol nella scelta della persona per curare i figli, e le tate stesse, che possono chiedere di inserire il loro nominativo una volta in possesso dei requisiti adatti. Le famiglie che necessitano di una baby sitter devono essere residenti in uno dei comuni del Distretto sociale sud est Milano: San Donato, San Giuliano, Melegnano, Carpiano, Cerro, San Zenone, Vizzolo, Dresano e Colturano. Per informazioni contattare lo 02 556911 - 236, s.borella@afolsudmilano.it. 3. Stadio Inter, M5S all’attacco: «Checchi indirà il referendum?» NO ALL’IMPIANTO «L’AREA SAN FRANCESCO SIA LASCIATA A VERDE PERMEABILE» «Il sindaco Andrea Checchi sull’ipotesi del nuovo stadio dell’Inter a San Donato intende indire un referendum? In quali eventuali date si terranno gli incontri tra Comune e società sportiva?». Sono in sintesi alcuni degli interrogativi lanciati dalla lista 5 Stelle nell’interpellanza con cui il movimento vicino a Beppe Grillo riapre il dibattuto capitolo. A distanza di qualche giorno dall’intervento in cui Moratti ha dichiarato di non aver ancora siglato accordi con investitori stranieri, smentendo così la voce di un patto con un gruppo indonesiano, nei prossimi giorni l’interrogazione approderà sui banchi del consiglio. Intanto, tornando sul fronte locale, il primo cittadino nella risposta ufficiale alla raffica di interrogativi che si sono alzati dal gruppo di minoranza, ribadisce: «Vi comunico che allo stato attuale questa amministrazione, così come la precedente, ha avuto soltanto contatti preliminari con la società sportiva, che non hanno portato a tutt’oggi alla definizione di alcun progetto».E prosegue: «Così come riportato dagli organi di stampa o in alcuni social media, San Donato sembra essere uno dei territori prescelti dalla società sportiva internazionale per la realizzazione di un nuovo stadio». Il sindaco conclude poi con l’impegno di fornire aggiornamenti nel caso sortissero sviluppi. Ma il Movimento 5 Stelle non si ritiene soddisfatto, e chiede che vengano posti severi paletti per togliere il lotto San Francesco, candidato ad ospitare il progetto di Moratti, dalle mire edificatorie dell’Inter. In una nota diramata ieri viene chiesto infatti a chiare lettere all’esecutivo di centrosinistra «di perseguire tutte le azioni possibili per lasciare a verde permeabile quell’area». E nel frattempo i portabandiera della lista sollecitano notizie sul confronto che Checchi ha avuto con i dirigenti della Beneamata. «Nello specifico - afferma il consigliere Enrico Giampieri - auspichiamo che l’amministrazione renda noti i contenuti dei colloqui avuti con la dirigenza dell’Inter per conoscere quali siano i piani di quest’ultima circa il modello volumetrico/architettonico di riferimento e l’entità dei servizi prospettati al primo cittadino, oltre all’impatto che un’intervento del genere potrebbe apportare alla rete viaria, già notevolmente congestionata dalla prossima realizzazione del Sesto palazzo uffici Eni». Con l’occasione, annunciando battaglia contro la prospettiva dello stadio dell’Inter a San Donato, gli esponenti del M5S fanno sapere: «Sono già partite le attività di sensibilizzazione verso le associazioni ambientaliste e i comitati territoriali che insistono sull’area (in particolare Chiaravalle e Poasco) con l’ulteriore coinvolgimento di alcuni rappresentanti dei consigli delle Zone 4 e 5 di Milano, con la collaborazione di attivisti di Rifondazione».
  • 5. 5  FONTE: L’ECO 1. “Spazio Compiti”: un servizio che piace Famiglie e studenti coinvolti nel nuovo progetto didattico Un altro passo verso la costituzione di una solida rete di relazione fra Comune, scuola e famiglie. La scorsa settimana è stato attivato il progetto pilota “Spazio compiti”. La proposta, elaborata in modo congiunto dagli assessorati ai Servizi sociali e all’istruzione, consiste in uno spazio educativo ideato per i ragazzi delle scuole secondarie di primo grado. Attivato presso le medie di via Agadir (anche per gli alunni del plesso di via Gramsci), si svolge per due giorni alla settimana, martedì e venerdì, con il coinvolgimento di 19 studenti. Si svolge a scuola, ma non è solo “scuola”. Oltre all’aspetto didattico, consistente nel sostegno allo svolgimento dei compiti, infatti, grande importanza viene rivolta agli aspetti di tipo relazionale: si pranza insieme, si collabora al riordino dello spazio, si sta in gruppo con il supporto di tre educatori e alla fine del pomeriggio è prevista anche l’assessore ai servizi sociali, Gianfranco Ginelli, “i quali si sentono ‘rassicurati’ dalla presenza di educatori qualificati che per due volte alla settimana seguono i figli proponendo loro anche attività non strettamente didattiche”. Con questo sistema gli alunni stanno testando un nuovo modo di fare i compiti e le famiglie, dal canto loro, fanno squadra con gli educatori delle cooperative sociali, le associazioni sportive e la scuola stessa. “Il progetto – spiega l’assessore all’Istruzione, Chiara Papetti - che si affianca al servizio operativo nello spazio polifunzionale di via Parri, è reso possibile dalla rete dei servizi sociali e dall’ottima collaborazione della direzione didattica, che voglio qui ringraziare pubblicamente, superando difficoltà di carattere gestionale e burocratico riuscendo a coinvolgere le scuole in un percorso virtuoso di apertura, anche dei propri spazi fisici, alle esigenze della comunità”. 2. Il 6° palazzo Eni non lascia tranquilli SECONDO IL CAPOGRUPPO DI SEL VERDI, MARCO MENICHETTI, È UN PROGETTO CHE PEGGIORA LA VIABILITÀ “Viale De Gasperi sarà stravolto - dicono gli ambientalisti - da una serie di rotonde per il traffico privato È stato approvato due anni fa, nel marzo 2011, dopo lunghe e aspre discussioni in Consiglio comunale fra il Centro-destra allora in maggioranza e il Centrosinistra all’opposizione, ma il 6° palazzo Uffici Eni, il cosiddetto Campus Eni, fa ancora discutere di sé. Diciamo pure che la faraonica opera del gigante energetico di San Donato Milanese non lascia tranquilla la città. Nei giorni scorsi, a sorpresa, si è levata alta e forte la voce di Marco Menichetti, capogruppo di Sel- Verdi, che ha detto chiaro e tondo che “quel progetto è da rivedere perché privo di un accordo quadro di impegni reciproci per il futuro della città”. Le dichiarazioni di Menichetti hanno fatto traballare le poltrone dei vertici comunali di via Battisti che non s’aspettavano una simile “uscita” resa pubblica da una nota stampa. Più di uno parlava già di crisi di giunta dove Sel è presente con la vicesindaco Simona Rullo. “Si sta procedendo a pezzi – spiega il leader dei Verdi – in modo meramente burocratico, determinando passo per passo delle scelte che l’attuale maggioranza ha più volte affermato di voler rivedere e migliorare per il bene della città”. Poco prima di Natale del 2011, l’allora sindaco Mario Dompè alzava il calice per brindare al successo ottenuto con la specifica convenzione sottoscritta con Eni che portava “ricadute positive per tutta la comunità in un passaggio epocale che prospetta per tutto il paese enormi sacrifici e grandi difficoltà economiche”. Per la realizzazione del Campus Eni il Comune di San Donato prevedeva di introitare 55 milioni di euro di cui 14 per oneri di urbanizzazione secondaria (verde e parcheggi), 12 milioni per stima costo di costruzione, un milione per la rotatoria di San Martino, 3 milioni 600mila euro per la riqualificazione della viabilità, fonti energetiche alternative con l’uso di pannelli foto-voltaici soprattutto nella piscina di via Caviaga e nei parcheggi, ecc. Il progetto prevedeva anche la realizzazione di tre rotatorie in viale De Gasperi per l’ingresso e l’uscita dei dipendenti, circa 3500, che entreranno a fare parte del nuovo polo direzionale Eni. Non si parlava di piste ciclabili e di uso dei mezzi pubblici alternativi al posto delle auto soprattutto nei collegamenti con la metropolitana e con la ferrovia per arrivare al passante della linea S1, la Lodi-Saronno. I temi ambientali venivano trattati massimamente dai partiti di sinistra.
  • 6. 6 Adesso, e dopo che Eni ha già smantellato quasi del tutto piazzale Supercortemaggiore e dintorni, dove dovrà sorgere il 6° palazzo, l’esponente di Sel notava la “mancanza di un accordo quadro” che dovrebbe servire a realizzare il Campus Eni con intenti comuni e tenere unita la coalizione. Menichetti esprime la sua contrarietà sul merito e sul metodo con cui attualmente la neonata Commissione Paesaggio ha avviato l’iter procedurale per la realizzazione dei parcheggi multipiano e delle rotatorie di viale De Gasperi i quali, a parere del leader dei Verdi, “non puntano minimamente a ridurre il traffico privato e le conseguenti emissioni atmosferiche e acustiche”. Il capogruppo consiliare del partito di Vendola chiede di rivedere l’iter in corso e individuare delle scelte migliori per tutti. 3. Il sindaco Andrea Checchi sorpreso dall’atteggiamento di Menichetti CONTRARIATO PURE ANDREA PASQUALINI Stupore e risentimento del sindaco Andrea Checchi sulla presa di posizione del capogruppo di Sel-Verdi, Marco Menichetti, in merito alla realizzazione del Sesto palazzo Uffici Eni. “Il gruppo di Sel fa parte della coalizione di Centrosinistra che compone la maggioranza in Consiglio comunale: perché comportarsi in modo autonomo?”, si è chiesto il sindaco rivolto ai giornalisti. “In una recente riunione di maggioranza abbiamo ribadito il nostro no all’uso dell’auto in città iniziando dai parcheggi a silos da mille posti e dalla sequenza di rotatorie lungo viale De Gasperi. Il problema dell’ambiente, della mobilità e dell’occupazione non sono esclusivo patrimonio di Sel e Verdi- ha incalzato il sindaco -essendo argomenti di contorno del Sesto palazzo”. Anche Andrea Pasqualini, capogruppo del Pd, si dimostra contrariato per l’atteggiamento di Menichetti. “Condivido le preoccupazioni del capogruppo di Sel – afferma Pasqualini – ma non posso accettare il metodo adoperato per esprimere le sue opinioni. C’è una coalizione ed è all’interno di essa che si discute di questi problemi. Per conto mio – sottolinea il capogruppo democratico – Eni sta lavorando con intelligenza dimostrando di tenere a cuore i problemi della città. Siamo sicuri che il progetto verrà molto migliorato”. D.P 4. Consiglio comunale sul telefonino - Grandi novità già dalla prossima seduta I Consigli comunali potranno essere seguiti in diretta anche sul proprio videotelefonino a incominciare dalla seduta che si terrà nei prossimi giorni. Una diretta di buona qualità per 500 utenti collegati contemporaneamente tramite pc, tablet o smartphone (con sistema operativo ‘ios, ‘android e windows phone’.La trasmissione in streaming delle sedute del Consiglio comunale cambia marcia grazie all’impianto professionale per le riprese audio/video (composto da una postazione di regia e da una coppia di telecamere), già installato in sala consiliare nei giorni scorsi. Il nuovo apparato tecnico consentirà il miglioramento, un vero e proprio ‘upgrade’, del servizio di trasmissione dei lavori consiliari che ha rappresentato uno dei primi obiettivi raggiunti dall’attuale giunta di centrosinistra guidata dal sindaco Andrea Checchi. Fin dalla seduta d’insediamento, svoltasi nel giugno dello scorso anno, com’è noto, le riunioni dell’assemblea cittadina sono state mandate in onda “in presa diretta” con il supporto dell’emittente radiofonica sandonatese Twenty’z Radio. “Il contributo offerto dai ragazzi di Twenty’z - dichiara il sindaco – è stato prezioso. Con grande spirito di partecipazione – ha aggiunto - e seppur con mezzi tecnici limitati, hanno offerto a tanti cittadini l’opportunità di seguire i lavori del Consiglio comunale direttamente da casa propria”. “In futuro- ha tenuto a specificare il sindaco Checchi, -vedremo di inserire in archivio dei sottotitoli, un ausilio che consentirà ai non udenti di seguire i lavori del ‘parlamentino’ cittadino”. D.P