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PD “7 Dì”San Donato Milanese Rassegna stampa
19 giugno 2013
Pubblichiamo gli articoli usciti sulla stampa locale negli ultimi 3 giorni.
Realizzato dal nostro gruppo di comunicazione, questo servizio bisettimanale
di rassegna stampa vuole offrire ai visitatori del nostro sito la possibilità di
aggiornarsi su quanto accade sul territorio sandonatese a livello politico,
sociale, economico e sindacale.
Buona lettura.
Il PD di San Donato Milanese
17/ 19 giugno 2013
Estate, caldo e clima vacanziero non svuotano la nostra rassegna che
continua a veicolare varie notizie sandonatesi di taglio politico, sociale e
ambientale. Tra esse segnaliamo:
1. Piscina chiusa, Sargenti sulla petizione: «Su 800 firme, i residenti sono il
40%»
L’assessore allo sport Sargenti replica così alla petizione sul centro sportivo,
fa alcune precisazioni e coglie l’occasione per rispondere alla presa di
posizione contro le strategie adottate dall’esecutivo in carica dal Pdl e dalla
lista civica “Insieme per San Donato” sottolineando: «La perdita di un milione
e 250mila euro è una situazione ereditata dalla precedente amministrazione,
che peraltro sul centro sportivo non ha mai investito niente, tanto che si è
reso necessario un investimento di 300mila euro proprio per tenere aperti gli
impianti e per garantire la continuità delle offerte sportive». (Martedì- il
cittadino – art. 3).
2. Ambiente - Nuovo ingresso al parco Tre Palle: il progetto Wwf arriva in
Comune. Tra i punti di forza è prevista la valorizzazione di alberi e fontanili
(Martedì- art- 1 de il cittadino e di Milano Today).
3. Emergenza - Tunnel della stazione sotto assedio: i pendolari dell’Eni
alzano la voce - Risolto il problema pulizia con l’Amsa, resta quello della
sicurezza. (Mercoledì- il Cittadino, art. 1 e Milano Today, art.1).
2
Lunedì 17 giugno
 Fonte: IL CITTADINO
 Dipendenti Eni senza cravatta per l’ambiente
Lunedì 3 giugno ha preso il via a San Donato la settima edizione di ”Eni si toglie la cravatta”.
Questa ormai tradizionale iniziativa promuove un uso più razionale dell’energia attraverso
l’adozione di un abbigliamento più leggero e informale, ma pur sempre appropriato al luogo di
lavoro. Evitando giacca e cravatta, se non per incontri fuori dall’azienda o con personale esterno, è
possibile alzare di un grado la temperatura negli edifici riducendo le emissioni di monossido di
carbonio (CO2). Durante l’edizione del 2012 sono state risparmiate 436000 chilowattora di energia
elettrica e 229 tonnellate di emissioni di CO2. L’energia elettrica risparmiata durante i giorni
dell’iniziativa corrisponde ai consumi elettrici per uso domestico di quasi 1700 persone nello stesso
periodo (79 giorni). La quantità di CO2 risparmiata equivale a quella emessa durante quasi 800
viaggi andata e ritorno in aereo sulla tratta Roma-Parigi e a quella emessa da un’auto per
compiere 1,6 milioni di chilometri. Quest’anno il risparmio economico ottenuto sarà utilizzato per
realizzare un’iniziativa a beneficio delle persone di Eni.
 Fonte: Milano Today
 Dipendenti Eni senza cravatta per l’ambiente
Nei giorni scorsi al via la settima edizione di "Eni si toglie la cravatta"
L’iniziativa promuove un uso più razionale dell’energia attraverso un abbigliamento più leggero e
informale, ma pur sempre appropriato al luogo di lavoro. Evitando giacca e cravatta, se non per
riunioni o incontri importanti, è possibile alzare la temperatura interna di un grado riducendo le
emissioni di monossido di carbonio.
Durante l’edizione del 2012 sono state risparmiate 436000 chilowattora di energia elettrica e 229
tonnellate di emissioni di CO2. L’energia elettrica risparmiata durante l’iniziativa corrisponde ai
consumi elettrici per uso domestico di quasi 1700 persone in 79 giorni.
La quantità di CO2 risparmiata equivale a quella emessa durante quasi 800 viaggi andata e ritorno
in aereo sulla tratta Roma Parigi e a quella emessa da un’auto per compiere 1,6 milioni di km.
Martedì 18 giugno
 Fonte: IL CITTADINO
1. AMBIENTE - Nuovo ingresso al parco Tre Palle: il progetto Wwf arriva in Comune
TRA I PUNTI DI FORZA È PREVISTA LA VALORIZZAZIONE DI ALBERI E FONTANILI
Una “porta del parco” tra via De Gasperi e il Tre Palle che sia un nuovo punto d’interesse per la
città, e la valorizzazione di alberi e fontanile compresi nell’area su cui potrà, un giorno, sorgere il
parco intercomunale tra San Giuliano e San Donato. A fine maggio, con il presidente Fulco Pratesi,
si sono festeggiati in municipio i primi trent’anni di Wwf Sudmilano: un’occasione buona per
affidare alle mani degli amministratori comunali un progetto appena redatto, firmato dal socio
Riccardo Mancioli, ingegnere ambientale di professione. Il documento è stato consegnato, a
sorpresa, al sindaco Andrea Checchi. In futuro potrà quindi aprirsi un dialogo volto alla
concretizzazione di alcuni spunti. Tra gli aspetti evidenziati nel progetto, la realizzazione di un
nuovo ingresso al Tre Palle. Una “porta” che, secondo i soci Wwf, andrebbe pensata nell’area
asfaltata situata su via De Gasperi, nei pressi della scuola di via Agadir. L’accesso si
configurerebbe come uno spazio accattivante fornito magari di giochi per bambini ed elementi di
aggregazione. E per indirizzare la progettazione, la modalità consigliata dagli ambientalisti è quella
del concorso di idee, con la cittadinanza chiamata a proporre la propria visione di uno spazio i cui
punti di forza dovranno essere l’integrazione con il parco, la facilità alla fruizione da parte degli
utenti cosiddetti «deboli» (anziani, bambini, portatori di handicap) e la capacità di coinvolgere le
associazioni del territorio. Altro punto d’interesse degli spunti del sodalizio è l’area compresa tra la
cava di San Giuliano e la via per Monticello, sul confine tra i due comuni. Il fontanile Testa della
Visconta e il bosco sull’area dell’ex maneggio, in territorio sangiulianese, sono le aree da
valorizzare (entrambe vengono costeggiate dalla pista ciclabile). Per quanto riguarda il primo,
elemento di pregio di ingegneria idraulica medievale, spiega il presidente del Wwf sudmilanese
Giorgio Bianchini che l’intervento consisterebbe, innanzitutto, in «pulizia del fondo e inserimento di
tubi, in modo da permettere la comunicazione con la prima falda, per far sì che l’acqua torni a
sgorgare». Altro gioiello della zona, che sarà per metà destinata ad edilizia residenziale, è senza
dubbio il «bosco che si è costituito da solo, dopo l’abbandono della struttura. Sono cresciute
3
essenze autoctone, querce e altre specie tipiche della zona. Cinque anni fa è stato tagliato in
prospettiva di realizzazione del centro natatorio. Adesso l’area si sta nuovamente naturalizzando.
Vorremmo che almeno una parte rimanesse a bosco, anche per promuovere attività didattica».
2. LO STAFF DI TWENTY’Z RADIO IN CAMPO PER ANIMARE LA RASSEGNA
ESTIVA SERALE
L’animazione della rassegna estiva serale sarà nelle mani del giovane staff di Twenty’z Radio, che
nel corso degli appuntamenti si troverà in piazza della Pieve insieme agli ospiti. Nel corso della
manifestazione organizzata dall’amministrazione comunale in collaborazione con l’associazione
Athena, in scaletta dal 21 al 30 giugno, i protagonisti dell’emittente in streaming saranno impegnati
anche nella presentazione dei due appuntamenti live, previsti per lunedì 24 e mercoledì 26 a
partire dalle 19. E in base ad una consolidata esperienza, gli speakers della scommessa nata da
un’idea di Matteo Castelnuovo e Dario Boemia saranno una presenza fissa dei pre e del post
serate. Non solo, dopo le iniziative metteranno a disposizione della cittadinanza i reportage audio
video e le foto degli eventi, che il giorno successivo alle singole date si potranno già vedere sulle
pagine del sito http://twentyzradio.myblog.it. Inoltre, domenica 23 giugno, a latere dell’esibizione
delle band della scuola di rock della città, intorno alle 17 si terrà l’esibizione di uno dei writers più
conosciuti del territorio che riprodurrà il nome della webradio su pannelli mobili che verranno poi
usati nella prossima stagione come fondale delle trasmissioni. Domenica 30 giugno è prevista
l’esposizione fotografica di Francesco Paleari, che porterà in campo alcuni dei suoi scatti per la
proposta culturale di Twenty’z Radio.
3. Piscina chiusa, Sargenti sulla petizione: «Su 800 firme, i residenti sono il 40%»
«La petizione spontanea sul centro sportivo depositata in Comune è corredata di 800 firme, di cui
solo il 40 per cento sono di residenti, le altre appartengono a persone che abitano altrove: noi
come amministrazione dobbiamo fare gli interessi di 33 mila cittadini di San Donato». L’assessore
con delega allo sport Matteo Sargenti replica così al documento protocollato nei giorni scorsi,
senza simboli politici, nato da un’iniziativa del residente Alberto Arnoldi. In particolare nella raccolta
firme viene sollecitato un piano di rilancio della struttura, nonché una programmazione che assicuri
i minori disagi possibile agli utenti, in termini di chiusure degli impianti, a partire dalla piscina. Dal
fronte del municipio, l’assessore risponde: «Innanzitutto, volevo chiarire che a partire da
settembre il parco rimarrà aperto, alcuni campi da tennis saranno attivi, il palazzetto dello sport
resterà parzialmente funzionante e la piscina al coperto chiuderà dopo una stagione estiva nel
corso della quale rimarranno a disposizione le vasche all’aperto, in base ad una consuetudine che
non ha mai visto i due impianti natatori contemporaneamente in funzione». Con l’occasione, di
fronte alla nuova levata di scudi che si è alzata dalla minoranza, in particolare Pdl e lista civica
“Insieme per San Donato”, contro le strategie adottate dall’esecutivo in carica, Sargenti dal canto
proprio sottolinea: «La perdita di un milione e 250mila euro è una situazione ereditata dalla
precedente amministrazione, che peraltro sul centro sportivo non ha mai investito niente, tanto che
si è reso necessario un investimento di 300mila euro proprio per tenere aperti gli impianti e per
garantire la continuità delle offerte sportive». E conclude: «Le firme sono state raccolte con un
testo che presenta inesattezze rispetto alla realtà dei fatti e su 799 sottoscrizioni solo 320
appartengono a cittadini di San Donato: il nostro obiettivo, in attesa di presentare il piano di rilancio
del centro sportivo, deve assolutamente tenere conto dell’aspetto economico, salvaguardando per
quanto possibile la fruibilità, come è stato fatto per il parco». Certo, l’argomento resta al centro di
un serrato confronto che viene seguito passo per passo da atleti, corsisti, cittadini e associazioni
sportive del territorio. Il tutto in attesa che si alzi il sipario sul progetto che porterà l’attenzione sul
futuro del complesso. Giu. Cer.
4. Incontro pubblico in aula consiliare: sotto i riflettori il caso “club house”
Un incontro pubblico sul caso della “club house” è in programma per martedì 25 giugno, a partire
dalle ore 21, nell’aula consiliare del palazzo municipale. Le forze politiche di minoranza al
completo hanno infatti aderito all’organizzazione di un’assemblea pubblica sulla vicenda, che è
esplosa di recente a seguito di un “video-shock”, in cui gli assegnatari della struttura nei mesi
scorsi hanno denunciato pubblicamente le traversie dell’iter per l’apertura della stessa, che a
distanza di un anno non è ancora risolto per una serie di intoppi burocratici. Al centro
dell’attenzione torna così il complicato susseguirsi di passaggi per la concessione dell’immobile di
proprietà dell’amministrazione comunale, collocato nella strategica posizione in prossimità del
Laghetto. Un luogo che in base alle intenzioni dell’ente, di cui si parla da anni, dovrebbe
4
trasformarsi in un punto di ristoro con la promozione contestuale di eventi di aggregazione, grazie
ad una sinergia con i privati. Ma qualcosa all’atto pratico non ha funzionato, sebbene ci sia una
determina riguardante l’assegnazione dell’immobile. Le forze di opposizione nei mesi scorsi
avevano avanzato la richiesta di un consiglio comunale aperto sull’argomento, ma i diretti
interessati lamentano che la seduta sulla questione non è mai stata convocata. Nel corso
dell’appuntamento in scaletta, oltre all’associazione assegnataria, parleranno «tutti i protagonisti
della vicenda».
 Fonte: Milano Today
1. WWF pensa ad un progetto per Tre Palle
Il progetto firmato dall'ingegnere Riccardo Mancioli, socio del sodalizio, è stato
consegnato al sindaco Checchi che valuterà la proposta
Un nuovo ingresso, dotato di uno spazio accattivante fornito di giochi per bambini ed elementi di
aggregazione, situato tra via De Gasperi e il Tre Palle che diventerà cosi un nuovo punto
d’interesse per la città, e la valorizzazione di alberi e fontanile, in una zona in cui da tempo di
prevede la progettazione di un parco intercomunale San Giuliano e San Donato.
Il documento pensato da socio di WWF Sud Milano, Riccardo Mancioli è stato consegnato al
sindaco Andrea Checchi. In futuro potrà quindi aprirsi un dialogo volto alla concretizzazione di
alcuni spunti. Il progetto per ora si limita ad immagine una porta che, secondo i soci WWF, sarà
pensata nell’area asfaltata situata su via De Gasperi, nei pressi della scuola di via Agadir.
2. Centro Metanopoli, prosegue il dibattito
L'assessore allo sport, Sargenti interviene sulla petizione della lista civica
Sargenti, attuale assessore allo sport del comune di San Donato, è chiamato in prima persona a
difendere la scelta dell’amministrazione in merito alla struttura sportiva e ricreativa sandonatese
prossima alla chiusura per una ristrutturazione profonda. Da parte del territorio si sono subito alzati
gli scudi attraverso una petizione della lista civica “Insieme per San Donato” che ha fin da subito
gridato al successo date le alte adesioni da parte della cittadinanza. Oggi l’assessore in carica fa
sapere che di 800 firme raccolte e depositate per la petizione solo il 40 per cento dei firmatari è
cittadino di San Donato. Il rappresentante istituzionale coglie cosi l’occasione per richiamare
l’interesse dell’amministrativo a lavorare per il bene dei 33mila cittadini del comune e non per una
parte irrisoria proveniente da comuni limitrofi. Sargenti segnala inoltre che le firme sono state
raccolte con un testo che presenta inesattezze rispetto alla realtà dei fatti. L’argomento resta al
centro di un serrato confronto che viene seguito costantemente da atleti, cittadini e associazioni
sportive del territorio.
3. Caso “Club House”, un incontro pubblico
Un momento di incontro e riflessione in aula consiliare circa il caso "Club House"
Un appuntamento pubblico in programma per martedì 25 giugno alle ore 21.00 presso l’aula
consiliare del palazzo municipale, sarà occasione per entrare nel dettaglio del caso “Club House”.
Le forze politiche di minoranza al completo hanno infatti aderito all’organizzazione di un’assemblea
pubblica sulla vicenda che è esplosa di recente a seguito di un video-shock, in cui gli assegnatari
della struttura denunciavano pubblicamente le traversie dell’iter per l’apertura della stessa, che a
distanza di un anno non era ancora risolto per una serie di intoppi burocratici. Al centro
dell’attenzione è così tornato il complicato susseguirsi di passaggi per la concessione dell’immobile
di proprietà dell’amministrazione comunale. All’incontro prenderanno parte tutti i protagonisti della
vicenda, inclusa l’associazione assegnataria.
Mercoledì 19 giugno
 Fonte: IL CITTADINO
1. AMMINISTRATORI DI CONDOMINIO - L’assessore “bacchetta” gli operatori: «In
pochi rispondono ai nostri inviti»
Un invito dal Comune (nella foto il municipio) agli amministratori condominiali della città, che sino
ad ora hanno dato segni di poca partecipazione. «Su 120 professionisti - lamenta l’assessore
all’ecologia Andrea Battocchio - che vengono avvisati con lettera recapitata individualmente in
occasione di ciascun incontro organizzato in municipio, la partecipazione alle riunioni non supera il
20 per cento, a volte sono anche meno». L’assessore fa presente che alla riunione organizzata
sulla sicurezza, in cui è stato annunciato un possibile coordinamento tra le telecamere private e la
5
centrale operativa del comando della polizia locale, in totale sono state contate 12 presenze.
Mentre oltre una ventina hanno preso parte all’evento sul risparmio energetico, in cui è stato
illustrato peraltro un progetto di consulenze gratuite previste nel piano della Provincia di Milano.
Insomma, il tentativo di aprire un confronto con gli amministratori condominiali messo in atto
dall’esecutivo di centrosinistra sino ad ora non ha prodotto i risultati sperati. Resta comunque
l’intenzione di lanciare nuovi inviti anche perché, ricorda l’esponente dell’esecutivo, i temi in cui
sarebbe utile una sinergia tra complessi privati e Comune sono numerosi. «Ad esempio per quanto
riguarda la sicurezza - ricorda l’assessore -, l’iniziativa delle telecamere fa leva proprio sulla rete
fatta da commercianti e complessi condominiali, si aggiungono però anche altre iniziative in cui è
opportuno un coordinamento».
2. EMERGENZA - Tunnel della stazione sotto assedio: i pendolari dell’Eni alzano la
voce - RISOLTO IL PROBLEMA PULIZIA CON L’AMSA, RESTA QUELLO DELLA
SICUREZZA
«I tossicodipendenti assumono la droga di fronte ai lavoratori che all’uscita dagli uffici attraversano
il sottopasso per prendere il treno». Scene che, lamentano i pendolari, presso la stazione all’ombra
del Quartiere Affari sono quasi all’ordine del giorno. Una situazione pesante, che viene denunciata
pubblicamente dalla delegata Cgil di Eni, Chiara Maragliulo, la quale, dopo le lamentele
avanzate di recente per quanto concerne la pulizia, sottolinea anche un altro sentito disagio da
parte di chi il percorso-casa lavoro lo percorre a bordo dei convogli. Un servizio che è diventato
fondamentale per gli impiegati provenienti dal Lodigiano e in generale dai comuni a sud, rispetto al
quale viene però sollecitata attenzione. «Ricevo numerose segnalazioni da parte dei colleghi -
spiega Maragliulo -: settimana scorsa sono anche intervenuti i carabinieri per la presenza di un
drogato che dava in escandescenza e nei giorni successivi devo dire che fortunatamente abbiamo
notato un presidio con alcune pattuglie delle forze dell’ordine». La rappresentante dei lavoratori,
aggiunge: «Dopo la nostra denuncia pubblica riguardo la pulizia, c’è stato un netto miglioramento
grazie all’interessamento dell’amministrazione comunale, ma anche per quanto concerne la
sicurezza stiamo tenendo la situazione monitorata e, se non notassimo cambiamenti,
organizzeremo un’iniziativa, che potrebbe tradursi in una raccolta firme, per dare visibilità al nostro
disagio». In passato l’allarme si era alzato per gli scippi a danno dei colletti bianchi, ma a questo
punto lo scenario sembra cambiato. Da alcuni mesi i frequentatori della struttura si trovano alle
prese con siringhe disseminate nella piazzetta che fronteggia l’ingresso al tunnel e con personaggi
che si fanno notare. Per alcuni tossicodipendenti, a sentire le testimonianze dei lavoratori, pare
che la stazione collocata a quattro passi dai palazzi di vetro e dalle sedi centrali di importanti
marchi, sia diventata un punto di incontro. Si parla di sbandati che si ritrovano nel corso della
giornata, a tutte le ore. Incuranti del viavai che si concentra nei momenti di punta arrivano ad
assumere le droghe di fronte agli impiegati. Alcuni vengono poi notati in stato di alterazione, come
è avvenuto settimana scorsa. Si aggiunge anche la presenza di nomadi, probabilmente provenienti
dall’accampamento di Cascina San Francesco, sebbene le lamentele dei diretti interessati siano
ben più concentrate sui consumatori di stupefacenti. Tra le novità in programma, l’assessore alla
sicurezza Andrea Battocchio annuncia: «Nell’ambito del piano telecamere finanziato da Eni, un
dispositivo verrà installato proprio sulla piazzetta di ingresso al sottopasso». L’assessore Simona
Rullo, dopo le prove dei giorni scorsi, conferma che una volta al mese Amsa effettuerà la pulizia
meccanizzata della sottopasso.
3. Anche in agosto- Al caffè Artea sarà un’estate a tutto karaoke
In un’estate in cui, complice anche la crisi, non sono previste “saracinesche selvagge”, pure nel
mese di agosto non mancherà qualche attrattiva per i sandonatesi che rimarranno in città. In
particolare, tra le offerte presenti nel Sudmilano legate all’intrattenimento, presso la libreria caffè
Artea proseguiranno le serate all’insegna del karaoke che si sono ormai conquistate un pubblico di
frequentatori assidui. In particolare, in base alla programmazione, sono previsti appuntamenti, che
si terranno alle 21, preceduti da un aperitivo musicale alle 19, che si terranno nei giorni di giovedì
1, 8 e 22 agosto. Anche dunque nel periodo in assoluto più gettonato per le partenze, il locale di
piazza Bobbio continuerà ad essere un punto di riferimento.
4. IN VIA TRIULZIANA - Si aprono nuovi scenari per la casa d’accoglienza
A distanza di oltre due anni dalla chiusura battenti della Casa di accoglienza di via Triulziana, la
giunta punta su nuovi scenari. Certo, il complesso di proprietà del Comune, composto da
appartamenti a disposizione delle emergenze abitative corredati da un luogo comune detto
6
“Circolino”, resterà a disposizione per far fronte in via temporanea alle situazioni più critiche. Ma la
squadra del sindaco Andrea Checchi darà avvio ad una procedura, con qualche novità rispetto a
quella imboccata dalla squadra di governo che l’ha preceduta. In particolare, l’ex giunta nel 2011
aveva invitato le associazioni che gestivano le singole unità abitative a trovare delle alternative per
i propri utenti. L’obiettivo era teso ad aprire nuove alleanze che garantissero anche la
ristrutturazione dell’edificio sempre destinato a progetti di carattere sociale. Dopodiché nel luglio
dello stesso anno è partita una verifica per valutare la presenza di manifestazioni di interesse, una
sorta di gara informale, a cui avevano aderito quattro realtà impegnate nel settore. Era decollato
così un lavoro di confronto con i nuovi interlocutori per mettere in piedi un progetto che puntasse
alla riapertura della struttura. Rispetto ai passi mossi dai predecessori, i vertici dell’ente hanno
recentemente dato mandato ai dirigenti di rivedere il piano. Innanzitutto. partendo da una
valutazione delle risorse economiche che dovranno essere investite. Non solo. Nella recente
delibera viene ricordato che le finalità dovranno rispondere agli impegni che si è assunto in
campagna elettorale l’attuale primo cittadino in carica. Insomma, dopo due anni di serrata, si sta
per aprire una nuova staffetta, che partirà proprio da una valutazione degli investimenti in una
pagina in cui per garantire la riqualificazione, occorreranno sinergie. Solo una volta individuati gli
obiettivi e gli eventuali soggetti gestori, l’immobile potrà tornare, dopo una serie di interventi, a
rivestire l’importante ruolo che ha ricoperto per anni. G. C.
 Fonte: Milano Today
1. Tossicodipendenti nel tunnel Torri Lombarde
Sbandati che assumono droghe davanti ai passanti e che stazionano per ore
La situazione diventa sempre più difficile con tossicodipendenti che assumono droghe davanti ai
passanti, per lo più lavoratori dell’Eni che transitano nel sottopassaggio per prendere il treno.
Scene che, lamentano i pendolari, presso la stazione nei pressi del Quartiere Affari sono quasi
all’ordine del giorno.
Una realtà denunciata a gran voce dalla delegata Cgil di Eni, Chiara Maragliulo, la quale, dopo le
lamentele avanzate di recente per quanto riguarda i livelli di pulizia, sottolinea che un altro
importante disagio riguarda i pendolari che ogni giorno percorrono quella strada per recarsi a
lavoro.
Per alcuni tossicodipendenti, stando alle testimonianze dei pendolari, la stazione a due passi dai
palazzi del quartiere Affari di San Donato, sia diventata un punto di incontro. Si parla di balordi che
si ritrovano nel corso della giornata, a tutte le ore. Incuranti del via vai di persone arrivano ad
assumere le droghe davanti agli impiegati.
L’assessore alla sicurezza Andrea Battocchio annuncia che nell’ambito del progetto telecamere
finanziato da Eni, verranno installati dispositivi anche nella piazzetta di accesso al sottopasso.
2. Gli operatori ignorano gli inviti del comune
L'amministrazione bacchetta gli operatori che non rispondono agli inviti per
discutere del territorio
Pochi giorni fa il comune ha inviato una convocazione rivolta agli amministratori di condominio per
discutere, presso la sede istituzionale, del progetto di sicurezza da realizzarsi unitamente a Eni.
Il piano firmato Eni consentirà di incrementare il controllo del suolo pubblico. La società installerà
infatti una serie di telecamere in concomitanza dei varchi di accesso alla città e finanzierà il
collegamento dei cavi tra la centrale operativa del comando di polizia locale e la stazione dei
carabinieri, cosi da creare una sinergia nella visione in tempo reale dei filmati.
Alla riunione organizzata per discutere del progetto e per avviare collaborazioni proficue, sono
state contate appena 12 presenze. Un risultato molto scarso se si conta che il progetto potrebbe
creare una sinergia efficace tra privati e Comune per la sicurezza del territorio
3. Nuovi progetti per la casa d’accoglienza
A distanza di oltre due anni dalla chiusura dei battenti della Casa di accoglienza di
Via Triulziana, la giunta punta su nuovi scenari
Mentre il complesso di proprietà del comune che ha risposto alle esigenze delle situazioni più
critiche continuerà ad operare, la squadra del sindaco Checchi darà avvio ad una procedura con
qualche novità rispetto a quanto avviato dalla precedente giunta.
7
Obiettivo fondamentale in questa fase sarà un’analisi attenta degli investimenti necessari per la
garantire la riqualificazione e una verifica delle sinergie possibili sul territorio per portare a nuova
luce l’immobile che ha ricoperto per molti anni un ruolo importante sul territorio.
 Fonte: Quindici

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7 dì 19 giugno 2013

  • 1. 1 PD “7 Dì”San Donato Milanese Rassegna stampa 19 giugno 2013 Pubblichiamo gli articoli usciti sulla stampa locale negli ultimi 3 giorni. Realizzato dal nostro gruppo di comunicazione, questo servizio bisettimanale di rassegna stampa vuole offrire ai visitatori del nostro sito la possibilità di aggiornarsi su quanto accade sul territorio sandonatese a livello politico, sociale, economico e sindacale. Buona lettura. Il PD di San Donato Milanese 17/ 19 giugno 2013 Estate, caldo e clima vacanziero non svuotano la nostra rassegna che continua a veicolare varie notizie sandonatesi di taglio politico, sociale e ambientale. Tra esse segnaliamo: 1. Piscina chiusa, Sargenti sulla petizione: «Su 800 firme, i residenti sono il 40%» L’assessore allo sport Sargenti replica così alla petizione sul centro sportivo, fa alcune precisazioni e coglie l’occasione per rispondere alla presa di posizione contro le strategie adottate dall’esecutivo in carica dal Pdl e dalla lista civica “Insieme per San Donato” sottolineando: «La perdita di un milione e 250mila euro è una situazione ereditata dalla precedente amministrazione, che peraltro sul centro sportivo non ha mai investito niente, tanto che si è reso necessario un investimento di 300mila euro proprio per tenere aperti gli impianti e per garantire la continuità delle offerte sportive». (Martedì- il cittadino – art. 3). 2. Ambiente - Nuovo ingresso al parco Tre Palle: il progetto Wwf arriva in Comune. Tra i punti di forza è prevista la valorizzazione di alberi e fontanili (Martedì- art- 1 de il cittadino e di Milano Today). 3. Emergenza - Tunnel della stazione sotto assedio: i pendolari dell’Eni alzano la voce - Risolto il problema pulizia con l’Amsa, resta quello della sicurezza. (Mercoledì- il Cittadino, art. 1 e Milano Today, art.1).
  • 2. 2 Lunedì 17 giugno  Fonte: IL CITTADINO  Dipendenti Eni senza cravatta per l’ambiente Lunedì 3 giugno ha preso il via a San Donato la settima edizione di ”Eni si toglie la cravatta”. Questa ormai tradizionale iniziativa promuove un uso più razionale dell’energia attraverso l’adozione di un abbigliamento più leggero e informale, ma pur sempre appropriato al luogo di lavoro. Evitando giacca e cravatta, se non per incontri fuori dall’azienda o con personale esterno, è possibile alzare di un grado la temperatura negli edifici riducendo le emissioni di monossido di carbonio (CO2). Durante l’edizione del 2012 sono state risparmiate 436000 chilowattora di energia elettrica e 229 tonnellate di emissioni di CO2. L’energia elettrica risparmiata durante i giorni dell’iniziativa corrisponde ai consumi elettrici per uso domestico di quasi 1700 persone nello stesso periodo (79 giorni). La quantità di CO2 risparmiata equivale a quella emessa durante quasi 800 viaggi andata e ritorno in aereo sulla tratta Roma-Parigi e a quella emessa da un’auto per compiere 1,6 milioni di chilometri. Quest’anno il risparmio economico ottenuto sarà utilizzato per realizzare un’iniziativa a beneficio delle persone di Eni.  Fonte: Milano Today  Dipendenti Eni senza cravatta per l’ambiente Nei giorni scorsi al via la settima edizione di "Eni si toglie la cravatta" L’iniziativa promuove un uso più razionale dell’energia attraverso un abbigliamento più leggero e informale, ma pur sempre appropriato al luogo di lavoro. Evitando giacca e cravatta, se non per riunioni o incontri importanti, è possibile alzare la temperatura interna di un grado riducendo le emissioni di monossido di carbonio. Durante l’edizione del 2012 sono state risparmiate 436000 chilowattora di energia elettrica e 229 tonnellate di emissioni di CO2. L’energia elettrica risparmiata durante l’iniziativa corrisponde ai consumi elettrici per uso domestico di quasi 1700 persone in 79 giorni. La quantità di CO2 risparmiata equivale a quella emessa durante quasi 800 viaggi andata e ritorno in aereo sulla tratta Roma Parigi e a quella emessa da un’auto per compiere 1,6 milioni di km. Martedì 18 giugno  Fonte: IL CITTADINO 1. AMBIENTE - Nuovo ingresso al parco Tre Palle: il progetto Wwf arriva in Comune TRA I PUNTI DI FORZA È PREVISTA LA VALORIZZAZIONE DI ALBERI E FONTANILI Una “porta del parco” tra via De Gasperi e il Tre Palle che sia un nuovo punto d’interesse per la città, e la valorizzazione di alberi e fontanile compresi nell’area su cui potrà, un giorno, sorgere il parco intercomunale tra San Giuliano e San Donato. A fine maggio, con il presidente Fulco Pratesi, si sono festeggiati in municipio i primi trent’anni di Wwf Sudmilano: un’occasione buona per affidare alle mani degli amministratori comunali un progetto appena redatto, firmato dal socio Riccardo Mancioli, ingegnere ambientale di professione. Il documento è stato consegnato, a sorpresa, al sindaco Andrea Checchi. In futuro potrà quindi aprirsi un dialogo volto alla concretizzazione di alcuni spunti. Tra gli aspetti evidenziati nel progetto, la realizzazione di un nuovo ingresso al Tre Palle. Una “porta” che, secondo i soci Wwf, andrebbe pensata nell’area asfaltata situata su via De Gasperi, nei pressi della scuola di via Agadir. L’accesso si configurerebbe come uno spazio accattivante fornito magari di giochi per bambini ed elementi di aggregazione. E per indirizzare la progettazione, la modalità consigliata dagli ambientalisti è quella del concorso di idee, con la cittadinanza chiamata a proporre la propria visione di uno spazio i cui punti di forza dovranno essere l’integrazione con il parco, la facilità alla fruizione da parte degli utenti cosiddetti «deboli» (anziani, bambini, portatori di handicap) e la capacità di coinvolgere le associazioni del territorio. Altro punto d’interesse degli spunti del sodalizio è l’area compresa tra la cava di San Giuliano e la via per Monticello, sul confine tra i due comuni. Il fontanile Testa della Visconta e il bosco sull’area dell’ex maneggio, in territorio sangiulianese, sono le aree da valorizzare (entrambe vengono costeggiate dalla pista ciclabile). Per quanto riguarda il primo, elemento di pregio di ingegneria idraulica medievale, spiega il presidente del Wwf sudmilanese Giorgio Bianchini che l’intervento consisterebbe, innanzitutto, in «pulizia del fondo e inserimento di tubi, in modo da permettere la comunicazione con la prima falda, per far sì che l’acqua torni a sgorgare». Altro gioiello della zona, che sarà per metà destinata ad edilizia residenziale, è senza dubbio il «bosco che si è costituito da solo, dopo l’abbandono della struttura. Sono cresciute
  • 3. 3 essenze autoctone, querce e altre specie tipiche della zona. Cinque anni fa è stato tagliato in prospettiva di realizzazione del centro natatorio. Adesso l’area si sta nuovamente naturalizzando. Vorremmo che almeno una parte rimanesse a bosco, anche per promuovere attività didattica». 2. LO STAFF DI TWENTY’Z RADIO IN CAMPO PER ANIMARE LA RASSEGNA ESTIVA SERALE L’animazione della rassegna estiva serale sarà nelle mani del giovane staff di Twenty’z Radio, che nel corso degli appuntamenti si troverà in piazza della Pieve insieme agli ospiti. Nel corso della manifestazione organizzata dall’amministrazione comunale in collaborazione con l’associazione Athena, in scaletta dal 21 al 30 giugno, i protagonisti dell’emittente in streaming saranno impegnati anche nella presentazione dei due appuntamenti live, previsti per lunedì 24 e mercoledì 26 a partire dalle 19. E in base ad una consolidata esperienza, gli speakers della scommessa nata da un’idea di Matteo Castelnuovo e Dario Boemia saranno una presenza fissa dei pre e del post serate. Non solo, dopo le iniziative metteranno a disposizione della cittadinanza i reportage audio video e le foto degli eventi, che il giorno successivo alle singole date si potranno già vedere sulle pagine del sito http://twentyzradio.myblog.it. Inoltre, domenica 23 giugno, a latere dell’esibizione delle band della scuola di rock della città, intorno alle 17 si terrà l’esibizione di uno dei writers più conosciuti del territorio che riprodurrà il nome della webradio su pannelli mobili che verranno poi usati nella prossima stagione come fondale delle trasmissioni. Domenica 30 giugno è prevista l’esposizione fotografica di Francesco Paleari, che porterà in campo alcuni dei suoi scatti per la proposta culturale di Twenty’z Radio. 3. Piscina chiusa, Sargenti sulla petizione: «Su 800 firme, i residenti sono il 40%» «La petizione spontanea sul centro sportivo depositata in Comune è corredata di 800 firme, di cui solo il 40 per cento sono di residenti, le altre appartengono a persone che abitano altrove: noi come amministrazione dobbiamo fare gli interessi di 33 mila cittadini di San Donato». L’assessore con delega allo sport Matteo Sargenti replica così al documento protocollato nei giorni scorsi, senza simboli politici, nato da un’iniziativa del residente Alberto Arnoldi. In particolare nella raccolta firme viene sollecitato un piano di rilancio della struttura, nonché una programmazione che assicuri i minori disagi possibile agli utenti, in termini di chiusure degli impianti, a partire dalla piscina. Dal fronte del municipio, l’assessore risponde: «Innanzitutto, volevo chiarire che a partire da settembre il parco rimarrà aperto, alcuni campi da tennis saranno attivi, il palazzetto dello sport resterà parzialmente funzionante e la piscina al coperto chiuderà dopo una stagione estiva nel corso della quale rimarranno a disposizione le vasche all’aperto, in base ad una consuetudine che non ha mai visto i due impianti natatori contemporaneamente in funzione». Con l’occasione, di fronte alla nuova levata di scudi che si è alzata dalla minoranza, in particolare Pdl e lista civica “Insieme per San Donato”, contro le strategie adottate dall’esecutivo in carica, Sargenti dal canto proprio sottolinea: «La perdita di un milione e 250mila euro è una situazione ereditata dalla precedente amministrazione, che peraltro sul centro sportivo non ha mai investito niente, tanto che si è reso necessario un investimento di 300mila euro proprio per tenere aperti gli impianti e per garantire la continuità delle offerte sportive». E conclude: «Le firme sono state raccolte con un testo che presenta inesattezze rispetto alla realtà dei fatti e su 799 sottoscrizioni solo 320 appartengono a cittadini di San Donato: il nostro obiettivo, in attesa di presentare il piano di rilancio del centro sportivo, deve assolutamente tenere conto dell’aspetto economico, salvaguardando per quanto possibile la fruibilità, come è stato fatto per il parco». Certo, l’argomento resta al centro di un serrato confronto che viene seguito passo per passo da atleti, corsisti, cittadini e associazioni sportive del territorio. Il tutto in attesa che si alzi il sipario sul progetto che porterà l’attenzione sul futuro del complesso. Giu. Cer. 4. Incontro pubblico in aula consiliare: sotto i riflettori il caso “club house” Un incontro pubblico sul caso della “club house” è in programma per martedì 25 giugno, a partire dalle ore 21, nell’aula consiliare del palazzo municipale. Le forze politiche di minoranza al completo hanno infatti aderito all’organizzazione di un’assemblea pubblica sulla vicenda, che è esplosa di recente a seguito di un “video-shock”, in cui gli assegnatari della struttura nei mesi scorsi hanno denunciato pubblicamente le traversie dell’iter per l’apertura della stessa, che a distanza di un anno non è ancora risolto per una serie di intoppi burocratici. Al centro dell’attenzione torna così il complicato susseguirsi di passaggi per la concessione dell’immobile di proprietà dell’amministrazione comunale, collocato nella strategica posizione in prossimità del Laghetto. Un luogo che in base alle intenzioni dell’ente, di cui si parla da anni, dovrebbe
  • 4. 4 trasformarsi in un punto di ristoro con la promozione contestuale di eventi di aggregazione, grazie ad una sinergia con i privati. Ma qualcosa all’atto pratico non ha funzionato, sebbene ci sia una determina riguardante l’assegnazione dell’immobile. Le forze di opposizione nei mesi scorsi avevano avanzato la richiesta di un consiglio comunale aperto sull’argomento, ma i diretti interessati lamentano che la seduta sulla questione non è mai stata convocata. Nel corso dell’appuntamento in scaletta, oltre all’associazione assegnataria, parleranno «tutti i protagonisti della vicenda».  Fonte: Milano Today 1. WWF pensa ad un progetto per Tre Palle Il progetto firmato dall'ingegnere Riccardo Mancioli, socio del sodalizio, è stato consegnato al sindaco Checchi che valuterà la proposta Un nuovo ingresso, dotato di uno spazio accattivante fornito di giochi per bambini ed elementi di aggregazione, situato tra via De Gasperi e il Tre Palle che diventerà cosi un nuovo punto d’interesse per la città, e la valorizzazione di alberi e fontanile, in una zona in cui da tempo di prevede la progettazione di un parco intercomunale San Giuliano e San Donato. Il documento pensato da socio di WWF Sud Milano, Riccardo Mancioli è stato consegnato al sindaco Andrea Checchi. In futuro potrà quindi aprirsi un dialogo volto alla concretizzazione di alcuni spunti. Il progetto per ora si limita ad immagine una porta che, secondo i soci WWF, sarà pensata nell’area asfaltata situata su via De Gasperi, nei pressi della scuola di via Agadir. 2. Centro Metanopoli, prosegue il dibattito L'assessore allo sport, Sargenti interviene sulla petizione della lista civica Sargenti, attuale assessore allo sport del comune di San Donato, è chiamato in prima persona a difendere la scelta dell’amministrazione in merito alla struttura sportiva e ricreativa sandonatese prossima alla chiusura per una ristrutturazione profonda. Da parte del territorio si sono subito alzati gli scudi attraverso una petizione della lista civica “Insieme per San Donato” che ha fin da subito gridato al successo date le alte adesioni da parte della cittadinanza. Oggi l’assessore in carica fa sapere che di 800 firme raccolte e depositate per la petizione solo il 40 per cento dei firmatari è cittadino di San Donato. Il rappresentante istituzionale coglie cosi l’occasione per richiamare l’interesse dell’amministrativo a lavorare per il bene dei 33mila cittadini del comune e non per una parte irrisoria proveniente da comuni limitrofi. Sargenti segnala inoltre che le firme sono state raccolte con un testo che presenta inesattezze rispetto alla realtà dei fatti. L’argomento resta al centro di un serrato confronto che viene seguito costantemente da atleti, cittadini e associazioni sportive del territorio. 3. Caso “Club House”, un incontro pubblico Un momento di incontro e riflessione in aula consiliare circa il caso "Club House" Un appuntamento pubblico in programma per martedì 25 giugno alle ore 21.00 presso l’aula consiliare del palazzo municipale, sarà occasione per entrare nel dettaglio del caso “Club House”. Le forze politiche di minoranza al completo hanno infatti aderito all’organizzazione di un’assemblea pubblica sulla vicenda che è esplosa di recente a seguito di un video-shock, in cui gli assegnatari della struttura denunciavano pubblicamente le traversie dell’iter per l’apertura della stessa, che a distanza di un anno non era ancora risolto per una serie di intoppi burocratici. Al centro dell’attenzione è così tornato il complicato susseguirsi di passaggi per la concessione dell’immobile di proprietà dell’amministrazione comunale. All’incontro prenderanno parte tutti i protagonisti della vicenda, inclusa l’associazione assegnataria. Mercoledì 19 giugno  Fonte: IL CITTADINO 1. AMMINISTRATORI DI CONDOMINIO - L’assessore “bacchetta” gli operatori: «In pochi rispondono ai nostri inviti» Un invito dal Comune (nella foto il municipio) agli amministratori condominiali della città, che sino ad ora hanno dato segni di poca partecipazione. «Su 120 professionisti - lamenta l’assessore all’ecologia Andrea Battocchio - che vengono avvisati con lettera recapitata individualmente in occasione di ciascun incontro organizzato in municipio, la partecipazione alle riunioni non supera il 20 per cento, a volte sono anche meno». L’assessore fa presente che alla riunione organizzata sulla sicurezza, in cui è stato annunciato un possibile coordinamento tra le telecamere private e la
  • 5. 5 centrale operativa del comando della polizia locale, in totale sono state contate 12 presenze. Mentre oltre una ventina hanno preso parte all’evento sul risparmio energetico, in cui è stato illustrato peraltro un progetto di consulenze gratuite previste nel piano della Provincia di Milano. Insomma, il tentativo di aprire un confronto con gli amministratori condominiali messo in atto dall’esecutivo di centrosinistra sino ad ora non ha prodotto i risultati sperati. Resta comunque l’intenzione di lanciare nuovi inviti anche perché, ricorda l’esponente dell’esecutivo, i temi in cui sarebbe utile una sinergia tra complessi privati e Comune sono numerosi. «Ad esempio per quanto riguarda la sicurezza - ricorda l’assessore -, l’iniziativa delle telecamere fa leva proprio sulla rete fatta da commercianti e complessi condominiali, si aggiungono però anche altre iniziative in cui è opportuno un coordinamento». 2. EMERGENZA - Tunnel della stazione sotto assedio: i pendolari dell’Eni alzano la voce - RISOLTO IL PROBLEMA PULIZIA CON L’AMSA, RESTA QUELLO DELLA SICUREZZA «I tossicodipendenti assumono la droga di fronte ai lavoratori che all’uscita dagli uffici attraversano il sottopasso per prendere il treno». Scene che, lamentano i pendolari, presso la stazione all’ombra del Quartiere Affari sono quasi all’ordine del giorno. Una situazione pesante, che viene denunciata pubblicamente dalla delegata Cgil di Eni, Chiara Maragliulo, la quale, dopo le lamentele avanzate di recente per quanto concerne la pulizia, sottolinea anche un altro sentito disagio da parte di chi il percorso-casa lavoro lo percorre a bordo dei convogli. Un servizio che è diventato fondamentale per gli impiegati provenienti dal Lodigiano e in generale dai comuni a sud, rispetto al quale viene però sollecitata attenzione. «Ricevo numerose segnalazioni da parte dei colleghi - spiega Maragliulo -: settimana scorsa sono anche intervenuti i carabinieri per la presenza di un drogato che dava in escandescenza e nei giorni successivi devo dire che fortunatamente abbiamo notato un presidio con alcune pattuglie delle forze dell’ordine». La rappresentante dei lavoratori, aggiunge: «Dopo la nostra denuncia pubblica riguardo la pulizia, c’è stato un netto miglioramento grazie all’interessamento dell’amministrazione comunale, ma anche per quanto concerne la sicurezza stiamo tenendo la situazione monitorata e, se non notassimo cambiamenti, organizzeremo un’iniziativa, che potrebbe tradursi in una raccolta firme, per dare visibilità al nostro disagio». In passato l’allarme si era alzato per gli scippi a danno dei colletti bianchi, ma a questo punto lo scenario sembra cambiato. Da alcuni mesi i frequentatori della struttura si trovano alle prese con siringhe disseminate nella piazzetta che fronteggia l’ingresso al tunnel e con personaggi che si fanno notare. Per alcuni tossicodipendenti, a sentire le testimonianze dei lavoratori, pare che la stazione collocata a quattro passi dai palazzi di vetro e dalle sedi centrali di importanti marchi, sia diventata un punto di incontro. Si parla di sbandati che si ritrovano nel corso della giornata, a tutte le ore. Incuranti del viavai che si concentra nei momenti di punta arrivano ad assumere le droghe di fronte agli impiegati. Alcuni vengono poi notati in stato di alterazione, come è avvenuto settimana scorsa. Si aggiunge anche la presenza di nomadi, probabilmente provenienti dall’accampamento di Cascina San Francesco, sebbene le lamentele dei diretti interessati siano ben più concentrate sui consumatori di stupefacenti. Tra le novità in programma, l’assessore alla sicurezza Andrea Battocchio annuncia: «Nell’ambito del piano telecamere finanziato da Eni, un dispositivo verrà installato proprio sulla piazzetta di ingresso al sottopasso». L’assessore Simona Rullo, dopo le prove dei giorni scorsi, conferma che una volta al mese Amsa effettuerà la pulizia meccanizzata della sottopasso. 3. Anche in agosto- Al caffè Artea sarà un’estate a tutto karaoke In un’estate in cui, complice anche la crisi, non sono previste “saracinesche selvagge”, pure nel mese di agosto non mancherà qualche attrattiva per i sandonatesi che rimarranno in città. In particolare, tra le offerte presenti nel Sudmilano legate all’intrattenimento, presso la libreria caffè Artea proseguiranno le serate all’insegna del karaoke che si sono ormai conquistate un pubblico di frequentatori assidui. In particolare, in base alla programmazione, sono previsti appuntamenti, che si terranno alle 21, preceduti da un aperitivo musicale alle 19, che si terranno nei giorni di giovedì 1, 8 e 22 agosto. Anche dunque nel periodo in assoluto più gettonato per le partenze, il locale di piazza Bobbio continuerà ad essere un punto di riferimento. 4. IN VIA TRIULZIANA - Si aprono nuovi scenari per la casa d’accoglienza A distanza di oltre due anni dalla chiusura battenti della Casa di accoglienza di via Triulziana, la giunta punta su nuovi scenari. Certo, il complesso di proprietà del Comune, composto da appartamenti a disposizione delle emergenze abitative corredati da un luogo comune detto
  • 6. 6 “Circolino”, resterà a disposizione per far fronte in via temporanea alle situazioni più critiche. Ma la squadra del sindaco Andrea Checchi darà avvio ad una procedura, con qualche novità rispetto a quella imboccata dalla squadra di governo che l’ha preceduta. In particolare, l’ex giunta nel 2011 aveva invitato le associazioni che gestivano le singole unità abitative a trovare delle alternative per i propri utenti. L’obiettivo era teso ad aprire nuove alleanze che garantissero anche la ristrutturazione dell’edificio sempre destinato a progetti di carattere sociale. Dopodiché nel luglio dello stesso anno è partita una verifica per valutare la presenza di manifestazioni di interesse, una sorta di gara informale, a cui avevano aderito quattro realtà impegnate nel settore. Era decollato così un lavoro di confronto con i nuovi interlocutori per mettere in piedi un progetto che puntasse alla riapertura della struttura. Rispetto ai passi mossi dai predecessori, i vertici dell’ente hanno recentemente dato mandato ai dirigenti di rivedere il piano. Innanzitutto. partendo da una valutazione delle risorse economiche che dovranno essere investite. Non solo. Nella recente delibera viene ricordato che le finalità dovranno rispondere agli impegni che si è assunto in campagna elettorale l’attuale primo cittadino in carica. Insomma, dopo due anni di serrata, si sta per aprire una nuova staffetta, che partirà proprio da una valutazione degli investimenti in una pagina in cui per garantire la riqualificazione, occorreranno sinergie. Solo una volta individuati gli obiettivi e gli eventuali soggetti gestori, l’immobile potrà tornare, dopo una serie di interventi, a rivestire l’importante ruolo che ha ricoperto per anni. G. C.  Fonte: Milano Today 1. Tossicodipendenti nel tunnel Torri Lombarde Sbandati che assumono droghe davanti ai passanti e che stazionano per ore La situazione diventa sempre più difficile con tossicodipendenti che assumono droghe davanti ai passanti, per lo più lavoratori dell’Eni che transitano nel sottopassaggio per prendere il treno. Scene che, lamentano i pendolari, presso la stazione nei pressi del Quartiere Affari sono quasi all’ordine del giorno. Una realtà denunciata a gran voce dalla delegata Cgil di Eni, Chiara Maragliulo, la quale, dopo le lamentele avanzate di recente per quanto riguarda i livelli di pulizia, sottolinea che un altro importante disagio riguarda i pendolari che ogni giorno percorrono quella strada per recarsi a lavoro. Per alcuni tossicodipendenti, stando alle testimonianze dei pendolari, la stazione a due passi dai palazzi del quartiere Affari di San Donato, sia diventata un punto di incontro. Si parla di balordi che si ritrovano nel corso della giornata, a tutte le ore. Incuranti del via vai di persone arrivano ad assumere le droghe davanti agli impiegati. L’assessore alla sicurezza Andrea Battocchio annuncia che nell’ambito del progetto telecamere finanziato da Eni, verranno installati dispositivi anche nella piazzetta di accesso al sottopasso. 2. Gli operatori ignorano gli inviti del comune L'amministrazione bacchetta gli operatori che non rispondono agli inviti per discutere del territorio Pochi giorni fa il comune ha inviato una convocazione rivolta agli amministratori di condominio per discutere, presso la sede istituzionale, del progetto di sicurezza da realizzarsi unitamente a Eni. Il piano firmato Eni consentirà di incrementare il controllo del suolo pubblico. La società installerà infatti una serie di telecamere in concomitanza dei varchi di accesso alla città e finanzierà il collegamento dei cavi tra la centrale operativa del comando di polizia locale e la stazione dei carabinieri, cosi da creare una sinergia nella visione in tempo reale dei filmati. Alla riunione organizzata per discutere del progetto e per avviare collaborazioni proficue, sono state contate appena 12 presenze. Un risultato molto scarso se si conta che il progetto potrebbe creare una sinergia efficace tra privati e Comune per la sicurezza del territorio 3. Nuovi progetti per la casa d’accoglienza A distanza di oltre due anni dalla chiusura dei battenti della Casa di accoglienza di Via Triulziana, la giunta punta su nuovi scenari Mentre il complesso di proprietà del comune che ha risposto alle esigenze delle situazioni più critiche continuerà ad operare, la squadra del sindaco Checchi darà avvio ad una procedura con qualche novità rispetto a quanto avviato dalla precedente giunta.
  • 7. 7 Obiettivo fondamentale in questa fase sarà un’analisi attenta degli investimenti necessari per la garantire la riqualificazione e una verifica delle sinergie possibili sul territorio per portare a nuova luce l’immobile che ha ricoperto per molti anni un ruolo importante sul territorio.  Fonte: Quindici