AimSafe - Meet'on'air - 11 maggio 2021Fabio Rosito
Le slide utilizzate durante l'evento dell'11 maggio 2021 dedicato all'ergonomia. All'interno le domande e le risposte poste dai partecipanti e alle quali abbiamo dato risposta anche grazie alla collaborazione di tutti i partecipanti
Ergonomia dei posti di lavoro e sistemi che consentono di trainare, spingere e movimentare manualmente carichi nel rispetto del D.Lgs. 81/08 e a salvaguardia del benessere degli operatori
Congress presentation in Milan SICVE 2009: ENDOLEAK TYPE II PREVENTION
Presentazione al congresso di MIlano SICVE 2009: PREVENZIONE ENDOLEAK DI TIPO II
(Chirurgia Vascolare-ULSS 15 Alta Padovana)
(Vascular Surgery -ULSS 15 Alta Padovana)
AimSafe - Meet'on'air - 11 maggio 2021Fabio Rosito
Le slide utilizzate durante l'evento dell'11 maggio 2021 dedicato all'ergonomia. All'interno le domande e le risposte poste dai partecipanti e alle quali abbiamo dato risposta anche grazie alla collaborazione di tutti i partecipanti
Ergonomia dei posti di lavoro e sistemi che consentono di trainare, spingere e movimentare manualmente carichi nel rispetto del D.Lgs. 81/08 e a salvaguardia del benessere degli operatori
Congress presentation in Milan SICVE 2009: ENDOLEAK TYPE II PREVENTION
Presentazione al congresso di MIlano SICVE 2009: PREVENZIONE ENDOLEAK DI TIPO II
(Chirurgia Vascolare-ULSS 15 Alta Padovana)
(Vascular Surgery -ULSS 15 Alta Padovana)
New design approach on rockfall Embankment Thomas Frenez
La costruzione di rilevati paramassi in terra rinforzata sta diventando una soluzione comune per la protezione dal fenomeno della caduta massi. Questo tipo di strutture risulta infatti veloce e semplice da realizzare, e ha un impatto ambientale ridotto grazie al veloce attecchimento della vegetazione dopo la costruzione. Nonostante la semplicità di costruzione, il comportamento dinamico di tali strutture in risposta all’impatto di blocchi in roccia risulta complesso da modellare; nel corso degli anni sono stati proposti ed utilizzati numerosi modelli di calcolo, basati su concetti afferenti la balistica, sul principio dell’urto anelastico o su formulazioni geotecniche di tipo empirico. Alla luce delle richieste della nuova normativa italiana, gli autori si propongono di mostrare un caso di applicazione di un nuovo modello di calcolo (Carotti et al., 2003; di Prisco C. e Vecchiotti M., 2004) alla progettazione di un rilevato paramassi nel Comune di Ala (TN), finanziato dalla Provincia Autonoma di Trento. Lo strumento è in grado di valutare non solo la profondità di penetrazione del blocco all’interno del rilevato, ma anche gli effetti di una possibile attivazione di un meccanismo di rottura più ampio all’interno dello stesso.
1. 1
PROSPETTIVE DI
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
DA MOVIMENTAZIONE
MANUALE DI CARICHI
Battevi Natale – Marco Cerbai
2010
QUAL È IL CONTESTO DELLA
MOVIMENTAZIONE
MANUALE DEI CARICHI
2. 2
NIOSH 1997 National Institute of OccupationalSafety and Health
( dati confermati dallaNationalAccademy 2001)
Relazione causale fra danno al
rachide lombare e fattore di rischio
• Prevalenza di ernia life-time 1-3% nei paesi
occidentali
• Tassi di intervento 1999-2001 in Italia: medio
5,09, Lombardia 6,87, Calabria 2,52 (per
10.000)
Piano Nazionale Linee Guida
www.pnlg.it
95% a livello di
L4-L5 e L5-S1
95% a livello di
L4-L5 e L5-S1
2:1 tra maschi e
femmine
2:1 tra maschi e
femmine
3. 3
VIDEOTERMINALISTI
MASCHI (1125) 2,3%
FEMMINE (897) 3,0%
Totale (2022) 2,6%
I NOSTRI NUMERI
MURATORI
MASCHI (1431) 6,50%
INFERMIERI REPARTI
OSPEDALIERI
MASCHI (391) 7%
FEMMINE (1639) 7%
TOTALI (2030) 7%
6. 6
http://www.eurofound.europa.eu/surveys/smt/ewcs/ewcs2010_04_09.htm
15 – 24 %
25 – 34 %
35 – 44 %
45 – 54 %
29,5 %
Stima dei lavoratori
esposti– Italia
6.195.000
L’attività prevede il trasporto o la movimentazione di
oggetti pesanti?
Almeno per un quarto del tempo ( Survey 2010)
L’attività prevede il trasporto o la movimentazione di
oggetti pesanti?
Almeno per un quarto del tempo ( Survey 2010)
7. 7
Fit for Work? Musculoskeletal Disorders in the
European Workforce (9/2009)
Una forza lavoro sana significa una sana economia.
Misure per migliorare la produttività, degli investimenti
in competenze, tecnologia e innovazione e la
deregulation del mercato del lavoro, non tengono conto
di uno degli ostacoli più gravi alla crescente prosperità:
lo scarso stato di salute della forza lavoro.
Fit for Work? Musculoskeletal Disorders in the
European Workforce (9/2009)
……la forza lavoro europea non è sana abbastanza
…..per garantire che l'Europa possa competere con gli
USA e la Cina.
……si stima che fino al 2% del PIL Europeo sia
determinato dai costi diretti dei disturbi e delle
patologie muscoloscheletriche.
……il lavoro può essere la causa, il fattore peggiorativo
o la cura dei disturbi muscoloscheletrici
Fit for Work? Musculoskeletal Disorders in the
European Workforce (9/2009): RACCOMANDAZIONI
• Disporre di dati migliore sulle MSD (prevalenza,
incidenza e costi)
• Implementare strategie per massimizzare la
reintegrazione dei lavoratori e il reinserimento
rapido dopo episodi di MDS
• Promuovere e rafforzare la normativa per
migliorare i posti di lavoro
8. 8
Circa 11.000 sono patologie
degenerative del rachide
lombare
MALATTIE PROFESSIONALI IN EUROPA
METODI DI
VALUTAZIONE DEL
RISCHIO DA MMC
METODI DI
VALUTAZIONE DEL
RISCHIO DA MMC
9. 9
TEST DIFORZAMUSCOLARE
• Scarsa specificità e uso dicriteripoco validati;
• specificità e criteri validati solo per procedura propostada Chaffin
(job strenght rating);
• applicabilità condizionatada specifiche attrezzature di
laboratorio;
TEST DI FORZA MUSCOLARE
METODI PSICOFISICI
Basati sulla scelta del peso massimo sollevabile, con ritmo
predeterminato, senza produrre sensazioni di fatica
I valori di riferimento vengono forniti per i diversi percentili
della popolazione in funzione di :
Sesso
tipo di dislocazione
dimensione del peso
frequenza di trasferimento
altezza punto di applicazione della forza (T/S)
• E’ basato sulla capacita aerobica basale (consumo di
ossigeno e frequenza cardiaca)
• E’ stato fissato un limite pari a 9,5 Kcal/min ridotto
in rapporto alla durata e all’altezza del prelievo del
carico
METODI FISIOLOGICO
10. 10
ANALISI BIOMECCANICA
affidata a modelli matematici basati sul principio
dell’equilibrio delle forze in un sistema di leve;
consente la quantificazione dei carichi articolari e delle
tensioni delle strutture molli periarticolari;
stabiliti valori limite di forze compressive sui dischi
lombari in base a criteri anatomo-fisiologici ed
epidemiologici.:
LIMITE MASSIMO 650 kg
LIMITE D’AZIONE 350 kg
Movimentazione manuale di carichi
Carico approx. sul disco L3~L4 in un soggetto di 70 kg in
differenti posture, movimenti
Supino 30 kg
Eretto 70 kg
Seduto eretto senza supporto 100 kg
Cammina 85 kg
Ruota 90 kg
Inclina il tronco 95 kg
Tossisce 100 kg
Piange 120 kg
Tronco flesso (20°) 120 kg
Tronco flesso (20°) con 10 kg in mano 185 kg
Solleva 20 kg, schiena dritta, ginocchi flessi 210 kg
Solleva 20 kg, schiena flessa, ginocchi dritti 340 kg
11. 11
LA
MOVIMENTAZIONE
MANUALE DEI
CARICHI
Il quadro normativo
e i limiti di peso
MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
ART. 167 campo di applicazione
ART. 168 obblighi del datore di lavoro
ART. 169 Informazione, formazione e
addestramento
ALL. XXXIII elementi di riferimento
(per la valutazione del rischio)
D.LGS. 81/2008 - TITOLO VI
Le norme del presente titolo si applicano alle
attività lavorative di movimentazione manuale
dei carichi che comportano per i lavoratori
rischi di patologie
DA SOVRACCARICO BIOMECCANICO,
in particolare dorso-lombari.
D.L.GS N. 81 DEL 09 APRILE 2008
ART. 167 CAMPO DI APPLICAZIONE
12. 12
a) ORGANIZZA I POSTI DI LAVORO in modo che detta movimentazione
assicuri condizioni di sicurezza e salute;
b) VALUTA, SE POSSIBILE ANCHE IN FASE DI PROGETTAZIONE, le condizioni di
sicurezza e di salute connesse al lavoro in questione tenendo conto dell'
ALLEGATO XXXIII;
c) EVITA O RIDUCE I RISCHI, particolarmente di patologie dorso-
lombari, adottando le misure adeguate, tenendo conto in particolare:
- dei fattori individuali di rischio
- delle caratteristiche dell'ambiente di lavoro
- delle esigenze che tale attività comporta
- in base all' ALLEGATO XXXIII;
d) SOTTOPONE I LAVORATORI ALLA SORVEGLIANZA SANITARIA di
cui all'articolo 41, sulla base della valutazione del rischio e dei fattori
individuali di rischio di cui all’ ALLEGATO XXXIII.
Art. 168 – Obblighi del Datore di Lavoro
D.L.GS N. 81/08 T.U.
COMMA 3
NORME TECNICHE
3. LE NORME TECNICHE
costituiscono criteri di riferimento
per le finalità del presente articolo e
dell'allegato XXXIII, ove applicabili. Negli altri
casi si può fare riferimento alle buone prassi e
alle linee guida.
D.L.GS N. 81/08 T.U.
NORME ISO
(VOLONTARIE)
ISO 11228- 1: Ergonomics — Manual handling — Lifting and carrying
ISO 11228- 2: Ergonomics — Manual handling — Pushing and pulling
ISO 11228- 3: Ergonomics — Manual handling — Handling of low loads at high
frequency
NORME UNI EN
(COGENTI AI FINI DELLA “DIRETTIVA MACCHINE”)
UNI EN 1005-2 : Sicurezza del macchinario; Prestazione fisica umana : Movimentazione
manuale di macchinario e di parti componenti il macchinario
NORME TECNICHE DI RILIEVO PER LA
MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
Art. 168 – Obblighi del Datore di Lavoro
D.L.GS N. 81/08 T.U.
13. 13
ALLEGATO XXXIII
MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
La PREVENZIONE DELRISCHIO di patologie da
sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari,
connesse alle attività lavorative di movimentazione
manuale dei carichi
DOVRÀ CONSIDERARE, IN MODO INTEGRATO,
il complesso degli elementi di riferimento e dei fattori
individuali di rischio riportati nel presente allegato.
D.L.GS N. 81/08 T.U.
Il METODO NIOSH e
LA SUA EVOLUZIONE
NEL TEMPO
IL METODO NIOSH
PESO SOLLEVATO
PESO RACCOMANDATO
PESO MASSIMO SOLLEVABILE
IN CONDIZIONI IDEALI
Confronto fra:
LI=
14. 14
• Postura ideale per il sollevamento manuale
Postura eretta e simmetrica, mantenendo una
distanza orizzontale tra il baricentro dell'oggetto
movimentato e il baricentro dell'operatore a meno di
0,25 m, nonché l'altezza della presa a meno di 0,25 m
sopra l'altezza delle nocche.
Definizioni da ISO 11228-1
CALCOLO DEL PESO LIMITE RACCOMANDATO
FATTORE ALTEZZA
COSTANTE DI PESO
FATTORE DISLOCAZIONE
FATTORE ORIZZONTALE
FATTORE ASIMMETRIA
FATTORE FREQUENZA
FATTORE PRESA
Peso massimo raccomandato in
condizioni ottimali di sollevamento
Altezza da terra delle mani all’inizio
del sollevamento
Distanza verticale del peso tra inizio e
fine del sollevamento
Distanza massima del peso dal corpo
durante il sollevamento
Dislocazione angolare del peso rispetto al
piano sagittale del soggetto
Frequenza del sollevamento in atti al
Minuto e durata
Giudizio sulla presa del carico
X
= Peso Raccomandato (RWL)
X
X
X
X
X
COSTANTE DI PESO
(o Massa di Riferimento ISO/TR 12295)
ISO 11228-1
DIVERSAMENTE
GIOVANI
ADULTIGIOVANI
15. 15
TIPO DI COMPITOCON SOLLEVAMENTO MANUALEDI
CARICHI
INDICEDI
RISCHIO
ANNO
1. MONO TASK LI 1981
2. COMPOSITE TASK CLI 1993
3. VARIABLE TASK VLI 2009
EVOLUZIONE DEL METODO
NIOSH
1. MONO TASK è il compito
in cui vengono sollevati
carichidi un solo peso in
una sola variabile di area
rispettoall’inizio e alla fine
del sollevamento.
Lo stesso peso è sollevato dall’origine (stessa area)
alla destinazione (stessa area).
origine
100 cm
10,5 kg
destinatione
20 cm
10,5 kg
MONOTASK = COMPITO
SEMPLICE
NIOSH 1981 :Relazione tra incidenza lombalgia acuta ed
esposizione a compressione sui dischi lombari
16. 16
NIOSH 1981: Valori medi e variazione delleforzedi compressione
che determinano fratture sull’unità disco-vertebra
20 cm
100 cm
150 cm
10,5 kg 10,5 kg
10,5 kg 10,5 kg
10,5 kg 10,5 kg
35 cm
Origine
10,5 kg
100 cm
2. COMPOSITE TASK quando oggetti di un solo peso vengono sollevati e
posizionati secondo differenti geometrie cioè in differenti aree di presa e di
deposito (differenti altezze degli scaffali, e/o differenti profondità con o senza
torsioni del tronco ecc.) Praticamente ogni geometria prende il nome di
SUBTASK.
COMPOSITE TASK: COMPITO FRAMMISTO
Destinazione
1993
PREVALENZA DELLE LOMBALGIE ACUTE PER CATEGORIA
DI INDICI DI SOLLEVAMENTO (LI)
Waters et al., 1999
17. 17
3. VARIABLE TASK quando oggetti di peso differente vengono sollevati
e posizionati secondo differenti geometrie. Anche in questo caso ogni
geometria per ogni categoria di peso prende il nome di SUBTASK.
10-60 cm
60-125 cm
125-175 cm
5 kg
5 kg
5 kg
5 kg
5 kg
5 kg
10 kg
10 kg
10 kg
10 kg
10 kg
10 kg
20kg
20 kg
20 kg
20 kg
20 kg
20 kg
DEFINIZIONE DEI COMPITI CON MOVIMENTAZIONE
MANUALE DI CARICHI
Destinazione
Origine
5 kg
10,5 kg
20 kg
5 kg
10,5 kg
20 kg
2009
ISO TR 12295
Ergonomics —Application document for ISO standards on
manual handling
( ISO 11228-1, ISO 11228-2 and ISO 11228-3)
and evaluation of
static working postures (ISO 11226)
This application guide offers a simple risk assessment
methodology for small and medium enterprises and for non-
professional activities.
For expert users more detailed assessment methodologies are
presented in the Annexes.
ISO TR 12295: key-enters
PRIMO LIVELLO DI INTERVENTO: key-enters
Identificazione rapida e complessiva della presenza di induttori di disagio e pericolo
Globalità e semplicità nella prima lettura delle caratteristiche del posto di lavoro
Movimentazione
carichi
Movimenti
ripetitivi
Rumore Microclima Agenti
chimici
organizzazione
del lavoro
Posture Ecc.Movimentazione
carichi
Movimenti
ripetitivi
Rumore Microclima Agenti
chimici
organizzazione
del lavoro
Posture Ecc.
NO SI
SECONDO LIVELLO DI INTERVENTO
Identificazione rapida della presenza di rischio ASSENTE, elevato (CONDIZIONI CRITICHE)
attraverso l’uso di QUICK ASSESSMENT
CONDIZIONI CRITICHE DA VALUTARE
NO SI
NO SI
ASSENTE
18. 18
ISO TR 12295: Quick assessment
ISO TR 12295:
Application information for ISO 11228-1
Operative steps for manual lifting evaluation
A.
Identificazione della tipologia dei compiti di
sollevamento
Semplice (LI),
Composito (CLI),
Variabile (VLI) o
Sequenziale (SLI)
B.
Descrizione del gruppo omogeneo di
operatoricoinvolti
Numero, genere,età,
ecc…
C.
Analisi dell’organizzazione (orari,pause,
ecc…)
Valutazione della
durata del
sollevamentomanuale
D.
Identificazione del numerodi oggetti
sollevati manualmente nelcompito
Valutazione della
frequenza di
sollevamento
E.
Analisi delle geometrie all’origine ed alla
destinazione
Studio dei fattori di
rischio connessicol
layout
ISO TR 12295: Criteri per il Niosh VLI
A.6.3 Criteria to evaluate the lifting index in complex lifting tasks:
detailed procedure by steps
19. 19
Niosh VLI: I natali …
ISO TR 12295: Significato dell’Indice
Valore di
Lifting Index
(LI)
Livello di
esposizione
Interpretazione
LI ≤ 1,00
Accettabile,
nessun rischio
Esposizione accettabile per la maggior parte
della popolazione lavorativa di riferimento
(considerata per genere e fascia di età)
1,00 ≤ LI < 2,00
Rischio
presente:
livello basso
Una parte significativa della popolazione
lavorativa potrebbe essere esposta ad un
livello di rischio basso
2,00 ≤ LI < 3,00
Rischio
presente:
livello
significativo
Una parte significativa della popolazione
lavorativa potrebbe essere esposta ad un
livello significativo di rischio
LI ≥ 3,00
Rischio
presente:
livello elevato
Assolutamente non adeguato per la maggior
parte della popolazione lavorativa
ESEMPIO PRATICO
20. 20
PROGETTO DI RICERCA
(Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale
Maggiore Policlinico Milano)
VALIDAZIONE METODO
VARIABLE LIFTING INDEX
(Responsabile scientifico: Battevi Natale)
OBIETTIVO DEL PROGETTO
Studiare la relazione fra Indice di
Movimentazione Manuale Carichi (MMC)
con il metodo VLI
e
Il danno al rachide lombare, spalla e ginocchi
Numero minimo per raggiungere l’obiettivo di studio con validità
scientifica: 2500 esposti e 1000 non esposti
PERCHÉ È IMPORTANTE
• L’applicazione delle norme ISO 11228,in particolare
la parte 1, sarà oggetto di un Technical Report
(12295) in fase di pubblicazione.
• In questo TR è previsto anche il calcolo del rischio da
Movimentazione Manuale Carichi con il metodo del
Variable Lifting Index
21. 21
FINANZIAMENTI
•Associazione ARPE – 5.000 €
(attraverso un finanziamento della Fondazione
Cassa di Risparmio di Imola)
•ASL IMOLA – 20.000 €
Aziende che partecipano al progetto
Totale aziende
coinvolte: 11,
3000 Esposti
1300 Non Esposti
2013
Cooperativa Ceramica d'Imola
SACMI
AMADORI
Electrolux (Forlì)
Electrolux (Solaro-MI)
Natuzzi
Grandi Salumifici Italiani
ASKOL
CABRE
Isoclima
ESU
Comitato scientifico per le
problematiche connesse con la
rilevazione del rischio
Battevi Natale, Marco Cerbai, Enrico
Occhipinti,Sergio Niocoletti,Monica
Pandolfi, Marco Placci, e Enrique
Alvarez
22. 22
Comitato Scientifico per le
problematiche connesse
con la rilevazione del danno
Battevi Natale, Olga Menoni, Silvia
Cairoli e Giulia Stucchi
CRONOPROGRAMMA
Prosecuzione della ricerca: 2014
• Acquisizione di altre adesioni (GLAXO-Parma,
Chiesi – Parma) e recupero «ritardatari» (Glacier
Vandervell Italy)
• Due giornate di formazione gratuita per VDR e
Danno
• Tutoraggio on-site (circa 4 gg per impresa)
• VDR finale con nostra firma
• Supporto per spese di viaggio ed eventuale
alloggio
23. 23
Chi volesse aderire per il 2014
Invia una e-mail a :
epmnatale@tiscali.it
moniquepnd@gmail.com
cerbaimarco@safetywork.it
Grazie
Natale Battevi
Marco Cerbai
www.epmemiliaromagna.it
EPM IES
http://goo.gl/M2wVge