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1
PROSPETTIVE DI
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
DA MOVIMENTAZIONE
MANUALE DI CARICHI
Battevi Natale – Marco Cerbai
2010
QUAL È IL CONTESTO DELLA
MOVIMENTAZIONE
MANUALE DEI CARICHI
2
NIOSH 1997 National Institute of OccupationalSafety and Health
( dati confermati dallaNationalAccademy 2001)
Relazione causale fra danno al
rachide lombare e fattore di rischio
• Prevalenza di ernia life-time 1-3% nei paesi
occidentali
• Tassi di intervento 1999-2001 in Italia: medio
5,09, Lombardia 6,87, Calabria 2,52 (per
10.000)
Piano Nazionale Linee Guida
www.pnlg.it
95% a livello di
L4-L5 e L5-S1
95% a livello di
L4-L5 e L5-S1
2:1 tra maschi e
femmine
2:1 tra maschi e
femmine
3
VIDEOTERMINALISTI
MASCHI (1125) 2,3%
FEMMINE (897) 3,0%
Totale (2022) 2,6%
I NOSTRI NUMERI
MURATORI
MASCHI (1431) 6,50%
INFERMIERI REPARTI
OSPEDALIERI
MASCHI (391) 7%
FEMMINE (1639) 7%
TOTALI (2030) 7%
4
GESTIONE DEI RCL e AGEING
UN PROBLEMA DI COSTO
5
http://www.eurofound.europa.eu
5a SURVEY EUROPEA 2010
5a SURVEY EUROPEA 2010
6
http://www.eurofound.europa.eu/surveys/smt/ewcs/ewcs2010_04_09.htm
15 – 24 %
25 – 34 %
35 – 44 %
45 – 54 %
29,5 %
Stima dei lavoratori
esposti– Italia
6.195.000
L’attività prevede il trasporto o la movimentazione di
oggetti pesanti?
Almeno per un quarto del tempo ( Survey 2010)
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oggetti pesanti?
Almeno per un quarto del tempo ( Survey 2010)
7
Fit for Work? Musculoskeletal Disorders in the
European Workforce (9/2009)
Una forza lavoro sana significa una sana economia.
Misure per migliorare la produttività, degli investimenti
in competenze, tecnologia e innovazione e la
deregulation del mercato del lavoro, non tengono conto
di uno degli ostacoli più gravi alla crescente prosperità:
lo scarso stato di salute della forza lavoro.
Fit for Work? Musculoskeletal Disorders in the
European Workforce (9/2009)
……la forza lavoro europea non è sana abbastanza
…..per garantire che l'Europa possa competere con gli
USA e la Cina.
……si stima che fino al 2% del PIL Europeo sia
determinato dai costi diretti dei disturbi e delle
patologie muscoloscheletriche.
……il lavoro può essere la causa, il fattore peggiorativo
o la cura dei disturbi muscoloscheletrici
Fit for Work? Musculoskeletal Disorders in the
European Workforce (9/2009): RACCOMANDAZIONI
• Disporre di dati migliore sulle MSD (prevalenza,
incidenza e costi)
• Implementare strategie per massimizzare la
reintegrazione dei lavoratori e il reinserimento
rapido dopo episodi di MDS
• Promuovere e rafforzare la normativa per
migliorare i posti di lavoro
8
Circa 11.000 sono patologie
degenerative del rachide
lombare
MALATTIE PROFESSIONALI IN EUROPA
METODI DI
VALUTAZIONE DEL
RISCHIO DA MMC
METODI DI
VALUTAZIONE DEL
RISCHIO DA MMC
9
TEST DIFORZAMUSCOLARE
• Scarsa specificità e uso dicriteripoco validati;
• specificità e criteri validati solo per procedura propostada Chaffin
(job strenght rating);
• applicabilità condizionatada specifiche attrezzature di
laboratorio;
TEST DI FORZA MUSCOLARE
METODI PSICOFISICI
Basati sulla scelta del peso massimo sollevabile, con ritmo
predeterminato, senza produrre sensazioni di fatica
I valori di riferimento vengono forniti per i diversi percentili
della popolazione in funzione di :
Sesso
tipo di dislocazione
dimensione del peso
frequenza di trasferimento
altezza punto di applicazione della forza (T/S)
• E’ basato sulla capacita aerobica basale (consumo di
ossigeno e frequenza cardiaca)
• E’ stato fissato un limite pari a 9,5 Kcal/min ridotto
in rapporto alla durata e all’altezza del prelievo del
carico
METODI FISIOLOGICO
10
ANALISI BIOMECCANICA
affidata a modelli matematici basati sul principio
dell’equilibrio delle forze in un sistema di leve;
consente la quantificazione dei carichi articolari e delle
tensioni delle strutture molli periarticolari;
stabiliti valori limite di forze compressive sui dischi
lombari in base a criteri anatomo-fisiologici ed
epidemiologici.:
LIMITE MASSIMO 650 kg
LIMITE D’AZIONE 350 kg
Movimentazione manuale di carichi
Carico approx. sul disco L3~L4 in un soggetto di 70 kg in
differenti posture, movimenti
Supino 30 kg
Eretto 70 kg
Seduto eretto senza supporto 100 kg
Cammina 85 kg
Ruota 90 kg
Inclina il tronco 95 kg
Tossisce 100 kg
Piange 120 kg
Tronco flesso (20°) 120 kg
Tronco flesso (20°) con 10 kg in mano 185 kg
Solleva 20 kg, schiena dritta, ginocchi flessi 210 kg
Solleva 20 kg, schiena flessa, ginocchi dritti 340 kg
11
LA
MOVIMENTAZIONE
MANUALE DEI
CARICHI
Il quadro normativo
e i limiti di peso
MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
ART. 167 campo di applicazione
ART. 168 obblighi del datore di lavoro
ART. 169 Informazione, formazione e
addestramento
ALL. XXXIII elementi di riferimento
(per la valutazione del rischio)
D.LGS. 81/2008 - TITOLO VI
Le norme del presente titolo si applicano alle
attività lavorative di movimentazione manuale
dei carichi che comportano per i lavoratori
rischi di patologie
DA SOVRACCARICO BIOMECCANICO,
in particolare dorso-lombari.
D.L.GS N. 81 DEL 09 APRILE 2008
ART. 167 CAMPO DI APPLICAZIONE
12
a) ORGANIZZA I POSTI DI LAVORO in modo che detta movimentazione
assicuri condizioni di sicurezza e salute;
b) VALUTA, SE POSSIBILE ANCHE IN FASE DI PROGETTAZIONE, le condizioni di
sicurezza e di salute connesse al lavoro in questione tenendo conto dell'
ALLEGATO XXXIII;
c) EVITA O RIDUCE I RISCHI, particolarmente di patologie dorso-
lombari, adottando le misure adeguate, tenendo conto in particolare:
- dei fattori individuali di rischio
- delle caratteristiche dell'ambiente di lavoro
- delle esigenze che tale attività comporta
- in base all' ALLEGATO XXXIII;
d) SOTTOPONE I LAVORATORI ALLA SORVEGLIANZA SANITARIA di
cui all'articolo 41, sulla base della valutazione del rischio e dei fattori
individuali di rischio di cui all’ ALLEGATO XXXIII.
Art. 168 – Obblighi del Datore di Lavoro
D.L.GS N. 81/08 T.U.
COMMA 3
NORME TECNICHE
3. LE NORME TECNICHE
costituiscono criteri di riferimento
per le finalità del presente articolo e
dell'allegato XXXIII, ove applicabili. Negli altri
casi si può fare riferimento alle buone prassi e
alle linee guida.
D.L.GS N. 81/08 T.U.
NORME ISO
(VOLONTARIE)
ISO 11228- 1: Ergonomics — Manual handling — Lifting and carrying
ISO 11228- 2: Ergonomics — Manual handling — Pushing and pulling
ISO 11228- 3: Ergonomics — Manual handling — Handling of low loads at high
frequency
NORME UNI EN
(COGENTI AI FINI DELLA “DIRETTIVA MACCHINE”)
UNI EN 1005-2 : Sicurezza del macchinario; Prestazione fisica umana : Movimentazione
manuale di macchinario e di parti componenti il macchinario
NORME TECNICHE DI RILIEVO PER LA
MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
Art. 168 – Obblighi del Datore di Lavoro
D.L.GS N. 81/08 T.U.
13
ALLEGATO XXXIII
MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
La PREVENZIONE DELRISCHIO di patologie da
sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari,
connesse alle attività lavorative di movimentazione
manuale dei carichi
DOVRÀ CONSIDERARE, IN MODO INTEGRATO,
il complesso degli elementi di riferimento e dei fattori
individuali di rischio riportati nel presente allegato.
D.L.GS N. 81/08 T.U.
Il METODO NIOSH e
LA SUA EVOLUZIONE
NEL TEMPO
IL METODO NIOSH
PESO SOLLEVATO
PESO RACCOMANDATO
PESO MASSIMO SOLLEVABILE
IN CONDIZIONI IDEALI
Confronto fra:
LI=
14
• Postura ideale per il sollevamento manuale
Postura eretta e simmetrica, mantenendo una
distanza orizzontale tra il baricentro dell'oggetto
movimentato e il baricentro dell'operatore a meno di
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Definizioni da ISO 11228-1
CALCOLO DEL PESO LIMITE RACCOMANDATO
FATTORE ALTEZZA
COSTANTE DI PESO
FATTORE DISLOCAZIONE
FATTORE ORIZZONTALE
FATTORE ASIMMETRIA
FATTORE FREQUENZA
FATTORE PRESA
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condizioni ottimali di sollevamento
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del sollevamento
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fine del sollevamento
Distanza massima del peso dal corpo
durante il sollevamento
Dislocazione angolare del peso rispetto al
piano sagittale del soggetto
Frequenza del sollevamento in atti al
Minuto e durata
Giudizio sulla presa del carico
X
= Peso Raccomandato (RWL)
X
X
X
X
X
COSTANTE DI PESO
(o Massa di Riferimento ISO/TR 12295)
ISO 11228-1
DIVERSAMENTE
GIOVANI
ADULTIGIOVANI
15
TIPO DI COMPITOCON SOLLEVAMENTO MANUALEDI
CARICHI
INDICEDI
RISCHIO
ANNO
1. MONO TASK LI 1981
2. COMPOSITE TASK CLI 1993
3. VARIABLE TASK VLI 2009
EVOLUZIONE DEL METODO
NIOSH
1. MONO TASK è il compito
in cui vengono sollevati
carichidi un solo peso in
una sola variabile di area
rispettoall’inizio e alla fine
del sollevamento.
Lo stesso peso è sollevato dall’origine (stessa area)
alla destinazione (stessa area).
origine
100 cm
10,5 kg
destinatione
20 cm
10,5 kg
MONOTASK = COMPITO
SEMPLICE
NIOSH 1981 :Relazione tra incidenza lombalgia acuta ed
esposizione a compressione sui dischi lombari
16
NIOSH 1981: Valori medi e variazione delleforzedi compressione
che determinano fratture sull’unità disco-vertebra
20 cm
100 cm
150 cm
10,5 kg 10,5 kg
10,5 kg 10,5 kg
10,5 kg 10,5 kg
35 cm
Origine
10,5 kg
100 cm
2. COMPOSITE TASK quando oggetti di un solo peso vengono sollevati e
posizionati secondo differenti geometrie cioè in differenti aree di presa e di
deposito (differenti altezze degli scaffali, e/o differenti profondità con o senza
torsioni del tronco ecc.) Praticamente ogni geometria prende il nome di
SUBTASK.
COMPOSITE TASK: COMPITO FRAMMISTO
Destinazione
1993
PREVALENZA DELLE LOMBALGIE ACUTE PER CATEGORIA
DI INDICI DI SOLLEVAMENTO (LI)
Waters et al., 1999
17
3. VARIABLE TASK quando oggetti di peso differente vengono sollevati
e posizionati secondo differenti geometrie. Anche in questo caso ogni
geometria per ogni categoria di peso prende il nome di SUBTASK.
10-60 cm
60-125 cm
125-175 cm
5 kg
5 kg
5 kg
5 kg
5 kg
5 kg
10 kg
10 kg
10 kg
10 kg
10 kg
10 kg
20kg
20 kg
20 kg
20 kg
20 kg
20 kg
DEFINIZIONE DEI COMPITI CON MOVIMENTAZIONE
MANUALE DI CARICHI
Destinazione
Origine
5 kg
10,5 kg
20 kg
5 kg
10,5 kg
20 kg
2009
ISO TR 12295
Ergonomics —Application document for ISO standards on
manual handling
( ISO 11228-1, ISO 11228-2 and ISO 11228-3)
and evaluation of
static working postures (ISO 11226)
This application guide offers a simple risk assessment
methodology for small and medium enterprises and for non-
professional activities.
For expert users more detailed assessment methodologies are
presented in the Annexes.
ISO TR 12295: key-enters
PRIMO LIVELLO DI INTERVENTO: key-enters
Identificazione rapida e complessiva della presenza di induttori di disagio e pericolo
Globalità e semplicità nella prima lettura delle caratteristiche del posto di lavoro
Movimentazione
carichi
Movimenti
ripetitivi
Rumore Microclima Agenti
chimici
organizzazione
del lavoro
Posture Ecc.Movimentazione
carichi
Movimenti
ripetitivi
Rumore Microclima Agenti
chimici
organizzazione
del lavoro
Posture Ecc.
NO SI
SECONDO LIVELLO DI INTERVENTO
Identificazione rapida della presenza di rischio ASSENTE, elevato (CONDIZIONI CRITICHE)
attraverso l’uso di QUICK ASSESSMENT
CONDIZIONI CRITICHE DA VALUTARE
NO SI
NO SI
ASSENTE
18
ISO TR 12295: Quick assessment
ISO TR 12295:
Application information for ISO 11228-1
Operative steps for manual lifting evaluation
A.
Identificazione della tipologia dei compiti di
sollevamento
Semplice (LI),
Composito (CLI),
Variabile (VLI) o
Sequenziale (SLI)
B.
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operatoricoinvolti
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ecc…)
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sollevati manualmente nelcompito
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frequenza di
sollevamento
E.
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destinazione
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rischio connessicol
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ISO TR 12295: Criteri per il Niosh VLI
A.6.3 Criteria to evaluate the lifting index in complex lifting tasks:
detailed procedure by steps
19
Niosh VLI: I natali …
ISO TR 12295: Significato dell’Indice
Valore di
Lifting Index
(LI)
Livello di
esposizione
Interpretazione
LI ≤ 1,00
Accettabile,
nessun rischio
Esposizione accettabile per la maggior parte
della popolazione lavorativa di riferimento
(considerata per genere e fascia di età)
1,00 ≤ LI < 2,00
Rischio
presente:
livello basso
Una parte significativa della popolazione
lavorativa potrebbe essere esposta ad un
livello di rischio basso
2,00 ≤ LI < 3,00
Rischio
presente:
livello
significativo
Una parte significativa della popolazione
lavorativa potrebbe essere esposta ad un
livello significativo di rischio
LI ≥ 3,00
Rischio
presente:
livello elevato
Assolutamente non adeguato per la maggior
parte della popolazione lavorativa
ESEMPIO PRATICO
20
PROGETTO DI RICERCA
(Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale
Maggiore Policlinico Milano)
VALIDAZIONE METODO
VARIABLE LIFTING INDEX
(Responsabile scientifico: Battevi Natale)
OBIETTIVO DEL PROGETTO
Studiare la relazione fra Indice di
Movimentazione Manuale Carichi (MMC)
con il metodo VLI
e
Il danno al rachide lombare, spalla e ginocchi
Numero minimo per raggiungere l’obiettivo di studio con validità
scientifica: 2500 esposti e 1000 non esposti
PERCHÉ È IMPORTANTE
• L’applicazione delle norme ISO 11228,in particolare
la parte 1, sarà oggetto di un Technical Report
(12295) in fase di pubblicazione.
• In questo TR è previsto anche il calcolo del rischio da
Movimentazione Manuale Carichi con il metodo del
Variable Lifting Index
21
FINANZIAMENTI
•Associazione ARPE – 5.000 €
(attraverso un finanziamento della Fondazione
Cassa di Risparmio di Imola)
•ASL IMOLA – 20.000 €
Aziende che partecipano al progetto
Totale aziende
coinvolte: 11,
3000 Esposti
1300 Non Esposti
2013
Cooperativa Ceramica d'Imola
SACMI
AMADORI
Electrolux (Forlì)
Electrolux (Solaro-MI)
Natuzzi
Grandi Salumifici Italiani
ASKOL
CABRE
Isoclima
ESU
Comitato scientifico per le
problematiche connesse con la
rilevazione del rischio
Battevi Natale, Marco Cerbai, Enrico
Occhipinti,Sergio Niocoletti,Monica
Pandolfi, Marco Placci, e Enrique
Alvarez
22
Comitato Scientifico per le
problematiche connesse
con la rilevazione del danno
Battevi Natale, Olga Menoni, Silvia
Cairoli e Giulia Stucchi
CRONOPROGRAMMA
Prosecuzione della ricerca: 2014
• Acquisizione di altre adesioni (GLAXO-Parma,
Chiesi – Parma) e recupero «ritardatari» (Glacier
Vandervell Italy)
• Due giornate di formazione gratuita per VDR e
Danno
• Tutoraggio on-site (circa 4 gg per impresa)
• VDR finale con nostra firma
• Supporto per spese di viaggio ed eventuale
alloggio
23
Chi volesse aderire per il 2014
Invia una e-mail a :
epmnatale@tiscali.it
moniquepnd@gmail.com
cerbaimarco@safetywork.it
Grazie
Natale Battevi
Marco Cerbai
www.epmemiliaromagna.it
EPM IES
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  • 1. 1 PROSPETTIVE DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA MOVIMENTAZIONE MANUALE DI CARICHI Battevi Natale – Marco Cerbai 2010 QUAL È IL CONTESTO DELLA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
  • 2. 2 NIOSH 1997 National Institute of OccupationalSafety and Health ( dati confermati dallaNationalAccademy 2001) Relazione causale fra danno al rachide lombare e fattore di rischio • Prevalenza di ernia life-time 1-3% nei paesi occidentali • Tassi di intervento 1999-2001 in Italia: medio 5,09, Lombardia 6,87, Calabria 2,52 (per 10.000) Piano Nazionale Linee Guida www.pnlg.it 95% a livello di L4-L5 e L5-S1 95% a livello di L4-L5 e L5-S1 2:1 tra maschi e femmine 2:1 tra maschi e femmine
  • 3. 3 VIDEOTERMINALISTI MASCHI (1125) 2,3% FEMMINE (897) 3,0% Totale (2022) 2,6% I NOSTRI NUMERI MURATORI MASCHI (1431) 6,50% INFERMIERI REPARTI OSPEDALIERI MASCHI (391) 7% FEMMINE (1639) 7% TOTALI (2030) 7%
  • 4. 4 GESTIONE DEI RCL e AGEING UN PROBLEMA DI COSTO
  • 6. 6 http://www.eurofound.europa.eu/surveys/smt/ewcs/ewcs2010_04_09.htm 15 – 24 % 25 – 34 % 35 – 44 % 45 – 54 % 29,5 % Stima dei lavoratori esposti– Italia 6.195.000 L’attività prevede il trasporto o la movimentazione di oggetti pesanti? Almeno per un quarto del tempo ( Survey 2010) L’attività prevede il trasporto o la movimentazione di oggetti pesanti? Almeno per un quarto del tempo ( Survey 2010)
  • 7. 7 Fit for Work? Musculoskeletal Disorders in the European Workforce (9/2009) Una forza lavoro sana significa una sana economia. Misure per migliorare la produttività, degli investimenti in competenze, tecnologia e innovazione e la deregulation del mercato del lavoro, non tengono conto di uno degli ostacoli più gravi alla crescente prosperità: lo scarso stato di salute della forza lavoro. Fit for Work? Musculoskeletal Disorders in the European Workforce (9/2009) ……la forza lavoro europea non è sana abbastanza …..per garantire che l'Europa possa competere con gli USA e la Cina. ……si stima che fino al 2% del PIL Europeo sia determinato dai costi diretti dei disturbi e delle patologie muscoloscheletriche. ……il lavoro può essere la causa, il fattore peggiorativo o la cura dei disturbi muscoloscheletrici Fit for Work? Musculoskeletal Disorders in the European Workforce (9/2009): RACCOMANDAZIONI • Disporre di dati migliore sulle MSD (prevalenza, incidenza e costi) • Implementare strategie per massimizzare la reintegrazione dei lavoratori e il reinserimento rapido dopo episodi di MDS • Promuovere e rafforzare la normativa per migliorare i posti di lavoro
  • 8. 8 Circa 11.000 sono patologie degenerative del rachide lombare MALATTIE PROFESSIONALI IN EUROPA METODI DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA MMC METODI DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA MMC
  • 9. 9 TEST DIFORZAMUSCOLARE • Scarsa specificità e uso dicriteripoco validati; • specificità e criteri validati solo per procedura propostada Chaffin (job strenght rating); • applicabilità condizionatada specifiche attrezzature di laboratorio; TEST DI FORZA MUSCOLARE METODI PSICOFISICI Basati sulla scelta del peso massimo sollevabile, con ritmo predeterminato, senza produrre sensazioni di fatica I valori di riferimento vengono forniti per i diversi percentili della popolazione in funzione di : Sesso tipo di dislocazione dimensione del peso frequenza di trasferimento altezza punto di applicazione della forza (T/S) • E’ basato sulla capacita aerobica basale (consumo di ossigeno e frequenza cardiaca) • E’ stato fissato un limite pari a 9,5 Kcal/min ridotto in rapporto alla durata e all’altezza del prelievo del carico METODI FISIOLOGICO
  • 10. 10 ANALISI BIOMECCANICA affidata a modelli matematici basati sul principio dell’equilibrio delle forze in un sistema di leve; consente la quantificazione dei carichi articolari e delle tensioni delle strutture molli periarticolari; stabiliti valori limite di forze compressive sui dischi lombari in base a criteri anatomo-fisiologici ed epidemiologici.: LIMITE MASSIMO 650 kg LIMITE D’AZIONE 350 kg Movimentazione manuale di carichi Carico approx. sul disco L3~L4 in un soggetto di 70 kg in differenti posture, movimenti Supino 30 kg Eretto 70 kg Seduto eretto senza supporto 100 kg Cammina 85 kg Ruota 90 kg Inclina il tronco 95 kg Tossisce 100 kg Piange 120 kg Tronco flesso (20°) 120 kg Tronco flesso (20°) con 10 kg in mano 185 kg Solleva 20 kg, schiena dritta, ginocchi flessi 210 kg Solleva 20 kg, schiena flessa, ginocchi dritti 340 kg
  • 11. 11 LA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Il quadro normativo e i limiti di peso MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI ART. 167 campo di applicazione ART. 168 obblighi del datore di lavoro ART. 169 Informazione, formazione e addestramento ALL. XXXIII elementi di riferimento (per la valutazione del rischio) D.LGS. 81/2008 - TITOLO VI Le norme del presente titolo si applicano alle attività lavorative di movimentazione manuale dei carichi che comportano per i lavoratori rischi di patologie DA SOVRACCARICO BIOMECCANICO, in particolare dorso-lombari. D.L.GS N. 81 DEL 09 APRILE 2008 ART. 167 CAMPO DI APPLICAZIONE
  • 12. 12 a) ORGANIZZA I POSTI DI LAVORO in modo che detta movimentazione assicuri condizioni di sicurezza e salute; b) VALUTA, SE POSSIBILE ANCHE IN FASE DI PROGETTAZIONE, le condizioni di sicurezza e di salute connesse al lavoro in questione tenendo conto dell' ALLEGATO XXXIII; c) EVITA O RIDUCE I RISCHI, particolarmente di patologie dorso- lombari, adottando le misure adeguate, tenendo conto in particolare: - dei fattori individuali di rischio - delle caratteristiche dell'ambiente di lavoro - delle esigenze che tale attività comporta - in base all' ALLEGATO XXXIII; d) SOTTOPONE I LAVORATORI ALLA SORVEGLIANZA SANITARIA di cui all'articolo 41, sulla base della valutazione del rischio e dei fattori individuali di rischio di cui all’ ALLEGATO XXXIII. Art. 168 – Obblighi del Datore di Lavoro D.L.GS N. 81/08 T.U. COMMA 3 NORME TECNICHE 3. LE NORME TECNICHE costituiscono criteri di riferimento per le finalità del presente articolo e dell'allegato XXXIII, ove applicabili. Negli altri casi si può fare riferimento alle buone prassi e alle linee guida. D.L.GS N. 81/08 T.U. NORME ISO (VOLONTARIE) ISO 11228- 1: Ergonomics — Manual handling — Lifting and carrying ISO 11228- 2: Ergonomics — Manual handling — Pushing and pulling ISO 11228- 3: Ergonomics — Manual handling — Handling of low loads at high frequency NORME UNI EN (COGENTI AI FINI DELLA “DIRETTIVA MACCHINE”) UNI EN 1005-2 : Sicurezza del macchinario; Prestazione fisica umana : Movimentazione manuale di macchinario e di parti componenti il macchinario NORME TECNICHE DI RILIEVO PER LA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Art. 168 – Obblighi del Datore di Lavoro D.L.GS N. 81/08 T.U.
  • 13. 13 ALLEGATO XXXIII MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI La PREVENZIONE DELRISCHIO di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari, connesse alle attività lavorative di movimentazione manuale dei carichi DOVRÀ CONSIDERARE, IN MODO INTEGRATO, il complesso degli elementi di riferimento e dei fattori individuali di rischio riportati nel presente allegato. D.L.GS N. 81/08 T.U. Il METODO NIOSH e LA SUA EVOLUZIONE NEL TEMPO IL METODO NIOSH PESO SOLLEVATO PESO RACCOMANDATO PESO MASSIMO SOLLEVABILE IN CONDIZIONI IDEALI Confronto fra: LI=
  • 14. 14 • Postura ideale per il sollevamento manuale Postura eretta e simmetrica, mantenendo una distanza orizzontale tra il baricentro dell'oggetto movimentato e il baricentro dell'operatore a meno di 0,25 m, nonché l'altezza della presa a meno di 0,25 m sopra l'altezza delle nocche. Definizioni da ISO 11228-1 CALCOLO DEL PESO LIMITE RACCOMANDATO FATTORE ALTEZZA COSTANTE DI PESO FATTORE DISLOCAZIONE FATTORE ORIZZONTALE FATTORE ASIMMETRIA FATTORE FREQUENZA FATTORE PRESA Peso massimo raccomandato in condizioni ottimali di sollevamento Altezza da terra delle mani all’inizio del sollevamento Distanza verticale del peso tra inizio e fine del sollevamento Distanza massima del peso dal corpo durante il sollevamento Dislocazione angolare del peso rispetto al piano sagittale del soggetto Frequenza del sollevamento in atti al Minuto e durata Giudizio sulla presa del carico X = Peso Raccomandato (RWL) X X X X X COSTANTE DI PESO (o Massa di Riferimento ISO/TR 12295) ISO 11228-1 DIVERSAMENTE GIOVANI ADULTIGIOVANI
  • 15. 15 TIPO DI COMPITOCON SOLLEVAMENTO MANUALEDI CARICHI INDICEDI RISCHIO ANNO 1. MONO TASK LI 1981 2. COMPOSITE TASK CLI 1993 3. VARIABLE TASK VLI 2009 EVOLUZIONE DEL METODO NIOSH 1. MONO TASK è il compito in cui vengono sollevati carichidi un solo peso in una sola variabile di area rispettoall’inizio e alla fine del sollevamento. Lo stesso peso è sollevato dall’origine (stessa area) alla destinazione (stessa area). origine 100 cm 10,5 kg destinatione 20 cm 10,5 kg MONOTASK = COMPITO SEMPLICE NIOSH 1981 :Relazione tra incidenza lombalgia acuta ed esposizione a compressione sui dischi lombari
  • 16. 16 NIOSH 1981: Valori medi e variazione delleforzedi compressione che determinano fratture sull’unità disco-vertebra 20 cm 100 cm 150 cm 10,5 kg 10,5 kg 10,5 kg 10,5 kg 10,5 kg 10,5 kg 35 cm Origine 10,5 kg 100 cm 2. COMPOSITE TASK quando oggetti di un solo peso vengono sollevati e posizionati secondo differenti geometrie cioè in differenti aree di presa e di deposito (differenti altezze degli scaffali, e/o differenti profondità con o senza torsioni del tronco ecc.) Praticamente ogni geometria prende il nome di SUBTASK. COMPOSITE TASK: COMPITO FRAMMISTO Destinazione 1993 PREVALENZA DELLE LOMBALGIE ACUTE PER CATEGORIA DI INDICI DI SOLLEVAMENTO (LI) Waters et al., 1999
  • 17. 17 3. VARIABLE TASK quando oggetti di peso differente vengono sollevati e posizionati secondo differenti geometrie. Anche in questo caso ogni geometria per ogni categoria di peso prende il nome di SUBTASK. 10-60 cm 60-125 cm 125-175 cm 5 kg 5 kg 5 kg 5 kg 5 kg 5 kg 10 kg 10 kg 10 kg 10 kg 10 kg 10 kg 20kg 20 kg 20 kg 20 kg 20 kg 20 kg DEFINIZIONE DEI COMPITI CON MOVIMENTAZIONE MANUALE DI CARICHI Destinazione Origine 5 kg 10,5 kg 20 kg 5 kg 10,5 kg 20 kg 2009 ISO TR 12295 Ergonomics —Application document for ISO standards on manual handling ( ISO 11228-1, ISO 11228-2 and ISO 11228-3) and evaluation of static working postures (ISO 11226) This application guide offers a simple risk assessment methodology for small and medium enterprises and for non- professional activities. For expert users more detailed assessment methodologies are presented in the Annexes. ISO TR 12295: key-enters PRIMO LIVELLO DI INTERVENTO: key-enters Identificazione rapida e complessiva della presenza di induttori di disagio e pericolo Globalità e semplicità nella prima lettura delle caratteristiche del posto di lavoro Movimentazione carichi Movimenti ripetitivi Rumore Microclima Agenti chimici organizzazione del lavoro Posture Ecc.Movimentazione carichi Movimenti ripetitivi Rumore Microclima Agenti chimici organizzazione del lavoro Posture Ecc. NO SI SECONDO LIVELLO DI INTERVENTO Identificazione rapida della presenza di rischio ASSENTE, elevato (CONDIZIONI CRITICHE) attraverso l’uso di QUICK ASSESSMENT CONDIZIONI CRITICHE DA VALUTARE NO SI NO SI ASSENTE
  • 18. 18 ISO TR 12295: Quick assessment ISO TR 12295: Application information for ISO 11228-1 Operative steps for manual lifting evaluation A. Identificazione della tipologia dei compiti di sollevamento Semplice (LI), Composito (CLI), Variabile (VLI) o Sequenziale (SLI) B. Descrizione del gruppo omogeneo di operatoricoinvolti Numero, genere,età, ecc… C. Analisi dell’organizzazione (orari,pause, ecc…) Valutazione della durata del sollevamentomanuale D. Identificazione del numerodi oggetti sollevati manualmente nelcompito Valutazione della frequenza di sollevamento E. Analisi delle geometrie all’origine ed alla destinazione Studio dei fattori di rischio connessicol layout ISO TR 12295: Criteri per il Niosh VLI A.6.3 Criteria to evaluate the lifting index in complex lifting tasks: detailed procedure by steps
  • 19. 19 Niosh VLI: I natali … ISO TR 12295: Significato dell’Indice Valore di Lifting Index (LI) Livello di esposizione Interpretazione LI ≤ 1,00 Accettabile, nessun rischio Esposizione accettabile per la maggior parte della popolazione lavorativa di riferimento (considerata per genere e fascia di età) 1,00 ≤ LI < 2,00 Rischio presente: livello basso Una parte significativa della popolazione lavorativa potrebbe essere esposta ad un livello di rischio basso 2,00 ≤ LI < 3,00 Rischio presente: livello significativo Una parte significativa della popolazione lavorativa potrebbe essere esposta ad un livello significativo di rischio LI ≥ 3,00 Rischio presente: livello elevato Assolutamente non adeguato per la maggior parte della popolazione lavorativa ESEMPIO PRATICO
  • 20. 20 PROGETTO DI RICERCA (Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico Milano) VALIDAZIONE METODO VARIABLE LIFTING INDEX (Responsabile scientifico: Battevi Natale) OBIETTIVO DEL PROGETTO Studiare la relazione fra Indice di Movimentazione Manuale Carichi (MMC) con il metodo VLI e Il danno al rachide lombare, spalla e ginocchi Numero minimo per raggiungere l’obiettivo di studio con validità scientifica: 2500 esposti e 1000 non esposti PERCHÉ È IMPORTANTE • L’applicazione delle norme ISO 11228,in particolare la parte 1, sarà oggetto di un Technical Report (12295) in fase di pubblicazione. • In questo TR è previsto anche il calcolo del rischio da Movimentazione Manuale Carichi con il metodo del Variable Lifting Index
  • 21. 21 FINANZIAMENTI •Associazione ARPE – 5.000 € (attraverso un finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola) •ASL IMOLA – 20.000 € Aziende che partecipano al progetto Totale aziende coinvolte: 11, 3000 Esposti 1300 Non Esposti 2013 Cooperativa Ceramica d'Imola SACMI AMADORI Electrolux (Forlì) Electrolux (Solaro-MI) Natuzzi Grandi Salumifici Italiani ASKOL CABRE Isoclima ESU Comitato scientifico per le problematiche connesse con la rilevazione del rischio Battevi Natale, Marco Cerbai, Enrico Occhipinti,Sergio Niocoletti,Monica Pandolfi, Marco Placci, e Enrique Alvarez
  • 22. 22 Comitato Scientifico per le problematiche connesse con la rilevazione del danno Battevi Natale, Olga Menoni, Silvia Cairoli e Giulia Stucchi CRONOPROGRAMMA Prosecuzione della ricerca: 2014 • Acquisizione di altre adesioni (GLAXO-Parma, Chiesi – Parma) e recupero «ritardatari» (Glacier Vandervell Italy) • Due giornate di formazione gratuita per VDR e Danno • Tutoraggio on-site (circa 4 gg per impresa) • VDR finale con nostra firma • Supporto per spese di viaggio ed eventuale alloggio
  • 23. 23 Chi volesse aderire per il 2014 Invia una e-mail a : epmnatale@tiscali.it moniquepnd@gmail.com cerbaimarco@safetywork.it Grazie Natale Battevi Marco Cerbai www.epmemiliaromagna.it EPM IES http://goo.gl/M2wVge