La sfida della globalizzazione per le PMI italiane:
in relazione con un mondo “diverso” - Milano, 27 giugno 2013 - Tavolo Degli Imprenditori c/o Unione Artigiani
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I MERCATI A CUI GUARDARE
AMERICA LATINA
AFRICA SUB-SAHARIANA
PAESI ARABI
INDIA
CINA
SUD-EST ASIATICO
GRANDE RUSSIA
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AREE INTERESSANTI
BRIC (Brasile, Russia, India, Cina)
CIVETS (Colombia, Indonesia,
Vietnam, Egitto, Turchia, Sud Africa)
STIMPS (Sud Corea, Turchia, Indonesia,
Messico, Filippine, Sud Africa)
SAM SAM (Senegal, Algeria, Marocco
+ Sud Africa, Angola, Mozambico)
MINT (Messico, Indonesia,
Nigeria, Turchia)
5. 5
MA ANCHE...
Big Emerging Economies - BEE 10
(Indonesia, Messico, Vietnam, Turchia, Iran, Tailandia,
Ucraina, Argentina, Venezuela, Arabia Saudita)
(“2052” di Jorgen Randers)
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PMI E
INTERNAZIONALIZZAZIONE
Globalizzazione PMI chiamate a pensare in
termini globali x sfruttare opportunità di mkt global
in tutte aree economiche
nec. strategie sempre più adeguate
NON SOLO per esportazione !
NEC. supporti tecnici e informativi
x beneficiare di opportunità processi globali
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Diversità normative x rapporti commerciali
Diversità regime doganale e valutario
Diversità usi e consuetudini commerciali
Diversità cultura, lingua, costumi
Diversità sistema bancario
Possibili rischi cambio
Maggiori tempi x trasporti e trasferimenti
Maggior difficoltà x raccogliere info
MKT GLOBAL
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Dunque:
NEC. = costanza, sacrificio, impegno,
preparazione, competenze, creatività, pazienza
Regole x successo su mkt global:
1. precisa politica di marketing;
2. strategie adeguate;
3. informazioni precise;
4. tecniche commercio estero
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Nuovi mercati maggiore produzione economie di
scala
Nuove idee maggiore diversificazione minor
rischio di impresa
Nuove esigenze maggiori stimoli capacità di
crearsi immagine e nicchie di mercato
Nuovi utilizzi maggiori impieghi prodotto si
adegua a mercato
Nuovi tempi allungato ciclo di vita prodotto pari
investimento, maggiore redditività
VANTAGGI
INTERNAZIONALIZZAZIONE
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Revoca commesse
Non ritiro merci
Mancato o ritardato
pagamento
Riserve bancarie in lettera di
credito
Oscillazione sfavorevole
cambio
Divieti a importazione e/o
esportazione
Contingentamenti
Costi elevati
RISCHI
Incomprensioni dovute a
diverso significato termini
d'uso commerciale
Difficoltà definire quadro
giuridico di riferimento
Variazione prezzi
Impossibilità trasferimento
valutario
Adempimenti e documenti
Difficoltà recupero crediti
Normativa fiscale
Onerosità costi processuali
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Principali rischi:
rischio commerciale;
rischio Paese;
rischio cambio;
rischio sospensione o revoca commessa
e mancato ritiro merce;
rischio escussione arbitraria garanzie;
rischio variazione costi di produzione
Att.: erosione margini da costi rischi !
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Elemento RISCHIO = COSTANTE in operazioni
con estero:
si può RIDURRE - o eliminare - con strumenti
adeguati.
Prima di una trattativa, necessario verificare:
rischi potenziali;
possibilità di verificabilità;
soluzioni per cautelarsi;
strategia da seguire
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Prendere informazioni su controparte
Prendere informazioni su situazione politica
Prendere informazioni su legislazione
Definire condizioni generali di vendita e varie clausole
Definire foro competente a dirimere controversie
Stabilire forma di pagamento adeguate
Prevedere eventuale copertura assicurativa
PER EVITARE I RISCHI
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Valutare risorse aziendali
di natura tecnica, finanziaria, umana:
professionalità
flessibilità
capacità di adattamento
mentalità aperta
capacità di osservare
capacità di lavorare in team
entusiasmo, grinta e buon senso
CONDIZIONI PER OPERARE
CON L'ESTERO
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credere in necessità conquistare nuovi mercati;
credere che proprio prodotto valga;
coinvolgere propri collaboratori (personale di fiducia interno e/o esterno);
conoscere posizionamento propria azienda in mercato;
conoscere punti forti-punti deboli;
conoscere variaz. i costi al variare dei volumi di produzione;
definire obiettivi fattibili in linea con le risorse a disposizione;
collegarsi con l’estero (internet, e-mail, net meeting);
disporre di dati statistici e trends relativi a proprio settore;
disporre di risorse finanziarie e/o di accesso al credito;
organizzare struttura azienda in funzione di obiettivi;
individuare consulenze specifiche (contrattualistica, pagamenti e garanzie
di pagamento, doganali e fiscali, di trasporto e di resa della merce);
considerare differenze culturali esistenti in diversi mercati;
avere ottica di Customer Orientation
IMPRENDITORE DEVE
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considerare internazionalizzazione come attività
residuale o episodica;
considerare internazionalizzazione solo come
modo per superare problemi mercato interno;
ritenere di poter riprodurre sic et simpliciter
modello di sviluppo di mercato interno:
approccio e modalità di presenza devono essere
diverse !
IMPRENDITORE NON DEVE
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Obiettivi impresa
Caratteristiche e tipo di pdt
Caratteristiche e dimensione mkt
Stadio di sviluppo mercato
Regime normativo locale (doganale, valutario,
contrattuale, ecc.)
Funzione ed efficienza intermediari e collaboratori
Costi, utili, investimenti, rischi, tempi
CRITERI DI SCELTA
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Definire obiettivi generali e particolari con chiarezza
Valutare risorse azienda e posizionamento su mkt
Selezionare mercati in base a pdt, ob. fissati e risorse
Scegliere forma migliore per entrare su mkt
Scegliere propri partners (agenti, distributori, ecc.)
e/o valutare con attenzione possibili accordi
PER AVERE SUCCESSO
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Predisporre budget dettagliato
Predisporre condizioni generali di vendita
Predisporre strumenti contrattuali e gestionali
Prendere sempre informazioni
Valutare rischio di credito e soluzioni per pagamento
Dare importanza a tutti gli aspetti
(es. logistica, movimentazione)
Imparare nozioni fondamentali di normativa
commerciale
Portare avanti attività di pubbliche relazioni
Farsi assistere da qualche esperto in materia