Morte o danno da errato codice triage: Cosa dice il Ministero?Emergency Live
La presente Raccomandazione vuole incoraggiare l'adozione di appropriate misure organizzative, formative e assistenziali per prevenire l'insorgenza di eventi avversi o minimizzare gli effetti conseguenti a una non corretta identificazione del grado di criticità e complessità dell’evento segnalato alla Centrale Operativa 118 e ad una non corretta attribuzione del codice triage da parte dall’équipe di soccorso 118 e/o in Pronto Soccorso.
Analisi del rischio di corruzione associato alla gestione delle attività in A...Andrea Ferrarini
L'attività libero professionale intramuraria (ALPI o intramoenia) presenta degli specifici rischi di corruzione. Un contributo, elaborato insieme a Massimo di Rienzo, alla prevenzione della corruzione in Sanità
Morte o danno da errato codice triage: Cosa dice il Ministero?Emergency Live
La presente Raccomandazione vuole incoraggiare l'adozione di appropriate misure organizzative, formative e assistenziali per prevenire l'insorgenza di eventi avversi o minimizzare gli effetti conseguenti a una non corretta identificazione del grado di criticità e complessità dell’evento segnalato alla Centrale Operativa 118 e ad una non corretta attribuzione del codice triage da parte dall’équipe di soccorso 118 e/o in Pronto Soccorso.
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Gianfranco Domenighetti: Medicalizzazione della società e durabilità dei sist...calmansi
Slide della conferenza data al Convegno "Sanità e Socialità: Quo Vadis" organizzato dal Club 74 e dall'OSC al Teatro Sociale di Mendrisio (9 maggio 2008). L'audio della conferenza può essere scaricato da http://www.archive.org/details/Sanita_e_socialita.
Queste slide sono pubblicate qui con l'autorizzazione del professor Domenighetti. Per gli usi non automaticamente consentiti dalla licenza Creative Commons sotto, vogliate contattarlo (cfr. la sua pagina personale sul sito dell'Università della Svizzera Italiana http://www.unisi.ch/personal-info?id=429 .
Legge 69/09 e Nuovi Servizi in Farmacia: La TeledermatologiaGianpiero Riva
La legge 69/2009 e successivo decreto legislativo n. 153 del 2009 definiscono nuove linee guida ampliando di fatto la gamma di servizi erogabili in farmacia. Analizziamo la Teledermatoogia.
Gianfranco Domenighetti: Medicalizzazione della società e durabilità dei sist...calmansi
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Legge 69/09 e Nuovi Servizi in Farmacia: La TeledermatologiaGianpiero Riva
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La vasta gamma di cestini Contenur consente d'installare il contenitore adeguato nel contesto desiderato. Prodotti nel rispetto delle più rigorose norme di qualità , sono caratterizzati da un'elevata funzionalità nonché da un design attraente. Messi a punto per aumentare l'efficacia e la velocità nella raccolta dei rifiuti e relativa pulizia, sono particolarmente resistenti agli agenti chimici e atmosferici e di uso agevole e semplice. L'estesa gamma di cestini Contenur dà prova di una grande diversità progettuale, assai resistenti e funzionali.
Innovador compositor de la Escuela de Mannheim, pieza clave en la transición del período Barroco (Bach, Vivaldi y Handel) al período clásico (Haydn, Mozart y Beethoven).
Astrology is a word that’s derived from ‘aster,’ meaning star and ‘logos,’ meaning logic. Therefore, it is ‘star logic’ or the logic behind planetary positions and their impact on human life and behavior. According to Bollywood Astrologer, Rajat Nayar, Astrology is important and helpful in everyday life. Overall, astrology is a science because it is based on logic, can be tested and anybody can check its validity.
Il Clinical Nurse Specialist e rete infermieristica nella gestione delle Lesi...serenella savini
In letteratura esistono diverse ricerche inerenti modelli gestiti dal CNSwc, protocolli e strumenti operativi atti a migliorare la gestione dei pazienti affetti da LDP, ma pochi sono gli studi che hanno avuto come obiettivo principale quello di verificare l’efficacia di un modello unico e multidimensionale, che preveda la sinergia di interventi messi in atto dallo specialista mediante la consulenza informatizzata, al fine di migliorare gli outcomes quali Wound Healing, qualità di vita e soddisfazione.
Presentazione del dott. Guido Giustetto, presidente dell'Ordine dei medici di Torino, in occasione dell'evento formativo del 7 marzo 2015 "La relazione medico paziente: dal rapporto giuridico all'alleanza terapeutica".
Project Work Scienziati in Azienda: la radiodiagnosticaFree Your Talent
L’obiettivo del progetto, proposto dal Centro Diagnostico Italiano, è stato quello di ideare delle modalità di comunicazione al paziente riguardo ai rischi e benefici connessi all’utilizzo di radiazioni ionizzanti in ambito radiodiagnostico. Lo scopo trainante è stato quello di sensibilizzare i cittadini e aumentare la consapevolezza in merito a questa tematica.
Project work a cura di: Anna Adinolfi, Eleonora Cavalli, Gaia Labate, Valeria Montanaro, Laura Pessina e Marta Vadalà.
1. Università degli Studi di Palermo
Facoltà di Medicina e Chirurgia
Clinical Risk Management
ed aspetti etici nell’esercizio
professionale medico
2. La Medicina Difensiva, nata in USA e adesso
diffusa anche in Europa, è quella medicina
che si connota per scelte medico-chirurgiche
ispirate non già alla prestazione migliore in
base alle necessità del paziente bensì per
quelle che possono ridurre il contenzioso
giudiziario; in altre parole quella medicina che
attua scelte non solo dettate dall'interesse
primario del paziente, ma anche dall'obiettivo
del medico di prevenire denunce giudiziarie”,
come definito dall’OTA (Office of Technology
Assessment).
3. EVENTO AVVERSO
Evenienza negativa o indesiderabile nel processo di
cura, la quale ha o può avere un impatto negativo
sul paziente.
ERRORE
Omissione di intervento o intervento inappropriato
cui consegue un evento avverso clinicamente
significativo.
4. CLINICAL RISK MANAGEMENT
Strumento preventivo che si pone
l’obiettivo di anticipare gli eventi
avversi mediante l’identificazione,
l’analisi ed il controllo degli errori
in ambito sanitario.
5. 1970 Prima crisi sanitaria sull’onda generalizzata di
malpractice (USA).
1971 La Commissione Governativa segnala denunce per
malpractice motivate da danni conseguenti alle cure
mediche.
1970-80 Norme e regolamentazioni che riducono il numero di
denunce ma non il numero di danni.
Anni ’80 Seconda crisi di malpractice con rapido aumento delle
denunce e dei premi assicurativi.
6. Nel 1999 il rapporto “TO ERR IS HUMAN”
dell’Institute of Medicine della National
Academy of Science evidenzia come
annualmente:
1.000.000 di americani riporta danni da cure
mediche;
100.000 americani muoiono per errori medici;
37,6 miliardi di dollari vengono spesi per errori
e danni.
7. VANTAGGI del RISK MANAGEMENT
Maggiore efficacia della programmazione;
Efficiente ed efficace erogazione delle
prestazioni;
Efficiente ed efficace allocazione delle
risorse;
Elevato standard delle prestazioni;
Miglioramento della capacità competitiva;
Creatività ed innovazione organizzativa.
8. Il processo di Clinical Risk Management
pone il paziente al centro dell’attenzione
dell’intero sistema programmando, come
fine primario, il mantenimento ed il
miglioramento della salute nel suo
contesto globale.
9. Clinical Risk Management
Coordinamento nei processi di gestione e di
controllo delle Aziende Ospedaliere;
Applicazione di strategie, quali protocolli e
linee guida, volte alla riduzione degli eventi
avversi ed al miglioramento della qualità
delle cure, nella prospettiva di rispondere
alle necessità del paziente piuttosto che
trattarlo come potenziale controparte.
10. PIANO D’AZIONE
DEL
CLINICAL RISK MANAGEMENT
IDENTIFICAZIONE Ricerca delle possibili fonti di rischio
(allestimento della mappa dei rischi).
ANALISI Classificazione dei rischi e valutazione:
tipologia, probabilità di concretizzarsi di
eventi avversi, impatto interno ed esterno e
priorità.
IMPLEMENTAZIONE Trasferimento delle informazioni al
“decision making” (piano di mitigazione dei
rischi).
MONITORAGGIO Monitoraggio degli indicatori.
VERIFICA Correzione delle criticità.
FEEDBACK Rielaborazione della mappa dei rischi attuali
e di quelli emergenti.
11. FONTI DI RISCHI NELLE A.O.
Cronologia e tempi di attesa degli
accertamenti;
Inefficace comunicazione ed
informazione;
Locali e modalità di erogazione delle
prestazioni;
Completezza, chiarezza e veridicità.
12. FONTI DI RISCHI NELLE A.O.
CRONOLOGIA E TEMPI DI ATTESA DEGLI ACCERTAMENTI
MODELLO di ACCESSO TEMPESTIVO
OBIETTIVI VANTAGGI
Offerta di visita in 24h; Aumento delle visite del
Offerta di visita nell’orario 22%;
preferito dal paziente; Aumento del guadagno
Riduzione dei tempi di lordo del 32%;
visita entro 10-20 min.; Aumento del guadagno
Operare in una sola netto dell’87%;
seduta più prestazioni. Riduzione giornaliera degli
appuntamenti mancati
dall’1,9% allo 0,75%.
13. FONTI DI RISCHI NELLE A.O.
INEFFICACE COMUNICAZIONE ED INFORMAZIONE
OSTACOLI al PASSAGGIO delle INFORMAZIONI
Mancanza di un sistema informativo
efficace;
Inadeguata gestione della relazione e
della comunicazione interpersonale;
Diffidenza e resistenza degli operatori a
trasmettere e ricevere dati.
14. FONTI DI RISCHI NELLE A.O.
INEFFICACE COMUNICAZIONE ED INFORMAZIONE
Verifica Revisione Qualità (VRQ)
Verifica
La qualità deve poter essere misurata mediante la raccolta e la
valutazione dei dati relativi all’assistenza fornita.
Revisione
Percorso che permette un costante e continuo miglioramento della
qualità della prestazione.
Qualità
Capacità di migliorare lo stato di salute, lo stato di soddisfazione
del pz., di ottenere risultati con la tecnologia a disposizione, di
fornire prestazioni congrue con le risorse disponibili.
15. FONTI DI RISCHI NELLE A.O.
MODALITA’ DI EROGAZIONE DELLE PRESTAZIONI
Classificazione degli Errori Medici
Errori casuali: prodotti da negligenza o
imprudenza.
Errori sistematici: prodotti da difetti di
natura metodologica o procedurale.
16. FONTI DI RISCHI NELLE A.O.
MODALITA’ DI EROGAZIONE DELLE PRESTAZIONI
Cure Primarie:
cure fornite al paziente dallo stesso medico per lunghissimi
periodi di tempo.
Fattori che giocano un ruolo fondamentale nella mancata
realizzazione delle cure primarie:
Complessità sempre crescente delle cure ospedaliere;
Spinta alla dimissione precoce;
Restrizioni economiche;
Scarsità di infermieri;
Continua evoluzione della tecnologia;
Mutare della popolazione ospedaliera (anziani);
Momentanee assenze di informazioni;
Interruzioni nelle cure;
Incertezze sulla responsabilità di determinate procedure.
17. FONTI DI RISCHI NELLE A.O.
COMPLETEZZA, CHIAREZZA E VERIDICITÀ
Cartella Clinica
Dal p.d.v. medico-legale rappresenta il diario aggiornato che
fornisce tutte le informazioni importanti, non solo riguardo
alla situazione clinica del malato, ma anche in azioni
compiute dagli operatori sanitari nei confronti dello stesso e,
in base a ciò, è considerata come strumento fondamentale di
giudizio per la valutazione del livello delle prestazioni e della
qualità dell’intera struttura ospedaliera.
La trasmissione di informazioni riguardanti la salute del pz. è regolata
dalla disciplina giuridica del segreto professionale (art.622) ed
ulteriormente dalle normative sulla privacy, secondo cui solo il pz. può
permettere ad altri l’accesso ai suoi dati clinici.
18. FONTI DI RISCHI NELLE A.O.
COMPLETEZZA, CHIAREZZA E VERIDICITÀ
Consenso Informato
Obbligo fondamentale del medico è quello di informare il pz. sul suo
stato di malattia, sul trattamento sanitario che si intende adottare, sia
diagnostico che terapeutico, e sui rischi che lo stesso trattamento
comporta.
Il Consenso Informato deve prevedere:
Diagnosi;
Prognosi in caso di mancato o ritardato intervento;
Indicazione dei vari metodi di intervento sanitario;
Portata dell’intervento proposto con indicazione dei suoi
effetti negativi e dei suoi rischi prevedibili;
In caso di intervento chirurgico, le modalità con cui verrà
eseguito l’intervento e il tipo di anestesia.
19. Segnalazione dei Rischi Clinici
Avviene mediante la registrazione
dell’EVENTO SENTINELLA che ha la potenzialità di
provocare un esito negativo grave e che richiede una
inchiesta immediata ed una rapida soluzione.
Raccolta dei Rischi Clinici
Si realizza attraverso tre metodiche:
5. Segnalazione spontanea;
6. Studi osservazionali prospettici;
7. Indagini di prevalenza.
20. Classificazione dei Rischi Clinici
PER AREA FUNZIONALE (uffici amministrativi,
laboratori, poliambulatori, sale operatorie etc.)
PER PROFILO PROFESSIONALE (medico,
infermiere, tecnico di laboratorio etc.)
PER TIPOLOGIA DI RISCHIO (rischio biologico,
rischio chimico, rischio da apparecchiature
elettromedicali etc.)
21. IMPLEMENTAZIONE
Processo che si occupa della realizzazione di un
piano di mitigazione dei rischi, determinando:
L’identificazione dei rischi prevedibili e
gestibili;
La rimozione dei rischi prevedibili;
La valutazione economica dei rischi;
Il trasferimento dei rischi ad una struttura
assicurativa;
La gestione diretta dei rischi non
trasferibili.
22. IMPLEMENTAZIONE
si articola su:
Orientamento al paziente;
Applicazione di linee guida;
Applicazione di protocolli di valutazione
(AUDIT);
Analisi degli indici e degli indicatori di
efficienza, efficacia ed economicità.
23. Orientamento al Paziente
Prende in considerazione una serie di fattori
fondamentali nella percezione di buona qualità
della struttura sanitaria da parte del paziente,
quali:
Tempo
Comunicazione
Comfort
24. Linee Guida
Raccomandazioni di comportamento clinico rivolte
ai singoli operatori ed ai Servizi Sanitari, condivise
e finalizzate ad indirizzare le decisioni verso scelte
appropriate in specifiche circostanze cliniche e/o
assistenziali. (Piano Sanitario Toscano)
25. Linee Guida per le Specialità
Mediche
In P.S. presenza di uno specialista del settore;
Maggiore controllo delle infezioni ospedaliere;
Effettuazione di esami invasivi solo se strettamente
necessari;
Richiesta di consenso informato;
Doppia lettura degli esami clinici;
Confronto/Discussione dell’esito delle indagini;
Corretta compilazione delle cartelle cliniche e delle
lettere di dimissione;
Facile passaggio di informazioni cliniche tra medici
dello stesso reparto o di reparti diversi;
Migliore distribuzione dei turni di lavoro.
26. Linee Guida per le SPECIALITA’
Chirurgiche
Tirocinio dei chirurghi e degli operatori;
Supervisione dei tirocinanti da parte di chirurghi
esperti;
Classificazione corretta del paziente a seconda del
grado di urgenza;
Corretta tenuta della cartella clinica;
Programmazione della durata degli interventi;
Corretta valutazione pre-operatoria del paziente;
Controllo delle infezioni;
Prevenzione delle trombosi venose;
Identificazione univoca del paziente
28. AUDIT CLINICO
Iniziativa condotta dai clinici volta a migliorare
la qualità e gli outcome dell’assistenza
attraverso una revisione, per mezzo della quale
i clinici stessi esaminano la propria attività ed i
propri risultati in confronto a standards
specifici, modificandoli se necessario.
29. CICLO dell’AUDIT CLINICO
Preparare l’AUDIT;
Selezionare i criteri e definire gli
standard;
Misurare il livello di performance;
Implementare il miglioramento;
Mantenere il miglioramento.
30. INDICI di EFFICIENZA
Valutano la capacità del personale sanitario di realizzare le
procedure in modo corretto.
INDICI di EFFICACIA
Valutano la capacità del personale sanitario di scegliere le
cose giuste da fare e le metodiche giuste affinché vengano
realizzate.
INDICI di ECONOMICITÀ
Si occupano della valutazione dei costi unitari sia per
prestazione che per prestazione ed operatore insieme.
31. FEEDBACK
Revisione completa dell’intero
procedimento al fine di identificare
soluzioni corrette ed in grado di
migliorare la qualità delle
prestazioni erogate.
33. MEDICAL PROFESSIONALISM IN THE NEW
MILLENNIUM:
A PHYSICIAN CHARTER
(Project of the ABIM Foundation, ACP‑ ASIM
Foundation, and European
Federation of Internal Medicine)
A.Argo
Dipartimento di Biotecnologie Mediche e Medicina Legale
Sezione di Medicina Legale
Università degli Studi di Palermo
34. Preambolo
La professionalità è alla base del contratto
tra medici e società.
Principi:
3. Principio della centralità del benessere del
paziente.
4. Principio della autonomia dei pazienti.
5. Principio della giustizia sociale.
35. TELEMEDICINA
VANTAGGI SVANTAGGI
Migliore distribuzione dei Annulla il rapporto
servizi sanitari con medico-paziente;
annullamento delle Limita il pz. nella scelta
distanze geografiche; del medico e della
Migliore gestione delle struttura ospedaliera;
risorse economiche; Rende i pz. non
Migliore continuità di cura sufficientemente informati
e qualità di vita del sulle effettive modalità di
paziente. cura.
36. CARTELLA CLINICA INFORMATIZZATA
Raccoglie in se tutte le informazioni
digitali sullo stato di salute dei pazienti,
memorizzate in modo che siano utilizzabili
dai vari utenti legittimi, indipendentemente
dalla loro locazione spaziale.
37. CARTELLA CLINICA INFORMATIZZATA
VANTAGGI SVANTAGGI
Snellisce gli archivi Pubblica visualizzazione
cartacei; dei dati clinici;
È standardizzata; Utilizzo della stessa
Evita la duplicazione cartella clinica da parte di
fisica delle informazioni; più operatori con la
stessa password.
È visibile e consultabile
dal medico;
È protetta da sistemi di
controllo degli accessi.
38. Limiti del Sistema Sanitario
Difficoltà di misurare e definire i risultati;
Variabilità e complessità del lavoro;
Scarsa tolleranza per gli errori e le incertezze.
39. Prevenzione dell’errore
mediante:
Una corretta informazione, che ha lo
scopo di impedire la mancata
corrispondenza tra attesa e risultato.
Assenza di incongruità, che limita sia il
danno che l’insoddisfazione del
paziente.
40. La Medicina Difensiva, nata in USA e adesso
diffusa anche in Europa, è quella medicina
che si connota per scelte medico-chirurgiche
ispirate non già alla prestazione migliore in
base alle necessità del paziente bensì per
quelle che possono ridurre il contenzioso
giudiziario; in altre parole quella medicina che
attua scelte non solo dettate dall'interesse
primario del paziente, ma anche dall'obiettivo
del medico di prevenire denunce giudiziarie”,
come definito dall’OTA (Office of Technology
Assessment).