Complexity Management Winter Lab 2015 - Presentazione di Matteo Busanelli all...Complexity Institute
In conclusione al Complexity Management Winter Lab che si è svolto a Santa Margherita Ligure dall'8 al 14 marzo 2015 dedicato a "Big Data e Neural Networks nel Complexity Management", è stata prevista una sessione denominata "Open Mind Lab" in cui i Partecipanti, sulla base di quanto si è affrontato durante la settimana, hanno preparato dei lavori individuali da presentare in seduta plenaria la mattina dell'ultimo giorno, prima della consegna dei certificati di partecipazione.
Per l'Open Mind Lab, Matteo Busanelli ha presentato, attraverso l'utilizzo di Prezi, delle slides dal titolo:
"Riflessioni su Grandi Dati, Complessità e... un po' di neuroni!"
La vera sfida manageriale di questi anni è trovare la chiave per guidare le imprese in un contesto caratterizzato da un'elevata complessità e nel quale diventa difficile fare previsioni su quali possano essere i passi da seguire. Capacità di leggere gli scenari e di cambiare velocemente sono solo alcune delle chiavi che ci illustra Alessandro Cravera in questa presentazione che ha fatto nella serata del 14 aprile 2014 presso i Lunedì di ModenaIN
TEORIA DELLA COMPLESSITA’ E ANALISI DELLE RETI
Applicazioni e declinazioni in ambito manageriale
Destinatari:
Manager di aziende pubbliche e private
Professionisti in consulenza direzionale, finanziaria ed organizzativa
Dottorandi e Laureati II livello con mission aziendale
Rapallo – Santa Margherita Ligure (GE)
22 – 29 gennaio 2014
Un prestigioso team
per l’apprendimento generativo
TEAM DOCENTI: Il team di docenti ed esperti impegnati nel 1st Complexity Management Winter Lab adotta una metodologia didattica basata sul processo di apprendimento generato dalla prossimità e circolarità della relazione tra tutti i partecipanti. Il metodo di dialogo con i partecipanti, la sponsorship e la co-docenza favoriscono e facilitano l’emergere di nuove idee e di nuove possibilità di comprensione e di comportamento connesse allo studio ed alla pratica della teoria della complessità, dei suoi metodi e dei suoi tools.
Docenti:
Alberto Felice De Toni
Alessandro Cravera
Claudio Bergamini
Dario Simoncini
Giancarlo Oriani
Marinella De Simone
Mauro De Bona
Riccardo Antonini
Rodolfo Baggio
Valerio Eletti
Complexity Management Winter Lab 2015 - Presentazione di Matteo Busanelli all...Complexity Institute
In conclusione al Complexity Management Winter Lab che si è svolto a Santa Margherita Ligure dall'8 al 14 marzo 2015 dedicato a "Big Data e Neural Networks nel Complexity Management", è stata prevista una sessione denominata "Open Mind Lab" in cui i Partecipanti, sulla base di quanto si è affrontato durante la settimana, hanno preparato dei lavori individuali da presentare in seduta plenaria la mattina dell'ultimo giorno, prima della consegna dei certificati di partecipazione.
Per l'Open Mind Lab, Matteo Busanelli ha presentato, attraverso l'utilizzo di Prezi, delle slides dal titolo:
"Riflessioni su Grandi Dati, Complessità e... un po' di neuroni!"
La vera sfida manageriale di questi anni è trovare la chiave per guidare le imprese in un contesto caratterizzato da un'elevata complessità e nel quale diventa difficile fare previsioni su quali possano essere i passi da seguire. Capacità di leggere gli scenari e di cambiare velocemente sono solo alcune delle chiavi che ci illustra Alessandro Cravera in questa presentazione che ha fatto nella serata del 14 aprile 2014 presso i Lunedì di ModenaIN
TEORIA DELLA COMPLESSITA’ E ANALISI DELLE RETI
Applicazioni e declinazioni in ambito manageriale
Destinatari:
Manager di aziende pubbliche e private
Professionisti in consulenza direzionale, finanziaria ed organizzativa
Dottorandi e Laureati II livello con mission aziendale
Rapallo – Santa Margherita Ligure (GE)
22 – 29 gennaio 2014
Un prestigioso team
per l’apprendimento generativo
TEAM DOCENTI: Il team di docenti ed esperti impegnati nel 1st Complexity Management Winter Lab adotta una metodologia didattica basata sul processo di apprendimento generato dalla prossimità e circolarità della relazione tra tutti i partecipanti. Il metodo di dialogo con i partecipanti, la sponsorship e la co-docenza favoriscono e facilitano l’emergere di nuove idee e di nuove possibilità di comprensione e di comportamento connesse allo studio ed alla pratica della teoria della complessità, dei suoi metodi e dei suoi tools.
Docenti:
Alberto Felice De Toni
Alessandro Cravera
Claudio Bergamini
Dario Simoncini
Giancarlo Oriani
Marinella De Simone
Mauro De Bona
Riccardo Antonini
Rodolfo Baggio
Valerio Eletti
Una riflessione ragionata sull'innovazione e sulle trasformazioni sociali e culturali che, a partire dalla globalizzazione, hanno portato all'affermarsi dell'economia informale e delle forme di sharing economy e di servizi peer to peer.
L'innovazione manageriale nello sviluppo dei servizi e dei prodottiClaudio Saurin
Oggi ci troviamo a fronteggiare la velocità e l'imprevedibilità del cambiamento, spesso interagendo in modo non lineare con molti elementi fra loro diversi: questa è la definizione di complessità delle organizzazioni.
In questo contesto, innovare il processo di sviluppo di servizi e prodotti è strategico; si tratta di una innovazione manageriale che è prima di tutto una innovazione culturale.
Per fare questo occorrono nuovi stili di leadership e nuove modalità di gestione dei progetti.
Cercheremo di raccontare il passaggio che sta avvenendo nello stile manageriale in diversi contesti, lontano da noi, in modo eclatante (Toyota, Google, Apple) o vicino a noi, in modo silenzioso (la bella azienda della profonda provincia veneta, Breton).
Il manager deve cambiare, guidando il suo team in modo condiviso e divenendone parte integrante, in un panorama che, pur complesso e frammentato, offre strumenti per essere affrontarlo con più serenità.
Le metodologie Lean di derivazione Toyota e le metodologie Agili elaborate per sostenere lo sviluppo turbolento del software, gli strumenti della community 2.0 ed il classico Gantt di progetto, diventano gli ingredienti che, miscelati in funzione del tipo di organizzazione e del progetto, consentono di gestire con efficacia ed efficienza la complessità dei progetti di oggi.
E' riportato anche un esempio di una applicazione di Hybrid Project Management per la gestione dei cantieri edili, sviluppata in collaborazione con l'architetto Daniela Rinaldi di Verona.
An attempt at investigating how complexity theory can be applied to further improve thinking in Lean software development.
http://www.noop.nl
http://www.jurgenappelo.com
An overview of Systems Thinking, and how to apply the ideas of Complexity Theory to management of systems, with the results being called "Complexity Thinking".
This presentation is part of the Management 3.0 course created by Jurgen Appelo.
http://www.management30.com/course-introduction/
Progetto Dpo Work Family Assessment Lancio2010 Ver.1Roberto Sorrenti
Progetto "Work-Family Balance Assessment". Sviluppata in collaborazione con il Consorzio ELIS e lo IESE Business School di Barcellona attraverso la divulgazione di un questionario di autovalutazione, denominato "Family-Responsible Employer Index" (IFREI), che stabilisce il grado di applicazione da parte delle imprese di politiche di conciliazione tra vita privata e vita lavorativa.
Una riflessione ragionata sull'innovazione e sulle trasformazioni sociali e culturali che, a partire dalla globalizzazione, hanno portato all'affermarsi dell'economia informale e delle forme di sharing economy e di servizi peer to peer.
L'innovazione manageriale nello sviluppo dei servizi e dei prodottiClaudio Saurin
Oggi ci troviamo a fronteggiare la velocità e l'imprevedibilità del cambiamento, spesso interagendo in modo non lineare con molti elementi fra loro diversi: questa è la definizione di complessità delle organizzazioni.
In questo contesto, innovare il processo di sviluppo di servizi e prodotti è strategico; si tratta di una innovazione manageriale che è prima di tutto una innovazione culturale.
Per fare questo occorrono nuovi stili di leadership e nuove modalità di gestione dei progetti.
Cercheremo di raccontare il passaggio che sta avvenendo nello stile manageriale in diversi contesti, lontano da noi, in modo eclatante (Toyota, Google, Apple) o vicino a noi, in modo silenzioso (la bella azienda della profonda provincia veneta, Breton).
Il manager deve cambiare, guidando il suo team in modo condiviso e divenendone parte integrante, in un panorama che, pur complesso e frammentato, offre strumenti per essere affrontarlo con più serenità.
Le metodologie Lean di derivazione Toyota e le metodologie Agili elaborate per sostenere lo sviluppo turbolento del software, gli strumenti della community 2.0 ed il classico Gantt di progetto, diventano gli ingredienti che, miscelati in funzione del tipo di organizzazione e del progetto, consentono di gestire con efficacia ed efficienza la complessità dei progetti di oggi.
E' riportato anche un esempio di una applicazione di Hybrid Project Management per la gestione dei cantieri edili, sviluppata in collaborazione con l'architetto Daniela Rinaldi di Verona.
An attempt at investigating how complexity theory can be applied to further improve thinking in Lean software development.
http://www.noop.nl
http://www.jurgenappelo.com
An overview of Systems Thinking, and how to apply the ideas of Complexity Theory to management of systems, with the results being called "Complexity Thinking".
This presentation is part of the Management 3.0 course created by Jurgen Appelo.
http://www.management30.com/course-introduction/
Progetto Dpo Work Family Assessment Lancio2010 Ver.1Roberto Sorrenti
Progetto "Work-Family Balance Assessment". Sviluppata in collaborazione con il Consorzio ELIS e lo IESE Business School di Barcellona attraverso la divulgazione di un questionario di autovalutazione, denominato "Family-Responsible Employer Index" (IFREI), che stabilisce il grado di applicazione da parte delle imprese di politiche di conciliazione tra vita privata e vita lavorativa.
1. L’HUB nazionale per il pensiero del XXI secolo
Italy su Apprendimento, Leadership e Management
Presentation
Luglio 2012
2. L’HUB nazionale per il pensiero del XXI secolo
Italy su Apprendimento, Leadership e Management
1. Contesto emergente
2. Global SoL
3. Progetto SoL Italy
4. Filosofia, Discipline, Pratiche
5. Nuovi modelli di società
3. World is Changing !
Seagram building – New York 1958
§ Mantenere la stabilità e l’ordine
§ Ridurre la complessità
§ Razionalità
§ Controllo emozioni e sentimenti
§ Spazio cartesiano
§ Massima efficienza
§ Catena di montaggio
§ Organizzazione tayloristica
RAZIONALISMO
4. World is Changing !
Museo Guggenheim - Bilbao – 1997
§ Forme disperse, ma correlate
§ Rete
§ Dinamismo
§ Ordine emergente e transitorio
§ Creatività e innovazione
§ Contaminazione
§ Complessità in divenire
§ Imprevedibilità
TEORIA DELLA
COMPLESSITA'
6. Management Innovation Exchange
Il movimento MIX è stato promosso Gary Hamel e i 35 della
“Renegade Brigade, tra i quali Peter Senge.
I sei principi base del Manifesto del MIX del 2010:
Cura l'Anima,
Scatena Capacità,
Favorisci il rinnovamento,
Allarga le menti,
Distribuisci il potere,
Cerca l'equilibrio.
7. I due Paradigmi del Management
MANAGEMENT SCIENTIFICO MANAGEMENT EVOLUTIVO
MECCANICISTICO, SISTEMICO, DELLA
RIDUZIONISTA COMPLESSITA'
1910
2010
2020
8. L’HUB nazionale per il pensiero del XXI secolo
Italy su Apprendimento, Leadership e Management
1. Contesto emergente
2. Global SoL
3. Progetto SoL Italy
4. Filosofia, Discipline, Pratiche
5. Nuovi modelli di società
9.
10. The Purpose of Global SoL Organization :
"Gathering, leveraging and disseminating profound
knowledge for systemic change and well being"
11. L’HUB nazionale per il pensiero del XXI secolo
Italy su Apprendimento, Leadership e Management
1. Contesto emergente
2. Global SoL
3. Progetto SoL Italy
4. Filosofia, Discipline, Pratiche
5. Nuovi modelli di società
12. Contesto evolutivo dell’Italia : culturale, educativo, organizzativo, manageriale, civico,
evoluzionista, teoria sistemica, teoria della complessità, risveglio spirituale
Evoluzione del pensiero post-taylorista : management innovation del MIX
politico
Evoluzione del pensiero post-razionalista : teoria quantica, teoria
Associazione
SoL Italia :
persone,
imprese,
organizzazioni,
istituzioni
Change Lab Collana
Nazionali Management
promossi da SoL Evolutivo e
con sponsor programma
primari sensibili
al cambiamento Sistema diffusione libri
tradotti
SoL
Italy
Percorsi formativi
annuali co- Retreat
internazionali co-
organizzati con
organizzati con i
partner
partner globali di
internazionali e
soci nazionali SoL
Founding SoL SoL – Sol Evolution 2.0 – Presencing Institute – Dialogos
ALIA Institute – Berkana Institute - Art of Hosting – Barrett Value Center – SoL Europe
13.
14. I tre ambiti consequenziali di attività
1 – Ispir-Azione
2 – Tras-Form-Azione
3 – Attiv-Azione
15. L’HUB nazionale per il pensiero del XXI secolo
Italy su Apprendimento, Leadership e Management
1. Contesto emergente
2. Global SoL
3. Progetto SoL Italy
4. Filosofia, Discipline, Pratiche
5. Nuovi modelli di società
16. Albert Einstein
“Non pretendiamo che le cose
cambino se agiamo sempre allo
stesso modo. La crisi può essere
una benedizione per le persone e i
Paesi, perché la crisi porta con se
il progresso. E’ nella crisi che
sorgono l’inventiva, le scoperte e
le grandi strategie.
Chi supera la crisi supera se
stesso senza essere superato.
Chi attribuisce alla crisi i suoi
fallimenti e disagi, inibisce il
proprio talento e da più valore ai
problemi che alle soluzioni.”
IL MONDO CHE IO VEDO, 1956
17. Un Mondo sempre più Complesso
Tipo di Bassa Alta Processo
Complessità Complessità Complessità richiesto
Dinamica
Causa ed effetto Pezzo per Sistema come Sistemico
sono distanti nel pezzo un tutt’uno
tempo e nello spazio
Sociale
Gli attori hanno Esperti e Stakeholders Partecipativo
differenti punti di autorità
vista e interessi
Generativa
Ci sono modelli Pratica Pratica Creativo
disruptive di esistente emergente
innovazione e
cambiamento
Fonte: A.Kahane Management 2.0, Art of Hosting
Design Thinking, System Thinking
Theory U, Change Lab
21. I 4 livelli del System Thinking
Eventi visibili
Modelli di comportamento
ripetitivi, Trend
Principi sistemici,
Strutture sottili
Modelli
Mentali,
Ortodossie
22. Theory U
Ricaricare Realizzare
modelli del passato operando dall'insieme del tutto
sospendere incorporare
Mente
VdG Vedere aperta Prototipare il nuovo
con occhi freschi unendo testa, cuore e volontà
ridirigere Cuore disporre
VoC aperto
Sentire Cristallizzare
dal territorio visione e intenti
Volontà
lasciar andare lasciar venire
VoP aperta
Presencing
connettersi alla Fonte
Chi sono Io? Quale è il mio compito?
23. L’HUB nazionale per il pensiero del XXI secolo
Italy su Apprendimento, Leadership e Management
1. Contesto emergente
2. Global SoL
3. Progetto SoL Italy
4. Filosofia, Discipline, Pratiche
5. Nuovi modelli di società
24. The Necessary Revolution
BOLLA
ERA INDUSTRIALE ERA POST-INDUSTRIALE
O DELLE MACCHINE DELLA NATURA E DELL'UOMO
Combustibili fossili energia Sole
Produzione globalizzata cibo Locale
Molta distruzione materiali No distruzione
Standardizzazione varietà Diversità
Massimo guadagno benessere Relazioni
25. The Matrix of Economic Evolution
Stage Coordination Nature Labor Capital Technology Leadership Consumption
0.0 Traditional Mother Nature Self- Natural Capital Traditional Community Survival
Traditional community sufficiency wisdom
(Mythical)
1.0 Regulation and Resource Serfdom, Human Capital Tools Authoritarian Traditional
State hierarchy Slavery Agricultural (sticks) (needs driven)
centric Revolution
(1 sector,
Traditional)
2.0 Markets and Commodity Labor Industrial Machines Incentives Consumerism:
Free Market competition (commodity) Capital 1st Industrial (carrots) Mass
(2 sectors, Revolution consumption
Ego-centric)
3.0 Social Networks and Regulated Labor Financial capital System-centric Participative Partly
Market negotiation commodity (regulated) (externality Automation: (norms) conscious
(3 sectors, blind) 2nd Industrial consumption
conflicting, Revolution
Interestgrp.)
4.0 Co- ABC : Cultivated Entre- Cultural Human-centric Co-creative Collaborative
creative Awareness- Commons preneurship Creative Capital Technologies: (collective Conscious
(3 sectors, Based (externality 3rd Industrial presence) Consumption
co-creating, Collective aware) Revolution
Eco-centric) action