SlideShare a Scribd company logo
Corso di formazione per docenti
Disturbi dell’Apprendimento: scopriamoli insieme
I DISTURBI DELLA LETTURA
dott. Mauro Di Pierro
Dott.ssa Katia Pinto
Dott.ssa Laura Ricchiuti
Dott. Mauro Di Pierro
Dott. Antonio Laricchia
Dislessia..
Ci si riferisce alla lettura strumentale (decifrativa). Si
tratta cioè di quell’abilità le cui basi sono poste nei
primi anni di scuola elementare, che permette di
riconoscere le parole che sono contenute nel testo
scritto, anche se esse non erano mai state lette in
precedenza.
+
 Discriminazione visiva: capacità di distinguere un segno
grafico dall’altro (es: p/b, q/p)
 Discriminazione uditiva: capacità di riconoscere i suoni,
prima sillabici, poi fonemici
 Ordine spazio-temporale: capacità di conservare le lettere
nello spazio senza anteporle o invertirle
 Sintesi visiva: capacità di unire grafemi
 Sintesi uditiva: capacità di fondere suoni
 Corrispondenza grafema-fonema: capacità di associare il
segno al suono, fino a sequenze di grafemi ai corrispondenti
fonemi
I PREREQUISITI DELLA
LETTURA
Per superare certi pregiudizi legati
ai DSA e alla dislessia leggete l'elenco
che segue…
+
TIPI DI ERRORI NELLA LETTURA
Omissioni: casello invece di castello
Inserzioni: piane invece di pane
Sostituzioni consonanti: vinestra invece di finestra
Sostituzioni vocali: sale invece di sole
Inserzioni: piane invece di pane
Inversioni, migrazioni: li invece di il; rase invece di resa
Anticipazioni: morfosintattica (andava-andavano)
Errori di recupero dal lessico ortografico: pesce invece di pace
Errato recupero gruppi ortografici: maghlione, ghnomo
Inversione di parole nelle frasi
autocorrezioni
lunghe esitazioni
perdita della posizione nel testo (salta il rigo o la parola)
Le cause della dislessia
Ipotesi fonologica
• I problemi di lettura hanno origine nella
rappresentazione e manipolazione dei fonemi;
• Storia di difficoltà linguistiche orali in bambini con
difficoltà nell’acquisizione della lingua scritta:
• ripetizione di non-parole;
• discriminazione fonemi;
• sensibilità fonologica (es. produzione di rime: naso-vaso;
sostituzione consonante iniziale: mela-tela)
Le cause della dislessia
Ipotesi “visiva”
• Deficit visivi e di scansione oculare
• Anomalie anatomiche e funzionali del sistema visivo
centrale;
• Difficoltà visive nello scanning di stimoli piccoli e
affollati
• Numerose saccadi di breve ampiezza nel corso della
lettura.
Commenti
• La lentezza nella lettura è una caratteristica pervasiva dei
disturbi di lettura in lingue ad ortografie regolari;
• Dissociazione relativa tra comprensione e decodifica;
• Scansione visiva durante la lettura: frequenti saccadi,
fissazioni multiple delle stesse parole, fissazione di
parole funzione;
• Profilo molto comune, ma in alcuni casi si può anche
osservare una lettura integra in termini di velocità e
correttezza, ma non in termini di comprensione.
Il ruolo dell’insegnante nella valutazione?
• Segnalazione.
• Esame “qualitativo” e approfondito delle abilità di
decodifica e comprensione:
– dissociazione tra abilità? Presenza di difficoltà concorrenti nella
stessa (difficoltà decifrative+difficoltà di comprensione) o in altre
aree (scrittura, calcolo, etc.)?
– esame delle conoscenze (lessicali, enciclopediche) e delle
strategie di lettura (es. scorsa del testo)
– esame approfondito delle strategie compensative (es. strategia
lessicale, o rilettura). Tenere conto del ruolo costruttivo
dell’apprendimento. Analisi approfondita degli elementi
costruttivi della comprensione e non solo di quelli deficitari.
• Cosa devono fare i genitori
I genitori devono:
- informarsi sul problema
- cercare una appropriata valutazione diagnostica
- discutere del problema con gli insegnanti
- aiutare il bambino nelle attività scolastiche (leggere ad alta voce)
- utilizzare strumenti alternativi alla pura lettura (cassette, cd, video, computer)
Cosa devono fare gli insegnanti
L'insegnante deve:
- riconoscere e accogliere realmente la "diversità";
- parlare alla classe e non nascondere il problema;
- spiegare alla classe le diverse necessità dell'alunno dislessico e il perché del
diverso trattamento;
- collaborare attivamente con i colleghi per garantire risposte coerenti al problema;
- comunicare con i genitori
Le cose da non fare:
- far leggere il bambino a voce alta
- ridicolizzarlo
- correggere tutti gli errori nei testi scritti
- dare liste di parole da imparare
- farlo copiare dalla lavagna
- farlo ricopiare il lavoro già svolto, perché scorretto o disordinato
- paragonarlo ad altri
Se si è in presenza di alunni con DSA:
• favorire occasioni nelle quali i bambini interessati possano parlare delle loro difficoltà.
• Spiegare ai compagni le motivazioni delle “richieste” diverse.
• Partire dalle conoscenze e dalle abilità dell’alunno.
• Esercitare i prerequisiti( attenzione, memoria, logica, concetti spazio-temporali…)
• Tendere ad ottenere un giusto equilibrio tra rispetto delle difficoltà e giuste pretese.
• Puntare sulla qualità, più che sulla quantità.
• Cercare di fornire strumenti di base elementari( lettura/ scrittura/ calcolo/ espressione verbale/ concetti
di base…) commisurati alle loro effettive possibilità.
• Far partecipare, comunque, l’alunno a tutte le attività scolastiche.
• Partire il più possibile dall’esperienza concreta per raggiungere le varie abilità in quanto questi alunni
hanno difficoltà di astrazione.
• Scomporre il processo cognitivo in passaggi semplici ( verificare un’abilità per volta).
• Lavorare in modo sistematico.
• Diminuire gradatamente gli aiuti ( per aiutare ad automatizzare e a generalizzare).
• Evitare esercitazioni complesse; concentrarsi su esercizi semplici e graduali.
• Aiutare l’alunno ad accettare di sbagliare.
• Far riflettere sull”errore”.
• Dare schemi per aiutare l’alunno a ordinarsi.
• Offrire punti di riferimento e di consultazione(es. quadernetto con regole)
• Favorire i lavori di gruppo.
• Scrivere in stampato maiuscolo e in stampato minuscolo( il corsivo è molto difficile)
• Controllare che i compiti siano copiati e scritti correttamente( stimolo all’ordine e alla precisione)
• Aiutare l’alunno a rafforzare l’autostima, sottolineando gli aspetti positivi e creando situazioni di
successo.
DISLESSIA
ATTIVITA’ DI RECUPERO
• FONOLOGIA GLOBALE
• RICONOSCIMENTO DI FILASTROCCHE O RIME (SILLABA FINALE)
• ● RIFLESSIONE: CERTE PAROLE SI ASSOMIGLIANO (SILLABA
FINALE)
• BURATTI…NO FAGIOLI…NO
Gruppo omogeneo, età 5 anni (7 bambini). I bambini sono seduti in
semicerchio nell’aula. L’insegnante presenta ai bambini il burattino
di nome Fagiolino che parla così: “Ciao, mi chiamo Fagioli-no e dico
solo pani-no, treni-no, cioccolati-no, paperi-no”. Ad ogni parola
pronunciata, l’insegnante accompagna un movimento (alza il
braccio). Il burattino chiede ai bambini: “Perché io che mi chiamo
Fagioli-no dico solo pani-no, treni-no, cioccolati-no e paperi-no?”
L’insegnante lascia un po’ di tempo ai bambini per rispondere.
Fagiolino poi presenta un’amica: “Questa è la mia amica Gialla.”
“Salve, sono Gial-la e dico solo pal-la, stal-la, caval-la, farfal-la”
accompagnando con un altro movimento (batte un piede). “Perché
parlo così?”…..il gioco prosegue fino a quando l’insegnante
comprende che lo scopo del gioco proposto è stato raggiunto.
Esempi di attivita’:
• “adesso vi dico delle parole, vediamo se capite quali cominciano con lo stesso
suono: rana,luna, banana, lampo”
• “trovate in classe gli oggetti che cominciano con lo stesso suono”
• “quali sono i nomi dei vostri compagni che finiscono con lo stesso suono?”
• “colora e ritaglia gli oggetti che hanno al centro lo stesso suono”
• date più lettere sparse, chiedere di comporre più parole possibili
• L’insegnante inizia delle catene di parole: ogni parola è seguita da un’altra che
inizia con la lettera finale di quella che la precede. Gradualmente l’insegnante
guida gli alunni a svolgere il medesimo compito
I libri: copertine e indice
 Partire dalle copertine e indici dei libri:
Titolo: permette di attivare ipotesi anticipatorie sui contenuto e orienta
le scelte del lettore
Indice: è un riordinatore di idee, può fornire risposte immediate alle
ricerche del lettore
INDICAZIONI DI LAVORO:
1. Dev’essere un lavoro individuale (lo scopo è quello di attivare la abilità
intuitive e rinforzare processi non sempre messi in atto nella lettura parole
per parola dei lettori in difficoltà)
2. Se possibile rapporto uno a uno con l’insegnante
3. La lettura dell’indice non spaventa perché si presenta come poco
impegnativa; aumenta notevolmente la capacità di anticipazione e indagine.
Un paio di lavori sull’indice sono sufficienti per l’acquisizione della
competenza.
4. Se possibile usare libri veri, predisponendo in precedenza schede mirate,da
svolgere oralmente. Non è consigliabile infatti far rispondere per iscritto: le
energie devono essere indirizzate alla scoperta e definizione del testo.
Il calendario
 E’ un organizzatore temporale e un sito della memoria collettiva del Paese
 Possiede una sua precisa struttura,assolutamente rigida
 Può essere utilizzato come strumento di lettura e di costruzione delle conoscenze
N.B: Fra le sequenze di informazioni che gli alunni dislessici hanno difficoltà a
memorizzare, vi sono quelle relative agli organizzatori cronologici.
ESEMPI DI ATTIVITA’: IL CALENDARIO PER RISOLVERE PROBLEMI
1. “Marco è nato lo scorso anno, proprio l’ultimo giorno dell’anno. Scrivi la sua data di nascita”.
2. “Chiara e Marco si sposeranno l’anno prossimo alla seconda domenica di maggio. Scrivi la
data del loro matrimonio.
Le etichette
• L’etichetta è un testo pragmatico, brevissimo, composto da brevi frasi e
singole parole, da simboli, da numeri e da spazi vuoti.
• Quali etichette proporre?
-etichette di abbigliamento e biancheria questo tipo di etichette
possono essere molto sofisticate e corredate da simboli non molto
conosciuti e quindi occasione di interpretazioni, anticipazioni e ipotesi
da verificare
-scontrini raccontano molto sul tempo, luogo, spesa, tipologia degli
acquisti
-etichette di scatole, barattoli e bottiglie quanto pomodoro contiene il
barattolo? Si capisce se è stato coltivato in Italia?...
E’ quindi un testo che fortemente rinvia
alle conoscenze extratestuali del lettore e
alle sue capacità inferenziali

More Related Content

What's hot

Lazio: strumenti compensativi e dispensativi. Prof.ssa Gabrieli
Lazio: strumenti compensativi e dispensativi. Prof.ssa GabrieliLazio: strumenti compensativi e dispensativi. Prof.ssa Gabrieli
Lazio: strumenti compensativi e dispensativi. Prof.ssa GabrieliAssociazione Italiana Dislessia
 
Dislessia, 6 lez., 19.03.2008
Dislessia, 6 lez., 19.03.2008Dislessia, 6 lez., 19.03.2008
Dislessia, 6 lez., 19.03.2008iva martini
 
Molteni apprendimento letto scrittura
Molteni apprendimento letto scritturaMolteni apprendimento letto scrittura
Molteni apprendimento letto scritturaiva martini
 
Progetto Ricerca-Azione DSA 2014-15
Progetto Ricerca-Azione DSA 2014-15Progetto Ricerca-Azione DSA 2014-15
Progetto Ricerca-Azione DSA 2014-15CTI_Area_Ulss7
 
Lazio: strumenti compensativi e dispensativi. Dott. Caligaris
Lazio:  strumenti compensativi e dispensativi. Dott. CaligarisLazio:  strumenti compensativi e dispensativi. Dott. Caligaris
Lazio: strumenti compensativi e dispensativi. Dott. CaligarisAssociazione Italiana Dislessia
 
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura imartini
 
Dentro ai dsa n
Dentro ai dsa nDentro ai dsa n
Dentro ai dsa nimartini
 
Dsa (Conegliano 30 10 2014)
Dsa (Conegliano 30 10 2014)Dsa (Conegliano 30 10 2014)
Dsa (Conegliano 30 10 2014)CTI_Area_Ulss7
 
Metodi e strumenti utili per i DSA nei compiti a casa
Metodi e strumenti utili per i DSA nei compiti a casaMetodi e strumenti utili per i DSA nei compiti a casa
Metodi e strumenti utili per i DSA nei compiti a casaLoretta Danelon
 
5d17cfa d660-4b00-ac73-9528715c6d2d
5d17cfa d660-4b00-ac73-9528715c6d2d5d17cfa d660-4b00-ac73-9528715c6d2d
5d17cfa d660-4b00-ac73-9528715c6d2dimartini
 
Gozio78 04
Gozio78 04 Gozio78 04
Gozio78 04 imartini
 
Disturbi specifici di apprendimento
Disturbi specifici di apprendimentoDisturbi specifici di apprendimento
Disturbi specifici di apprendimentoimartini
 
Dispensa carate
Dispensa carateDispensa carate
Dispensa carateimartini
 

What's hot (20)

Lazio: strumenti compensativi e dispensativi. Prof.ssa Gabrieli
Lazio: strumenti compensativi e dispensativi. Prof.ssa GabrieliLazio: strumenti compensativi e dispensativi. Prof.ssa Gabrieli
Lazio: strumenti compensativi e dispensativi. Prof.ssa Gabrieli
 
Dislessia, 6 lez., 19.03.2008
Dislessia, 6 lez., 19.03.2008Dislessia, 6 lez., 19.03.2008
Dislessia, 6 lez., 19.03.2008
 
Molteni apprendimento letto scrittura
Molteni apprendimento letto scritturaMolteni apprendimento letto scrittura
Molteni apprendimento letto scrittura
 
Progetto Ricerca-Azione DSA 2014-15
Progetto Ricerca-Azione DSA 2014-15Progetto Ricerca-Azione DSA 2014-15
Progetto Ricerca-Azione DSA 2014-15
 
Lazio: strumenti compensativi e dispensativi. Dott. Caligaris
Lazio:  strumenti compensativi e dispensativi. Dott. CaligarisLazio:  strumenti compensativi e dispensativi. Dott. Caligaris
Lazio: strumenti compensativi e dispensativi. Dott. Caligaris
 
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
 
Dentro ai dsa n
Dentro ai dsa nDentro ai dsa n
Dentro ai dsa n
 
Dsa (Conegliano 30 10 2014)
Dsa (Conegliano 30 10 2014)Dsa (Conegliano 30 10 2014)
Dsa (Conegliano 30 10 2014)
 
SARDEGNA - Proposte didattiche - Ventriglia
SARDEGNA - Proposte didattiche - VentrigliaSARDEGNA - Proposte didattiche - Ventriglia
SARDEGNA - Proposte didattiche - Ventriglia
 
PUGLIA - Normativa DSA - Rossi
PUGLIA - Normativa DSA - RossiPUGLIA - Normativa DSA - Rossi
PUGLIA - Normativa DSA - Rossi
 
Sostegno al successo form bertolo toscana
Sostegno al successo form    bertolo toscanaSostegno al successo form    bertolo toscana
Sostegno al successo form bertolo toscana
 
Lazio: i DSA. Dott.ssa Ritorto
Lazio: i DSA. Dott.ssa RitortoLazio: i DSA. Dott.ssa Ritorto
Lazio: i DSA. Dott.ssa Ritorto
 
Metodi e strumenti utili per i DSA nei compiti a casa
Metodi e strumenti utili per i DSA nei compiti a casaMetodi e strumenti utili per i DSA nei compiti a casa
Metodi e strumenti utili per i DSA nei compiti a casa
 
Dislessia
DislessiaDislessia
Dislessia
 
Lazio: modulo infanzia primaria. Dott. Caligaris
Lazio: modulo infanzia primaria. Dott. CaligarisLazio: modulo infanzia primaria. Dott. Caligaris
Lazio: modulo infanzia primaria. Dott. Caligaris
 
5d17cfa d660-4b00-ac73-9528715c6d2d
5d17cfa d660-4b00-ac73-9528715c6d2d5d17cfa d660-4b00-ac73-9528715c6d2d
5d17cfa d660-4b00-ac73-9528715c6d2d
 
Gozio78 04
Gozio78 04 Gozio78 04
Gozio78 04
 
Disturbi specifici di apprendimento
Disturbi specifici di apprendimentoDisturbi specifici di apprendimento
Disturbi specifici di apprendimento
 
Dispensa carate
Dispensa carateDispensa carate
Dispensa carate
 
Didattica inclusiva, Abruzzo - Calabria, Ventriglia
Didattica inclusiva, Abruzzo - Calabria, VentrigliaDidattica inclusiva, Abruzzo - Calabria, Ventriglia
Didattica inclusiva, Abruzzo - Calabria, Ventriglia
 

Similar to 2 dispensa dislessia

Similar to 2 dispensa dislessia (20)

Olga fiorini corso dsa
Olga fiorini corso dsaOlga fiorini corso dsa
Olga fiorini corso dsa
 
Chiara de grandis
Chiara de grandisChiara de grandis
Chiara de grandis
 
Scrittura e lettura, calabria, Bianchi
Scrittura e lettura, calabria, BianchiScrittura e lettura, calabria, Bianchi
Scrittura e lettura, calabria, Bianchi
 
Chiara de grandis
Chiara de grandisChiara de grandis
Chiara de grandis
 
Chiara de grandis
Chiara de grandisChiara de grandis
Chiara de grandis
 
Chiara de grandis n
Chiara de grandis nChiara de grandis n
Chiara de grandis n
 
Chiara de grandis
Chiara de grandisChiara de grandis
Chiara de grandis
 
Sl veneziani
Sl venezianiSl veneziani
Sl veneziani
 
Sl venezianil
Sl venezianilSl venezianil
Sl venezianil
 
Dsaii dott.ssa
Dsaii dott.ssaDsaii dott.ssa
Dsaii dott.ssa
 
Dsaii dott.ssa veneziani
Dsaii dott.ssa venezianiDsaii dott.ssa veneziani
Dsaii dott.ssa veneziani
 
Dsa. 2
Dsa. 2Dsa. 2
Dsa. 2
 
Screening magione q
Screening magione qScreening magione q
Screening magione q
 
Screening magione 1
Screening magione 1Screening magione 1
Screening magione 1
 
TOSCANA - DSA, normalizzare la didattica - Mattioli
TOSCANA - DSA, normalizzare la didattica - MattioliTOSCANA - DSA, normalizzare la didattica - Mattioli
TOSCANA - DSA, normalizzare la didattica - Mattioli
 
Lingue straniere e dislessia fantoni toscana
Lingue straniere e dislessia fantoni toscanaLingue straniere e dislessia fantoni toscana
Lingue straniere e dislessia fantoni toscana
 
Novara fantoni lingue straniere
Novara  fantoni lingue straniereNovara  fantoni lingue straniere
Novara fantoni lingue straniere
 
Novara fantoni lingue straniere
Novara  fantoni lingue straniereNovara  fantoni lingue straniere
Novara fantoni lingue straniere
 
Dislessia
DislessiaDislessia
Dislessia
 
Opuscolo sul metodo di studio
Opuscolo sul metodo di studioOpuscolo sul metodo di studio
Opuscolo sul metodo di studio
 

More from Lucia Amoruso

4 dispensa calcoloinfanzia
4 dispensa calcoloinfanzia4 dispensa calcoloinfanzia
4 dispensa calcoloinfanziaLucia Amoruso
 
4 allegato spiegazione protocollo acmt
4 allegato spiegazione protocollo acmt4 allegato spiegazione protocollo acmt
4 allegato spiegazione protocollo acmtLucia Amoruso
 
Presentazione detti baresi
Presentazione detti baresiPresentazione detti baresi
Presentazione detti baresiLucia Amoruso
 
Confronto grafici monitoraggio cyber genitori
Confronto grafici monitoraggio cyber genitoriConfronto grafici monitoraggio cyber genitori
Confronto grafici monitoraggio cyber genitoriLucia Amoruso
 
Confronto grafici monitoraggio cyber alunni. ppt
Confronto grafici monitoraggio cyber alunni. ppt   Confronto grafici monitoraggio cyber alunni. ppt
Confronto grafici monitoraggio cyber alunni. ppt Lucia Amoruso
 
Power point scienze da pubblicare
Power point scienze da pubblicarePower point scienze da pubblicare
Power point scienze da pubblicareLucia Amoruso
 
Quando il castello era sul mare
Quando il castello era sul mareQuando il castello era sul mare
Quando il castello era sul mareLucia Amoruso
 
Accessori dell’epoca rinascimentale
Accessori dell’epoca rinascimentaleAccessori dell’epoca rinascimentale
Accessori dell’epoca rinascimentaleLucia Amoruso
 
Educ alla cittadinanza
Educ alla cittadinanzaEduc alla cittadinanza
Educ alla cittadinanzaLucia Amoruso
 
Bari e il suo mare: sicurezza a tavola
Bari e il suo mare: sicurezza a tavolaBari e il suo mare: sicurezza a tavola
Bari e il suo mare: sicurezza a tavolaLucia Amoruso
 
Educazione alla cittadinanza
Educazione alla cittadinanza Educazione alla cittadinanza
Educazione alla cittadinanza Lucia Amoruso
 
La scoperta del π =3,14
La scoperta del π =3,14La scoperta del π =3,14
La scoperta del π =3,14Lucia Amoruso
 
Evento finale CYBERBULLISMO
Evento finale CYBERBULLISMOEvento finale CYBERBULLISMO
Evento finale CYBERBULLISMOLucia Amoruso
 
Ppt i segreti della matematica michelangelo copia
Ppt i segreti della matematica michelangelo   copiaPpt i segreti della matematica michelangelo   copia
Ppt i segreti della matematica michelangelo copiaLucia Amoruso
 
Propagazione piante ppt
Propagazione piante pptPropagazione piante ppt
Propagazione piante pptLucia Amoruso
 
Speak up for children's rights
Speak up for children's rightsSpeak up for children's rights
Speak up for children's rightsLucia Amoruso
 

More from Lucia Amoruso (20)

4 dispensa calcoloinfanzia
4 dispensa calcoloinfanzia4 dispensa calcoloinfanzia
4 dispensa calcoloinfanzia
 
4 allegato spiegazione protocollo acmt
4 allegato spiegazione protocollo acmt4 allegato spiegazione protocollo acmt
4 allegato spiegazione protocollo acmt
 
Presentazione libro
Presentazione libroPresentazione libro
Presentazione libro
 
Presentazione detti baresi
Presentazione detti baresiPresentazione detti baresi
Presentazione detti baresi
 
Confronto grafici monitoraggio cyber genitori
Confronto grafici monitoraggio cyber genitoriConfronto grafici monitoraggio cyber genitori
Confronto grafici monitoraggio cyber genitori
 
Confronto grafici monitoraggio cyber alunni. ppt
Confronto grafici monitoraggio cyber alunni. ppt   Confronto grafici monitoraggio cyber alunni. ppt
Confronto grafici monitoraggio cyber alunni. ppt
 
Power point scienze da pubblicare
Power point scienze da pubblicarePower point scienze da pubblicare
Power point scienze da pubblicare
 
Presentazione libro
Presentazione libroPresentazione libro
Presentazione libro
 
Presentazione detti
Presentazione dettiPresentazione detti
Presentazione detti
 
Quando il castello era sul mare
Quando il castello era sul mareQuando il castello era sul mare
Quando il castello era sul mare
 
Accessori dell’epoca rinascimentale
Accessori dell’epoca rinascimentaleAccessori dell’epoca rinascimentale
Accessori dell’epoca rinascimentale
 
Educ alla cittadinanza
Educ alla cittadinanzaEduc alla cittadinanza
Educ alla cittadinanza
 
Bari e il suo mare: sicurezza a tavola
Bari e il suo mare: sicurezza a tavolaBari e il suo mare: sicurezza a tavola
Bari e il suo mare: sicurezza a tavola
 
Educazione alla cittadinanza
Educazione alla cittadinanza Educazione alla cittadinanza
Educazione alla cittadinanza
 
La scoperta del π =3,14
La scoperta del π =3,14La scoperta del π =3,14
La scoperta del π =3,14
 
Evento finale CYBERBULLISMO
Evento finale CYBERBULLISMOEvento finale CYBERBULLISMO
Evento finale CYBERBULLISMO
 
Espressività 2H
Espressività 2HEspressività 2H
Espressività 2H
 
Ppt i segreti della matematica michelangelo copia
Ppt i segreti della matematica michelangelo   copiaPpt i segreti della matematica michelangelo   copia
Ppt i segreti della matematica michelangelo copia
 
Propagazione piante ppt
Propagazione piante pptPropagazione piante ppt
Propagazione piante ppt
 
Speak up for children's rights
Speak up for children's rightsSpeak up for children's rights
Speak up for children's rights
 

2 dispensa dislessia

  • 1. Corso di formazione per docenti Disturbi dell’Apprendimento: scopriamoli insieme I DISTURBI DELLA LETTURA dott. Mauro Di Pierro Dott.ssa Katia Pinto Dott.ssa Laura Ricchiuti Dott. Mauro Di Pierro Dott. Antonio Laricchia
  • 2. Dislessia.. Ci si riferisce alla lettura strumentale (decifrativa). Si tratta cioè di quell’abilità le cui basi sono poste nei primi anni di scuola elementare, che permette di riconoscere le parole che sono contenute nel testo scritto, anche se esse non erano mai state lette in precedenza.
  • 3. +  Discriminazione visiva: capacità di distinguere un segno grafico dall’altro (es: p/b, q/p)  Discriminazione uditiva: capacità di riconoscere i suoni, prima sillabici, poi fonemici  Ordine spazio-temporale: capacità di conservare le lettere nello spazio senza anteporle o invertirle  Sintesi visiva: capacità di unire grafemi  Sintesi uditiva: capacità di fondere suoni  Corrispondenza grafema-fonema: capacità di associare il segno al suono, fino a sequenze di grafemi ai corrispondenti fonemi I PREREQUISITI DELLA LETTURA
  • 4. Per superare certi pregiudizi legati ai DSA e alla dislessia leggete l'elenco che segue…
  • 5.
  • 6. + TIPI DI ERRORI NELLA LETTURA Omissioni: casello invece di castello Inserzioni: piane invece di pane Sostituzioni consonanti: vinestra invece di finestra Sostituzioni vocali: sale invece di sole Inserzioni: piane invece di pane Inversioni, migrazioni: li invece di il; rase invece di resa Anticipazioni: morfosintattica (andava-andavano) Errori di recupero dal lessico ortografico: pesce invece di pace Errato recupero gruppi ortografici: maghlione, ghnomo Inversione di parole nelle frasi autocorrezioni lunghe esitazioni perdita della posizione nel testo (salta il rigo o la parola)
  • 7. Le cause della dislessia Ipotesi fonologica • I problemi di lettura hanno origine nella rappresentazione e manipolazione dei fonemi; • Storia di difficoltà linguistiche orali in bambini con difficoltà nell’acquisizione della lingua scritta: • ripetizione di non-parole; • discriminazione fonemi; • sensibilità fonologica (es. produzione di rime: naso-vaso; sostituzione consonante iniziale: mela-tela)
  • 8. Le cause della dislessia Ipotesi “visiva” • Deficit visivi e di scansione oculare • Anomalie anatomiche e funzionali del sistema visivo centrale; • Difficoltà visive nello scanning di stimoli piccoli e affollati • Numerose saccadi di breve ampiezza nel corso della lettura.
  • 9. Commenti • La lentezza nella lettura è una caratteristica pervasiva dei disturbi di lettura in lingue ad ortografie regolari; • Dissociazione relativa tra comprensione e decodifica; • Scansione visiva durante la lettura: frequenti saccadi, fissazioni multiple delle stesse parole, fissazione di parole funzione; • Profilo molto comune, ma in alcuni casi si può anche osservare una lettura integra in termini di velocità e correttezza, ma non in termini di comprensione.
  • 10. Il ruolo dell’insegnante nella valutazione? • Segnalazione. • Esame “qualitativo” e approfondito delle abilità di decodifica e comprensione: – dissociazione tra abilità? Presenza di difficoltà concorrenti nella stessa (difficoltà decifrative+difficoltà di comprensione) o in altre aree (scrittura, calcolo, etc.)? – esame delle conoscenze (lessicali, enciclopediche) e delle strategie di lettura (es. scorsa del testo) – esame approfondito delle strategie compensative (es. strategia lessicale, o rilettura). Tenere conto del ruolo costruttivo dell’apprendimento. Analisi approfondita degli elementi costruttivi della comprensione e non solo di quelli deficitari.
  • 11. • Cosa devono fare i genitori I genitori devono: - informarsi sul problema - cercare una appropriata valutazione diagnostica - discutere del problema con gli insegnanti - aiutare il bambino nelle attività scolastiche (leggere ad alta voce) - utilizzare strumenti alternativi alla pura lettura (cassette, cd, video, computer) Cosa devono fare gli insegnanti L'insegnante deve: - riconoscere e accogliere realmente la "diversità"; - parlare alla classe e non nascondere il problema; - spiegare alla classe le diverse necessità dell'alunno dislessico e il perché del diverso trattamento; - collaborare attivamente con i colleghi per garantire risposte coerenti al problema; - comunicare con i genitori Le cose da non fare: - far leggere il bambino a voce alta - ridicolizzarlo - correggere tutti gli errori nei testi scritti - dare liste di parole da imparare - farlo copiare dalla lavagna - farlo ricopiare il lavoro già svolto, perché scorretto o disordinato - paragonarlo ad altri
  • 12. Se si è in presenza di alunni con DSA: • favorire occasioni nelle quali i bambini interessati possano parlare delle loro difficoltà. • Spiegare ai compagni le motivazioni delle “richieste” diverse. • Partire dalle conoscenze e dalle abilità dell’alunno. • Esercitare i prerequisiti( attenzione, memoria, logica, concetti spazio-temporali…) • Tendere ad ottenere un giusto equilibrio tra rispetto delle difficoltà e giuste pretese. • Puntare sulla qualità, più che sulla quantità. • Cercare di fornire strumenti di base elementari( lettura/ scrittura/ calcolo/ espressione verbale/ concetti di base…) commisurati alle loro effettive possibilità. • Far partecipare, comunque, l’alunno a tutte le attività scolastiche. • Partire il più possibile dall’esperienza concreta per raggiungere le varie abilità in quanto questi alunni hanno difficoltà di astrazione. • Scomporre il processo cognitivo in passaggi semplici ( verificare un’abilità per volta). • Lavorare in modo sistematico. • Diminuire gradatamente gli aiuti ( per aiutare ad automatizzare e a generalizzare). • Evitare esercitazioni complesse; concentrarsi su esercizi semplici e graduali. • Aiutare l’alunno ad accettare di sbagliare. • Far riflettere sull”errore”. • Dare schemi per aiutare l’alunno a ordinarsi. • Offrire punti di riferimento e di consultazione(es. quadernetto con regole) • Favorire i lavori di gruppo. • Scrivere in stampato maiuscolo e in stampato minuscolo( il corsivo è molto difficile) • Controllare che i compiti siano copiati e scritti correttamente( stimolo all’ordine e alla precisione) • Aiutare l’alunno a rafforzare l’autostima, sottolineando gli aspetti positivi e creando situazioni di successo.
  • 14. • FONOLOGIA GLOBALE • RICONOSCIMENTO DI FILASTROCCHE O RIME (SILLABA FINALE) • ● RIFLESSIONE: CERTE PAROLE SI ASSOMIGLIANO (SILLABA FINALE) • BURATTI…NO FAGIOLI…NO Gruppo omogeneo, età 5 anni (7 bambini). I bambini sono seduti in semicerchio nell’aula. L’insegnante presenta ai bambini il burattino di nome Fagiolino che parla così: “Ciao, mi chiamo Fagioli-no e dico solo pani-no, treni-no, cioccolati-no, paperi-no”. Ad ogni parola pronunciata, l’insegnante accompagna un movimento (alza il braccio). Il burattino chiede ai bambini: “Perché io che mi chiamo Fagioli-no dico solo pani-no, treni-no, cioccolati-no e paperi-no?” L’insegnante lascia un po’ di tempo ai bambini per rispondere. Fagiolino poi presenta un’amica: “Questa è la mia amica Gialla.” “Salve, sono Gial-la e dico solo pal-la, stal-la, caval-la, farfal-la” accompagnando con un altro movimento (batte un piede). “Perché parlo così?”…..il gioco prosegue fino a quando l’insegnante comprende che lo scopo del gioco proposto è stato raggiunto.
  • 15. Esempi di attivita’: • “adesso vi dico delle parole, vediamo se capite quali cominciano con lo stesso suono: rana,luna, banana, lampo” • “trovate in classe gli oggetti che cominciano con lo stesso suono” • “quali sono i nomi dei vostri compagni che finiscono con lo stesso suono?” • “colora e ritaglia gli oggetti che hanno al centro lo stesso suono” • date più lettere sparse, chiedere di comporre più parole possibili • L’insegnante inizia delle catene di parole: ogni parola è seguita da un’altra che inizia con la lettera finale di quella che la precede. Gradualmente l’insegnante guida gli alunni a svolgere il medesimo compito
  • 16. I libri: copertine e indice  Partire dalle copertine e indici dei libri: Titolo: permette di attivare ipotesi anticipatorie sui contenuto e orienta le scelte del lettore Indice: è un riordinatore di idee, può fornire risposte immediate alle ricerche del lettore INDICAZIONI DI LAVORO: 1. Dev’essere un lavoro individuale (lo scopo è quello di attivare la abilità intuitive e rinforzare processi non sempre messi in atto nella lettura parole per parola dei lettori in difficoltà) 2. Se possibile rapporto uno a uno con l’insegnante 3. La lettura dell’indice non spaventa perché si presenta come poco impegnativa; aumenta notevolmente la capacità di anticipazione e indagine. Un paio di lavori sull’indice sono sufficienti per l’acquisizione della competenza. 4. Se possibile usare libri veri, predisponendo in precedenza schede mirate,da svolgere oralmente. Non è consigliabile infatti far rispondere per iscritto: le energie devono essere indirizzate alla scoperta e definizione del testo.
  • 17. Il calendario  E’ un organizzatore temporale e un sito della memoria collettiva del Paese  Possiede una sua precisa struttura,assolutamente rigida  Può essere utilizzato come strumento di lettura e di costruzione delle conoscenze N.B: Fra le sequenze di informazioni che gli alunni dislessici hanno difficoltà a memorizzare, vi sono quelle relative agli organizzatori cronologici. ESEMPI DI ATTIVITA’: IL CALENDARIO PER RISOLVERE PROBLEMI 1. “Marco è nato lo scorso anno, proprio l’ultimo giorno dell’anno. Scrivi la sua data di nascita”. 2. “Chiara e Marco si sposeranno l’anno prossimo alla seconda domenica di maggio. Scrivi la data del loro matrimonio.
  • 18. Le etichette • L’etichetta è un testo pragmatico, brevissimo, composto da brevi frasi e singole parole, da simboli, da numeri e da spazi vuoti. • Quali etichette proporre? -etichette di abbigliamento e biancheria questo tipo di etichette possono essere molto sofisticate e corredate da simboli non molto conosciuti e quindi occasione di interpretazioni, anticipazioni e ipotesi da verificare -scontrini raccontano molto sul tempo, luogo, spesa, tipologia degli acquisti -etichette di scatole, barattoli e bottiglie quanto pomodoro contiene il barattolo? Si capisce se è stato coltivato in Italia?... E’ quindi un testo che fortemente rinvia alle conoscenze extratestuali del lettore e alle sue capacità inferenziali