Mitologie economiche - Al Complexity Literacy Meeting le slides del libro pre...Complexity Institute
Per comprendere lessico e approccio argomentativo della cultura francese (Lucien Sfez e il tautismo). Per contestare la contestazione (Pier Paolo Pasolini). Per allenare l’uso dello spirito critico. Per rileggere e analizzare i miti d’oggi (Roland Barthes). Per riflettere su struttura e sovrastruttura (o su grammatica e narrazione, tra Marx e lo storytelling). Perché ci spinge a studiare la grammatica e i grammatici. Perché ci incoraggia a rileggere i miti d’allora (Robert Graves e i miti greci, da cui tutto – per noi – ha preso origine).
Presentazione e descrizione del libro che rappresenta una analisi storica dell'Europa e dei suoi padri fondatori, la situazione attaule con tutte le sue implicazioni economiche e sociali e la valuta comune europea come collante.
Una analisi approfondita con delle possibili soluzioni.
Mitologie economiche - Al Complexity Literacy Meeting le slides del libro pre...Complexity Institute
Per comprendere lessico e approccio argomentativo della cultura francese (Lucien Sfez e il tautismo). Per contestare la contestazione (Pier Paolo Pasolini). Per allenare l’uso dello spirito critico. Per rileggere e analizzare i miti d’oggi (Roland Barthes). Per riflettere su struttura e sovrastruttura (o su grammatica e narrazione, tra Marx e lo storytelling). Perché ci spinge a studiare la grammatica e i grammatici. Perché ci incoraggia a rileggere i miti d’allora (Robert Graves e i miti greci, da cui tutto – per noi – ha preso origine).
Presentazione e descrizione del libro che rappresenta una analisi storica dell'Europa e dei suoi padri fondatori, la situazione attaule con tutte le sue implicazioni economiche e sociali e la valuta comune europea come collante.
Una analisi approfondita con delle possibili soluzioni.
Discorso della seduta plenaria del parlamento europeoMartinaPiccione
Documento che riporta il discorso pronunciato da Ursula von der Leyen, presidente eletta della Commissione europea, in riferimento all'adozione del Green New Deal per la tutela del Pianeta Terra e delle generazioni future.
Nelle pagine che seguono, il lettore potrà trovare una sintesi degli interventi (la registrazione di tutti i contributi è disponibile sul canale Youtube della Confederazione), che hanno caratterizzato il convegno Viaggio nel futuro, che la Ugl ha voluto organizzare presso il parlamentino del Cnel, il 24 marzo in occasione dei 73 anni dalla nascita della Cisnal, avvenuta nel 1950 a Napoli.
Progetto Euro: cosa è andato storto?
La riforma necessaria dell’Eurozona, PierGiorgio Gawronski
Con questo saggio di Piergiorgio Gawronski, la Fondazione Ugo La Malfa apre una collana di studi e di ricerche che verrà pubblicata sul sito della Fondazione e stampata in forma cartacea. Naturalmente, le opinioni degli autori non rappresentano necessariamente il punto di vista della Fondazione.
Dopo il populismo nato con la globalizzazione e quello causato dall'immigrazione, arriverà, temiamo, quello creato dalla tecnologia.
Il populismo nasce sempre come risultato di una crisi della mediazione politica e culturale. Ma attenzione agli approcci snob, perché non è sempre scontato chi abbia ragione o torto tra mediatori e disintermediati.
il baratro nel quale continua a precipitare la Calabria, sottoposta ad un commissariamento “modello ergastolo”, fine pena mai: la valutazione sintetica LEA di 125 è poco più della metà del 222 conseguito dalle due Regioni migliori (Veneto e Toscana). Un risultato negativo confermato anche dai dati, sperimentali, del nuovo sistema NSG: la regione è ultima per l’”area ospedaliera” ed è l’unica con i risultati “rossi” in tutte le tre aree monitorate.
Quasi a rendere, quindi, naturale ritornare a Totò e alla domanda posta al vigile milanese: "noi vorremmo sapere, per andare dove dobbiamo andare, per dove dobbiamo andare?". In realtà, i calabresi che subiscono questa situazione sanno bene dove andare: 53.866 sono andati a farsi curare altrove nel corso del 2019, con una spesa di 222 milioni di euro. Altre perdite a bilancio, che pagheremo tutti, o altri servizi sottratti ai calabresi, come si legge nell’affresco impietoso sulla “non sanità” calabrese tratteggiato dai giudici costituzionali in una recente sentenza, già presentata su questo giornale.
Discorso della seduta plenaria del parlamento europeoMartinaPiccione
Documento che riporta il discorso pronunciato da Ursula von der Leyen, presidente eletta della Commissione europea, in riferimento all'adozione del Green New Deal per la tutela del Pianeta Terra e delle generazioni future.
Nelle pagine che seguono, il lettore potrà trovare una sintesi degli interventi (la registrazione di tutti i contributi è disponibile sul canale Youtube della Confederazione), che hanno caratterizzato il convegno Viaggio nel futuro, che la Ugl ha voluto organizzare presso il parlamentino del Cnel, il 24 marzo in occasione dei 73 anni dalla nascita della Cisnal, avvenuta nel 1950 a Napoli.
Progetto Euro: cosa è andato storto?
La riforma necessaria dell’Eurozona, PierGiorgio Gawronski
Con questo saggio di Piergiorgio Gawronski, la Fondazione Ugo La Malfa apre una collana di studi e di ricerche che verrà pubblicata sul sito della Fondazione e stampata in forma cartacea. Naturalmente, le opinioni degli autori non rappresentano necessariamente il punto di vista della Fondazione.
Dopo il populismo nato con la globalizzazione e quello causato dall'immigrazione, arriverà, temiamo, quello creato dalla tecnologia.
Il populismo nasce sempre come risultato di una crisi della mediazione politica e culturale. Ma attenzione agli approcci snob, perché non è sempre scontato chi abbia ragione o torto tra mediatori e disintermediati.
il baratro nel quale continua a precipitare la Calabria, sottoposta ad un commissariamento “modello ergastolo”, fine pena mai: la valutazione sintetica LEA di 125 è poco più della metà del 222 conseguito dalle due Regioni migliori (Veneto e Toscana). Un risultato negativo confermato anche dai dati, sperimentali, del nuovo sistema NSG: la regione è ultima per l’”area ospedaliera” ed è l’unica con i risultati “rossi” in tutte le tre aree monitorate.
Quasi a rendere, quindi, naturale ritornare a Totò e alla domanda posta al vigile milanese: "noi vorremmo sapere, per andare dove dobbiamo andare, per dove dobbiamo andare?". In realtà, i calabresi che subiscono questa situazione sanno bene dove andare: 53.866 sono andati a farsi curare altrove nel corso del 2019, con una spesa di 222 milioni di euro. Altre perdite a bilancio, che pagheremo tutti, o altri servizi sottratti ai calabresi, come si legge nell’affresco impietoso sulla “non sanità” calabrese tratteggiato dai giudici costituzionali in una recente sentenza, già presentata su questo giornale.
The document announces a workshop to discuss the European Union's macro-regional strategies. The workshop will feature four presentations: 1) an overview of the EU's macro-regional strategies, their evolution, and challenges by Professor Stefan Gänzle; 2) the contribution of EU structural funds to the EU Strategy for the Baltic Sea Region by Justė Jarmulkaitė; 3) post-2020 perspectives on the EU Strategy for the Danube Region by Félix Moldován; and 4) a governance analysis of the EU Strategy for the Adriatic and Ionian Region and the EU Strategy for the Alpine Region by Dr. Nicola Favia, followed by a debate with members of the Committee on
This document summarizes an event on foresight and its role in driving the European Union towards becoming a knowledge-based society. The event will discuss how foresight, which aims to predict future needs and support decisions, can help inform policymaking and identify solutions to societal challenges through scenarios and breakthrough technologies. Participants will debate the roles of different EU institutions, member states, industry, research and civil society in both forecasting future scenarios and driving desired futures through backcasting strategies. The goal is to reflect on how foresight can best support the design of the European Union's next framework program for research and innovation to address complex challenges.
This document provides an agenda for a workshop on reforming professional services in Europe. The workshop will include two panels on measuring the economic effects of reforms and country-specific recommendations, followed by views from the European Commission and stakeholders. Panel 1 will discuss quantitative evidence and indicators on the effects of regulation in professional services. Panel 2 will feature representatives from France and Estonia discussing regulation in their countries. The workshop will conclude with remarks synthesizing the discussions.
Nato eu industry cooperation on cyber security 28-06Carla Marchionna
The document announces an international conference on NATO, EU, and industry cooperation on cyber security. The conference will take place on June 28, 2017 in Brussels and will feature welcome remarks, keynote speeches, a panel discussion, and concluding remarks. The panel discussion will address challenges in cyber security and cooperation between governments and the private sector to enhance cyber resilience. Speakers will provide case studies and best practices for ensuring a resilient cyberspace through effective partnership between public and private entities.
Smart transportation will soon create a world in which vehicles are autonomous, electric and connected to other vehicles and infrastructure with minimal human input. Infrastructure will be important to allow these "vehicles of the future" to operate correctly, so public administrations must start preparing now for this change. Concrete infrastructure offers advantages like durability to support connectivity between vehicles, autonomy, and electric vehicle charging needs. EUPAVE is eager to facilitate the transition and calls on member states and the EU Commission to utilize policies and funding to incentivize infrastructure that enables new vehicle technologies.
Low-noise concrete pavements are now the standard due to regulations requiring addressing environmental noise. Modern concrete road surfaces produce rolling noise comparable to dense asphalt but maintain their low-noise performance over the lifetime of the pavement due to their durability. Concrete is considered the sustainable choice as it provides low noise, high skid resistance for safety, and durability while having a lower lifetime cost compared to other surfaces.
This document outlines the agenda for a forum on issues related to transitional care and aging for patients with primary immunodeficiencies (PIDs). The forum will include welcome addresses, presentations on EU actions related to rare diseases, patient pathways for rare diseases, and perspectives from patients, nurses, physicians, and social workers on transitioning care from youth to adulthood and aging with a PID. The discussion and conclusions will focus on addressing these important issues for improving care of PID patients throughout their lives.
The document announces a forum on primary immunodeficiency diseases (PIDs) to be held at the European Parliament in Brussels on June 22, 2017 from 11:00-13:00 in room ASP3H1. The forum will discuss issues with transitional care and aging for those growing older with PIDs. Attendees are instructed to register by emailing registration@health-events.eu. The event is hosted by Dr. Elena Gentile MEP and Mr. Carlos Zorrinho MEP.
This document provides the program for an event hosted by MEP Isabella De Monte on promoting sustainable tourism for all in Europe. The event will bring together key actors from the EU, regions, and tourism stakeholders to discuss making tourism accessible for all. Representatives from the Tuscany region and NECSTouR will open the event. There will then be a keynote speech from the Director of Toscana Promozione Turistica on sustainable tourism for accessible destinations based on Tuscany's experience. A roundtable will follow featuring discussions on the EU policy framework, best practices from regions like Flanders, Scotland, and Ile-de-France, and perspectives from industry stakeholders.
1. l’Unità
Sabato, 13 Maggio 2017l8
L’Ue e la sfida
di una
globalizzazione
da governare
globalizzazione il rischio di un abbas-
samento dei propri standard, la perdi-
ta delle proprie tradizioni e, soprattut-
to, dei propri posti di lavoro. Ma se
l’Europa ospita oggi una parte cospi-
cua del problema (o meglio: una parte
cospicuadelle“vittime”dellaglobaliz-
zazione), essa ha al tempo stesso l’oc-
casione di diventarne la soluzione.
L’Unione Europea, infatti, ha oggi
l’opportunità di influire in modo deci-
sivo sul corso della globalizzazione, ri-
disegnandone i contorni secondo i
propri valori, la propria cultura, i pro-
pri diritti. La vittoria di Macron in
Francia ci dice che c’è ancora spazio
per una prospettiva europeista e glo-
balista che rifugga le tentazioni prote-
zioniste. Mentre i singoli Stati non
hanno i mezzi per affrontare da soli la
“rivoluzione” in corso, l'UE - coi suoi
500milionidicittadinieunquartodel
PIL mondiale - si trova nella posizione
più adatta per guidarla a beneficio di
tutti e affermarsi come il modello da
seguire a livello planetario. Per farlo,
dobbiamo avere ben chiare le nostre
prioritàeditemisucuièindispensabi-
le fare fronte comune.
Del resto, abbiamo già dimostrato
di poterlo fare. L’accordo di libero
scambio col Canada (CETA) ratificato
a febbraio è un ottimo esempio di co-
me l’UE (e in particolare il Parlamento
europeo) possa giocare un ruolo deci-
sivo nella promozione di alti standard
in materia di diritti dei lavoratori, pro-
tezione dei consumatori, qualità dei
prodottietuteladell’ambientealivello
globale. Accordi commerciali di que-
sto tipo possono davvero influenzare
positivamente il corso della globaliz-
zazione, introducendo princìpi di e-
quitàeriducendoirischidiconcorren-
za sleale da parte di altre aree del pia-
neta. Il tema della mondializzazione
dell’economia è poi legato a doppio fi-
loconladigitalizzazioneecoicambia-
menti che porterà nell’Europa del
prossimofuturo.Ancheinquestosen-
so, l’UE ha compiuto passi importanti
verso la completa realizzazione di un
MercatoUnicoDigitale.Solopredispo-
nendounacornicediregolechiareali-
vello comunitario potremo garantire
alle nostre imprese tecnologiche (a
partire dalle PMI) di diventare attori
globali,tenendoilpassodeimodellidi
business e delle tendenze emergenti.
Un quadro regolatorio semplice e di-
namicodovràandarediparipassocon
l’applicazione in tutti gli Stati UE del
principio per cui le tasse (anche quelle
dei colossi tecnologici mondiali) si pa-
gano là dove sono generati gli utili.
Su questo, come su altri punti deli-
cati, abbiamo l’occasione di affermare
i nostri princìpi, per riempire la globa-
lizzazione coi nostri valori, distribuir-
neifruttiinmodopiùampioepermet-
tere ai cittadini europei di coglierne al
meglio tutte le opportunità.
lLa Commissione europea ha pubblicato un documento
strategico nel quale sono contenute idee e proposte per gestire
le opportunità e le sfide della mondializzazione
D
icevaAlbertEinstein:
«Non mi preoccupo
mai del futuro, arriva
sempre abbastanza
presto». Parlando di
globalizzazione, ba-
sta pensare alle nostra realtà quotidia-
napercapirecheilfuturoègiàarrivato
ed occorre attrezzarsi
per gestirlo al meglio.
Con questo obiettivo, la
Commissione europea
ha pubblicato un documento strategi-
conelqualesonocontenuteideeepro-
postepergestireleopportunitàelesfi-
dedellaglobalizzazioneinunacornice
continentale.
Per molti di noi la globalizzazione
ha comportato innanzitutto una
straordinaria fonte di arricchimento
della propria esperienza di vita. Lavo-
rare, studiare e vivere in un paese di-
verso da quello di nascita è una pro-
spettiva sempre più alla portata di o-
gnuno di noi, con un aumento espo-
nenzialedelleoccasionidiscambiotra
ideeeculturediverse.Seguardiamoai
numeri,ibeneficidiquestedinamiche
sono innegabili: dal 1970 ad oggi un
miliardo e mezzo di persone nel mon-
do hanno avuto modo di uscire dalla
povertà assoluta e oggi si stima che,
per ogni miliardo di euro di esporta-
zioni dall’UE, 14.000 nuovi posti di la-
voro vengono creati nel nostro conti-
nente. Tuttavia, non possiamo far fin-
ta che la globalizzazione non presenti
anche aspetti problematici, che pro-
prio sul suolo europeo rischiano di a-
vere le conseguenze più dirompenti.
Molti nostri concittadini vedono nella
Sono con
regole
chiare sul
digitale
possiamo
garantire
alle imprese
di diventare
attori
globali
Per ogni miliard di
export europeo
aggiuntivo vengono
creati 14 mila nuovi
posti di lavoro
Troppo timida la sinistra non appiattita sui no global
S
cambicommercialisignificano
occupazione: ogni miliardo di
euro di esportazioni genera
nell'UE14000nuovipostidila-
voro. Oggi più di 30 milioni di posti di
lavoro nell'UE, ossia
unosusette,dipendono
dalle esportazioni verso
ilrestodelmondo".Sia-
preconquestacitazione
di Jean Claude Juncker il documento
della Commissione Europea centrato
sulla gestione della globalizzazione.
È importante citare questi dati
quando parliamo di fenomeni contro-
versi e dibattuti, come nel caso della
globalizzazione, tornata prepotente-
mente al centro del dibattito pubblico.
L’ultima volta che media, istituzioni e
cittadinisenesonooccupatiinmanie-
racosìintensaèstatoallafinedeglian-
ni ’90, in occasione della nascita del
movimentoNoGlobal.Quasivent’anni
dopo, è possibile identificare con chia-
rezza quel momento come uno dei no-
stripiùgrandierrori.Eranataun’inter-
pretazione assolutista del fenomeno,
cheloavevacondannatosenzaappello
come il male assoluto, la causa di tutte
le ingiustizie della società moderna.
Era una lettura parziale (e, dunque, di-
storta) della storia poiché i vantaggi e i
benefici portati dalla globalizzazione
sono stati molti e non solo economici:
pensiamo alla possibilità per persone
di viaggiare, lavorare, studiare e vivere
liberamenteinPaesidiversidalproprio
oallostimoloall’innovazionedatodal-
la cooperazione scientifica internazio-
nale. Tuttavia, chi vedeva e intendeva
difendere questi vantaggi ha senza
dubbio sbagliato modalità. I “difenso-
ri”dellaglobalizzazionesisonochiusia
riccio in un approccio altrettanto asso-
lutistico, dando luogo, di fatto, a una
polarizzazionecheharesoimpossibile
qualunque discussione nel merito.
Questo è stato fonte di un’enorme
mancanza, nell’elaborazione di una
posizione critica, all’interno dell’area
politicaprogressista.Unapartedellasi-
nistra si è schierata con gli oppositori
della globalizzazione, mentre l’altra
parte è stata troppo timida, troppo a
lungo, preoccupata, probabilmente,
che il tentativo di entrare nel dibattito
avrebbe finito per schiacciarla in que-
sta polarizzazione molto forte, bianco
daunaparteenerodall’altra.Abbiamo
persoannipreziosiaschierarciafavore
linoinonesportiamosolobenieservizi
ma, soprattutto, standard: ambientali,
sanitari,dituteladeidirittiumaniedei
lavoratori, di sicurezza e di qualità che
sono tra i più alti al mondo. Questo si-
gnifica rendere la globalizzazione più
equa.Tuttavia,nonbasta.Ènecessario
implementare migliori strumenti di a-
nalisiexanteedexpost,perpoteriden-
tificare immediatamente eventuali ef-
fettinegatividegliaccordicommerciali
su alcuni gruppi e categorie sociali, in
modo da poter predisporre correttivi
efficaci ed evitare che qualcuno venga
lasciato indietro o, addirittura, sia pe-
nalizzato.Nonèuncompitoimpossibi-
le e, sicuramente, è un compito a cui
nonpossiamosottrarciancoraunavol-
ta.Ilprotezionismononèlastrada,ma
sta a noi dimostrarlo.
ocontrolaglobalizzazione,incapacidi
riconoscere come, proprio in quanto
forza progressista, il nostro compito
principalesarebbestatoregolamentar-
la,gestirla.Perpoterlofare,però,ilpri-
mopassoerariconoscerneeanalizzar-
neilimiti,accantoaibenefici.Allaluce
diquestastoriarecente,l’iniziativadel-
la Commissione Europea assume u-
n’importanza centrale. In questi de-
cenni di polarizzazione, mentre il pro-
gressismovenivamenoalsuocompito,
altreforzepolitichehannointercettato
disagio e disperazione, offrendo loro
uno strumento semplice e immediato,
ricette facili per gestire una realtà che,
purtroppo, è molto più complessa.
L’ondata di protezionismo dalla quale
siamostatitravoltinegliultimiduean-
ni non è avvenuta per contagio: è stata
l’emersione, quasi in contemporanea,
di vent’anni di difficoltà, economica e
sociale,dimoltefasceecategoriesocia-
li in tutto il mondo industrializzato, a
lungorimastainascoltata.Lastoria,og-
gi, ci chiama a questa stessa sfida una
seconda volta. Non facciamoci trovare
impreparati: la politica commerciale
europea ha precisamente questo com-
pito.Attraversogliaccordicommercia-
Oggi più di 30
milioni di posti di
lavoro nell'UE, ossia
1 su 7, dipendono
dalle esportazioni
Mercoledì 10 maggio ho
organizzato, insieme ai
colleghi di Uphold Europe -
un’organizzazione che si
occupa di trovare soluzioni
pratiche e innovative alla
gestione dei fenomeni
migratori - un dibattito sulla
proposta di revisione della
Direttiva Carta Blu, di cui
sono relatore in Commissione
Occupazione per il mio
Gruppo. La Carta Blu è uno
strumento dell’UE che
permette ai lavoratori
altamente qualificati dei paesi
terzi di ottenere un permesso
di soggiorno per svolgere
un’attività lavorativa sul
territorio dell’Unione.
L’obiettivo è colmare il gap di
forza lavoro altamente
specializzata in alcuni settori
chiave dell’economia,
attirando e trattenendo quei
talenti che troppo spesso non
considerano l’Europa come
una meta appetibile,
preferendo altre regioni del
mondo, come gli Stati Uniti o
l’Australia. Per poter
competere alla pari in questa
“gara globale per i talenti”, la
Commissione europea ha
messo sul tavolo
un’ambiziosa proposta di
revisione della normativa
preesistente che, sebbene in
vigore già da diversi anni, è
rimasta quasi completamente
inutilizzata. La conferenza è
stata un prezioso momento di
confronto con esperti del
settore, con rappresentanti
del mondo accademico, dei
lavoratori e delle imprese e
con i molti colleghi
eurodeputati presenti, in vista
del voto che si terrà in
Parlamento nelle prossime
settimane.
BRANDO BENIFEI
La revisione della direttiva Ue sulla Carta
Blu per importare lavoratori qualificati
Nicola
Danti
Alessia
Mosca