I regimi internazionali possono essere efficaci strumenti per la riduzione di...Michele Carretti
In questa presentazione viene discusso se i regimi internazionali (insiemi di regole e principi che definiscono un sistema di relazioni internazionali) possono rivelarsi degli strumenti efficaci per combattere i cambiamenti climatici e adottare politiche ambientali di natura globale. Nel fare ciò viene ripercorso il tragitto della tutela ambientale internazionale descrivendo le principali politiche ambientali globali raggiunte e i loro risultati.
presentazione al corso
intervento 8 gennaio 2015
Clima: ultima chiamata?
A fine 2015, a Parigi, si terrà l’ennesimo summit mondiale sul tema, da molti considerato l’ultima opportunità per giungere ad un accordo che eviti il peggio. Anche perché la velocità e la portata dei cambiamenti climatici in atto sono tali che, anche nella migliore delle ipotesi, non è affatto scontato - anzi! - si riesca a tornare a “com’era prima”. Controcorrente, perché di questi temi ci si ricorda solo in occasione di qualche disastro socio-ambientale, con questo corso di formazione cerchiamo di capire meglio quali siano le urgenze del pianeta e, soprattutto, le alternative concretamente praticabili per un futuro più ecologico per tutti.
Relatori:
Luca Lombroso, Mario Agostinelli,
Marzio Galeotti, Monica Di Sisto, Luigi Lazzaro
Organizzato da Alternativa Nord/Sud per il XXI Secolo (ANS-XXI ONLUS) con la collaborazione di Legambiente
Tutti gli incontri si svolgono presso il salone della Cooperativa Sociale Insieme, in via B. Dalla Scola 253, Vicenza.
Verso il summit sul clima di Parigi: proposte, alleanze, strategie, speranze.
Le Conferenze delle Parti (Cop) sono gli strumenti di cui le Nazioni Unite si sono dotate per cercare di risolvere il problema dei cambiamenti climatici.
Tutto quello che devi sapere su crisi climatica e finanza in un corso online e gratuito prodotto dalla redazione di Valori.it.
Scarica le slide e gli altri materiali utili per approfondire: https://valori.it/la-storia-delle-cop/
Scopri le altre lezioni del corso: https://valori.it/dossier/preparati-impatto/
I regimi internazionali possono essere efficaci strumenti per la riduzione di...Michele Carretti
In questa presentazione viene discusso se i regimi internazionali (insiemi di regole e principi che definiscono un sistema di relazioni internazionali) possono rivelarsi degli strumenti efficaci per combattere i cambiamenti climatici e adottare politiche ambientali di natura globale. Nel fare ciò viene ripercorso il tragitto della tutela ambientale internazionale descrivendo le principali politiche ambientali globali raggiunte e i loro risultati.
presentazione al corso
intervento 8 gennaio 2015
Clima: ultima chiamata?
A fine 2015, a Parigi, si terrà l’ennesimo summit mondiale sul tema, da molti considerato l’ultima opportunità per giungere ad un accordo che eviti il peggio. Anche perché la velocità e la portata dei cambiamenti climatici in atto sono tali che, anche nella migliore delle ipotesi, non è affatto scontato - anzi! - si riesca a tornare a “com’era prima”. Controcorrente, perché di questi temi ci si ricorda solo in occasione di qualche disastro socio-ambientale, con questo corso di formazione cerchiamo di capire meglio quali siano le urgenze del pianeta e, soprattutto, le alternative concretamente praticabili per un futuro più ecologico per tutti.
Relatori:
Luca Lombroso, Mario Agostinelli,
Marzio Galeotti, Monica Di Sisto, Luigi Lazzaro
Organizzato da Alternativa Nord/Sud per il XXI Secolo (ANS-XXI ONLUS) con la collaborazione di Legambiente
Tutti gli incontri si svolgono presso il salone della Cooperativa Sociale Insieme, in via B. Dalla Scola 253, Vicenza.
Verso il summit sul clima di Parigi: proposte, alleanze, strategie, speranze.
Le Conferenze delle Parti (Cop) sono gli strumenti di cui le Nazioni Unite si sono dotate per cercare di risolvere il problema dei cambiamenti climatici.
Tutto quello che devi sapere su crisi climatica e finanza in un corso online e gratuito prodotto dalla redazione di Valori.it.
Scarica le slide e gli altri materiali utili per approfondire: https://valori.it/la-storia-delle-cop/
Scopri le altre lezioni del corso: https://valori.it/dossier/preparati-impatto/
El documento habla sobre diferentes mundos, incluyendo el mundo individual, el mundo de otros y el mundo compartido de todos. Llama a valorar y cuidar cada uno de estos mundos y trabajar juntos para mejorar el mundo que compartimos.
Las redes sociales han evolucionado desde experimentos psicológicos en 1967 hasta convertirse en plataformas digitales masivas para la comunicación y conexión entre amigos, familiares y conocidos en la actualidad, con sitios como Classmates.com establecidos en 1995, seguidos por Orkut, Yahoo, Facebook y otros a partir de 2002/2004 que permitieron a las personas conectarse y comunicarse en línea.
El tráfico de animales silvestres como iguanas, osos perezosos, tortugas, monos pequeños y tigrillos ha aumentado desde la década de 1980 debido a la alta demanda en América del Norte, Asia y Europa. La compra de animales silvestres ha contribuido a la aparición de enfermedades infecciosas emergentes y en 2001 la fiebre aftosa se propagó a países como el Reino Unido, Argentina y Uruguay a través del tráfico ilegal de animales.
MACRODISEÑO MÓDULO ALCANCE EN METODOLOGÍA PACIEberthavelez
Este documento describe un programa de formación en e-learning para docentes de bachillerato en Venezuela utilizando la metodología PACIE y la plataforma Moodle. El programa se enfoca en capacitar a los docentes en el uso de las TIC para apoyar procesos de aprendizaje tutorial y autoaprendizaje. El módulo 6 se centra específicamente en la fase de alcance de PACIE, cubriendo temas como la planificación del alcance académico y experimental, el alcance tutorial, y la aplicación de objetivos, hab
¿Alguna vez has pensado, como puede el agua transformar el entorno donde habitas o trabajas? Un dispensador de agua Acuastar está diseñado para transformar con estilo tu ambiente.
Il nostro Domenico Vito è stato alla Conferenza sul Clima di Parigi. In queste slide, c'è il suo resoconto insieme ad alcune importanti nozioni sul surriscaldamento globale.
Un breve riepilogo delle prime 18 conferenze ONU sul clima fino al RIO+20. Abstracts e outcomes di ogni conferenza. Introduzione iniziale sullo stato climatico della terra a fine 2012.
El documento habla sobre diferentes mundos, incluyendo el mundo individual, el mundo de otros y el mundo compartido de todos. Llama a valorar y cuidar cada uno de estos mundos y trabajar juntos para mejorar el mundo que compartimos.
Las redes sociales han evolucionado desde experimentos psicológicos en 1967 hasta convertirse en plataformas digitales masivas para la comunicación y conexión entre amigos, familiares y conocidos en la actualidad, con sitios como Classmates.com establecidos en 1995, seguidos por Orkut, Yahoo, Facebook y otros a partir de 2002/2004 que permitieron a las personas conectarse y comunicarse en línea.
El tráfico de animales silvestres como iguanas, osos perezosos, tortugas, monos pequeños y tigrillos ha aumentado desde la década de 1980 debido a la alta demanda en América del Norte, Asia y Europa. La compra de animales silvestres ha contribuido a la aparición de enfermedades infecciosas emergentes y en 2001 la fiebre aftosa se propagó a países como el Reino Unido, Argentina y Uruguay a través del tráfico ilegal de animales.
MACRODISEÑO MÓDULO ALCANCE EN METODOLOGÍA PACIEberthavelez
Este documento describe un programa de formación en e-learning para docentes de bachillerato en Venezuela utilizando la metodología PACIE y la plataforma Moodle. El programa se enfoca en capacitar a los docentes en el uso de las TIC para apoyar procesos de aprendizaje tutorial y autoaprendizaje. El módulo 6 se centra específicamente en la fase de alcance de PACIE, cubriendo temas como la planificación del alcance académico y experimental, el alcance tutorial, y la aplicación de objetivos, hab
¿Alguna vez has pensado, como puede el agua transformar el entorno donde habitas o trabajas? Un dispensador de agua Acuastar está diseñado para transformar con estilo tu ambiente.
Il nostro Domenico Vito è stato alla Conferenza sul Clima di Parigi. In queste slide, c'è il suo resoconto insieme ad alcune importanti nozioni sul surriscaldamento globale.
Un breve riepilogo delle prime 18 conferenze ONU sul clima fino al RIO+20. Abstracts e outcomes di ogni conferenza. Introduzione iniziale sullo stato climatico della terra a fine 2012.
Oltre Parigi #COP21 vers. CampogallianoLuca Lombroso
Slides intervento a Consulta Ambiente Aperta a Campogalliano, 19 febbraio 2016, con aperitivo a lume di candela per M'Illunimo di Meno.
questo video è sostanzialmente una "short version" delle due conferenze precedenti (vedi relative slide) in università e AESS
Da Severn Suzuki a Greta Thunberg: come è cambiato il clima e la comunicazioneLuca Lombroso
In questo incontro virtuale, promosso all’interno del progetto LIFE Metroadapt, percorreremo l’evoluzione della comunicazione dei cambiamenti climatici dai tempi, ormai storici, dell’Earth Summit di Rio de Janeiro del 1992 ai giorni nostri. In questo arco di tempo sono cambiati i termini e gli slogan, ma è cambiato soprattutto il clima. Ci interrogheremo su cosa si è sbagliato e soprattutto su come migliorare la comunicazione climatica per farla risultare maggiormente efficace.
Aprirà l’incontro Cinzia Cesarini di Città Metropolitana
Parlerà Luca Lombroso – meteorologo e divulgatore scientifico
Modera Marzio Marzorati – Legambiente Lombardia
Come la Cliamte Finance può supportare i progetti ambientali della cooperazione l'Italiana e aumentare le sinergie con il mondo privato nei Paesi in via di Sviluppo
Presentazione a supporto dell'intervento di Mauro Doimi - D&D Consulting - al webinar "COME CAMBIA LA GENERAZIONE DEI CREDITI DI CARBONIO IN ITALIA CON LA UNI/PdR 99" del 4 maggio 2021
Immagina se… COP 26 fosse la COP della svoltaLuca Lombroso
Tra clima e immaginazione
Live streaming con il noto meteorologo e divulgatore ambientale Luca Lombroso, tar analisi e nuove visioni. Lunedì 27 settembre, ore 10.00.
E se l’immaginazione fosse uno strumento di svolta nella lotta al cambiamento climatico? Se lo chiederà il noto meteorologo e divulgatore scientifico Luca Lombroso, lunedì 27 settembre, alle ore 10.00, in un incontro live streaming dal titolo Immagina se… COP 26 fosse la COP della svolta. L’appuntamento apre la seconda settimana del calendario Carpinscienza, il festival scientifico promosso dagli istituti superiori di Carpi, e conclude la rassegna It’s NATURAL – forestazione urbana dialoghi green, promossa dalla Fondazione CR Carpi per affiancare la massiccia opera di forestazione che sta realizzando nel grande Parco Santacroce, di sua proprietà, per farlo diventare un polmone verde da 10.000 piante a pochi passi dal centro urbano. Il previsto saluto del ministro dell’istruzione durante lo streaming invece non avverrà per sopraggiunti improrogabili impegni istituzionali del professore Patrizio Bianchi.
Dove siamo, dove vogliamo andare, come arrivarci, erano gli slogan della COP 23, ed era il 2017. Partendo da questi interrogativi, Lombroso, in un dialogo con Francesco Natale, studente e conduttore radiofonico, aggiungerà nuovi tasselli di ragionamento, dopo la pausa forzata dei negoziati delle cosiddette “COP”, le grandi “Assemblee di condominio del Pianeta Terra”. A oltre un anno dalla COP 25, il mondo è infatti cambiato. La pandemia da COVID-19 ha lanciato un segnale, una sorta di avvertimento da non sottovalutare. La nostra economia, la globalizzazione, la “civiltà globale interconnessa”, sono estremamente fragili. Il lockdown di marzo 2020 è stato un esperimento involontario unico. Lo stop delle principali attività economiche ha mostrato quanto rapido possa essere il recupero dell’ambiente e della qualità dell’aria, ma anche quanto lento e subdolo sia il sistema climatico. Sono calate le emissioni serra dell’8-10% a livello globale, ma il segnale non si è visto nelle concentrazioni di CO2. Perché questo accada, occorre d’ora innanzi attuare, non per necessità ma per virtù, tagli ancora più ambiziosi delle emissioni. Il dato che emerge, se si guarda al passato, rivela invece che dagli accordi di Rio, nel 1992, alla COP di Madrid del 2019, le emissioni globali sono aumentate del 60%. Ora e non domani serve una svolta, e in questo cambio di passo Lombroso, nel proprio intervento live streaming, guarda alle nuove generazioni. Prendendo spunto Rob Hopkins, prova a individuare la chiave della svolta nella visione di un mondo diverso facendo riferimento a immaginazione e fantasia, virtù particolarmente attive proprio nei giovani. Ed è su questo filo conduttore che l’incontro, introdotto dal presidente della Fondazione CR Carpi, Corrado Faglioni, tesserà i ragionamenti verso l’imminente COP 26.
America first
Trump conferma l’uscita degli Stati Uniti dall’accordo mondiale sul clima. Cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta e quali sono le implicazioni per il mondo del lavoro.
1. 1.3
ENVIRONMENT
i think tanks
www.freefoundation.com
DURBAN,
UN ACCORDO IMPORTANTE MA CON
FORTI LIMITI
13 dicembre 2011 a cura di Renato Brunetta
2. Indice
2
Durban: i negoziati più lunghi degli ultimi 20 anni di summit ONU sul
clima
Estensione del Protocollo di Kyoto
Accordo globale nel 2015, operativo dal 2020
Alzare livelli riduzione CO2
Trasparenza e Fondo Verde
Il punto di Gianni Silvestrini, direttore scientifico del Kyoto Club
3. DURBAN:
I NEGOZIATI PIÙ LUNGHI DEGLI ULTIMI 20 ANNI DI
3
SUMMIT ONU SUL CLIMA
I negoziati alla 17/a Conferenza Onu sul clima (Cop17) a Durban, in
Sudafrica, hanno portato a un ''pacchetto'' di misure urgenti che puntano a un
accordo globale che include tutti i maggiori inquinatori del mondo ed
estende il protocollo di Kyoto a Ue e a un ristretto gruppo di paesi
Due le tappe: il 2015 per il via libera all'accordo, con gli impegni scritti nero
su bianco, e il 2020 come data dal quale deve avere inizio la sua
operatività
Nel frattempo un Kyoto2 ''prosciugato'', ma comunque prolungato dal 2013
ad almeno il 2017, farà da ''ponte'' verso i nuovi obiettivi con Ue e pochi
altri Paesi industrializzati, Norvegia, Svizzera e Australia
4. ESTENSIONE DEL PROTOCOLLO DI KYOTO
4
Via libera a un Kyoto2 dal 2013 e almeno fino al 2017 come ''ponte''
verso l'accordo globale
La prima fase di applicazione andava dal 2008 alla fine del 2012 e
comprendeva tutti i paesi industrializzati, Usa esclusi
La seconda fase si applica all'Ue e una parte di paesi industrializzati. Si
sono sfilati Canada, Giappone e Russia
5. ACCORDO GLOBALE NEL 2015
OPERATIVO A PARTIRE DAL 2020
5
E’ stato deciso di dare il via ai negoziati per un nuovo trattato globale,
per la prima volta. La forma giuridicamente vincolante sarà decisa nel
2015 e entrerà in vigore a partire dal 2020
Il processo, chiamato Piattaforma d'azione di Durban, porterebbe a un
''nuovo protocollo, un altro strumento giuridico o concordato'' (queste le tre
opzioni legali) applicabile a tutte le Parti della Convenzione sul clima
dell'Onu
I lavori sono portati avanti da un gruppo di lavoro che deve iniziare a
operare già dal 2012
6. ALZARE LIVELLI RIDUZIONE CO2
6
Il un nuovo strumento giuridico ha come mandato quello di ''aumentare i
livelli di ambizione'' nella riduzione delle emissioni di gas serra
Su richiesta della Ue e l'Alleanza dei piccoli Stati insulari (Aosis), i delegati
hanno concordato di avviare un piano di lavoro per identificare le opzioni
per colmare il divario tra l'impegno di riduzione delle emissioni per il 2020
e l'obiettivo di mantenere il riscaldamento globale sotto i 2 gradi
Ma i negoziati di Durban non sono riusciti a estendere gli impegni di
riduzione delle emissioni contenuti nei documenti di Copenaghen nel 2009 e
di Cancun nel 2010
7. TRASPARENZA e FONDO VERDE
7
Nuove disposizioni per rendere più trasparente le azioni intraprese dai
paesi in via di sviluppo
Definizione del Fondo verde per il clima che prevede fino a 100 miliardi
di dollari all'anno entro il 2020 a favore delle nazioni più povere. Manca
però la fonte di finanziamento
Inoltre via libera a meccanismi per la protezione delle foreste, il
trasferimento di tecnologie, e le misure sull'adattamento. Novità per la
cattura e lo stoccaggio della Co2 i cui risparmi di emissione sono stati
inclusi nel conteggio dei credito nel mercato delle emissioni
8. IL PUNTO DI GIANNI SILVESTRINI
DIRETTORE SCIENTIFICO DEL KYOTO CLUB (1/3)
8
L’accordo di Durban ha una importanza decisiva per il clima perché traccia un
percorso verso obbiettivi legalmente vincolanti per tutti i paesi del pianeta a
partire del 2020, completando così l’accordo che a Kyoto aveva definito
impegni solo per i paesi industrializzati
Al tempo stesso, si tratta di un compromesso che non tiene conto delle indicazioni
provenienti dalla comunità scientifica internazionale, in particolare la necessità
di evitare che la temperatura del pianeta arrivi a superare i 2 °C rispetto
all’era preindustriale, obbiettivo accettato peraltro alle precedenti conferenze
di Copenaghen e Cancun
La crescita della temperatura in questo secolo dipenderà dagli obbiettivi che
verranno fissati entro il 2015 e dall’evoluzione delle emissioni in questo delicato
decennio di transizione. Tutto fa ritenere però che si vada verso un aumento di
3°C
9. IL PUNTO DI GIANNI SILVESTRINI
DIRETTORE SCIENTIFICO DEL KYOTO CLUB (2/3)
9
Per dare un’idea delle dinamiche in atto e degli sforzi necessari per
contenere la crescita delle emissioni si consideri che nel 2010 la produzione
di anidride carbonica è stata di 33 miliardi di tonnellate (Gt), 8 Gt in più
rispetto al 2010. Con gli impegni già assunti dai vari paesi l’aumento al
2020 sarebbe di 6 Gt
L’introduzione di nuove politiche come quelle auspicate dalla IEA
limiterebbe l’aumento a 4 Gt. Ma per non superare la concentrazione in
atmosfera di 450 ppm di CO2eq (coerente con la soglia dei 2 °C) le
emissioni di anidride carbonica nel 2020 dovrebbero essere sullo stesso
livello di oggi
10. IL PUNTO DI GIANNI SILVESTRINI
DIRETTORE SCIENTIFICO DEL KYOTO CLUB (3/3)
10
A Durban si sono comunque poste le basi per evitare conseguenze
catastrofiche nei prossimi decenni. Bisognerà vigilare affinché la roadmap
approvata domenica mattina porti ad obbiettivi di contenimento delle
emissioni in grado di limitare al massimo il deterioramento degli equilibri
climatici
Una cosa è certa. L’accordo raggiunto determinerà un’accelerazione della
corsa della green economy in un numero di paesi molto più ampio rispetto
all’attuale pattuglia di punta. E questo sposterà i rapporti di forza a
favore di impegni significativi di riduzione delle emissioni