Dalla loro introduzione nell’ottobre 2011, i test basati sulla frazione fetale di DNA
circolante nel sangue materno per lo screening delle principali aneuploidie si sono
rapidamente diffusi nella pratica clinica.
Si tratta di test di screening quindi non diagnostici che devono essere integrati nel
percorso di diagnosi prenatale individuale per ciascuna coppia
Azoospermie e prelievo di spermatozoi dai testicoliGiovanni Beretta
Anche gli uomini che soffrono di azoospermia , cioè che non presentano spermatozoi nel liquido seminale, possono tentare di avere un figlio.
Attraverso strategie chirurgiche particolari si possono recuperare gli spermatozoi vengono direttamente dai testicoli.
Questi interventi si definiscono con queste sigle: MESA (microaspirazione dall’epididimo); TESA (aspirazione diretta dal testicolo) e mTESE (estrazione degli spermatozoi tramite biopsia testicolare in campo magnificato) .
Con queste tecniche, che hanno rivoluzionato l’approccio alla sterilità maschile, si ottiene una percentuale di successi del 35% per ciclo se la partner femminile ha meno di 40 anni.
Questa procedura, per ottenere quello che desideriamo (un bimbo a casa),purtroppo va in alcuni casi ripetuta ma molti uomini, che sino a qualche anno fa non avevano possibilità di avere figli con i propri spermatozoi, oggi riescono a diventare padri grazie a questi interventi.
Dalla loro introduzione nell’ottobre 2011, i test basati sulla frazione fetale di DNA
circolante nel sangue materno per lo screening delle principali aneuploidie si sono
rapidamente diffusi nella pratica clinica.
Si tratta di test di screening quindi non diagnostici che devono essere integrati nel
percorso di diagnosi prenatale individuale per ciascuna coppia
Azoospermie e prelievo di spermatozoi dai testicoliGiovanni Beretta
Anche gli uomini che soffrono di azoospermia , cioè che non presentano spermatozoi nel liquido seminale, possono tentare di avere un figlio.
Attraverso strategie chirurgiche particolari si possono recuperare gli spermatozoi vengono direttamente dai testicoli.
Questi interventi si definiscono con queste sigle: MESA (microaspirazione dall’epididimo); TESA (aspirazione diretta dal testicolo) e mTESE (estrazione degli spermatozoi tramite biopsia testicolare in campo magnificato) .
Con queste tecniche, che hanno rivoluzionato l’approccio alla sterilità maschile, si ottiene una percentuale di successi del 35% per ciclo se la partner femminile ha meno di 40 anni.
Questa procedura, per ottenere quello che desideriamo (un bimbo a casa),purtroppo va in alcuni casi ripetuta ma molti uomini, che sino a qualche anno fa non avevano possibilità di avere figli con i propri spermatozoi, oggi riescono a diventare padri grazie a questi interventi.
La chirurgia dell’infertilità maschile viene considerata nelle seguenti patologie dell'apparato uro-genitale:
a)varicocele,
b)ostruzione vie seminali distali,
c) ostruzioni vie seminali prossimali,
d) ritenzioni testicolari,
e) recupero spermatozoi per le tecniche di PMA.
Slides presentate dalla dr.ssa Andrea Dardis, responsabile del Laboratorio del Centro Malattie Rare di Udine, al corso "La malattia di Fabry: conoscere per riconoscere", Udine, 17 giugno 2015.
Infertilità: il fattore maschile. - Ageo Firenze 2016Giovanni Beretta
infertilità Maschile
Il maschio infertile
L’uomo e la donna concorrono in uguale misura a determinare un problema di infertilità in una coppia.
Si parla di infertlità di coppia quando non si ha un concepimento dopo 12 mesi di rapporti liberi non protetti. In 100 coppie con problemi di infertilità in 40 casi riconosciamo una causa femminile, in 40 una causa maschile e in 20 una causa riferita ad entrambi i partner.Si parla di un aumento dell’infertilità maschile e, in effetti, è stato verificato che la concentrazione media di spermatozoi nel liquido seminale sta diminuendo. Le cause dell’aumento dei casi di infertilità maschile sono molte: le mutate condizioni di vita, l’inquinamento atmosferico, fattori tossici ad esempio quelli presenti nell’ambiente o sul luogo di lavoro, il fumo . Anche lo stress e’ stato accusato come fattore capace di determinare una riduzione della fertilità, ma questo dato è poco quantificabile.
Malgrado che negli ultimi anni gli uomini siano più consapevoli del loro ruolo come causa di difficoltà a raggiungere un concepimento, pochi ancora fanno prevenzione e consultano un andrologo e spesso, lo sappiamo, la maggior parte dei casi di infertilità ha origine da malattie uro-genitali che potevano essere diagnosticate prima e quindi curate. I problemi che portano a un’infertilità spesso sono causati da patologie insorte durante l’infanzia o l’adolescenza (intorno ai 18 anni un ragazzo su due è a rischio infertilità).
Percorso assistenziale del bambino con bisogni complessi.
Dalla dimissione ospedaliera alla presa in carico da parte dei servizi riabilitativi.
Autore: Rosalia Maria Da Riol, Centro Coordinamento Malattie Rare FVG, Azienda O-U S. Maria della Misericordia
Caturelli E. Fegato Patologia Focale Maligna. ASMaD 2016Gianfranco Tammaro
DOTT. CATURELLI EUGENIO - Master ECM in Ecografia Internistica 2016 - Sabato 16 - 30 Gennaio e 13 Febbraio 2016 - Sala Congressi Fondazione Santa Lucia - Via Ardeatina n. 354 - ROMA
Sito ASMaD: http://www.asmad.net
La chirurgia dell’infertilità maschile viene considerata nelle seguenti patologie dell'apparato uro-genitale:
a)varicocele,
b)ostruzione vie seminali distali,
c) ostruzioni vie seminali prossimali,
d) ritenzioni testicolari,
e) recupero spermatozoi per le tecniche di PMA.
Slides presentate dalla dr.ssa Andrea Dardis, responsabile del Laboratorio del Centro Malattie Rare di Udine, al corso "La malattia di Fabry: conoscere per riconoscere", Udine, 17 giugno 2015.
Infertilità: il fattore maschile. - Ageo Firenze 2016Giovanni Beretta
infertilità Maschile
Il maschio infertile
L’uomo e la donna concorrono in uguale misura a determinare un problema di infertilità in una coppia.
Si parla di infertlità di coppia quando non si ha un concepimento dopo 12 mesi di rapporti liberi non protetti. In 100 coppie con problemi di infertilità in 40 casi riconosciamo una causa femminile, in 40 una causa maschile e in 20 una causa riferita ad entrambi i partner.Si parla di un aumento dell’infertilità maschile e, in effetti, è stato verificato che la concentrazione media di spermatozoi nel liquido seminale sta diminuendo. Le cause dell’aumento dei casi di infertilità maschile sono molte: le mutate condizioni di vita, l’inquinamento atmosferico, fattori tossici ad esempio quelli presenti nell’ambiente o sul luogo di lavoro, il fumo . Anche lo stress e’ stato accusato come fattore capace di determinare una riduzione della fertilità, ma questo dato è poco quantificabile.
Malgrado che negli ultimi anni gli uomini siano più consapevoli del loro ruolo come causa di difficoltà a raggiungere un concepimento, pochi ancora fanno prevenzione e consultano un andrologo e spesso, lo sappiamo, la maggior parte dei casi di infertilità ha origine da malattie uro-genitali che potevano essere diagnosticate prima e quindi curate. I problemi che portano a un’infertilità spesso sono causati da patologie insorte durante l’infanzia o l’adolescenza (intorno ai 18 anni un ragazzo su due è a rischio infertilità).
Percorso assistenziale del bambino con bisogni complessi.
Dalla dimissione ospedaliera alla presa in carico da parte dei servizi riabilitativi.
Autore: Rosalia Maria Da Riol, Centro Coordinamento Malattie Rare FVG, Azienda O-U S. Maria della Misericordia
Caturelli E. Fegato Patologia Focale Maligna. ASMaD 2016Gianfranco Tammaro
DOTT. CATURELLI EUGENIO - Master ECM in Ecografia Internistica 2016 - Sabato 16 - 30 Gennaio e 13 Febbraio 2016 - Sala Congressi Fondazione Santa Lucia - Via Ardeatina n. 354 - ROMA
Sito ASMaD: http://www.asmad.net
Il report completo riguardante La citologia vaginale come mezzo diagnostico per la valutazione degli stati di carenza di progesterone. Autori uno staff di sei medici con il dottor Luigi Langella.
Il ruolo della diagnosi precoce nella prevenzione del tumore al seno. Il dr. Giuseppe Luchetti, specialista in oncologia con trent'anni di esperienza nella diagnostica ecografica e vascolare descrive brevemente la storia del tumore mammario, la casistica in Italia e l'importanza degli esami diagnostici (ecografia e mammografia) nella prevenzione di II° livello del tumore al seno.
Similar to 12 lm sbis ric diagn 10 11 diagn pren (20)
2. By NA 2
CROMOSOMI MARCATORI
(Extra Structurally Abnormal Chromosome)
• Cromosomi di cui non è riconoscibile con
le metodiche classiche la provenienza
• Frequenza alla nascita 0.14-0.72/1000
• Difficile correlazione genotipo-fenotipo in
diagnosi prenatale
• Importante il rilievo della caratterizzazione
molecolare
3. By NA 3
CROMOSOMI MARCATORI
(Extra Structurally Abnormal Chromosome)
In più del 50% dei casi è oggi possibile
fare previsioni fenotipiche corrette:
• Invdup15 (50% ESAC)
• Cromosomi sessuali
4. By NA 4
CROMOSOMI MARCATORI
(Extra Structurally Abnormal Chromosome)
Amniocentesi paziente di 41 aa
Presenza di un ESAC in tutti i cloni
de novo
piccole dimensioni
7. By NA 7
CROMOSOMI MARCATORI
(Extra Structurally Abnormal Chromosome)
CBG positivo DA/DAPI positivo
FISH centromero 15 positiva
Invdup(15)
Definizione del tipo
10. By NA 10
CROMOSOMI MARCATORI
(Extra Structurally Abnormal Chromosome)
FISH sonde pericentromeriche
(D15S11; GABR3) NEGATIVA
Invdup(15) tipo I
Assenza di anomalie del fenotipo
11. By NA 11
CROMOSOMI MARCATORI
(Extra Structurally Abnormal Chromosome)
Rischio di Disomia Uniparentale
15q11-q13 da origine postzigotica
del marcatore
Materna Paterna
s. Prader/Willi s. Angelman
20. By NA 20
CROMOSOMI MARCATORI
(Extra Structurally Abnormal Chromosome)
Amniocentesi paziente di 35 aa
Presenza di un ESAC
de novo
piccole dimensioni
21. By NA 21
CROMOSOMI MARCATORI
(Extra Structurally Abnormal Chromosome)
CBG positivo DA/DAPI negativo
FISH 13,14,15,21,22,X,Y negativa
Rischio alterazioni fenotipiche 5%
Ecografia/Ecocardiografia
Riduzione rischio di 1/3
22. By NA 22
CROMOSOMI MARCATORI
(Extra Structurally Abnormal Chromosome)
Paziente in gravidanza di 31 aa
↓
Riscontro ecografico NT aumentata
24. By NA 24
CROMOSOMI MARCATORI
(Extra Structurally Abnormal Chromosome)
NT aumentata
↓
↑↑ rischio aneuploidie
↓
Prelievo villi coriali a 11 settimane
↓
Presenza di ESAC de novo
piccole dimensioni, bisatellitato
25. By NA 25
CROMOSOMI MARCATORI
(Extra Structurally Abnormal Chromosome)
FISH 13,14,15,21,22
↓
Positiva per
centromero 22
↓
invdup(22)
↓
Cat/Eye syndrome
26. By NA 26
Cat Eye syndrome
Malf. orecchio 86%
Malf.anorettali 81%
Malf. urogenitali 71%
Coloboma occhio 61%
Altre Malformazioni
27. By NA 27
Cat Eye syndrome
Malformazioni
cardiache 62%
di cui 1/3 Anomalie del
Ritorno Venoso
Polmonare
28. By NA 28
Cat Eye syndrome
RITARDO MENTALE ??
Severo 7%
Moderato/lieve 47%
29. By NA 29
Cat Eye syndrome
Assenza di
correlazioni tra
estensione/regioni
geniche presenti nel
cromosoma
invdup(22) ed
anomalie del
fenotipo
30. By NA 30
Cat Eye syndrome
CES Tipo I vs CES
Tipo II non ha
utilità dal punto
di vista clinico
32. By NA 32
Cellule normali Cellule del paziente
estrazione del DNA
DNA
genomico
DNA
genomico
Ibridazione
marcatura marcatura
Metafase maschile normale
DNA di riferimento rosso DNA test verde
microscopio a fluorescenza
acquisizione dell’immagine
elaborazione dell’immagine
analisi del rapporto di fluorescenza
lungo l’asse cromosomico
CGH
33. By NA 33
p q
Ideogramma
amplificazione
delezione
Intensità di
fluorescenza
Verde/Rosso
area del
cromosoma
area del
cromosoma
36. By NA 36
Sindrome plurimalformativa
tetraparesi spastica di grado medio
ritardo mentale
turbe comportamentali
stereotipia
microcefalia
dismorfismi cranio facciali
37. By NA 37
Mosaicismo
• Amniocentesi → cellule dall’epiblasto della
massa cellulare interna.
• Villocentesi – Coltura a breve termine →
cellule del trofoblasto.
• Villocentesi – Coltura a lungo termine →
cellule dello stroma (mesoderma
extraembrionario).
39. By NA 39
MOSAICISMO
• I Livello: singola cellula
• II Livello: due o più cellule in una flask con
la stessa anomalia o singolo clone
• III Livello: due o più cellule in più flask con
la stessa anomalia o almeno 2 cloni
40. By NA 40
Liquido Amniotico Mosaicismi
• Livello I 2.5-7 %
• Livello II 0.7-1.1 %
• Livello III < 0.2 %
41. By NA 41
MOSAICISMO
• PSEUDOMOSAICISMO
• MOSAICISMO CONFINATO ALLA PLACENTA
(chorion, amnion)
• MOSAICISMO VERO
La grande maggioranza dei mosaicismi in
diagnosi prenatale non si correla ad anomalie fenotipiche fetali
42. By NA 42
Mosaicismo trisomia 11
Paziente di 29 anni
Indicazione: familiarità s. Down
Cariotipo fetale
46,XX (10 cloni)/47,XX,+11 (1 clone)
Mosaicismo II livello
43. By NA 43
Linee Guida work-up
Moderato: altre 10 cellule dalla flask con anomalia oppure altri 12 cloni.
Flask
• Cr. Sessuale sovra-numerario
(SC,MC)
• Trisomia 1,2,3,4,5,6,7,
10,11,16,17,19 (SC, MC)
• 45,X - Monosomie (MC)
• Alt. bilanciate (MC)
• Marcatore (SC)
In situ
• Cr. Sessuale sovra-numerario
(SCo,MCo)
• Trisomia 1,2,3,4,5,6,7,
10,11,16,17,19 (SCo, MCo)
• 45,X - Monosomie (SCo, MCo)
• Alt. bilanciate (MCo)
• Marcatore (SCo)
44. By NA 44
Mosaicismo trisomia 11
Estensione analisi a 41 cloni
Cariotipo
46,XY (39 cloni)/47,XY,+11 (2 cloni)
Mosaicismo III livello
45. By NA 45
Liquido Amniotico
Mosaicismi - Livello III
• Conferma sino al 40 % alla cordocentesi
ed al 50%(autosomi), 80% (ESAC) e
90% (cr. sessuali) al follow-up
• Tipo di Cromosoma (es. ESAC)
• Utilizzo e limiti della Cordocentesi
46. By NA 46
Mosaicismo trisomia 11
• Solo 2 casi in letteratura, con bassa
frequenza (2.7 e 5.5%), apparentemente
non associati ad alterazioni fenotipiche
• Rischio s. Beckwith-Wiedemann da
disomia uniparentale 11
47. By NA 47
Meccanismi UDP
• Complementazione gametica
• Recupero dello zigote trisomico
• Duplicazione mitotica
• Errore post-zigotico
49. By NA 49
DISOMIA UNIPARENTALE CROMOSOMA
11
Regione 11p15.5 eterodisomia paterna
↓
Alterata espressione di geni da imprinting genomico
↓
2 casi di s. Beckwith-Wiedemann
50. By NA 50
DISOMIA UNIPARENTALE CROMOSOMA
11
Polimorfismi Cromosoma 11 - Tecnica PAGE
P F M P F M P F M
51. By NA 51
Mosaicismo trisomia 11
• Esame citogenetico:
Cariotipo 46,XY
(150 metafasi)
Attesa Fenotipo nella norma
(follow-up a 24 mesi)
• Screening molecolare con
microsatelliti cromosoma
11:
Esclusione UDP
52. By NA 52
Mosaicismo trisomia 4
Paziente di 40 anni
Indicazione: età
Cariotipo fetale
46,XX (31 cloni)/47,XX,+4 (9 cloni)
Mosaicismo III livello
53. By NA 53
Mosaicismo trisomia 4
Solo 3 casi in letteratura:
- 2 con bassa frequenza (<= 10%),
apparentemente non associati ad alterazioni
fenotipiche
- 1 con an. faciali e malf. multiple: ad 1 anno
buon follow-up
- Problema UPD
54. By NA 54
Mosaicismo trisomia 4
Counselling
• Ecografia/Ecocardiografia fetale
• Prelievo sangue funicolare per esame
cariotipo ed esclusione UPD
In caso di interruzione:
Esame citogenetico su tessuti diversi
55. By NA 55
Mosaicismo trisomia 4
• Ipoplasia cerebellare
• Ventricolomegalia
borderline
Fetal MRI
57. By NA 57
Mosaicismo trisomia 4
• Micrognazia
• Ipotelorismo
• Deformità rachide
(emivertebre)
• s. atresia esofagea
58. By NA 58
Mosaicismo trisomia 4 DISOMIA
UNIPARENTALE
Polimorfismi Cromosoma 4 - Tecnica PAGE
D4S243 D4S175
P CF M P CF M
59. By NA 59
Diagnosi Malattie DNA
• Numero elevato malattie
• Numero elevato di mutazioni (es.
Fibrosi cistica)
• Coinvolgimento geni diversi (es.
Retinite pigmentosa)
60. By NA 60
Diagnosi Malattie DNA - Prerequisiti
→ Conoscenza gene/i
• Identificazione della specifica
mutazione
61. By NA 61
Conoscenza geni
Mendeliane
• Talassemia
• Fibrosi cistica
• Chorea di Huntington
• Distrofia di
Duchenne
Complesse
(loci suscettibilità)
• ApoE → Alzheimer
• 19p13;Xq24 → Cefalea
• 12q;2q → Diabete NID
• 3q21 → Psoriasi
63. By NA 63
Diagnosi Malattie DNA - Prerequisiti
• Conoscenza gene/i implicati
→ Identificazione della
specifica mutazione
64. By NA 64
Distrofia Muscolare di Duchenne (DMD)
•Una delle più comuni malattie genetiche dell’infanzia
•Ubiquitariamente diffusa nel mondo
•Colpiti pressochè esclusivamente maschi
•Ereditata come malattia recessiva X-linked
Si manifesta con debolezza muscolare
progressiva. I muscoli mostrano una pseudo-
ipertrofia, molto evidente nel polpacci: in realtà le
fibre muscolari sono rimpiazzate da tessuto
grasso/adiposo.
65. By NA 65
DIAGNOSI DMD
• Progressiva perdita
muscolare e debolezza.
• Ridotta contrazione
muscolare.
• Incurvamento della colonna
vertebrale.
• Posizionamento doloroso
delle articolazioni.
• Difficoltà nei movimenti
quotidiani.
↑↑ livelli CK
Biopsia muscolare
66. By NA 66
DIAGNOSI DMD
• ANALISI DI DELEZIONE (60% circa dei casi):
– PCR multipla per 26 esoni dei 79 presenti nel gene.
– Evidenziazione degli amplificati su gel-elettroforesi
– Si diagnostica la delezione quando un prodotto di
amplificazione è assente in due separate reazioni di
amplificazione.
• ANALISI COMPLETA DEL GENE:
– Se non è presente una delezione ampia, allora si ricorre ad
uno studio dettagliato del gene mediante tecniche analitiche,
sino al sequenziamento diretto.
– Una volta trovata la mutazione nel probando, è possibile
testare rapidamente qualsiasi soggetto della famiglia a rischio.
68. By NA 68
DIAGNOSI DMD
Paziente di 27 anni in gravidanza
con fratello affetto da DMD
↓
Analisi Fratello
↓
Delezione degli esoni 45-52
↓
Studio familiare di linkage
(Analisi Aplotipo con marcatori intragenici)
↓
Paziente Portatrice della Mutazione
69. By NA 69
DIAGNOSI DMD
Paziente 27 anni portatrice in gravidanza
↓
Prelievo dei Villi coriali a 10 settimane
90% dei villi 10% dei villi
ESTRAZIONE DNA (se possibile)
Analisi molecolare Analisi cariotipo
con PCR multipla
70. By NA 70
DIAGNOSI DMD
Paziente di 23 anni in gravidanza
con due nipoti deceduti per DMD
↓
Studio familiare di linkage
(Analisi Aplotipo con marcatori intragenici)
72. By NA 72
DIAGNOSI DMD
Paziente non Portatrice dell’Aplotipo associato
alla DMD
↓
DIAGNOSI PRENATALE
NON NECESSARIA !!!
73. By NA 73
DIAGNOSI DMD
Paziente di 26 anni in gravidanza (13 settimane)
con due figli affetti da DMD
↓
Analisi Figli
↓
No Delezione degli esoni
↓
Studio di linkage
74. By NA 74
DIAGNOSI DMD
Aplotipo fetale
ricombinante
Rischio DMD
per il feto: 14%
(62/79 esoni derivano
dal materno normale)
75. By NA 75
Fibrosi cistica
1000 variazioni di sequenza
- 83% (>800) mutazioni - 17% polimorfismi
Caucasici 70% ∆F508
76. By NA 76
31 Mutazioni
più frequenti
D.R. = 80%
77. By NA 77
Caratterizzazione clinica complessa
Ragazza 17 anni
Alla età di 12 anni:
Iridi stellate
Ritardo mentale s. Williams
Personalità cocktail party
78. By NA 78
SINDROME DI WILLIAMS
• Dismorfismo faciale (“elfin
facies”)
• Ritardo di crescita pre e
postnatale
• Deficit cognitivi (alt.
integrazione spazio-visiva);
lieve RM
• Stenosi aortica
sopravalvolare, s.
polmonare, difetti di
setto, prolasso mitrale
• Ipercalcemia infantile
DELEZIONE 7q11.23
gene ELN