2. Corso sulla Sicurezza in ambiente
scolastico
In molte situazioni di emergenza (terremoto, incendio,
ecc.), quando vi è un'alta concentrazione di persone
(scuole, cinema, supermercati, ecc.), le vittime ed i
feriti che si riscontrano sono spesso causati da precise
alterazioni nei comportamenti dovute al PANICO.
PANICO: Particolare condizione dell'uomo che fa
perdere alcune capacità fondamentali per la sua
sopravvivenza, quali l'attenzione, la capacità del corpo
di rispondere ai comandi del cervello e la facoltà di
ragionamento.
3. PANICO
Ha due spontanee manifestazioni che se non
controllate costituiscono di per sé un elemento di
grave turbativa e pericolo:
Istinto di coinvolgere gli altri nell'ansia generale
(invocazioni di aiuto, grida, atti di disperazione,
ecc.) ;
Istinto alla fuga, in cui predomina l'autodifesa, con
tentativo di esclusione anche violenta degli altri
con spinte, corse in avanti ed affermazione dei
posti conquistati verso la via di salvezza.
4. Risultato
Tutti si accalcano istintivamente ed in modo
disordinato alle uscite di sicurezza e così
facendo le bloccano, impedendo ad altre
persone, magari meno capaci fisicamente, di
portarsi in salvo all'esterno.
5. PIANO DI EVACUAZIONE
Al fine di evitare o ridurre la situazione appena
descritta risulta utile progettare e realizzare per la
scuola un “PIANO DI EVACUAZIONE”, creando uno
stimolo alla fiducia di superare un eventuale pericolo e
a indurre un sufficiente autocontrollo per attuare
comportamenti atti ad evitare confusione e
sbandamento.
In pratica, a ridurre i rischi indotti che può creare uno
stato di emergenza.
6. PIANO DI EVACUAZIONE
Requisito fondamentale: Conoscenza
dell'ambiente scolastico in cui ti muovi.
Sono quindi necessarie:
• Una planimetria dei vari piani dell'edificio.
• Una carta, in scala adeguata, dell'area in cui è
collocato l'edificio
8. PIANO DI EVACUAZIONE
Sulla planimetria corrispondente al piano in cui ti
trovi, identifica e segna:
• le zone a rischio d'incendio:
◦ centrali termiche, magazzini, laboratori, ecc.
• I "presidi di sicurezza"
◦ idranti, estintori, campanelli d'allarme, ecc.
9. PIANO DI EVACUAZIONE
Esistono, appesi alle pareti, in modo ben visibile,
dei cartelli di colore verde o rosso che indicano le
uscite di sicurezza ed i percorsi per raggiungerle,
gli estintori, gli idranti ed ogni altro elemento che
può servire alla tua sicurezza, non solo nella
scuola, ma anche in altri ambienti quali
supermercati, cinema, mostre ecc. ed hanno
caratteristiche (simboli grafici, colore, forma e
dimensioni) previsti da una specifica direttiva della
C.E.E. e, pertanto, potrai trovarli anche in altri
paesi europei:
10. PIANO DI EVACUAZIONE
SEGNALI DI SALVATAGGIO
Indica la Direzione da Seguire
È collocato sopra l’uscita di emergenza
Indica che l'uscita d'emergenza è a sinistra
11. PIANO DI EVACUAZIONE
SEGNALI IDENTIFICATIVI
Indica la presenza di un estintore
Indica la presenza di un idrante
Osservando tali cartelli puoi identificare tutte le
caratteristiche utili alla tua sicurezza
12. PIANO DI EVACUAZIONE
Nella planimetria, di colore ben evidente, è segnata la
posizione dell'uscita di sicurezza più vicina alla classe in
cui ti trovi ed il percorso per raggiungerla, inoltre con lo
stesso colore è evidenziata anche l'aula.
L'uscita di sicurezza si apre sempre verso l'esterno (per
non intralciare la fuga ma renderla più agevole) mediante
l'applicazione di una leggera spinta ad una barra
orizzontale che si chiama "MANIGLIONE ANTIPANICO".
È questo un altro requisito di sicurezza previsto dalle
norme.
13. PIANO DI EVACUAZIONE
Sulla carta generale in cui l'edificio viene inserito nel
vicino contesto urbano è identificato (nel cortile o,
nell'area esterna di pertinenza della scuola) un "PUNTO
DI RACCOLTA" dove tutte le persone presenti nella
classe dovranno convogliarsi in caso di fuga. Inoltre vi è
segnato il percorso per raggiungerlo provenendo
dall'uscita di sicurezza ( è segnato con la stessa
simbologia grafica utilizzata per la compilazione della
planimetria relativa al piano).
14. PIANO DI EVACUAZIONE
IDENTIFICAZIONE DELLE PROCEDURE E DEI COMPITI
Non appena udito il segnale d'allarme dovrai adottare il
seguente comportamento:
1. Interrompi immediatamente ogni attività;
2. tralascia il recupero di oggetti personali (libri, cartelle,
soprabiti, ecc.);
3. mettiti in fila evitando il vociare confuso, grida;
4. rimani collegato con i tuoi compagni seguendo in modo
ordinato, chi ti precede;
5. cammina in modo sollecito, senza corse non preordinate
e senza spingere i compagni;
6. nel caso di contrattempi di qualsiasi genere attieniti
strettamente a quanto ordinato dall'insegnante.
15. PIANO DI EVACUAZIONE
IDENTIFICAZIONE DELLE PROCEDURE E DEI COMPITI
Dovranno essere individuati i seguenti incarichi:
• 2 ragazzi apri-fila, con l'incarico di apertura delle porte
e guida della classe al punto di raccolta;
• 2 ragazzi serra-fila, con l'incarico di chiudere la porta
dell'aula e del controllo che nessuno dei compagni di
classe rimanga indietro;
• 2 ragazzi (assistenti) con l'incarico di aiutare eventuali
disabili ad abbandonare l'aula ed a raggiungere il punto
di raccolta (è bene sceglierli tra quelli più robusti)
16. PIANO DI EVACUAZIONE
ISTRUZIONI DI SICUREZZA
Al momento dell'allarme
MANTENETE LA CALMA
LASCIATE TUTTI GLI OGGETTI PERSONALI
INCOLONNATEVI DIETRO (APRI-FILA)
NON APRITE LE FINESTRE
SEGUITE LE VIE DI FUGA INDICATE
NON USATE L'ASCENSORE
RAGGIUNGETE IL PUNTO DI RACCOLTA
ASSEGNATO
Una volta all'esterno dell'edificio, ci si reca nel
punto di raccolta, lontano da alberi, edifici, pali.
18. PIANO DI EVACUAZIONE
COSA NON FARE DURANTE L'EMERGENZA
Far uso del telefono
Attardarsi a raccogliere effetti personali
Percorrere i corridoi e scendere le scale di corsa
Camminare contro corrente
Rientrare nei locali
Fermarsi nei punti di transito
20. INFORTUNI A STUDENTI
Gli infortuni più frequenti sono scaturiti dai seguenti
elementi:
Scale
Porte
Finestre
Pavimento
Spigoli
Vetro
21. INFORTUNI A STUDENTI
Cadute/Scivolamenti
• Le cadute dall'alto sono quelle
con esiti spesso letali e le
precauzioni per evitarle dipendono
proprio dal tuo comportamento
• Il pericolo maggiore si presenta
quando, nei giochi spesso
irresponsabili dei ragazzi, si decide
di arrampicarsi su un davanzale o di
sporgersi eccessivamente.
22. INFORTUNI A STUDENTI
Cadute/Scivolamenti
Nei corridoi della scuola i
ragazzi sono spesso portati
a correre e a giocare per
trovare un momento di
divertimento comune tra le
varie ore di lezione.
Le scale sono le maggiori
responsabili di cadute e
ruzzoloni.
23. INFORTUNI A STUDENTI
Cadute/Scivolamenti
Le vie di passaggio oltre ad essere di
dimensioni adeguate non devono essere
ingombrate da materiali che ostacolano la
normale circolazione.
24. INFORTUNI A STUDENTI
Cadute/Scivolamenti
I pavimenti bagnati sono responsabili di
scivolamenti con gravi conseguenze
Il bordo inferiore del telaio può causare
cadute: pericolo di inciampo
Procedure scorrette:
rischio di caduta
25. INFORTUNI A STUDENTI
Cosa Fare
Adottare un comportamento più responsabile anche
quando si gioca, rinunciando a divertimenti eccessivi come
gli spintoni mentre si scendono le scale o mentre si corre.
Modificare o spostare elementi pericolosi:
gli attaccapanni possono essere spostati in luoghi
meno frequentati, o dove ci siano corridoi più larghi,
Tutti gli elementi di rischio possono essere
resi evidenti mediante segnaletica
(il segnale di pericolo è rappresentato
in generale da un triangolo dai bordi rossi)
26. INFORTUNI A STUDENTI
Rischi dell’elettricità
Toccando un filo elettrico in tensione o inserendo il dito o un
oggetto in una presa, il corpo umano viene sottoposto al
passaggio di una corrente elettrica che produce una
sensazione dolorosa, se non addirittura la morte:
27. INFORTUNI A STUDENTI
Rischi dell’elettricità - Scossa elettrica
Si verifica quando il corpo umano è in collegamento, più o
meno diretto, con il terreno e viene a contatto con un
qualsiasi elemento in tensione; in questo caso viene
attraversato da una corrente elettrica che si scarica a terra
passando attraverso i piedi che sarà più o meno elevata a
seconda della resistenza che il corpo stesso offre.
Minore è la resistenza, maggiore è l'intensità della corrente e
viceversa.
Questa resistenza, offerta dal corpo umano al passaggio
della corrente, dipende da numerosi fattori, ad esempio è
più bassa quando le mani e/o i piedi sono nudi o quando c'è
umidità (mani e piedi sudati o bagnati), perché l'acqua è un
28. INFORTUNI A STUDENTI
Rischi dell’elettricità - Scossa elettrica
Ogni apparecchio deve essere collegato a terra con una
spina a tre spinotti, di cui solo quello centrale è collegato a
terra allo scopo di distinguere chiaramente il conduttore di
terra da quelli in tensione, il rivestimento isolante del cavo
deve essere di colore giallo-verde.
Vi sono apparecchi nei quali non è richiesta la messa a
terra, perché muniti di doppio isolamento, identificabili dal
seguente contrassegno internazionale.
29. INFORTUNI A STUDENTI
Rischi dell’elettricità - Scossa elettrica
Non lasciare mai i porta lampade privi di lampada per evitare il
rischio di contatti con parti in tensione.
Non collegare contemporaneamente più apparecchi su una
sola presa, può provocare un forte riscaldamento dei conduttori
della presa stessa con pericolo di incendi e di deterioramento
dell'impianto. È opportuno quindi evitare l'uso di riduttori e spine
multiple.
Le prese dovranno essere del tipo con i fori protetti contro
l’introduzione di oggetti che non siano spine.
30. INFORTUNI A STUDENTI
Rischi dell’elettricità – Regole di
comportamento
Le prese dovranno essere del tipo con i fori protetti
contro l’introduzione di oggetti che non siano spine.
Nell'estrarre la spina dalla presa non si deve mai tirare il
cavo: si rischia di staccare il cavo stesso dalla spina o di
staccare la presa dal muro, con il conseguente pericolo che
i fili si tocchino e generino un cortocircuito.
31. INFORTUNI A STUDENTI
Incidenti all'aperto e attività extrascolastiche
Le scuole hanno a disposizione giardini o piccoli spazi di
gioco che vengono utilizzati per la ricreazione e i momenti
di vita comune delle classi. Questi luoghi però non sono
spesso opportunamente attrezzati o predisposti per tale
impiego.
• È frequente che si verifichino cadute su zone asfaltate,
sbucciature sulla ghiaia, per non parlare dei pericoli ben più
gravi che possono nascondere i cancelli o le vecchie
ringhiere in ferro.
• Durante le riparazioni e le manutenzioni possono
presentarsi dei rischi. e’ necessario non avvicinarsi alle
zone di lavoro.
34. USO DEI VIDEOTERMINALI
Incidenti all'aperto e attività extrascolastiche
Le scuole hanno a disposizione giardini o piccoli spazi di
gioco che vengono utilizzati per la ricreazione e i momenti di
vita comune delle classi. Questi luoghi però non sono spesso
opportunamente attrezzati o predisposti per tale impiego.
• È frequente che si verifichino cadute su zone asfaltate,
sbucciature sulla ghiaia, per non parlare dei pericoli ben più
gravi che possono nascondere i cancelli o le vecchie
ringhiere in ferro.
• Durante le riparazioni e le manutenzioni possono
presentarsi dei rischi. e’ necessario non avvicinarsi alle zone
di lavoro.
35. Cos’è il “lavoro al videoterminale”?
Il lavoro al videoterminale è definito come
svolgimento d’attività con interazione con il
videoterminale, quali l’immissione dati,
trasmissione dati, elaborazione di testi, ecc.
Cos’è un videoterminalista?
Il lavoratore che utilizza un'attrezzatura
munita di videoterminale (anche portatile), in
modo sistematico o abituale, per almeno
venti ore settimanali.
USO DEI VIDEOTERMINALI
36. VDT - EFFETTI SULLA SALUTE
L’introduzione dei videoterminali negli ambienti di
lavoro è stata accompagnata per anni da falsi
allarmi circa possibili problemi per la salute
derivanti dal loro uso prolungato.
L’evidenza scientifica sostiene in misura
incontrovertibile che “in soggetti addetti ai
videoterminali, non sono stati messi in evidenza né
la comparsa di una patologia oculare né
l’aggravamento di eventuali disturbi o turbe
persistenti, attribuibili all’eventuale rischio
lavorativo”.
USO DEI VIDEOTERMINALI
37. VDT - EFFETTI SULLA SALUTE
La letteratura tecnico-scientifica ha stabilito che il
videoterminale di per sé non rappresenta un
rischio per la salute dell’operatore, bensì è la sua
utilizzazione in condizioni ambientali e
organizzative non idonee a poter provocare disagi
e/o disturbi reversibili e prevedibili consistenti in:
• Affaticamento visivo (astenopia);
• Disturbi muscolo-scheletrici da postura e
movimenti ripetitivi;
• Affaticamento mentale (stress).
USO DEI VIDEOTERMINALI
38. I DISTURBI OCULOVISIVI
Astenopia e pause
Bruciore oculare, visione sfocata o doppia, cefalea,
lacrimazione, prurito, frequente ammiccamento,
arrossamento alle congiuntive, spasmo palpebrale, ecc.
La letteratura scientifica concorda nel ritenerli
transitori e reversibili con il riposo
Sono dovuti alla sollecitazione prolungata dei muscoli
oculari, deputati alla messa a fuoco (accomodazione)
dell’immagine che è tanto più impegnativa quanto più
l’oggetto è posto vicino. All’opposto, quando si osserva un
oggetto lontano, questi muscoli vengono rilasciati e l’occhio
USO DEI VIDEOTERMINALI
39. I DISTURBI OCULOVISIVI
• Lo sforzo dei muscoli oculari durante il lavoro è per lo più
svolto in maniera inconsapevole rivelandosi spesso con
l’affaticamento di fine giornata.
• La distanza consigliata del video dagli occhi è di 50-70
cm.
USO DEI VIDEOTERMINALI
40. I DISTURBI OCULOVISIVI
FATTORI CHE INFLUENZANO L’AFFATICAMENTO
VISIVO
• Vizi di refrazione non corretti o corretti non
sufficientemente: alcuni lavoratori, soprattutto giovani, sono
ignari di lievi difetti visivi, che in questo tipo di lavoro
diventano un elemento critico di scarsa tolleranza ad
un’applicazione prolungata;
• Lo strabismo e le turbe della convergenza (eteroforie),
che limitano la cooperazione binoculare utile per
apprezzare la profondità ed il rilievo delle immagini;
USO DEI VIDEOTERMINALI
41. I DISTURBI OCULOVISIVI
FATTORI CHE INFLUENZANO L’AFFATICAMENTO
VISIVO
• Le condizioni illuminotecniche: abbagliamenti diretti o riflessi,
scarsa definizione dei caratteri, eccessivo contrasto di luminanza tra gli
arredi, errata disposizione degli schermi rispetto alle fonti luminose;
• L’inquinamento indoor: le sostanze volatili ad azione irritante
presenti negli ambienti confinati (formaldeide, sostanze organiche, fumo
di sigaretta, ecc.), e la polverosità ambientale rientrano tra i fattori di
rischio. La loro presenza favorisce - insieme ad una relativa secchezza
dell’aria ambiente - l’insorgenza di sintomi su base irritativa agli occhi,
USO DEI VIDEOTERMINALI
42. I DISTURBI MUSCOLO-SCHELETRICI
FATTORI CHE INFLUENZANO L’AFFATICAMENTO
VISIVO
• Le caratteristiche anatomo-fisiologiche del nostro apparato muscolare
sono concepite e finalizzate al naturale alternarsi delle contrazioni e dei
rilassamenti, tipico del lavoro dinamico. I nostri muscoli, ed anche le
strutture articolari della nostra colonna vertebrale, mal sopportano un
lavoro statico con uno stato di contrazione e postura fissa prolungata, in
quanto ciò riduce il normale afflusso di sangue, l’eliminazione di prodotti
di scarto (acido lattico), creandosi rapidamente le condizioni di
affaticamento.
Si può quindi avere l’insorgenza di sintomi di dolore e tensione
a carico della nuca, delle spalle, per poi avere l’interessamento
USO DEI VIDEOTERMINALI
43. La Postura
L’operatore deve assestare la propria postura comodamente regolando
i vari elementi del posto di lavoro:
• II tronco deve essere in posizione tendenzialmente eretta, con
appoggio del tratto lombare allo schienale per ridurre la compressione
dei dischi intervertebrali.
• I piedi devono essere ben appoggiati al pavimento.
USO DEI VIDEOTERMINALI
44. La Postura
• Il mouse deve essere utilizzato evitando irrigidimenti delle dita e del
polso, tenendo gli avambracci appoggiati sul piano di lavoro in modo da
alleggerire la tensione dei muscoli del collo e delle spalle;
• Le posizioni di lavoro fisse per
tempi prolungati devono essere, per
quanto possibile, evitate. Nel caso
ciò fosse inevitabile si raccomanda
la pratica di frequenti esercizi di
rilassamento.
USO DEI VIDEOTERMINALI
45. Individuazione dell’area del massimo confort
• Una volta individuata l’area del massimo confort, cambiate spesso
postura nel corso della giornata.
• Fate pause brevi e frequenti. Alzatevi dalla vostra postazione,
effettuate con cautela qualche allungamento oppure fate due passi.
• Eseguite spesso attività di breve durata che vi obblighino ad alzarvi,
ad esempio andare a ritirare documenti inviati alla stampante, archiviare
materiale cartaceo o consultare un collega la cui posizione si trova in
fondo al corridoio.
• Se gli arredi disponibili offrono diverse
possibilità di regolazione, potreste alternare
comodamente le posizioni sedute e quelle
USO DEI VIDEOTERMINALI
46. Individuazione dell’area del massimo
confort
PIEDI, GINOCCHIA E GAMBE
Assicuratevi che i piedi possano poggiare in modo stabile e
confortevole sul pavimento per tutto il tempo che rimanete seduti. Si
consiglia di utilizzare un piano di lavoro e una sedia regolabili in
modo da consentire ai piedi di poggiare bene sul pavimento. In
alternativa, servitevi di un poggiapiedi. Se utilizzate un poggiapiedi,
assicuratevi che sia sufficientemente largo da permettere alle
gambe di assumere posizioni diverse tra quelle individuate nell’area
di massimo confort.
SPAZIO DI MOVIMENTO PER LE GAMBE
Assicuratevi che sotto il piano di lavoro si disponibile spazio
sufficiente per le ginocchia e le gambe. Evitate punti di pressione
concentrati lungo la parte inferiore della coscia in prossimità del
ginocchio e nella parte posteriore del polpaccio. Allungate le gambe
USO DEI VIDEOTERMINALI
47. Individuazione dell’area del massimo
confort
SCHIENA
È opportuno tenere presente che il corpo deve essere
completamente sostenuto dalla sedia. Distribuite il peso in
maniera uniforme utilizzando l’intero sedile e lo schienale. Se la
sedia è dotata di un supporto regolabile per sostenere la parte
inferiore della schiena, regolate tale schienale in base alla
curva naturale della zona lombare.
SCELTA DI UNA POSIZIONE CONFORTEVOLE
Assicuratevi sempre che la zona lombare sia ben sostenuta e
che la posizione scelta durante lo svolgimento dell’attività
lavorativa sia confortevole.
USO DEI VIDEOTERMINALI
48. Individuazione dell’area del massimo
confort
SPALLE E GOMITI
Per ridurre al minimo la tensione muscolare, mantenete le
spalle in posizione rilassata, non troppo in alto ne’ troppo in
basso e sistemate i gomiti nel modo più confortevole in
relazione all’altezza della tastiera.
Posizionate i gomiti all’incirca all’altezza della linea centrale
della tastiera, ovvero quella comprendente il tasto L.
Alcune persone preferiscono sistemare la tastiera al livello di
inclinazione più basso. In questo modo i gomiti vengono a
trovarsi leggermente più in alto rispetto alla linea centrale dei
tasti.
USO DEI VIDEOTERMINALI
50. Sistemazione dell’area di lavoro
Utilizzo del dispositivo di puntamento
Per spostare il mouse è opportuno muovere l’intero braccio e
la spalla, non soltanto il polso. Durante l’utilizzo del
dispositivo di puntamento, evitate di tenere il polso bloccato e
lasciatelo libero di muoversi insieme al braccio e alla spalla.
PULIZIA FREQUENTE
La polvere e la sporcizia possono compromettere il corretto
funzionamento del dispositivo di puntamento e rendere
difficoltoso l’utilizzo. Ricordate di pulire spesso il mouse o la
trackball. Una trackball o un mouse ottico non hanno parti in
movimento nella superficie inferiore e pertanto non
richiedono la stessa frequenza di pulizia dei modelli
tradizionali
USO DEI VIDEOTERMINALI
52. Illuminazione
L’organizzazione dei posti di lavoro dove si utilizzano videoterminali deve
tener conto della disposizione dell’illuminazione naturale (finestre o altro)
mentre i sistemi di illuminazione artificiale andranno collocati in relazione
all’attività prevista e in modo tale da evitare riflessi e contrasti fastidiosi.
USO DEI VIDEOTERMINALI
53. Rumore
Nell’ambiente di lavoro dove si utilizzano videoterminali
difficilmente i livelli di intensità sonora sono tali da
provocare un danno all’apparato uditivo, tuttavia possono
risultare fastidiosi per un’attività che può richiedere anche
un’elevata concentrazione mentale e, in particolare, non
devono perturbare l’attenzione e la comunicazione
verbale.
USO DEI VIDEOTERMINALI
Si consigliano le seguenti misure preventive:
Scegliere strumentazione poco rumorosa;
Isolare gli strumenti rumorosi in ambienti separati o con
dispositivi fonoisolanti.
54. MicroClima
Per quanto riguarda il microclima, il lavoro al
videoterminale non richiede il rispetto di parametri diversi
da quelli normalmente assunti per il comune lavoro
d’ufficio ed è comunque preferibile che le condizioni
microclimatiche siano controllate tramite un impianto di
condizionamento che assicuri situazioni di confort sia nella
stagione estiva che invernale.
USO DEI VIDEOTERMINALI
55. Pulizia
Tastiera, schermo e mouse devono essere periodicamente
puliti. In particolare l’accumulo di polvere sulla superficie
dello schermo può deteriorare la percezioni delle
immagini.
Si deve quindi effettuare una frequente pulizia dello
schermo.
USO DEI VIDEOTERMINALI
56. Esercizi di Rilassamento
Ecco alcuni semplici esercizi, che richiedono pochi minuti
e che possono essere fatti a casa o nelle pause di lavoro.
USO DEI VIDEOTERMINALI
57. Esercizi di Rilassamento
Ecco alcuni semplici esercizi, che richiedono pochi minuti
e che possono essere fatti a casa o nelle pause di lavoro.
USO DEI VIDEOTERMINALI
60. Domanda 1
Cosa si intende per “panico”?
A. Particolare condizione dell'uomo che fa perdere
alcune capacità fondamentali per la sua
sopravvivenza
B. Particolare condizione di stress dell'uomo
C. Particolare stato di depressione
D. Particolare condizione di ansia e depressione
61. Domanda 1
Cosa si intende per “panico”?
A. Particolare condizione dell'uomo che fa perdere
alcune capacità fondamentali per la sua
sopravvivenza
B. Particolare condizione di stress dell'uomo
C. Particolare stato di depressione
D. Particolare condizione di ansia e depressione
62. Domanda 2
Quali sono le tipiche manifestazioni del “panico”
A. Tendenza al rilassamento
B. Istinto di coinvolgere gli altri
C. Stati di ansia
D. Euforia e depressione
63. Domanda 2
Quali sono le tipiche manifestazioni del “panico”
A. Tendenza al rilassamento
B. Istinto di coinvolgere gli altri
C. Stati di ansia
D. Euforia e depressione
64. Domanda 3
Al fine di evitare o ridurre la situazione di panico
cosa deve fare la scuola?
A. Realizzare un corso di rilassamento
B. Realizzare un piano tattico di attacco
C. Realizzare un piano di evacuazione
D. Realizzare un corso di tecniche di comunicazione
65. Domanda 3
Al fine di evitare o ridurre la situazione di panico
cosa deve fare la scuola?
A. Realizzare un corso di rilassamento
B. Realizzare un piano tattico di attacco
C. Realizzare un piano di evacuazione
D. Realizzare un corso di tecniche di comunicazione
66. Domanda 4
In cosa consiste la planimetria dell’edificio?
A. Non fornisce nessuna indicazione specifica
B. Identifica luoghi di ristoro
C. Permette di recarsi con facilità in presidenza
D. Identifica zone a rischio d'incendio e presidi di
sicurezza
67. Domanda 4
In cosa consiste la planimetria dell’edificio?
A. Non fornisce nessuna indicazione specifica
B. Identifica luoghi di ristoro
C. Permette di recarsi con facilità in presidenza
D. Identifica zone a rischio d'incendio e presidi di
sicurezza
68. Domanda 5
Che significato ha questo segnale ?
A. Indica la Direzione da Seguire
B. Indica il bar
C. Permette di recarsi con facilità in infermeria
D. Non fornisce nessuna indicazione specifica
69. Domanda 5
Che significato ha questo segnale ?
A. Indica la Direzione da Seguire
B. Indica il bar
C. Permette di recarsi con facilità in infermeria
D. Non fornisce nessuna indicazione specifica
70. Domanda 6
L'uscita di sicurezza si apre sempre verso… ?
A. l’interno
B. l'esterno
C. Sia l’interno che l’esterno
D. … nulla. Si apre solo in caso di emergenza
71. Domanda 6
L'uscita di sicurezza si apre sempre verso… ?
A. l’interno
B. l'esterno
C. Sia l’interno che l’esterno
D. … nulla. Si apre solo in caso di emergenza
72. Domanda 7
Quali incarichi dovranno essere individuati
(più risposte corrette)?
A. 2 ragazzi apri-fila, con l'incarico di apertura delle
porte e guida della classe al punto di raccolta
B. Nessuna in particolare
C. 2 ragazzi serra-fila, con l'incarico di chiudere la
porta dell'aula e del controllo che nessuno dei
compagni di classe rimanga indietro
D. 2 ragazzi (assistenti) - all'esterno
73. Domanda 7
Quali incarichi dovranno essere individuati
(più risposte corrette)?
A. 2 ragazzi apri-fila, con l'incarico di apertura delle
porte e guida della classe al punto di raccolta
B. Nessuna in particolare
C. 2 ragazzi serra-fila, con l'incarico di chiudere la
porta dell'aula e del controllo che nessuno dei
compagni di classe rimanga indietro
D. 2 ragazzi (assistenti) - all'esterno
74. Domanda 8
Al momento dell’allarme cosa non dovete fare?
A. mantenete la calma
B. lasciate tutti gli oggetti personali
C. correte più che potete
D. seguire il piano di evacuazione
75. Domanda 8
Al momento dell’allarme cosa non dovete fare?
A. mantenete la calma
B. lasciate tutti gli oggetti personali
C. correte più che potete
D. seguire il piano di evacuazione
76. Domanda 9
Toccando un filo elettrico in tensione o
inserendo il dito o un oggetto in una presa, il
corpo umano viene sottoposto al passaggio di
una corrente elettrica che produce…
A. una sensazione piacevole
B. aumento di pressione
C. una sensazione dolorosa
D. stress
77. Domanda 9
Toccando un filo elettrico in tensione o
inserendo il dito o un oggetto in una presa, il
corpo umano viene sottoposto al passaggio di
una corrente elettrica che produce…
A. una sensazione piacevole
B. aumento di pressione
C. una sensazione dolorosa
D. stress
78. Domanda 10
Cosa fare per evitare il rischio elettricità…
A. Non lasciare mai i porta lampade privi di lampada
per evitare il rischio di contatti con parti in tensione.
B. Non collegare contemporaneamente più apparecchi
su una sola presa, può provocare un forte
riscaldamento dei conduttori della presa stessa con
pericolo di incendi e di deterioramento dell'impianto.
È opportuno quindi evitare l'uso di riduttori e spine
multiple.
C. Le prese dovranno essere del tipo con i fori protetti
contro l’introduzione di oggetti che non siano spine.
D. Nulla in particolare
79. Domanda 10
Cosa fare per evitare il rischio elettricità…
A. Non lasciare mai i porta lampade privi di lampada
per evitare il rischio di contatti con parti in tensione.
B. Non collegare contemporaneamente più apparecchi
su una sola presa, può provocare un forte
riscaldamento dei conduttori della presa stessa con
pericolo di incendi e di deterioramento dell'impianto.
È opportuno quindi evitare l'uso di riduttori e spine
multiple.
C. Le prese dovranno essere del tipo con i fori protetti
contro l’introduzione di oggetti che non siano spine.
D. Nulla in particolare
80. Domanda 11
Toccando un filo elettrico in tensione o
inserendo il dito o un oggetto in una presa, il
corpo umano viene sottoposto al passaggio di
una corrente elettrica che produce…
A. una sensazione piacevole
B. aumento di pressione
C. una sensazione dolorosa
D. stress
81. Domanda 11
Toccando un filo elettrico in tensione o
inserendo il dito o un oggetto in una presa, il
corpo umano viene sottoposto al passaggio di
una corrente elettrica che produce…
A. una sensazione piacevole
B. aumento di pressione
C. una sensazione dolorosa
D. stress
82. Domanda 12
Cosa è errato fare?
A. Non lasciare mai i porta lampade privi di lampada per evitare
il rischio di contatti con parti in tensione.
B. Non collegare contemporaneamente più apparecchi su una
sola presa, può provocare un forte riscaldamento dei
conduttori della presa stessa con pericolo di incendi e di
deterioramento dell'impianto. È opportuno quindi evitare l'uso
di riduttori e spine multiple.
C. Le prese dovranno essere del tipo con i fori protetti contro
l’introduzione di oggetti che non siano spine.
D. Collegare contemporaneamente più apparecchi su una sola
presa
83. Domanda 12
Cosa è errato fare?
A. Non lasciare mai i porta lampade privi di lampada per evitare
il rischio di contatti con parti in tensione.
B. Non collegare contemporaneamente più apparecchi su una
sola presa, può provocare un forte riscaldamento dei
conduttori della presa stessa con pericolo di incendi e di
deterioramento dell'impianto. È opportuno quindi evitare l'uso
di riduttori e spine multiple.
C. Le prese dovranno essere del tipo con i fori protetti contro
l’introduzione di oggetti che non siano spine.
D. Collegare contemporaneamente più apparecchi su una sola
presa
84. Domanda 13
L’uso protratto del videoterminale può
provocare …
A. Affaticamento visivo (astenopia);
B. Disturbi muscolo-scheletrici da postura e movimenti
ripetitivi;
C. Affaticamento mentale (stress).
D. Gastrite
85. Domanda 13
L’uso protratto del videoterminale può
provocare …
A. Affaticamento visivo (astenopia);
B. Disturbi muscolo-scheletrici da postura e movimenti
ripetitivi;
C. Affaticamento mentale (stress).
D. Gastrite
88. Domanda 15
L’uso protratto del videoterminale può
provocare…
A. Affaticamento visivo (astenopia);
B. Disturbi muscolo-scheletrici da postura e movimenti
ripetitivi;
C. Affaticamento mentale (stress).
D. Gastrite
89. Domanda 15
L’uso protratto del videoterminale può
provocare…
A. Affaticamento visivo (astenopia);
B. Disturbi muscolo-scheletrici da postura e movimenti
ripetitivi;
C. Affaticamento mentale (stress).
D. Gastrite
90. Individuazione dell’area del massimo confort
Quale affermazione è corretta?
A. Una volta individuata l’area del massimo confort,
cambiate spesso postura nel corso della giornata.
B. Fate pause brevi e frequenti. Alzatevi dalla vostra
postazione, effettuate con cautela qualche allungamento
oppure fate due passi.
C. Eseguite spesso attività di breve durata che vi
obblighino ad alzarvi.
D. Alternare comodamente le posizioni sedute e quelle
erette.
Domanda 16
91. Individuazione dell’area del massimo confort
Quale affermazione è corretta?
A. Una volta individuata l’area del massimo confort,
cambiate spesso postura nel corso della giornata.
B. Fate pause brevi e frequenti. Alzatevi dalla vostra
postazione, effettuate con cautela qualche allungamento
oppure fate due passi.
C. Eseguite spesso attività di breve durata che vi
obblighino ad alzarvi.
D. Alternare comodamente le posizioni sedute e quelle
erette.
Domanda 16
96. Domanda 19
Quali elementi sono coinvolti
nell’ottenimento di situazioni confortevoli?
A. Illuminazione
B. Rumore
C. Microclima
D. Streching
97. Domanda 19
A. Illuminazione
B. Rumore
C. Microclima
D. Streching
Quali elementi sono coinvolti
nell’ottenimento di situazioni confortevoli?
98. Domanda 20
La planimetria corrispondente al piano in cui ti
trovi, identifica e segna:
A. le zone a rischio d'incendio:
◦ centrali termiche, magazzini, laboratori, ecc.
B. I "presidi di sicurezza"
◦ idranti, estintori, campanelli d'allarme, ecc.
C. Il luogo in cui si trova il bar
D. La presidenza
99. Domanda 20
La planimetria corrispondente al piano in cui ti
trovi, identifica e segna:
A. le zone a rischio d'incendio:
◦ centrali termiche, magazzini, laboratori, ecc.
B. I "presidi di sicurezza"
◦ idranti, estintori, campanelli d'allarme, ecc.
C. Il luogo in cui si trova il bar
D. La presidenza