54. R. Villano “Antibioticoresistenza”. Si tracciano cenni storici sul concetto di antibiosi, su ricerche, scoperta e produzione degli antibiotici e sul loro ruolo mondiale non solo terapeutico ma anche strategico dal secondo dopoguerra. Poi, si esaminano a livello nazionale ed internazionale: le problematiche inerenti consumo, uso improprio e abuso di antibiotici nell’uomo, in zootecnia, agricoltura e, quindi, nel ciclo alimentare e nell’ambiente; le politiche di contrasto al fenomeno dell’iperprescrizione e nei cittadini il grado di informazione e consapevolezza dei rischi; le linee guida di buona prassi comportamentale del malato; i documenti principali di lotta a tale emergenza. Si effettuano, inoltre, una rassegna analitica e un approfondimento su alcune super patologie (tubercolosi, gonorrea, meningite, ecc.) e sulle resistenze batteriche ai principali antibiotici. Si realizzano, infine, una ricognizione sull’attualità delle tecnologie e degli indirizzi di ricerca applicata e una rassegna sulle principali recenti nuove terapie. Chiude il lavoro un’appendice tecnica contenente un apparato essenziale di normative e direttive ministeriali italiane e comunitarie europee sul tema. È in diverse istituzioni scientifiche, storiche, professionali e in molte Biblioteche specialistiche, civiche e nazionali in Italia e all’estero, tra cui: Ministero della Salute; Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL; Institute for the Preservation of Medical Traditions of Smithsonian Institution-Washington USA; Medica Statale; Scienze Mediche e farmaceutiche Sede di Medicina Università di Genova; Dipartimento di Scienze farmaceutiche Università di Padova; Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis; nazionali: Napoli, Roma, Firenze, Potenza; Malatestiana di Cesena. (Chiron, ISBN 978-88-97303-25-1, CDD 303 VIL mus 2015, LCC DG461-583.8, Prima Edizione, pp. 164, Napoli, maggio 2015; Prima Ristampa giugno 2015; Seconda Edizione ISBN 978-97303-26-8, CDD 770 VIL fot 2014 it , LCC NXI-820, pp. 256, Roma, luglio 2015);
4. Raimondo Villano
7
Indice
Sommario 13
Abstract 15
Résumé 17
Abstrakt 19
Abstracto 21
1. Cenni storici sugli antibiotici 25
2. Problematiche e contrasto dell’antibioticoresistenza 35
3. Principali resistenze ad antibiotici 49
4. Approfondimenti su alcune super patologie 57
5. Tecnologie e indirizzi di ricerca 67
6. Nuovi presidi terapeutici 79
7. Appendice
a) Ministero della Sanità - Circolare n. 52/1985
b) Ministero della Sanità - Circolare n. 08/1988
c) Ministero della Sanità - Decreto 24 luglio 1995
d) Council of European Union - Recommendation 9 june 2009
e) Seconda relazione della Commissione Europea al Consiglio in merito
all’attuazione della raccomandazione 2009/C 151/01 del Consiglio sulla
sicurezza dei pazienti
f) Transatlantic Task Force on Antimicrobial Resistance:
Recommendations for future collaboration between the U.S. and E.U.
89
8. Profilo dell’autore 249
5. Raimondo Villano
9
“La vita è breve, l’arte è lunga,
l’occasione favorevole,
il tentativo ingannevole,
la decisione difficile”
Ippocrate
7. Raimondo Villano
13
Sommario
Si tracciano cenni storici sul concetto di antibiosi, su ricerche, scoperta e
produzione degli antibiotici e sul loro ruolo mondiale non solo terapeutico
ma anche strategico dal secondo dopoguerra. Poi, si esaminano a livello
nazionale ed internazionale: le problematiche inerenti consumo, uso
improprio e abuso di antibiotici nell’uomo, in zootecnia, agricoltura e,
quindi, nel ciclo alimentare e nell’ambiente; le politiche di contrasto al
fenomeno dell’iperprescrizione e nei cittadini il grado di informazione e
consapevolezza dei rischi; le linee guida di buona prassi comportamentale
del malato; i documenti principali di lotta a tale emergenza. Si effettuano,
inoltre, una rassegna analitica e un approfondimento su alcune super
patologie (tubercolosi, gonorrea, meningite, ecc.) e sulle resistenze
batteriche ai principali antibiotici. Si realizzano, infine, una ricognizione
sull’attualità delle tecnologie e degli indirizzi di ricerca applicata e una
rassegna sulle principali recenti nuove terapie. Chiude il lavoro
un’appendice tecnica contenente un apparato essenziale di normative e
direttive ministeriali italiane e comunitarie europee sul tema.
8. Raimondo Villano
15
Abstract
You plot historical notes on the concept of antibiosis, on research,
discovery and production of antibiotics and their global role not only
therapeutic but also strategic since World War II. Then, you look at
national and international issues related consumption, misuse and overuse
of antibiotics in humans, in animal husbandry, agriculture, and thus in the
food chain and the environment; policies to combat the phenomenon of
excessive prescription and citizens in the degree of information and
awareness of the risks; guidelines of good practice behavior of the patient;
the main documents of struggle in this emergency. We make also an
analytical overview and a discussion of some super diseases (tuberculosis,
gonorrhea, meningitis, etc.) And bacterial resistance to major antibiotics.
We realize, finally, a survey on current technologies and addresses of
applied research and a survey on major recent new therapies. Closes work
a technical appendix containing an apparatus essential regulations and
ministerial directives Italian and European Community on the theme.
9. Raimondo Villano
17
Résumé
Vous tracez notes historiques sur le concept de antibiose, sur la recherche,
la découverte et la production d’antibiotiques et de leur rôle dans le monde
non seulement thérapeutique, mais aussi stratégique depuis la Seconde
Guerre mondiale. Ensuite, vous regardez les questions nationales et
internationales liées à la consommation, utilisation abusive et excessive
d’antibiotiques chez l’homme, dans l'élevage, l'agriculture et, donc, dans la
chaîne alimentaire et l’environnement; politiques de lutte contre le
phénomène de la prescription excessive et les citoyens dans le degré
d’information et de sensibilisation des risques; lignes directrices de bonne
conduite de la pratique du patient; les principaux documents de lutte dans
cette situation d’urgence. Nous faisons également un aperçu analytique et
une discussion de certaines super maladies (tuberculose, la gonorrhée, la
méningite, etc.) et de la résistance bactérienne aux antibiotiques majeurs.
Nous nous rendons compte, enfin, une enquête sur les technologies et les
adresses de la recherche appliquée en cours et une enquête sur les
principales nouvelles thérapies récentes. Ferme fonctionne une annexe
technique contenant les règlements essentiels de l’appareil et les directives
ministérielles italiennes et de la Communauté européenne sur le thème.
10. Raimondo Villano
19
Abstrakt
Sie plotten historische Anmerkungen über das Konzept der Antibiose, auf
Forschung, Entdeckung und Herstellung von Antibiotika und ihre Rolle in
der Welt nicht nur therapeutisch, sondern auch strategische dem Zweiten
Weltkrieg. Dann schauen Sie auf nationalen und internationalen Fragen im
Zusammenhang mit Konsum, Missbrauch und übermäßige Einsatz von
Antibiotika bei Menschen, in der Tierhaltung, Landwirtschaft, und damit in
die Nahrungskette und die Umwelt; Politik zur Bekämpfung des
Phänomens die übermäßige Verschreibung und Bürger in den Grad der
Information und Sensibilisierung der Risiken; Leitlinien für die gute Praxis
Verhalten des Patienten; die wichtigsten Dokumente des Kampfes in
diesem Notfall. Wir machen auch einen analytischen Überblick und eine
Diskussion einiger Super Krankheiten (Tuberkulose, Gonorrhö, Meningitis,
etc.) und bakterieller Resistenz gegen wichtige Antibiotika. Wir wissen,
schließlich eine Umfrage zu aktuellen Technologien und Adressen von
angewandter Forschung und eine Umfrage zu den wichtigsten aktuellen
neuen Therapien. Schließt Arbeit eine technische Anlage, die eine
Vorrichtung wesentliche Vorschriften und Ministerialrichtlinien
italienischen und europäischen Gemeinschaft über das Thema.
11. Raimondo Villano
21
Abstracto
Trazar notas históricas sobre el concepto de antibiosis, en la investigación,
el descubrimiento y la producción de antibióticos y su papel global no sólo
terapéutico, sino también estratégico desde la Segunda Guerra Mundial. A
continuación, nos fijamos en los asuntos nacionales e internacionales
relacionados con el consumo, el mal uso y abuso de los antibióticos en los
seres humanos, en la ganadería, la agricultura, y por lo tanto en la cadena
alimentaria y el medio ambiente; políticas de lucha contra el fenómeno de
la prescriptión excesiva y los ciudadanos en el grado de información y
conocimiento de los riesgos; pautas de comportamiento de buenas
prácticas de la paciente; los principales documentos de lucha en esta
emergencia. Hacemos también un resumen analítico y una discusión de
algunas enfermedades súper (tuberculosis, gonorrea, meningitis, etc.) y la
resistencia bacteriana a los principales antibióticos. Nos damos cuenta,
por último, un estudio sobre las tecnologías y las direcciones de la
investigación aplicada en curso y una encuesta sobre las principales
nuevas terapias recientes. Cierra funciona un anexo técnico que contiene
un aparato regulaciones esenciales y directivas ministeriales italianas y de
la Comunidad Europea sobre el tema.
14. Raimondo Villano
91
Circolare Ministero della Sanità n. 52/1985
LOTTA CONTRO LE INFEZIONI OSPEDALIERE
1 - INTRODUZIONE
Il problema delle infezioni acquisite in ospedale è da tempo oggetto
dell'attenzione del Servizio Sanitario Nazionale come di altri organismi a
livello europeo.
Il Consiglio d'Europa che già nel 1971 aveva emanato ai governi
raccomandazioni sull'argomento (raccomandazioni 72/31; 76/7; 80/15), si è
nuovamente occupato dell'argomento, istituendo un apposito comitato di
esperti, che ha effettuato uno studio pilota presso alcuni ospedali europei:
Limoges (Francia), Morges (Svizzera), Lisbona (Portogallo), Woerden
(Paesi Bassi), Roma (Italia), Ankara (Turchia).
Scopo del comitato di esperti del Consiglio d'Europa, è quello di prevenire
ad una strategia metodologica comune di lotta contro le infezioni
ospedaliere in tutti gli Stati membri, nonché alla promulgazione di regole
comuni riguardanti la segnalazione di queste infezioni e a delle istruzioni
precise per ciascun procedimento tecnico o curativo che comporti rischi di
infezione.
Il Consiglio d'Europa ha pertanto diramato la raccomandazione 84/20,
offrendo indicazioni cui la presente circolare fa riferimento.
Nel settembre 1984 l'Assemblea Europea dell'Ufficio Europeo
dell'Organizzazione Mondiale della Sanità aveva indicato tra le priorità da
affrontare per raggiungere la salute per tutti nell'anno 2000, il controllo
delle Infezioni Ospedaliere.
Nell'ambito della raccomandazione sopra citata questo Ministero ha
elaborato le seguenti linee guida in tema di lotta contro le infezioni
ospedaliere, sulle quali il C.S.S. ha espresso il proprio parere favorevole.
2 - AZIONI DI CONTROLLO
Le infezioni ospedaliere, che dopo la scoperta degli antibiotici sembravano
debellate, a 40 anni di distanza rappresentano attualmente uno dei più gravi
problemi di Sanità pubblica.
Le principali cause che hanno portato al persistere e anzi all'aggravarsi
delle infezioni nosocomiali sono le seguenti:
1. Selezione dei ceppi batterici antibiotico-resistenti;
2. Inefficacia degli agenti antivirali;
3. Mancata disponibilità di nuovi vaccini;
4. Maggiore tendenza all'ospedalizzazione;
5. Maggiore uso in terapia di sangue e derivati.
15. Antibioticoresistenza
92
a. Per quanto riguarda la selezione dei ceppi batterici antibiotico-resistenti
possiamo affermare che essa rappresenta una delle cause principali del
persistere delle infezioni nosocomiali.
L'uso prolungato e non mirato degli antibiotici ha portato alla formazione
di mutanti spesso dotati di pluriresistenza verso di essi.
b. La seconda causa è l'inefficacia degli agenti antivirali: a tutt'oggi, non è
stata ancora sintetizzata una sostanza dotata di una reale efficacia
antivirale. Siamo infatti impotenti anche di fronte ad infezioni banali, quali
il raffreddore.
c. A proposito della mancata disponibilità di nuovi vaccini, possiamo dire
che l'ultimo vaccino (quello antipoliomielitico) risale a molti decenni
addietro e che l'applicazione del vaccino antiepatitico di tipo B è ancora in
fase sperimentale.
d. La maggiore tendenza alla ospedalizzazione si traduce, ovviamente in
termini di probabilità, ad una maggiore possibilità del paziente ad
ammalare di una malattia intercorrente.
e. Le infezioni attraversa l'uso di sangue e suoi derivati sono abbastanza
frequenti. Analisi preventive del sangue da trasfondere valgono solo a
limitare ma non ad annullare questa possibilità.
Scopo della presente circolare è quello di sensibilizzare gli operatori
sanitari al problema. In essa sono elencate le misure di controllo generali ed
identificate le componenti organizzative di un programma di lotta contro le
infezioni ospedaliere, e indicate le misure profilattiche specifiche per
gruppi di infezioni.
2.1 - La sorveglianza
L'azione di gran lunga più efficace nel controllo delle infezioni ospedaliere
è la sorveglianza mirata, intesa come la raccolta continua di informazioni,
analisi dei dati, applicazione di misure di controllo e valutazione
dell'efficacia delle stesse. I sistemi di sorveglianza continua si sono infatti
dimostrati molto efficaci, se orientati a specifiche aree di rischio, mentre un
unico schema di sorveglianza applicato a tutto l'ambiente ospedaliero si è
dimostrato assai poco efficace.
L'uso di schede di rilevazione, specifiche per aree, si è mostrato molto utile,
purché tali schede siano compilate per tutti i degenti dell'area sorvegliata e
non soltanto per gli infetti né tanto meno solo per i positivi ad analisi di
laboratorio.
16. Raimondo Villano
93
2.1.1 Comitato responsabile del programma di lotta contro le Infezioni
Ospedaliere
Allo scopo di assicurare un'operatività continua in materia di Infezione
Ospedaliera, è necessario che in ogni presidio ospedaliero, o in aggregati
Ospedali di piccole dimensioni, sia istituita una commissione tecnica
responsabile della lotta contro le Infezioni Ospedaliere.
Tale comitato dovrà:
1. Definire la strategia di lotta contro le Infezioni Ospedaliere, con
particolare riguardo ai seguenti aspetti: organizzazione del sistema di
sorveglianza, misure di prevenzione, coinvolgimento appropriato dei
servizi laboratoristi, metodo e mezzi per informare il personale ospedaliero
sull'andamento delle infezioni
2. Verificare l'effettiva applicazione dei programmi di sorveglianza e
controllo e la loro efficacia
3. Curare la formazione culturale e tecnica in materia del personale. Il
comitato coadiuvato dal Direttore Sanitario deve comprendere almeno un
rappresentante delle aree funzionali, ma gli esperti in igiene, in malattie
infettive ed in microbiologia devono costituirne le figure essenziali, così
come è fondamentale la presenza del dirigente del personale
infermieristico. Il comitato designerà un ristretto gruppo operativo cui
affidare specifiche mansioni attinenti al programma;
un medico igienista della Direzione Sanitaria, un esperto in microbiologia,
un esperto in malattie infettive, una caposala, tre infermieri professionali
particolarmente addestrati in materia, un farmacologo clinico o farmacista
ospedaliero.
Il gruppo operativo deve ricevere dall'autorità competente l'assegnamento
del tempo e delle risorse necessari per l'espletamento dei suoi compiti. Il
gruppi operativo partecipa ai lavori del comitato.
2.1.2 L'infermiera addetta al controllo delle infezioni
E' una figura fondamentale per la sorveglianza delle infezioni ospedaliere:
è un'infermiera/e professionale con una certa esperienza consolidata nel
lavoro di reparto (chirurgico o medico) e coinvolta nel programma di
controllo.
Le sue funzioni sono le seguenti:
1. Sorveglianza delle infezioni ospedaliere (rilevazione dei dati ed analisi
periodica, indagini di eventi epidemici).
2. Educazione-insegnamento (programmi di aggiornamento, nuovi assunti,
ecc.) nei confronti del personale di assistenza.
17. Antibioticoresistenza
94
3. Collegamento tra il Comitato per le Infezioni Ospedaliere e le diverse
aree ospedaliere (applicazione delle misure di controllo decise).
4. Modificazione dei comportamenti del personale di assistenza.
1. Tale figura dovrebbe essere identificata all'interno del personale esistente
ed essere dotata di specifica competenza per assolvere alle sue mansioni.
3 - DEFINIZIONI
Per infezione acquisita in Ospedale (comunemente detta Infezione
Ospedaliera nosocomiale) si definisce. Un'infezione di pazienti
ospedalizzati, non presente né in incubazione al momento dell'ingresso in
ospedale, comprese le infezioni successive alla dimissione, ma riferibili per
tempo di incubazione al ricovero. Le infezioni acquisite in ospedale
comprendono anche le infezioni che il personale ospedaliero può contrarre
nell'assistenza ai malati. La diagnosi di infezione ospedaliera si basa su
sintomi e su dati microbiologici o sierologici.
Per "Infezione" si intende l'invasione e la moltiplicazione di microrganismi
con:
o eventuale invasione dei tessuti con reazione infiammatoria;
o distrettuale presenza di linfangiti o adenopatie;
o presenza dell'agente patogeno nel sangue o setticemia
L'infezione va distinta dalla "colonizzazione", definita come la
moltiplicazione a livello locale di microrganismi senza apparenti reazioni
tessutali o sintomi clinici.
4 - LA SITUAZIONE IN ITALIA
In un'indagine di prevalenza effettuata nel 1983 su un campione di letti
ospedalieri (36 mila in 142 ospedali), si è rilevato che il 6,8% dei pazienti
ospedalizzati per ogni motivo è risultato affetto da un'infezione ospedaliera.
Il 12,3% dei pazienti entra in ospedale già infetto. Tali dati sono stati
ulteriormente confermati da successivi studi d'incidenza condotti in alcuni
ospedali italiani.
La stima numerica annua d'infezioni ospedaliere oltrepassa le 600 mila
unità l'anno; tali infezioni prolungano ovviamente la degenza ospedaliera,
con un aggravio di costi che oltrepassa i 1000 miliardi/anno.
5 - DETERMINANTI DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE
5.1 L'eziologia
18. Raimondo Villano
95
I microrganismi più coinvolti nelle Infezioni Ospedaliere sono i batteri che
in Italia giustificano il 95% delle infezioni; seguono i miceti (3%) ed i virus
(1%), mentre minore è il ruolo dei protozoi. I batteri che con più frequenza
sono stati riconosciuti responsabili sono i gram negativi (70%) mentre tra i
gram positivi gli stafilococchi sono stati i più frequenti: fra i gram negativi
lo Pseudomonas, l'E. coli, le Klebsielle e Salmonelle coprono oltre il 90%
dei germi sinora isolati in Infezioni Ospedaliere.
Purtroppo la maggioranza di questi microrganismi ha subito selezioni
durante la loro vita nell'ambiente ospedaliero; la pressione selettiva degli
antibiotici e dei disinfettanti ha selezionato germi resistenti a molti
antibiotici e disinfettanti, complicando le possibilità terapeutiche e di
controllo.
5.2 I fattori di rischio
Molti studi sono stati condotti per identificare i fattori di rischio delle
infezioni ospedaliere, la maggiore parte dei quali è ormai ampiamente
riconosciuta. l'Organizzazione Mondiale della Sanità, in un documento del
1979 identifica i seguenti fattori come principali cause delle infezioni
ospedaliere:
1. antibioticoterapia e profilassi;
2. aumento del numero di pazienti ospedalizzati suscettibili alle infezioni;
3. aumento di tecniche invasive per la diagnosi e la terapia
4. incremento del numero di persone che assistono lo stesso paziente
(visitatori, parenti, amici, ecc.)
5. maggiore mobilità del paziente all'interno dell'ospedale;
6. presenza di personale non adeguatamente preparato alla prevenzione
delle infezioni;
7. strutture architettoniche e dei servizi non adeguate.
5.3 Determinanti della trasmissione delle Infezioni Ospedaliere
Due sono i modi di trasmissione delle infezioni in ospedale:
o per esposizione di pazienti a rischio ad una fonte comune di infezione, o
per trasmissione persona a persona (da malato a malato, personale a malato
e viceversa).
La prima via di trasmissione è spesso causa di episodi epidemici di
infezioni ospedaliere ed è legata frequentemente alla contaminazione di
strumenti o prodotti terapeutici o alimentari che entrano in contatto con il
paziente (condizionamento dell'aria, riserva idrica, ecc.). può dipendere
inoltre dall'esposizione ad una fonte umana (un portatore od un malato) che
19. Antibioticoresistenza
96
infetta contemporaneamente più persone. la seconda via di trasmissione è la
più frequente ed è responsabile di gran parte delle Infezioni Ospedaliere.
Essa riconosce nelle mani del personale la via più rilevante di trasmissione,
ma è frequente anche il contagio diretto malato/malato e la trasmissione per
via aerea, e in misura non facilmente quantificabile attraverso indumenti.
Non è infrequente, infine, negli ospedali italiani, la trasmissione da persona
a persona di malattia a ciclo orofecale (9% di tutte le infezioni ospedaliere).
Le possibilità dimostrate di trasmissione diretta di agenti infettanti
dall'ambiente ospedaliero inanimato al malato, sono relativamente poche,
ne deriva che i monitoraggi microbiologici dell'ambiente restano
indispensabili solo quando si ha a che fare con episodi epidemici di
infezioni ospedaliere.
5.4 La carica infettante
I microrganismi non sono in genere capaci di essere causa di malattia se
non raggiungono l'ospite in una dose estremamente variabile, detta carica
infettante. E' presumibile che l'aumentata virulenza dei germi riscontrabili
in ospedale e le diminuite capacità di difesa del malato abbassi
notevolmente la carica infettante. La via di inoculazione del germe inoltre
riveste particolare valore così che mentre la riduzione della carica
microbica sulle mani del personale può essere considerata un obiettivo
idoneo a prevenire l'infezione è essenziale la totale eliminazione di questa
carica per tutti i presidi invasivi che penetrino direttamente in un ambiente
sterile del corpo umano (cateteri, siringhe, strumenti, ecc.).
5.5 La ricettività dell'ospite
Molte delle infezioni ospedaliere riconoscono un'etiologia esogena, legata
cioè a germi che provengono dall'ambiente esterno attraverso i meccanismi
di trasmissione descritti. Esiste però un'importante quota di infezioni
ospedaliere la cui origine è endogena, cioè sostenuta da germi già presenti
nel paziente che, per motivi contingenti, si virulentano e si moltiplicano
dando luogo all'infezione. Spesso ciò si verifica in pazienti con malattie di
base che riducono le loro difese immunitarie: leucemici, immunodepressi,
pazienti in terapia intensiva, ustionati, ecc. in questi pazienti le abituali
caratteristiche epidemiologiche delle infezioni ospedaliere vengono
stravolte e sono quindi necessarie misure particolari per ridurre al minimo i
rischi di infezione.
20. Raimondo Villano
97
6 - LA FORMAZIONE
Un elemento decisivo nel programma di riduzione della incidenza delle
infezioni ospedaliere è la formazione professionale del personale che deve
concentrare i suoi sforzi sul personale direttamente coinvolto nell'assistenza
al malato, ma, almeno a livello informativo, non deve escludere nessuna
delle componenti ospedaliere.
Il personale infermieristico sarà quindi il primo obiettivo di tale
formazione; questa potrà attuarsi sia attraverso gli spazi didattici già
previsti nelle scuole per infermieri professionali, assegnando un adeguato
numero di ore di teoria e di pratica nelle tecniche di sorveglianza e
controllo delle infezioni ospedaliere, sia con seminari o corsi di
aggiornamento appositamente predisposti. Anche il personale medico deve
essere coinvolto in un processo di formazione specifica sull'argomento,
differenziato in quantità ed intensità a seconda se rivolto a figure
istituzionalmente coinvolte dal problema (igienisti, microbiologi,
infettivologi) oppure a figure che necessitano solo di un aggiornamento
informativo.
Le Regioni devono favorire la nascita di corsi di specializzazione pertinenti
al tema trattato nelle scuole di preparazione del personale infermieristico,
nei maggiori centri ospedalieri.
7 - LA PREVENIBILITA'
Un importante motivo di interesse nel controllo delle infezioni ospedaliere
è la loro prevenibilità:
studi accurati hanno dimostrato che se pur non è possibile eliminare
completamente il fenomeno, è possibile ridurre la frequenza di alcune
infezioni ospedaliere in tempi brevi.
Ad esempio è stato dimostrato che il cateterismo vescicale svolge un ruolo
etiologico principale nelle infezioni ospedaliere delle vie urinarie e quindi
con appropriate tecniche di cateterismo e con l'educazione del personale è
possibile ridurre sino al 40% queste infezioni: ciò significa che di circa 200
mila infezioni urinarie stimate in Italia, sarebbe possibile prevenirne 80
mila all'anno, con un innegabile guadagno in salute ed economia.
Le infezioni delle ferite chirurgiche sono prevenibili con appropriate
tecniche di disinfezione e preparazione del paziente e con la chemioterapia
ed è possibile ridurle con tali misure almeno del 30%: in Italia si potrebbe
scendere da 45 mila a 31 mila infezioni/anno.
Questi sono soltanto alcuni esempi di una prevenzione attuabile nella
maggioranza dei casi, pur con le risorse e strutture attuali. Su questa strada
21. Antibioticoresistenza
98
esistono attivi progetti di ricerca coordinati dal Consiglio Nazionale delle
Ricerche e dall'Istituto Superiore di Sanità.
8 - IL COORDINAMENTO REGIONALE
Si ravvisa l'opportunità che le Regioni dotino i propri organi di apposite
competenze a strutture operative per gestire i programmi regionali di
controllo delle infezioni ospedaliere.
Tali strutture avranno il compito di coordinare l'attività dei Comitati
Ospedalieri secondo un prestabilito piano di lavoro concordato.
Inoltre la Regione potrà rinforzare i programmi di formazione secondo
quanto citato nel par.6 della presente circolare.
L'adeguata dotazione personale e di risorse finanziarie dovrà essere
regolata da appositi regolamenti regionali.
Il Ministro Costante Degan
24. Raimondo Villano
251
Nato nel 1960. Vive tra Roma e Torre Annunziata. Ruoli:
General Manager Villano International Business Team (dal 2012);
CEO Chiron Editore, Membro onorario (dal 2013) e Associate
Professor in History of Health Administration Pharmaceutical
Department of Ruggero II University (Miami, dal 2014), Trader
(dal 1976), Trader operativo finanziario indipendente di borse e
forex (dal 1983), Cavaliere S.M.O. di Malta (dal 2002),
Presidente Fondazione umanitaria Chiron (dal 1985). Accademie: Storia Arte
Sanitaria-Ministero B.C., già pontificia Tiberina, Studi Melitensi, Medical
Tradition Smithsonian Institution-USA, International Society History Pharmacy,
Acc. Italiana Storia Farmacia, Soc. Napoletana Storia Patria, a. h. Nobile
Collegio Chimico Farmaceutico. Oltre 100 conferenze e chairman in decine di
congressi. Collabora con importanti Riviste nazionali e internazionali. È
Advisory Board Member per l’Editore statunitense DPC, che pubblica in oltre
150 nazioni. Studi: classici; laurea e abil.: Farmacia (1985); corsi certificati di:
Piante officinali, Tecniche cosmetiche, Sicurezza aziendale, Haccp, Storia,
Dottrina sociale Chiesa, Teologia. Lauree h.c.: Scienze Umane e Sociali (2009);
Storia e Filosofia (2010); Scienze Comunicazione (2013). Master h.c.: Science
Medical Ethics (2010). È stato: autore, organizzatore e chairman Corso
Sicurezza per manager, ottenendo Alti Patronati di Capo dello Stato e ONU
(2000), Segretario International Committee Biothecnologies Wabt-Unesco 2008-
13, membro World Academy Biomedical Technology (Unesco 2007-12),
Consigliere diplomatico Aerec dpt ENVA (2011-15), 11 anni in Comitato
scientifico sicurezza sanitaria di IBD (azienda responsabile della sicurezza dei
Tribunali Corte Appello Napoli), CdA Fondazione Beaumont Onlus ricerche su
cancro con il Prefetto Napoli (2011-12), Accademico dell’Accademia Europea
per le Relazioni Economiche e Culturali AEREC (2004-15). 32 anni socio e
titolare di farmacia. Socio dal 1990, Segretario a 29 anni 1990-95 e Presidente
2000 Rotary Club Pompei-Vesuvio; in Comm.ni Rotary Distretto 2100-Italia:
Etica professionale, Azione Mondiale, Informatica; tra i molti ruoli
internazionali: archeologia Pompei-Cartagine; Comitato Premio Magna Grecia.
Presidente a Napoli, coordinatore nazionale e fondatore Federazione Giovani
Farmacisti; Rappresentante nazionale Sindacato Federativo. Assistente di
Microbiologia Fac. F.cia Na (1985-90, Cattedra Prof. Lembo-Ist. Sup. Sanità).
Premi internazionali: Diploma d’Onore per Servizi eccezionali a titolo
individuale nelle 5 Vie di Azione da Presidente Rotary International (Evanston
2001: solo 100/anno/1,5 mln soci); Benemerenza Anticrimine-Task Force Rotary
Italia, Albania, ex-Jugoslavia, S. Marino (Zurigo 2001); Sapientia Mundi-Etica
25. Antibioticoresistenza
252
(Rm 2008); Unione Legion d’Oro-Lavoro (Rm 2010); Veritas in Charitate-
Religione (2011); Bonifaciano-Cultura e Società (2011); Norman Ac.-Editoria
Medaglia aurata (Rm 2014); Norman Ac.-Sanità Galeno di Pergamo (Rm 2014).
Premi nazionali: Aesculapius-Sanità Patroc. Consiglio Ministri (Rm 1987);
LXVIII Piccinini-Ricerca (Rm 2006); LXV Stramezzi-Sanità (Rm 2007);
Capitolino-Attività umanitaria (Rm 2010); Tiberino- Cultura (Rm 2012); LXXIV
Serono-Storia (Rm 2012), Aerec-Cultura (Rm 2013); Benemerenza al merito
Sanità pubblica (DPR 2013), Tiberino-Scienza (Rm 2014). Autore di oltre 730
pubblicazioni sanitarie, professionali, scientifiche, storiche, religiose; oltre 50
libri (vari tradotti in inglese, francese, alcuni in tedesco, spagnolo) con editori
prestigiosi come Zanichelli e patrocini da Ministero Beni Culturali, Unesco,
Rotary, Università, ecc., presenti in Biblioteche italiane (tra cui: Quirinale,
Accademia Nazionale Scienze, Ministeri) e di oltre 40 Nazioni (tra cui: National
Institute Health-USA, Nationale de France, Congress UK), in Istituti di Cultura,
Università, Musei; un libro debuttò a Fiera Francoforte. Cataloghi: 2000
Outstanding Intellectuals IBC-Cambridge da 2010; Opac Sbn con oltre 160
opere; da 2010 Scheda di Autorità Ministero BAC. Vari libri sono apprezzati da
autorità, tra cui più volte il Capo dello Stato e il Santo Padre.
Alcuni libri: Società globale informazione, 1996; Rotary per l’Uomo, 2001;
Gestione sicurezza in Farmacia (pres. Dr. Renzulli, già Consulente Sicurezza
all’ONU, 2004); Arte e storia Farmacia (pres. Prof. Ledermann, Presid. Em.
International Society History Pharmacy, 2 ediz., 2006); Storia e attività del
SMOM (4 ediz., 2007); Meridiani farmaceutici tra etica laica e morale cattolica
(pres. Prof. Tarro, Comm. Naz.le Bioetica, 3 ediz., 2008); Thesaurus
Pharmacologicus (pres. Presid. Farmacisti Italiani Dr. Mandelli 2009); Tempo
scolpito in silenzio eternità. Riflessioni su indagine diacronica per memoria
homo faber (pres. eminenti storico Fra’ von Lobstein e critico Prof. Carosella, 2
ed., 6 rist., 2010); Attività farmaceutiche Regno Napoli (pres.: Presid. Accemia
It. Storia Farmacia Dr. Corvi, 2010); Logos e teofania nel tempo digitale (pres.
Mons. Trafny, Presidente Dpt Scienza-Fede Pontificio Cons. Cultura, 2012);
Aspetti religiosi e dimensione ecclesiale SMOM (2013). Tra gli oltre 40
multimedia: Cenni arte e storia farmacia (patr. AISF, 2002); Influenza A/H1N1
(patr. Unesco, 2009).