1. INDICE:
Capitolo I
Progetto “Parco nel Mondo”: sintesi, obiettivi ed interventi
1.1 Sviluppo pluriennale del progetto
1.2 Programmazione operativa
1.3 Azioni correlate
1.4 La struttura operativa del progetto Parco nel Mondo
Capitolo II
ORIZZONTI CIRCOLARI 2009 – Bilancio del soggiorno formativo e sintesi attività
degli Ambasciatori
Capitolo III
Il progetto formativo “Orizzonti Circolari – Ambasciatori del Terzo Millennio 2010”
3.1 Aspetto e finalità comunicative dell’intervento
3.2 Prima fase: concertazione e progettazione dell’iniziativa
3.2.1 I soggetti coinvolti
3.2.2 I destinatari
3.2.3 Comunicazione
3.3 Seconda fase: predisposizione del bando e campagna di comunicazione
3.3.1 Pubblico di riferimento per la pubblicazione dell’iniziativa
3.4 Terza fase: la selezione e il contatto con i partecipanti
3.5 Aspetti della comunicazione
Capitolo IV
1
2. Organizzazione e sviluppo del soggiorno
4.1 Analisi del programma
4.2.1 Area Appennino Parmense
4.2.2 Area Appennino Reggiano
4.2.3 Area Garfagnana
4.24 Area Lunigiana
4.2 Visita alla città di Parma
4.3 “Orizzonti Circolari 2010” all’assemblea annuale Lucchesi nel mondo e
Processione di Santa Croce a Lucca
4.4 “Gusto, Tradizione, Sapori” a Ponteccio
4.5 Visita al Parco Nazionale delle Cinque Terre
4.6 Incontri con il mondo politico ed economico locale
4.6 Attività di collegamento tra gli Ambasciatori
4.7 TV
4.8 Ecco gli Ambasciatori 2010: i loro profili
Capitolo V
Bilancio del soggiorno formativo e programmazione futura
5.1 Valutazioni dei partecipanti
Allegati
RASSEGNA STAMPA 2010 EDIZIONE 2009
RASSEGNA STAMPA EDIZIONE 2010
PUBBLICAZIONE BANDO ON LINE
ALTRA DOCUMENTAZIONE
2
3. CAPITOLO I
PROGETTO “PARCO NEL MONDO”: SINTESI, OBIETTIVI ED
INTERVENTI
Da gennaio 2008 il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano (PNATE) ha attivato il
progetto “Parco nel Mondo”, un programma di animazione finalizzato a restituire autostima e
centralità al vivere nei paesi e nei centri minori dell’Appennino e dei suoi crinali, costruendo flussi
di ritorno moderno dall’emigrazione (anche parziale e virtuale) e la ripresa delle relazioni con le
comunità di origine.
Ogni famiglia residente nel Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano ha qualche
componente emigrato e l’obiettivo del progetto “Parco nel Mondo” è stato quello di trasformare
l’emigrazione da privazione e diminuzione delle potenzialità del territorio a ricchezza, risorsa
aggiuntiva, apertura al mondo. Se nel complesso l’emigrazione ha rappresentato e rappresenta
una perdita per la montagna, ora questo si può considerare come un investimento a lunghissimo
termine recuperando parte del valore socio-culturale perduto. Il progetto prevede la costruzione di
un vero e proprio “processo di cittadinanza affettiva” delle migliaia di abitanti e nativi del crinale che
vivono nel mondo (si stimano tra i 70.000 ed i 100.000 emigrati) e mantengono nel cuore legami
col loro territorio.
Per chi è emigrato la qualificazione, come Parco Nazionale, dei territori d’origine
abbandonati nel passato perché poveri o marginali, può rafforzare se non far nascere nuovamente
senso e sentimenti di appartenenza e rinnovare l’interesse per i borghi appenninici ove migliaia di
persone conservano ancora oggi le loro radici personali o familiari. Beni e valori che la
globalizzazione ha reso più preziosi e apprezzabili. Il Parco Nazionale come istituzione interprete
delle vocazioni e dell’identità naturale e culturale dei luoghi, deve essere proposto come richiamo e
riferimento formale di una cittadinanza affettiva più vissuta e resa esplicita in forme creative e
appropriate.
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4. Grazie a “Parco nel Mondo” è possibile recuperare e rafforzare una serie di valori (i valori
affettivi; la partecipazione; il senso di identità; il senso di comunità) che costituiscono, nell’insieme,
il codice genetico di un Parco Nazionale incardinato sul rapporto natura-cultura. Ecco quindi che
non possono non essere compresi tra gli obiettivi del Parco Nazionale quelli che ricreano le
condizioni di un riavvicinamento tra le comunità presenti e quelle lontane; le generazioni nuove e
quelle di origine; le professioni moderne e quelle antiche.
Dal punto di vista culturale il progetto mira a:
• Promuovere la diffusione della conoscenza della storia di questa parte d’Italia.
• Recuperare la tradizione antropologica e la cultura materiale che sono alla base della civiltà
di questo territorio.
• Riportare al livello di valore riconosciuto e condiviso l’uso non consumistico e quindi
conservazionistico del territorio naturale.
Dal punto di vista socio-economico gli obiettivi sono così riassumibili:
• Avviare e/o consolidare flussi di ritorno, sia in forma stabile che di soggiorni a scopo
turistico e ricreativo.
• Incentivare, di conseguenza, i processi formativi ed informativi da e per le destinazioni di
emigrazione, utilizzando la rete internet ed i canali televisivi satellitari.
• Incentivare e sviluppare nelle opportune forme alcune particolari attività economiche
compatibili, quali soprattutto la promozione e la commercializzazione dei prodotti tipici di
qualità ed il recupero edilizio rispettoso dei caratteri storici e rivolto ad una promozione
della residenzialità.
Il progetto, predisposto a Giugno 2007, è stato articolato in azioni progressive che hanno avuto
concreto e produttivo sviluppo nel triennio 2008-2009-2010, in parte ancora da realizzare.
I. Impostazione, definizione delle responsabilità e della struttura organizzativa
Al fine di garantire un’efficace esecuzione del progetto, lungo e articolato anche a
causa della molteplicità degli attori coinvolti, è stata dedicata una specifica fase
4
5. progettuale alla definizione delle responsabilità e della struttura organizzativa, in modo
tale che tutte le attività siano presidiate da centri di responsabilità, competenti ed in
grado di coordinare il lavoro e monitorare costantemente l’esito del progetto. Per ogni
attività sono stati definiti indicatori di performance per sollecitare gli organizzatori a
verificare le migliori soluzioni per risolvere le possibili criticità.
II. Presentazione del progetto, condivisione, partecipazione
“Parco nel Mondo”, è stato presentato, confrontato, discusso nei Comuni, nelle
Comunità Montane, nelle Province del territorio del Parco Nazionale. Scopo di questa
condivisione è stato anche quello di programmare, in accordo con le istituzioni locali, il
coinvolgimento e la partecipazione nel progetto delle associazioni culturali, delle pro-
loco, delle altre associazioni di volontariato, etc.
III. Ricognizione delle attività rivolte alle comunità di emigrati svolte dai Comuni e
dagli altri soggetti pubblici
Alcuni Comuni ed istituzioni presenti nel Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-
Emiliano, le due regioni e in particolare la Regione Toscana, hanno già svolto e
svolgono attività di ricerca e di scambio culturale con emigrati sia in Italia che all’estero.
Anche soggetti di carattere nazionale operano in questo senso. E’ stato dunque
opportuno recuperare, mediante una ricognizione dettagliata, tutte le attività già svolte
da altri soggetti sia per evitare duplicazione, sia per ottenere informazioni utili a creare
una base conoscitiva delle più efficaci metodiche di ricerca e di contatto.
IV. Realizzazione dell’atlante anagrafico dell’emigrazione dal Parco Nazionale
dell’Appennino Tosco-Emiliano nel mondo e progressivo aggiornamento del
database
Si è trattato di costruire una mappatura della diffusione e della presenza di cittadini
originari delle aree del Parco residenti altrove, dettagliata a livello comunale e delle
singole frazioni, al fine di studiare le dinamiche del fenomeno migratorio, indirizzare
interventi specifici di contatto ed avviare il “processo di cittadinanza affettiva” delle
migliaia di abitanti e nativi del crinale che vivono nel mondo.
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6. La ricerca è stata compiuta rilevando ed elaborando i dati forniti dagli uffici demografici
dei Comuni, le Consulte regionali dell’emigrazione e le associazioni di emigrati
all’estero ma anche mediante la raccolta di testimonianze dirette dei residenti nei borghi
e nelle comunità locali in merito a parenti ed amici che hanno lasciato il territorio. A
fianco alla ricerca di carattere statistico, si è svolta anche quella di carattere più storico
e antropologico, per indagare su alcune delle più importanti caratteristiche del
fenomeno migratorio, raccogliendo anche casi personali o sociali di successo o di
particolare interesse. L’atlante dell’emigrazione, redatto nella prima fase, è stato
continuamente aggiornato con l’inserimento di nuovi contatti, recuperati grazie alla
progressiva diffusione a distanza del progetto e dall’attività sul territorio.
V. Realizzazione di eventi di lancio/posizionamento del progetto e organizzazione
delle “Feste del ritorno”
Realizzato l’atlante anagrafico dell’emigrazione, a partire dall’estate 2008, il progetto “Parco
nel Mondo” è stato ampiamente promosso e pubblicizzato in collaborazione con tutti i
Comuni e le Comunità Montane del Parco attraverso una serie di eventi di lancio – le Feste
dei Borghi del Parco Nazionale - con lo scopo di dare il via alle attività di contatto e di
coinvolgimento degli emigrati per la successiva attribuzione della “cittadinanza affettiva”.
Nelle situazioni in cui la risposta alle sollecitazioni del Parco di ristringere i contatti è stata
numericamente e qualitativamente significativa da parte di una aggregazione di emigrati, di
un borgo, di una frazione o di un Comune, sono state in seguito organizzate, nel 2009 e
2010, delle vere e proprie “Feste del ritorno”, ovvero una evoluzione delle Feste dei Borghi
del Parco Nazionale. Le “Feste del ritorno”, oltre a molteplici momenti di incontro,
conoscenza reciproca e scambio tra residenti ed emigrati, comprendono le cerimonie di
rilascio di attestati e certificati di “cittadinanza affettiva del Parco”. Ai nuovi “cittadini
affettivi”, prima del loro rientro nelle proprie nazioni, è stato fatto omaggio di guide e
materiali informativi del territorio del Parco per la promozione del territorio presso amici e
familiari nei loro nuovi paesi di residenza. Del resto la “cittadinanza affettiva” non è un dato
astratto o una ipotesi di lavoro; è una realtà che molti emigrati, vicini e lontani, sentono
come propria e cui tengono come tratto importante della loro identità. “Parco nel Mondo”
vuole valorizzare questa realtà offrendo ad essa un significato meno “intimo” e più
socialmente riconosciuto e riconoscibile.
VI. Contatti con gli emigrati di ogni borgo e frazione
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7. Tutti gli emigrati censiti nell’atlante sono stati contattati dai responsabili del progetto al
fine di attivare una rete di relazioni tra cittadini residenti e cittadini affettivi (gli emigrati)
mediante i classici canali di comunicazione (lettere, e-mail) e attivando collaborazioni
con le associazioni di cittadini italiani all’estero.
Nel primo contatto sono state comunicate agli emigrati le finalità e le modalità del
progetto e offerti gli strumenti per entrare in contatto maggiormente con il loro territorio
di origine e con i suoi residenti. E’ stato inoltre istituito un call-center per ogni area del
Parco, un apposito riferimento che tutti gli interessati possono contattare per rispondere
positivamente all’invito di stringere nuovamente un rapporto con il proprio territorio di
origine. E’ seguita a inizio 2010, una seconda comunicazione personale, di
aggiornamento delle iniziative e modalità di comunicazione con il Parco attraverso le
nuove tecnologie telematiche.
VIII. Canali multimediali
Da gennaio 2010 è stato messo in rete il nuovo sito interamente dedicato al progetto
(www.parconelmondo.it), un portale dinamico e ricco d’immagini, in italiano, inglese (e
in futuro francese, spagnolo e portoghese), valido strumento per tutti coloro che, pur
vivendo lontani o in Paesi differenti, sono semplicemente legati dall’amore verso una
regione conosciuta in tutto il mondo per le sue bellezze ambientali e paesaggistiche e la
sua grande tradizione culturale. Nelle varie aree tematiche, il visitatore può trovare
informazioni sul progetto e le sue iniziative e opportunità, indicazioni sulle novità e gli
eventi nei borghi, nonché un’ampia sezione per iscriversi, con una semplice procedura
on line, al nuovissimo Club Parco Appennino. Aderire al Club consentirà di usufruire di
sconti e agevolazioni presso strutture e operatori locali convenzionati e di ricevere
informazioni sempre aggiornate sui servizi e le loro caratteristiche, grazie alle
newsletter del Parco. Le già numerose convenzioni stipulate con gli operatori del
territorio interessati a promuovere le proprie attività hanno fatto sì che la piattaforma si
stia già delineando come un punto di incontro tra domanda e offerta. La linea di
sviluppo privilegiata sarà costituita dalla possibilità di promuovere i territori del Parco
presso il già ricco elenco di iscritti, quale destinazione turistica di ritorno e non solo ed
eventuale commercializzazione di prodotti, per un bacino di utenza più ampio rispetto a
quello legato al mondo dell’emigrazione. Connesso con link a quello ufficiale del Parco,
a quelli istituzionali dei Comuni e di altri soggetti ed a quelli di animazione locale, molta
7
8. importanza, nel sito, è riservata alla sezione multimediale e, attraverso le diverse
webcam posizionate dal Parco, lo sguardo si potrà posare sulle località dell’Appennino.
E’ stata inoltre lanciata una newsletter telematica mensile rivolta sia agli emigrati che ai
residenti con informazioni sulle iniziative e le proposte sul territorio, ma anche sugli
sviluppi socioeconomici dello stesso. A partire dal mese di agosto 2010 il progetto
“Parco nel Mondo” è stato dotato anche di un profilo sul popolare social network
Facebook, chiamato “Orizzonti Circolari”, che si è rivelato da subito uno strumento
molto pratico ed efficace per tenere i contatti con tutti coloro che hanno dimostrato
interesse per il progetto e i soggetti coinvolti a vario titolo nelle iniziative “Orizzonti
Circolari” 2009 e 2010.
1.1 SVILUPPO PLURIENNALE DEL PROGETTO
“Parco nel Mondo”, all’interno della banca progetti stilata nell’ambito del Piano Pluriennale
economico e sociale del PNATE, per gli obiettivi già conseguiti e le ulteriori potenzialità a favore
dei suoi territori, è ritenuto una delle tre azioni prioritarie di sviluppo del Parco, sia nel rispetto dei
criteri di strategicità e concretezza, sia nel progressivo investimento che ha consentito di attrarre
anche risorse esterne, portando così alla realizzazione di rilevanti iniziative a esso connesse.
A tal fine, il PNATE ha previsto, compatibilmente con le risorse disponibili e la partecipazione delle
Regioni, di distribuire il suo svolgimento anche nel corso dei prossimi anni, in un arco di tempo
tale da garantire continuità agli interventi già effettuati, di calibrare progressivamente alcune nuove
azioni e valutare di estendere l’iniziativa con un maggior coinvolgimento di soggetti esterni.
Peraltro “Parco nel Mondo”, nell’ambito della banca progetti presentata nel PPSE, risulta una delle
tre azioni prioritarie per la crescita socio-economica dei territori del PNATE. Tra 104 progetti,
insieme alle iniziative correlate Orizzonti Circolari e Club Parco Appennino, rispetta a pieno titolo i
criteri di strategicità e concretezza, rappresenta un forte attrattore di risorse esterne e costituisce
una linea di sviluppo a cui il Parco non intende rinunciare.
Sulla base della mappatura dell’emigrazione, “Parco nel Mondo” sta proseguendo, a vari livelli,
l’azione di attivare o rafforzare i contatti con gli emigrati e le loro famiglie, offrendo loro strumenti
per recuperare cultura e tradizioni, con il fine di organizzare cerimonie di rilascio di “cittadinanza
affettiva”, mettendo in piedi collegamenti anche via Internet e tv satellitare con queste comunità
emigrate.
La pianificazione degli interventi finanziari a supporto del progetto è risultata dunque di
fondamentale importanza per garantire continuità ed efficienza nelle azioni future predisposte.
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9. 1.2 PROGRAMMAZIONE OPERATIVA
L’atlante dell’emigrazione, redatto nella prima fase, è stato continuamente aggiornato con
l’inserimento di nuovi contatti, recuperati grazie alla progressiva diffusione a distanza del
progetto e dall’attività sul territorio. A questo scopo sarà necessario garantire continuità
all’uso dei canali di comunicazione precedentemente impiegati (lettere, e-mail, call center,
sito, newsletter, social network) per una maggiore accessibilità delle informazioni, ma
anche prevedere nuove tipologie di contatto.
a) Realizzazione di nuovi strumenti di contatto
Agli emigrati e relativi discendenti contattati saranno offerti strumenti semplici per riattivare
un legame con il loro paese di origine, far ricordare (o in alcuni casi di far conoscere) le
peculiarità del territorio a cui sono legati. Gli strumenti che si intendono realizzare dovranno
essere tradotti in più lingue (inglese, francese, spagnolo, tedesco); alcuni esempi sono:
a. Brochure di presentazione del progetto, da spedire via posta assieme ad una lettera
del Parco Nazionale. La brochure conterrà tutti i riferimenti agli altri strumenti di
contatto che saranno a disposizione di chi sarà interessato.
b. DVD sul Parco, da spedire a tutti coloro che ne faranno richiesta per illustrare in
maniera visiva le caratteristiche culturali ed ambientali del territorio. Il DVD sarà
caratterizzato da molte interviste a cittadini residenti che raccontano le loro storie di
emigrazione di amici e parenti, ma anche dall’invito al ritorno per riacquisire, almeno,
una cittadinanza affettiva.
b) Attivazione di “Parco nel Mondo” via satellite
Quando il progetto inizierà ad avere numeri significativi di emigrati che avranno riattivato, in
maniera più o meno consistente, i contatti con il territorio di origine, è da prevedere la
9
10. programmazione di un contenitore televisivo da mandare in onda via satellite, attraverso
accordi con una o più emittenti televisive satellitari.
I programmi, con format e durata da definire, avranno contenuti naturalistici e culturali e
promuoveranno la realtà del Parco Nazionale nel mondo, ma verrà dato spazio anche a
contributi provenienti dalle comunità di emigrati all’estero. La programmazione sarà inviata
in onda secondo gli specifici fusi orari e sarà bilingue, in italiano e nella lingua del paese di
destinazione. Saranno privilegiati, attraverso una informazione specifica predisposta già
nella fase precedente, i collegamenti con gli emigrati all’estero. La tv satellitare trasmetterà
inoltre tutte le “feste del ritorno” organizzate.
c) Evento finale del progetto
Sarà previsto anche un evento finale di presentazione dei risultati del progetto (anche se
“Parco nel Mondo” continuerà ad avere sviluppo con forme da definire). L’evento sarà di
carattere internazionale e servirà a lanciare l’esperienza di “Parco nel Mondo” fatta nel
Parco dell’Appennino Tosco-Emiliano come buona pratica da replicare in altre aree parco
che siano state oggetto di forti flussi migratori nel passato.
1.3 AZIONI CORRELATE
L’analisi del sostrato di partenza operata dal Progetto “Parco nel Mondo” ha consentito di
approfondire la conoscenza del territorio, dal punto di vista socio-economico e culturale, rilevando
le sue potenzialità e necessità. Il lavoro si è quindi indirizzato nel corso del tempo verso la
progettazione di interventi mirati al coordinamento e alla valorizzazione delle risorse locali,
contribuendo ad accelerare lo sviluppo sostenibile del territorio.
A tal fine sono state individuate linee di sviluppo da realizzare nel corso dei prossimi anni:
1) AZIONI RIVOLTE AL RITORNO A SCOPO TURISTICO/CONOSCITIVO DI GIOVANI
CON ORIGINI DAI TERRITORI DEL PARCO
“ORIZZONTI CIRCOLARI - AMBASCIATORI DEL TERZO MILLENNIO”
Progetto formativo realizzato in collaborazione con le Regioni Emilia Romagna e Toscana,
che ha già raggiunto la seconda edizione, rivolto a giovani residenti all’estero discendenti di
10
11. emigrati dalle aree del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano e limitrofe, oggetto
del presente dossier consuntivo.
2) AZIONI DI COLLEGAMENTO CON LE COMUNITA’ DI EMIGRATI ALL’ESTERO E IN
ITALIA
ISTITUZIONE DEL “CLUB PARCO APPENNINO”
Iniziativa che punta a creare un nuovo spazio costituito da tutti i cittadini italiani e/o stranieri
- siano essi emigrati, loro discendenti o semplicemente amanti dell’Appennino - per
promuovere e mantenere vivo l’interesse verso la conservazione della memoria, delle
tradizioni, degli usi, costumi e consuetudini del territorio nel segno del Parco Nazionale
dell’Appennino Tosco-Emiliano.
3) AZIONI RIVOLTE A FAVORIRE SCAMBI CULTURALI
PROGETTI CON SCUOLE E GEMELLAGGI CULTURALI
Coinvolgimento, a vari livelli, del progetto “Parco nel Mondo” nelle scuole del territorio come
punto di partenza per una conoscenza più approfondita del territorio del Parco Nazionale
dell’Appennino Tosco-Emiliano.
Gli scopi di questo tipo di intervento:
- sensibilizzazione delle risorse umane locali che spesso hanno dimenticato realtà di
emigrazione che invece appartengono profondamente alla storia appenninica e
formazione di una nuova generazione più consapevole delle proprie radici e delle
potenzialità del proprio territorio;
- condivisione e diffusione del progetto ad altre realtà limitrofe, di altri parchi nazionali
ed internazionali attraverso il canale scuola.
Nelle scuole territoriali aderenti, l’iniziativa avrà inizio con l’intervento di esperti
di “Parco nel Mondo”, con l’obiettivo di far conoscere il progetto e soprattutto
preparare i ragazzi ad essere protagonisti, consapevoli e operativi, della
seconda fase del lavoro in cui essi stessi si faranno docenti di ciò che hanno
appreso, portavoce del Parco Nazionale nel mondo della scuola, condividendo
con i ragazzi di altre scuole il loro patrimonio umano e territoriale.
Dalle scuole del territorio l’intervento prevede infatti uno scambio culturale con
quelle di altre realtà territoriali, estendendo così la conoscenza e l’interesse per
11
12. il Parco, in un primo momento, alle città di provincia facenti parte del Parco
stesso e limitrofe, poi alle scuole presenti nei territori di altri parchi nazionali.
Le scuole in questione potranno decidere di utilizzare il materiale e le risorse
accumulate per iniziare, o continuare ed arricchire, contatti e rapporti con scuole
estere gemellate, magari situate anch’esse in parchi protetti, e da qui partire per
una sorta di scambio alla pari in cui le due realtà si possano incontrare ed
integrare, per cui i ragazzi dell’una e dell’altra scuola possano visitare i paesi
interessati, ospitati in famiglie o in apposite strutture.
4) AZIONI RIVOLTE ALLA PROMOZIONE ED INCENTIVAZIONE DEL TURISMO VERSO
L’AREA PARCO
ORGANIZZAZIONE DI PACCHETTI TURISTICI
Programma di incentivazione turistica basato sull’organizzazione di pacchetti di viaggio
integrati, finalizzati alla promozione del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano nel
mondo, quale meta di soggiorno privilegiata per la varietà delle proprie eccellenze
territoriali. Le singole proposte saranno articolate in più destinazioni turistiche, strutturate in
tour indirizzati alla visita di alcune delle tappe italiane più ambite dal pubblico straniero
(Roma, Firenze, Siena, etc.) per poi approdare nell’Appennino Tosco-Emiliano ed
approfondire la conoscenza di cultura-natura-prodotti tipici del territorio. I pacchetti
prevederanno la fruizione e l’appoggio a strutture presenti nelle aree del Parco Nazionale e
offriranno percorsi tematici con particolare riferimento alle singole realtà di provenienza ed
interessi degli utenti. Particolare attenzione sarà rivolta alla copertura di stagioni diverse da
quella dei mesi di luglio e di agosto, così da spingere verso una frequentazione del territorio
del Parco durante i periodi di calo turistico. Per fare ciò il Parco stesso sta collaborando con
soggetti ed agenzie pubbliche e private, in Italia e all’estero, per attivare convenzioni in
grado di lanciare il “Prodotto Appennino” sul mercato turistico internazionale.
Una particolare versione di tale intervento - che al momento si sta concretizzando in
Argentina, a Mar del Plata - intende promuovere l’offerta e la commercializzazione di
pacchetti turistici formulati secondo le tendenze del mercato presso agenzie di viaggio e
tour operator esteri presenti nelle città che hanno visto il maggior flusso di immigrazione
dalle aree del Parco Nazionale, così da incentivare la scelta di tali destinazioni da parte di
emigrati o discendenti desiderosi di visitare i territori del Parco, ma sempre con l’obiettivo di
moltiplicare l’attenzione turistica verso altri pubblici.
12
13. Tutto ciò va infatti inserito in un’ottica più ampia di promozione del territorio che vuol
superare le barriere locali e nazionali per proiettare il brand Parco Appennino in tutto il
mondo, a partire da coloro che portano nel cuore l’affetto e la nostalgia di queste terre.
Questa strategia esce quindi dall’ambito di una promozione strettamente turistica e si basa
su una forma di marketing relazionale.
ATTIVITA’ DI ANIMAZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE DEL PRODOTTO “MADE IN
APPENNINO” IN ITALIA E ALL’ESTERO
Partecipazione a manifestazioni, saloni e borse mirate e di settore con l’intento progressivo
di commercializzare prodotti e promuovere i territori del Parco quale destinazione turistica
privilegiata, consentendo una migliore e più ampia conoscenza del territorio e della gamma
diversificata di prodotti disponibili attraverso azioni ed attività innovative, incrementando
l’attenzione dei mercati italiano ed internazionale, e di conseguenza, i flussi turistici di
arrivo.
Il territorio appenninico dispone di un’ampia serie di “attrattori” turistici e dotazioni strutturali
ed infrastrutturali che si combinano in una ricca offerta di percorsi tematici per le quattro
aree del Parco, proponibili in modalità più o meno integrate. Essi toccano tutti gli aspetti
che conferiscono più tipicità al territorio: NATURA E PAESAGGIO, CULTURA,
ENOGASTRONOMIA, ECONOMIA, BENESSERE e SPORT.
In tale direzione sarà necessario collaborare con altri enti e società, anche privati, al
coordinamento della promozione turistica in Appennino, partecipare ai progetti integrati di
promozione di iniziativa regionale o nazionale, quali quelli periodicamente proposti dall’Enit,
Agenzia nazionale del turismo, le cui attività mirano proprio a promuovere l’immagine
dell’Italia all’estero supportando la commercializzazione dei prodotti italiani nel mondo, e
qualificandosi come riferimento per le azioni istituzionali in ambito comunitario ed
internazionale.
5) AZIONI RIVOLTE AL COORDINAMENTO IN FUNZIONE TURISTICA DELLE RISORSE
LOCALI
COORDINAMENTO DI ATTRAZIONI, STRUTTURE, ESERCIZI COMMERCIALI
ATTRAVERSO CARD TURISTICA
L’offerta di una card/pacchetto turistico integrato contribuirà a fidelizzare una clientela
“mordi e fuggi”, inserendola in un processo di più ampio respiro, incentrato sulla
promozione di luoghi di attrazione turistica, di siti archeologici, musei, fino a ristoranti e
13
14. negozi convenzionati. Un itinerario che dovrebbe risultare vantaggioso per il visitatore, sia
in termini di denaro risparmiato, perché caratterizzato da una serie di agevolazioni e
riduzioni dei prezzi, sia in termini di economizzazione del tempo necessario alla visita. Sia
che si tratti di una tessera a carattere regionale che di una Destination card dedicata al
Parco Nazionale, essa comprenderà una proposta integrata di servizi ed attrazioni riferibili
alle quattro aree del Parco accompagnata da una guida per il turista, scritta anche in
diverse lingue per agevolare gli stranieri, indirizzando così il flusso turistico dalle mete
classiche del turismo nazionale ed internazionale verso luoghi meno battuti, quali le zone
rurali
dell’Appennino con attrattive e potenzialità diverse, agendo sulla sostenibilità del patrimonio
del territorio.
14
15. 1.4 LA STRUTTURA OPERATIVA DEL PROGETTO PARCO NEL MONDO
Ente titolare del Progetto – Parco Nazionale Appennino Tosco – Emiliano
Indirizzo politico amministrativo:
- Presidente del Parco Nazionale Appennino Tosco – Emiliano: Fausto Giovanelli
- Consiglio Direttivo del Parco
Ente incaricato della gestione del Progetto – Comunità Montana Garfagnana
Indirizzo politico amministrativo:
- Presidente della Comunità Montana Garfagnana: Mario Puppa
- Giunta Esecutiva
Struttura direzionale e amministrativa
- Coordinatore del Progetto: Dirigente Comunità Montana Garfagnana: Francesco Pinagli
- Segretaria operativa/coordinamento – Istruttore Amministrativo: Carla Lenzi
15
16. Staff di studio Ricerca e animazione
- Dott.ssa Moriconi Martina
- Dott.ssa Grassi Rachele
- Dott.ssa Baratta Sabrina
CAPITOLO II
ORIZZONTI CIRCOLARI 2009 – BILANCIO DEL SOGGIORNO
FORMATIVO E SINTESI ATTIVITA’ DEGLI AMBASCIATORI
Domande pervenute entro la data scadenza bando 93
Istanze accolte 20
Istituzioni pubbliche coinvolte 26
Sedi diplomatiche e associazioni emigrati contattate 85
Incontri con gli amministratori delle istituzioni coinvolte 7
Amministratori e/o relativi rappresentanti intervenuti 43
Incontri con la popolazione locale e/o associazioni 9
Ricevimento e accoglienza presso Enti 2
Rassegna Stampa (cartaceo/web - cronaca locale/speciali/reportage 84
Tv)
Operatori economici coinvolti per ricettività/servizi nelle 4 aree 16
Tappe di interesse economico/turistico durante il soggiorno 7
Tappe di interesse naturalistico/culturale durante il soggiorno 5
Dall’analisi dei dati raccolti a seguito della prima edizione sperimentale del progetto, è
emerso il proficuo coinvolgimento delle Amministrazioni e dei diversi Enti territoriali impegnati nella
sua realizzazione. Fin dalla fase di pubblicizzazione dell’iniziativa, in seguito alla pubblicazione del
bando diffuso a livello globale, notevole è stata la costante presenza di funzionari ed
amministratori locali durante le diverse occasioni d’incontro distribuite nel corso del soggiorno,
16
17. percepita dai ragazzi come un fattore di interesse e vicinanza al progetto ed ai suoi obiettivi futuri.
Bilancio positivo anche per quanto riguarda il contatto e lo scambio di idee con coloro che vivono
nel territorio del PNATE. D’altra parte il gruppo dei partecipanti ha colpito molto chi ha avuto modo
di entrare in contatto con loro, per la serietà, la motivazione e l’interesse nei confronti del progetto
e del territorio, oltre che per la preparazione professionale e multiculturale dei singoli componenti,
nonostante le giovani età. L’interesse del gruppo è stato rivolto all’Italia in tutti i suoi aspetti, non
sono mancate quindi domande rivolte allo staff o alle autorità presenti nelle diverse occasioni su
temi come la politica o i problemi sociali e religiosi, proprio per il desiderio di conoscere la nostra
realtà da tutti i punti di vista.
Uno dei punti di forza dell’organizzazione a detta sia dei ragazzi, sia delle amministrazioni
coinvolte, è stato proprio l’aver considerato allo stesso tempo il gruppo ed i singoli, poiché nel
programma sono state toccate le maggiori eccellenze del territorio dal punto di vista naturalistico,
turistico e storico-culturale, dando però modo ad ognuno di conoscere in particolare gli aspetti più
vicini alla propria formazione personale; inoltre c’è stata la possibilità di conoscere le radici familiari
attraverso il contatto diretto con chi abita quei luoghi e che raccontandoli ne fornisce un ritratto
molto intenso, segnato dai sentimenti, proprio questi sentimenti hanno fatto sì che i fili dei racconti
dei nonni ascoltati oltreoceano e l’esperienza vissuta in Appennino si siano uniti, facendo crescere
ancor di più l’interesse per questo territorio e la consapevolezza di una realtà che fino ad allora era
stata solo immaginata. La forza del coinvolgimento anche a livello emotivo di questi giovani è il
vero plusvalore del progetto, poiché l’entusiasmo ed il senso di appartenenza a questi territori
fanno sì che i ragazzi davvero si sentano Ambasciatori del territorio e vogliano trasmetterne
l’identità a chi ancora non lo conosce.
Per quanto riguarda la visibilità e la pubblicizzazione di “Orizzonti Circolari” sui mezzi di
comunicazione il bilancio può dirsi pienamente positivo, poiché fin dalla pubblicazione del bando
c’è stata una buona diffusione sia sul web sia sulla carta stampata, ma anche in alcune reti
televisive, di ogni comunicato riguardante il progetto, questo ha fatto sì che anche la popolazione
che non era direttamente a contatto con il gruppo potesse rendersi conto della sua presenza e
degli spostamenti sul territorio. Non sono mancati i contatti diretti con la stampa, che ha avuto
modo di approfondire la conoscenza del progetto e dei partecipanti conoscendoli di persona. Il
contatto con la popolazione è stato invece più diretto nelle località in cui si sono svolte le diverse
tappe, sia per il coinvolgimento degli operatori economici locali, sia per la presenza costante
assieme al gruppo di persone in grado di fornire per ogni tappa informazioni particolari in ambito
naturalistico, economico e culturale, importanti per assicurare un buon bagaglio di esperienze e
conoscenza ai partecipanti al progetto.
(Estratto dal testo integrale “…L’Italia è molto più che Roma, Venezia, Firenze e Pisa…” –
relazione finale di “Orizzonti Circolari – Ambasciatori del Terzo Millennio” 2009)
17
18. - Attività post corso svolte dagli ambasciatori
Appena concluso il soggiorno, ha avuto subito inizio una nuova fase che ha visto
direttamente coinvolti i giovani ambasciatori, che una volta rientrati presso le proprie residenze si
sono impegnati a lavorare per diffondere e comunicare quanto appreso nelle due settimane in
Italia presso le comunità in cui vivono. Ciascuno ha cercato di concretizzare, riuscendoci con
successo, le nuove conoscenze acquisite nella realizzazione di un evento o progetto di
promozione del territorio del PNATE presso le associazioni/clubs di italiani nel mondo della propria
città, ognuno in base alle proprie attitudini/capacità professionali e alle necessità dell’associazione
e/o del Progetto “Parco nel Mondo”. A questo proposito sono state particolarmente indicative del
lavoro futuro alcune delle proposte segnalate nei questionari in uscita compilati dai ragazzi, che
hanno confermato la piena comprensione della loro missione formativa e la volontà di portare
avanti il progetto ed incrementarlo. Il lavoro prosegue nella fase attuale, mantenendo uno stretto
contatto tra staff e gruppo degli ambasciatori tramite i mezzi di comunicazione telematica,
attraverso Facebook e lo scambio quotidiano di e-mail.
I risultati non si sono fatti attendere: Ramiro Funes originario di Villa Collemandina, Fabio
Leni di Monchio delle Corti, Natalia Valla di Parma, residenti a Mendoza in Argentina, hanno avuto
l’opportunità di intervenire nel programma radiofonico Voce d’Italia di Radio Enterprice parlando
della propria esperienza di ambasciatori del Parco Nazionale e degli sviluppi futuri del Progetto
“Parco nel Mondo” e hanno promosso una serie di incontri con la sezione di Cuyo del Gruppo
Giovanile Lucchesi nel Mondo per promuovere l’iscrizione al nuovo Club Parco Appennino.
Sempre per raccontare il magico viaggio in Appennino sono stati invitati alla riunione del Comitato
Direttivo dell’Associazione Toscana di Mendoza che si è resa disponibile a fornire il supporto
necessario per la promozione del Parco nella Regione. In occasione del suo venticinquesimo
anniversario (16-17 novembre), l’Associazione ha inoltre ricevuto la visita del Vice Presidente
Vicario del Consiglio del Toscani all’Estero, Lorenzo Murgia, e del Presidente dell’Ass. Lucchesi
nel Mondo di Bruxelles, Sergio Scocci - attivi sostenitori delle iniziative del Progetto “Parco nel
Mondo”- in cui è stato condiviso l’entusiasmo per l’iniziativa e la volontà ad impegnare le risorse
necessario per una nuova edizione.
A loro volta i fratelli Utrera, Ivana e Lucas, originari di Fivizzano, appena rientrati in
Argentina dal soggiorno in Appennino, hanno subito iniziato a studiare la propria operazione di
promozione nella loro città, Cordoba. Così sono riusciti con successo a organizzare una giornata di
18
19. presentazione del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano presso il Golden Bar, un noto
albergo della città che dal 2003 ospita il conosciuto corso di lingua italiana “Talk Time”. Gli iscritti al
corso intervenuti – di origine italiana con un buon livello di conoscenza della lingua - hanno potuto
così viaggiare tra immaginazione e ricordi nella
propria terra di origine grazie ad uno Slide Show
degli elementi più caratterizzanti dell’Appennino
catturati dalle foto scattate dai ragazzi.
L’incontro è proseguito con uno scambio di
esperienze e la visione e distribuzione di materiale
promozionale. Questa giornata è stata anche
l’occasione per invitare i presenti all’iscrizione del
nuovo Club Parco Appennino con l’augurio che
questa operazione costituisca un tam tam verso
una capillare promozione del Parco e delle sue attività oltreoceano in vista di sviluppare flussi
turistici di ritorno e commercializzazione di prodotti tipici.
Ma tra le tante trovate possibili, davvero inaspettato è stato l’arrivo dei genitori di Ramiro
Funes, uno dei ragazzi argentini coinvolti nel progetto che, contagiati proprio dall’entusiasmo
trasmesso dal figlio al rientro del viaggio in Appennino, hanno deciso all’istante di partire da
Cordoba alla volta della propria terra di origine. Accolti dallo Staff del Progetto “Parco nel Mondo”
sono stati accompagnati alla scoperta della tanto immaginata Villa Collemandina descritta in
seguito dagli stessi come “[..] una regione completamente diversa da quella che immaginavo. E
non solo i paesi, anche la gente, come quella della
comunità che ci ha ricevuto con una gradevolezza
incredibile e mettendosi alla nostra disposizione per
portarci a conoscere la zona. [..] Boschi di castagno
che non avevo mai visto, una coppia d’ anziani
raccogliendo frutti, case di vacanze incredibili, posti
che ricordano fatti storici dolorosi ma trovati come in
un paese celestiale pieni di pace che chiamano alla
riflessione sopra i nostri sofferti antenati.[..]”.
L’impegno profuso dai giovani ambasciatori costituisce la base di partenza per far conoscere il
Parco e le tipicità del suo territorio in tutto il mondo e la dimostrazione di ciò in cui lo stesso ha
sempre creduto investendo nel Progetto “Parco nel Mondo”: la necessità di creare un ponte tra chi
vive in Appennino e chi è emigrato, ma lo porta nel cuore anche a grande distanza.
19
20. Altro appuntamento è stato quello promosso da parte degli ambasciatori residenti a San
Paolo del Brasile: una città in cui la comunità italiana è numerosa e conta molte famiglie originarie
proprio del territorio del Parco, sia della parte emiliana, sia di quella toscana. I nostri ragazzi hanno
organizzato un appuntamento nella sede dell’associazione di italiani all’estero di cui fanno parte
per far conoscere il nostro Appennino a tutta la comunità. Ognuno di loro ha approfondito l’aspetto
del territorio più vicino alla propria professione: Stefano Pieroni lavora per una rete televisiva ed ha
curato la parte multimediale, con un filmato che illustrava la bellezza del territorio dal punto di vista
naturalistico, Keith Cheli è diplomata in gastronomia ed ha parlato dei piatti tipici e dei prodotti
d’eccellenza come il Parmigiano Reggiano, il
Prosciutto di Parma ed il farro, Roberta Belletti
invece è insegnante di Italiano all’Università ed ha
approfondito gli aspetti culturali e letterari legati
all’Appennino, come Dante e la Pietra di Bismantova
o la storia dei Malaspina in Lunigiana. L’attività di
Roberta è proseguita poi con la pubblicazione di
articoli sul Parco Nazionale in due importanti siti web
di informazione dedicati agli Italiani residenti in
Brasile, sia in lingua italiana che in portoghese, in modo da permettere anche alle giovani
generazioni, che hanno perso l’uso della lingua dei genitori, di conoscere quel territorio che grazie
all’unione tra paesaggio naturale, ricchezza culturale e legame sentimentale ha tanto colpito
Roberta durante il soggiorno formativo in Italia. Questi articoli sono una vera e propria guida
turistica condensata, che riporta tutte le eccellenze naturalistiche e culturali ed i luoghi di maggior
interesse del territorio. L’attività di Roberta e degli altri Ambasciatori testimonia l’amore di questi
ragazzi per il paese d’origine della propria famiglia ed il loro sentirsi italiani, aumentato dopo aver
avuto la possibilità di visitare di persona il Parco Nazionale, che ha fatto nascere in loro la voglia di
far conoscere il nostro territorio al maggior numero possibile di persone.
A chilometri di distanza, anche a Montevideo in Uruguay, si parla del Parco Nazionale e dei
paesaggi e dei prodotti d’Appennino. Pilar Irureta e Andrea Bertocchi, originarie di due borghi
dell’alta Lunigiana, fanno parte del gruppo dei Giovani Ambasciatori del Parco Nazionale nel
mondo ed hanno voluto raccontare le montagne da cui emigrarono decenni fa le loro famiglie
all’interno di un evento a cui ha partecipato la comunità italiana di Montevideo. Anche loro, così
come gli altri giovani con cui hanno condiviso l’esperienza formativa di due settimane all’interno del
territorio del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, sentono molto il legame con la terra
d’origine, di cui fino a pochi mesi fa avevano solo sentito parlare in casa, e sono impegnate in
20
21. un’associazione che raccoglie molti emigrati e loro discendenti, in gran parte con origini
lunigianensi. Pilar e Andrea hanno presentato il Parco raccontando il territorio attraverso le
immagini che loro stesse hanno scattato dei luoghi più belli, dei paesaggi, dei prodotti
dell’enogastronomia e delle persone.
Poi è stato nuovamente il turno di Mendoza, grande città con un milione di abitanti che
sorge ai piedi delle Ande, in cui risiede una grande comunità di origine italiana. Ramiro Funes,
originario della Garfagnana e Natalia Valla, originaria dell’Appennino parmense, sono impegnati da
tempo nelle Associazioni degli italiani di Mendoza ed hanno messo a frutto, con l’aiuto di Fabio
Leni originario di Monchio delle Corti (PR), l’esperienza di Orizzonti Circolari per organizzare una
presentazione del Parco Nazionale, di cui sono diventati Ambasciatori, all’interno della più
importante festa della loro città, che si tiene all’inizio di marzo ogni anno in occasione della
vendemmia e raccoglie migliaia di presenze da tutta l’Argentina, ma anche a livello internazionale.
I ragazzi sono saliti sul palco davanti ad oltre 5000 persone con la voglia di far conoscere la terra
d’origine delle loro famiglie attraverso le immagini che hanno girato nelle due settimane di
soggiorno formativo, facendo in modo che anche i loro coetanei nati da famiglie italiane vedessero
quella patria lontana che hanno sentito nominare tantissime volte, invitando anche i presenti ad
assaggiarne gli alimenti tipici che si potevano trovare negli stand organizzati dalle Regioni Emilia
Romagna e Toscana. Hanno parlato delle nostre montagne raccontando la loro esperienza alla
riscoperta dei luoghi dei loro nonni, dove hanno potuto vedere paesi in cui ancora oggi vivono
alcuni familiari ed entrare in contatto con una realtà che fino a quel momento avevano solo sentito
raccontare. Hanno mostrato le eccellenze naturalistiche e culturali del territorio ed hanno parlato
dei prodotti tipici dell’are toscana così come di quella emiliana del Parco che hanno avuto modo di
gustare, rimanendone assai colpiti, poiché non tutti si possono trovare nella loro città.
Infine nel mese di aprile, il Presidente del Parco Fausto Giovanelli - in visita privata a
parenti e affini a Rio de Janeiro - si è recato anche
nelle città di Jacutinga e San Paolo dove è stato
accolto dal calore e dall’ entusiasmo degli
“ambasciatori” che lì risiedono. Nonostante lo scarso
preavviso, i ragazzi sono riusciti ad organizzare un
denso tour di visite ed incontri presso le proprie sedi
associative e nel territorio. Il primo appuntamento è
stato con i membri dell'Associazione Lucchesi nel
Mondo di Jacutinga e il suo Presidente Rafael Cavarolli
a cui è seguita la visita alla città ed alle sue tipicità in compagnia di Joel Caponi Bonaldi, Nivia
21
22. Catarino de Jesus, Cinthia e Fabiana Nicoletti.
La grande sorpresa del Presidente Giovanelli: “A Jacutinga, deliziosa cittadina del Minas Gerais,
vive un pezzetto di Italia, di Toscana e addirittura di Appennino e di Parco Nazionale. Una calorosa
e vivace comunità in gran parte con origini italiane che hanno mantenuto vivi sentimenti e tradizioni
per le proprie terre di provenienza. Grazie all’incontro con l’Associazione Lucchesi nel Mondo è
stato possibile trovare un’intesa per attivare iniziative di
collegamento e scambio con la nostra realtà. Davvero
inaspettata l’accoglienza ricevuta anche nel corso della
messa pasquale in cattedrale da parte del parroco
locale, Monsignor Pieroni, di origina garfagnina”.
Il Presidente ha poi proseguito la breve visita a San
Paolo dove erano ad attenderlo gli ambasciatori Stefano
Pieroni, Roberta Belletti, Karla e Keith Cheli Kanasawa
per nuove iniziative ed incontrare famiglie con origini in
Appennino, all’insegna dell’allegria e dell’accoglienza tipicamente brasiliane.
Una testimonianza significativa a dimostrazione di quanto sia vivo l'interesse a mantenere e
consolidare i rapporti che si sono stretti tra il Parco e questi territori grazie ai giovani ambasciatori
nel mondo che non si sono risparmiati in iniziative promozionali ad ogni livello ed attraverso le più
innovative tecniche della comunicazione..
- Profilo Facebook Orizzonti Circolari e fan page del Parco Nazionale
A partire dal mese di agosto 2010 il progetto Parco nel Mondo è stato dotato anche di un
profilo sul popolare social network Facebook, chiamato “Orizzonti Circolari”, che si è rivelato fin da
subito uno strumento molto pratico ed efficace per tenere i contatti con il gruppo degli Ambasciatori
e con tutti coloro che hanno dimostrato interesse per il progetto.
Il profilo è stato creato da Ivana Utrera, Ambasciatrice 2009 di Cordoba in Argentina, proprio come
mezzo di contatto e condivisione tra Ambasciatori, staff, associazioni e comunità degli emigrati in
Italia e nel mondo. Grazie a Facebook infatti è possibile mantenere aggiornati in tempo reale sul
lavoro del nostro progetto, in Italia e nel mondo, tutti coloro che si sono collegati accordando la
propria “amicizia” al profilo, che si affianca alla fan page ufficiale del Parco Nazionale, anch’essa
nata per diffondere l’attività dell’Ente e le sue iniziative. Il profilo si può considerare come un
mezzo di diffusione dei contenuti che vengono costantemente pubblicati sul sito ufficiale del
progetto e su quello dell’Ente Parco, è un mezzo di comunicazione che nel contesto attuale si
rivela indispensabile, poiché il numero di utenti di Facebook è altissimo ed è diffuso in tutto il
mondo. Già prima che avesse inizio la seconda edizione di Orizzonti Circolari, ad esempio, i
candidati hanno potuto entrare in contatto con lo staff di progetto e con gli Ambasciatori
22
23. dell’edizione 2009 proprio tramite Facebook, scambiarsi non solo impressioni e desideri, ma anche
informazioni utili, in modo assai veloce ed efficiente. Tramite Facebook vengono diffusi i
comunicati stampa, gli eventi e tutte le attività promozionali di Parco nel Mondo, oltre agli eventi
organizzato dal Parco Nazionale e le notizie di maggiore rilievo che interessano il territorio. Non
mancano mai i contatti quotidiani tra la comunità degli emigrati d’Appennino ed il Parco. Un
continuo scambio di informazioni insomma, che lega il territorio del Parco al resto del mondo, dato
che a loro volta gli “amici” che si trovano nei più diversi punti del globo pubblicano e condividono le
loro foto ed attività, rendendone tutti partecipi.
- Momenti di incontro tra gli Ambasciatori dell’edizione 2009
Dopo la fine dell’esperienza formativa in Appennino, i ragazzi che hanno partecipato
all’edizione 2009 di Orizzonti Circolari si sono tenuti in costante contatto tra loro, tramite internet,
ed hanno anche avuto modo di incontrarsi di nuovo in diverse occasioni, che hanno rafforzato il
loro legame ed hanno contribuito a dare vitalità alle attività che hanno portato avanti nei paesi di
residenza.
In alcuni casi sono stati loro stessi ad organizzare momenti di incontro, in altri casi invece, hanno
partecipato ad attività o progetti organizzati dalle Consulte regionali per l’emigrazione. Come nel
caso di Andrea Bertocchi e Lucas Utrera, che si sono ritrovati a Siena la scorsa estate per
23
24. partecipare ai corsi di italiano che la Regione Toscana organizza ogni anno per i giovani italiani
residenti all’estero in cui hanno avuto modo di approfondire non solo lo studio della lingua italiana
ma anche la conoscenza del territorio toscano, visitando le città capoluogo e l’isola d’Elba.
Marco Rossi e Keith Kanasawa invece si sono ritrovati perché hanno partecipato al
Coordinamento intercontinentale dei Toscani all’estero, in veste di rappresentanti delle rispettive
associazioni. Ivana Utrera e Joel Caponi Bonaldi, nel mese di novembre 2009, si sono riuniti a
Firenze come vincitori della borsa di studio Mario Olla della Regione Toscana, che li ha riportati in
Italia per un’esperienza formativa della durata di quattro mesi.
Lucas Utrera ha elaborato in modo molto efficace e piacevole un’immagine grafica che riassume
quasi tutti gli incontri che i ragazzi hanno organizzato durante l’anno, tra Brasile, Argentina e
Uruguay. Altra occasione di ritrovo è stata sicuramente laa visita in Sud America dello scorso
aprile da parte del Presidente Fausto Giovanelli, nel corso della quale ha potuto vedere di nuovo
gli Ambasciatori Joel, Nivia, Cinthia e Fabiana, residenti a Jacutinga nello stato del Minas Gerais e
conoscere di persona la loro comunità di origine italiana; la visita è proseguita poi a San Paolo,
dove il Presidente è stato scortato da Keith Kanasawa alla scoperta della metropoli ed ha potuto
incontrare di nuovo Karla Kanasawa e Stefano Pieroni, conoscendo anche le loro famiglie e
toccando con mano la vita degli italiani in Brasile.
24
25. Altro incontro è avvenuto a San Paolo, infatti Pilar Irureta, che vive a Montevideo in Uruguay, ha
avuto la possibilità di passare con gli Ambasciatori Keith e Stefano un po’ di tempo, per fissare
ancora meglio il ricordo dell’esperinza in Italia e pensare a progetti futuri. La stessa Pilar, qualche
mese fa, ha visitato anche Cordoba, dove i fratelli Ivana e Lucas Utrera le hanno fatto da guida tra
i maggiori monumenti, ma hanno anche avuto modo di parlare dell’Appennino e delle loro attività di
promozione del territorio del parco, oltre che dei progetti per il futuro. Anche Marco Rossi e Ramiro
Funes hanno fatto visita ai fratelli Utrera a Cordoba, in due momenti diversi, per condividere
nuovamente le sensazioni vissute con Orizzonti Circolari, che per tutti loro è stata un’esperienza
indimenticabile e per scambiarsi impressioni e racconti sulle rispettive attività nelle città in cui
risiedono.
Sempre in terra d’Argentina, si sono ritrovate Natalia Valla di Mendoza e Paula Canali di Cordoba,
anche nel loro caso, un’occasione per ricordare l’esperienza condivisa in Appennino; la stessa
cosa è avvenuto tra Betina Bracciale e Micaela Tomaghelli, che si sono incontrate a Buenos Aires,
in Argentina, per lavorare insieme a progetti di promozione del Parco.
25
26. CAPITOLO III
IL PROGETTO FORMATIVO “ORIZZONTI CIRCOLARI –
AMBASCIATORI DEL TERZO MILLENNIO”
Si tratta di un progetto formativo realizzato, per il secondo anno consecutivo, nell’ambito del
Progetto “Parco nel Mondo” del PNATE in collaborazione con le Regioni Emilia Romagna e
Toscana, rivolto a giovani residenti all’estero discendenti di emigrati dalle aree del Parco Nazionale
dell’Appennino Tosco-Emiliano e limitrofe.
Una proposta apparentemente di promozione turistica che, partendo da una forma di
turismo sostenibile di “ritorno alle radici”, ha puntato al coinvolgimento diretto di figli e nipoti di chi è
andato via, in potenziali “ambasciatori” del Parco nelle loro comunità, promuovendone le tradizioni,
la cultura, i prodotti e le emergenze naturalistiche, realizzando una internazionalizzazione non
generica e non puramente commerciale del Parco Nazionale. Questa linea di intervento è infatti
mirata ad accrescere l’interesse per le varie realtà del Parco Nazionale ed a stimolarne le attività e
la crescita socio-economica.
Pertanto l’attività turistica che il progetto ha cercato di stimolare con tale intervento non è di
tipo puramente consumistico ma ha voluto rispettare le capacità di carico del territorio, poiché i
canali privilegiati degli emigrati favoriscono l’attrazione di soggetti attivi e fortemente interessati alla
tutela ad alla promozione del territorio ed allo scambio culturale con i cittadini residenti, che sono
considerati parte integrante di un parco inclusivo, attori indispensabili del successo dell’iniziativa.
Il sostrato di partenza dell’iniziativa va ricercato, oltre che nelle azioni e risultati ottenuti
nell’area dell’Appennino Tosco-Emiliano in questi anni dal Progetto “Parco nel Mondo”, in gran
parte anche nel contributo delle Regioni Emilia Romagna e Toscana, protagoniste di una
decennale politica di attenzione e sostegno delle comunità residenti all’estero atta al mantenimento
dei rapporti con la propria popolazione emigrata nelle sue forme più disparate.
La Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo e il Consiglio dei toscani all’estero operano a
favore delle rispettive comunità all’estero facendo da tramite con le realtà istituzionali, economiche
e culturali delle Regioni e delle aree di emigrazione.
26
27. Molte sono le azioni periodicamente effettuate per rafforzare i legami e l’interesse per la terra di
origine e che hanno fornito lo spunto di partenza per l’ideazione di qualcosa di nuovo
(www.emilianoromagnolinelmondo.it, 2009; www.toscaninelmondo.org, 2009 ):
- Iniziative a favore dei giovani residenti all’estero: corsi di formazione linguistica e culturale,
borse di formazione professionale, master post – laurea, corsi di formazione, stages specialistici
da realizzare in collaborazione con soggetti locali, fondi per attività promosse dalle associazioni nel
mondo;
- Iniziative rivolte alla valorizzazione delle comunità all’estero” con il sostegno economico al
funzionamento dei Coordinamenti ed Associazioni;
- Interventi sociali in favore di corregionali residenti all’estero: soggiorni per anziani, contributi
per spese rientri definitivi;
- Promozione della cultura, ricerca e documentazione: circuitazione all’estero di mostre,
presentazione di pubblicazioni, celebrazione di eventi anche d’intesa con Consolati, Ambasciate, le
Regioni italiane e altri soggetti;
- Acquisto e distribuzione materiale informativo e culturale;
- Ricerca e documentazione sull’emigrazione toscana ed emiliano-romagnola.
3.1 ASPETTO E FINALITÀ COMUNICATIVE DELL’INTERVENTO
Sulla scia degli importanti risultati ottenuti nell’edizione 2009, l’obiettivo condiviso è stato quello di
dare continuità a questa innovativa azione di impulso per una forma di turismo di “ritorno alle
radici”, capace di coinvolgere proprio i figli o i nipoti di chi è andato via: perciò è necessario che
l’emigrazione non debba essere più intesa come ricordo, triste e malinconico legato ad un passato
27
28. spesso pieno di privazione e sofferenza, ma “riletta” in chiave più attuale e positiva, rivolta
soprattutto ai giovani. E’ questa generazione - che non ha vissuto il distacco dai luoghi nativi, ma
che lo ha sentito raccontare dai propri nonni o genitori - che deve diventare il principale
destinatario del progetto. Dunque sono necessari una lettura moderna del concetto di emigrazione,
un linguaggio adatto - chiaro e pratico - affinché si possa far presa e realizzare iniziative calibrate
su i diversi target di età, cioè che tengano conto delle varie esigenze generazionali.
Il soggiorno, mirato a far vivere una concreta esperienza formativa in Appennino, si è delineato
anche per quest’anno come una full immersion diretta alla diffusione della conoscenza della lingua
italiana e del proprio patrimonio storico-artistico, culturale, ambientale, economico e sociale. In
particolare, il progetto, si è concretizzato in un soggiorno formativo di 2 settimane all’interno delle
aree del Parco Nazionale, che ha offerto la possibilità, dal 5 al 19 settembre 2010, a venti ragazzi
provenienti da tutto il mondo con radici nelle aree del Parco, di accrescere l’interesse per questi
territori mantenendo e rafforzando l’identità culturale e la memoria dell’origine della propria
famiglia, con particolare attenzione all’ambiente, alla cultura e alle tradizioni come veicolo di
diffusione più ampia del territorio presso la propria comunità di residenza, per uno sviluppo
integrato e sostenibile dei territori del Parco.
In stretta continuità con l’edizione precedente ed in prospettiva futura, Orizzonti Circolari 2010 ha
riproposto le condizioni per creare nuove opportunità formative nel rispetto di precisi obiettivi
condivisi dal Parco:
- La diffusione della conoscenza delle peculiarità naturalistiche e storico-culturali
dell’Appennino all’estero presso le comunità di provenienza dei nuovi “ambasciatori
affettivi” in funzione di uno stimolo diretto alla scoperta o riscoperta del territorio del
PNATE;
- La creazione di una opportunità di contatto e scambio tra i giovani discendenti
dall’Appennino e la popolazione locale per rafforzare il proprio senso di identità e
contribuire a scambi culturali, sociali ed economici.
Questo nel tentativo di ottenere una certa ricaduta nello scenario socio-economico del Parco
Nazionale:
• per strutture ricettive del territorio montano, in modo da favorire l’economia legata al
settore turistico locale.
• Per aziende di produzioni locali.
• Per il mercato immobiliare locale.
28
29. Nel suo complesso “Orizzonti Circolari – Ambasciatori del Terzo Millennio”, nel perseguire gli
obiettivi sopraesposti, ha concretizzato la sua azione valorizzando i seguenti aspetti:
- L’individuazione delle molteplici potenzialità delle 4 aree del PNATE: benché estremamente
diversificate, esse sono infatti riuscite ad esprimere, attraverso le proprie peculiarità, molti punti in
comune e l’idea di appartenenza ad un unico sistema territoriale.
- Il coinvolgimento dell’intero territorio, trovando massima disponibilità nel mondo
economico/produttivo e nelle amministrazioni locali;
- La valorizzazione del capitale umano: non solo quello relativo ai destinatari del progetto ma
anche quello locale coinvolto a vario titolo nella realizzazione del progetto (animatrici territoriali,
associazionismo, volontariato, etc.) per consentire uno sviluppo sostenibile e rafforzare la coesione
sociale;
- la definizione del carattere formativo dell’iniziativa, quale aspetto fondamentale per la riuscita
dell’esperienza ed un ritorno in termini economico/turistici.
3.2 PRIMA FASE: CONCERTAZIONE E PROGETTAZIONE DELLA
NUOVA EDIZIONE
Determinante alla riedizione dell’iniziativa è stata un’attenta valutazione dell’impatto e dei
risultati conseguiti dall’esperienza sperimentale del 2009 e dalle progressive azioni del Progetto
“Parco nel Mondo”, resi disponibili dai relativi dossier conclusivi. Quindi, al fine di assicurare un
coordinamento operativo si è ritenuto opportuno avviare nuovamente contatti con le due strutture
regionali dell’Emilia Romagna e della Toscana e in particolare con la Consulta del Emiliano
Romagnoli nel mondo ed il Consiglio dei Toscani all’Estero. In questa prospettiva sono stati
organizzati i seguenti incontri:
Il primo, avvenuto il 14 aprile 2010 presso la sede della Regione Emilia Romagna –
Bologna – al quale sono intervenuti: il Presidente del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco
Emiliano, Fausto Giovanelli, assistito dal Responsabile del Progetto “Parco nel Mondo” Francesco
Pinagli e dal supporto segreteria Carla Lenzi - il Presidente della Consulta degli Emiliano -
Romagnoli nel mondo della Regione Emilia Romagna, Silvia Bartolini, e la funzionaria Rita Tagliati
- il Vice Presidente Vicario del Consiglio dei Toscani all’estero della Regione Toscana, Lorenzo
Murgia, - il Presidente della Comunità Montana Lunigiana Paolo Bissoli. In quella sede è stato
29
30. proposto di attuare, per l’anno 2010, la seconda edizione del progetto formativo “Orizzonti Circolari
– Ambasciatori del Terzo Millennio”, per giovani residenti all’estero discendenti di emigrati dalle
aree del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano e limitrofe: una proposta formativa da
sviluppare cogliendo spunti dall’esperienza maturata nel 2009 ed indirizzata ad un percorso
innovativo attento agli aspetti socio-economici e produttivi delle realtà del PNATE.
Tuttavia i tempi di programmazione operativa si sono dilatati stante il rinnovo politico delle Regioni
Toscana ed Emilia Romagna per cui nel secondo e decisivo incontro, avvenuto il 22 luglio 2010
presso la Comunità Montana della Lunigiana – Aulla - il Presidente della Comunità Montana della
Lunigiana, il Presidente del PNATE, il Responsabile del Progetto “Parco nel Mondo” e i
rappresentanti regionali di Toscana ed Emilia Romagna, riprendendo quanto avanzato negli
scambi precedenti, hanno approvato i criteri di selezione, la graduatoria finale e il verbale della
seduta.
Gettate le premesse di una buona intesa atta alla collaborazione si sono successivamente
aperti i lavori per una ridefinizione dell’intervento, destinato a dare continuità e rafforzare l’operato
dello scorso anno. E’ stata necessaria una ricognizione delle positività e criticità riscontrate durante
il percorso, alla luce delle dinamiche relative all’iter burocratico di reclutamento e alla diffusione del
progetto. Superare alcuni punti deboli di carattere gestionale riscontrati nella prima esperienza e
l’introduzione di nuove soluzioni, soprattutto nell’aspetto della comunicazione, ha portato
soprattutto all’uso di nuove tecnologie quali social network, gruppi, servizi di videochiamata
attivando ed indicando già nel bando, da parte del progetto, gli indirizzi di riferimento.
Le due Regioni hanno inoltre stimolato all’attuazione di alcune modifiche/integrazioni al
regolamento della selezione e scorrimento della graduatoria, perfezionando e diversificando le
operazioni, laddove necessario, nelle seguenti voci estratte dal verbale di approvazione della
graduatoria:
______________________________________________________________________________
V.
A parità di merito costituisce titolo preferenziale lo stato di necessità economica se adeguatamente
documentato.
VI.
In considerazione delle problematiche operative emerse operando a livello intercontinentale e
tenendo conto delle difficoltà a livello di informazione e comunicazione, si ritiene di poter derogare
da alcuni dei criteri fissati nel bando al fine di raggiungere più compiutamente le finalità
dell’iniziativa:
30
31. integrazione della documentazione nei termini indicati;
rispetto di termini e formalità di spedizione;
superamento di formali inesattezze.
VII.
Sono predisposte due specifiche graduatorie, una per i candidati con origini toscane l'altra per
candidati con origini emiliano-romagnole. I posti sono riservati in n. 10 per la Regione Toscana e in
n. 10 per la Regione Emilia Romagna.
Per entrambe le graduatorie si aderisce alla norma del bando che prevede, laddove necessario e
indipendentemente dalla valutazione dei titoli, di assegnare priorità territoriale a candidati residenti
in nazioni non ancora rappresentate nel circuito degli “Ambasciatori affettivi” al fine di estendere la
rete di contatti a livello globale, tenendo conto della loro distribuzione territoriale nei Paesi
principalmente interessati dall’emigrazione dalle aree geografiche del Parco Nazionale (Emilia
Romagna e Toscana). Vengono tuttavia accettati i candidati in posizione utile anche provenienti da
Paesi già rappresentati nell’edizione 2010. In entrambi i casi la scelta non può superare n. 2
candidati per nazione.
In caso di rinuncia, per la Regione Emilia Romagna si provvederà al completamento della sua quota
di partecipanti con lo scorrimento della graduatoria secondo le norme sopraesposte. Per la Regione
Toscana si stabilisce di effettuare la sostituzione con il primo candidato utile della graduatoria
residente nella stessa nazione di quello rinunciatario escluso inizialmente perché proveniente da
aree già ampiamente rappresentate. Per ulteriori rinunce si rimanda al criterio sopraesposto e a
seguire lo scorrimento generale della graduatoria.
________________________________________________________________________________
3.2.1 I soggetti coinvolti
Il ripetersi dell’iniziativa va ricercato nella fiducia e nella disponibilità economica delle
Regioni Emilia Romagna e Toscana nei confronti del lavoro dello scorso anno. Le due istituzioni,
da tempo impegnate rispettivamente con la Consulta degli Emiliano-romagnoli nel mondo e il
Consiglio dei Toscani all’estero nell’attuazione di opportunità per cittadini residenti all’estero,
hanno da subito condiviso lo spirito dell’iniziativa mettendo a disposizione la propria esperienza e i
propri contatti. La partecipazione economica di queste al progetto ed il relativo interesse ad
avviare, sviluppare una relazione continuativa col Progetto “Parco nel Mondo”, hanno consolidato
un primo livello di rapporti e comunicazione di carattere istituzionale, tra il Parco e i partner del
progetto, che ha consentito di avviare le procedure burocratiche necessarie per l’attivazione del
soggiorno formativo.
In seguito, si è operato al consueto coinvolgimento degli Enti partecipanti al Parco - 4
Province, 4 Comunità Montane e 16 Comuni - con l’obiettivo di condividere la gestione del
31
32. percorso formativo, stabilendo quindi un raccordo con il sistema delle Autonomie locali
significativo per gli obiettivi dell’esperienza formativa da proporre.
Una volta elaborato il bando di partecipazione, la selezione per la partecipazione al corso è
stata pubblicizzata attraverso i mezzi di comunicazione di soggetti altamente influenti del settore,
le sedi diplomatiche italiane nel mondo (Ambasciate e Consolati). Sono stati inoltre coinvolti
presidenti e rappresentanti a vario titolo di associazioni e clubs di emigrati all’estero riconosciuti
dalle Regioni Emilia Romagna e Toscana e segnalati dalle stesse come realtà ben strutturate e
autoreferenziali per contribuire alla massima diffusione e promozione dell’iniziativa.
3.2.2 I destinatari
Sono stati presi in considerazione quali possibili partecipanti giovani di età compresa tra i 19 e i
35 anni, selezionati secondo i seguenti criteri:
Essere di origine, per nascita o discendenza (in ordine di preferenza):
1. da uno dei Comuni facenti parte dell’area del Parco Nazionale dell’Appennino
Tosco-Emiliano: Busana (RE), Castelnovo ne’ Monti (RE), Collagna (RE), Comano
(MS), Corniglio (PR), Filattiera (MS), Fivizzano (MS), Giuncugnano (LU), Licciana
Nardi (MS), Ligonchio (RE), Ramiseto (RE), San Romano in Garfagnana (LU), Villa
Collemandina (LU), Villa Minozzo (RE);
2. da uno degli altri Comuni compresi nelle Comunità Montane “Garfagnana” –
“Lunigiana” – “Parma Est” – “Appennino Reggiano”;
3. da uno degli altri Comuni compresi nelle regioni Toscana e Emilia Romagna,
prioritariamente delle Province di Lucca – Massa Carrara – Parma – Reggio Emilia.
Conoscenza della lingua italiana: ha costituito titolo di preferenza il grado di
approfondimento della lingua e letteratura italiana, anche acquisito attraverso la
partecipazione a corsi organizzati dalle Regioni Toscana ed Emilia Romagna;
Possesso del diploma finale di studi secondari superiori preferibilmente attinente alle
finalità del progetto.
Eventuali esperienze lavorative nel settore marketing territoriale/promozione turistica.
3.2.3 Comunicazione
Dalla fase di progettazione del bando allo svolgimento e conclusione dell’iniziativa, vari
sono stati i mezzi di comunicazione predisposti per informare l’opinione pubblica in funzione di una
politica di diffusione e promozione dell’ iniziativa e dell’immagine stessa del Parco.
32
33. Le attività di comunicazione sono state realizzate attraverso i seguenti canali informativi:
- Quotidiani di informazione nazionali e locali
- Periodici di informazione, attualità, politica economica e sociale
- Periodici specializzati
- Media on-line (siti, social network, newsletter)
- Reti televisive locali, regionali, nazionali e internazionali
3.3 SECONDA FASE: PREDISPOSIZIONE DEL BANDO E CAMPAGNA DI
COMUNICAZIONE
Il Progetto “Parco nel Mondo” del PNATE - in qualità di soggetto coordinatore sia in fase di
pianificazione che di gestione dell’iniziativa – una volta raccolti suggerimenti e indicazioni
specifiche a seguito di una nuova concertazione mirata ad integrare il progetto sula base
dell’esperienza maturata nella prima edizione, nel mese di aprile 2010, ha operato alla stesura del
bando di partecipazione all’iniziativa ed all’individuazione e segmentazione in gruppi del pubblico
di riferimento, ossia i soggetti da raggiungere con una precisa azione di comunicazione.
Il carattere innovativo del progetto ha richiesto la programmazione di un’attenta azione
comunicativa attraverso i canali disponibili, sia per la necessità pratica di accogliere un numero
minimo di istanze di partecipazione sufficiente alla composizione del gruppo di lavoro, sia per
rinnovare il messaggio di un progetto dalle grandi potenzialità per lo sviluppo socio/economico dei
territori del PNATE.
La redazione del bando ha seguito i principi del coordinamento accogliendo le indicazioni
suggerite dagli enti partner, di trasparenza amministrativa e semplicità nella comunicazione,
tenendo soprattutto conto della differenza di madrelingua. In esso sono stati esplicitamente
comunicati: tipologia e obiettivi dell’iniziativa, strategie e contenuti dell’ intervento
informativo, destinatari e requisiti di accesso necessari, modalità di candidatura e iter di
selezione, pubblicizzazione ed agevolazioni previste.
L’informazione e pubblicizzazione a livello internazionale, nazionale, regionale e periferico
dell’iniziativa hanno costituito un fattore strategico importante per il raggiungimento degli obiettivi
prefissati e delle azioni previste dal progetto. Peraltro I rapporti stretti nel corso dell’ultimo anno
con molte delle associazioni di emigrati all’estero, tra cui quelle dalle quali provengono i
33
34. partecipanti della prima edizione, hanno consentito di diffondere ulteriormente bando e valore
dell’iniziativa. Nel complesso si è trattato di azioni:
a) Differenziate rispetto alle modalità di relazione, coinvolgendo i possibili beneficiari
dell’iniziativa ma anche attraverso una comunicazione su vasta scala che potesse interessare
istituzioni o altri soggetti coinvolti a vario titolo nel progetto e media;
b) Finalizzate alla diffusione dell’offerta e sulle sue implicazioni economico/sociali,
sottolineando cioè l’importanza dell’iniziativa;
c) Incentrate sui contenuti del progetto e sui valori che lo sottendono, ribadendo l’interesse e
la capacità di azione del PNATE rispetto a tematiche di forte impatto economico/sociale.
3.3.1 Pubblico di riferimento per la pubblicizzazione dell’iniziativa
Le azioni previste sono state sviluppate secondo il seguente ordine di intervento con il fine
di raggiungere, anche indirettamente, il maggior numero di beneficiari:
- Nel mese di dicembre 2009, i capifamiglia i cui dati sono censiti nell’atlante anagrafico
dell’emigrazione redatto dal Progetto “Parco nel Mondo”, i cittadini affettivi e tutti i nativi
d’Appennino diversamente incontrati o intercettati nel corso del lavoro di questi anni, sono stati
raggiunti da una lettera di auguri a nome del Presidente del PNATE con anticipazioni sulla nuova
edizione del progetto e indicazioni per usufruire del servizio di newsletter e accedere al sito
internet dello stesso, nel tentativo di svolgere una prima operazione di sensibilizzazione e
diffusione dell’opportunità tra le famiglie di emigrati e relativi contesti sociali;
Da aprile 2010, in seguito alla predisposizione del bando, è seguita la relativa pubblicizzazione:
- Sedi diplomatiche e associazioni sono state raggiunte, per via telematica, da una lettera di
presentazione del PNATE e dell’iniziativa posta in essere con preghiera di diffusione e
pubblicizzazione del relativo bando mirata al raggiungimento del pubblico di beneficiari;
- Province, Comunità Montane e Comuni sono stati raggiunti, per via telematica, da una lettera di
presentazione del PNATE e dell’iniziativa posta in essere con preghiera di affissione all’albo
pretorio, diffusione e pubblicizzazione del relativo bando mirata al raggiungimento del pubblico di
beneficiari ma anche alla condivisione al percorso formativo e alla richiesta dell’eventuale
partecipazione dei relativi rappresentanti ad incontri tra i futuri partecipanti e le realtà politiche
locali.
34
35. - Progetto, bando, programmazione del corso e notizie correlate, oltre ad essere illustrati sul sito di
Parco nel Mondo (www.parconelmondo.it), su quello ufficiale del PNATE (www.parcoappennino.it)
e degli altri soggetti coinvolti, hanno avuto la massima diffusione attraverso altri canali di
informazione locale e nazionale.
I contenuti sono stati trasmessi tramite presentazioni e comunicati stampa inviati a numerose
agenzie di stampa e redazioni editoriali, molte delle quali hanno risposto con la pubblicazione di
articoli di cronaca o speciali.
- Contestualmente, è stato notevolmente prezioso per la fase di pubblicizzazione dell’edizione
2010 anche l’aiuto degli Ambasciatori dell’edizione 2009, dei quali non è mancata la collaborazione
nel diffondere il progetto all’interno delle rispettive comunità e associazioni.
Il materiale fornito a ciascun canale è stato differenziato sulla base della natura del media e
quindi adattandolo al tipo di messaggio da voler comunicare. Per fare degli esempi, nel caso dei
quotidiani (sia cartacei che web) sono stati inviati comunicati concernenti gli esiti della selezione,
notizie sullo svolgimento del soggiorno e storie particolari dei partecipanti, calibrati sulla base
dell’area di diffusione del giornale corrispondente ad una delle quattro zone del Parco; i periodici di
informazione come quelli specializzati hanno ricevuto indicazioni di spunto e approfondimento per
la realizzazione di servizi e reportage sul PNATE e dei progetti ad esso correlati.
In particolare, durante lo svolgimento del soggiorno, il gruppo ha avuto inoltre la possibilità
di essere accompagnato diverse giornate, sia in territorio toscano che emiliano, da troup televisive
per la registrazione di interviste e dichiarazioni dei partecipanti e dello staff, in vista della
realizzazione di servizi per notiziari, programmi e speciali di vario genere in reti locali, nazionali e
internazionali.
35
36. 3.4 TERZA FASE: LA SELEZIONE E IL CONTATTO CON I
PARTECIPANTI
Al termine della scadenza del bando sono pervenute complessivamente 63 domande di
partecipazione (inviate per e-mail e successivamente consegnate dai partecipanti selezionati
all’arrivo in Italia) che hanno rispecchiato una estesa distribuzione intercontinentale degli
interessati, originari da numerose località dell’Appennino o limitrofe.
DISTRIBUZIONE PER PAESE DI PROVENIENZA
Argentina
1 2 3 Romania
4
1 Venezuela
1 Brasile
Israele
11 34 Canada
Australia
Cile
5 USA
1
Uruguay
DISTRIBUZIONE PER ORIGINE FAMILIARE
TOSCANA EMILIA
DA UN COMUNE DEL PARCO 5 5
DA UNA COMUNITA' MONTANA 6 0
DA UNA PROVINCIA 17 5
DA UNA REGIONE 9 12
TOT 37 22
36
37. FUORI REGIONE 4
ESCLUSI PER MANCANZA REQUISITI
FONDAMENTALI 2
6% 16%
DA UN COMUNE DEL PARCO
10% DA UNA COMUNITA' MONTANA
33%
DA UNA PROVINCIA
DA UNA REGIONE
FUORI REGIONE
35%
Questo è stato il segnale che la comunicazione del bando stesso, ancora una volta
utilizzando i canali privilegiati di Sedi Diplomatiche, Regioni e Associazioni di emigrati, è riuscita ad
incrementare ulteriormente la copertura internazionale. La carenza di richieste provenienti da stati
europei ha confermato uno scarso interesse dovuto alla vicinanza di tali luoghi di emigrazione
all’Italia, agevolmente accessibile in maniera autonoma sia da un punto di vista economico che
logistico. Per il futuro andranno sviluppate nuove proposte per stimolare l’interesse dei giovani
europei al percorso formativo.
Un altro aspetto rilevante è stato la netta maggioranza di candidati originari dalla Regione
Toscana piuttosto che dall’Emilia Romagna: questo non è da attribuirsi ad una scarsa diffusione
del bando, bensì alla decennale esperienza e al consolidato associazionismo che gravita intorno al
Consiglio dei Toscani all’estero, nonché alla consistenza e attività promozionale delle Associazioni
ivi presenti.
Nei mesi di giugno e luglio 2010 si è allora svolta l’operazione di predisposizione dei criteri
di selezione, analisi dei curricula dei candidati, stesura della graduatoria.
E’ risultato necessario, a seconda delle situazioni, un contatto diretto con i candidati: molti di essi
sono stati sollecitati per e-mail e telefono a completare la documentazione inviata non sempre
regolare o leggibile.
37
38. Alla metà di luglio, presso la Comunità Montana della Lunigiana in Aulla (MS), si è riunito
l’Ufficio di Presidenza del PNATE, integrato con i rappresentanti delle Regioni Toscana ed Emilia
Romagna, in funzione di Commissione giudicatrice del concorso al fine di stilare la graduatoria per
la selezione dei partecipanti al progetto sperimentale formativo “Orizzonti Circolari – Ambasciatori
del Terzo Millennio 2010”, come previsto dalle disposizioni generali che disciplinano la relativa
ammissione. Preliminarmente, la Commissione incaricata per la selezione dei candidati ha
approvato all’unanimità i seguenti criteri generali ai fini della formazione della graduatoria finale,
integrati e/o modificati a seconda delle necessità sulla base degli stessi predisposti per l’edizione
precedente:
I.
Costituisce titolo preferenziale assoluto l’origine da uno dei Comuni facenti parte del PNATE -
Busana (RE), Castelnovo ne’ Monti (RE), Collagna (RE), Comano (MS), Corniglio (PR), Filattiera
(MS), Fivizzano (MS), Giuncugnano (LU), Licciana Nardi (MS), Ligonchio (RE), Ramiseto (RE),
San Romano in Garfagnana (LU), Villa Collemandina (LU), Villa Minozzo (RE) - oltre ai Comuni
che hanno richiesto l’adesione al PNATE – Bagnone (MS) e Monchio delle Corti (PR).
II.
Costituiscono titolo sub-preferenziale, secondo il seguente ordine:
a. l’origine da uno degli altri Comuni compresi nelle Comunità Montane “Garfagnana” –
“Lunigiana” – “Parma Est” – “Appennino Reggiano”;
b. l’origine da uno degli altri Comuni compresi nelle Province di Lucca – Massa Carrara –
Parma – Reggio Emilia;
c. l’origine da uno degli altri Comuni compresi nelle regioni Toscana e Emilia Romagna.
III.
Costituiscono ulteriori titoli di preferenza per la formazione della graduatoria:
Conoscenza della lingua italiana (in base al grado di approfondimento, acquisita attraverso
la partecipazione a corsi organizzati);
Titolo di studio (possesso del diploma finale di studi secondari superiori o diploma di laurea
preferibilmente attinenti alle finalità del progetto);
Eventuali esperienze lavorative (preferibilmente nel settore marketing
territoriale/promozione turistica);
Eventuale attività all’interno di associazioni di italiani nel mondo e/o altre esperienze
formative.
IV.
Attribuzione dei punteggi ai criteri di valutazione come sopra individuati:
38
39. PREFERENZE PER ZONA DI ORIGINE:
- Comune facente parte del PNATE Punti 50
- Comune facente parte di una Comunità montana e confinante con Comune
facente parte del PNATE Punti 40
- Comune non facente parte del PNATE compreso in una delle 4 Comunità Montane Punti 25
- Comune non facente parte del PNATE compreso in una delle 4 Province Punti 10
- Comune non facente parte del PNATE compreso in una delle 2 Regioni Punti 5
CONOSCENZA DELLA LINGUA ITALIANA (massima valutazione 2 attestati):
- Corsi organizzati dalle Regioni direttamente e/o in collaborazione con altri soggetti Punti 10
- Attestati generici adeguatamente documentati Punti 5
TITOLI DI STUDIO
- Diploma attinente Punti 6
- Diploma non attinente Punti 3
- Laurea attinente Punti 10
- Laurea non attinente Punti 5
Ai fini della graduatoria si valuta il titolo di studio più alto
ESPERIENZE LAVORATIVE ATTINENTI
Significative Punti 10
Occasionali Punti 5
COLLABORAZIONE CON ASSOCIAZIONI E/O ALTRE ESPERIENZE FORMATIVE
Significative Punti 10
Generiche Punti 5
VALUTAZIONE COORDINATA DEI CURRICULA OVE EMERGANO PARTICOLARI
PROFILI ATTINENTI LE FINALITA’ DEL PROGETTO Fino a Punti 10
________________________________________________________________________________
39
40. Di seguito, la Commissione giudicatrice ha rilevato la situazione particolare dei candidati
PATRICIA BARDINI e GERULEWICS VANNINI LEONARDO IAN, i quali, pur avendo presentato
un valido curriculum, risultavano aver superato il limite superiore di età previsto dal bando.
Tuttavia, su proposta del Presidente del PNATE, sono stati ritenuti utili alle finalità del progetto e
per questo motivo la Commissione giudicatrice ha visto opportuno segnalare al Parco Nazionale
dell’Appennino Tosco-Emiliano la possibilità di far partecipare gli stessi all’iniziativa - oltre ai 20
selezionati - attingendo le risorse da altri fondi del PNATE e/o da incremento della quota di
partecipazione a loro carico, consentendo così la partecipazione al soggiorno formativo di due
soggetti particolarmente significativi per le attività del gruppo formativo e le successive attività di
“Ambasciatori Affettivi”.
Il Presidente del PNATE ha poi proceduto all’approvazione del verbale e della graduatoria
definitiva. Alcune rinunce hanno impedito la copertura completa delle nazioni inizialmente previste,
soprattutto quelle nuove rispetto al primo anno, a seguito di problemi tecnici di coordinamento tra
gli enti coinvolti e della conseguente dilatazione dei tempi di pubblicazione di bando e graduatoria
dei partecipanti.
La composizione del gruppo esito della selezione rispecchia ancora una buona
distribuzione a livello intercontinentale, ma si concentra particolarmente in alcune nazioni del Sud
America. Questo dato conferma anche la grande attenzione e predisposizione delle comunità di
emigrati in America Latina verso le opportunità di ricongiungimento con la madrepatria offerte dalle
istituzioni italiane, anche in funzione delle evidenti difficoltà socio/economiche in cui riversano
alcuni di questi Paesi.
COMPOSIZIONE GRUPPO AMMESSI PER PAESE DI PROVENIENZA
1
2 Argentina
Romania
1 7 Venezuela
Brasile
1
Canada
1 Australia
Cile
USA
1 Uruguay
5 1
40
41. COMPOSIZIONE GRUPPO AMMESSI PER AREA DI ORIGINE
5%
45% GARFAGNANA
LUNIGIANA
APP. REGGIANO
45% APP. PARMENSE
5%
In seguito alla sua pubblicazione sui siti internet di riferimento e l’invio alle Sedi
diplomatiche per un’ulteriore diffusione, lo staff di “Parco nel Mondo” ha provveduto ad inviare una
comunicazione e-mail a tutti gli ammessi e non ammessi. Undici sono stati i casi di rinuncia per cui
si è scorsa la graduatoria generale alla ricerca di nuovi partecipanti. Nel mese di agosto, una volta
confermata la composizione degli ultimi elementi del gruppo, gli ammessi definitivi hanno
completato i rispettivi adempimenti burocratici con l’integrazione di alcuni documenti necessari per
il soggiorno (fotocopia documento per l’espatrio; certificato medico per l’attivazione della polizza
assicurativa; attestazione della propria origine; fototessere).
Sono inoltre seguite nuove comunicazioni riguardanti lo svolgimento del soggiorno, le modalità di
incontro il giorno dell’arrivo, etc. Un’intensa corrispondenza, resa più veloce dall’utilizzo di social
network come Facebook, è intercorsa proprio nelle settimane a ridosso della partenza
dell’iniziativa per gli ultimi chiarimenti e precisazioni richiesti dai partecipanti. Ragazzi e operatori
hanno così creato una piccola rete di contatti che è poi confluita nel profilo “Orizzonti Circolari”
realizzata su Facebook dal lavoro di una Ambasciatrice dell’edizione 2009, creando così un punto
di incontro tra tutti soggetti coinvolti.
41
42. 3.5 ASPETTI DELLA COMUNICAZIONE ESTERNA
La collaborazione tra PNATE, Regioni e Comunità Montana Garfagnana si è espressa
efficientemente attraverso l’utilizzo di un “marchio” – formato dalla composizione dei rispettivi loghi
di rappresentanza - indispensabile per creare un’immagine coordinata da applicare a tutti i tipi di
intervento necessari al progetto (atti ufficiali, comunicazioni, lettere, gadget, materiale informativo e
promozionale). Questo aspetto è stato rilevante per i destinatari dell’iniziativa che hanno potuto
individuarne chiaramente i soggetti promotori e conferire credibilità alla proposta.
______________________________________________________________________________
Comunità Montana della Garfagnana
Ente incaricato dal Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano per la gestione
del Progetto “Parco nel Mondo”
La promozione dell’iniziativa e la diffusione del bando - utilizzando i canali privilegiati di Sedi
Diplomatiche, Regioni e Associazioni di emigrati - hanno avuto una buona copertura
internazionale, segnale che conferma una adeguata strategia di comunicazione esterna.
Da quest’anno “Orizzonti Circolari” si è anche dotato di una propria immagine coordinata. Si
tratta di un logo elaborato da Pilar Irureta Goyena dopo la sua partecipazione alla prima edizione
del soggiorno formativo. Inizialmente utilizzato per il lavoro di promozione in Uruguay, è in seguito
diventato il marchio ufficiale del progetto ed è stato utilizzato per l’edizione 2010, sia sui gadgets
(cartellina, magliette, impermeabile) distribuiti ai giovani Ambasciatori che sulla documentazione
cartacea, fino a diventare anche l’immagine distintiva del progetto sul social network Facebook.
42
43. Pilar ha studiato il logo partendo proprio dal’esperienza vissuta in Appennino,
caratterizzandolo con gli elementi tipici del progetto: il globo terrestre, per simboleggiare il progetto
“Parco nel Mondo” con la sua grande comunità di emigranti, di cui lei e gli altri ragazzi sono i
rappresentanti ed il pullmann che il gruppo ha utilizzato per gli spostamenti in Appennino durante il
soggiorno formativo. Un’idea semplice ma efficace sviluppata con una grafica che riprende anche i
colori dell’immagine coordinata del Parco Nazionale e del sito web di “Parco nel Mondo”.
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