Medici, il burnout è la regola – Il Sole 24Ore, martedì 30/09/2014
1. ANAAO/ Il punto su tutti i mali dei comici in corsia tra delusione e carichi di lavoro eccessivi
Medici, il burnout è la regola
Troppa politica, scarsi investimenti - Sotto accusa modello aziendalista e dg
Medici insoddisfatti a livel-lo
retributivo, sottoposti
a carichi di lavoro ecces-sivi
e insostenibili, ingabbiati in un
contesto aziendale che non premia
le competenze. Un sistema legato a
doppio filo con la politica, la cui
eccessiva ingerenza è indicata co-me
il principale tra i mali della sani-tà,
insieme all'incapacità della clas-se
dirigente e al sotto-fmanziamen-to
causato dalla crisi economica.
Medici che chiedono di contare di
più nelle scelte gestionali e che met-tono
in discussione le scelte del-l'aziendalismo
e la figura del diret-tore
generale. E il ritratto-Sos dei
medici in corsia che emerge dall'in-dagine
promossa dal sindacato insie-me
con Swg su «Le condizioni di
lavoro dei medici ospedalieri oggi
tra criticità e aspettative» presentata
a Roma.
I risultati dell'indagine. Da
Nord a Sud e in tutte le fasce d'età i
medici si sentono stressati da cari-chi
di lavoro sempre più faticosi (il
68% si definisce molto stanco). Il
58% è economicamente scontento,
il 48% emotivamente sfinito. «Un
dato che indica chiaramente - spie-ga
l'Anaao - come il blocco della
retribuzione e del contratto di lavo-ro
in vigore dal 2010 abbiano note-volmente
peggiorato il potere di ac-quisto
dei salari e la condizione eco-nomica
dei medici e delle loro fami-glie,
al di là dei luoghi comuni su
una attività libero-professionale che
interessa il 60% della categoria». A
pesare è anche il rischio di un cre-scente
contenzioso medico-legale
(per il 56% i casi sono aumentati di
molto negli ultimi anni).
L'insoddisfazione è massima ri-spetto
alle progressioni di carriera
(77%): la maggioranza dei medici
(53%) ritiene che la competenza
professionale conti poco rispetto al-la
politica. A pesare per il 97% dei
medici sono invece gli agganci poli-tici,
ritenuti decisivi per gli avanza-menti
professionali Un tasto dolen-te,
quello delle eccessive ingerenze
della politica, indicato come il pro-blema
più grave della sanità dal
67% dei camici bianchi.
Il tassello mancante del gover-no
clinico. Il 97% richiede il poten-ziamento
della componente medica
nelle scelte gestionali e l'87% crede
debbano essere messe in discussio-ne
le scelte dell'aziendalismo e la
figura del direttore generale.
«E questo un dato che conferma
come le riforme del sistema sanita-rio
(502/1992 e 229/1999) abbiano
fallito l'obiettivo - spiega il sindaca-to
- di reclutare i medici nella gestio-ne
degli ospedali. I dipartimenti e il
collegio di direzione, anche se for-malmente
istituiti, non hanno avuto
riconosciuto il ruolo di collaborazio-ne
nelle scelte di politica gestionale.
Il governo clinico è stato un obietti-vo
mancato e la dirigenza medica è
stata relegata in un ruolo subalter-no
». Il direttore generale è conside-rato
come una figura monocratica
dal potere assoluto e l'87% dei me-dici
intervistati crede debbano esse-re
rivisti l'assetto direzionale e la
stessa scelta dell'aziendalismo.
Rivedere il ruolo giuridico del
medico. «Una componente medica
emarginata dalla gestione degli
ospedali - continua Anaao - rende
attuale il tema della collocazione
della dirigenza medica nel pubblico
impiego e il 76% dei medici si di-chiara
favorevole a una revisione
del ruolo giuridico. I provvedimenti
legislativi e le leggi di stabilità che
negli ultimi anni hanno interessato
la Pa hanno coinvolto la dirigenza
medica, disconoscendo la sua speci-ficità
di dirigenza professionale, as-similando
l'atto medico a quello di
procedimento amministrativo. Ap-pare
evidente come non sia rinviabi-le
un intervento legislativo che defi-nisca
la specificità e unicità del ruo-lo
medico».
Qualità in calo. Nonostante gli
aspetti negativi della professione, i
medici continuano a considerare
buona la qualità dei servizi offerti
dal Ssn e dagli ospedali in Italia nel
loro complesso (rispettivamente
66% e 67%). Tuttavia ritengono
che ci sia un peggioramento pro-gressivo
della qualità dei servizi
ospedalieri (49%), specie nel con-fronto
con gli altri Paesi europei,
tanto che il 35% degli intervistati
ritiene che la sanità italiana funzioni
peggio.
Tra i motivi del peggioramento
della qualità delle prestazioni ospe-daliere
i carichi di lavoro sono indi-cati
come la causa principale, segui-ti
dagli scarsi investimenti nelle
strutture e dalla crescita del conten-zioso
medico-legale.
Che i medici italiani lavorino
troppo lo dice anche l'Ue che sul
tema ha ordinato invano all'Italia di
mettersi in regola con la direttiva
2003/88/Ce (lo Stato italiano ha rin-viato
il recepimento a fine 2015).
All'origine della procedura di infra-zione
una segnalazione di Anaao
Assomed, di intesa con la Federa-zione
europea dei medici salariati
(Fems), sui rischi per la sicurezza
degli operatorie dei cittadini deri-vanti
dal mancato recupero psico-fi-sico
in un sistema delicato e com-plesso
quale quello sanitario. Nel
frattempo, come annunciato a feb-braio,
l'Anaao Assomed ha avvia-to,
in favore non solo dei suoi iscrit
ti, richieste di risarcimento, patrimo-niale
e non, del danno subito. A
scendere in campo anche Consulce-si,
che per tutti i medici pubblici e
privati danneggiati, ha organizzato
un'azione collettiva esclusivamente
nei confronti dello Stato per il rico-noscimento
del giusto rimborso per
le ore di lavoro in più.
Ro.M.
2. Carriera tra preparazione e politica
Per fare carriera quanto contano oggi la
competenza professionale e la preparazione?
Per niente Poco
Molto Abbastanza
I casi di contenzioso (valori %)
Secondo Lei, negli ultimi anni i casi
di contenzioso sono aumentati?
Abbastanza Per niente
37% 3%
vi
Giudizio e fiducia nel sindacato (%)
Lei ritiene l'azione del sindacato...
molto+abbastanza nel segmento iscritti)
43
Poco
4%
Molto
56% Utile
------------g-4------
Efficace Incisiva
Il rapporto con il sindacato (valori percentuali)
Lei è iscritto a quale associazione di categoria/sindacato?
a+ O_ o
O C
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CCC
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CCC
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n ,7 b Z O
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V
LL
Sì 78 79 77 67 73 82 77 68 70 76 86
No 22 21 23 33 27 18 23 32 30 24 14
3. La figura dei direttore generale (valori percentuali)
Con quanti sostengono che debbano essere messe in discussione la scelta dell'aziendalismo
e la figura del direttore generale (organo monocratico dotato dei più ampi poteri, e sottoposto,
nella sostanza, alle indicazioni degli organi di governo regionale) Lei è:
Del tutto
d'accordo
D'accordo In disaccordo Del tutto
in disaccordo
Totale campione 47 40 11 2
Maschio 49 37 II 3
Femmina 37 5I IO 2
30-39 anni 36 58 5 I
40-54 anni 43 41 14 2
Più di 54 anni 53 34 11 2
Nord-Ovest 48 39 IO 3
Nord-Est 36 53 9 2
Centro 47 40 II 2
Sud 45 41 12 2
Isole 55 34 10 I
Le cause della crisi dei Ssn (valori percentuali - somma risposte)
I Quali sono, secondo Lei, le principali cause della attuale crisi del Ssn?
Condizionamento da parte
della politica
Incapacità della classe
dirigente
Crisi economica
Sotto-finanziamento
Condizionamento da parte
degli organi regionali
nella sfera della gestione aziendale
Pressioni del privato 15
Federalismo e regionalismo 15
Transizione demografica,
epidemiologica,
socioculturale, tecnologica
Scarso coinvolgimento delle comunità
locali nella governante delle aziende II
7
62
EK
----- ------
Le cause del peggioramento (valori percentuali - somma risposte)
I La qualità delle prestazioni ospedaliere è peggiorata soprattutto
Carichi di lavoro troppo pesanti -u,
per mancanza di personale
Scarsi investimenti nelle strutture
Carichi di lavoro troppo pesanti
per carenze organizzative
Éï
34
Crescita dei contenziosi 34
Retribuzioni inadeguate
Rapporti con il management]
la dirigenza
Turni e guardie troppo frequenti
Scarsi investimenti nella ricerca 12
Scarsa flessibilità nell'organizzazione
del lavoro
Minor dedizione dei medici
Minor preparazione dei medici
Non è peggiorata
IO
24
28
a di...
Ridurre gli sprechi (valori percentuali - somma risposte)
Quali iniziative possono avere maggiore efficacia nel ridurre gli sprechi?
Ricerca appropriatezza professionale,
organizzativa, gestionale
Riorganizzazione
della rete ospedaliera
Centralizzazione degli acquisti
di beni e servizi
Potenziamento contratt. decentrata
che valorizzi il ruolo dei dirigenti
Riorganizz. ospedali in base al criterio
di Intensità delle curelint. assistenziale
Maggiore integrazione
tra assistenza sanitaria e sociale
Centralizzazione
dei servizi ospedalieri
Ridefinizione dei rapporti
convenzionali con l'Università
Riorganizzazione
della formazione professionale
Contratti con salari di ingresso
più bassi per massimo 5 anni
IO
IV
i7
3
32
32
La componente medica e le scelte gestionali (valori percentuali)
Quanto ritiene che debba essere nei fatti potenziato il ruolo della
componente medica nelle scelte gestional?
II 97% richiede
il potenziamento
della com ponente
medica
nelle scelte gestionali
Molto Abbastanza Poco Per nulla
Molto Abbastanza Poco Per nulla
Totale campione 69 28 2 I
Maschio 72 25 2 I
Femmina 62 36 2 0
30-39 anni 62 35 2 I
40-54 anni 68 30 2 0
Più di 54 anni 74 23 2 I
Nord-Ovest 64 33 2 I
Nord-Est
65
34
I
0
Centro
70
28
2
0
Sud 74 19 7 0
Isole 73 26 1 0
4. La qualità dei servizi ospedalieri (valori percentuali)
Totale
maschio Femmina 30-39 anni
ampione
Secondo Lei, negli ultimi anni la qualità delle prestazioni ospedaliere in Italia è--
* migliorata 24 25
• rimasta uguale 27 28
• peggiorata 49 47
20
28
52
La qualità delle prestazioni ospedaliere nella struttura in cui lavora e:
• migliorata
• rimasta uguale
• peggiorata
26
31
43
Rispetto agli altri Paesi europei ritiene che la Sanità italiana a livello os
• meglio 22 24 17
• peggio
35
• nella stessa maniera
30
• preferisco non rispondere
34
32
10
37
28
18
18
31
51
aliero funzioni:
19
43
31
7
40-54 anni Pie di 54 anni
27
28
45
26
30
31
13
23
26
51
19
35
30
16
Nord-Ovest
21
31
48
25
29
35
Nord-Est
26
31
43
16
29
37
18
Centro
27
19
54
23
44
20
13
Sud
20
30
50
35
31
12
Isole
24
25
51
21
45
24
10