1. GIOCAREACONTATTO CON LA
NATURA
EFFETTO SULLOSVILUPPONEIBAMBINIDAI3AI6ANNI
IUSVE ISTITUTO UNIVERSITARIO SALESIANO VENEZIA
Aggregato alla Facoltà di Scienze dell’Educazione
Stud.ssa Mazzon Martina
2. Al giorno d’oggi, lo stile di vita del bambino e la sua educazione si sono radicalmente
trasformati rispetto al secolo scorso
• si accentua maggiormente la comunicazione astratta, simbolica, mediata
• il contatto diretto, sensibile e concreto con le cose che ci circondano e che
costituiscono le nostre esperienze vengono invece tralasciate.
Ciò avviene come conseguenza ai cambiamenti nello stile di vita delle famiglie, dei bambini e della
popolazione, riguardo la massiccia proliferazione di nuove abitazioni, le innovazioni nel campo della
tecnologia e il cambiamento della struttura sociale.
3. I media e tutte le innovazioni tecnologiche della nostra era hanno contribuito ad un
importante cambiamento.
Le nuove generazioni utilizzano gli strumenti tecnologici con grande facilità e ne sono
a contato quotidianamente, per ciò vengono chiamati «nativi digitali»
RISCHIO:
- videogiochi e televisione privano il bambino di esperienze importanti per il suo
sviluppo e conoscenza
- si allontana e si isola dalla natura e dalle persone
4. Il riavvicinamento alla natura negli ultimi anni è stato visto come necessità e beneficio per
uno sviluppo sano dei bambini.
La natura rappresenta per molti aspetti l’ambiente ideale per lo sviluppo perché:
• è pieno di suggestioni che stimolano l’intelligenza ed i sensi
• offre diverse possibilità di sperimentazione, creatività e di movimento
• favorisce le relazioni inter-personali e intra-personali
• stimola lo sviluppo di tutta la personalità nell’ambito psicomotorio, emozionale, sociale
e cognitivo
• l’attività ludica naturale si promuove la psicomotricità e si cerca di superare
la dicotomia tra mente e corpo
• il bambino impara da sé a diventare autonomo e conosce le leggi che regolano
il mondo
5. «Il bambino ha bisogno di vivere naturalmente,
di “vivere” la natura e non soltanto di conoscerla,
studiandola o ammirandola […]
E non basta introdurre l’igiene infantile, l’educazione fisica,
o una maggiore esposizione dei bambini all’aria libera,
perché il fatto più importante risiede proprio nel
liberare possibilmente il fanciullo dai legami
che lo isolano nella vita artificiale creata dalla
convivenza cittadina»
Maria Montessori
6. A CAUSA DI MUTAMENTI DELLO STILE DI VITA DELLA POPOLAZIONE
NACQUE IN DANIMARCA, NEGLI ANNI ‘90
UN’INNOVATIVAALTERNATIVAALL’EDUCAZIONE PRESCOLARE
IN CUI IL BOSCO VIENE VISTO COME IL LUOGO IDEALE PER LO SVILUPPO DEL BAMBINO
LA SCUOLA DELL’INFANZIA NEL BOSCO
7.
8. CARATTERISTICHE
•principio fondamentale, a differenza della scuola tradizionale, è il
rapporto quotidiano con la natura, il vivere ‘‘in’’ e ‘‘con’’ la natura
• I bambini giocano e passano l’intera giornata all’aria aperta
• Assenza di un edificio, solamente in caso di condizioni metereologiche
avverse ci si reca in un ‘rifugio’
• non esistono giocattoli prefabbricati: i bambini giocano con i materiali
naturali che trovano
9. I bambini, nella natura e nel bosco,
possono vivere in modo svincolato e spensierato
le giornate, con divertimento e spontaneità,
ma anche con attenzione,
coscienza e serenità, giungendo a una consapevolezza
profonda dell’ambiente circostante.
10. Il segreto sta in un'unica fondamentale regola:
crescere nella natura e non badare alle mani sporche.
Le educatrici, stanno attorno ai bimbi ma li lasciano liberi.
Liberi di esprimere la loro autonomia, esplorare, scoprire.
Liberi di essere bambini, di correre e urlare, arrampicarsi su un albero e tuffarsi in una
pozzanghera
11. Il ruolo delle educatrici
• Conoscenza del bosco, soprattutto di quello specifico in cui lavorano;
• Flessibili: perché in una scuola che si basa sulla natura, non può mai essere tutto
programmato
• Conoscere i possibili pericoli e la probabilità che si verifichino;
• Sapere quali piante sono velenose;
• Sapere come usare i coltellini, la sega e gli altri attrezzi presenti;
• Riconoscere i segni che anticipano il cambiamento atmosferico;
• Conoscere determinati piante, alberi, arbusti e saperli nominare;
• Conoscere le specie a rischio d’estinzione
12. Le educatrici sono di fondamentale
importanza per i bambini
nella scuola nel bosco,
dove non ci sono strutture fisse
che possano dare loro sicurezza,
ma al contrario,
un ambiente vasto che può suscitare
molte paure.
Rappresentano i punti di riferimento,
le basi sicure dalle quali
è sempre possibile
tornare e trovare conforto e sicurezza.
13. I bambini sono fiori da non mettere nel
vaso:
crescono meglio stando fuori con la luce in
pieno naso.
Con il sole sulla fronte e i capelli ventilati:
i bambini sono fiori da far crescere nei prati.
Roberto Piumini