3. In questa uscita sul territorio, gli alunniIn questa uscita sul territorio, gli alunni
hanno fatto da guida, ciascuno al restohanno fatto da guida, ciascuno al resto
della classe, illustrando i varidella classe, illustrando i vari
monumenti e resti che Terracina Altamonumenti e resti che Terracina Alta
custodisce.custodisce.
Hanno documentato con foto ilHanno documentato con foto il
percorso partendo dapercorso partendo da
Via dei Sanniti per arrivare al ForoVia dei Sanniti per arrivare al Foro
Emiliano, l’ attuale piazza Municipio.Emiliano, l’ attuale piazza Municipio.
Tappe del percorso
Via dei Sanniti
La più antica casa di Terracina
Corso Anita Garibaldi
Porta Maggio, Il Capitolium, Il tempio maggiore le Favisse,
Piazza Municipio
Il tratto dell’Appia, Palazzo Venditti, Torre frumentaria,
Teatro, Lastricato del Foro Emiliano, Appia lato Est e Arco di
Galba.
4. L’ espansione territoriale di
Roma nella zona circostante
all’ inizio dell’ età repubblicana
(501 a. C. al 31 a. C.) ci è
tramandata dal testo del primo
trattato con Cartagine, dove si
parla di un territorio
dipendente da Roma che si
estendeva fino al Circeo e a
Terracina
5. All’ inizio della
salita di Via dei
Sanniti si trova
quella che e’,
forse la più antica
abitazione
conservata a
Terracina.
La tecnica
costruttiva “opus
incertum” la
fanno datare all’
inizio del primo
secolo a. C.
6. Ricalca il tracciato della Via Appia
antica(ancora presente sotto il
manto di sanpietrini) ,che
attraversava tutta la città che
continuava verso est. E’ stata la
strada più importante di Terracina
dal punto di vista sociale e
commerciale e, ancora oggi, è il
punto di massima concentrazione di
negozi e botteghe.
7. Il Foro Emiliano la
cui costruzione
risale al 1° secolo
D. C. .,
rappresenta il
centro della città
antica, si trovava
nell’ area
dell’ attuale piazza
del Municipio ,
sulla quale si
affacciano tuttora
i più importanti
edifici dell’ antica
citta’.
8. Nel corso dei
secoli,costruzioni
private furono costruite
abusivamente negli
spazi dell’antico foro,
ma a seguito di lavori di
restauro dopo la
seconda guerra
mondiale, l’ambiente è
parte tornato alle
dimensioni originarie.
9. La denominazione del Foro
Emiliano (epoca repubblicana)
si lega al patrizio Emilio ,
magistrato noto per la sua
libertà e presunto promotore
della costruzione dei diversi
edifici che qui sorsero .
(osserva le lettere incise sul
lastricato ,erano in bronzo,
ce ne sono ancora alcune)
10. Al centro del
lastricato si notano
tracce di epoche
diverse, ad esempio
un’area quadrata
davanti al comune,
identificata con il sito
di una fontana o delle
incisioni geometriche
realizzate nel periodo
dell’ alto medioevo
per scopi a noi ignoti.
11. Sull’ antico spazio del
Foro si alza su una lunga
scalinata, la facciata del
Duomo, affiancata da un
pittoresco campanile,
mentre a destra si apre il
Palazzo Venditti e a
sinistra il moderno Palazzo
del Municipio con la torre
Frumentaria.
12. Portico del teatro: corridoio in opus
reticolatum (opera incerta )che
consentiva l’accesso all’orchestra, luogo
delle rappresentazioni. Il teatro era
rivolto a sud , consentendo così agli
spettatori di avere una visione
panoramica del golfo.
Il palazzo risale alla
prima metà del
1300, anche se la
parte sopraelevata
è di poco
posteriore.
notevole il grande
arco gotico che
scavalca la Via
Appia.
L’architettura
appartiene alla
tradizione
cistercense , anche
se è qui adattata a
usi civili
13. Quando si parla di
via Appia a Terracina
si rischiano equivoci
ed incomprensioni,
di vie Appie, infatti a
Terracina
ce ne sono… almeno
tre! Trascuriamo per
il momento via
Roma coincidente
con l’ultimo
tracciato voluto da
PIO VI o meglio dal
suo architetto
VALADIER, quando
progettò l’impianto
del BORGO PIO, il
centro Storico Basso
alla fine del “700”
14. Il percorso
di Appio Claudio (312 a.C. ) :
saliva ed attraversava la città alta, piegava verso nord,
all’altezza del colle di San Francesco, per dirigersi verso
l’ attuale cimitero, poi il tracciato curvava in direzione di
Piazza Palatina e cominciava a dirigere verso la Piana di
Fondi, fino a congiungersi con la successiva Appia attuale.
15. La variante voluta da
Traiano
(112d.C.)intendeva
evitare
l’attraversamento della
città alta e la ripida
salita, ma la scelta del
percorso a valle
comportava il taglio
della rupe del Pisco
Montano.
16. Il nuovo tracciato si separava
dall’antico, in prossimità
dell’attuale Piazza Quattro
Lampioni ed aggirava la città
dal basso tenendosi qualche
decina di metri più a monte
dell’attuale Via Roma.
Lambiva quindi il mare
all’altezza del Pisco Montano
fino a ricongiungersi al
tracciato più antico all’altezza
del km 108 dell’Appia attuale.
17. Detta torre dei Rosa, la cui
costruzione è databile tra il XII
e il XIII secolo .
La Torretta, è una casa-torre e
senza dubbio si tratta dell’
edificio civile fortificato più
importante di Terracina.
(La casa a torre è una
costruzione fortificata, con
funzioni sia militari che
abitative usata a partire dal X
18. La struttura
dedicata a Giove ,
Giunone e Minerva
conosciuta come la
triade capitolina ,
risale alla metà del
I secolo a.C . La sua
scoperta fu casuale
a causa dei
bombardamenti
della seconda
guerra mondiale.
Dal 1946 al 1948 fu
restaurata
19. L’ antico edificio oggi mostra l’
alto basamento, parte della
scala di accesso, una colonna
scanalata e notevoli resti delle
pareti delle tre celle in opus
reticulatum a due colori. Nel
basamento a sinistra si chiude
la porta di accesso a un
corridoio nel quale si aprono
sottostanti alle celle, tre
favisse.
20. Le Favisse scavate sotto i
templi venivano usate
come ambienti di
servizio e depositi dai
sacerdoti.
Quando,infatti,la massa
degli oggetti sacri contenuti
nel tempio diventava
eccessiva, impedendo la
collocazione di altre
offerte, i sacerdoti
cominciavano a depositare
questi oggetti nelle
Favisse,insieme anche a
statue di divinità rovinate
dal tempo.
21. Questo arco,
originariamente
quadriportico , fu
riportata alla vista dopo i
bombardamenti che
distrussero la costruzione
che l’aveva inglobato .
Esso costruiva l’ingresso
orientale all’ area del
foro ; il tratto dell’
Appia che vi passava
sotto appare ben
conservato.
22. Di fronte al
tempio
maggiore
sorgeva la
Basilica
Forense i cui
resti sono in
inglobati nel
Palazzo della
Bonifica .
L’ edificio era
rettangolare
ed era
circondato da
porticato.