1. I palazzi comunali: Premessa estetica
● XIII secolo: le città tornano a vivere ed iniziano la loro rinascita.
Diventano luogo florido di scambi commerciali e di cultura.
● I comuni acquisiscono maggiore potere e combattono per
l'indipendenza (E.G. Barbarossa), diventeranno Signorie.
● Il controllo sul tempo e la possibilità di convocare la popolazione
non è più una prerogativa della sola chiesa: Torre con orologio.
● Sono luogo di aggregazione per i cittadini e per scambi
commerciali: spesso si ha un ampio portico.
● Sono i luoghi deputati allo svolgimento dei pubblici uffici: la loro
imponenza e fortificazione esprime l'importanza
dell'istituzione.
3. Sorse come sede del Comune nel 1281 per iniziativa di Alberto
Scoto. Affidò la costruzione agli architetti piacentini Pietro da
Cagnano, Negro dè Negri, Gherardo Campanaro e Pietro da
Borghetto.
● L’edificio è detto “gotico” per la forma ogivale degli archi. Nel
XVII vi fu collocata una campana di bronzo.
● L'’edificio doveva presentare una forma quadrangolare, ma l'opera
rimase incompiuta per lo scoppio di una grave epidemia.
● si caratterizza per la merlatura a coda di rondine, la cornice ornata
da archetti, la torretta centrale che racchiude il campanone e, infine,
due torrette laterali.
4. La facciata
● la facciata si mostra in due ordini. Inferiore è distinto da cinque
possenti arcate a sesto acuto, l'ordine superiore, in laterizio è
ritmato invece da sei finestroni a tutto sesto.
● La facciata è in marmo rosa nella parte inferiore e in cotto decorato
a motivi geometrici in quella superiore. Un rosone sovrasta il lato
corto.
● il vasto salone rettangolare con tetto a capriate è frutto dei restauri
del 1884.
● Il prospetto del palazzo è arricchito dai due monumenti equestri di
Alessandro e Ranuccio I Farnese, realizzati dallo scultore
seicentesco toscano Francesco Mochi.
5.
6. Palazzo dei priori a Perugia 1291
● il corpo primitivo fu realizzato tra il 1291 e il 1297.
● Durante un primo ampliamento furono aggiunte le altre 2 trifore
verso la piazza e la scalinata sulla stessa.
● Il secondo ampliamento aggiunse sul lato del Corso altre 6 trifore, il
grande portale e la torre.
● Il terzo ampliamento (1429-1443) portò infine all’aggiunta di altre
tre trifore ed il sottostante Collegio del Cambio.
● La sua realizzazione a gradi spiega l’irregolarità dell’andamento
della facciata e le sue asimmetrie.
8. Portale gotico di Corso Vanucci (1326)
●
fittissime allegorie ne decorano lo strombo.
●
Le tre statuette nella lunetta rappresentano: San
Lorenzo, San Ludovico di Tolosa e
Sant’Ercolano, patroni di Perugia
●
I pilastri esterni poggiano su dei leoni, alla loro
sommità vegliano su dei mensoloni due grifoni con un
vitello fra le loro grinfie, emblema della corporazione
dell’arte dei macellai.
●
Il portale conduce in un atrio dallo spiccato sapore
medievale, buio, con volte a croce gotiche.
9. Sala dei Notari: strutturata da 8 arconi trasversali, è
completamente affrescata (fine 1200) con cicli allegorici, biblici,
di favole e con gli stemmi dei podestà fino al 1499.
11. Di Arnolfo di Cambio
● L'edificio, nato per ospitare i Priori, rappresentanti delle Arti
Maggiori, e che dal ‘500 sarà noto anche come Palazzo della
Signoria, si ispira agli esempi tanto dei tipici palazzi comunali della
regione.
● ballatoio fortemente aggettante che costituisce al tempo stesso la
base sulla quale nasce, in posizione asimmetrica rispetto all'intero
complesso, la torre alta 94 metri.
● Le superfici esterne del Palazzo della Signoria, rivestite con il
bugnato rustico estratto dalle cave sulla collina di Boboli, vengono
campite da due ordini di bifore
● Serie di archi superiori che hanno la funzione di sorreggere lo
slancio verso l'esterno del ballatoio superiore.
12. ● Nello spazio fra i vari archi di sostegno, vengono affrescati
ripetitivamente dopo il 1343 d.C., la croce rossa del capitano del
popolo, il giglio stemma di Firenze, le due chiavi incrociate del
Papa ed altri simboli araldici della repubblica fiorentina.
● La torre di Palazzo Vecchio, che racchiude la stanza
dell'"Albergaccio", dove verranno imprigionati Cosimo il Vecchio
nel 1433 d.C. e fra' Girolamo Savonarola nel 1498 d.C., viene
terminata intorno al 1308 d.C.
● Si realizza una cuspide sulla quale si appoggia una sfera di bronzo
ed il "marzocco", uno dei simboli più antichi di Firenze, che
rappresenta un leone con un giglio.