1. A. IL BULLISMO: LE DIFFICOLTÀ A
RICONOSCERE CORRETTAMENTE IL
FENOMENO
• Confusione con altre forme di prevaricazione
(litigi, esclusione, razzismo…)
• Indicazione di «bullismo» in assenza dei tre
principi su cui si fonda il fenomeno
2. Yassin viene dal
Marocco, un
compagno lo chiama
“sporco marocchino” e
fa in modo che
nessuno lo frequenti.
47%
Mario è più basso
degli altri e non
viene mai coinvolto
nel gioco di
squadra nell’ora di
ginnastica. Il
professore lo
impone e nessuno
lo fa giocare.
34%
Tre ragazzi appassionati di
boxe si divertono a picchiarsi
durante l’intervallo.
7%
Luca nasconde l’astuccio del
suo compagno e glielo
restituisce alla fine dell’ora
9%
Luisa ha chiesto alla sua amica
di farle copiare la verifica,
l’amica si è rifiutata e lei è
molto arrabbiata.
3%
QUALI DEI SEGUENTI COMPORTAMENTI/SITUAZIONI CONSIDERI
ATTI DI BULLISMO?
3. scaricare materiale da siti
autorizzati
1%
insultare, offendere
in maniera
continuativa e
violenta
24%
indirizzare
messaggi razzisti
ad una persona
23%
usare programmi piratati
3%
far circolare
immagini oscene di
amici e compagni
23%
diffondere video
violenti su una
persona
21%
pubblicare foto
personali
5%
QUALI DI QUESTI COMPORTAMENTI COSTITUISCONO
CYBERBULLISMO?
(puoi barrare più risposte)
4. B) IL CYBER BULLISMO: LO SPAZIO
VIRTUALE
• Maggiore consapevolezza del fenomeno del cyber
bullismo
• Spazio virtuale → spazio privilegiato di incontro
6. Meno di un’ora
23%
1-3 ore
53%
oltre 5 ore
17%
Non mi connetto ogni
giorno
6%
Non uso mai internet
1%
QUANTE ORE PASSI MEDIAMENTE SU INTERNET AL
GIORNO?
8. creare contenuti o
scaricare App
13%
per giocare e divertirti
16%
per
comunicare
e
socializzare
33%
per acquisire
informazioni di
vario tipo
(cinema, orari
bus,
comunicazioni
scolastiche,
ecc.)
18%
studiare, fare
ricerche
20%
USI INTERNET PREVALENTEMENTE PER ….
(puoi barrare al massimo 2 risposte):
9. C) GLI «SPETTATORI» DI UN ATTO DI
BULLISMO
La mancanza di senso di corresponsabilità
11. C) IL MONDO DEGLI ADULTI
Le difficoltà di intervento da parte degli adulti:
• la mancanza di fiducia in insegnanti e genitori;
• i limiti nell’accorgersi dei fenomeni