Declino italico: non solamente colpa della politica
1. 1
CRISI
DELLE
ÉLITE
Speciale
Tu-
i
diri-
riserva5
15
aprile
2016
Twi=er.com/SWGpoli5cApp
Facebook.com/Poli5cAPP
swg.it
2. 2
Tu-
i
diri-
riserva5
Imprese
off-‐shore.
Con5
in
paradisi
fiscali.
Corruzione
e
tangen5.
Furbe-,
cricche
e
lobbismo
occulto.
Privilegi
sproporziona5,
massimizzazione
esasperata
dei
profi-
e
scarsa
innovazione.
Corpora5vismo,
limitato
senso
dell’onestà
e
assenza
di
spinta
verso
il
bene
comune.
L’immagine
che
le
élite
italiane
offrono
di
se,
e
non
solo
la
classe
poli5ca,
è
decisamente
appannata.
Anzi,
per
la
maggioranza
degli
italiani
la
classe
dirigente
a=uale
è
peggiore
di
quella
di
ven5
anni
fa.
Unico
aspe=o
sui
cui
non
sembra
esserci
stato
un
sostanziale
peggioramento
è
quello
della
capacità
strategica
e
visionaria.
Le
élite
odierne
appaiono
molto
differen5
dal
modello
agognato
da
Piero
Gobe-:
un
ceto
che
lavora
dietro
le
quinte
della
poli5ca
al
fine
di
generare
la
base
morale,
culturale
e
poli5ca,
il
se#ng
the
tone
come
direbbero
gli
inglesi,
per
guidare
la
nazione.
Per
comprendere
le
traie=orie
del
nostro
Paese
e
le
sue
possibilità
future,
per
capire
difficoltà
e
lentezze
nella
ripresa
e
la
farraginosità
della
rimessa
in
moto
dell’economia
nazionale,
è
u5le
soffermare
lo
sguardo
sullo
stato
di
salute
dell’establishment
percepito
dai
ci=adini.
Nel
nostro
Paese
si
è
consolidata,
nel
tempo,
una
profonda
crisi
delle
élite
economiche,
professionali
e
poli5che.
A
essere
boccia5
non
sono
solo
i
poli5ci,
ma
l’intero
corpo
dirigente
diffuso.
L’opinione
pubblica
promuove,
con
un
risicato
sei,
solo
medici
e
responsabili
delle
associazioni
di
volontariato,
mentre
giudica
vescovi,
poli5ci,
banchieri,
sindacalis5,
giornalis5,
professionis5,
magistra5
ecc.,
categorie
che,
oggi,
stanno
svolgendo
una
funzione
regressiva.
Anche
la
stella
di
manager
e
imprenditori
non
brilla
più.
Se
la
maggioranza
dell’opinione
pubblica
riconosce
loro
capacità
decisionali
e
competenze,
il
dito
è
puntato
sulla
scarsa
a-tudine
ad
assumersi
delle
responsabilità,
sul
rido=o
rispe=o
del
lavoro
altrui
e
sul
basso
livello
d’integrità
e
onestà.
L’avvolgersi
contorto
del
Paese
nel
vuoto
delle
élite
L’ANALISI
15
aprile
2016
3. 3
Tu-
i
diri-
riserva5
Insomma,
c’è
poco
da
sparare
solo
sui
poli5ci.
È
l’intero
corpo
dirigente
a
essere
ritenuto
irresoluto
e
friabile,
ad
aver
smarrito,
secondo
l’opinione
pubblica,
il
ruolo
e
l’afflato
da
“classe
dirigente”.
Siamo
di
fronte
a
un
tema
essenziale
per
il
futuro
del
Paese.
La
crisi
di
legi-mazione
e
mo5vazione
delle
élite
che
s5amo
vivendo
(ormai
da
oltre
un
ventennio)
ha
effe-
esiziali
e
disarman5
sulla
vita
poli5ca,
sociale
ed
economica
del
nostro
Paese.
Essa
incide
su
almeno
6
fa=ori
strategici:
sull’agire
strumentale
(indirizzato
alla
trasformazione
della
realtà);
sullo
sviluppo
di
azioni
orientate
a
uno
scopo
(la
capacità
di
“fare”,
con
successo
e
determinazione);
sull’agire
comunica5vo
(la
capacità
delle
diverse
fazioni
di
trovare,
pur
nelle
differenze,
un
reciproco
comprendersi
sui
grandi
temi,
senza
inseguire
compromessi
al
ribasso
o,
all’opposto,
scontri
ideologici
e
paralizzan5);
sulla
spinta
all’innovazione;
sul
consolidamento
di
un
humus
sociale
genera5vo
(promuovere
la
crescita
di
personalità
autonome,
di
talento,
capaci
di
alimentare
lo
sviluppo
di
una
società
viva
e
auten5camente
dinamica);
sulla
selezione
della
classe
dirigente
(la
volontà
di
selezionare
i
migliori).
Piero
Gobe-
assegnava
alle
élite
un
ruolo
strategico
per
lo
sviluppo
del
Paese.
Per
far
parte
di
questo
ceto,
secondo
il
pensatore
liberale,
non
era
sufficiente
essere
parente
o
amico
di
qualcuno,
ma
era
necessario
conquistare
il
proprio
status
sul
campo,
comprovando
talento
e
capacità.
Se
l'Italia
vuole
tornare
a
crescere
deve
ritrovare,
selezionare
“gobe-anamente”,
una
classe
dirigente
pronta
a
spendersi
per
il
Paese:
impegnata
sul
suo
futuro
e
non
solo
sui
propri
affari.
Un’élite
che,
ripartendo
dal
senso
di
essere
comunità,
si
muova,
pensi,
proge-
un'Italia
più
viva
e
giusta
per
tu-.
Una
classe
dirigente
dinamica
fa
crescere
una
nazione
L’ANALISI
2
15
aprile
2016
4. 4
Tu-
i
diri-
riserva5
In
pochi
vengono
promossi,
in
tan5
nella
lista
nera
IL
GIUDIZIO
DEGLI
ITALIANI
15
aprile
2016
NOTA
INFORMATIVA:
vo5
medi
su
scala
1
–
10.
Da5
archivio
SWG.
Date
di
esecuzione:
5
–
6
aprile
2016.
Metodo
di
rilevazione:
sondaggio
CAWI
su
un
campione
rappresenta5vo
nazionale
di
1000
sogge-
maggiorenni.
Che
voto
darebbe
agli
esponen5
della
classe
dirigente
italiana
per
come
si
comportano
e
come
sanno
proge=are
il
futuro
del
territorio?
medici
6,3
responsabili
di
associazioni
con
finalità
sociali
e
di
volontariato
6,1
personaggi
del
mondo
della
cultura
5,8
persone
a-ve
nei
movimen5
e
nei
comita5
civici
5,7
commercian5
5,6
professori
universitari
5,5
parroci
-‐
dirigen5
di
associazioni
di
rappresentanza
-‐
imprenditori
5,3
giornalis5
–
professionis5
(avvoca5
e
commercialis5)
5,2
magistra5
5,1
vescovi
e
membri
della
gerarchia
ecclesias5ca
4,6
poli5ci
e
rappresentan5
ele-
nei
comuni
4,4
ver5ci
di
banche
e
is5tuzioni
bancarie
4,3
poli5ci
e
rappresentan5
ele-
presso
le
is5tuzioni
regionali
4,2
dirigen5
sindacali
4,1
parlamentari
(europei
e
nazionali)
3,9
5. 5
Tu-
i
diri-
riserva5
L’establishment
di
vent’anni
fa
era
meglio
di
quello
di
oggi
IL
CONFRONTO
COL
PASSATO
15
aprile
2016
NOTA
INFORMATIVA:
Da5
archivio
SWG.
Date
di
esecuzione:
5
–
6
aprile
2016.
Metodo
di
rilevazione:
sondaggio
CAWI
su
un
campione
rappresenta5vo
nazionale
di
1000
sogge-
maggiorenni.
Per
ogni
coppia
di
parole,
può
indicare
quella
che,
in
una
scala
da
1
a
10,
definisce
meglio
la
classe
dirigente
di
20
anni
fa
e
quella
di
oggi?
disonesta
incompetente
superficiale
limitata
distaccata
arrogante
imprevidente
sta5ca
immorale
onesta
competente
preparata
crea5va
partecipe
cortese
lungimirante
dinamica
morale
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
classe
dirigente
a=uale
classe
dirigente
di
20
anni
fa
6. 6
Tu-
i
diri-
riserva5
Dalla
cultura
e
dai
movimen5
può
arrivare
nuova
linfa
GENERATORI
DI
MIGLIORAMENTO
15
aprile
2016
ALTRE
CATEGORIE
CON
%
INFERIORI:
professori
universitari,
11%;
commercian5,
10%,
poli5ci
e
rappresentan5
ele-
nei
Comuni,
magistra5,
9%;
giornalis5,
professionis5,
medici,
poli5ci
e
rappresentan5
ele-
presso
le
Is5tuzioni,
6%;
parlamentari
(europei
e
nazionali),
4%;
dirigen5
sindacali,
ver5ci
di
banche
e
is5tuzioni
bancarie,
3%;
parroci,
2%;
vescovi
e
membri
della
gerarchia
ecclesias5ca,
1%.
Quale
delle
seguen5
categorie
ri5ene
possano
dare
nuova
linfa
alla
classe
dirigente
italiana,
possano
produrre
persone
capaci
di
avere
idee
e
voglia
di
fare
qualcosa
di
buono
per
il
Paese?
Ne
indichi
almeno
tre.
persone
a-ve
nei
movimen5
e
nei
comita5
civici
26%
personaggi
del
mondo
della
cultura
25%
responsabili
di
associazioni
con
finalità
sociali
e
di
volontariato
20%
imprenditori
e
manager
delle
imprese
di
capitale
15%
dirigen5
di
associazioni
di
rappresentanza
13%
NOTA
INFORMATIVA:
valori
espressi
in
%.
Somma
delle
risposte
consen5te.
Date
di
esecuzione:
5
–
6
aprile
2016.
Metodo
di
rilevazione:
sondaggio
CAWI
su
un
campione
rappresenta5vo
nazionale
di
1000
sogge-
maggiorenni.
7. 7
Tu-
i
diri-
riserva5
Propulsori:
terzo
se=ore
e
cultura.
Frenatori:
banchieri
e
sindacalis5
CHI
SPINGE
E
CHI
FRENA
15
aprile
2016
Quali
delle
seguen5
categorie
stanno
svolgendo
un
ruolo
propulsivo
per
il
futuro
del
Paese
e
quali
un
ruolo
regressivo?
NOTA
INFORMATIVA:
valori
espressi
in
%.
Date
di
esecuzione:
5
–
6
aprile
2016.
Metodo
di
rilevazione:
sondaggio
CAWI
su
un
campione
rappresenta5vo
nazionale
di
1000
sogge-
maggiorenni.
LE
CATEGORIE
PIÙ
PROPULSIVE
responsabili
di
associazioni
di
volontariato
persone
a-ve
nei
movimen5
e
nei
comita5
civici
personaggi
del
mondo
della
cultura
medici
professori
universitari
51%
47%
46%
39%
35%
ele-
presso
le
Is5tuzioni
regionali
LE
CATEGORIE
PIÙ
REGRESSIVE
52%
53%
55%
58%
59%
parlamentari
(europei
e
nazionali)
vescovi
e
ver5ci
della
gerarchia
ecclesias5ca
dirigen5
sindacali
ver5ci
delle
banche
8. 8
Tu-
i
diri-
riserva5
Capaci
e
competen5,
ma
poco
rispe=osi
e
ones5
I
MANAGER
ITALICI
15
aprile
2016
Nelle
aziende
italiane,
secondo
lei
i
dirigen5
sono:
(somma
molto
+
abbastanza)
NOTA
INFORMATIVA:
valori
espressi
in
%.
Date
di
esecuzione:
5
–
6
aprile
2016.
Metodo
di
rilevazione:
sondaggio
CAWI
su
un
campione
rappresenta5vo
nazionale
di
1000
sogge-
maggiorenni.
62%
in
grado
di
prendere
decisioni
61%
capaci
competen5
60%
54%
52%
47%
39%
35%
30%
all’altezza
del
compito
forma5
presen5
sul
posto
di
lavoro
capaci
di
assumersi
le
proprie
responsabilità
integri,
ones5
rispe=osi
del
lavoro
altrui
9. 9
15
aprile
2016
Tu-
i
diri-
riserva5
INTENZIONI
DI
VOTO
Il
petrolio
frena
il
PD,
crescita
emozionale
per
M5S
Se
dovesse
votare
oggi,
a
quale
dei
seguen5
par55
darebbe
il
suo
voto?
Intenzioni
di
voto
14/4/2016
Intenzioni
di
voto
7/4/2016
Voto
elezioni
europee
2014
Par5to
Democra5co
32,6
33,2
40,8
Nuovo
Centrodestra*
3,7
3,5
4,4
Altri
Area
di
Governo
0,6
0,6
1,2
Area
di
Governo
36,9
37,3
46,4
Movimento
5
Stelle
25,2
24,3
21,2
Forza
Italia
13,0
12,4
16,8
Lega
Nord
14,9
14,6
6,2
Fratelli
d’Italia
3,6
4,0
3,7
Sinistra
Italiana**
3,4
3,7
4,0
Rifondazione
Comunista**
1,0
1,0
Verdi
0,6
0,9
0,9
Altro
Par5to***
1,4
1,8
0,8
Non
si
esprime
44,9
43,0
NOTA
INFORMATIVA:
valori
espressi
in
%.
*con
Udc
e
Ppi
-‐
**dato
di
Sinistra
Italiana
e
Rifondazione
Comunista
delle
europee
riferito
a
L'Altra
Europa
con
Tsipras
-‐
***liste
so=o
lo
0,5%.
Da5
archivio
SWG.
Date
di
esecuzione:
11-‐13
aprile
2016.
Metodo
di
rilevazione:
sondaggio
CATI-‐CAWI
su
un
campione
rappresenta5vo
nazionale
di
1000
sogge-
maggiorenni.