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Il coraggio
dell’Italia.
–
1� idee
per cambiare.
            PRIMA�IE
            25 novembre 2012




bersani2013.it / tuttixbersani.it
“L’Italia ce la farà se ce la faranno
gli italiani. Se il paese che lavora,
o che un lavoro lo cerca, che studia,
che misura le spese, che dedica
del tempo al bene comune, che osserva
le regole e ha rispetto di sé, troverà
un motivo di fiducia e di speranza.
Davanti a noi ora c’è una scelta
di questo tipo: se batterci tutti
assieme o rinunciare a battersi.
Se credere nelle risorse e nel coraggio
del Paese o affidarsi alle risorse
di uno solo.
È tempo di ripartire. Perchè il peggio
può essere alle nostre spalle.
Se lo vogliamo.”

– Bersani
‒
1/10           Crediamo negli italiani e nel risveglio
               della fiducia collettiva, nel futuro
               dei più giovani e delle donne.
               Non crediamo all’ottimismo
               delle favole, all’ottimismo vuoto
               che ha avuto esiti disastrosi
               nel decennio della destra.
               I problemi sono seri, il tempo
               per aggredirli sempre meno.
               Le scelte da compiere non sono né
               semplici né scontate.
               Ma l’Italia ha risorse, capacità, cuore.



La speranza che ci muove vive tutta          Monti ha avuto l’autorevolezza
nella convinzione che si possano             di riportarci dopo una decadenza che l’Italia
combinare rigore e cambiamento,              non meritava.
risanamento e crescita, ma con più equità,   Noi collocheremo il nostro Paese nel cuore
con più lavoro, con più uguaglianza.         di un Continente da ripensare e, in qualche
Il nostro posto è in Europa, lì dove Mario   misura, da rifondare, ma che è ancora
la principale piattaforma economica               Servono comportamenti, azioni, coerenza.
mondiale e la culla della civiltà del welfare.    Cercheremo la direzione più giusta: fare
Lo faremo assieme a quelle forze                  in modo che la buona politica e la riscossa
progressiste che cercano, in tempi così           civica procedano affiancate.
difficili, di non tradire il sogno di un’Europa   Ricostruiremo quel patrimonio collettivo
unita sotto il segno della sua straordinaria      che la destra e i populismi stanno
cultura. Le parole non bastano più,               disgregando: la qualità della democrazia,
va colmata la faglia che si è aperta tra          la dignità di ciascuno, la legalità,
cittadini e politica.                             la cittadinanza, la partecipazione.




Nessuno si salva da solo, nessuno può stare bene davvero, se gli altri
continuano a stare male: è questo il principio base del nostro progetto,
sia dal punto di vista morale e civile che da quello economico e sociale.
Vogliamo che il destino dell’Italia sia figlio della migliore civiltà europea
e che insieme riscoprissimo la necessità di sentirci vicini a chi nel mondo si
batte per la libertà e l’emancipazione di ogni essere umano.



LA GRANDEZZA E LA TRAGEDIA DEL ‘900 IN EUROPA È
RAPPRESENTABILE CON UNA SOLA PAROLA: PACE.

Pace è la conquista più faticosa di un continente che ha conosciuto due
guerre mondiali e solo nella seconda metà del secolo, con la tragica
eccezione dei Balcani, ha trovato la sua riconciliazione. L’Unione Europea è
il presupposto e il frutto di questa riconciliazione.

In un mondo in subbuglio, pace, cooperazione e accoglienza,
devono ispirare di nuovo il discorso pubblico.
Nella coscienza dei singoli come nella diplomazia degli Stati.


CON QUESTA VISIONE NOI, DEMOCRATICI E PROGRESSISTI,
CI CANDIDIAMO ALLA GUIDA DEL PAESE.
‒
2/10            Dobbiamo sconfiggere l’idea che i nostri
                problemi possano essere risolti da un solo
                uomo al comando.


La crisi della democrazia esige ancor più democrazia, regole condivise,
netta separazione dei poteri e un’applicazione più onesta e corretta della
Carta Costituzionale: lotta all’illegalità, all’evasione fiscale e ai reati contro
l’ambiente sono imprescindibili.

Dobbiamo rafforzare le normative contro          antitrust e libertà d’informazione, falso
la corruzione e dare maggior sostegno            in bilancio, secondo quei principi liberali
agli organi inquirenti così come                 estranei alla destra italiana. Crediamo in
agli amministratori impegnati contro             una democrazia paritaria, nell’idea che
mafie e criminalità. La prossima deve essere     autonomia e responsabilità delle donne
una legislatura costituente, con uno             siano essenziali per la crescita.
strumento parlamentare che sia vincolato         Occorre adeguare gli emolumenti
a risultati certi e che affronti anche il tema   della classe politica italiana alla media
del rapporto tra Stato, Regioni e enti locali.   europea, riformare i partiti, ridurre
Siamo per norme stringenti in materia            il finanziamento pubblico.
di conflitto d’interessi, legislazione


La politica deve recuperare autorevolezza, promuovere il rinnovamento,
ridurre i suoi costi e la sua invadenza in ambiti che non le competono.
SERVE UNA POLITICA PIÙ SOBRIA, DISPOSTA A FARE SACRIFICI
e a riconoscere autonomia e spazio alla società civile.
‒
3/10         Avanti verso gli Stati Uniti d’Europa, solo
             così si superano la crisi e i problemi.


La riscossa dell’Italia passa anche per il rilancio del progetto europeo.
Ma con un’agenda diversa. Austerità ed equilibrio dei conti pubblici sono
concetti privi di significato senza occupazione, investimenti, ricerca
e formazione.



Per salvare l’Europa è necessario      e continentali nell’orizzonte
coordinare le politiche economiche     degli Stati Uniti d’Europa.
e fiscali attraverso istituzioni       Lavoriamo insieme agli altri partiti
comuni direttamente legittimate        democratici e progressisti in Europa
dalla popolazione tramite              per dare vita ad una svolta rispetto
elezioni.                              alle regressioni nazionaliste,
Siamo per un patto costituzionale      antieuropeiste e populiste delle
che intrecci politiche nazionali       destre che hanno governato fin qui.
‒
4/10            Il lavoro è il parametro di tutte le politiche.


Porremo la creazione di nuovi posti di lavoro e la dignità del lavoratore
al centro dell’azione del governo italiano ed europeo.

Ridisegneremo profondamente il sistema           versante della qualità, dell’innovazione,
fiscale. Alleggeriremo il prelievo sul           dell’ammodernamento complessivo
lavoro e sull’impresa, lottando contro           del Paese. Metteremo in campo politiche
l’evasione e spostando il peso del fisco sulla   fiscali a sostegno dell’occupazione
rendita e sui grandi patrimoni finanziari        femminile, sradicando i pregiudizi circa
e immobiliari. Contrasteremo la precarietà,      la presenza delle donne nel mondo
cambiando le norme e rovesciando                 del lavoro. Sosterremo concretamente
le politiche messe in atto dalla destra          i nuclei famigliari e favoriremo una ripresa
nell’ultimo decennio. Combatteremo l’idea        della natalità.
di una competitività giocata solo                Il tasso di occupazione femminile
sull’abbassamento delle condizioni               e giovanile sarà il primo misuratore
e dei diritti dei lavoratori.                    dell’efficacia di tutte le nostre strategie.
La maggiore competitività va ricercata sul

IL LAVORO È LA POSSIBILITÀ OFFERTA A CIASCUNO DI NOI
DI TRASFORMARE LA REALTÀ.
Non rappresenta esclusivamente la produzione, ma è al contempo rete
di relazioni, equilibrio psicologico, progetto e speranza di vita. Fondare
sul lavoro la ricostruzione del Paese non è solo una scelta economica,
ma l’investimento decisivo sulla qualità della nostra democrazia.
‒
5/10          Negli ultimi dieci anni l’Italia è divenuta
              uno dei Paesi più diseguali del mondo
              occidentale.


Lo squilibrio nel rapporto tra rendita e lavoro mina alle fondamenta
la sostenibilità del nostro welfare.



Si esce dalla crisi solo se chi ha         di genere sarà possibile ricostruire
di più è chiamato a dare di più.           il Paese su basi più moderne
E chi ha di meno viene aiutato             e giuste. Per poter parlare
a migliorare le proprie condizioni         di uguaglianza in Italia è necessario
di vita.                                   parlare del Mezzogiorno.
Uguaglianza significa guardare             L’Italia cresce solo quando Sud
la società con gli occhi degli “ultimi”,   e Nord scelgono di avanzare
ma è anche una ricetta economica           assieme.
per uscire dalla recessione.               Giustizia civile e penale devono
Solo superando le disuguaglianze           porsi al servizio del cittadino.


Gli anni della destra hanno sbarrato la strada ad un qualsivoglia intervento
riformatore.
INTENDIAMO PASSARE DALLA GIUSTIZIA NELLE MANI DI POTENTI
IMPUNITI ALLA GIUSTIZIA AL SERVIZIO DI TUTTI.
‒
6/10             L’istruzione e la ricerca sono gli strumenti
                 più importanti per assicurare la dignità
                 del lavoro e combattere le disuguaglianze.


Un paese in cui cala drammaticamente la domanda d’istruzione è
un paese senza futuro.


Dobbiamo arrestare l’abbandono                   che altri ambiti rinuncino a qualcosa,
scolastico, la flessione delle iscrizioni alle   è quello della ricerca e della formazione.
nostre università, la sfiducia dei ricercatori   La scuola e le università italiane hanno
e la demotivazione di un corpo insegnante        vissuto quindici anni di continue
sottopagato e sempre meno riconosciuto           umiliazioni.
nella sua funzione sociale e culturale.          Noi invertiremo la rotta.
Se c’è un settore per il quale è giusto


È necessario un piano straordinario contro la dispersione scolastica,
misure per il diritto allo studio e investimenti sulla ricerca avanzata
nei settori trainanti e a più alto contenuto d’innovazione.
CREDIAMO NEL VALORE UNIVERSALISTICO DELLA FORMAZIONE,
DELLA PROMOZIONE DELLA RICERCA SCIENTIFICA E DELLA RICERCA
DI BASE IN AMBITO UMANISTICO.
‒
7/10            Realizzare uno sviluppo sostenibile
                significa valorizzare il saper fare italiano.


L’unica possibilità che ha il nostro Paese di vincere la sfida
della globalizzazione è tornare a puntare sull’eccellenza del Made in Italy.



Siamo per una politica industriale         la mobilità sostenibile, il risparmio
che preveda e imponga il rispetto          e l’efficienza energetica, le scienze
dell’ambiente. Immaginiamo                 della vita, le tecnologie legate
un progetto ‒ Paese che individui          all’arte, alla cultura e ai beni
grandi aree d’investimento,                di valore storico, l’agenda digitale,
di ricerca e di innovazione                le alte tecnologie della nostra
nell’industria, nell’agricoltura           tradizione.
e nei servizi: la qualità e le tipicità,



LE NOSTRE PICCOLE E MEDIE IMPRESE HANNO BISOGNO DI PIÙ FORZA
E MAGGIORI PROSPETTIVE.
IL PRIMO GRANDE TEMA POLITICO E CULTURALE SARÀ L’ECONOMIA
REALE E LE FORZE CHE LA PROMUOVONO.
‒
8/10            Sanità, formazione e sicurezza
                devono essere accessibili a tutti.


 Di fronte all’assistenza sanitaria, alla scuola, alla possibilità di vivere
 protetti dalla legge e dallo Stato non ci sono poveri o ricchi, sono servizi
 per tutti. L’energia, l’acqua, il nostro patrimonio culturale e paesaggistico,
il welfare come la formazione, sono beni che vanno tutelati.


Bisogna introdurre normative                    dovuta ai nuovi bisogni della comunità,
che definiscano i parametri della gestione      riguarda il futuro dei nostri figli e merita
pubblica o, in alternativa, i compiti delle     una presa in carico da parte di tutti.
autorità di controllo a tutela delle finalità   Sono essenziali maggior razionalità
pubbliche dei servizi.                          e valorizzazione del tessuto degli enti locali.
È fondamentale una responsabilità pubblica      La funzione regolativa, il presidio
dei cicli e dei processi, che garantisca        di democrazia, partecipazione e servizi
l’universalità di accesso e la sostenibilità    che assicurano gli enti locali sono beni assai
nel lungo periodo.                              preziosi per i cittadini italiani.
La difesa dei beni comuni è la risposta


GLI ENTI LOCALI POSSONO RIVELARSI LA MEDICINA CONTRO LA CRISI
PIUTTOSTO CHE LA MALATTIA DA DEBELLARE.
L’autogoverno locale deve offrire spazi e occasioni alla sussidiarietà,
alle forme di partecipazione civica, ai protagonisti del privato sociale
e del volontariato.
‒
9/10             Per i democratici e i progressisti la dignità
                 della persona umana e il rispetto dei diritti
                 individuali rappresentano una priorità
                 assoluta.


Siamo convinti che su argomenti come la vita e la morte la politica debba
conoscere il proprio limite.
Anche su questo terreno l’Europa è un riferimento essenziale per la politica
dei singoli Stati.

Ci impegneremo per contrastare la violenza        Una coppia omosessuale ha diritto
sulle donne e promuovere con urgenza              a vivere la propria unione ottenendone
una legge contro l’omofobia.                      il riconoscimento giuridico.
Un bambino, figlio d’immigrati, nato              Il legislatore deve sempre tener presente
e cresciuto in Italia, è un cittadino italiano.   il principio di laicità del diritto.


RIPAREREMO I GUASTI CAUSATI DAL PERICOLOSO “BIPOLARISMO
ETICO” PERSEGUITO IN QUESTI ANNI DALLA DESTRA, ASSUMENDO
COME RIFERIMENTO I PRINCIPI SCOLPITI NELLA PRIMA PARTE
DELLA NOSTRA COSTITUZIONE.
10/10


L’Italia ha bisogno di un governo e di una maggioranza stabili e coesi.
Di conseguenza l’imperativo che democratici e progressisti hanno di fronte
è quello dell’affidabilità e della responsabilità. Per questa ragione,
dovranno assumere impegni vincolanti davanti al Paese:


→ sostenere in modo leale                  → assicurare il pieno sostegno, fino
e per l’intero arco della legislatura      alla loro eventuale rinegoziazione,
l’azione del premier scelto con            degli impegni internazionali già
le primarie;                               assunti dal nostro Paese o che
                                           dovranno esserlo in un prossimo
→ affidare a chi avrà l’onere              futuro;
e l’onore di guidare la maggioranza,
la responsabilità di una                   → appoggiare l’esecutivo in tutte
composizione del governo snella,           le misure di ordine economico
sottratta a logiche di spartizione         e istituzionale che nei prossimi anni
e ispirata a criteri di competenza,        si renderanno necessarie
rinnovamento e credibilità interna         per difendere la moneta unica
e internazionale;                          e procedere verso un governo
                                           politico‒ economico federale
→ vincolare la risoluzione                 dell’eurozona.
di controversie relative a singoli atti
o provvedimenti rilevanti
a una votazione a maggioranza
qualificata dei gruppi parlamentari
convocati in seduta congiunta;
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Il Coraggio dell'Italia: Bersani

  • 1. Il coraggio dell’Italia. – 1� idee per cambiare. PRIMA�IE 25 novembre 2012 bersani2013.it / tuttixbersani.it
  • 2.
  • 3. “L’Italia ce la farà se ce la faranno gli italiani. Se il paese che lavora, o che un lavoro lo cerca, che studia, che misura le spese, che dedica del tempo al bene comune, che osserva le regole e ha rispetto di sé, troverà un motivo di fiducia e di speranza. Davanti a noi ora c’è una scelta di questo tipo: se batterci tutti assieme o rinunciare a battersi. Se credere nelle risorse e nel coraggio del Paese o affidarsi alle risorse di uno solo. È tempo di ripartire. Perchè il peggio può essere alle nostre spalle. Se lo vogliamo.” – Bersani
  • 4. ‒ 1/10 Crediamo negli italiani e nel risveglio della fiducia collettiva, nel futuro dei più giovani e delle donne. Non crediamo all’ottimismo delle favole, all’ottimismo vuoto che ha avuto esiti disastrosi nel decennio della destra. I problemi sono seri, il tempo per aggredirli sempre meno. Le scelte da compiere non sono né semplici né scontate. Ma l’Italia ha risorse, capacità, cuore. La speranza che ci muove vive tutta Monti ha avuto l’autorevolezza nella convinzione che si possano di riportarci dopo una decadenza che l’Italia combinare rigore e cambiamento, non meritava. risanamento e crescita, ma con più equità, Noi collocheremo il nostro Paese nel cuore con più lavoro, con più uguaglianza. di un Continente da ripensare e, in qualche Il nostro posto è in Europa, lì dove Mario misura, da rifondare, ma che è ancora
  • 5. la principale piattaforma economica Servono comportamenti, azioni, coerenza. mondiale e la culla della civiltà del welfare. Cercheremo la direzione più giusta: fare Lo faremo assieme a quelle forze in modo che la buona politica e la riscossa progressiste che cercano, in tempi così civica procedano affiancate. difficili, di non tradire il sogno di un’Europa Ricostruiremo quel patrimonio collettivo unita sotto il segno della sua straordinaria che la destra e i populismi stanno cultura. Le parole non bastano più, disgregando: la qualità della democrazia, va colmata la faglia che si è aperta tra la dignità di ciascuno, la legalità, cittadini e politica. la cittadinanza, la partecipazione. Nessuno si salva da solo, nessuno può stare bene davvero, se gli altri continuano a stare male: è questo il principio base del nostro progetto, sia dal punto di vista morale e civile che da quello economico e sociale. Vogliamo che il destino dell’Italia sia figlio della migliore civiltà europea e che insieme riscoprissimo la necessità di sentirci vicini a chi nel mondo si batte per la libertà e l’emancipazione di ogni essere umano. LA GRANDEZZA E LA TRAGEDIA DEL ‘900 IN EUROPA È RAPPRESENTABILE CON UNA SOLA PAROLA: PACE. Pace è la conquista più faticosa di un continente che ha conosciuto due guerre mondiali e solo nella seconda metà del secolo, con la tragica eccezione dei Balcani, ha trovato la sua riconciliazione. L’Unione Europea è il presupposto e il frutto di questa riconciliazione. In un mondo in subbuglio, pace, cooperazione e accoglienza, devono ispirare di nuovo il discorso pubblico. Nella coscienza dei singoli come nella diplomazia degli Stati. CON QUESTA VISIONE NOI, DEMOCRATICI E PROGRESSISTI, CI CANDIDIAMO ALLA GUIDA DEL PAESE.
  • 6. ‒ 2/10 Dobbiamo sconfiggere l’idea che i nostri problemi possano essere risolti da un solo uomo al comando. La crisi della democrazia esige ancor più democrazia, regole condivise, netta separazione dei poteri e un’applicazione più onesta e corretta della Carta Costituzionale: lotta all’illegalità, all’evasione fiscale e ai reati contro l’ambiente sono imprescindibili. Dobbiamo rafforzare le normative contro antitrust e libertà d’informazione, falso la corruzione e dare maggior sostegno in bilancio, secondo quei principi liberali agli organi inquirenti così come estranei alla destra italiana. Crediamo in agli amministratori impegnati contro una democrazia paritaria, nell’idea che mafie e criminalità. La prossima deve essere autonomia e responsabilità delle donne una legislatura costituente, con uno siano essenziali per la crescita. strumento parlamentare che sia vincolato Occorre adeguare gli emolumenti a risultati certi e che affronti anche il tema della classe politica italiana alla media del rapporto tra Stato, Regioni e enti locali. europea, riformare i partiti, ridurre Siamo per norme stringenti in materia il finanziamento pubblico. di conflitto d’interessi, legislazione La politica deve recuperare autorevolezza, promuovere il rinnovamento, ridurre i suoi costi e la sua invadenza in ambiti che non le competono. SERVE UNA POLITICA PIÙ SOBRIA, DISPOSTA A FARE SACRIFICI e a riconoscere autonomia e spazio alla società civile.
  • 7. ‒ 3/10 Avanti verso gli Stati Uniti d’Europa, solo così si superano la crisi e i problemi. La riscossa dell’Italia passa anche per il rilancio del progetto europeo. Ma con un’agenda diversa. Austerità ed equilibrio dei conti pubblici sono concetti privi di significato senza occupazione, investimenti, ricerca e formazione. Per salvare l’Europa è necessario e continentali nell’orizzonte coordinare le politiche economiche degli Stati Uniti d’Europa. e fiscali attraverso istituzioni Lavoriamo insieme agli altri partiti comuni direttamente legittimate democratici e progressisti in Europa dalla popolazione tramite per dare vita ad una svolta rispetto elezioni. alle regressioni nazionaliste, Siamo per un patto costituzionale antieuropeiste e populiste delle che intrecci politiche nazionali destre che hanno governato fin qui.
  • 8. ‒ 4/10 Il lavoro è il parametro di tutte le politiche. Porremo la creazione di nuovi posti di lavoro e la dignità del lavoratore al centro dell’azione del governo italiano ed europeo. Ridisegneremo profondamente il sistema versante della qualità, dell’innovazione, fiscale. Alleggeriremo il prelievo sul dell’ammodernamento complessivo lavoro e sull’impresa, lottando contro del Paese. Metteremo in campo politiche l’evasione e spostando il peso del fisco sulla fiscali a sostegno dell’occupazione rendita e sui grandi patrimoni finanziari femminile, sradicando i pregiudizi circa e immobiliari. Contrasteremo la precarietà, la presenza delle donne nel mondo cambiando le norme e rovesciando del lavoro. Sosterremo concretamente le politiche messe in atto dalla destra i nuclei famigliari e favoriremo una ripresa nell’ultimo decennio. Combatteremo l’idea della natalità. di una competitività giocata solo Il tasso di occupazione femminile sull’abbassamento delle condizioni e giovanile sarà il primo misuratore e dei diritti dei lavoratori. dell’efficacia di tutte le nostre strategie. La maggiore competitività va ricercata sul IL LAVORO È LA POSSIBILITÀ OFFERTA A CIASCUNO DI NOI DI TRASFORMARE LA REALTÀ. Non rappresenta esclusivamente la produzione, ma è al contempo rete di relazioni, equilibrio psicologico, progetto e speranza di vita. Fondare sul lavoro la ricostruzione del Paese non è solo una scelta economica, ma l’investimento decisivo sulla qualità della nostra democrazia.
  • 9. ‒ 5/10 Negli ultimi dieci anni l’Italia è divenuta uno dei Paesi più diseguali del mondo occidentale. Lo squilibrio nel rapporto tra rendita e lavoro mina alle fondamenta la sostenibilità del nostro welfare. Si esce dalla crisi solo se chi ha di genere sarà possibile ricostruire di più è chiamato a dare di più. il Paese su basi più moderne E chi ha di meno viene aiutato e giuste. Per poter parlare a migliorare le proprie condizioni di uguaglianza in Italia è necessario di vita. parlare del Mezzogiorno. Uguaglianza significa guardare L’Italia cresce solo quando Sud la società con gli occhi degli “ultimi”, e Nord scelgono di avanzare ma è anche una ricetta economica assieme. per uscire dalla recessione. Giustizia civile e penale devono Solo superando le disuguaglianze porsi al servizio del cittadino. Gli anni della destra hanno sbarrato la strada ad un qualsivoglia intervento riformatore. INTENDIAMO PASSARE DALLA GIUSTIZIA NELLE MANI DI POTENTI IMPUNITI ALLA GIUSTIZIA AL SERVIZIO DI TUTTI.
  • 10. ‒ 6/10 L’istruzione e la ricerca sono gli strumenti più importanti per assicurare la dignità del lavoro e combattere le disuguaglianze. Un paese in cui cala drammaticamente la domanda d’istruzione è un paese senza futuro. Dobbiamo arrestare l’abbandono che altri ambiti rinuncino a qualcosa, scolastico, la flessione delle iscrizioni alle è quello della ricerca e della formazione. nostre università, la sfiducia dei ricercatori La scuola e le università italiane hanno e la demotivazione di un corpo insegnante vissuto quindici anni di continue sottopagato e sempre meno riconosciuto umiliazioni. nella sua funzione sociale e culturale. Noi invertiremo la rotta. Se c’è un settore per il quale è giusto È necessario un piano straordinario contro la dispersione scolastica, misure per il diritto allo studio e investimenti sulla ricerca avanzata nei settori trainanti e a più alto contenuto d’innovazione. CREDIAMO NEL VALORE UNIVERSALISTICO DELLA FORMAZIONE, DELLA PROMOZIONE DELLA RICERCA SCIENTIFICA E DELLA RICERCA DI BASE IN AMBITO UMANISTICO.
  • 11. ‒ 7/10 Realizzare uno sviluppo sostenibile significa valorizzare il saper fare italiano. L’unica possibilità che ha il nostro Paese di vincere la sfida della globalizzazione è tornare a puntare sull’eccellenza del Made in Italy. Siamo per una politica industriale la mobilità sostenibile, il risparmio che preveda e imponga il rispetto e l’efficienza energetica, le scienze dell’ambiente. Immaginiamo della vita, le tecnologie legate un progetto ‒ Paese che individui all’arte, alla cultura e ai beni grandi aree d’investimento, di valore storico, l’agenda digitale, di ricerca e di innovazione le alte tecnologie della nostra nell’industria, nell’agricoltura tradizione. e nei servizi: la qualità e le tipicità, LE NOSTRE PICCOLE E MEDIE IMPRESE HANNO BISOGNO DI PIÙ FORZA E MAGGIORI PROSPETTIVE. IL PRIMO GRANDE TEMA POLITICO E CULTURALE SARÀ L’ECONOMIA REALE E LE FORZE CHE LA PROMUOVONO.
  • 12. ‒ 8/10 Sanità, formazione e sicurezza devono essere accessibili a tutti. Di fronte all’assistenza sanitaria, alla scuola, alla possibilità di vivere protetti dalla legge e dallo Stato non ci sono poveri o ricchi, sono servizi per tutti. L’energia, l’acqua, il nostro patrimonio culturale e paesaggistico, il welfare come la formazione, sono beni che vanno tutelati. Bisogna introdurre normative dovuta ai nuovi bisogni della comunità, che definiscano i parametri della gestione riguarda il futuro dei nostri figli e merita pubblica o, in alternativa, i compiti delle una presa in carico da parte di tutti. autorità di controllo a tutela delle finalità Sono essenziali maggior razionalità pubbliche dei servizi. e valorizzazione del tessuto degli enti locali. È fondamentale una responsabilità pubblica La funzione regolativa, il presidio dei cicli e dei processi, che garantisca di democrazia, partecipazione e servizi l’universalità di accesso e la sostenibilità che assicurano gli enti locali sono beni assai nel lungo periodo. preziosi per i cittadini italiani. La difesa dei beni comuni è la risposta GLI ENTI LOCALI POSSONO RIVELARSI LA MEDICINA CONTRO LA CRISI PIUTTOSTO CHE LA MALATTIA DA DEBELLARE. L’autogoverno locale deve offrire spazi e occasioni alla sussidiarietà, alle forme di partecipazione civica, ai protagonisti del privato sociale e del volontariato.
  • 13. ‒ 9/10 Per i democratici e i progressisti la dignità della persona umana e il rispetto dei diritti individuali rappresentano una priorità assoluta. Siamo convinti che su argomenti come la vita e la morte la politica debba conoscere il proprio limite. Anche su questo terreno l’Europa è un riferimento essenziale per la politica dei singoli Stati. Ci impegneremo per contrastare la violenza Una coppia omosessuale ha diritto sulle donne e promuovere con urgenza a vivere la propria unione ottenendone una legge contro l’omofobia. il riconoscimento giuridico. Un bambino, figlio d’immigrati, nato Il legislatore deve sempre tener presente e cresciuto in Italia, è un cittadino italiano. il principio di laicità del diritto. RIPAREREMO I GUASTI CAUSATI DAL PERICOLOSO “BIPOLARISMO ETICO” PERSEGUITO IN QUESTI ANNI DALLA DESTRA, ASSUMENDO COME RIFERIMENTO I PRINCIPI SCOLPITI NELLA PRIMA PARTE DELLA NOSTRA COSTITUZIONE.
  • 14. 10/10 L’Italia ha bisogno di un governo e di una maggioranza stabili e coesi. Di conseguenza l’imperativo che democratici e progressisti hanno di fronte è quello dell’affidabilità e della responsabilità. Per questa ragione, dovranno assumere impegni vincolanti davanti al Paese: → sostenere in modo leale → assicurare il pieno sostegno, fino e per l’intero arco della legislatura alla loro eventuale rinegoziazione, l’azione del premier scelto con degli impegni internazionali già le primarie; assunti dal nostro Paese o che dovranno esserlo in un prossimo → affidare a chi avrà l’onere futuro; e l’onore di guidare la maggioranza, la responsabilità di una → appoggiare l’esecutivo in tutte composizione del governo snella, le misure di ordine economico sottratta a logiche di spartizione e istituzionale che nei prossimi anni e ispirata a criteri di competenza, si renderanno necessarie rinnovamento e credibilità interna per difendere la moneta unica e internazionale; e procedere verso un governo politico‒ economico federale → vincolare la risoluzione dell’eurozona. di controversie relative a singoli atti o provvedimenti rilevanti a una votazione a maggioranza qualificata dei gruppi parlamentari convocati in seduta congiunta;
  • 15. SEGUICI SU: www.facebook.com/PierLuigiBersani.PaginaUfficiale twitter.com/pbersani www.flickr.com/photos/pierluigibersani statigr.am/pbersani SOSTIENI LA CAMPAGNA DI BERSANI: Conto Corrente ordinario: 100/ 00014065 IBAN: IT31 X010 1003 2011 0000 0014 065 intestato a Comitato Bersani 2013 Per contributi online e info: www.tuttixbersani.it sostieni@bersani2013.it Grazie!
  • 16. 10/10