SlideShare a Scribd company logo
1 of 16
Download to read offline
1
CONOSCERE IL BALDO – GARDA
I° CORSO DI FORMAZIONE PER ANIMATORI TURISTICI AMBIENTALI
USCITA: SABATO 7 FEBBRAIO 2015
LE CHIESETTE DI BRENZONE
RELATORE/ACCOMPAGNATORE: PROF. GIULIANO SALA
Trascrizione dell’uscita per la visita a 3 Chiese Medioevali di Brenzone
CHIESA DI SAN NICOLA DI ASSENZA
Dall’esterno si può vedere come dalla Chiesa originale sia stata allungata e la
facciata sia stata rifatta con l’apertura di una finestra in stile Gotico, guardando a
destra dobbiamo immaginare che la Chiesa era in linea con il muro che vediamo
dopi il campanile ed era più corta quindi una Chiesa ad un’unica navata con
un’abside grossomodo come quella di Sant’Antonio a Biaza. Quindi il primo
intervento fu un allungamento della Chiesa con quel muro che vediamo andare
verso Est, poi c’è stata la costruzione del campanile e nello stesso tempo la chiesa fu
anche allungata, poi, in un ultimo intervento, intorno alla fine del 1400, fu attaccata
alla navata esistente una seconda navata laterale che si attacca alla torre del
campanile e prosegue in linea con la facciata e quindi la facciata venne
completamente rifatta, venne centrata la porta e fatta la finestra. Quindi ci sono tre
fasi costruttive: la prima fase Romanica, un allungamento della Chiesa intorno al
2
1300, più o meno quando vengono eseguiti gli affreschi che sono datati 1322 e poi
l’ultima fase che è un allargamento in linea col campanile e con quella che era
l’unica navata interna. In genere poi i campanili erano soggetti a vari interventi nel
tempo in quanto erano più soggetti a deterioramento, soprattutto a causa dei
fattori atmosferici.
Entrando si possono vedere quali erano le parti dell’edificio: la prima è la Chiesa
Romanica, senza abside in
quanto questa è stata
demolita, poi si ha
l’allungamento della Chiesa
in direzione Ovest e poi un
nuovo allungamento con
anche il corpo laterale, la
prima Chiesa doveva arrivate
in linea con l’arcata, la
seconda con l’altra, le arcate
sono tutte state costruite
con l’ultimo ampliamento
quando è stata allungata ed
allargata
3
Siamo intorno alla fine del Quattrocento e sono arcate in stile Gotico.
Perché come abbiamo visto c’è molto ritardo dalla città alla provincia, infatti quando
in città si comincia ad arrivare al Rinascimento, nelle zone periferiche si costruisce
ancora in stile Gotico, Questo però è un fatto abbastanza raro perché non abbiamo
testimonianze di architettura Gotica nel nostro territorio, l’unica che mi viene in
mente è l’Abbazia di Maguzzano, dalla parte Bresciana del Lago con questi arconi e
questa volta a crociera e l’ampliamento fatto nella Chiesa di San Michele a Gaium
che ha il Presbiterio rifatto con queste vele a crociera in stile Gotico e una finestra
trilobata a fianco.
Queste comunque sono le tre fasi della Chiesa, il momento più importante
evidentemente risale a quello del XIV Secolo con tutta la decorazione. Partendo
dalla parete Nord, possiamo vedere che abbiamo in alto un’iscrizione che ci
permette di datare gli affreschi e si vede Millesimo Trecentesimo, Vigesimo
Secondo, quindi 1322
4
e possiamo vedere comunque che l’ultima cena è sottoposta, gli affreschi del 1322 si
sovrappongono a un affresco che è stato conservato dell’ultima cena,
quindi questo affresco è antecedente, probabilmente è databile tra la fine del 1200
e i primi anni del 1300. Quindi questo è l’affresco più antico presente nella Chiesa. E’
abbastanza evidente l’influsso dell’arte Bizantina, è stato chiarito anche il mistero
dei vari Santi, per l’ultimo a destra si legge S. Be … ma è sempre Bartolomeo scritto
Bertolomeo, come è capitato in altri casi.
Il secondo intervento ha riguardato tutta la parete, sia quella a Nord che quella a
Sud e da quello che si vede, l’elemento affresco doveva essere molto più importante
di quello che è rimasto adesso e in parte è andato rovinato dall’ultimo ampliamento
della Chiesa quando hanno costruito le volte a crociera e gli arconi che sono stati
inseriti negli affreschi rovinandoli.
Nella prima raffigurazione che abbiamo in alto, sotto alla data, si vede a sinistra un
angelo che tiene un lembo di un mantello e sulla sinistra si vede il volto aureolato di
una donna che è la Madonna della Misericordia, questo, come abbiamo visto a
5
Campo, è un culto che nel Trecento si diffonde notevolmente e la Madonna viene
invocata a protezione da quelli che erano i mali del tempo, cioè “a peste fame et
bello” dalla peste, dalla fame, dalla carestia e dalla guerra e a fianco dla Madonna
abbiamo l’apostolo Giovanni, San Giovanni Evangelista, con sopra il titolo e il libro,
che è un attributo dei dottori della Chiesa, degli Evangelisti in primis.
Sotto abbiamo un Santo a cavallo
E davanti al cavallo c’è una figura, si intravede una testa, questo ci permette di
ricostruire la scena nella donazione del mantello di San Martino al mendicante,
sotto abbiamo delle iscrizioni che ricordano i committenti cioè le persone che hanno
pagato per gli affreschi
6
Si legge Dominicus, il nome appunto del committente. Vicino ci sono le raffigurazioni
di Santo Stefano e poi un Santo monaco, probabilmente San Nicola, ma non ci sono
elementi per riconoscerlo con precisione. Poi si vede l’immagine di un altro Santo.
Procedendo abbiamo dei riquadri meglio leggibili
Dove a sinistra vediamo Santo Stefano, in mezzo San Zeno e San Bartolomeo con il
solito motivo dell’abito a fiori, poi l’altro riquadro
7
dove abbiamo ancora San Zeno Vescovo quindi un riquadro più complesso in cui si
vede la figura della madre della Vergine, quindi della Madonna e quindi del
Bambino, è come se fosse una Trinità composta da Sant’Anna, La Madonna e il
Bambino come scritto sopra. Quello di Sant’Anna era un culto abbastanza diffuso,
per esempio nella zona di Bardolino è la patrona di Calmasino come a Malcesine, era
evocata soprattutto dalle partorienti, dalle donne in età di marito.
L’altro riquadro, purtroppo rovinato dal basamento dell’arcata, è una Crocifissione
con gli elementi simbolici
canonici, vediamo il –cristo con
il capo già reclinato, gli occhi
chiusi che ha già ceduto alla
morte, in alto San Michele che
viene ad accoglierlo, poi
abbiamo la figura del sole e
della luna ai lati che stanno a
rimarcare la nobiltà del
personaggio. A lato di Gesù c’è
san Giovanni Apostolo, vicino a
8
sinistra si vede probabilmente la Vergine o la Maddalena ma non abbiamo più alcun
riferimento leggibile, simbolicamente il monte del Calvario e questo oggetto strano
Cristo sarebbe stato sacrificato. Ai lati sono raffigurati i committenti. In questo caso
un tal Johannes Focola fecit … fece dipingere questa immagine, un’immagine molto
bella.
L’altra immagine raffigura San Nicola fra i Santi Benigno e Caro i due Santi Monaci
e infatti c’è il famoso affresco, all’interno della Basilica di San Zeno, entrando più o
meno a metà sulla destra, dove si vede una bara col corpo del Santo Vescovo e i due
Santi Eremiti uno da una parte e uno dall’altra che la stanno sollevando.
che dovrebbe alludere al
cranio di Adamo perché
secondo la tradizione
nella Leggenda Aurea si
dice che dove fosse stato
sepolto Adamo, si fosse
messo un piccolo
ramoscello nella sua
bocca e da lì sarebbe nato
l’albero da cui avrebbero
fatto la Croce sulla quale
che, secondo la tradizione,
nell’anno 807, quando venne
costruita la nuova Basilica di
San Zeno e in questa Basilica
vennero trasportate le
reliquie del Santo, vennero
chiamati questi Santi Eremiti
che vivevano sul Baldo sopra
Cassone perché nessuno si
azzardava a toccare le reliquie
9
I Santi Benigno e Caro trasportano il corpo di San Zeno - Artista veronese (Basilica di San Zeno)
San Nicola è un culto diffusissimo sul Lago perché è invocato contro i pericoli del
Lago appunto, c’è un famoso dipinto che si trova nei Musei Vaticani del Beato
Angelico che raffigura una nave in mezzo alla tempesta e San Nicola che salva
l’equipaggio
Beato Angelico, Storie di S. Nicola: Incontro di San Nicola con il messo imperiale, Miracolo del grano, Miracoloso
salvataggio di una nave (predella Guidalotti), Città del Vaticano, Musei Vaticani
e quindi su tutti i paesi del Lago c’è questo culto, a Bardolino c’è una Chiesa di San
Nicola, come a Lazise sul porto, qui ad Assenza sul porto, e il Santo è raffigurato un
10
po’ dappertutto come il protettore dei pescatori, della gente che si affida all’acqua
per la sua vita ordinaria.
Alla sinistra di San Nicola abbiamo quindi San Caro, leggiamo la C la H e la R e
completiamo chiaramente con Carus e poi abbiamo l’immagine di Sant’Antonio
Abate dove al di là dell’abito eremitico si vede un po’ il campanaccio, che, secondo
la tradizione, quando era nel deserto, il suono della campana allontanava il
demonio, si dice anche che in Francia, a Parigi, nel Trecento, ci fosse un ordine di
monaci Antoniniani i quali avevano ottenuto come privilegio dal re di poter
pascolare i loro maiali su suolo pubblico e per essere contraddistinti dagli altri
portavano il campanaccio al collo, questi maiali poi venivano macellati e distribuiti ai
poveri nella festa di Sant’Antonio il 17 gennaio. Una curiosità; il Fuoco di
Sant’Antonio è un tipo di malattia che era molto diffuso nel Medioevo, contro la
quale veniva evocato anche Sant’Antonio e richiama un’altra leggenda che nasce
soprattutto dalla Sardegna dove si dice che il Santo si fosse recato all’Inferno per
prendere il fuoco e portarlo agli uomini, quindi per questa malattia ci sono tanti
riferimenti tutti leggendari perché comunque il culto di Sant’Antonio è uno di quelli
11
più diffusi, a Costermano per esempio c’è la Parrocchiale di Sant’Antonio, un tempo
si faceva la benedizione degli animali, si portavano gli animali domestici. Ecco quindi
il valore apotropaico ** del suono della campana, anche la campana della chiesa
per esempio, io ho sempre citato come riferimento quel bellissimo film di Walt
Disney che era “Fantasia” dove c’erano i vari brani musicali, a un certo punto c’è il
brano di Mussorgsky, “Una notte sul Monte Calvo” dove si vede questo paesaggio
notturno, funesto, pieno della presenza di demoni e a un certo punto questi demoni
che scorrazzano in giro, a un certo punto il cielo comincia a tingersi di rosa e si
sentono i rintocchi di una campana che preannunciano l’altro brano musicale che
segue “L’Ave Maria” di Schubert, a questo suono i diavoli prima si fermano, si
guardano intorno e poi fuggono impauriti. Quindi c’è questo discorso del suono
della campana che ha valore apotropaico, poi la campana viene inserita nelle nostre
Chiese anche per quello, oltre che per altri motivi, per esempio a San Nicola di
Lazise, che era sul porto, quando c’era la nebbia il suono della campana guidava le
barche all’entrata in porto, quando da piccolo andavo in campagna con mio nonno si
sentivano i rintocchi della campana di San Severo, si segnava il tempo, suonavano “a
martello” in caso di pericolo. La campana era situata sul campanile, e la torre
campanaria era uno degli edifici più robusti del luogo, tanto che, almeno a Lazise,
c’è un documento che dice che nella parte inferiore del campanile venivano rinchiusi
i criminali, era adibita a prigione perché era una zona chiusa da mura.
L’altro poi è San Giacomo (Jacobus) che abbiamo visto raffigurato a Biaza che è il
protettore dei viandanti o meglio dei pellegrini, coloro che si muovono per
pellegrinaggio. Poi nella parete a Est, che chiaramente è stata rifatta, non si vede più
niente se non qualche frammento, la Chiesa originaria proseguiva con l’abside
circolare che è stata chiusa.
Prima di vedere la Pala dell’altare guardiamo gli altri affreschi che sono sopravvissuti
che sono coevi con quelli appena visti.
In riferimento poi al San Cristoforo della Chiesa di San Zeno a Castelletto, che per
me è del 1300, trovo abbastanza somiglianze con questo pittore, nella frontalità di
certi Santi con l’aureola a raggera, graffita, quindi credo siano contemporanei.
**L'aggettivo apotropaico (dal greco αποτρέπειν, apotrépein = "allontanare") viene solitamente
attribuito ad un oggetto o persona atti a scongiurare, allontanare o annullare influssi maligni. Si parla ad
esempio di monile apotropaico, rito o gesto apotropaico.
12
Ritornando agli affreschi vediamo un San Michele a sinistra e San Gabriele infatti
si può notare a sinistra il braccio della bilancia che è quello alla sinistra del Santo
quindi quello dei dannati, quindi l’Arcangelo Gabriele che è sempre raffigurato con
una sorta di bastone araldico che a volte termina con un giglio perché Gabriele è
quello che annuncia la nascita di Gesù alla Vergine e è l’Araldo di Dio per eccellenza.
Poi abbiamo San Bartolomeo, sempre con un mantello con motivo floreale, quindi
un’altra scrostatura e infine la figura di Santa Lucia Vergine, vedete che gli occhi
Sono belli, in evidenza, non
li ha chiusi, non si vede che
siano stati strappati, non li
porta come attributo, ha
solo un ramo di palma che
allude al suo martirio e
quindi siamo in una fase in
cui non è stato ancora
associato il concetto di
protezione dalle malattie
degli occhi da parte della
Santa.
13
Sotto la scritta “fecit fieri” e viene ancora ribadita la data MCCCXX che si legge e poi
Probabilmente c’è spazio ancora per II quindi 1322.
Con l’ampliamento della Chiesa poi, avvenuto verso la fine del Quattrocento,
massimo primi anni del Cinquecento, si crea la parte adiacente al campanile e la
parete è affrescata, si nota la decorazione floreale e le figure come anche il trono
della Vergine molto stilizzate.
In mezzo c’è la Madonna col Bambino, e ai lati Santa Caterina d’Alessandria, sempre
con la palma del martirio, la corona, altro attributo del martirio e la ruota dentata
che è lo strumento. La palma perché è simbolo di vittoria, la corona perché è stata
incoronata da Dio nel momento in cui subisce il martirio e col suo martirio vince
sulla morte eterna e poi San Lorenzo la cui rappresentazione non è molto diffusa,
non lo ricordo nel nostro territorio in altri affreschi Medioevali, anche lui raffigurato
con la palma e la graticola.
14
La pala d’altare è una pala molto bella, a differenza di quella di Biaza che non
Abbiamo neanche preso in considerazione, perché è molto semplice e molto rozza,
qua abbiamo la Vergine in Gloria fra gli Angeli e con il Bambino in braccio, ai suoi
lati abbiamo San Nicola, vestito in abito vescovile e alla destra Sant’Antonio Abate
con il campanaccio, in particolare San Nicola è ritratto con i 3 pomi, questo allude,
secondo la tradizione, alla donazione di 3 sacchi di monete, 3 palle d’oro, che
avrebbe fatto il Santo a un vicino che aveva delle figlie ma non aveva la dote per
maritarle e quindi il Santo sarebbe intervenuto, ecco anche perché San Nicola è
collegato con i doni, San Niccolò, per esempio una volta a Bardolino c’era San
Niccolò che portava i doni il 6 dicembre che poi è diventato Santa Klaus, Babbo
Natale, c’è tutta una tradizione che comunque richiama l’abitudine di portare i doni
in quel periodo dell’anno, perché si parla comunque di un Santo a cui sembra si
15
siano abbinate la tradizioni pre cristiane, soprattutto del mondo Celtico e
Germanico.
Ecco poi il nostro Sant’Antonio sempre con il campanaccio e il maiale che appunto lo
accompagna sempre, e il committente che è raffigurato con un bellissimo ritratto e
poi si intravede ilmotivo araldico,
E’ una pala molto bella, guardate per esempio il ritratto del committente, i volti dei
due Santi, come sia originale la figura di Sant’Antonio Abate rispetto ad altre
raffigurazioni.
un grifone con corona a 5 punte.
Questo riporterebbe in effetti alla famiglia
Ivani, bandita da Sarzana e stabilitasi a
Brenzone nel primo '500 dove esercitò il
notariato per poi inurbarsi.
Qui siamo nei primi decenni del
Cinquecento e il riferimento è a Ermanno
Rigozzi che è il precursore di Paolo Jacopo
Rigozzi che andò a Firenze alla corte dei
Medici e Paolo dipinge in tantissime
Chiese agli inizi del Seicento.
16
Richiama un po’ la pittura Fiamminga. Abbiamo una pala simile anche se di minor
qualità, alla Madonna del Soccorso a Marciaga e anche in quella c’è una veduta di un
paesaggio lacustre immaginario, come anche a San Michele a Gaium c’è un affresco
con lo sfondo fra l’Adige e il Garda, probabilmente andavano di moda questi
paesaggi di fantasia che ovviamente qui vanno a riferirsi al lago e alle montagne del
Baldo.
Il committente doveva essere un personaggio importante, si vede dal vestito,
dall’anello che porta al dito, probabilmente era inurbato, viveva qui. Anche la
cornice è molto bella, all’apice, nel triangolo, è raffigurato il volto di Gesù.
L’altra pala d’altare, nel secondo altare laterale di stile Tardo Barocco,
probabilmente siamo intorno ai primi del Settecento, raffigurante San Francesco
che riceve le stimmate, e anche qui siamo di fronte a una pala di una certa qualità, il
periodo può essere fra il fine Seicento e i primo del Settecento.

More Related Content

What's hot

Lettera e articolo Papa Benedetto XVI
Lettera e articolo Papa Benedetto XVILettera e articolo Papa Benedetto XVI
Lettera e articolo Papa Benedetto XVIcorneliopelusio
 
S.maria del purgatorio ad arco
S.maria  del purgatorio ad arcoS.maria  del purgatorio ad arco
S.maria del purgatorio ad arcoMy own sweet home
 
Le bonifiche benedettine della bagnarola
Le bonifiche benedettine della bagnarolaLe bonifiche benedettine della bagnarola
Le bonifiche benedettine della bagnarolaGianluca Braschi
 
Polittico di San Fior - new -
Polittico di San Fior - new -Polittico di San Fior - new -
Polittico di San Fior - new -Liviana Da Re
 
Pavimenti cosmateschi di_roma_basilica_d
Pavimenti cosmateschi di_roma_basilica_dPavimenti cosmateschi di_roma_basilica_d
Pavimenti cosmateschi di_roma_basilica_dmauvet52
 
Assisi basilica di s francesco
Assisi basilica di s francescoAssisi basilica di s francesco
Assisi basilica di s francescoMy own sweet home
 
La campana del brigante (Altilia di Santa Severina Kr)
La campana del brigante (Altilia di Santa Severina Kr)La campana del brigante (Altilia di Santa Severina Kr)
La campana del brigante (Altilia di Santa Severina Kr)Centro Studi Cornelio Pelusio
 
Pavimenti cosmateschi di_roma_basilica_d(1)
Pavimenti cosmateschi di_roma_basilica_d(1)Pavimenti cosmateschi di_roma_basilica_d(1)
Pavimenti cosmateschi di_roma_basilica_d(1)mauvet52
 
43 titien saint marc entre les saints sébastien, roch, côme et damien-piavento
43 titien  saint marc entre les saints sébastien, roch, côme et damien-piavento43 titien  saint marc entre les saints sébastien, roch, côme et damien-piavento
43 titien saint marc entre les saints sébastien, roch, côme et damien-piaventoseminaire_venitien
 
Il Monastero della Madonna della Calabria
Il Monastero della Madonna della CalabriaIl Monastero della Madonna della Calabria
Il Monastero della Madonna della Calabriacorneliopelusio
 
La civiltà cattolica s17laciviltcatto09romeuoft bw. Bibliografia - Acta et De...
La civiltà cattolica s17laciviltcatto09romeuoft bw. Bibliografia - Acta et De...La civiltà cattolica s17laciviltcatto09romeuoft bw. Bibliografia - Acta et De...
La civiltà cattolica s17laciviltcatto09romeuoft bw. Bibliografia - Acta et De...Maria Polcari
 
Sergio Rebora, "L'oratorio di San Lorenzo a Cantalupo. Note artistiche"
Sergio Rebora, "L'oratorio di San Lorenzo a Cantalupo. Note artistiche"Sergio Rebora, "L'oratorio di San Lorenzo a Cantalupo. Note artistiche"
Sergio Rebora, "L'oratorio di San Lorenzo a Cantalupo. Note artistiche"officinadellostorico
 

What's hot (20)

Lettera e articolo Papa Benedetto XVI
Lettera e articolo Papa Benedetto XVILettera e articolo Papa Benedetto XVI
Lettera e articolo Papa Benedetto XVI
 
S.maria del purgatorio ad arco
S.maria  del purgatorio ad arcoS.maria  del purgatorio ad arco
S.maria del purgatorio ad arco
 
Le bonifiche benedettine della bagnarola
Le bonifiche benedettine della bagnarolaLe bonifiche benedettine della bagnarola
Le bonifiche benedettine della bagnarola
 
Polittico di San Fior - new -
Polittico di San Fior - new -Polittico di San Fior - new -
Polittico di San Fior - new -
 
Pavimenti cosmateschi di_roma_basilica_d
Pavimenti cosmateschi di_roma_basilica_dPavimenti cosmateschi di_roma_basilica_d
Pavimenti cosmateschi di_roma_basilica_d
 
Assisi basilica di s francesco
Assisi basilica di s francescoAssisi basilica di s francesco
Assisi basilica di s francesco
 
La campana del brigante (Altilia di Santa Severina Kr)
La campana del brigante (Altilia di Santa Severina Kr)La campana del brigante (Altilia di Santa Severina Kr)
La campana del brigante (Altilia di Santa Severina Kr)
 
Pavimenti cosmateschi di_roma_basilica_d(1)
Pavimenti cosmateschi di_roma_basilica_d(1)Pavimenti cosmateschi di_roma_basilica_d(1)
Pavimenti cosmateschi di_roma_basilica_d(1)
 
43 titien saint marc entre les saints sébastien, roch, côme et damien-piavento
43 titien  saint marc entre les saints sébastien, roch, côme et damien-piavento43 titien  saint marc entre les saints sébastien, roch, côme et damien-piavento
43 titien saint marc entre les saints sébastien, roch, côme et damien-piavento
 
Il Monastero della Madonna della Calabria
Il Monastero della Madonna della CalabriaIl Monastero della Madonna della Calabria
Il Monastero della Madonna della Calabria
 
San Francesco D'Assisi
San Francesco D'AssisiSan Francesco D'Assisi
San Francesco D'Assisi
 
SAVA classe V Primaria
SAVA classe V PrimariaSAVA classe V Primaria
SAVA classe V Primaria
 
Cafarnao
CafarnaoCafarnao
Cafarnao
 
Raccontavaldobbiadene
RaccontavaldobbiadeneRaccontavaldobbiadene
Raccontavaldobbiadene
 
La civiltà cattolica s17laciviltcatto09romeuoft bw. Bibliografia - Acta et De...
La civiltà cattolica s17laciviltcatto09romeuoft bw. Bibliografia - Acta et De...La civiltà cattolica s17laciviltcatto09romeuoft bw. Bibliografia - Acta et De...
La civiltà cattolica s17laciviltcatto09romeuoft bw. Bibliografia - Acta et De...
 
Jacopo della Quercia
Jacopo della QuerciaJacopo della Quercia
Jacopo della Quercia
 
Jacopo della quercia
Jacopo della querciaJacopo della quercia
Jacopo della quercia
 
Jacopo della Quercia
Jacopo della QuerciaJacopo della Quercia
Jacopo della Quercia
 
Assisi
AssisiAssisi
Assisi
 
Sergio Rebora, "L'oratorio di San Lorenzo a Cantalupo. Note artistiche"
Sergio Rebora, "L'oratorio di San Lorenzo a Cantalupo. Note artistiche"Sergio Rebora, "L'oratorio di San Lorenzo a Cantalupo. Note artistiche"
Sergio Rebora, "L'oratorio di San Lorenzo a Cantalupo. Note artistiche"
 

Viewers also liked

Le Chies Romaniche di Brenzone - Sant'Antonio a Biaza
Le Chies Romaniche di Brenzone - Sant'Antonio a BiazaLe Chies Romaniche di Brenzone - Sant'Antonio a Biaza
Le Chies Romaniche di Brenzone - Sant'Antonio a BiazaLuigi Perotti
 
4. 08 gennaio 2015 aspetti storici dal medioevo alla rivoluzione turistica
4. 08 gennaio 2015   aspetti storici dal medioevo alla rivoluzione turistica4. 08 gennaio 2015   aspetti storici dal medioevo alla rivoluzione turistica
4. 08 gennaio 2015 aspetti storici dal medioevo alla rivoluzione turisticaLuigi Perotti
 
3. 19 novembre aspetti storici dalla pietra di castelletto ai borghi castel...
3. 19 novembre   aspetti storici dalla pietra di castelletto ai borghi castel...3. 19 novembre   aspetti storici dalla pietra di castelletto ai borghi castel...
3. 19 novembre aspetti storici dalla pietra di castelletto ai borghi castel...Luigi Perotti
 
2. 5 novembre 2014 ambiente e biodiversità del monte baldo
2. 5 novembre 2014   ambiente e biodiversità del monte baldo2. 5 novembre 2014   ambiente e biodiversità del monte baldo
2. 5 novembre 2014 ambiente e biodiversità del monte baldoLuigi Perotti
 
Conoscere il Baldo - Garda - CTG - 6. Ambiente e tradizioni
Conoscere il Baldo - Garda - CTG - 6. Ambiente e tradizioniConoscere il Baldo - Garda - CTG - 6. Ambiente e tradizioni
Conoscere il Baldo - Garda - CTG - 6. Ambiente e tradizioniLuigi Perotti
 
Conoscere il percorso del Nordic Walking Park di Brenzone sul Garda
Conoscere il percorso del Nordic Walking Park di Brenzone sul GardaConoscere il percorso del Nordic Walking Park di Brenzone sul Garda
Conoscere il percorso del Nordic Walking Park di Brenzone sul GardaLuigi Perotti
 

Viewers also liked (6)

Le Chies Romaniche di Brenzone - Sant'Antonio a Biaza
Le Chies Romaniche di Brenzone - Sant'Antonio a BiazaLe Chies Romaniche di Brenzone - Sant'Antonio a Biaza
Le Chies Romaniche di Brenzone - Sant'Antonio a Biaza
 
4. 08 gennaio 2015 aspetti storici dal medioevo alla rivoluzione turistica
4. 08 gennaio 2015   aspetti storici dal medioevo alla rivoluzione turistica4. 08 gennaio 2015   aspetti storici dal medioevo alla rivoluzione turistica
4. 08 gennaio 2015 aspetti storici dal medioevo alla rivoluzione turistica
 
3. 19 novembre aspetti storici dalla pietra di castelletto ai borghi castel...
3. 19 novembre   aspetti storici dalla pietra di castelletto ai borghi castel...3. 19 novembre   aspetti storici dalla pietra di castelletto ai borghi castel...
3. 19 novembre aspetti storici dalla pietra di castelletto ai borghi castel...
 
2. 5 novembre 2014 ambiente e biodiversità del monte baldo
2. 5 novembre 2014   ambiente e biodiversità del monte baldo2. 5 novembre 2014   ambiente e biodiversità del monte baldo
2. 5 novembre 2014 ambiente e biodiversità del monte baldo
 
Conoscere il Baldo - Garda - CTG - 6. Ambiente e tradizioni
Conoscere il Baldo - Garda - CTG - 6. Ambiente e tradizioniConoscere il Baldo - Garda - CTG - 6. Ambiente e tradizioni
Conoscere il Baldo - Garda - CTG - 6. Ambiente e tradizioni
 
Conoscere il percorso del Nordic Walking Park di Brenzone sul Garda
Conoscere il percorso del Nordic Walking Park di Brenzone sul GardaConoscere il percorso del Nordic Walking Park di Brenzone sul Garda
Conoscere il percorso del Nordic Walking Park di Brenzone sul Garda
 

Similar to Le Chiese Romaniche di Brenzone - San Nicola ad Assenza

Abbazia di Villanova, San Bonifacio (VR)
Abbazia di Villanova, San Bonifacio (VR)Abbazia di Villanova, San Bonifacio (VR)
Abbazia di Villanova, San Bonifacio (VR)Mattia Yoghi Grispo
 
La chiesa basilica di s. gregorio armeno s.patrizia
La chiesa basilica di s. gregorio armeno  s.patriziaLa chiesa basilica di s. gregorio armeno  s.patrizia
La chiesa basilica di s. gregorio armeno s.patriziaMy own sweet home
 
San marco in lamis tempesta ylenia e arianna volpe finito
San marco in lamis tempesta ylenia e arianna volpe finitoSan marco in lamis tempesta ylenia e arianna volpe finito
San marco in lamis tempesta ylenia e arianna volpe finitoLa Società in Classe
 
S Maria Maggiore 3 A
S Maria Maggiore 3 AS Maria Maggiore 3 A
S Maria Maggiore 3 AMonica Prandi
 
Ravenna: Sant'Apollinare
Ravenna: Sant'ApollinareRavenna: Sant'Apollinare
Ravenna: Sant'ApollinarePrimo Levi
 
Viaggio a Ravenna
Viaggio a RavennaViaggio a Ravenna
Viaggio a RavennaPrimo Levi
 
Mappa Degli Insediamenti.Ppt
Mappa Degli Insediamenti.PptMappa Degli Insediamenti.Ppt
Mappa Degli Insediamenti.Pptviviana berardi
 
Trieste 2013 - Trieste 2013 ...nell'anno della fede, alle radici della evan...
Trieste 2013 - Trieste 2013  ...nell'anno della fede,  alle radici della evan...Trieste 2013 - Trieste 2013  ...nell'anno della fede,  alle radici della evan...
Trieste 2013 - Trieste 2013 ...nell'anno della fede, alle radici della evan...neple
 
Monsignor gianni carrù “un prototipo dell'iconografia mariana del iv secolo”
Monsignor gianni carrù “un prototipo dell'iconografia mariana del iv secolo”Monsignor gianni carrù “un prototipo dell'iconografia mariana del iv secolo”
Monsignor gianni carrù “un prototipo dell'iconografia mariana del iv secolo”DailyFocusNews
 
Sica, Airoldi, De Mena, Gagliotti - classe 2G Liceo Mazzini Napoli
Sica, Airoldi, De Mena, Gagliotti - classe 2G Liceo Mazzini NapoliSica, Airoldi, De Mena, Gagliotti - classe 2G Liceo Mazzini Napoli
Sica, Airoldi, De Mena, Gagliotti - classe 2G Liceo Mazzini NapoliPiero Pavanini
 
Chiesa di s.eusebio_all_esquilino_la_stor
Chiesa di s.eusebio_all_esquilino_la_storChiesa di s.eusebio_all_esquilino_la_stor
Chiesa di s.eusebio_all_esquilino_la_stormauvet52
 
Il duomo di amalfi esterni e cripta
Il duomo di amalfi esterni e criptaIl duomo di amalfi esterni e cripta
Il duomo di amalfi esterni e criptaMy own sweet home
 
Istituto Istituto Comprensivo di Cessaniti - a.s. 2015/2016
Istituto Istituto Comprensivo di Cessaniti - a.s. 2015/2016Istituto Istituto Comprensivo di Cessaniti - a.s. 2015/2016
Istituto Istituto Comprensivo di Cessaniti - a.s. 2015/2016GiovanniFabio
 

Similar to Le Chiese Romaniche di Brenzone - San Nicola ad Assenza (20)

Abbazia di Villanova, San Bonifacio (VR)
Abbazia di Villanova, San Bonifacio (VR)Abbazia di Villanova, San Bonifacio (VR)
Abbazia di Villanova, San Bonifacio (VR)
 
La chiesa basilica di s. gregorio armeno s.patrizia
La chiesa basilica di s. gregorio armeno  s.patriziaLa chiesa basilica di s. gregorio armeno  s.patrizia
La chiesa basilica di s. gregorio armeno s.patrizia
 
San marco in lamis tempesta ylenia e arianna volpe finito
San marco in lamis tempesta ylenia e arianna volpe finitoSan marco in lamis tempesta ylenia e arianna volpe finito
San marco in lamis tempesta ylenia e arianna volpe finito
 
S Maria Maggiore 3 A
S Maria Maggiore 3 AS Maria Maggiore 3 A
S Maria Maggiore 3 A
 
San giuliano
San giulianoSan giuliano
San giuliano
 
La basilica di s. chiara
La basilica di s. chiaraLa basilica di s. chiara
La basilica di s. chiara
 
21. Architettura Paleocristiana
21. Architettura Paleocristiana21. Architettura Paleocristiana
21. Architettura Paleocristiana
 
Ravenna: Sant'Apollinare
Ravenna: Sant'ApollinareRavenna: Sant'Apollinare
Ravenna: Sant'Apollinare
 
Viaggio a Ravenna
Viaggio a RavennaViaggio a Ravenna
Viaggio a Ravenna
 
Santa Felicita
Santa FelicitaSanta Felicita
Santa Felicita
 
Mappa Degli Insediamenti.Ppt
Mappa Degli Insediamenti.PptMappa Degli Insediamenti.Ppt
Mappa Degli Insediamenti.Ppt
 
Trieste 2013 - Trieste 2013 ...nell'anno della fede, alle radici della evan...
Trieste 2013 - Trieste 2013  ...nell'anno della fede,  alle radici della evan...Trieste 2013 - Trieste 2013  ...nell'anno della fede,  alle radici della evan...
Trieste 2013 - Trieste 2013 ...nell'anno della fede, alle radici della evan...
 
Monsignor gianni carrù “un prototipo dell'iconografia mariana del iv secolo”
Monsignor gianni carrù “un prototipo dell'iconografia mariana del iv secolo”Monsignor gianni carrù “un prototipo dell'iconografia mariana del iv secolo”
Monsignor gianni carrù “un prototipo dell'iconografia mariana del iv secolo”
 
Sica, Airoldi, De Mena, Gagliotti - classe 2G Liceo Mazzini Napoli
Sica, Airoldi, De Mena, Gagliotti - classe 2G Liceo Mazzini NapoliSica, Airoldi, De Mena, Gagliotti - classe 2G Liceo Mazzini Napoli
Sica, Airoldi, De Mena, Gagliotti - classe 2G Liceo Mazzini Napoli
 
Mombirone classi quinte
Mombirone   classi quinteMombirone   classi quinte
Mombirone classi quinte
 
Chiesa di s.eusebio_all_esquilino_la_stor
Chiesa di s.eusebio_all_esquilino_la_storChiesa di s.eusebio_all_esquilino_la_stor
Chiesa di s.eusebio_all_esquilino_la_stor
 
Vieni da Noi: Fondi
Vieni da Noi: FondiVieni da Noi: Fondi
Vieni da Noi: Fondi
 
Il duomo di amalfi esterni e cripta
Il duomo di amalfi esterni e criptaIl duomo di amalfi esterni e cripta
Il duomo di amalfi esterni e cripta
 
Tour in Umbria
Tour in UmbriaTour in Umbria
Tour in Umbria
 
Istituto Istituto Comprensivo di Cessaniti - a.s. 2015/2016
Istituto Istituto Comprensivo di Cessaniti - a.s. 2015/2016Istituto Istituto Comprensivo di Cessaniti - a.s. 2015/2016
Istituto Istituto Comprensivo di Cessaniti - a.s. 2015/2016
 

Recently uploaded

lezione di fisica_I moti nel piano_Amaldi
lezione di fisica_I moti nel piano_Amaldilezione di fisica_I moti nel piano_Amaldi
lezione di fisica_I moti nel piano_Amaldivaleriodinoia35
 
San Giorgio e la leggenda del drago.pptx
San Giorgio e la leggenda del drago.pptxSan Giorgio e la leggenda del drago.pptx
San Giorgio e la leggenda del drago.pptxMartin M Flynn
 
XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia RomanaXIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia RomanaStefano Lariccia
 
XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia Romana
XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia RomanaXI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia Romana
XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia RomanaStefano Lariccia
 
CON OCCHI DIVERSI - catechesi per candidati alla Cresima
CON OCCHI DIVERSI - catechesi per candidati alla CresimaCON OCCHI DIVERSI - catechesi per candidati alla Cresima
CON OCCHI DIVERSI - catechesi per candidati alla CresimaRafael Figueredo
 
Esperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superiore
Esperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superioreEsperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superiore
Esperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superiorevaleriodinoia35
 
IL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla Cresima
IL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla CresimaIL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla Cresima
IL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla CresimaRafael Figueredo
 
RICERCA_SUGLI ANFIBI PER LA PRIMA MEDIA.
RICERCA_SUGLI ANFIBI PER LA PRIMA MEDIA.RICERCA_SUGLI ANFIBI PER LA PRIMA MEDIA.
RICERCA_SUGLI ANFIBI PER LA PRIMA MEDIA.giuliofiorerm
 
Corso di digitalizzazione e reti per segretario amministrativo
Corso di digitalizzazione e reti per segretario amministrativoCorso di digitalizzazione e reti per segretario amministrativo
Corso di digitalizzazione e reti per segretario amministrativovaleriodinoia35
 

Recently uploaded (9)

lezione di fisica_I moti nel piano_Amaldi
lezione di fisica_I moti nel piano_Amaldilezione di fisica_I moti nel piano_Amaldi
lezione di fisica_I moti nel piano_Amaldi
 
San Giorgio e la leggenda del drago.pptx
San Giorgio e la leggenda del drago.pptxSan Giorgio e la leggenda del drago.pptx
San Giorgio e la leggenda del drago.pptx
 
XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia RomanaXIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
 
XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia Romana
XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia RomanaXI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia Romana
XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia Romana
 
CON OCCHI DIVERSI - catechesi per candidati alla Cresima
CON OCCHI DIVERSI - catechesi per candidati alla CresimaCON OCCHI DIVERSI - catechesi per candidati alla Cresima
CON OCCHI DIVERSI - catechesi per candidati alla Cresima
 
Esperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superiore
Esperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superioreEsperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superiore
Esperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superiore
 
IL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla Cresima
IL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla CresimaIL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla Cresima
IL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla Cresima
 
RICERCA_SUGLI ANFIBI PER LA PRIMA MEDIA.
RICERCA_SUGLI ANFIBI PER LA PRIMA MEDIA.RICERCA_SUGLI ANFIBI PER LA PRIMA MEDIA.
RICERCA_SUGLI ANFIBI PER LA PRIMA MEDIA.
 
Corso di digitalizzazione e reti per segretario amministrativo
Corso di digitalizzazione e reti per segretario amministrativoCorso di digitalizzazione e reti per segretario amministrativo
Corso di digitalizzazione e reti per segretario amministrativo
 

Le Chiese Romaniche di Brenzone - San Nicola ad Assenza

  • 1. 1 CONOSCERE IL BALDO – GARDA I° CORSO DI FORMAZIONE PER ANIMATORI TURISTICI AMBIENTALI USCITA: SABATO 7 FEBBRAIO 2015 LE CHIESETTE DI BRENZONE RELATORE/ACCOMPAGNATORE: PROF. GIULIANO SALA Trascrizione dell’uscita per la visita a 3 Chiese Medioevali di Brenzone CHIESA DI SAN NICOLA DI ASSENZA Dall’esterno si può vedere come dalla Chiesa originale sia stata allungata e la facciata sia stata rifatta con l’apertura di una finestra in stile Gotico, guardando a destra dobbiamo immaginare che la Chiesa era in linea con il muro che vediamo dopi il campanile ed era più corta quindi una Chiesa ad un’unica navata con un’abside grossomodo come quella di Sant’Antonio a Biaza. Quindi il primo intervento fu un allungamento della Chiesa con quel muro che vediamo andare verso Est, poi c’è stata la costruzione del campanile e nello stesso tempo la chiesa fu anche allungata, poi, in un ultimo intervento, intorno alla fine del 1400, fu attaccata alla navata esistente una seconda navata laterale che si attacca alla torre del campanile e prosegue in linea con la facciata e quindi la facciata venne completamente rifatta, venne centrata la porta e fatta la finestra. Quindi ci sono tre fasi costruttive: la prima fase Romanica, un allungamento della Chiesa intorno al
  • 2. 2 1300, più o meno quando vengono eseguiti gli affreschi che sono datati 1322 e poi l’ultima fase che è un allargamento in linea col campanile e con quella che era l’unica navata interna. In genere poi i campanili erano soggetti a vari interventi nel tempo in quanto erano più soggetti a deterioramento, soprattutto a causa dei fattori atmosferici. Entrando si possono vedere quali erano le parti dell’edificio: la prima è la Chiesa Romanica, senza abside in quanto questa è stata demolita, poi si ha l’allungamento della Chiesa in direzione Ovest e poi un nuovo allungamento con anche il corpo laterale, la prima Chiesa doveva arrivate in linea con l’arcata, la seconda con l’altra, le arcate sono tutte state costruite con l’ultimo ampliamento quando è stata allungata ed allargata
  • 3. 3 Siamo intorno alla fine del Quattrocento e sono arcate in stile Gotico. Perché come abbiamo visto c’è molto ritardo dalla città alla provincia, infatti quando in città si comincia ad arrivare al Rinascimento, nelle zone periferiche si costruisce ancora in stile Gotico, Questo però è un fatto abbastanza raro perché non abbiamo testimonianze di architettura Gotica nel nostro territorio, l’unica che mi viene in mente è l’Abbazia di Maguzzano, dalla parte Bresciana del Lago con questi arconi e questa volta a crociera e l’ampliamento fatto nella Chiesa di San Michele a Gaium che ha il Presbiterio rifatto con queste vele a crociera in stile Gotico e una finestra trilobata a fianco. Queste comunque sono le tre fasi della Chiesa, il momento più importante evidentemente risale a quello del XIV Secolo con tutta la decorazione. Partendo dalla parete Nord, possiamo vedere che abbiamo in alto un’iscrizione che ci permette di datare gli affreschi e si vede Millesimo Trecentesimo, Vigesimo Secondo, quindi 1322
  • 4. 4 e possiamo vedere comunque che l’ultima cena è sottoposta, gli affreschi del 1322 si sovrappongono a un affresco che è stato conservato dell’ultima cena, quindi questo affresco è antecedente, probabilmente è databile tra la fine del 1200 e i primi anni del 1300. Quindi questo è l’affresco più antico presente nella Chiesa. E’ abbastanza evidente l’influsso dell’arte Bizantina, è stato chiarito anche il mistero dei vari Santi, per l’ultimo a destra si legge S. Be … ma è sempre Bartolomeo scritto Bertolomeo, come è capitato in altri casi. Il secondo intervento ha riguardato tutta la parete, sia quella a Nord che quella a Sud e da quello che si vede, l’elemento affresco doveva essere molto più importante di quello che è rimasto adesso e in parte è andato rovinato dall’ultimo ampliamento della Chiesa quando hanno costruito le volte a crociera e gli arconi che sono stati inseriti negli affreschi rovinandoli. Nella prima raffigurazione che abbiamo in alto, sotto alla data, si vede a sinistra un angelo che tiene un lembo di un mantello e sulla sinistra si vede il volto aureolato di una donna che è la Madonna della Misericordia, questo, come abbiamo visto a
  • 5. 5 Campo, è un culto che nel Trecento si diffonde notevolmente e la Madonna viene invocata a protezione da quelli che erano i mali del tempo, cioè “a peste fame et bello” dalla peste, dalla fame, dalla carestia e dalla guerra e a fianco dla Madonna abbiamo l’apostolo Giovanni, San Giovanni Evangelista, con sopra il titolo e il libro, che è un attributo dei dottori della Chiesa, degli Evangelisti in primis. Sotto abbiamo un Santo a cavallo E davanti al cavallo c’è una figura, si intravede una testa, questo ci permette di ricostruire la scena nella donazione del mantello di San Martino al mendicante, sotto abbiamo delle iscrizioni che ricordano i committenti cioè le persone che hanno pagato per gli affreschi
  • 6. 6 Si legge Dominicus, il nome appunto del committente. Vicino ci sono le raffigurazioni di Santo Stefano e poi un Santo monaco, probabilmente San Nicola, ma non ci sono elementi per riconoscerlo con precisione. Poi si vede l’immagine di un altro Santo. Procedendo abbiamo dei riquadri meglio leggibili Dove a sinistra vediamo Santo Stefano, in mezzo San Zeno e San Bartolomeo con il solito motivo dell’abito a fiori, poi l’altro riquadro
  • 7. 7 dove abbiamo ancora San Zeno Vescovo quindi un riquadro più complesso in cui si vede la figura della madre della Vergine, quindi della Madonna e quindi del Bambino, è come se fosse una Trinità composta da Sant’Anna, La Madonna e il Bambino come scritto sopra. Quello di Sant’Anna era un culto abbastanza diffuso, per esempio nella zona di Bardolino è la patrona di Calmasino come a Malcesine, era evocata soprattutto dalle partorienti, dalle donne in età di marito. L’altro riquadro, purtroppo rovinato dal basamento dell’arcata, è una Crocifissione con gli elementi simbolici canonici, vediamo il –cristo con il capo già reclinato, gli occhi chiusi che ha già ceduto alla morte, in alto San Michele che viene ad accoglierlo, poi abbiamo la figura del sole e della luna ai lati che stanno a rimarcare la nobiltà del personaggio. A lato di Gesù c’è san Giovanni Apostolo, vicino a
  • 8. 8 sinistra si vede probabilmente la Vergine o la Maddalena ma non abbiamo più alcun riferimento leggibile, simbolicamente il monte del Calvario e questo oggetto strano Cristo sarebbe stato sacrificato. Ai lati sono raffigurati i committenti. In questo caso un tal Johannes Focola fecit … fece dipingere questa immagine, un’immagine molto bella. L’altra immagine raffigura San Nicola fra i Santi Benigno e Caro i due Santi Monaci e infatti c’è il famoso affresco, all’interno della Basilica di San Zeno, entrando più o meno a metà sulla destra, dove si vede una bara col corpo del Santo Vescovo e i due Santi Eremiti uno da una parte e uno dall’altra che la stanno sollevando. che dovrebbe alludere al cranio di Adamo perché secondo la tradizione nella Leggenda Aurea si dice che dove fosse stato sepolto Adamo, si fosse messo un piccolo ramoscello nella sua bocca e da lì sarebbe nato l’albero da cui avrebbero fatto la Croce sulla quale che, secondo la tradizione, nell’anno 807, quando venne costruita la nuova Basilica di San Zeno e in questa Basilica vennero trasportate le reliquie del Santo, vennero chiamati questi Santi Eremiti che vivevano sul Baldo sopra Cassone perché nessuno si azzardava a toccare le reliquie
  • 9. 9 I Santi Benigno e Caro trasportano il corpo di San Zeno - Artista veronese (Basilica di San Zeno) San Nicola è un culto diffusissimo sul Lago perché è invocato contro i pericoli del Lago appunto, c’è un famoso dipinto che si trova nei Musei Vaticani del Beato Angelico che raffigura una nave in mezzo alla tempesta e San Nicola che salva l’equipaggio Beato Angelico, Storie di S. Nicola: Incontro di San Nicola con il messo imperiale, Miracolo del grano, Miracoloso salvataggio di una nave (predella Guidalotti), Città del Vaticano, Musei Vaticani e quindi su tutti i paesi del Lago c’è questo culto, a Bardolino c’è una Chiesa di San Nicola, come a Lazise sul porto, qui ad Assenza sul porto, e il Santo è raffigurato un
  • 10. 10 po’ dappertutto come il protettore dei pescatori, della gente che si affida all’acqua per la sua vita ordinaria. Alla sinistra di San Nicola abbiamo quindi San Caro, leggiamo la C la H e la R e completiamo chiaramente con Carus e poi abbiamo l’immagine di Sant’Antonio Abate dove al di là dell’abito eremitico si vede un po’ il campanaccio, che, secondo la tradizione, quando era nel deserto, il suono della campana allontanava il demonio, si dice anche che in Francia, a Parigi, nel Trecento, ci fosse un ordine di monaci Antoniniani i quali avevano ottenuto come privilegio dal re di poter pascolare i loro maiali su suolo pubblico e per essere contraddistinti dagli altri portavano il campanaccio al collo, questi maiali poi venivano macellati e distribuiti ai poveri nella festa di Sant’Antonio il 17 gennaio. Una curiosità; il Fuoco di Sant’Antonio è un tipo di malattia che era molto diffuso nel Medioevo, contro la quale veniva evocato anche Sant’Antonio e richiama un’altra leggenda che nasce soprattutto dalla Sardegna dove si dice che il Santo si fosse recato all’Inferno per prendere il fuoco e portarlo agli uomini, quindi per questa malattia ci sono tanti riferimenti tutti leggendari perché comunque il culto di Sant’Antonio è uno di quelli
  • 11. 11 più diffusi, a Costermano per esempio c’è la Parrocchiale di Sant’Antonio, un tempo si faceva la benedizione degli animali, si portavano gli animali domestici. Ecco quindi il valore apotropaico ** del suono della campana, anche la campana della chiesa per esempio, io ho sempre citato come riferimento quel bellissimo film di Walt Disney che era “Fantasia” dove c’erano i vari brani musicali, a un certo punto c’è il brano di Mussorgsky, “Una notte sul Monte Calvo” dove si vede questo paesaggio notturno, funesto, pieno della presenza di demoni e a un certo punto questi demoni che scorrazzano in giro, a un certo punto il cielo comincia a tingersi di rosa e si sentono i rintocchi di una campana che preannunciano l’altro brano musicale che segue “L’Ave Maria” di Schubert, a questo suono i diavoli prima si fermano, si guardano intorno e poi fuggono impauriti. Quindi c’è questo discorso del suono della campana che ha valore apotropaico, poi la campana viene inserita nelle nostre Chiese anche per quello, oltre che per altri motivi, per esempio a San Nicola di Lazise, che era sul porto, quando c’era la nebbia il suono della campana guidava le barche all’entrata in porto, quando da piccolo andavo in campagna con mio nonno si sentivano i rintocchi della campana di San Severo, si segnava il tempo, suonavano “a martello” in caso di pericolo. La campana era situata sul campanile, e la torre campanaria era uno degli edifici più robusti del luogo, tanto che, almeno a Lazise, c’è un documento che dice che nella parte inferiore del campanile venivano rinchiusi i criminali, era adibita a prigione perché era una zona chiusa da mura. L’altro poi è San Giacomo (Jacobus) che abbiamo visto raffigurato a Biaza che è il protettore dei viandanti o meglio dei pellegrini, coloro che si muovono per pellegrinaggio. Poi nella parete a Est, che chiaramente è stata rifatta, non si vede più niente se non qualche frammento, la Chiesa originaria proseguiva con l’abside circolare che è stata chiusa. Prima di vedere la Pala dell’altare guardiamo gli altri affreschi che sono sopravvissuti che sono coevi con quelli appena visti. In riferimento poi al San Cristoforo della Chiesa di San Zeno a Castelletto, che per me è del 1300, trovo abbastanza somiglianze con questo pittore, nella frontalità di certi Santi con l’aureola a raggera, graffita, quindi credo siano contemporanei. **L'aggettivo apotropaico (dal greco αποτρέπειν, apotrépein = "allontanare") viene solitamente attribuito ad un oggetto o persona atti a scongiurare, allontanare o annullare influssi maligni. Si parla ad esempio di monile apotropaico, rito o gesto apotropaico.
  • 12. 12 Ritornando agli affreschi vediamo un San Michele a sinistra e San Gabriele infatti si può notare a sinistra il braccio della bilancia che è quello alla sinistra del Santo quindi quello dei dannati, quindi l’Arcangelo Gabriele che è sempre raffigurato con una sorta di bastone araldico che a volte termina con un giglio perché Gabriele è quello che annuncia la nascita di Gesù alla Vergine e è l’Araldo di Dio per eccellenza. Poi abbiamo San Bartolomeo, sempre con un mantello con motivo floreale, quindi un’altra scrostatura e infine la figura di Santa Lucia Vergine, vedete che gli occhi Sono belli, in evidenza, non li ha chiusi, non si vede che siano stati strappati, non li porta come attributo, ha solo un ramo di palma che allude al suo martirio e quindi siamo in una fase in cui non è stato ancora associato il concetto di protezione dalle malattie degli occhi da parte della Santa.
  • 13. 13 Sotto la scritta “fecit fieri” e viene ancora ribadita la data MCCCXX che si legge e poi Probabilmente c’è spazio ancora per II quindi 1322. Con l’ampliamento della Chiesa poi, avvenuto verso la fine del Quattrocento, massimo primi anni del Cinquecento, si crea la parte adiacente al campanile e la parete è affrescata, si nota la decorazione floreale e le figure come anche il trono della Vergine molto stilizzate. In mezzo c’è la Madonna col Bambino, e ai lati Santa Caterina d’Alessandria, sempre con la palma del martirio, la corona, altro attributo del martirio e la ruota dentata che è lo strumento. La palma perché è simbolo di vittoria, la corona perché è stata incoronata da Dio nel momento in cui subisce il martirio e col suo martirio vince sulla morte eterna e poi San Lorenzo la cui rappresentazione non è molto diffusa, non lo ricordo nel nostro territorio in altri affreschi Medioevali, anche lui raffigurato con la palma e la graticola.
  • 14. 14 La pala d’altare è una pala molto bella, a differenza di quella di Biaza che non Abbiamo neanche preso in considerazione, perché è molto semplice e molto rozza, qua abbiamo la Vergine in Gloria fra gli Angeli e con il Bambino in braccio, ai suoi lati abbiamo San Nicola, vestito in abito vescovile e alla destra Sant’Antonio Abate con il campanaccio, in particolare San Nicola è ritratto con i 3 pomi, questo allude, secondo la tradizione, alla donazione di 3 sacchi di monete, 3 palle d’oro, che avrebbe fatto il Santo a un vicino che aveva delle figlie ma non aveva la dote per maritarle e quindi il Santo sarebbe intervenuto, ecco anche perché San Nicola è collegato con i doni, San Niccolò, per esempio una volta a Bardolino c’era San Niccolò che portava i doni il 6 dicembre che poi è diventato Santa Klaus, Babbo Natale, c’è tutta una tradizione che comunque richiama l’abitudine di portare i doni in quel periodo dell’anno, perché si parla comunque di un Santo a cui sembra si
  • 15. 15 siano abbinate la tradizioni pre cristiane, soprattutto del mondo Celtico e Germanico. Ecco poi il nostro Sant’Antonio sempre con il campanaccio e il maiale che appunto lo accompagna sempre, e il committente che è raffigurato con un bellissimo ritratto e poi si intravede ilmotivo araldico, E’ una pala molto bella, guardate per esempio il ritratto del committente, i volti dei due Santi, come sia originale la figura di Sant’Antonio Abate rispetto ad altre raffigurazioni. un grifone con corona a 5 punte. Questo riporterebbe in effetti alla famiglia Ivani, bandita da Sarzana e stabilitasi a Brenzone nel primo '500 dove esercitò il notariato per poi inurbarsi. Qui siamo nei primi decenni del Cinquecento e il riferimento è a Ermanno Rigozzi che è il precursore di Paolo Jacopo Rigozzi che andò a Firenze alla corte dei Medici e Paolo dipinge in tantissime Chiese agli inizi del Seicento.
  • 16. 16 Richiama un po’ la pittura Fiamminga. Abbiamo una pala simile anche se di minor qualità, alla Madonna del Soccorso a Marciaga e anche in quella c’è una veduta di un paesaggio lacustre immaginario, come anche a San Michele a Gaium c’è un affresco con lo sfondo fra l’Adige e il Garda, probabilmente andavano di moda questi paesaggi di fantasia che ovviamente qui vanno a riferirsi al lago e alle montagne del Baldo. Il committente doveva essere un personaggio importante, si vede dal vestito, dall’anello che porta al dito, probabilmente era inurbato, viveva qui. Anche la cornice è molto bella, all’apice, nel triangolo, è raffigurato il volto di Gesù. L’altra pala d’altare, nel secondo altare laterale di stile Tardo Barocco, probabilmente siamo intorno ai primi del Settecento, raffigurante San Francesco che riceve le stimmate, e anche qui siamo di fronte a una pala di una certa qualità, il periodo può essere fra il fine Seicento e i primo del Settecento.