2. Gli Archivi [1]
L’archivio è attualmente conservato nella Sezione di Archivio di Stato di
Cesena in quanto bene demaniale, acquisito dopo le soppressioni
napoleoniche e post unitarie delle Corporazioni religiose. Di notevole
consistenza, è composto da 54 Capsae o buste e 175 registri; la sua
documentazione è compresa fra l’XI e il XIX secolo. Nelle capsae sono
conservate diverse pergamene, alcune antichissime sulle origini
dell’Abbazia e risalenti all’XI secolo, di cui una in copia rilasciata da
Federico Barbarossa nel 1060. Riferibili a un amplissimo arco cronologico
e a varia tipologia sono i registri di amministrazione del patrimonio
abbaziale. Alcuni documenti sono stati recuperati alle aste londinesi.
L’archivio è stato riordinato nel 1981–82 in base al catalogo del monaco
Romualdo Serra, conservato nella capsa 54. La storia dell’archivio e del
suo riordinamento è stata edita da Claudio Riva, Bruna Barducci e
Gianpiero Savini nel 1990. Nell’inventario analitico e manoscritto
conservato nella sala di studio della Sezione di Archivio di Stato di Cesena
si segnalano volumi, presso le biblioteche di Cesena e Forlì, non
riconducibili alla compilazione di padre Serra.i
3. Gli Archivi [2]
L’archivio è attualmente conservato nella Sezione di Archivio di Stato di
Cesena in quanto bene demaniale, acquisito dopo le soppressioni
napoleoniche e post unitarie delle Corporazioni religiose. Di notevole
consistenza, è composto da 54 Capsae o buste e 175 registri; la sua
documentazione è compresa fra l’XI e il XIX secolo. Nelle capsae sono
conservate diverse pergamene, alcune antichissime sulle origini
dell’Abbazia e risalenti all’XI secolo, di cui una in copia rilasciata da
Federico Barbarossa nel 1060. Riferibili a un amplissimo arco cronologico
e a varia tipologia sono i registri di amministrazione del patrimonio
abbaziale. Alcuni documenti sono stati recuperati alle aste londinesi.
L’archivio è stato riordinato nel 1981–82 in base al catalogo del monaco
Romualdo Serra, conservato nella capsa 54. La storia dell’archivio e del
suo riordinamento è stata edita da Claudio Riva, Bruna Barducci e
Gianpiero Savini nel 1990. Nell’inventario analitico e manoscritto
conservato nella sala di studio della Sezione di Archivio di Stato di Cesena
si segnalano volumi, presso le biblioteche di Cesena e Forlì, non
riconducibili alla compilazione di padre Serra.i
4. Il Cabreo del 1672
Illustrissimo e reverendissimo
padre abbato don Modesto Vendimini,
abbato dignissimo di Santa Maria del Monte
Eccole le misure e figure delli prati misorabili dalla mia
debolleza con quella maggiore accorratezza che ha saputo il
mio ingegno; ho procorato di osservare dalli segni celesti le
positure delli terreni con representarli li reguisiti; e se la
rogezza della mia penna non ha corisposto alla semetria delle
misure che ho procorato pontualmente di osservare, Vostra
Signoria Illustrissima riceva in grado questo e compatischa a
quella come professione lontana dal mio esercicio alla cui
benignitate gratia umilmente mi dedico.
Di Vostra Signoria Illustrissima e Reverendissima
Il dì 26 di luglio 1672
milissimo e divotissimo servitore
Ubbidientissimo
Pietro Funetti
5. Prima figura di prato delli Giardini a la Bagnarola di Santa
Maria del Monte di Cesena segnata con la lettera «A» la quale
è di tornature 26:11:10:5
La tornatura cesenate equivale a 2899,5272m², suddivisa in
100 pertiche quadre e in 10.000 piedi quadri. Il podere
«Giardini» cui era annessa la residenza era, dunque, di circa
7,57ha.
7. Pezza di prato nella possessione di Vedreda dove sta
Giovanni Maria Carlone, il quale è di tornature 6:07:00:1
Circa 1,76ha. Vedreda (corretto) sta per l’attuale
toponimo “Vedreto”.
8. Pezza di prato nella possessione della Torre dove sta per
lavoratore Domenico Piraccini la quale è di tornature
5:26:09:10
Circa 1,53ha
9. Pezza di prato rotto e lavorato nella possessione della
Torre dove sta Domenico Piraccini, di tornature
10:67:3:3
Circa 3,09ha.
10. Il prato detto il “pascolo della bestia” con il suo fienile alla
Bagnarola
11. Pezzo di prato che va con la possessione della Bagnarola
dove sta Bastiano Solfrini, il quale prato si è trovato essere di
tornature 9:18:03:07 e parte ne è stato rotto e lavorato e
sementato
È di 2,66ha.
12. Pezza di prato nella possession della Torre dove sta per
lavoratore Domenico Piraccini, la quale è di tornature
5:26:9:10
Circa 1,53ha.
13. Pezza di prato sotto la strada alla possessione della Torre
dove sta Antonio Bratti, la quale pezza è di tornature 5:30:2:2
14. Pezza seconda di prato nella possessione della Torre dove sta
Antonio Bratti, lavoratore, la quale pezza è di tornature
2:02:03:2
Circa 0,59ha.
15. Pezza di prato nella possessione dietro la strada del Pozzo
dove sta Cesaro Rovaglia, la quale pezza è di tornature
5:20:9:5
Circa 1,51ha
16. Pezza di prato che gode Giacomo Nardi lavoratore a Villalta
di tavole e non di tornature dico 00:17:9:5
Molto piccolo. Circa 5a.
17. La pezza di prato nella possessione di Vilalta con la casa dove
sta Matteo Borghesi, la quale pezza di prato è di tornature
10:50:5:9
Circa 3,04ha
18.
19. Descrizione della tenuta della
Bagnarola
[1468]
Polo, fornaro, e fratelli
Piero e Giacomo da Dovadola
Santo e Zenon da Bagnara
Zvàn visentìn e Bianco suo fratel
Zanìn de Mantoano e fioli
Marchioro da Rezo e suo fratel
Zvàn de Perusioli e Fratelli
Et el Monastero con suo boi e famelii
26. "Pianta dell’Abitazione dei
Frati dell’Abbazia del Monte di
Cesena", sec. XVIII, AS-FC
(Cesena), Corporazioni
Religiose Soppresse, Cart. A/1
27. «Carlo e Pandolfo Malatesti
donano 'inter vivos' a Bartolo di
Camerino, abate di Santa Maria
del Monte, la tomba della
Bagnarola e un appezzamento di
terreno sito nella via Nova»,
Rimini, 18 aprile 1420, AS-FC
(Cesena), Corporazioni Religiose
Soppresse, Abbazia del Monte,
capsa XIII, fasc.1, n.1
28. «Pio II accorda la sua protezione sui beni
Mobili e immobili del monastero di Santa
Maria del Monte con minaccia di
scomunica per coloro che li detengono e
li hanno usurpati e occultati.» Siena, 14
marzo 1463 AS-FC (Cesena), Corporazioni
Religiose Soppresse, Abbazia de Monte,
capsa I, fasc.II, n.VI
29. Malatesta Novello tutela i Beni e i
lavoratori della Bagnarola 28
novembre 1462 Cartaceo con sigillo:
effigie di Malatesta Novello AS-FC
(Cesena),Corporazioni Religiose
Soppresse Abbazia del Monte,
capsa III fasc. 1 doc. II
30. «Malatesta Novello Malatesti e Gottardo del fu Gaspare
(limitatamente ai suoi diritti) donano al Monastero di Santa
Maria del Monte cento tornature di terra, in località
Bagnarola» Cesena, 31 ottobre 1455 AS-FC (Cesena),
Corporazioni Religiose Soppresse, Abbazia del Monte, capsa
XIII, fasc.I, n.III
31. «Simone Romano, Governatore
di Cesena e Bertinoro concede
licenza al Monastero di Santa
Maria del Monte di costruire una
chiusa sul Pisciatello e un mulino
alla Bagnarola»
Cesena, 29 luglio 1505 AS-FC
(Cesena), Corporazioni Religiose
Soppresse, Abbazia del Monte,
capsa III, fasc.IV, n.XXV
32. Domenico Rivarola, legato de
latere concede licenza al
molinaro del molino della
Bagnarola di macinare piccole
quantità di grano senza la
bolletta. Ravenna, 29 agosto 1618
AS-FC (Cesena)., Corporazioni
Religiose Soppresse, Abbazia del
Monte, capsa XXVII, fasc.I, n.I