3. La loro cellula appare circondata da una robusta parete
cellulare e alcune volte anche da una capsula di protezione
Molti batteri possiedono uno o più lunghi filamenti, i flagelli con i
quali possono spostarsi nei liquidi.
Altri, invece possiedono numerose e brevi ciglia che permettono
movimenti rotatori
4. I batteri vivono isolati, a coppie o uniti a formare colonie:
sono colonie batteriche ad esempio la placca dentaria
6. I cocchi, a forma cilindrica, sono
suddivisi a loro volta in streptococchi,
stafilococchi e diplococchi.
7. I batteri a forma di spirale sono detti
spirilli
quelli a forma di virgola sono detti
vibrioni.
I bacilli sono a forma di bastoncino ;
anche essi possono disporsi a coppie
o a catene , e sono detti diplobacilli
e Streptobacilli.
9. Invisibili ad occhio nudo, sono gli esseri viventi più numerosi.
Essi, infatti, sono presenti sia nell’ambiente naturale, sia
come parassiti nell’uomo, negli animali e nei vegetali.
La grande diffusione si deve anche alla loro capacità di
ricavare energia e sostanze nutritive in modi diversi.
Si dividono in aerobi e anaerobi
10. I batteri anaerobi, per ottenere energia, non si
servono della respirazione cellulare ma di altri
processi chimici che non richiedono ossigeno
Per esempio alcuni batteri anaerobi decompongono gli
zuccheri in alcol e anidride carbonica. Tale processo si
chiama fermentazione
11.
12. La flora batterica intestinale è costituita da un insieme di
batteri "buoni" (non patogeni) e "nocivi" (patogeni).
Normalmente, prevalgono i buoni. Quando però si trovano
ad essere progressivamente danneggiati, i batteri buoni non
possono far fronte all’azione di quelli patogeni, che si
moltiplicano causando un’alterazione dell’equilibrio
intestinale. Tale disequilibrio si ripercuote anche sulla
capacità di assimilare le sostanze utili al nostro
metabolismo
13.
14. Parete cellulare
La parete cellulare presenta una struttura notevolmente diversa a
seconda che si tratti di batteri Gram-positivi o Gram-negativi, anche se
il peptidoglicano costituisce la sostanza universalmente presente nella
parete cellulare dei batteri. Nei batteri Gram-negativi lo strato di
peptidoglicano è piuttosto sottile. La maggioranza dei batteri Gram-
positivi ha invece una parete cellulare relativamente spessa
15. La colorazione di Gram è una delle metodologie più utilizzate e si
basa sulla distinzione delle caratteristiche della parete batterica:
una struttura con più peptoglicani si colora e di conseguenza si
dice che il batterio è Gram-positivo;
una minor presenza di peptoglicani contraddistingue i Batteri
Gram-negativi.