2. Grandi collane
Uno sguardo
alla “Medusa”
Storia e numeri di un progetto editoriale
Mauro Chiabrando
al 1933 al 1971, contesto di quello che Pa- ma le aspettative di un pub-
D in qualunque
casa dove en-
trassero libri, la “Medusa”
vese definì “il decennio
delle traduzioni”, la nuova
collana era nata dopo una
blico esigente.
L’“ALBATROSS ITALIANO”
di Mondadori ha rappresen- “lunga e minuziosa prepa- Nel frattempo Mondadori
tato la prima vera grande razione” sulla scorta del cre- si era già fatto un’esperien-
collana di narrativa contem- scente successo ottenuto za stampando i primi volu-
poranea capace di fidelizza- dalle versioni italiane di au- mi della collana “The Alba-
re il lettore nel tempo. Dal- tori stranieri contemporanei tross”. L’idea di creare una
l’alto dei suoi 535 titoli, 138 che da tempo (si pensi a collana di testi inglesi e
autori di ogni paese tra cui Morreale o alle collane di americani in lingua origina-
18 premi Nobel, due colla- Gian Dauli come “Scrittori le in formato agile “da sta-
ne figlie (una rossa “I Qua- di tutto il mondo” di Mo- zione ferroviaria” e destina-
derni della Medusa” 1934- dernissima e poi di Corbac- ta ai turisti americani ed eu-
1967, 75 titoli, e l’altra aran- cio) andavano nella direzio- ropei in giro per il Conti-
cione “La Medusa degli ita- ne di sprovincializzare la nente era venuta, in antici-
liani” 1947-1961, 128 titoli) “stagnante” cultura italiana po di tre anni sui Peguin
e grazie a una veste grafica dell’epoca. Mondadori era Books, a John Holroyd
indovinata al punto da far approdato alla letteratura Reece, titolare a Parigi del-
diventare quella cornice straniera contemporanea le Editions du Pégase. Gio-
verde sinonimo di buone solo nel 1932 pubblicando i vanni Mardersteig, autore
letture, la “Medusa” è an- “Romanzi della Palma”, fa- della grafica e del logo del-
cora oggi un “monumento” scicoli periodici dove, ac- l’“Albatross”, lo aveva vo-
con pochi termini di parago- canto ai successi di Vicky luto con Mondadori e Bor-
ne nel panorama dell’edito- Baum, uscivano anche au- letti tra i soci dell’Officina
ria italiana novecentesca. tori di peso come Saint- Bodoni nel 1930. La colla-
Basta una scorsa al suo cata- Exupéry, Mauriac, Maurois, na, destinata a prendere il
logo per vedere affiorare Lewis. Ma si trattava di una posto della vecchia Tauch-
l’affresco di un’epoca e an- collana troppo popolare per nitz di Lipsia, dal punto di
che qualcosa di più. Nel soddisfare anche nella for- vista tipografico era una
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3. Grandi collane
a fronte:
Le copertine dei volumi
n. 1 e n. 2 della “Medusa”
e le sopraccoperte fotografiche
sintesi di rigore e pulizia scaffale, per il capezzale e rand, Colette, Maurois, Mau- dell’ultimo e del penultimo
classica. Nel progettare la per la tasca”. Sui cataloghi riac, Gide, Lacretelle; gli in- n. 534 e n. 535
“Medusa” per conto di la collana veniva presentata glesi Galsworthy, Huxley,
Mondadori, Mardersteig come il prolungamento al- Priestley, Woolf, Sackville
era dunque partito da lì, la- l’età contemporanea del West, Maugham, Webb, La-
sciando non poche somi- programma della “Bibliote- wrence, O’Flaherty, Alding-
glianze tra le due collane al ca Romantica” che da tre ton, Kennedy, Garnett; gli
punto che Enrico Piceni, anni stava conquistando americani Lewis, Dos Pas-
responsabile dell’ufficio con grande successo “al pa- sos, Faulkenr, Buck, Ander- Tre volumi della collezione
stampa, l’aveva definita trimonio letterario italiano i son; i tedeschi: Fallada, The Albatross. Progettata
l’“Albatross italiano”. Pro- capolavori della letteratura Feuchwanger, Arnold Zweig, da Giovanni Mardersteig,
prio a Piceni Mondadori narrativa dal Seicento al- von Scholz, Thomas e Hei- la collana economica destinata
aveva affidato l’incarico di l’Ottocento”. Con la “Me- rich Mann, Hesse, Frank, all’Europa continentale uscì
trovare il nome alla nuova dusa” infatti si voleva offri- Roth, Döblin; i danesi: nel 1932. Prevedeva sette
collana. Tra i nomi estratti re al pubblico italiano un Lauesen, Gunnarsson; l’o- sezioni, ognuna contrassegnata
dal dizionario mitologico ampio squarcio sulla narrati- landese Van Schendel; il con un colore diverso
di Fernando Palazzi, “Me- va mondiale contempora- polacco Choromansky; il
dusa” piacque subito a nea “a distanza sempre bre- finlandese Sillanpää; l’islan- Particolare della pubblicità
Mondadori e alla direzione vissima e spesso anche con- dese Gudmundsson; il rus- a doppia pagina della “Medusa”
generale. Il disegno del temporaneamente alle edi- so Bunin. all’interno del periodico
marchio fu commissionato zioni originali”. A questo L’intento di fare concorren- “All’insegna di Mondadori”
all’illustratore Bruno An- ambizioso progetto avevano za alle edizioni originali in (anno V n. 2 giugno-luglio 1933),
goletta. Ne uscirà una te- subito aderito, accordando lingua francese, la cui quota Fondo bibliografico Marco
sta di Medusa “ammansi- il diritto esclusivo di pub- di importazione in Italia era Dall’Occa, Bologna, e la
ta” e caratterizzata da due blicazione in traduzione ita- allora doppia rispetto alla pubblicità della collana all’interno
alucce: una connotazione liana delle loro opere nella Gran Bretagna o alla Ger- del Catalogo Generale delle
simbolica talmente indovi- “Medusa”, i francesi: Mo- mania, si rivelò presto falla- Collezioni Mondadori 1938
nata che avrebbe contri-
buito non poco alla fortuna
della collana.
SUCCESSO IMMEDIATO
Sotto la regia dell’ideatore
Luigi Rusca, all’epoca con-
direttore generale della
Mondadori, la “Medusa”
veniva inaugurata nel mar-
zo del 1933, con Il grande
amico di Alain-Fournier (ti-
ratura di 5.000 copie). Ogni
volume, “agile e solido, im-
peccabile nella carta e nei
caratteri” era “rilegato in
cartoncino flessibile” e in
“formato comodo per lo
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4. Grandi collane
L’Almanacco della Medusa
1934: copertina,
controfrontespizio con
allegoria di Bruno Angoletta, ce, almeno per il pubblico na terra dell’americana con otto edizioni Katrina
frontespizio colto della “Medusa” che Pearl Buck, sull’onda del- di Sally Salminen sfiorò le
avrebbe continuato a pre- l’omonimo film MGM, ot- centomila copie vendute e
ferire la lettura degli auto- tenne un gradimento an- nel 1940-43 La prima mo-
ri transalpini in lingua ori- che superiore. glie di Daphne Du Maurier
ginale, come dimostrano Nei primi due anni, con giunse a vendere addirittu-
le basse tirature delle rare una media di 300 copie ra 140mila copie.
ristampe dei titoli francesi. vendute al giorno, si pub-
Ben diverso fu l’esito ri- blicarono 44 titoli e si pro- I TRADUTTORI
spetto a lingue meno co- seguì fino agli anni della Erano già in libreria i primi
Il foglietto pubblicitario nosciute come l’inglese o guerra al ritmo di 10-15 ti- 24 titoli quando, per pre-
fustellato e spillato del 1945. il tedesco. E adesso pover toli l’anno. Le prime tira- sentare anche con ampio
Il catalogo del settembre 1954. uomo di Hans Fallada, se- ture della “Medusa”, il cui corredo di immagini gli au-
La plaquette “Medusa” condo titolo uscito, ebbe prezzo di copertina (inte- tori e i traduttori della nuo-
contenente la storia delle prime in quattro anni ben cinque ressante per l’epoca, visto va collana, nel dicembre
edizioni dell’Ulisse a cura edizioni per una tiratura che un quotidiano costava 1933 uscì l’Almanacco della
di Carlo Gorlier, 1961. complessiva di quasi ven- 30 centesimi) passò quasi “Medusa” 1934, volume di
Il catalogo delle Cinquecento timila copie. Il titolo se- subito da 9 a 10 lire, pru- 392 pagine, impreziosito
Meduse uscito nel 1966 con guente, Ancella del Nobel dentemente oscillavano tra con un’allegoria e molte
contributi e ricordi di Buzzati, inglese Galsworthy, esaurì le 2-6mila copie. Ben pre- piccole illustrazioni del so-
Quasimodo, Soldati, Arbasino, velocemente le 5.000 co- sto, tuttavia, in più di un lito Angoletta. L’idea di af-
Berto, Calvino, Del Buono, pie iniziali collezionando- caso le urgenti ristampe fidarsi per le traduzioni a
Parise, Piovene, Pratolini e ne altre 10mila in 4 edizio- imposero lanci da 20mila letterati e scrittori famosi,
altri. Fondo bibliografico ni dal 1934 al 1938. Sem- copie fin dalla prima tira- come era accaduto per la
Marco Dall’Occa, Bologna pre tra i primi titoli La buo- tura. Tra il 1937 e il 1942 “Romantica”, non sempre
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5. aveva dato buoni esiti. nel volgere di pochi anni L’AIUTO DEL CINEMA Grandi collane
Leone Ginzburg sulla dalla semplice “bonifica La guerra, infatti, rallentò
“Cultura” aveva infatti pe- del libro” all’azione pre- notevolmente l’uscita dei
santemente criticato quel- ventiva, metodica e discre- titoli nella “Medusa” (8
la scelta chiamando in cau- ta del Minculpop fino al- nel 1942, 6 nel 1943, 4 nel
sa Marino Moretti e la sua l’epurazione sistematica 1944). Sul “Giornale della
discutibile versione di Una degli autori ebrei, ebreiz- Libreria” del settembre
vita di Maupassant. Si ri- zanti, o comunque di ten- 1945 Mondadori, rientrato Due esempi di fascette
corse così a una squadra di denze decadenti. Le se- dal forzato soggiorno elve- “cinematografiche”
giovani traduttori specia- gnalazioni giungevano an-
lizzati nelle varie letteratu- che da zelanti “esponenti”
re e spesso in contatto di- del regime come Carlo
retto con gli stessi autori, Barduzzi che quando era
alcuni dei quali erano an- console a Odessa si era ac-
che scrittori che di quel- canito nel dare la caccia
l’incarico avrebbero potuto agli esuli italiani antifasci-
giovarsi come trampolino sti. Nel breve periodo in
di lancio per la loro carriera cui fu a capo della “sezione
letteraria. A loro erano an- letteraria” del Centro Studi
che affidati vari compiti tra Anticomunisti (organizza-
cui le proposte e suggeri- zione privata e segreta fi-
menti su opere da pubbli- nanziata dal ministero del-
care, pareri di lettura, oltre l’Interno) Barduzzi segnalò
alla responsabilità dei tagli (26 maggio 1937) al mini-
e degli adattamenti dei stro degli Esteri Ciano
passaggi a maggior rischio. quanto fossero pericolose le
Traducevano anche Lavi- traduzioni di quei «romanzi
nia Mazzucchetti o Giaco- specie di autori israeliti
mo Prampolini, responsa- aventi quasi sempre un
bili di sezione, come del fondo di sovvertimento
PER SAPERNE DI PIÙ
resto il supervisore della morale e soprattutto quelli
collana Enrico Piceni. Del- della collezione “Medusa” ARTICOLI
la squadra dei tradut- del Mondatori [sic!])». In
Guido Lopez, L’indimenticabile Medusa vestita di verde,
tori/scrittori della “Medu- seguito (dicembre 1937) se-
“Millelibri”, agosto 1989
sa” facevano parte, tra gli gnalò anche l’Almanacco
altri, Marise Ferro (Mau- della “Medusa” 1934, il cui Marco Fini, L’altro volto della Medusa, “Storia Illustrata”,
riac), Bonaventura Tecchi sequestro venne ordinato supplemento a “Epoca” n. 2050 del 21/01/1990
(Hans Carossa), Cesare Pa- da Mussolini in persona so- Claudio Altarocca, Medusa, lo sguardo che incanta i lettori,
vese (Dos Passos) ed Elio lo il 21 maggio 1938 con la “La Stampa”, 18/07/1994
Vittorini (Lawrence e motivazione che “vi erano
Maugham). Tra i traduttori scritti di ebrei tedeschi”. CATALOGHI
puri c’erano invece Barba- Con quali effetti concreti Pubblicità della “Medusa” in “All’insegna di Monda-
ra Allason, Alessandra Sca- non sappiamo, poiché all’e- dori”, Rassegna per gli amici delle “Edizioni Monda-
lero, Salvatore Rosati, Er- poca l’Almanacco risultava dori”, giugno-luglio 1933
vino Pocar, tanto per citar- ormai già esaurito. Ma era- Almanacco della “Medusa” 1934
ne alcuni. no solo avvisaglie poiché, Catalogo generale delle Collezioni Mondadori 1936
dopo le leggi razziali del-
LA CENSURA l’autunno del 1938 e peg- Catalogo generale delle Edizioni Mondadori 1938
Nell’introduzione dell’Al- gio ancora dopo l’entrata in Cataloghi Medusa (1954, 1963, 1966)
manacco della “Medusa” guerra, la scure della cen- Catalogo storico delle Edizioni Mondadori 1912-1994,
1934 l’editore aveva pre- sura sarebbe calata pesan- Milano, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondatori, 1995
messo che la collana attua- temente sugli autori e i tra-
va la direttiva del Duce di duttori della “Medusa”, re- LIBRI
“aver fede nell’ingegno cidendone le fonti: gli au- Enrico Decleva, Mondadori, Torino, Utet, 1993
italiano; evitare limitazioni tori tedeschi scelti da Lavi- Pietro Albonetti, Non c’è tutto nei romanzi – Leggere
agli scambi, nella produ- na Mazzucchetti erano or- romanzi stranieri in una casa editrice negli anni ’30,
zione delle opere dell’in- mai al bando in Germania Milano, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, 1994.
gegno”. Lo stratagemma perché ebrei o invisi a Hit-
tuttavia non sarebbe basta- ler e non si potevano più Giorgio Fabre L’elenco - Censura fascista, editoria e autori
to a distogliere anche da pubblicare nemmeno quel- ebrei, Torino, Zamorani, 1998
quella collana l’occhio li dei paesi nemici. Non re- Dalla A alla Ang. Bruno Angoletta professione illustratore,
sempre più vigile della stavano che le briciole di Torino, Little Nemo, 2001
censura di regime, passata autori turchi o norvegesi.
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6. Grandi collane
Tre titoli della “Medusa” tico, annunciava il rilancio gli perduti di Philippe Hé- per Il sole sorge ancora.
usciti con il contrassegno immediato di varie collane riat e Il potere e la gloria di Giunto in visita in Italia
delle “Hemingway Series” storiche tra cui la “Medu- Graham Greene, Quelli di nel settembre del 1947,
sa”, “immiserita” negli ul- sotto del messicano Maria- con la moglie Mary, He-
timi anni dalle “continue no Azuela, Narciso Nero di mingway fu ospite di Ar-
sotto e a fronte: e rinnovate proibizioni di Rumer Godden e Come era noldo Mondadori e del fi-
Corrispondenza tra Ernest autori e di opere” attraver- verde la mia vallata di Ri- glio Alberto con cui strinse
Hemingway e Alberto Mondadori so la proposta dei testi pre- chard Llewellyn (da allora una cordiale amicizia. In
a proposito delle “Heningway disposti in passato e bloc- al 1947 10 edizioni e 60mi- quell’occasione lo scrittore
Series”. Archivio cati dalla censura fascista. la copie stampate). Sebbe- si impegnò sulla parola a
Fondazione Mondadori, Tra questi venivano an- ne, per la mancanza di car- suggerire romanzi per
Arnoldo Mondadori Editore, nunciati: Molti matrimoni ta e di energia, la produzio- un’apposita serie da porre
Fondo Alberto Mondadori di Sherwood Anderson, Fi- ne stentasse ancora a ri- sotto la sua egida. Per le
prendere a pieno ritmo (su “Hemingway Series” lo
160 titoli usciti, il listino scrittore suggerì sei titoli e
delle disponibilità della nel luglio 1950 mandò da
collana nel febbraio 1946 Cuba una breve presenta-
riportava soltanto 24 titoli), zione dei primi tre: African
ben presto i fattori della ri- Queen (La Regina d’Africa,
presa ebbero il sopravven- n. 261) di Forester, The Big
to. Come era già capitato, Sky (Il grande cielo, n. 264)
un potente aiuto venne dal di Alfred Bertram Guthrie
cinema in grado di fare an- e The Man Eating Leopard
che raddoppiare le poten- (uscito nei “Quaderni del-
ziali richieste di un roman- la Medusa”, n. 36, nel
zo: l’interpretazione melo- 1951) di Jim Corbett. Veri-
drammatica di Jennifer Jo- ficato tuttavia che in Italia
nes spinse nel 1947 il Ber- non c’erano le condizioni
nadette di Werfel sul tetto di mercato per una collana
delle 50mila copie e lo autonoma, di comune ac-
stesso avvenne con Gary cordo fu deciso di inserirli
Cooper e Ingrid Bergman nella “Medusa” con il bre-
in Per chi suona la campana ve giudizio di Hemingway
di Hemingway, n. 166, all’interno di ogni volume
pubblicato nel 1945. e uno speciale contrasse-
gno in copertina. Era lo
THE HEMINGWAY SERIES stesso, messo in “bella co-
Proprio di quest’ultima pia” sotto forma di timbro
opera insieme a Addio alle dall’ufficio grafico della
armi Mondadori aveva ot- casa editrice, che He-
tenuto a fatica dallo scrit- mingway aveva scaraboc-
tore americano i diritti per chiato con mano incerta
l’edizione italiana, diritti per il mare a forza 7 sul re-
che Giulio Einaudi gli ne- tro di una ricevuta nel
gava per Avere e non avere e marzo del 1950, quando
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7. era a bordo del transatlan- al rilancio di Scott Fitzge-
tico “Ile de France” du- rald e di Faulkner, nella
rante la traversata inaugu- “Medusa” apparvero per
rale verso l’Europa. Oltre la prima volta Bellow, Pro-
ai tre titoli già menzionati, kosch, Böll, Fante e molti
il marchio hemingwayano altri ancora. Tuttavia, an-
apparve con l’aggiunta che in presenza di autori
della scritta “La prima importanti, non sempre
Medusa illustrata” nell’e- alle 6-7mila copie della
dizione di quello che si an- prima edizione seguirono
nunciava come “il capola- altre ristampe. A meno
voro della letteratura ame- che il libro anticipasse un
ricana contemporanea”, Il film di grande successo
vecchio e il mare (n. 306). come Da qui all’eternità (8
Quel racconto fu un altro Oscar) di J. Jones, grazie
grande successo della col- al quale nel 1954 furono
lana (15mila copie della vendute in un anno oltre
prima tiratura subito esau- 40mila copie in tre edizio-
rite, 50mila in tre anni, nel ni. O anche che, come nel ri esauriti sulle bancarelle. Leonardo Sinisgalli,
1963 toccò il 141° mi- caso Lolita di Vladimir Ma alla fine degli anni Belliboschi, “La Medusa
gliaio), le cui vendite be- Nabokov, ancor prima del- Sessanta cominciò l’ineso- degli Italiani”, n. 19, 1948
neficiarono, anziché risen- l’evento cinematografico rabile declino, invano con-
tirne, dell’uscita in ante- (il film di Kubrick è del trastato con il restyling William Saroyan,
prima della traduzione 1962) fosse lo stesso cla- “fotografico” della coper- La Tigre di Tracy, n. 329, 1954
della Pivano su un supple- more dello scandalo a so- tina, che si sarebbe con- La seconda “Medusa” illustrata
mento di quaranta pagine spingere le vendite al re- cluso nel 1971 (per ironia
al settimanale “Epoca” cord di dieci edizioni e della sorte lo stesso anno
nel 12 dicembre 1952 sul- 90mila copie esaurite in della scomparsa di Arnol-
l’esempio di “Life” che, cinque mesi (maggio-otto- do Mondadori), quando
poco prima, in due giorni bre 1959), tiratura destina- uscì un solo titolo, Pro-
aveva “bruciato” 5 milioni ta a raddoppiare nel giro grammazione omicidi di Lo-
di copie. di tre anni. ren Singer. Il tentativo di
fare rinascere la collana in
GRANDI TRAGUARDI IL TRAMONTO brossura con la “Medusa
Al traguardo dei 300 titoli, Sotto la direzione di Vitto- serie Ottanta” (1979-82,
raggiunto nel settembre rini, dal 1960, anno della 23 titoli usciti) e con la
1952 con Il cercatore di Dio pubblicazione dell’Ulisse “Medusa serie 80” nuova
di Sinclair Lewis fu calco- di Joyce (50mila copie serie (1983-86, 13 titoli
lato che nella collana era- vendute in pochi mesi), al usciti) non ebbe migliore
no state stampate com- 1964 nella “Medusa” ven- fortuna. La gloriosa stagio- L’autore ringrazia Marco
plessivamente circa 5 mi- nero immessi autori ame- ne della “Medusa”, come Dall’Occa e la Fondazione
lioni di copie. Dal n. 258 ricani (la McCullers), quella di molte altre colla- Arnoldo e Alberto Mondadori
fu abbandona la versione giapponesi (Tanizaki), po- ne longeve, era ormai de- per l’aiuto e l’assistenza nella
in brossura per una rilega- lacchi (Brandys), russi finitivamente tramontata. ricognizione di fonti e immagini
tura con incisioni in oro e (Leonov) tedeschi (An-
sovraccoperta a due colori dersch), bosniaci (Andric)
a cui dal 1958 (n. 401, Il e altri giudicati innovativi.
volto del tempo di J. T. Far- Nel 1966, anno della scom-
rell) si aggiunse una corni- parsa di Vittorini e della
ce dorata. Per tutti gli an- chiusura dei “Quaderni
ni Cinquanta e oltre la della Medusa” di cui aveva
“Medusa” veleggiò alla mantenuto la direzione, si
media di oltre 15 titoli giunse alla boa dei 500 ti-
l’anno. Nel periodo 1950- toli festeggiata con un ca-
57 si arricchì di oltre 150 talogo commemorativo.
titoli, in parte nuovi in Tra i lettori c’era ancora
parte recuperati da altre chi collezionava la “Me-
collane, di autori noti e af- dusa”, magari anche in
fermati: Mann, Greene, prima edizione, prenotan-
Werfl, Kafka, Remarque, do dal libraio i titoli an-
Sinclair Lewis, Neumann, nunciati, come faceva l’at-
Maugham, Wolf, Alding- tore Ernesto Calindri,
ton, Huxley ecc. Insieme sempre a caccia dei nume-
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