2. CONTENUTI DEL CORSO
1
Introduzione al corso.
Dal testo al prodotto editoriale; l’oggetto libro.
2
Come nasce un libro. La casa editrice e il processo editoriale.
L’identità dell’editore: marca e marchio editoriale,linea e collana
editoriale.
3
Editoria mainstream in Italia.
Editoria indipendente (Underground press,Alternative press,
Independent press).
4
Editoria digitale e post-digitale.
5
Elementi di tipografia.
Tipografia inclusiva ed espressiva.
6
Le gabbie di impaginazione.
Stili ed evoluzione.
7 La Composizione del testo,Il Formato editoriale
8 Il libro come prodotto: la carta e la stampa.
Output del corso Sviluppare una collana dinamica collettiva attraverso progetti personali.
5. Editorìa
s. f. [der. di editore].
L’industria che ha per oggetto la pubblicazione e
distribuzione di libri e in genere di opere a stampa; in
senso collettivo,il complesso degli editori,delle imprese
e delle attività connesse con tale industria: il settore
dell’e.; l’e. italiana; finanziamenti per l’editoria.
Design
PER
L’EDITORIA
7. Un oggetto, solitamente in
forma di parallelepipedo,
formato da un insieme di fogli,
su cui compare in prevalenza
testo scritto,
uniti in una legatura.
Nel 1964 UNESCO definisce il libro quale “una
pubblicazione stampata, non periodica, con più di
49 pagine”.
Al di sotto di tale numero dovremmo parlare di
opuscolo, brochure, libretto, ecc
8. Un libro è
“un prisma a sei facce rettangolari composto di sottili
lamine di carta che devono presentare un frontespizio,
un’antiporta,un’epigrafe in corsivo,una prefazione
anch’essa in corsivo,nove o dieci capitoli che cominciano
con la lettera capitale,un indice del contenuto,un ex
libris con clessidra a sabbia e con un motto latino,un
conciso errata corrige,alcune pagine bianche,
l’indicazione ben spaziata della tipografia e la data e il
luogo di stampa: oggetti che, come si sa, costituiscono
l’arte dello scrivere”
Design
PER
L’EDITORIA
L.Borges
11. IN MOLTI
HANNO
PROVATO A
RISPONDERE
T. d'Albisola,Parole in libertà futuriste,
tattili-termiche olfattive
Portando al limite i suoi
materiali costitutivi
19. All’inizio era il volumen,
manoscritti su rotoli di papiro il cui
uso era legato alla funzionalità
Il libro nella STORIA
● 6-10 metri
● Informazioni limitate (opere in più parti)
● Colonne parallele
● Scriptio continua
20. Intorno al 170 a.C. il papiro viene
sostituito dalla pergamena* ovvero
pelli animali trattate,piegate e
cucite insieme con la legatura
Il libro nella STORIA
● Scritti su due facciate
● Scrittura comune,punteggiatura
● Aggregazione di diversi testi
● Praticità di trasporto
● Lettura endofasica
* dalla città Pergamo nella quale,secondo la tradizione,
la pergamena sarebbe stata inventata
21. Un cambio di sguardo
«Nel leggere,i suoi occhi correvano sulle pagine e la mente ne
penetrava il concetto, mentre la voce e la lingua riposavano. [...] Può
darsi che evitasse di leggere ad alta voce per non essere costretto da un uditore
curioso e attento a spiegare qualche passaggio eventualmente oscuro dell'autore
che leggeva,o a discutere qualche questione troppo complessa: impiegando il
tempo a quel modo avrebbe potuto scorrere un numero di volumi inferiore ai suoi
desideri.
Ma anche la preoccupazione di risparmiare la voce,che gli cadeva con estrema
facilità,poteva costituire un motivo più che legittimo per eseguire una lettura
mentale. Ad ogni modo,qualunque fosse la sua intenzione nel comportarsi così,
non poteva non essere buona in un uomo come quello.»
Sant'Agostino, Confessioni, VI. 3.4
Approfondimento: U.Eco, Il nome della rosa, Bompiani - [film omonimo di Jean-Jacques Annaud]
22. TRASCRIZIONE / PUBBLICAZIONE
I-XIII
sec
Attività intimamente legate:
Pubblicare significa ricopiare,
riprodurre un testo o ricrearlo
a partire da altri testi.
VIII sec sotto il renovatio
Imperii* di Carlo magno,si
riformano i monasteri sulla
base della regola benedettina.
Lettura ad alta voce come pratica
collettiva.
Scrivere come attività umile ed
artigianale.
Monopolio produttivo nei centri
monastici.
Dio come unico autore degli scritti,
Scribi quali meri esecutori.
Organizzazione del testo limitata.
*Ideale,comune in tutto il Medioevo,di restaurazione dell’antica potenza
imperiale romana,elevata dalla missione cristiana,in cui Roma era il centro.
23. ORA ET LABORA
Il ritorno alla classicità sancisce la necessità
del recupero e della conservazione dei testi
antichi.
Approfondimento: Codici miniati nel tempo - immagini
Nasce la calligrafia minuscola carolina che grazie alla sua rapidità di esecuzione e leggibilità,si
diffonderà in tutti gli scriptoria d’Europa. Emerge una prima griglia di impaginazione.
Questo sistema fece poi da base della minuscola umanistica rotonda,che a sua volta fu il modello
dei primi caratteri da stampa,che si sono poi evoluti fino ai caratteri usati al giorno d'oggi.
26. TRASCRIZIONE / PUBBLICAZIONE
XIV-XV
sec
Lento cambiamento a partire
dal 1300-1400.
1454 Nasce la stampa a
caratteri mobili ad opera di
Gutemberg.
Inizia la democratizzazione
culturale d’Europa
Petrarca apre la via alla pratica
umanistica dell'editing dei testi
classici.
Metamorfosi delle strutture del
testo e nascita di nuove architetture
e tipologie (pagina,paragrafo,
capitolo)
Si afferma la diffusione del libro e la
specializzazione tipografica.
Si diffondono le idee di autore,testo
originale,"stabile" e definitivo
29. LA RIVOLUZIONE
TECNOLOGICA
DELLA STAMPA
A CARATTERI MOBILI
● La carta
● La preparazione della
superficie per stampare
● L’inchiostro
● Il metodo di trasferimento
dell’inchiostro
● L’idea generale del processo
30. Metodi di stampa
Stampa a
rilievo
O tipografica,su tavolette
lignee scalpellate
Stampa ad
intaglio
O incisione,utilizzata
soprattutto per le immagini
Stampa
litografica
Stampa in piano,
Inventata nel 1796
Prima e post Gutemberg
31. All’origine del CARATTERE
Scrittura di brevi didascalie per le
immagini religiose attraverso tavolette
di testo
● Produzione di tipi in metallo,
e questo avvenne certamente
a Magonza,in una stamperia
già attiva dal 1447.
32. LAVORO
DI PRECISIONE
1 giorno + 2 stampatori = 300 copie di un foglio;
raggiunta la tiratura voluta,le lettere venivano
separate le une dalle altre e ricomposte in un altro ordine per stampare altre centinaia di copie
della seconda pagina,e così via.
Necessari molti caratteri a disposizione.
Es. Una pagina della prima Bibbia stampata da Gutenberg,contiene ca. 2750 lettere; tenuto conto
che due pagine erano sempre in stampa,altre due in fase di composizione e due venivano
«smontate»,dovevano essere a disposizione circa 20.000 caratteri.
34. Il libro come rivoluzione culturale
Possibilità di produrre con una spesa limitata una quantità di libri enormemente
superiore a quella che si poteva ottenere con la riproduzione manoscritta.
1
2 3
Abbassamento dei costi dei libri.
Una biblioteca di manoscritti era un
lusso che solo principi ed istituzioni
potevano permettersi,la stampa
permise l’acquisto di libri anche a
famiglie non particolarmente
benestanti.
Intensa produzione di stampe
in lingua volgare,che portò allo
sviluppo delle lingue nazionali a
scapito del latino,oltre che alla
diffusione dello studio e dunque
alla nascita di nuove teorie
scientifiche e religiose.
35. Il libro deve essere
normato nella sua
costruzione ESTETICA
36. Costruzione armonica della pagina
Piacere
percettivo
Griglia di
impaginazione
Caratteri
tipografici
Analisi e soluzione di un problema percettivo umano,
attraverso le unità fondamentali:
37. I CARATTERI TIPOGRAFICI* sono
in tipografia ed editoria,l’unità di base
della disciplina,l’equivalente
All’origine del CARATTERE
● dei MATTONI in architettura,
● degli ATOMI in fisica
● o dei NUMERI in matematica.
* Il carattere tipografico è una lettera,un
segno di interpunzione o un simbolo; ovvero un
segno grafico convenzionale che rappresenta
un particolare suono della voce umana.
40. Si deve al tipografo veneziano
Aldo Manuzio (fine ‘400- primi ‘500)
l'introduzione del corsivo,
che nell'arte tipografica prese
il nome di carattere "aldino" o "italico“
All’origine del CARATTERE
Il corsivo, o italic,
è un font diverso
(non è solo un font Regular inclinato).