1. L' AUTISMO IN ETA' SCOLARE
“Una diagnosi precoce per trattamento
terapeutico”
* Prof. Francesco Perrotta ,** Prof. Enrico Mele
*docente di metodi e tecniche di rieducazione in eta' evolutiva-
Facolta' di Scienze Motorie dell'Aquila
**docente presso laFacolta' di Ed. Motoria -Chieti/Pescara
Anno 2008/09
2. Oggi è largamente condivisa la convinzione che
l’autismo sia la manifestazione comportamentale di
disfunzioni sottostanti della maturazione
neurobiologica e del funzionamento del SNC, ad
etiologia spesso non definita
L'AUTISMO
Definizione secondo Volkamar,Klin e
Cohen,1997
3. Patologia genesi
Plurifattoriale
caratterizzata da una perturbazione
generalizzata e grave del processo di
sviluppo causata da una patologia
organica che intacca primariamente il
SNC quando esso è in via di
organizzazione
(Gillberg & Coleman, 2000).
4. 1867-1867- Henry Maudsley, accenna ai primi bambini con autismo.Henry Maudsley, accenna ai primi bambini con autismo.
1911 -1911 - Bleuler cita il termine “Autismo” per stabilire laBleuler cita il termine “Autismo” per stabilire la
mancanza di contatto del bambino con il mondo esterno.mancanza di contatto del bambino con il mondo esterno.
1943 –1943 – Kanner divulga il lavoro “ Disturbi autistici delKanner divulga il lavoro “ Disturbi autistici del
contatto affettivo”.contatto affettivo”.
1980 -1980 - la terza edizione del DSM riconosce che il disturbola terza edizione del DSM riconosce che il disturbo
autistico e’ un’entità clinica distinta.autistico e’ un’entità clinica distinta.
1990 -1990 - Giliberg approfondisce con studi scientifici i confiniGiliberg approfondisce con studi scientifici i confini
dell’Autismo includendo le affezioni autistico-simili come ladell’Autismo includendo le affezioni autistico-simili come la
Sindrome di Asperger e l’autismo atipicoSindrome di Asperger e l’autismo atipico
Brevi cenni storici
5. PREVALENZA:PREVALENZA: 10 soggetti10 soggetti su circa 10.000 bambinisu circa 10.000 bambini
STATISTICA per SESSO :STATISTICA per SESSO : 3/5 volte più incidente in3/5 volte più incidente in
soggetti di sesso maschilesoggetti di sesso maschile
EPIDEMIOLOGIAEPIDEMIOLOGIA
6. DISTURBI GENERALIZZATI DELLO SVILUPPODISTURBI GENERALIZZATI DELLO SVILUPPO
(DSM-IV) :(DSM-IV) :
-Disturbo Autistico-Disturbo Autistico
-Disturbo di Rett-Disturbo di Rett
-Disturbo Disintegrativo della Fanciullezza-Disturbo Disintegrativo della Fanciullezza
-Disturbo di Asperger-Disturbo di Asperger
-Disturbo Generalizzato dello Sviluppo N.A.S.-Disturbo Generalizzato dello Sviluppo N.A.S.
INQUADRAMENTO NOSOGRAFICOINQUADRAMENTO NOSOGRAFICO
EPIDEMIOLOGICOEPIDEMIOLOGICO
7. DISTURBI GENERALIZZATIDISTURBI GENERALIZZATI
DELLO SVILUPPO (DSM-IV)DELLO SVILUPPO (DSM-IV)
Caratteristiche evidenti : handicaps grave nello
sviluppo della interelazione sociale , delle abilità di
comunicazione a forma verbale e non verbale, e/o da
un bagaglio gravemente ristretto di attività e di
interessi a volte stereotipati e ripetitivi. Gli handicaps
sono palesemente non coerenti con il livello di
sviluppo e l’età psichica . Questi anomalie solitamente
sono constatabili nella fanciullezza.
8. Cinque dei seguenti sintomi sono contemporaneamente presenti durante 2 settimane e
stabiliscono un cambiamento rispetto al precedente livello di funzionamento; uno dei
sintomi è costituito da perdita di interesse o piacere.
a) Umore depresso durante il giorno, sistematico quasi sempre in tutta la settimana,
come riportato dal soggetto
b) Marcata diminuzione di interesse o piacere per tutte, o quasi tutte, le attività ..
c) Perdita di peso, o al contrario un aumento di peso, ancora voglia o dell'appetito .
d) Insonnia quasi ogni giorno.
e) iper o rallentamento psicomotorio ogni giorno.
f) mancanza di energia o viceversa molta forza e voglia di fare
g) Sentimenti di autosvalutazione oppure sentimenti eccessivi o inappropriati di colpa .
h) Incapacità di concentrarsi, difficoltà a prendere decisioni.
i) pensieri continui della morte, ideazione suicida senza elaborazione di piani specifici,
un tentativo per l'elaborazione di un piano specifico per commettere suicidio.
9. Disturbi generalizzati dello Sviluppo
(DSM-IV)
-Si evidenzia nei primi 3 anni di età del
bambino
-Compromissione del rapporto qualitativo
delle interazioni sociali reciproche
-Handicap qualitativo della
comunicazione
-Restrizione comportamentale e di
interessi e attività da svolgere
10. a)a) compromissione di comportamenti linguaggicompromissione di comportamenti linguaggi
non verbali (es.non verbali (es. sguardo diretto, mimica facciale ,
posture) che regolano e stabiliscono l’interazione
con gli altri
b)b) mancanza di capacità a sviluppare relazionimancanza di capacità a sviluppare relazioni
con i coetaneicon i coetanei
c)c) mancanza di condivisione di emozioni,dimancanza di condivisione di emozioni,di
piaceri, obiettivi da conseguire con altre personepiaceri, obiettivi da conseguire con altre persone
d)d)privazione assoluta di formeprivazione assoluta di forme sociali edsociali ed
emotivita'.emotivita'.
1.1. Compromissione qualitativa dell’interazioneCompromissione qualitativa dell’interazione
Con gli altriCon gli altri
11. a)a) ritardo mancanza dello sviluppo del linguaggioritardo mancanza dello sviluppo del linguaggio
parlato (a volte anche totale sviluppo)parlato (a volte anche totale sviluppo)
b)b) con linguaggio adeguato, una buona percentualicon linguaggio adeguato, una buona percentuali
di casi ha compromesso la capacità di iniziare odi casi ha compromesso la capacità di iniziare o
anche portare avanti una conversazioneanche portare avanti una conversazione
c)c) linguaggio ripetitivo ed eccentrico stereotipatolinguaggio ripetitivo ed eccentrico stereotipato
d)d) mancanza di organizzare giochi di simulazionemancanza di organizzare giochi di simulazione
e d’imitazione socialee d’imitazione sociale
2.2. Compromissione della qualita'di comunicazioneCompromissione della qualita'di comunicazione
12. a) inclinazione profonda aa) inclinazione profonda a interessi di tipointeressi di tipo
stereotipato e circoscrittostereotipato e circoscritto
b)b) succube ad inutili e abituali rituali specificisuccube ad inutili e abituali rituali specifici c)c)
manierismi motori quasi sempre ripetitivimanierismi motori quasi sempre ripetitivi
d)d) eccessivo e maniacale interesse per alcune partieccessivo e maniacale interesse per alcune parti
degli oggettidegli oggetti
3.3. Modalità nel comportamento, interessi eModalità nel comportamento, interessi e
attività limitate , ripetitive e stereotipateattività limitate , ripetitive e stereotipate
13. - Iperattività associata anche a impulsività e scarsa
attenzione nella concentrazione
- Aggressività improvvisa
- Comportamenti di autolesionismo
- Eccessiva collera per un non nulla
- risposte ingigantite agli stimoli sensoriali ( es., poca
tollerabilita'al dolore , ipersensibilità ai rumori o al
contatto , reazioni incontrollate alla luce , attrazione
a certi stimoli)
Disturbi comportamentali
14. nell'alimentazione ad es., limitazioni nelle diete
disturbi del sonno con frequenti risvegli nella notte con
movimenti tipo dondolo
Alterazioni dell'umore e dell'affettività es., riso senza
motivo o viceversa pianto a dirotto senza un vero motivo
e assenza di reazioni emotive)
Privazione di paura per pericoli viceversa notevole timore
per oggetti innocui
Autolesionismo es., sbattere la testa al muro,
morsicarsi frequentemente le dita
Disturbi nel comportamento
15. - sguardo assente.- sguardo assente.
- scarso interesse per gli altri.- scarso interesse per gli altri.
- assenza di sorriso e senso di angoscia di fronte- assenza di sorriso e senso di angoscia di fronte
ad estranei.ad estranei.
- assenza di pianto quando la madre di allontana.- assenza di pianto quando la madre di allontana.
- rifiuto del contatto fisico.- rifiuto del contatto fisico.
DIAGNOSI PRECOCEDIAGNOSI PRECOCE
16. Si intende per sindrome di Asperger la compromissione
qualitativa nell’interazione con gli altri modalità di
comportamento, interessi e attività ristretti, ripetitivi e
stereotipati l’anomalia causa una vera e propria
compromissione clinica dell’area sociale, lavorativa o di altre
aree fondamentali del funzionamento non si riscontra un
ritardo del linguaggio a livello clinico non vi è un ritardo
significativo a livello clinico dello sviluppo cognitivo o dello
sviluppo di capacità di autonomia adeguata all’età del
bambino , del comportamento adattivo al di fuori
dell’interazione sociale e della curiosità per l’ambiente
La Sindrome di Asperger
17. Disturbo disintegrativo della fanciulezza
- Disturbo esordisce dopo un periodo di sviluppo
apparentemente normale nei primi due anni a cui
segue:
- Perdita clinicamente significativa di prestazioni
acquisite in precedenza
- Anomalie del funzionamento in almeno due delle
seguenti aree:
- Compromissione qualitativa dell’interazione sociale
- Compromissione qualitativa della comunicazione
- Modalità di comportamento, interessi ed attività
ristretti, ripetitivi e stereotipati
18. Disturbo di Rett
- Malattia a livello neurologico in prevalenza
che colpisce solo bambine
- Si conclama alla fine del primo anno di solito,
dopo un periodo di sviluppo alquanto normale
- Caratteristiche tipiche di un comportamento
autistico
- Stereotipie caratteristiche delle mani
- Alterazioni della motricita',della
deambulazione in particolare , con presenza di
epilessia spesso
19. Disturbo generalizzato dello sviluppo non classificato
Bambini che pur presentano una evidente e
generalizzata compromissione dello sviluppo
relazionale, non sono inseriti nelle categorie
sopra indicate
21. LA TEORIA DELLA MENTE
(Baron-Choen, Leslie e Frith, 1985)
Avere una “teoria della mente” significa
essere capaci di comprendere gli stati mentali
delle altre persone, vale a dire i loro
pensieri, le loro opinioni e i loro desideri al
fine di spiegare e predire il comportamento
22. “mondo incoerente di esperienze
frammentate”di
(Shah e Frith, 1983; Frith, 1989)
Teoria della debole coerenza
centrale
23. gli autistici appaiono incapaci di integrare
informazioni a differenti livelli e di mettere
insieme le parti di un tutto per interpretare la
realtà e costruire livelli più alti di pensiero nel
contesto
(Uta Frith, 1989)
Teoria della debole coerenza centrale
24. L' etiopatogenesi del disturbo
Aspetti biologiciAspetti biologici Aspetti psicopatologiciAspetti psicopatologici
I VARI FATTORI CHE COMPRODUCONO LE CAUSEI VARI FATTORI CHE COMPRODUCONO LE CAUSE
DEL DISTURBODEL DISTURBO
TEORIE ORGANISTICHE TEORIE PSICOGENETICHE
25. - 40 % :- 40 % : Q.I.sotto dei 50-55Q.I.sotto dei 50-55
- 30 % :- 30 % : Q. I. tra i 50-70Q. I. tra i 50-70
- 30 % :- 30 % : Q. I. dai 70 suQ. I. dai 70 su
FUNZIONE INTELLETTIVAFUNZIONE INTELLETTIVA
26. I bambini affetti da autismo con Q. I. sopra 70 e cheI bambini affetti da autismo con Q. I. sopra 70 e che
utilizzano un linguaggio comunicativo entro 5 – 7 anni hannoutilizzano un linguaggio comunicativo entro 5 – 7 anni hanno
una prognosi certamente migliore.una prognosi certamente migliore.
Solo 2 % acquisisce uno stato definito “normale”Solo 2 % acquisisce uno stato definito “normale”
Tra il 10-15% avra' la possibilita' di raggiungere una buonaTra il 10-15% avra' la possibilita' di raggiungere una buona
autonomia nella propria famigliaautonomia nella propria famiglia
Il 25-30 % invece mostrerà buoni progressi ma avràIl 25-30 % invece mostrerà buoni progressi ma avrà
comunque necessita' di controllo e di sostegno adeguatocomunque necessita' di controllo e di sostegno adeguato
Le altre situazioni purtroppo rimarranno gravemente conLe altre situazioni purtroppo rimarranno gravemente con
l'handicaps o totalmente non autosufficientil'handicaps o totalmente non autosufficienti
PROGNOSIPROGNOSI
27. Obiettivi della terapia:
-ridurre i sintomi comportamentali e migliorare le
capacità della comunicazione e della interazione nel
favorire lo sviluppo delle funzioni che presentano
ritardi, o inesistenti come l'uso del linguaggio e la
cura di sé.
L’intervento deve essere precoce. -L’intervento
precoce :infatti non solo serve per contrastare i
comportamenti devianti ma necessaria a modificare
l’organizzazione e l’espressività del patrimonio
biologico, prevenendo lo stabilirsi dei comportamenti
sociali devianti che scaturisono la sindrome
dell'autismo
Inteventi Abilitativi al Disturbo Autistico
28. 1– Approccio psico- educativo con utilizzo di1– Approccio psico- educativo con utilizzo di
metodologie di tipo cognitivo -comportamentalemetodologie di tipo cognitivo -comportamentale
2- Ulteriori metodologie di intervento2- Ulteriori metodologie di intervento
3 – Farmaci indicati quando sono evidenziate gravi3 – Farmaci indicati quando sono evidenziate gravi
turbe nel comportamentoturbe nel comportamento
TRATTAMENTO-AZIONE TERAPEUTICATRATTAMENTO-AZIONE TERAPEUTICA
29. L’APPROCCIO PSICO-EDUCATIVOL’APPROCCIO PSICO-EDUCATIVO
Obiettivi:Obiettivi:
- Aumentare- Aumentare le potenziali capacità di comunicazionele potenziali capacità di comunicazione
e di interazionee di interazione
-Educazione al gestire il tempo ed alla-Educazione al gestire il tempo ed alla
risoluzione dei problemirisoluzione dei problemi
-Ridurre le anomalie comportamentali che possono-Ridurre le anomalie comportamentali che possono
interferire in modo negativo con l'apprendimentointerferire in modo negativo con l'apprendimento
30. - Intervento comportamentale precoce (Lovaas):
analisi e modifiche del comportamento
•- Programma TEACH: contribuisce a migliorare
l’adattamento del bambino autistico nel proprio
ambiente .
•- Intervento cognitivo seguendo i principi della
teoria della mente
TRATTAMENTO TERAPEUTICOTRATTAMENTO TERAPEUTICO
31. - Gli obiettivi sono quelli di creare repertori
comportamentali socialmente utili e ridurre quelli
problematici.
-Tali obiettivi sono possibili con l’insegnamento
sistematico di unità di comportamento misurabile.
- Le risposte valide sono seguite da conseguenze
che funzionano da rinforzo;mentre le risposte
problematiche non vengono rinforzate.
Intervento comportamentale precoce
secondo le teorie di Lovaas:
32. Questo intervento basa principalmente su una prospettiva dello
sviluppo del bambino considerando l’area cognitiva- linguistica, e quella
del comportamento-sociale ed affettiva come degli aspetti di uno
sviluppo integrato.
Pertanto si cerchera' di potenziare lo sviluppo delle funzioni
cognitive di base, identificandole e potenziando le funzioni cognitive
carenti;
- sviluppando la motivazione intrinseca al compito;
- sviluppando il pensiero rappresentativo;
- aumentando l’efficacia dell’apprendimento.
viene inoltre stimolata la capacità di riflessione sui processi di
pensiero, agevolando il bambino nella selezione di strategie e metodi
nella soluzione dei problemi posti
Intervento Cognitivo:
33. Metodo TEACCH____________Metodo TEACCH____________
(Treatment and Education of Autistic and Comunication(Treatment and Education of Autistic and Comunication
Handicaped Children)Handicaped Children)
- Programma comportamentale che si esplica attraverso
numerose attività di tipo educativo che mirano al rinforzo dei
comportamenti positivi ed all’eliminazione delle condotte
negative.
- Richiede una stretta ed attiva collaborazione tra genitori,
insegnanti ed operatori.
- L’uso di tali attività educative va contestualizzato ed
individualizzato.
- Il progetto riabilitativo comprende obiettivi riguardanti
diverse aree: comunicazione, tempo libero, autonomia, abilità
domestiche, abilità sociali, apprendimento.
34. Vengono quindi stimolate le capacità visive degli autistici, come
l’attenzione per i dettagli, l'abilità mnemonica, dando luogo alle
capacità di lavoro autonomo.
Altro punto di forza del programma è l’insegnamento strutturato
l'organizzazione del proprio’ambiente fisico dove vive:strutturato e
prevedibile.
Queste tecniche di intervento hanno l'obiettivo di facilitare il
bambino alla comprensione del mondo che lo circonda. Definizione
delle finalita' educative e degli obiettivi specifici. Impiego di
tecniche di modificazione del comportamento, in particolare per la
gestione dei comportamenti -problema.
Il programma proposto invece che insistere sugli aspetti fragili o di
deficit, si incentra sull’attenzione dello sviluppo delle proprie
potenzialità e degli interessi esistenti del bambino
35. Comunicazione facilitata
Si incentra sull’insegnamento di percorsi di
comunicazione alternativi a quelli del linguaggio
verbale. Al bambino viene insegnato a scrivere
i suoi messaggi con l'impiego della tastiera del
pc. L’educatore-facilitatore, per l'appunto
facilita l’intervento sostenendo e guidando la
mano del bambino poi successivamente nel
prosieguo delle sedute in progressione sposta
la sua mano sul braccio e sulla spalla del
bambino.
36. • LA Musicoterapia
E’ un'attività riferita alla produzione e
all’ascolto della musica con ricadute positive .
Per alcuni bambini queste attività sono
un’occasione per esercitare le capacità
relazionali. La musicoterapia si rivela come
un'azione ad effetto calmante che
facilitando l’interazione e l’attività della
comunicazione. Tali bambini sono purtroppo
dotati di capacità discriminatorie delle note e
delle melodie.
37. La Pet- therapy.
L'intervento della pet-therapy consiste
nell'interazione fra animale e bambino nella
propria casa o recandosi nei centri
specializzati di riabilitazione dove le sessioni
riabilitative sono guidate da personale esperto.
Questa attività oggi e' molto consigliata e
praticata perchè offre un contesto adatto e
stimolante per l'apprendimento psico-motorio
ed poter meglio esercitare le proprie capacità
di interazione con gli altri.
38. ABA
ABA che significa (Applied Behavioral Analysis)
e’ l’ utilizzo sistematico dei principi comportamentali
dell’essere umano proposti in pscicologia dalla scienza
del comportamento umano con una tecnica pratica
per la progettazione, la messa in atto e la valutazione
di programmi di intervento,utilizzando l’osservazione e
la registrazione del comportamento, che stabiliscono
la base di inizio per la progettazione ed attuazione di
interventi mirati per il cambiamento di comportamenti
e l’apprendimento di nuove abilità.
ANALISI APPLICATA AL COMPORTAMENTO
39. ABA
Non tutti sanno che il metodo ABA non e' sperimentale ;
anzi da oltre 20 anni ricerche e documentazione scientifica
certificano la sua efficacia nei risultati
(Harris e Handleman,1994; ecc.);
I fattori statistici che stabiliscono la migliore riuscita
("best-outcome") del trattamento sono:
1. l'età del bambino all'inizio del trattamento nei primi 3 anni;
2. un'intelligenza definita “normale”
3. un intervento definito di “qualità” di 30 ore alla settimana
4. dei buoni progressi di partenza.
40. ABA
Il bambino che dimostra di fare buoni progressi nei
primi mesi del trattamento e' accertato che continuerà
a migliorare. Nella media del 10% dei casi
l'intervento purtroppo non darà risultati apprezzabili
(Maurice, Green, Luce,p.38), e l'intervento viene
interrotto e il tempo di 6 mesi di lavoro di solito e' per
valutare i progressi iniziali ottenuti
41. ABA
L'intervento avra’ come modalità principale quella dell'insegnamento
attraverso prove distinte ("discrete trial teaching"). L'insegnamento DTT
viene svolto in un ambiente che elimina le distrazioni che possono impedire
l'apprendimento; scompone le abilità in parti più comprensibili per il
bambino; insegna una parte dell'abilità per volta; usa i principi ABA come i
principi dell'uso corretto del rinforzo; aiuto totale al bambino. Con questo
metodo il bambino avra’ poco possibilita’ di non riuscire a raggiungere
gli obiettivi e quindi di fallire. Per tale motivo e’ chiamato "insegnamento
senza errori" ("errorless- learning").
Il bambino non trovera’ il rinforzo naturale e intrinseco in queste situazioni
operative. Il metodo di insegnamento DTT sostituire positivamente il
rinforzo naturale e intrinseco che il bambino “tipico” trova in maniera
spontanea nel suo ambiente con un rinforzo artificiale. Quindi bambino
avra’ un motivo per compiere le azioni (osservare, imitare, produrre
vocalizzazioni) che lo porteranno allo sviluppo e al miglioramento delle
sue abilità necessarie, come ad esempio imparare guardando i coetanei,
parlare, utilizzo del gioco simbolico.
Da principio queste abilità si riveleranno alquanto goffe , artificiali. Il
bambino le eseguirà per il obiettivo di ricevere il suo "premio". Ma lo
svolgimento di queste abilità che sembrerebbero futili , fanno parte
integrante della programmazione.
42. ABA
Le abilità di partenza vengono insegnate in un ambiente privo di
distrazioni, usando un metodo comunicativo artificialmente
semplice. La fase successiva sara' quella di rendere sempre più
complessa e naturale la situazione, e cercaredi modificare con
gradualita' tutti gli elementi della situazione.
Il bambino che ha imparato "a tavolino" a imitare un' adulto che
azioni semplici, passera' ad imitare l'adulto che azioni molto più
complesse; poi impara ad imitare l'adulto nel gioco simbolico fatto
in situazioni più naturali; viene aiutato ad imitare in un ambiente
più ricco di distrazioni; viene posto in una situazione come la
scuola dove può finalmente cominciare a mettere a frutto tutto
quello che è riuscito ad imparare a fare prima.
Solo quando si evidenzia che il bambino comincia a imitare i suoi
coetanei, in modo spontaneo e in situazioni naturali come appunto
la scuola, si può affermare che l'intervento praticato
sull'imitazione è riuscito.
Il funzionamento specifico dell'insegnamento DTT
43. ABA
Obiettivi del trattamento
Gli obiettivi si riferiscono su: il linguaggio, la comunicazione,
il gioco, la socializzazione e l'autosufficienza mostrata ,
attraverso un percorso che si basa all'inizio sull'imitazione, la
motricità e le abilità . Gli obiettivi sono mirati ed individuali
per ogni bambino, ma hanno un senso logico di
programmazione per tutti
L'ambiente vivibile
L'ambiente deve facilitare le fasi dell'apprendimento, quindi si
rende necessario allontanare eventuali distrazioni che variano
a seconda del bambino. Nello stesso tempo l'ambiente deve
apparire più comodo da mettere a proprio agio e gradevole
proprio per il lungo tempo che i bambini devono permanere.
Le prove avvengono solitamente con il bambino e l'adulto
seduti e posti l'uno di fronte all'altro, con un tavolino
dell'altezza del bambino
44. ABA
Le ore di terapia
vengono svolte in 2 o 3 sessioni di terapia
quotidiane . In una prima fase organizzativa le
sessioni sono molto ridotte, poi man mano
aumentano,e la durate e divise in due o tre sessioni al
giorno.
La banca dati
I dati registrati sono raccolti in tutte le sessioni: Per le
prove distinte i dati sono riassunti ogni giorno in
forma grafica.
ANALISI APPLICATA AL COMPORTAMENTO
45. ABA - CONCLUSIONI
Come viene strutturata la terapia:
Le lezioni fatte con le prove discrete a tavolino vengono alternate con
piccole pause. Se il bambino possiede delle abilità di gioco funzionale, potrà
giocare per conto suo durante le pause, altrimenti sarà seguito dall'adulto
anche in questi momenti. Le lezioni più difficili vanno alternate con quelle
più facili; le lezioni di linguaggio vanno alternate con attività come
l'imitazione e attività di gioco. Il tutto deve svolgersi con il ritmo più
adatto per quel bambino: abbastanza veloce per mantenere l'attenzione del
bambino, ma non così veloce da frustrarlo. La terapia va strutturata in
modo personalizzato rispetto al singolo bambino, e quindi varia
considerevolmente da soggetto a soggetto. Può variare anche da sessione a
sessione per lo stesso bambino: per esempio, se egli lavora meglio la mattina
può essere decisa una sessione più lunga la mattina e una più breve il
pomeriggio. Varia anche nell'arco dell'intervento singolo, in quanto le ore
nel primo anno di solito sono più strutturate, e man mano che il bambino
acquisisce più abilità le ore vengono svolte anche in altre situazioni, come a
passeggio per il quartiere o a scuola