2. Programmadellagiornata
Saluti ed introduzione al programma della giornata
Presentazione di InVento Innovation Lab eVenti Sostenibili
Il percorso “B Circular – Dal Parco Agricolo Sud alla Martesana”
Presentazione del percorso con obiettivi, metodologie e strumenti metodologici
Illustrazione e utilizzo della piattaforma di InVento School
Focus sui contenuti presenti sulla piattaforma
Perché un percorso sull’Economia Circolare?
Esplorazione interattiva della tematica
Attività di gruppo/simulazioni per entrare nel vivo del progetto e della
metodologia
Istruzioni per le attività da svolgere e lavoro
Pausa Pranzo
Prosecuzione dell’attività di gruppo/simulazioni
Lavoro e restituzione finale
Domande e saluti
10.00-10.30
10.30-11.30
11.30-12.15
12.15-13.00
13.00-14.00
14.00-15.45
15.45-16.00
5. «L’Italia è ancora agli ultimi posti in Europa per
numero di laureati, tasso di abbandono e
competenze. Il tasso di abbandono è salito per
il secondo anno consecutivo e si attesta, nel
2018, al 14,5%. Permangono consistenti
differenze territoriali a svantaggio del
Mezzogiorno e dei maschi.»
Fonte: Instat Rapporto SDGs 2019
InVento Lab si impegna a portare una
educazione di qualità nelle scuole e di
diffondere gli obiettivi di Sviluppo Sostenibili
stabiliti dalle Nazioni Unite nell’Agenda2030.
Vision:QualityEducation
INostriSDGs
6. LaMissiondiInVentoLab
«ProdurreValore sul territorio, mettere
in rete talenti e coloro che cercano
talenti, svolgere una funzione di snodo tra
mondi diversi che spesso non dialogano.
Associazioni, Istituzioni ed Aziende:
InVento Lab mette in contatto soggetti
diversi sul territorio.»
Da Fondazione Symbola.
7. Ourmilestones
We are a B
Corp!
«Tackle Fuel Poverty»
by Ashoka, Schneider
Foundation and Enel
“Terre de Femmes”
byYves Rocher
Fondation
“Best for The
World
Honoree”
Among B
Corps
2017
2018
2018
2017- 2018-2019
8. IL NOSTRO NETWORK
SCUOLE E UNIVERSITÀ
B CORP
E Imprese
FONDAZIONI
COMUNI
E Città Italiane
STAKEHOLDERS per progetto:
+350
18
11
+20
9. CosaFacciamo
Portiamo la sostenibilità nelle Scuole, in Azienda,
tra le Istituzioni e le Comunità.
Education
ü Corsi di formazione
su Sostenibilità
Ambientale, SDGs e
Imprenditorialità B
Corp
ü Community Engagement
ü Progetti per i giovani
ü Progetti sul territorio
ü Community Engagement
ü Hackathon/Workshop
ü Formazione HR
ü Piattaforma e-learning
11. Realizziamo percorsi di imprenditorialità B Corp sui temi di sostenibilità
ambientale, SDGs ed economia circolare, in collaborazione con le migliori
imprese Sostenibili, per diffondere un modello etico di lavoro e ispirazione.
Education:ITemi
INostriSDGs
12. Seminari&Workshop Hackathon Academy&Campus
Percorsi in Aula o Attività Outdoor, Intensivi o Full, rivolti a studenti
di ogni ordine e grado, dall’infanzia all’università e corpo docenti.
Education:IlFormat
13. Education:LaDidattica
Proponiamo una didattica nuova, basata sul learning by doing, il Project
Based Learning e la Bleanded Learning, attraverso le piattaforma di e-
learning di InVento School. I nostri corsi coniugano le discipline STEM
ad attività creative.
Formazione Laboratorididattici e-learning
19. UN PERCORSO CHE TRASFORMERA’ LA
VOSTRA CLASSE IN UNA SQUADRA…
Un progetto di: Con il contributo di:
cos’è“BCIRCULAR”?
20. … PRONTA A TROVARE E SPERIMENTARE
SOLUZIONI CREATIVE E CIRCOLARI
AL PROBLEMA DEI RIFIUTI A SCUOLA!
Un progetto di: Con il contributo di:
cos’è“BCIRCULAR”?
22. ilpercorso
fase1
fase3
ESPLORIAMO IL PROBLEMA
DEI RIFIUTI A SCUOLA!
Durata: 4 h
(GENNAIO - FEBBRAIO)
PROGETTIAMO
UNA SOLUZIONE
DI CLASSE!
Durata: 4 h – mentor in classe
(FEBBRAIO - MARZO)
COSA È SUCCESSO
DI POSITIVO
GRAZIE AL NOSTRO
PROGETTO?
Durata: 4 h
(APRILE - MAGGIO)
MAGGIO
concorso
Un progetto di: Con il contributo di:
23. obiettividelpercorso
Aumentare la conoscenza e la consapevolezza di studenti e docenti rispetto al
VALORE AMBIENTALE DELLE RISORSE e dell’importanza di mettere in atto
strategie condivise di RIDUZIONE, RIUTILIZZO E DI RICICLO DEI RIFIUTI;
Approfondire il tema dell’ECONOMIA CIRCOLARE
e della SECONDA VITA DEL RIFIUTO;
Stimolare CREATIVITÀ, ORIGINALITÀ, SENSO PRATICO,
COLLABORAZIONE, PARTECIPAZIONE, PROBLEM SOLVING,
COMUNICAZIONE, SPIRITO DI INIZIATIVA
Mettere in connessione le AZIENDE DEL SETTORE e del TERRITORIO con le
scuole ed i giovani talenti, creando dei ponti tra il mondo della formazione e le aziende
Rendere gli studenti consapevoli della possibilità di essere
ATTORI DEL CAMBIAMENTO
Un progetto di: Con il contributo di:
29. …QUANDO SI PARLA DI “SVILUPPO
SOSTENIBILE”?
cosavivieneinmente…
Un progetto di: Con il contributo di:
30. ladefinizionedisvilupposostenibile
Rapporto Bruntland, 1987 Commissione mondiale sull'ambiente e lo sviluppo
Sviluppo capace di soddisfare i bisogni
della generazione presente senza
compromettere quelli delle generazioni
future
Un progetto di: Con il contributo di:
31. 1972 Rapporto del Club di Roma “Limits of Growth”
1987 Rapporto Brundtland (Our Common Future)
1992 Rio de Janeiro Earth summit
2015 Accordo di Parigi e SDGs
Un progetto di: Con il contributo di:
svilupposostenibile:lastoria
33. svilupposostenibile?
Figure 8. The increasing rates of change in human activity since the beginning of the Industrial Revolution. Significant increases
in rates of change occur around the1950s in each case and illustrate how the past 50 years have been a period of dramatic and
unprecedented change in human history.
Figure 8. The increasing rates of change in human activity since the beginning of the Industrial Revolution. Significant increases
in rates of change occur around the1950s in each case and illustrate how the past 50 years have been a period of dramatic and
unprecedented change in human history.
Sources: US Bureau of the Census (2000) International database; Nordhaus (1997) In: The economics of new goods. University
of Chicago Press; World Bank (2002) Data and statistics; World Commission on Dams (2000) The report of the World Commis-
sion on Dams; Shiklomanov (1990) Global water resources; International Fertilizer Industry Association (2002) Fertilizer indica-
Figure 8. The increasing rates of change in human activity since the beginning of the Industrial Revolution. Significant increases
in rates of change occur around the1950s in each case and illustrate how the past 50 years have been a period of dramatic and
unprecedented change in human history.
Sources: US Bureau of the Census (2000) International database; Nordhaus (1997) In: The economics of new goods. University
of Chicago Press; World Bank (2002) Data and statistics; World Commission on Dams (2000) The report of the World Commis-
sion on Dams; Shiklomanov (1990) Global water resources; International Fertilizer Industry Association (2002) Fertilizer indica-
tors; UN Centre for Human Settlements (2001); The state of the world’s cities, (2001); Pulp and Paper International (1993) PPI’s
international fact and price book; MacDonalds (2002) http://www.mcdonalds.com; UNEP (2000) Global environmental outlook
2000; Canning (2001) A database of world infrastructure stocks, 1950–95 World Bank; World Tourism Organization (2001) Tourism
industry trends.
Figure 8. The increasing rates of change in human activity since the beginning of the Industrial Revolution. Significant increases
in rates of change occur around the1950s in each case and illustrate how the past 50 years have been a period of dramatic and
unprecedented change in human history.
Sources: US Bureau of the Census (2000) International database; Nordhaus (1997) In: The economics of new goods. University
of Chicago Press; World Bank (2002) Data and statistics; World Commission on Dams (2000) The report of the World Commis-
sion on Dams; Shiklomanov (1990) Global water resources; International Fertilizer Industry Association (2002) Fertilizer indica-
tors; UN Centre for Human Settlements (2001); The state of the world’s cities, (2001); Pulp and Paper International (1993) PPI’s
international fact and price book; MacDonalds (2002) http://www.mcdonalds.com; UNEP (2000) Global environmental outlook
2000; Canning (2001) A database of world infrastructure stocks, 1950–95 World Bank; World Tourism Organization (2001) Tourism
industry trends.
Figure 8. The increasing rates of change in human activity
in rates of change occur around the1950s in each case an
unprecedented change in human history.
Sources: US Bureau of the Census (2000) International da
of Chicago Press; World Bank (2002) Data and statistics; W
sion on Dams; Shiklomanov (1990) Global water resources
tors; UN Centre for Human Settlements (2001); The state o
international fact and price book; MacDonalds (2002) http
2000; Canning (2001) A database of world infrastructure s
industry trends.
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Figure 9. Global-scale changes in the Earth System as a re
concentration. Source: Etheridge et al. (1996) J. Geophys. Re
al. (1995) Geophys. Res. Lett. 22:2921-2924; (c) atmospheric
2222; (d) percentage total column ozone loss over Antarctica
Shanklin, British Antarctic Survey; (e) northern hemisphere av
Res. Lett. 26(6):759-762; (f) decadal frequency of great floods
with observations that span at least 30 years. Source: Milly et
exploited, overfished or collapsed. Source: FAOSTAT (2002) S
a
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Figure 9. Global-scale changes in the Earth System as a result of the dramatic increase in human activity: (a) atmospheric CO2
concentration. Source: Etheridge et al. (1996) J. Geophys. Res. 101:4115-4128; (b) atmospheric N2O concentration. Source: Machida et
al. (1995) Geophys. Res. Lett. 22:2921-2924; (c) atmospheric CH4 concentration. Source: Blunier et al. (1993) J. Geophys. Res. 20:2219-
2222; (d) percentage total column ozone loss over Antarctica, using the average annual total column ozone, 330, as a base. Image: J.D.
Shanklin, British Antarctic Survey; (e) northern hemisphere average surface temperature anomalies. Source: Mann et al. (1999) Geophys.
Res. Lett. 26(6):759-762; (f) decadal frequency of great floods (one-in-100-year events) after 1860 for basins larger than 200 000 km2
with observations that span at least 30 years. Source: Milly et al. (2002) Nature 415:514-517; (g) percentage of global fisheries either fully
exploited, overfished or collapsed. Source: FAOSTAT (2002) Statistical databases; (h) annual shrimp production as a proxy for coastal
zone alteration. Sources: WRI (2003) A guide to world resources, 2002-2004; FAOSTAT (2002) Statistical databases; (i) model-calculated
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Figure 8. The increasing rates of change in human activity since the beginning of the Industrial Revolution. Significant increases
in rates of change occur around the1950s in each case and illustrate how the past 50 years have been a period of dramatic and
unprecedented change in human history.
Sources: US Bureau of the Census (2000) International database; Nordhaus (1997) In: The economics of new goods. University
of Chicago Press; World Bank (2002) Data and statistics; World Commission on Dams (2000) The report of the World Commis-
sion on Dams; Shiklomanov (1990) Global water resources; International Fertilizer Industry Association (2002) Fertilizer indica-
tors; UN Centre for Human Settlements (2001); The state of the world’s cities, (2001); Pulp and Paper International (1993) PPI’s
international fact and price book; MacDonalds (2002) http://www.mcdonalds.com; UNEP (2000) Global environmental outlook
2000; Canning (2001) A database of world infrastructure stocks, 1950–95 World Bank; World Tourism Organization (2001) Tourism
industry trends.
Almost everything is changing exponentially…
Un progetto di: Con il contributo di:
42. Sistema economico di produzione e di
scambio che, lungo tutti gli stadi del ciclo
di vita dei prodotti, mira ad aumentare
l’efficacia dell’utilizzazione delle risorse
e a diminuire l’impatto ambientale
sviluppando allo stesso tempo il
benessere delle persone.
ADEME (Agenzia francese per l’Ambiente e l’Energia), 2014
economiacircolare
Un progetto di: Con il contributo di:
43. Modello di economia concepito e progettato
per essere rigenerativo. I prodotti sono progettati
per essere di lunga durata, facilmente
riutilizzabili, disassemblati, rifabbricati e,
in ultima istanza, riciclati.
Ellen MacArthur Foundation, 2017
Un progetto di: Con il contributo di:
economiacircolare
45. AISEC (ASSOCIAZIONE ITALIANA per lo SVILUPPO dell’ECONOMIA CIRCOLARE), 2018
Innovare radicalmente prodotti e processi (o trasformare i bisogni)TRASFORMARE
Un progetto di: Con il contributo di:
46. AISEC (ASSOCIAZIONE ITALIANA per lo SVILUPPO dell’ECONOMIA CIRCOLARE), 2018
Innovare radicalmente prodotti e processi (o trasformare i bisogni)
Intensificare l’utilizzo del prodotto (condivisione o multifunzione)
TRASFORMARE
CONDIVIDERE
Un progetto di: Con il contributo di:
47. AISEC (ASSOCIAZIONE ITALIANA per lo SVILUPPO dell’ECONOMIA CIRCOLARE), 2018
Innovare radicalmente prodotti e processi (o trasformare i bisogni)
Intensificare l’utilizzo del prodotto (condivisione o multifunzione)
Incrementare l’efficienza dei processi, limitare i materiali, no superfluo
TRASFORMARE
CONDIVIDERE
RIDURRE
Un progetto di: Con il contributo di:
48. AISEC (ASSOCIAZIONE ITALIANA per lo SVILUPPO dell’ECONOMIA CIRCOLARE), 2018
Innovare radicalmente prodotti e processi (o trasformare i bisogni)
Intensificare l’utilizzo del prodotto (condivisione o multifunzione)
Incrementare l’efficienza dei processi, limitare i materiali, no superfluo
Riutilizzo del prodotto da parte di altri consumatori
TRASFORMARE
CONDIVIDERE
RIDURRE
RIUTILIZZARE
Un progetto di: Con il contributo di:
49. AISEC (ASSOCIAZIONE ITALIANA per lo SVILUPPO dell’ECONOMIA CIRCOLARE), 2018
Innovare radicalmente prodotti e processi (o trasformare i bisogni)
Intensificare l’utilizzo del prodotto (condivisione o multifunzione)
Incrementare l’efficienza dei processi, limitare i materiali, no superfluo
Riutilizzo del prodotto da parte di altri consumatori
Riparare prodotti per allungarne l’utilizzo
TRASFORMARE
CONDIVIDERE
RIDURRE
RIUTILIZZARE
RIPARARE
Un progetto di: Con il contributo di:
50. AISEC (ASSOCIAZIONE ITALIANA per lo SVILUPPO dell’ECONOMIA CIRCOLARE), 2018
Innovare radicalmente prodotti e processi (o trasformare i bisogni)
Intensificare l’utilizzo del prodotto (condivisione o multifunzione)
Incrementare l’efficienza dei processi, limitare i materiali, no superfluo
Riutilizzo del prodotto da parte di altri consumatori
Riparare prodotti per allungarne l’utilizzo
Restaurare o aggiornare prodotti vecchi
TRASFORMARE
CONDIVIDERE
RIDURRE
RIUTILIZZARE
RIPARARE
RINNOVARE
Un progetto di: Con il contributo di:
51. AISEC (ASSOCIAZIONE ITALIANA per lo SVILUPPO dell’ECONOMIA CIRCOLARE), 2018
Innovare radicalmente prodotti e processi (o trasformare i bisogni)
Intensificare l’utilizzo del prodotto (condivisione o multifunzione)
Incrementare l’efficienza dei processi, limitare i materiali, no superfluo
Riutilizzo del prodotto da parte di altri consumatori
Riparare prodotti per allungarne l’utilizzo
Restaurare o aggiornare prodotti vecchi
Riutilizzare (parti di) prodotti
TRASFORMARE
CONDIVIDERE
RIDURRE
RIUTILIZZARE
RIPARARE
RINNOVARE
RILAVORARE
Un progetto di: Con il contributo di:
52. AISEC (ASSOCIAZIONE ITALIANA per lo SVILUPPO dell’ECONOMIA CIRCOLARE), 2018
Innovare radicalmente prodotti e processi (o trasformare i bisogni)
Intensificare l’utilizzo del prodotto (condivisione o multifunzione)
Incrementare l’efficienza dei processi, limitare i materiali, no superfluo
Riutilizzo del prodotto da parte di altri consumatori
Riparare prodotti per allungarne l’utilizzo
Restaurare o aggiornare prodotti vecchi
Riutilizzare (parti di) prodotti
Riprocessare materiali per ottenerne di nuovi
TRASFORMARE
CONDIVIDERE
RIDURRE
RIUTILIZZARE
RIPARARE
RINNOVARE
RILAVORARE
RICICLARE
Un progetto di: Con il contributo di:
53. AISEC (ASSOCIAZIONE ITALIANA per lo SVILUPPO dell’ECONOMIA CIRCOLARE), 2018
Utilizzare scarti e rifiuti per la produzione di energia
Innovare radicalmente prodotti e processi (o trasformare i bisogni)
Intensificare l’utilizzo del prodotto (condivisione o multifunzione)
Incrementare l’efficienza dei processi, limitare i materiali, no superfluo
Riutilizzo del prodotto da parte di altri consumatori
Riparare prodotti per allungarne l’utilizzo
Restaurare o aggiornare prodotti vecchi
Riutilizzare (parti di) prodotti
Riprocessare materiali per ottenerne di nuovi
TRASFORMARE
CONDIVIDERE
RIDURRE
RIUTILIZZARE
RIPARARE
RINNOVARE
RILAVORARE
RICICLARE
RECUPERARE
Un progetto di: Con il contributo di:
54. Risponde ai bisogni primari di
tutti con le risorse che si hanno a
disposizione, introducendo
innovazioni ispirate dalla
natura, generando molteplici
benefici, che includono
capitale sociale e
lavorativo.
Offre di più con meno.
Fonte: Gunter Pauli, www.theblueeconomy.org
blueeconomy
Un progetto di: Con il contributo di:
57. Chi?
150 leader internazionali si sono incontrati alle Nazioni Unite
Perché?Per contribuire allo sviluppo globale, promuovere il benessere umano e
proteggere l’ambiente.
Un progetto di: Con il contributo di:
L’accordodiparigi-2015
58. Chi?
150 leader internazionali si sono incontrati alle Nazioni Unite
Perché?Per contribuire allo sviluppo globale, promuovere il benessere umano e
proteggere l’ambiente.
Cosahannodeciso?
Hanno approvato l’Agenda 2030 e i 17 Obiettivi di Sviluppo
Sostenibile, con i 169 sotto-obiettivi. Ha valore universale e tutti gli Stati
hanno il dovere di contribuire a raggiungerli entro il 2030.
Un progetto di: Con il contributo di:
L’accordodiparigi-2015
72. L’obiettivo 1,5ºC implica
l’abbattimento del 40% delle
emissioni entro il 2030
Un progetto di: Con il contributo di:
icambiamenticlimatici
8 OTTOBRE 2018
SR15 DELL’IPCC (INTERGOVERNMENTAL PANEL ON CLIMATE CHANGE)
Icambiamenticlimatici
73. COSTI SOCIALI DELLE EMISSIONI DI CO2
24 SETTEMBRE 2018: Country-level social cost of carbon, Katharine Ricke, Laurent
Drouet, Ken Caldeira MassimoTavoni , Nature Climate Change
Conseguenze su economia agricola e
industriale
India: 85,4 $/tCO2
(3.200Bn $ nel 2017).
USA: 47,8 $/tCO2
(1.800Bn $ nel 2017)
Arabia Saudita: 45,3 $/tCO2
Italia; 1,64 $/tCO2
(61Bn $ nel 2017)
Globale (2017): 15.000Bn $
Un progetto di: Con il contributo di:
icambiamenticlimaticiIcambiamenticlimatici
74. 1. CONOSCERE MEGLIO GLI IMPATTI DELLE ATTIVITÀ UMANE
SULL’AMBIENTE
2. IMPARARE A TROVARE UNA SOLUZIONE AD UN PROBLEMA
3. IMPARARE AVEDERE UN PROBLEMA COME OPPORTUNITÀ
4. IMPARARE A COMUNICARE CON L’ESTERNO
obiettividellachallenge
Un progetto di: Con il contributo di:
75. riduzionedeiconsumi
WASTE HIERARCHY
la riduzione dei materiali che
potenzialmente diventano rifiuti è
prioritaria rispetto a riuso e riciclo.
Si può rispettare, prima di tutto,
cambiando i processi produttivi,
incoraggiando soluzioni di Economia
Circolare e la riduzione dei
consumi
Un progetto di: Con il contributo di:
76. Problema
Oltre 46.000 pezzi di plastica
galleggiano in ogni miglio quadrato di
oceano.
Soluzione
Irlanda: le buste di plastica sono state
tassate 15 centesimi l’una.
Impatto della soluzione
L’uso si è ridotto del 95%.
Problema
Sfruttamento delle risorse.
Soluzioni
USA (1998): per legge almeno il 30% dei
documenti federali devono essere in
carta riciclata.
Danimarca (1994) tutte le autorità
devono usare prodotti riciclati o
riciclabili
Impatto
Stimolo per tutto il mercato della carta
Problema
Generazione di rifiuti
Soluzioni
Svezia: taglio dell’IVA sulle
riparazioni dal 25% al 12%
Impatto
Larga diffusione dei “Repair cafè“.
In Olanda nasce la Repair cafè
Foundation, finanziata dallo Stato.
soluzioniistituzionali
Un progetto di: Con il contributo di:
77. Problema
Consumo di suolo e di acqua
Soluzione
The Circle Food Energy Solutions
produce cibo utilizzando la tecnologia
Idroponica.
L’acqua viene utilizzata sia per la
coltivazione sia per la piscicultura, in modo
da trattarla e depurarla nei diversi passaggi
Impatto
90% in meno dell’acqua.
Problema
Consumi energetici, produzione di rifiuti
Soluzione
Kalundborg – Danimarca: implementazione di un sistema di “simbiosi
industriale”.Tutti i rifiuti materiali ed energetici vengono riutilizzati.
Impatto
•20.000 abitazioni riscaldate con Il vapore di scarto degli impianti
•Consumi annuali di petrolio: - 45.000 tonnellate
•Consumi di carbone: - 15.000 tonnellate
•Consumi di acqua: - 25%
•Produzione di ceneri: - 80.000 tonnellate.
tecnologiaeinnovazione
Un progetto di: Con il contributo di:
78. Problema
Elevata produzione di rifiuti e obsolescenza programmata dei prodotti
Soluzione
Repair cafè e Restart Italia: nascono come iniziativa volontaria per la riparazione di
elettrodomestici e materiali elettronici
Impatto
Rapida diffusione delle iniziative di Restart Italia in diverse regioni italiane.
soluzionidalbasso
Un progetto di: Con il contributo di:
79. ... È possibile trovare delle idee
che siano soluzioni alle grandi sfide
globali?
laricercadisoluzioni
Un progetto di: Con il contributo di:
80. 1. FORMAZIONE DEI GRUPPI DI LAVORO (DI 3/4 PERSONE)
2. OGNI GRUPPO SCEGLIE UNA DELLE GRANDI SFIDE TRA
QUELLE PROPOSTE
3. OGNI GRUPPO DEVETROVARE UNA SOLUZIONE AD UNO DEI
PROBLEMI INDICATI
4. OGNI GRUPPO DESCRIVE: CONTESTO – PROBLEMA –
SOLUZIONE - IMPATTI DELLA SOLUZIONE
lachallenge
Un progetto di: Con il contributo di:
82. …possono
ISTITUZIONI, ASSOCIAZIONI DI CITTADINI ed
IMPRESE
trovare insieme
delle Soluzioni alle grandi Sfide
Globali?
Un progetto di: Con il contributo di:
83. 1. FORMAZIONE DEI GRUPPI DI LAVORO (DI 3/4 PERSONE)
2. AD OGNI GRUPPOVIENE ASSEGNATA LA GRANDE SFIDA DEI
RIFIUTI ED UNO SPECIFICO PROBLEMA
3. OGNI GRUPPO SI DIVIDE IN TRE STAKEHOLDER: ISTITUZIONI,
ASSOCIAZIONI DI CITTADINI ED IMPRESE
15 MINUTI
A DISPOSIZIONE
Un progetto di: Con il contributo di:
lachallenge
84. Ogni STAKEHOLDER all’interno del proprio gruppo:
4. TROVA UNA SOLUZIONE AL PROBLEMA SCELTO
5. DESCRIVE:
CONTESTO – PROBLEMA – SOLUZIONE - IMPATTI DELLA
SOLUZIONE
30 MINUTI
A DISPOSIZIONE
Un progetto di: Con il contributo di:
lachallenge
85. Ogni STAKEHOLDER:
6. SI CONFRONTA E SI COORDINA CON IL PROPRIO
GRUPPO AL FINE DI COSTRUIRE UN’UNICA
STORIA DI SVILUPPO SOSTENIBILE
30 MINUTI
A DISPOSIZIONE
Un progetto di: Con il contributo di:
lachallenge
86. 7. In 5 minuti un referente per gruppo DESCRIVE:
CONTESTO – PROBLEMA – SOLUZIONE - IMPATTI
DELLA SOLUZIONETROVATA!
5 MINUTI A DISPOSIZIONE PER GRUPPO!
Un progetto di: Con il contributo di:
lachallenge
87. CONTESTO
Globale: mari.
PROBLEMA
Oltre 46.000 pezzi di plastica
galleggiano in ogni 2,5 km
quadrati di oceano.
Vita di una busta di plastica:
•Produzione: 1 secondo.
•Uso: 20 minuti.
•Biodegradazione: 100-
400 anni.
CONTESTO
Globale – paesi OECD
PROBLEMA
Rifiuti elettronici: 4% dei rifiuti
domestici.
Crescita rifiuti elettronici: 3-
5%/anno,
3 volte di più della totale
crescita di rifiuti.
Cellulari buttati negli USA nel
2005: 130 milioni, pari a 64.000
tonnellate di rifiuti.
CONTESTO
Globale – paesi in via di sviluppo
PROBLEMA
Molti paesi OECD esportano rifiuti.
Il 90% sono classificati come
pericolosi (2000)
Il 75% dei rifiuti elettronici esportati
in Africa sono inutilizzabili e
finiscono in discarica o bruciati.
Rifiuti importati dalla Cina (2004):
•Plastica: 4 mld di t,;
•Carta: 12 mld di t;
•Ferro e acciaio: 12 d mld di t.
1
2
3
rifiuti
Un progetto di: Con il contributo di:
Irifiuti
88. CONTESTO
Italia
PROBLEMA
L’offerta di materiali riciclati
supera la domanda da parte
degli impianti di trasformazione.
Vetrerie e cartiere respingono i
carichi. I rifiuti differenziati si
accumulano.
Raccolta differenziata in Italia:
Percentuale media di rifiuti
differenziati in Italia: 52%.
CONTESTO
Globale
PROBLEMA
“Rucksack factor“, ovvero i problemi
nascosti. La quantità di materiale di
scarto prodotto per la produzione di
un diamante è pari a 53M di volte il
suo peso.
“Rucksack factor“ di altri materiali:
Gomma: 5
Acciaio: 21
Alluminio: 85
Alluminio riciclato: 3.5
Oro: 540.000
[DTI, Key technology are: Sustainable
production and consumption]
4
5
6
CONTESTO
UE
PROBLEMA:
vengono prodotti 26 Mt di rifiuti di
plastica all’anno.
Il 30% al momento è riciclabile.
150-500 kt finiscono in mare.
Pari a 66.000 camion di spazzatura.
La plastica rappresenta il 95% dei
rifiuti nel Mediterraneo; residui di
plastica si trovano in oltre 130 specie
marine [WWF].
Un progetto di: Con il contributo di:
Irifiuti
90. REGISTRARSI SU www.inventoschool.com
ISCRIVERSI SULLA PIATTAFORMA S.O.F.I.A.
(CORSO 57819) ENTRO IL 19/12/2019
RISPONDERE AL QUESTIONARIO SULLA
GIORNATA DI FORMAZIONE
CALENDARIZZARE INSIEME AVENTI SOSTENIBILI
IL PRIMO INCONTRO IN CLASSE
Un progetto di: Con il contributo di:
Taskperildocente