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Programmadellagiornata
Saluti ed introduzione al programma della giornata
Presentazione di InVento Innovation Lab eVenti Sostenibili
Il percorso “B Circular – Dal Parco Agricolo Sud alla Martesana”
Presentazione del percorso con obiettivi, metodologie e strumenti metodologici
Illustrazione e utilizzo della piattaforma di InVento School
Focus sui contenuti presenti sulla piattaforma
Perché un percorso sull’Economia Circolare?
Esplorazione interattiva della tematica
Attività di gruppo/simulazioni per entrare nel vivo del progetto e della
metodologia
Istruzioni per le attività da svolgere e lavoro
Pausa Pranzo
Prosecuzione dell’attività di gruppo/simulazioni
Lavoro e restituzione finale
Domande e saluti
10.00-10.30
10.30-11.30
11.30-12.15
12.15-13.00
13.00-14.00
14.00-15.45
15.45-16.00
Helppeopleandorganizationstomakethedifference!
#ChangemakerCompetition
#Education
#Sostenibilità
#GreenChallenges
#SDGs
#Imprenditorialita’BCorp
IlteamdiInVentoLabeVentiSostenibili
«L’Italia è ancora agli ultimi posti in Europa per
numero di laureati, tasso di abbandono e
competenze. Il tasso di abbandono è salito per
il secondo anno consecutivo e si attesta, nel
2018, al 14,5%. Permangono consistenti
differenze territoriali a svantaggio del
Mezzogiorno e dei maschi.»
Fonte: Instat Rapporto SDGs 2019
InVento Lab si impegna a portare una
educazione di qualità nelle scuole e di
diffondere gli obiettivi di Sviluppo Sostenibili
stabiliti dalle Nazioni Unite nell’Agenda2030.
Vision:QualityEducation
INostriSDGs
LaMissiondiInVentoLab
«ProdurreValore sul territorio, mettere
in rete talenti e coloro che cercano
talenti, svolgere una funzione di snodo tra
mondi diversi che spesso non dialogano.
Associazioni, Istituzioni ed Aziende:
InVento Lab mette in contatto soggetti
diversi sul territorio.»
Da Fondazione Symbola.
Ourmilestones
We are a B
Corp!
«Tackle Fuel Poverty»
by Ashoka, Schneider
Foundation and Enel
“Terre de Femmes”
byYves Rocher
Fondation
“Best for The
World
Honoree”
Among B
Corps
2017
2018
2018
2017- 2018-2019
IL NOSTRO NETWORK
SCUOLE E UNIVERSITÀ
B CORP
E Imprese
FONDAZIONI
COMUNI
E Città Italiane
STAKEHOLDERS per progetto:
+350
18
11
+20
CosaFacciamo
Portiamo la sostenibilità nelle Scuole, in Azienda,
tra le Istituzioni e le Comunità.
Education
ü Corsi di formazione
su Sostenibilità
Ambientale, SDGs e
Imprenditorialità B
Corp
ü Community Engagement
ü Progetti per i giovani
ü Progetti sul territorio
ü Community Engagement
ü Hackathon/Workshop
ü Formazione HR
ü Piattaforma e-learning
by
CosaFacciamo
Education
Realizziamo percorsi di imprenditorialità B Corp sui temi di sostenibilità
ambientale, SDGs ed economia circolare, in collaborazione con le migliori
imprese Sostenibili, per diffondere un modello etico di lavoro e ispirazione.
Education:ITemi
INostriSDGs
Seminari&Workshop Hackathon Academy&Campus
Percorsi in Aula o Attività Outdoor, Intensivi o Full, rivolti a studenti
di ogni ordine e grado, dall’infanzia all’università e corpo docenti.
Education:IlFormat
Education:LaDidattica
Proponiamo una didattica nuova, basata sul learning by doing, il Project
Based Learning e la Bleanded Learning, attraverso le piattaforma di e-
learning di InVento School. I nostri corsi coniugano le discipline STEM
ad attività creative.
Formazione Laboratorididattici e-learning
+ 8300 Studenti
350 Scuole 396
Classi
282 Startup
INostriRisultati
Education
Ilprogettoideeincircolo
INVENTO LAB IMPRESA SOCIALE SRL
SCHOOL@INVENTOLAB.COM
VENTI SOSTENIBILI
www.20sostenibili.org
contatti
Un progetto di: Con il contributo di:
cos’è“BCIRCULAR”?
Un progetto di: Con il contributo di:
Un progetto di:
Con il contributo di:
UN PERCORSO CHE TRASFORMERA’ LA
VOSTRA CLASSE IN UNA SQUADRA…
Un progetto di: Con il contributo di:
cos’è“BCIRCULAR”?
… PRONTA A TROVARE E SPERIMENTARE
SOLUZIONI CREATIVE E CIRCOLARI
AL PROBLEMA DEI RIFIUTI A SCUOLA!
Un progetto di: Con il contributo di:
cos’è“BCIRCULAR”?
Un progetto di: Con il contributo di:
Ilpercorso
ilpercorso
fase1
fase3
ESPLORIAMO IL PROBLEMA
DEI RIFIUTI A SCUOLA!
Durata: 4 h
(GENNAIO - FEBBRAIO)
PROGETTIAMO
UNA SOLUZIONE
DI CLASSE!
Durata: 4 h – mentor in classe
(FEBBRAIO - MARZO)
COSA È SUCCESSO
DI POSITIVO
GRAZIE AL NOSTRO
PROGETTO?
Durata: 4 h
(APRILE - MAGGIO)
MAGGIO
concorso
Un progetto di: Con il contributo di:
obiettividelpercorso
Aumentare la conoscenza e la consapevolezza di studenti e docenti rispetto al
VALORE AMBIENTALE DELLE RISORSE e dell’importanza di mettere in atto
strategie condivise di RIDUZIONE, RIUTILIZZO E DI RICICLO DEI RIFIUTI;
Approfondire il tema dell’ECONOMIA CIRCOLARE
e della SECONDA VITA DEL RIFIUTO;
Stimolare CREATIVITÀ, ORIGINALITÀ, SENSO PRATICO,
COLLABORAZIONE, PARTECIPAZIONE, PROBLEM SOLVING,
COMUNICAZIONE, SPIRITO DI INIZIATIVA
Mettere in connessione le AZIENDE DEL SETTORE e del TERRITORIO con le
scuole ed i giovani talenti, creando dei ponti tra il mondo della formazione e le aziende
Rendere gli studenti consapevoli della possibilità di essere
ATTORI DEL CAMBIAMENTO
Un progetto di: Con il contributo di:
lametodologia
innovazioneelearningbydoing
Formazionedeidocenti
FormazionedeiMentor
Mentorship
e-learningPlatform
CostruzionediRetiterritoriali
www.inventolab.com
www.20sostenibili.org
school@inventolab.com
www.inventoschool.com
Un progetto di: Con il contributo di:
glistrumenti
Introduzione al percorso
Un progetto di: Con il contributo di:
glistrumenti
Un progetto di: Con il contributo di:
Perché ènecessariounosvilupposostenibile?
Un progetto di: Con il contributo di:
…QUANDO SI PARLA DI “SVILUPPO
SOSTENIBILE”?
cosavivieneinmente…
Un progetto di: Con il contributo di:
ladefinizionedisvilupposostenibile
Rapporto Bruntland, 1987 Commissione mondiale sull'ambiente e lo sviluppo
Sviluppo capace di soddisfare i bisogni
della generazione presente senza
compromettere quelli delle generazioni
future
Un progetto di: Con il contributo di:
1972 Rapporto del Club di Roma “Limits of Growth”
1987 Rapporto Brundtland (Our Common Future)
1992 Rio de Janeiro Earth summit
2015 Accordo di Parigi e SDGs
Un progetto di: Con il contributo di:
svilupposostenibile:lastoria
severnsuzukialrioearthsummit(1992)
Un progetto di: Con il contributo di:
svilupposostenibile?
Figure 8. The increasing rates of change in human activity since the beginning of the Industrial Revolution. Significant increases
in rates of change occur around the1950s in each case and illustrate how the past 50 years have been a period of dramatic and
unprecedented change in human history.
Figure 8. The increasing rates of change in human activity since the beginning of the Industrial Revolution. Significant increases
in rates of change occur around the1950s in each case and illustrate how the past 50 years have been a period of dramatic and
unprecedented change in human history.
Sources: US Bureau of the Census (2000) International database; Nordhaus (1997) In: The economics of new goods. University
of Chicago Press; World Bank (2002) Data and statistics; World Commission on Dams (2000) The report of the World Commis-
sion on Dams; Shiklomanov (1990) Global water resources; International Fertilizer Industry Association (2002) Fertilizer indica-
Figure 8. The increasing rates of change in human activity since the beginning of the Industrial Revolution. Significant increases
in rates of change occur around the1950s in each case and illustrate how the past 50 years have been a period of dramatic and
unprecedented change in human history.
Sources: US Bureau of the Census (2000) International database; Nordhaus (1997) In: The economics of new goods. University
of Chicago Press; World Bank (2002) Data and statistics; World Commission on Dams (2000) The report of the World Commis-
sion on Dams; Shiklomanov (1990) Global water resources; International Fertilizer Industry Association (2002) Fertilizer indica-
tors; UN Centre for Human Settlements (2001); The state of the world’s cities, (2001); Pulp and Paper International (1993) PPI’s
international fact and price book; MacDonalds (2002) http://www.mcdonalds.com; UNEP (2000) Global environmental outlook
2000; Canning (2001) A database of world infrastructure stocks, 1950–95 World Bank; World Tourism Organization (2001) Tourism
industry trends.
Figure 8. The increasing rates of change in human activity since the beginning of the Industrial Revolution. Significant increases
in rates of change occur around the1950s in each case and illustrate how the past 50 years have been a period of dramatic and
unprecedented change in human history.
Sources: US Bureau of the Census (2000) International database; Nordhaus (1997) In: The economics of new goods. University
of Chicago Press; World Bank (2002) Data and statistics; World Commission on Dams (2000) The report of the World Commis-
sion on Dams; Shiklomanov (1990) Global water resources; International Fertilizer Industry Association (2002) Fertilizer indica-
tors; UN Centre for Human Settlements (2001); The state of the world’s cities, (2001); Pulp and Paper International (1993) PPI’s
international fact and price book; MacDonalds (2002) http://www.mcdonalds.com; UNEP (2000) Global environmental outlook
2000; Canning (2001) A database of world infrastructure stocks, 1950–95 World Bank; World Tourism Organization (2001) Tourism
industry trends.
Figure 8. The increasing rates of change in human activity
in rates of change occur around the1950s in each case an
unprecedented change in human history.
Sources: US Bureau of the Census (2000) International da
of Chicago Press; World Bank (2002) Data and statistics; W
sion on Dams; Shiklomanov (1990) Global water resources
tors; UN Centre for Human Settlements (2001); The state o
international fact and price book; MacDonalds (2002) http
2000; Canning (2001) A database of world infrastructure s
industry trends.





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g h i





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Figure 9. Global-scale changes in the Earth System as a re
concentration. Source: Etheridge et al. (1996) J. Geophys. Re
al. (1995) Geophys. Res. Lett. 22:2921-2924; (c) atmospheric
2222; (d) percentage total column ozone loss over Antarctica
Shanklin, British Antarctic Survey; (e) northern hemisphere av
Res. Lett. 26(6):759-762; (f) decadal frequency of great floods
with observations that span at least 30 years. Source: Milly et
exploited, overfished or collapsed. Source: FAOSTAT (2002) S






a
d e
g h
j
Figure 9. Global-scale changes in the Earth System as a result of the dramatic increase in human activity: (a) atmospheric CO2
concentration. Source: Etheridge et al. (1996) J. Geophys. Res. 101:4115-4128; (b) atmospheric N2O concentration. Source: Machida et
al. (1995) Geophys. Res. Lett. 22:2921-2924; (c) atmospheric CH4 concentration. Source: Blunier et al. (1993) J. Geophys. Res. 20:2219-
2222; (d) percentage total column ozone loss over Antarctica, using the average annual total column ozone, 330, as a base. Image: J.D.
Shanklin, British Antarctic Survey; (e) northern hemisphere average surface temperature anomalies. Source: Mann et al. (1999) Geophys.
Res. Lett. 26(6):759-762; (f) decadal frequency of great floods (one-in-100-year events) after 1860 for basins larger than 200 000 km2
with observations that span at least 30 years. Source: Milly et al. (2002) Nature 415:514-517; (g) percentage of global fisheries either fully
exploited, overfished or collapsed. Source: FAOSTAT (2002) Statistical databases; (h) annual shrimp production as a proxy for coastal
zone alteration. Sources: WRI (2003) A guide to world resources, 2002-2004; FAOSTAT (2002) Statistical databases; (i) model-calculated






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Figure 8. The increasing rates of change in human activity since the beginning of the Industrial Revolution. Significant increases
in rates of change occur around the1950s in each case and illustrate how the past 50 years have been a period of dramatic and
unprecedented change in human history.
Sources: US Bureau of the Census (2000) International database; Nordhaus (1997) In: The economics of new goods. University
of Chicago Press; World Bank (2002) Data and statistics; World Commission on Dams (2000) The report of the World Commis-
sion on Dams; Shiklomanov (1990) Global water resources; International Fertilizer Industry Association (2002) Fertilizer indica-
tors; UN Centre for Human Settlements (2001); The state of the world’s cities, (2001); Pulp and Paper International (1993) PPI’s
international fact and price book; MacDonalds (2002) http://www.mcdonalds.com; UNEP (2000) Global environmental outlook
2000; Canning (2001) A database of world infrastructure stocks, 1950–95 World Bank; World Tourism Organization (2001) Tourism
industry trends.
Almost everything is changing exponentially…
Un progetto di: Con il contributo di:
sostenibilitàdebole sostenibilitàforte
Un progetto di: Con il contributo di:
Modellidisviluppo
lastoriadell’isoladipasqua
Un progetto di: Con il contributo di:
Un progetto di: Con il contributo di:
l’economiacircolare
Un progetto di: Con il contributo di:
Luigi Bistagnino, Design Sistemico, 2009
Un progetto di: Con il contributo di:
modelloproduttivolineare
Luigi Bistagnino, Design Sistemico, 2009
modelloproduttivosistemico
Un progetto di: Con il contributo di:
collaborazionecompetizione
Un progetto di: Con il contributo di:
Ellen MacArthur Foundation, 2017
economiacircolare
Un progetto di: Con il contributo di:
Sistema economico di produzione e di
scambio che, lungo tutti gli stadi del ciclo
di vita dei prodotti, mira ad aumentare
l’efficacia dell’utilizzazione delle risorse
e a diminuire l’impatto ambientale
sviluppando allo stesso tempo il
benessere delle persone.
ADEME (Agenzia francese per l’Ambiente e l’Energia), 2014
economiacircolare
Un progetto di: Con il contributo di:
Modello di economia concepito e progettato
per essere rigenerativo. I prodotti sono progettati
per essere di lunga durata, facilmente
riutilizzabili, disassemblati, rifabbricati e,
in ultima istanza, riciclati.
Ellen MacArthur Foundation, 2017
Un progetto di: Con il contributo di:
economiacircolare
…COMESIFA
L’ECONOMIACIRCOLARE?
Un progetto di: Con il contributo di:
AISEC (ASSOCIAZIONE ITALIANA per lo SVILUPPO dell’ECONOMIA CIRCOLARE), 2018
Innovare radicalmente prodotti e processi (o trasformare i bisogni)TRASFORMARE
Un progetto di: Con il contributo di:
AISEC (ASSOCIAZIONE ITALIANA per lo SVILUPPO dell’ECONOMIA CIRCOLARE), 2018
Innovare radicalmente prodotti e processi (o trasformare i bisogni)
Intensificare l’utilizzo del prodotto (condivisione o multifunzione)
TRASFORMARE
CONDIVIDERE
Un progetto di: Con il contributo di:
AISEC (ASSOCIAZIONE ITALIANA per lo SVILUPPO dell’ECONOMIA CIRCOLARE), 2018
Innovare radicalmente prodotti e processi (o trasformare i bisogni)
Intensificare l’utilizzo del prodotto (condivisione o multifunzione)
Incrementare l’efficienza dei processi, limitare i materiali, no superfluo
TRASFORMARE
CONDIVIDERE
RIDURRE
Un progetto di: Con il contributo di:
AISEC (ASSOCIAZIONE ITALIANA per lo SVILUPPO dell’ECONOMIA CIRCOLARE), 2018
Innovare radicalmente prodotti e processi (o trasformare i bisogni)
Intensificare l’utilizzo del prodotto (condivisione o multifunzione)
Incrementare l’efficienza dei processi, limitare i materiali, no superfluo
Riutilizzo del prodotto da parte di altri consumatori
TRASFORMARE
CONDIVIDERE
RIDURRE
RIUTILIZZARE
Un progetto di: Con il contributo di:
AISEC (ASSOCIAZIONE ITALIANA per lo SVILUPPO dell’ECONOMIA CIRCOLARE), 2018
Innovare radicalmente prodotti e processi (o trasformare i bisogni)
Intensificare l’utilizzo del prodotto (condivisione o multifunzione)
Incrementare l’efficienza dei processi, limitare i materiali, no superfluo
Riutilizzo del prodotto da parte di altri consumatori
Riparare prodotti per allungarne l’utilizzo
TRASFORMARE
CONDIVIDERE
RIDURRE
RIUTILIZZARE
RIPARARE
Un progetto di: Con il contributo di:
AISEC (ASSOCIAZIONE ITALIANA per lo SVILUPPO dell’ECONOMIA CIRCOLARE), 2018
Innovare radicalmente prodotti e processi (o trasformare i bisogni)
Intensificare l’utilizzo del prodotto (condivisione o multifunzione)
Incrementare l’efficienza dei processi, limitare i materiali, no superfluo
Riutilizzo del prodotto da parte di altri consumatori
Riparare prodotti per allungarne l’utilizzo
Restaurare o aggiornare prodotti vecchi
TRASFORMARE
CONDIVIDERE
RIDURRE
RIUTILIZZARE
RIPARARE
RINNOVARE
Un progetto di: Con il contributo di:
AISEC (ASSOCIAZIONE ITALIANA per lo SVILUPPO dell’ECONOMIA CIRCOLARE), 2018
Innovare radicalmente prodotti e processi (o trasformare i bisogni)
Intensificare l’utilizzo del prodotto (condivisione o multifunzione)
Incrementare l’efficienza dei processi, limitare i materiali, no superfluo
Riutilizzo del prodotto da parte di altri consumatori
Riparare prodotti per allungarne l’utilizzo
Restaurare o aggiornare prodotti vecchi
Riutilizzare (parti di) prodotti
TRASFORMARE
CONDIVIDERE
RIDURRE
RIUTILIZZARE
RIPARARE
RINNOVARE
RILAVORARE
Un progetto di: Con il contributo di:
AISEC (ASSOCIAZIONE ITALIANA per lo SVILUPPO dell’ECONOMIA CIRCOLARE), 2018
Innovare radicalmente prodotti e processi (o trasformare i bisogni)
Intensificare l’utilizzo del prodotto (condivisione o multifunzione)
Incrementare l’efficienza dei processi, limitare i materiali, no superfluo
Riutilizzo del prodotto da parte di altri consumatori
Riparare prodotti per allungarne l’utilizzo
Restaurare o aggiornare prodotti vecchi
Riutilizzare (parti di) prodotti
Riprocessare materiali per ottenerne di nuovi
TRASFORMARE
CONDIVIDERE
RIDURRE
RIUTILIZZARE
RIPARARE
RINNOVARE
RILAVORARE
RICICLARE
Un progetto di: Con il contributo di:
AISEC (ASSOCIAZIONE ITALIANA per lo SVILUPPO dell’ECONOMIA CIRCOLARE), 2018
Utilizzare scarti e rifiuti per la produzione di energia
Innovare radicalmente prodotti e processi (o trasformare i bisogni)
Intensificare l’utilizzo del prodotto (condivisione o multifunzione)
Incrementare l’efficienza dei processi, limitare i materiali, no superfluo
Riutilizzo del prodotto da parte di altri consumatori
Riparare prodotti per allungarne l’utilizzo
Restaurare o aggiornare prodotti vecchi
Riutilizzare (parti di) prodotti
Riprocessare materiali per ottenerne di nuovi
TRASFORMARE
CONDIVIDERE
RIDURRE
RIUTILIZZARE
RIPARARE
RINNOVARE
RILAVORARE
RICICLARE
RECUPERARE
Un progetto di: Con il contributo di:
Risponde ai bisogni primari di
tutti con le risorse che si hanno a
disposizione, introducendo
innovazioni ispirate dalla
natura, generando molteplici
benefici, che includono
capitale sociale e
lavorativo.
Offre di più con meno.
Fonte: Gunter Pauli, www.theblueeconomy.org
blueeconomy
Un progetto di: Con il contributo di:
L’AccordodiParigidel2015
egliSDGs
Un progetto di: Con il contributo di:
L’accordodiparigi-2015
Chi?
150 leader internazionali si sono incontrati alle Nazioni Unite
Un progetto di: Con il contributo di:
Chi?
150 leader internazionali si sono incontrati alle Nazioni Unite
Perché?Per contribuire allo sviluppo globale, promuovere il benessere umano e
proteggere l’ambiente.
Un progetto di: Con il contributo di:
L’accordodiparigi-2015
Chi?
150 leader internazionali si sono incontrati alle Nazioni Unite
Perché?Per contribuire allo sviluppo globale, promuovere il benessere umano e
proteggere l’ambiente.
Cosahannodeciso?
Hanno approvato l’Agenda 2030 e i 17 Obiettivi di Sviluppo
Sostenibile, con i 169 sotto-obiettivi. Ha valore universale e tutti gli Stati
hanno il dovere di contribuire a raggiungerli entro il 2030.
Un progetto di: Con il contributo di:
L’accordodiparigi-2015
Un progetto di: Con il contributo di:
Un progetto di: Con il contributo di:
Un progetto di: Con il contributo di:
IERI, OGGI E DOMANI GLOBALI
challenge
Un progetto di: Con il contributo di:
Un progetto di: Con il contributo di:
Un progetto di: Con il contributo di:
Un progetto di: Con il contributo di:
Un progetto di: Con il contributo di:
Un progetto di: Con il contributo di:
Un progetto di: Con il contributo di:
Un progetto di: Con il contributo di:
A. CAMBIAMENTI
CLIMATICI
E. RIFIUTI
D.ACQUAB. BIODIVERSITÀ
C.AMBIENTI URBANI
lesfidedelfuturo
Un progetto di: Con il contributo di:
Lesfidedelfuturo
icambiamenticlimatici
8 OTTOBRE 2018
SR15 DELL’IPCC (INTERGOVERNMENTAL PANEL ON CLIMATE CHANGE)
Icambiamenticlimatici
Un progetto di: Con il contributo di:
L’obiettivo 1,5ºC implica
l’abbattimento del 40% delle
emissioni entro il 2030
Un progetto di: Con il contributo di:
icambiamenticlimatici
8 OTTOBRE 2018
SR15 DELL’IPCC (INTERGOVERNMENTAL PANEL ON CLIMATE CHANGE)
Icambiamenticlimatici
COSTI SOCIALI DELLE EMISSIONI DI CO2
24 SETTEMBRE 2018: Country-level social cost of carbon, Katharine Ricke, Laurent
Drouet, Ken Caldeira  MassimoTavoni , Nature Climate Change
Conseguenze su economia agricola e
industriale
India: 85,4 $/tCO2
(3.200Bn $ nel 2017).
USA: 47,8 $/tCO2
(1.800Bn $ nel 2017)
Arabia Saudita: 45,3 $/tCO2
Italia; 1,64 $/tCO2
(61Bn $ nel 2017)
Globale (2017): 15.000Bn $
Un progetto di: Con il contributo di:
icambiamenticlimaticiIcambiamenticlimatici
1. CONOSCERE MEGLIO GLI IMPATTI DELLE ATTIVITÀ UMANE
SULL’AMBIENTE
2. IMPARARE A TROVARE UNA SOLUZIONE AD UN PROBLEMA
3. IMPARARE AVEDERE UN PROBLEMA COME OPPORTUNITÀ
4. IMPARARE A COMUNICARE CON L’ESTERNO
obiettividellachallenge
Un progetto di: Con il contributo di:
riduzionedeiconsumi
WASTE HIERARCHY
la riduzione dei materiali che
potenzialmente diventano rifiuti è
prioritaria rispetto a riuso e riciclo.
Si può rispettare, prima di tutto,
cambiando i processi produttivi,
incoraggiando soluzioni di Economia
Circolare e la riduzione dei
consumi
Un progetto di: Con il contributo di:
Problema
Oltre 46.000 pezzi di plastica
galleggiano in ogni miglio quadrato di
oceano.
Soluzione
Irlanda: le buste di plastica sono state
tassate 15 centesimi l’una.
Impatto della soluzione
L’uso si è ridotto del 95%.
Problema
Sfruttamento delle risorse.
Soluzioni
USA (1998): per legge almeno il 30% dei
documenti federali devono essere in
carta riciclata.
Danimarca (1994) tutte le autorità
devono usare prodotti riciclati o
riciclabili
Impatto
Stimolo per tutto il mercato della carta
Problema
Generazione di rifiuti
Soluzioni
Svezia: taglio dell’IVA sulle
riparazioni dal 25% al 12%
Impatto
Larga diffusione dei “Repair cafè“.
In Olanda nasce la Repair cafè
Foundation, finanziata dallo Stato.
soluzioniistituzionali
Un progetto di: Con il contributo di:
Problema
Consumo di suolo e di acqua
Soluzione
The Circle Food  Energy Solutions
produce cibo utilizzando la tecnologia
Idroponica.
L’acqua viene utilizzata sia per la
coltivazione sia per la piscicultura, in modo
da trattarla e depurarla nei diversi passaggi
Impatto
90% in meno dell’acqua.
Problema
Consumi energetici, produzione di rifiuti
Soluzione
Kalundborg – Danimarca: implementazione di un sistema di “simbiosi
industriale”.Tutti i rifiuti materiali ed energetici vengono riutilizzati.
Impatto
•20.000 abitazioni riscaldate con Il vapore di scarto degli impianti
•Consumi annuali di petrolio: - 45.000 tonnellate
•Consumi di carbone: - 15.000 tonnellate
•Consumi di acqua: - 25%
•Produzione di ceneri: - 80.000 tonnellate.
tecnologiaeinnovazione
Un progetto di: Con il contributo di:
Problema
Elevata produzione di rifiuti e obsolescenza programmata dei prodotti
Soluzione
Repair cafè e Restart Italia: nascono come iniziativa volontaria per la riparazione di
elettrodomestici e materiali elettronici
Impatto
Rapida diffusione delle iniziative di Restart Italia in diverse regioni italiane.
soluzionidalbasso
Un progetto di: Con il contributo di:
... È possibile trovare delle idee
che siano soluzioni alle grandi sfide
globali?
laricercadisoluzioni
Un progetto di: Con il contributo di:
1. FORMAZIONE DEI GRUPPI DI LAVORO (DI 3/4 PERSONE)
2. OGNI GRUPPO SCEGLIE UNA DELLE GRANDI SFIDE TRA
QUELLE PROPOSTE
3. OGNI GRUPPO DEVETROVARE UNA SOLUZIONE AD UNO DEI
PROBLEMI INDICATI
4. OGNI GRUPPO DESCRIVE: CONTESTO – PROBLEMA –
SOLUZIONE - IMPATTI DELLA SOLUZIONE
lachallenge
Un progetto di: Con il contributo di:
A. CAMBIAMENTI
CLIMATICI
E. RIFIUTI
D.ACQUAB. BIODIVERSITÀ
C.AMBIENTI URBANI
lesfidedelfuturo
Un progetto di: Con il contributo di:
Lesfidedelfuturo
…possono
ISTITUZIONI, ASSOCIAZIONI DI CITTADINI ed
IMPRESE
trovare insieme
delle Soluzioni alle grandi Sfide
Globali?
Un progetto di: Con il contributo di:
1. FORMAZIONE DEI GRUPPI DI LAVORO (DI 3/4 PERSONE)
2. AD OGNI GRUPPOVIENE ASSEGNATA LA GRANDE SFIDA DEI
RIFIUTI ED UNO SPECIFICO PROBLEMA
3. OGNI GRUPPO SI DIVIDE IN TRE STAKEHOLDER: ISTITUZIONI,
ASSOCIAZIONI DI CITTADINI ED IMPRESE
15 MINUTI
A DISPOSIZIONE
Un progetto di: Con il contributo di:
lachallenge
Ogni STAKEHOLDER all’interno del proprio gruppo:
4. TROVA UNA SOLUZIONE AL PROBLEMA SCELTO
5. DESCRIVE:
CONTESTO – PROBLEMA – SOLUZIONE - IMPATTI DELLA
SOLUZIONE
30 MINUTI
A DISPOSIZIONE
Un progetto di: Con il contributo di:
lachallenge
Ogni STAKEHOLDER:
6. SI CONFRONTA E SI COORDINA CON IL PROPRIO
GRUPPO AL FINE DI COSTRUIRE UN’UNICA
STORIA DI SVILUPPO SOSTENIBILE
30 MINUTI
A DISPOSIZIONE
Un progetto di: Con il contributo di:
lachallenge
7. In 5 minuti un referente per gruppo DESCRIVE:
CONTESTO – PROBLEMA – SOLUZIONE - IMPATTI
DELLA SOLUZIONETROVATA!
5 MINUTI A DISPOSIZIONE PER GRUPPO!
Un progetto di: Con il contributo di:
lachallenge
CONTESTO
Globale: mari.
PROBLEMA
Oltre 46.000 pezzi di plastica
galleggiano in ogni 2,5 km
quadrati di oceano.
Vita di una busta di plastica:
•Produzione: 1 secondo.
•Uso: 20 minuti.
•Biodegradazione: 100-
400 anni.
CONTESTO
Globale – paesi OECD
PROBLEMA
Rifiuti elettronici: 4% dei rifiuti
domestici.
Crescita rifiuti elettronici: 3-
5%/anno,
3 volte di più della totale
crescita di rifiuti.
Cellulari buttati negli USA nel
2005: 130 milioni, pari a 64.000
tonnellate di rifiuti.
CONTESTO
Globale – paesi in via di sviluppo
PROBLEMA
Molti paesi OECD esportano rifiuti.
Il 90% sono classificati come
pericolosi (2000)
Il 75% dei rifiuti elettronici esportati
in Africa sono inutilizzabili e
finiscono in discarica o bruciati.
Rifiuti importati dalla Cina (2004):
•Plastica: 4 mld di t,;
•Carta: 12 mld di t;
•Ferro e acciaio: 12 d mld di t.
1
2
3
rifiuti
Un progetto di: Con il contributo di:
Irifiuti
CONTESTO
Italia
PROBLEMA
L’offerta di materiali riciclati
supera la domanda da parte
degli impianti di trasformazione.
Vetrerie e cartiere respingono i
carichi. I rifiuti differenziati si
accumulano.
Raccolta differenziata in Italia:
Percentuale media di rifiuti
differenziati in Italia: 52%.
CONTESTO
Globale
PROBLEMA
“Rucksack factor“, ovvero i problemi
nascosti. La quantità di materiale di
scarto prodotto per la produzione di
un diamante è pari a 53M di volte il
suo peso.
“Rucksack factor“ di altri materiali:
Gomma: 5
Acciaio: 21
Alluminio: 85
Alluminio riciclato: 3.5
Oro: 540.000
[DTI, Key technology are: Sustainable
production and consumption]
4
5
6
CONTESTO
UE
PROBLEMA:
vengono prodotti 26 Mt di rifiuti di
plastica all’anno.
Il 30% al momento è riciclabile.
150-500 kt finiscono in mare.
Pari a 66.000 camion di spazzatura.
La plastica rappresenta il 95% dei
rifiuti nel Mediterraneo; residui di
plastica si trovano in oltre 130 specie
marine [WWF].
Un progetto di: Con il contributo di:
Irifiuti
Un progetto di: Con il contributo di:
REGISTRARSI SU www.inventoschool.com
ISCRIVERSI SULLA PIATTAFORMA S.O.F.I.A.
(CORSO 57819) ENTRO IL 19/12/2019
RISPONDERE AL QUESTIONARIO SULLA
GIORNATA DI FORMAZIONE
CALENDARIZZARE INSIEME AVENTI SOSTENIBILI
IL PRIMO INCONTRO IN CLASSE
Un progetto di: Con il contributo di:
Taskperildocente

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  • 1.
  • 2. Programmadellagiornata Saluti ed introduzione al programma della giornata Presentazione di InVento Innovation Lab eVenti Sostenibili Il percorso “B Circular – Dal Parco Agricolo Sud alla Martesana” Presentazione del percorso con obiettivi, metodologie e strumenti metodologici Illustrazione e utilizzo della piattaforma di InVento School Focus sui contenuti presenti sulla piattaforma Perché un percorso sull’Economia Circolare? Esplorazione interattiva della tematica Attività di gruppo/simulazioni per entrare nel vivo del progetto e della metodologia Istruzioni per le attività da svolgere e lavoro Pausa Pranzo Prosecuzione dell’attività di gruppo/simulazioni Lavoro e restituzione finale Domande e saluti 10.00-10.30 10.30-11.30 11.30-12.15 12.15-13.00 13.00-14.00 14.00-15.45 15.45-16.00
  • 5. «L’Italia è ancora agli ultimi posti in Europa per numero di laureati, tasso di abbandono e competenze. Il tasso di abbandono è salito per il secondo anno consecutivo e si attesta, nel 2018, al 14,5%. Permangono consistenti differenze territoriali a svantaggio del Mezzogiorno e dei maschi.» Fonte: Instat Rapporto SDGs 2019 InVento Lab si impegna a portare una educazione di qualità nelle scuole e di diffondere gli obiettivi di Sviluppo Sostenibili stabiliti dalle Nazioni Unite nell’Agenda2030. Vision:QualityEducation INostriSDGs
  • 6. LaMissiondiInVentoLab «ProdurreValore sul territorio, mettere in rete talenti e coloro che cercano talenti, svolgere una funzione di snodo tra mondi diversi che spesso non dialogano. Associazioni, Istituzioni ed Aziende: InVento Lab mette in contatto soggetti diversi sul territorio.» Da Fondazione Symbola.
  • 7. Ourmilestones We are a B Corp! «Tackle Fuel Poverty» by Ashoka, Schneider Foundation and Enel “Terre de Femmes” byYves Rocher Fondation “Best for The World Honoree” Among B Corps 2017 2018 2018 2017- 2018-2019
  • 8. IL NOSTRO NETWORK SCUOLE E UNIVERSITÀ B CORP E Imprese FONDAZIONI COMUNI E Città Italiane STAKEHOLDERS per progetto: +350 18 11 +20
  • 9. CosaFacciamo Portiamo la sostenibilità nelle Scuole, in Azienda, tra le Istituzioni e le Comunità. Education ü Corsi di formazione su Sostenibilità Ambientale, SDGs e Imprenditorialità B Corp ü Community Engagement ü Progetti per i giovani ü Progetti sul territorio ü Community Engagement ü Hackathon/Workshop ü Formazione HR ü Piattaforma e-learning
  • 11. Realizziamo percorsi di imprenditorialità B Corp sui temi di sostenibilità ambientale, SDGs ed economia circolare, in collaborazione con le migliori imprese Sostenibili, per diffondere un modello etico di lavoro e ispirazione. Education:ITemi INostriSDGs
  • 12. Seminari&Workshop Hackathon Academy&Campus Percorsi in Aula o Attività Outdoor, Intensivi o Full, rivolti a studenti di ogni ordine e grado, dall’infanzia all’università e corpo docenti. Education:IlFormat
  • 13. Education:LaDidattica Proponiamo una didattica nuova, basata sul learning by doing, il Project Based Learning e la Bleanded Learning, attraverso le piattaforma di e- learning di InVento School. I nostri corsi coniugano le discipline STEM ad attività creative. Formazione Laboratorididattici e-learning
  • 14. + 8300 Studenti 350 Scuole 396 Classi 282 Startup INostriRisultati Education
  • 16. INVENTO LAB IMPRESA SOCIALE SRL SCHOOL@INVENTOLAB.COM VENTI SOSTENIBILI www.20sostenibili.org contatti
  • 17. Un progetto di: Con il contributo di:
  • 18. cos’è“BCIRCULAR”? Un progetto di: Con il contributo di: Un progetto di: Con il contributo di:
  • 19. UN PERCORSO CHE TRASFORMERA’ LA VOSTRA CLASSE IN UNA SQUADRA… Un progetto di: Con il contributo di: cos’è“BCIRCULAR”?
  • 20. … PRONTA A TROVARE E SPERIMENTARE SOLUZIONI CREATIVE E CIRCOLARI AL PROBLEMA DEI RIFIUTI A SCUOLA! Un progetto di: Con il contributo di: cos’è“BCIRCULAR”?
  • 21. Un progetto di: Con il contributo di: Ilpercorso
  • 22. ilpercorso fase1 fase3 ESPLORIAMO IL PROBLEMA DEI RIFIUTI A SCUOLA! Durata: 4 h (GENNAIO - FEBBRAIO) PROGETTIAMO UNA SOLUZIONE DI CLASSE! Durata: 4 h – mentor in classe (FEBBRAIO - MARZO) COSA È SUCCESSO DI POSITIVO GRAZIE AL NOSTRO PROGETTO? Durata: 4 h (APRILE - MAGGIO) MAGGIO concorso Un progetto di: Con il contributo di:
  • 23. obiettividelpercorso Aumentare la conoscenza e la consapevolezza di studenti e docenti rispetto al VALORE AMBIENTALE DELLE RISORSE e dell’importanza di mettere in atto strategie condivise di RIDUZIONE, RIUTILIZZO E DI RICICLO DEI RIFIUTI; Approfondire il tema dell’ECONOMIA CIRCOLARE e della SECONDA VITA DEL RIFIUTO; Stimolare CREATIVITÀ, ORIGINALITÀ, SENSO PRATICO, COLLABORAZIONE, PARTECIPAZIONE, PROBLEM SOLVING, COMUNICAZIONE, SPIRITO DI INIZIATIVA Mettere in connessione le AZIENDE DEL SETTORE e del TERRITORIO con le scuole ed i giovani talenti, creando dei ponti tra il mondo della formazione e le aziende Rendere gli studenti consapevoli della possibilità di essere ATTORI DEL CAMBIAMENTO Un progetto di: Con il contributo di:
  • 25. www.inventoschool.com Un progetto di: Con il contributo di: glistrumenti
  • 26. Introduzione al percorso Un progetto di: Con il contributo di: glistrumenti
  • 27. Un progetto di: Con il contributo di:
  • 29. …QUANDO SI PARLA DI “SVILUPPO SOSTENIBILE”? cosavivieneinmente… Un progetto di: Con il contributo di:
  • 30. ladefinizionedisvilupposostenibile Rapporto Bruntland, 1987 Commissione mondiale sull'ambiente e lo sviluppo Sviluppo capace di soddisfare i bisogni della generazione presente senza compromettere quelli delle generazioni future Un progetto di: Con il contributo di:
  • 31. 1972 Rapporto del Club di Roma “Limits of Growth” 1987 Rapporto Brundtland (Our Common Future) 1992 Rio de Janeiro Earth summit 2015 Accordo di Parigi e SDGs Un progetto di: Con il contributo di: svilupposostenibile:lastoria
  • 33. svilupposostenibile? Figure 8. The increasing rates of change in human activity since the beginning of the Industrial Revolution. Significant increases in rates of change occur around the1950s in each case and illustrate how the past 50 years have been a period of dramatic and unprecedented change in human history. Figure 8. The increasing rates of change in human activity since the beginning of the Industrial Revolution. Significant increases in rates of change occur around the1950s in each case and illustrate how the past 50 years have been a period of dramatic and unprecedented change in human history. Sources: US Bureau of the Census (2000) International database; Nordhaus (1997) In: The economics of new goods. University of Chicago Press; World Bank (2002) Data and statistics; World Commission on Dams (2000) The report of the World Commis- sion on Dams; Shiklomanov (1990) Global water resources; International Fertilizer Industry Association (2002) Fertilizer indica- Figure 8. The increasing rates of change in human activity since the beginning of the Industrial Revolution. Significant increases in rates of change occur around the1950s in each case and illustrate how the past 50 years have been a period of dramatic and unprecedented change in human history. Sources: US Bureau of the Census (2000) International database; Nordhaus (1997) In: The economics of new goods. University of Chicago Press; World Bank (2002) Data and statistics; World Commission on Dams (2000) The report of the World Commis- sion on Dams; Shiklomanov (1990) Global water resources; International Fertilizer Industry Association (2002) Fertilizer indica- tors; UN Centre for Human Settlements (2001); The state of the world’s cities, (2001); Pulp and Paper International (1993) PPI’s international fact and price book; MacDonalds (2002) http://www.mcdonalds.com; UNEP (2000) Global environmental outlook 2000; Canning (2001) A database of world infrastructure stocks, 1950–95 World Bank; World Tourism Organization (2001) Tourism industry trends. Figure 8. The increasing rates of change in human activity since the beginning of the Industrial Revolution. Significant increases in rates of change occur around the1950s in each case and illustrate how the past 50 years have been a period of dramatic and unprecedented change in human history. Sources: US Bureau of the Census (2000) International database; Nordhaus (1997) In: The economics of new goods. University of Chicago Press; World Bank (2002) Data and statistics; World Commission on Dams (2000) The report of the World Commis- sion on Dams; Shiklomanov (1990) Global water resources; International Fertilizer Industry Association (2002) Fertilizer indica- tors; UN Centre for Human Settlements (2001); The state of the world’s cities, (2001); Pulp and Paper International (1993) PPI’s international fact and price book; MacDonalds (2002) http://www.mcdonalds.com; UNEP (2000) Global environmental outlook 2000; Canning (2001) A database of world infrastructure stocks, 1950–95 World Bank; World Tourism Organization (2001) Tourism industry trends. Figure 8. The increasing rates of change in human activity in rates of change occur around the1950s in each case an unprecedented change in human history. Sources: US Bureau of the Census (2000) International da of Chicago Press; World Bank (2002) Data and statistics; W sion on Dams; Shiklomanov (1990) Global water resources tors; UN Centre for Human Settlements (2001); The state o international fact and price book; MacDonalds (2002) http 2000; Canning (2001) A database of world infrastructure s industry trends. a b c d e f g h i a b c d e f g h i j k l a b c d e f g h i j k l Figure 9. Global-scale changes in the Earth System as a re concentration. Source: Etheridge et al. (1996) J. Geophys. Re al. (1995) Geophys. Res. Lett. 22:2921-2924; (c) atmospheric 2222; (d) percentage total column ozone loss over Antarctica Shanklin, British Antarctic Survey; (e) northern hemisphere av Res. Lett. 26(6):759-762; (f) decadal frequency of great floods with observations that span at least 30 years. Source: Milly et exploited, overfished or collapsed. Source: FAOSTAT (2002) S a d e g h j Figure 9. Global-scale changes in the Earth System as a result of the dramatic increase in human activity: (a) atmospheric CO2 concentration. Source: Etheridge et al. (1996) J. Geophys. Res. 101:4115-4128; (b) atmospheric N2O concentration. Source: Machida et al. (1995) Geophys. Res. Lett. 22:2921-2924; (c) atmospheric CH4 concentration. Source: Blunier et al. (1993) J. Geophys. Res. 20:2219- 2222; (d) percentage total column ozone loss over Antarctica, using the average annual total column ozone, 330, as a base. Image: J.D. Shanklin, British Antarctic Survey; (e) northern hemisphere average surface temperature anomalies. Source: Mann et al. (1999) Geophys. Res. Lett. 26(6):759-762; (f) decadal frequency of great floods (one-in-100-year events) after 1860 for basins larger than 200 000 km2 with observations that span at least 30 years. Source: Milly et al. (2002) Nature 415:514-517; (g) percentage of global fisheries either fully exploited, overfished or collapsed. Source: FAOSTAT (2002) Statistical databases; (h) annual shrimp production as a proxy for coastal zone alteration. Sources: WRI (2003) A guide to world resources, 2002-2004; FAOSTAT (2002) Statistical databases; (i) model-calculated a b c d e f g h i j k l a b c d e f g h i j k l Figure 8. The increasing rates of change in human activity since the beginning of the Industrial Revolution. Significant increases in rates of change occur around the1950s in each case and illustrate how the past 50 years have been a period of dramatic and unprecedented change in human history. Sources: US Bureau of the Census (2000) International database; Nordhaus (1997) In: The economics of new goods. University of Chicago Press; World Bank (2002) Data and statistics; World Commission on Dams (2000) The report of the World Commis- sion on Dams; Shiklomanov (1990) Global water resources; International Fertilizer Industry Association (2002) Fertilizer indica- tors; UN Centre for Human Settlements (2001); The state of the world’s cities, (2001); Pulp and Paper International (1993) PPI’s international fact and price book; MacDonalds (2002) http://www.mcdonalds.com; UNEP (2000) Global environmental outlook 2000; Canning (2001) A database of world infrastructure stocks, 1950–95 World Bank; World Tourism Organization (2001) Tourism industry trends. Almost everything is changing exponentially… Un progetto di: Con il contributo di:
  • 34. sostenibilitàdebole sostenibilitàforte Un progetto di: Con il contributo di: Modellidisviluppo
  • 36. Un progetto di: Con il contributo di:
  • 37. l’economiacircolare Un progetto di: Con il contributo di:
  • 38. Luigi Bistagnino, Design Sistemico, 2009 Un progetto di: Con il contributo di: modelloproduttivolineare
  • 39. Luigi Bistagnino, Design Sistemico, 2009 modelloproduttivosistemico Un progetto di: Con il contributo di:
  • 41. Ellen MacArthur Foundation, 2017 economiacircolare Un progetto di: Con il contributo di:
  • 42. Sistema economico di produzione e di scambio che, lungo tutti gli stadi del ciclo di vita dei prodotti, mira ad aumentare l’efficacia dell’utilizzazione delle risorse e a diminuire l’impatto ambientale sviluppando allo stesso tempo il benessere delle persone. ADEME (Agenzia francese per l’Ambiente e l’Energia), 2014 economiacircolare Un progetto di: Con il contributo di:
  • 43. Modello di economia concepito e progettato per essere rigenerativo. I prodotti sono progettati per essere di lunga durata, facilmente riutilizzabili, disassemblati, rifabbricati e, in ultima istanza, riciclati. Ellen MacArthur Foundation, 2017 Un progetto di: Con il contributo di: economiacircolare
  • 45. AISEC (ASSOCIAZIONE ITALIANA per lo SVILUPPO dell’ECONOMIA CIRCOLARE), 2018 Innovare radicalmente prodotti e processi (o trasformare i bisogni)TRASFORMARE Un progetto di: Con il contributo di:
  • 46. AISEC (ASSOCIAZIONE ITALIANA per lo SVILUPPO dell’ECONOMIA CIRCOLARE), 2018 Innovare radicalmente prodotti e processi (o trasformare i bisogni) Intensificare l’utilizzo del prodotto (condivisione o multifunzione) TRASFORMARE CONDIVIDERE Un progetto di: Con il contributo di:
  • 47. AISEC (ASSOCIAZIONE ITALIANA per lo SVILUPPO dell’ECONOMIA CIRCOLARE), 2018 Innovare radicalmente prodotti e processi (o trasformare i bisogni) Intensificare l’utilizzo del prodotto (condivisione o multifunzione) Incrementare l’efficienza dei processi, limitare i materiali, no superfluo TRASFORMARE CONDIVIDERE RIDURRE Un progetto di: Con il contributo di:
  • 48. AISEC (ASSOCIAZIONE ITALIANA per lo SVILUPPO dell’ECONOMIA CIRCOLARE), 2018 Innovare radicalmente prodotti e processi (o trasformare i bisogni) Intensificare l’utilizzo del prodotto (condivisione o multifunzione) Incrementare l’efficienza dei processi, limitare i materiali, no superfluo Riutilizzo del prodotto da parte di altri consumatori TRASFORMARE CONDIVIDERE RIDURRE RIUTILIZZARE Un progetto di: Con il contributo di:
  • 49. AISEC (ASSOCIAZIONE ITALIANA per lo SVILUPPO dell’ECONOMIA CIRCOLARE), 2018 Innovare radicalmente prodotti e processi (o trasformare i bisogni) Intensificare l’utilizzo del prodotto (condivisione o multifunzione) Incrementare l’efficienza dei processi, limitare i materiali, no superfluo Riutilizzo del prodotto da parte di altri consumatori Riparare prodotti per allungarne l’utilizzo TRASFORMARE CONDIVIDERE RIDURRE RIUTILIZZARE RIPARARE Un progetto di: Con il contributo di:
  • 50. AISEC (ASSOCIAZIONE ITALIANA per lo SVILUPPO dell’ECONOMIA CIRCOLARE), 2018 Innovare radicalmente prodotti e processi (o trasformare i bisogni) Intensificare l’utilizzo del prodotto (condivisione o multifunzione) Incrementare l’efficienza dei processi, limitare i materiali, no superfluo Riutilizzo del prodotto da parte di altri consumatori Riparare prodotti per allungarne l’utilizzo Restaurare o aggiornare prodotti vecchi TRASFORMARE CONDIVIDERE RIDURRE RIUTILIZZARE RIPARARE RINNOVARE Un progetto di: Con il contributo di:
  • 51. AISEC (ASSOCIAZIONE ITALIANA per lo SVILUPPO dell’ECONOMIA CIRCOLARE), 2018 Innovare radicalmente prodotti e processi (o trasformare i bisogni) Intensificare l’utilizzo del prodotto (condivisione o multifunzione) Incrementare l’efficienza dei processi, limitare i materiali, no superfluo Riutilizzo del prodotto da parte di altri consumatori Riparare prodotti per allungarne l’utilizzo Restaurare o aggiornare prodotti vecchi Riutilizzare (parti di) prodotti TRASFORMARE CONDIVIDERE RIDURRE RIUTILIZZARE RIPARARE RINNOVARE RILAVORARE Un progetto di: Con il contributo di:
  • 52. AISEC (ASSOCIAZIONE ITALIANA per lo SVILUPPO dell’ECONOMIA CIRCOLARE), 2018 Innovare radicalmente prodotti e processi (o trasformare i bisogni) Intensificare l’utilizzo del prodotto (condivisione o multifunzione) Incrementare l’efficienza dei processi, limitare i materiali, no superfluo Riutilizzo del prodotto da parte di altri consumatori Riparare prodotti per allungarne l’utilizzo Restaurare o aggiornare prodotti vecchi Riutilizzare (parti di) prodotti Riprocessare materiali per ottenerne di nuovi TRASFORMARE CONDIVIDERE RIDURRE RIUTILIZZARE RIPARARE RINNOVARE RILAVORARE RICICLARE Un progetto di: Con il contributo di:
  • 53. AISEC (ASSOCIAZIONE ITALIANA per lo SVILUPPO dell’ECONOMIA CIRCOLARE), 2018 Utilizzare scarti e rifiuti per la produzione di energia Innovare radicalmente prodotti e processi (o trasformare i bisogni) Intensificare l’utilizzo del prodotto (condivisione o multifunzione) Incrementare l’efficienza dei processi, limitare i materiali, no superfluo Riutilizzo del prodotto da parte di altri consumatori Riparare prodotti per allungarne l’utilizzo Restaurare o aggiornare prodotti vecchi Riutilizzare (parti di) prodotti Riprocessare materiali per ottenerne di nuovi TRASFORMARE CONDIVIDERE RIDURRE RIUTILIZZARE RIPARARE RINNOVARE RILAVORARE RICICLARE RECUPERARE Un progetto di: Con il contributo di:
  • 54. Risponde ai bisogni primari di tutti con le risorse che si hanno a disposizione, introducendo innovazioni ispirate dalla natura, generando molteplici benefici, che includono capitale sociale e lavorativo. Offre di più con meno. Fonte: Gunter Pauli, www.theblueeconomy.org blueeconomy Un progetto di: Con il contributo di:
  • 56. L’accordodiparigi-2015 Chi? 150 leader internazionali si sono incontrati alle Nazioni Unite Un progetto di: Con il contributo di:
  • 57. Chi? 150 leader internazionali si sono incontrati alle Nazioni Unite Perché?Per contribuire allo sviluppo globale, promuovere il benessere umano e proteggere l’ambiente. Un progetto di: Con il contributo di: L’accordodiparigi-2015
  • 58. Chi? 150 leader internazionali si sono incontrati alle Nazioni Unite Perché?Per contribuire allo sviluppo globale, promuovere il benessere umano e proteggere l’ambiente. Cosahannodeciso? Hanno approvato l’Agenda 2030 e i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, con i 169 sotto-obiettivi. Ha valore universale e tutti gli Stati hanno il dovere di contribuire a raggiungerli entro il 2030. Un progetto di: Con il contributo di: L’accordodiparigi-2015
  • 59. Un progetto di: Con il contributo di:
  • 60. Un progetto di: Con il contributo di:
  • 61. Un progetto di: Con il contributo di:
  • 62. IERI, OGGI E DOMANI GLOBALI challenge Un progetto di: Con il contributo di:
  • 63. Un progetto di: Con il contributo di:
  • 64. Un progetto di: Con il contributo di:
  • 65. Un progetto di: Con il contributo di:
  • 66. Un progetto di: Con il contributo di:
  • 67. Un progetto di: Con il contributo di:
  • 68. Un progetto di: Con il contributo di:
  • 69. Un progetto di: Con il contributo di:
  • 70. A. CAMBIAMENTI CLIMATICI E. RIFIUTI D.ACQUAB. BIODIVERSITÀ C.AMBIENTI URBANI lesfidedelfuturo Un progetto di: Con il contributo di: Lesfidedelfuturo
  • 71. icambiamenticlimatici 8 OTTOBRE 2018 SR15 DELL’IPCC (INTERGOVERNMENTAL PANEL ON CLIMATE CHANGE) Icambiamenticlimatici Un progetto di: Con il contributo di:
  • 72. L’obiettivo 1,5ºC implica l’abbattimento del 40% delle emissioni entro il 2030 Un progetto di: Con il contributo di: icambiamenticlimatici 8 OTTOBRE 2018 SR15 DELL’IPCC (INTERGOVERNMENTAL PANEL ON CLIMATE CHANGE) Icambiamenticlimatici
  • 73. COSTI SOCIALI DELLE EMISSIONI DI CO2 24 SETTEMBRE 2018: Country-level social cost of carbon, Katharine Ricke, Laurent Drouet, Ken Caldeira MassimoTavoni , Nature Climate Change Conseguenze su economia agricola e industriale India: 85,4 $/tCO2 (3.200Bn $ nel 2017). USA: 47,8 $/tCO2 (1.800Bn $ nel 2017) Arabia Saudita: 45,3 $/tCO2 Italia; 1,64 $/tCO2 (61Bn $ nel 2017) Globale (2017): 15.000Bn $ Un progetto di: Con il contributo di: icambiamenticlimaticiIcambiamenticlimatici
  • 74. 1. CONOSCERE MEGLIO GLI IMPATTI DELLE ATTIVITÀ UMANE SULL’AMBIENTE 2. IMPARARE A TROVARE UNA SOLUZIONE AD UN PROBLEMA 3. IMPARARE AVEDERE UN PROBLEMA COME OPPORTUNITÀ 4. IMPARARE A COMUNICARE CON L’ESTERNO obiettividellachallenge Un progetto di: Con il contributo di:
  • 75. riduzionedeiconsumi WASTE HIERARCHY la riduzione dei materiali che potenzialmente diventano rifiuti è prioritaria rispetto a riuso e riciclo. Si può rispettare, prima di tutto, cambiando i processi produttivi, incoraggiando soluzioni di Economia Circolare e la riduzione dei consumi Un progetto di: Con il contributo di:
  • 76. Problema Oltre 46.000 pezzi di plastica galleggiano in ogni miglio quadrato di oceano. Soluzione Irlanda: le buste di plastica sono state tassate 15 centesimi l’una. Impatto della soluzione L’uso si è ridotto del 95%. Problema Sfruttamento delle risorse. Soluzioni USA (1998): per legge almeno il 30% dei documenti federali devono essere in carta riciclata. Danimarca (1994) tutte le autorità devono usare prodotti riciclati o riciclabili Impatto Stimolo per tutto il mercato della carta Problema Generazione di rifiuti Soluzioni Svezia: taglio dell’IVA sulle riparazioni dal 25% al 12% Impatto Larga diffusione dei “Repair cafè“. In Olanda nasce la Repair cafè Foundation, finanziata dallo Stato. soluzioniistituzionali Un progetto di: Con il contributo di:
  • 77. Problema Consumo di suolo e di acqua Soluzione The Circle Food Energy Solutions produce cibo utilizzando la tecnologia Idroponica. L’acqua viene utilizzata sia per la coltivazione sia per la piscicultura, in modo da trattarla e depurarla nei diversi passaggi Impatto 90% in meno dell’acqua. Problema Consumi energetici, produzione di rifiuti Soluzione Kalundborg – Danimarca: implementazione di un sistema di “simbiosi industriale”.Tutti i rifiuti materiali ed energetici vengono riutilizzati. Impatto •20.000 abitazioni riscaldate con Il vapore di scarto degli impianti •Consumi annuali di petrolio: - 45.000 tonnellate •Consumi di carbone: - 15.000 tonnellate •Consumi di acqua: - 25% •Produzione di ceneri: - 80.000 tonnellate. tecnologiaeinnovazione Un progetto di: Con il contributo di:
  • 78. Problema Elevata produzione di rifiuti e obsolescenza programmata dei prodotti Soluzione Repair cafè e Restart Italia: nascono come iniziativa volontaria per la riparazione di elettrodomestici e materiali elettronici Impatto Rapida diffusione delle iniziative di Restart Italia in diverse regioni italiane. soluzionidalbasso Un progetto di: Con il contributo di:
  • 79. ... È possibile trovare delle idee che siano soluzioni alle grandi sfide globali? laricercadisoluzioni Un progetto di: Con il contributo di:
  • 80. 1. FORMAZIONE DEI GRUPPI DI LAVORO (DI 3/4 PERSONE) 2. OGNI GRUPPO SCEGLIE UNA DELLE GRANDI SFIDE TRA QUELLE PROPOSTE 3. OGNI GRUPPO DEVETROVARE UNA SOLUZIONE AD UNO DEI PROBLEMI INDICATI 4. OGNI GRUPPO DESCRIVE: CONTESTO – PROBLEMA – SOLUZIONE - IMPATTI DELLA SOLUZIONE lachallenge Un progetto di: Con il contributo di:
  • 81. A. CAMBIAMENTI CLIMATICI E. RIFIUTI D.ACQUAB. BIODIVERSITÀ C.AMBIENTI URBANI lesfidedelfuturo Un progetto di: Con il contributo di: Lesfidedelfuturo
  • 82. …possono ISTITUZIONI, ASSOCIAZIONI DI CITTADINI ed IMPRESE trovare insieme delle Soluzioni alle grandi Sfide Globali? Un progetto di: Con il contributo di:
  • 83. 1. FORMAZIONE DEI GRUPPI DI LAVORO (DI 3/4 PERSONE) 2. AD OGNI GRUPPOVIENE ASSEGNATA LA GRANDE SFIDA DEI RIFIUTI ED UNO SPECIFICO PROBLEMA 3. OGNI GRUPPO SI DIVIDE IN TRE STAKEHOLDER: ISTITUZIONI, ASSOCIAZIONI DI CITTADINI ED IMPRESE 15 MINUTI A DISPOSIZIONE Un progetto di: Con il contributo di: lachallenge
  • 84. Ogni STAKEHOLDER all’interno del proprio gruppo: 4. TROVA UNA SOLUZIONE AL PROBLEMA SCELTO 5. DESCRIVE: CONTESTO – PROBLEMA – SOLUZIONE - IMPATTI DELLA SOLUZIONE 30 MINUTI A DISPOSIZIONE Un progetto di: Con il contributo di: lachallenge
  • 85. Ogni STAKEHOLDER: 6. SI CONFRONTA E SI COORDINA CON IL PROPRIO GRUPPO AL FINE DI COSTRUIRE UN’UNICA STORIA DI SVILUPPO SOSTENIBILE 30 MINUTI A DISPOSIZIONE Un progetto di: Con il contributo di: lachallenge
  • 86. 7. In 5 minuti un referente per gruppo DESCRIVE: CONTESTO – PROBLEMA – SOLUZIONE - IMPATTI DELLA SOLUZIONETROVATA! 5 MINUTI A DISPOSIZIONE PER GRUPPO! Un progetto di: Con il contributo di: lachallenge
  • 87. CONTESTO Globale: mari. PROBLEMA Oltre 46.000 pezzi di plastica galleggiano in ogni 2,5 km quadrati di oceano. Vita di una busta di plastica: •Produzione: 1 secondo. •Uso: 20 minuti. •Biodegradazione: 100- 400 anni. CONTESTO Globale – paesi OECD PROBLEMA Rifiuti elettronici: 4% dei rifiuti domestici. Crescita rifiuti elettronici: 3- 5%/anno, 3 volte di più della totale crescita di rifiuti. Cellulari buttati negli USA nel 2005: 130 milioni, pari a 64.000 tonnellate di rifiuti. CONTESTO Globale – paesi in via di sviluppo PROBLEMA Molti paesi OECD esportano rifiuti. Il 90% sono classificati come pericolosi (2000) Il 75% dei rifiuti elettronici esportati in Africa sono inutilizzabili e finiscono in discarica o bruciati. Rifiuti importati dalla Cina (2004): •Plastica: 4 mld di t,; •Carta: 12 mld di t; •Ferro e acciaio: 12 d mld di t. 1 2 3 rifiuti Un progetto di: Con il contributo di: Irifiuti
  • 88. CONTESTO Italia PROBLEMA L’offerta di materiali riciclati supera la domanda da parte degli impianti di trasformazione. Vetrerie e cartiere respingono i carichi. I rifiuti differenziati si accumulano. Raccolta differenziata in Italia: Percentuale media di rifiuti differenziati in Italia: 52%. CONTESTO Globale PROBLEMA “Rucksack factor“, ovvero i problemi nascosti. La quantità di materiale di scarto prodotto per la produzione di un diamante è pari a 53M di volte il suo peso. “Rucksack factor“ di altri materiali: Gomma: 5 Acciaio: 21 Alluminio: 85 Alluminio riciclato: 3.5 Oro: 540.000 [DTI, Key technology are: Sustainable production and consumption] 4 5 6 CONTESTO UE PROBLEMA: vengono prodotti 26 Mt di rifiuti di plastica all’anno. Il 30% al momento è riciclabile. 150-500 kt finiscono in mare. Pari a 66.000 camion di spazzatura. La plastica rappresenta il 95% dei rifiuti nel Mediterraneo; residui di plastica si trovano in oltre 130 specie marine [WWF]. Un progetto di: Con il contributo di: Irifiuti
  • 89. Un progetto di: Con il contributo di:
  • 90. REGISTRARSI SU www.inventoschool.com ISCRIVERSI SULLA PIATTAFORMA S.O.F.I.A. (CORSO 57819) ENTRO IL 19/12/2019 RISPONDERE AL QUESTIONARIO SULLA GIORNATA DI FORMAZIONE CALENDARIZZARE INSIEME AVENTI SOSTENIBILI IL PRIMO INCONTRO IN CLASSE Un progetto di: Con il contributo di: Taskperildocente