1. In circa tre secoli, a partire dal XV secolo, quasi dodici milioni di Africani vennero
portati nelle Americhe per esseri venduti come schiavi.
2. Un commercio <onesto>
I mercanti di schiavi Africani, a quel tempo, erano chiamati negrieri. Essi
erano considerati allo stesso modo di commercianti di spezie o di altre
merci, anzi, erano considerati addirittura più rispettosi perché per affrontare
questi lunghi viaggi bisognava avere molti soldi. Questi commercianti
venivano ritenuti come imprenditori di successo. Essi sapevano che il
commercio degli schiavi era stato sempre praticato dagli Arabi che ne
avevano fatto uno delle più importanti merci.
3. Gli Europei ritenevano che portando questi schiavi in città importanti, offrivano a
essi la possibilità di convertirsi al Cristianesimo. La conseguenza a questa schiavitù
fù quella che gli Africani iniziarono a pensare che gli Europei erano malvagi e che li
sfruttavano per arricchirsi e quindi questi pensieri portarono all’ostilità verso i
bianchi.
4. Fasi del commercio
• Il ricevimento: Allo sbarco degli schiavi, il comandante veniva ricevuto dallo
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yovogan, che era l’addetto al commercio con i bianchi.
La trattativa con i re:Le navi negriere sbarcavano nel Golfo di Guinea nella
costa occidentale dell’Africa. Qui i mercanti europei scambiavano cose che
avevano relativamente poco valore rispetto agli schiavi. Così i re africani in
cambio davano uomini e donne che potevano appartenere ad altre tribù
vinte o che avevano commesso crimini o che erano molto poveri.
La tratta degli schiavi: queste parole indicano il commercio di uomini ridotti
in schiavitù, spesso si pensa che a quel tempo le persone che si
commerciavano fossero schiavi dalla nascita ma in realtà poco prima che il
negriero europeo veniva il Re Africano prendeva persone e le riduceva in
schiavitù.
La consegna degli schiavi:Le trattative tra i negrieri e i re Africani erano
molto lunghe e quando finivano un guardiano faceva andare verso il
negriero lunghe file di schiavi. Poi esso caricava sulle navi tutti gli schiavi.
5. La traversata atlantica
Le traversate atlantiche delle navi cariche di schiavi venivano fatte in
condizioni disumane. Nelle stive di queste navi mercantili normali venivano
ammucchiati almeno seicento uomini, più del 50% in più di quello che
potevano contenere. Dopo che i deportati venivano fatti salire sulle navi
venivano rasati e denudati per evitare l’espangersi della pediculosi. E dopo
questo trattamento gli schiavi venivano ammucchiati nella stiva.
6. Due volte alla settimana gli schiavi erano lavati, e una volta ogni quindici giorni gli
venivano tagliati i capelli e essi venivano incatenati due a due e marchiati a fuoco
sul petto e sulle spalle. Gli schiavi venivano portati sul ponte due volte al giorno per
farli mangiare zuppe e bere, certe volte rum. Le donne invece non erano messe
nella stiva dove c’erano gli uomini ma venivano messe in una stiva a prua. Anche il
comandante della nave viveva in spazi limitati, e così spesso dormiva su una
branda sul ponte.
7. • Le perdite: Circa il 20% dei deportati morivano durante il viaggio grazie a
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una malattia … lo scorbuto (causato dalla poca alimentazione e alla
mancanza di vitamina C). Qualche volta gli schiavi si buttavano in acqua
dalla disperazione causata dalle durissime condizioni di vita. Era interesse
dei negrieri non perdere molti schiavi e quindi cercavano di far durare il
viaggio solo due mesi, e cercavano di dare da mangiare i pesci pescati dai
marinai. Ma spesso l’acqua potabile si infettava e causava malattie.
Le ribellioni: Spesso cerano ribellioni da parte degli schiavi anche solo due
settimane dopo alla partenza. Le ribellioni si verificavano la mattina
all’apertura dei boccaporti della stiva perché durante la notte gli schiavi
riuscivano a togliersi dalle catene, spesso le rivolte non andavano a buon
seguito, ma quando invece gli schiavi riuscivano a uccidere i guardiani e il
comandante la nave andava alla deriva costringendo i ribelli stessi alla
morte.
8. L’arrivoin nellenave che trasportava gli schiavi si fermava
Americhe
Prima di sbarcare America la
vicino alla costa per quaranta giorni. Durante quei quaranta giorni gli schiavi
venivano controllati da medici, venivano lavati, gli facevano mangiare bene
e così li rendevano di bell’aspetto per i compratori. Poi dopo questi
quaranta giorni la nave sbarcava e così gli schiavi, i guardiani e il
comandante scendevano e mettevano all’asta gli schiavi. A chi pagava di
più venivano venduti gli schiavi. Quando un signore comprava lo schiavo ad
esso gli si scrivevano a fuoco le iniziali del suo nuovo padrone. Dopo
questo gli schiavi venivano portati nelle piantagioni dove avrebbero lavorato
per il resto della loro vita.
9. La vita nelle piantagioni
Gli schiavi africani venivano messi a lavorare nelle piantagioni di zucchero, caffè,
tabacco e indaco nell’america del sud, invece nell’america del nord venivano messi
a lavorare nelle piantagioni di cotone. Gli schiavi erano molto importanti in Brasile.
Nell’america del sud gli schiavi venivano messi a lavorare insieme e quindi
conservavano la loro cultura mentre nell’america del nord gli schiavi venivano messi
a lavorare tutti in posti diversi e quindi essi si mescolarono ai coloni fino a formare
un’etnia afroamericana (che mescolava caratteri africani a quelli dei coloni delle
Americhe).
10. Commercio Triangolare
Il commercio triangolare veniva chiamato così perché il viaggio che facevano i
negrieri alla fine formava un triangolo che coinvolgeva in una sola rotto
l’Europa occidentale con l’Africa occidentale con l’America orientale. In
questo viaggio i negrieri avevano tre guadagni… il primo era quello di
scambiare merci di poco valore con schiavi che erano in Africa, il secondo
era quello di scambiare o vendere gli schiavi in cambio di denaro o di merci
che magari in Europa non c’erano (il denaro che avevano i negrieri in
cambio degli schiavi era anche 2000 volte superiore a quello che avevano
pagato) e l’ultimo guadagno in un viaggio solo era quello di vendere le merci
importate dalle Americhe.
11. • I guadagni dei negrieri: La tratta degli schiavi rendeva molto ai mercanti
•
(negrieri) del seicento. Questo era possibile perché le merci che
cambiavano con gli schiavi erano veramente molto scadenti e poco costose,
e quindi quando i negrieri vendevano gli schiavi in America ci
guadagnavano anche 2000 volte tanto.
I beni di lusso per l’Europa: Le merci importate di negrieri dalle Americhe
erano molto richieste dai ricchi Europei, le merci più richieste
erano:zucchero, caffè, cioccolata, cotone e indaco (un colorante molto
usato). Il trasporto di queste merci fruttava molto ai negrieri.